L'ACETO BALSAMICO TRA SAPORI E MOTORI - TORTA AL CIOCCOLATO FONDENTE E NOCI - CHOCOLATE NUT CAKE

Ottobre si è sbriciolato col profumo delle mele, delle prime castagne e del mosto cotto invecchiato.

I fine settimana sono stati una sfida al tempo, l'ombrello nascosto nella borsa di Sabrina, sempre pronto a proteggerle i capelli, che se vedono una goccia d'acqua, dice lei “Mi si increspano tutti!”
Spilamberto è un centro medioevale nascosto subito fuori l'uscita dell'autostrada del Sole di Modena sud. Dalla strada non si nota nulla di particolare, anzi l'impressione è quella di un paese costruito verso la fine degli anni 50, ma basta addentrarsi oltre la porta, un grande arco, che si inizia a respirare l'aria antica del borgo. Ancora pochi passi e si arriva al castello.

Sole e Sud avrebbero dovuto assicurare, almeno nell'immaginazione, cielo sereno ma anche in quel week-end, d'azzurro se ne è visto ben poco. Cielo plumbeo e scrosci di pioggia, per tutto il pomeriggio, a togliere un po' di magia a quei luoghi. Gli scontri tra gli ombrelli e le rapide fughe a cercar riparo dall'acqua hanno sconvolto la manifestazione dedicata ai Sapori ed ai Motori.
La pioggia ha fatto sì che rimanessero in mostra solo alcune bellissime auto d'epoca, splendide signore che hanno sicuramente trasportato persone di nobile lignaggio, ma che al nostro arrivo già ci salutavano per ritornare nei loro comodi garage, al caldo ma, soprattutto, all'asciutto.
La frutta di stagione e quella di altre regioni del mondo, sparpagliate su di un grosso tavolo, ci attirano come calamite. Come sempre i colori ed i profumi riescono nell'intento di scaldare la nostra curiosità. Ci sono anche tanti fiori edibili, che immaginiamo a guarnizione di piatti un po' speciali.
Proviamo a scaldarci vicino ai fuochi, organizzati la sera prima, almeno così racconta il programma che abbiamo letto in rete, per la cottura di succulente salsicce e di altre carni del generoso maiale che qua, in Emilia, dicono dia il meglio di sè.
Cerchiamo il calore carpendolo dalle braci scoppiettanti dei bracieri, che stanno resistendo alle gocce di pioggia, che a sprazzi e a spruzzi tentano di rovinarci il pomeriggio. Sotto il piccolo ombrello da borsetta, Sabrina si protegge e cerca inutilmente di infilzarmi gli occhi. Gli occhiali, scopro con piacere, sono robusti. Dicono altezza mezza bellezza ma di sicuro, in questi casi vorrei avere dieci centimetri in meno per potermi riparare anch'io sotto la tela gialla che per ora ed anche per dopo copre Sabrina.


Complice il brutto tempo, la sera con le sue ombre arriva troppo presto e dopo aver visto le prime “macchine” per la trebbiatura, il mitico “Landini testa calda” ed un trattore a vapore che con il suo sbuffare regalava allegria ad un gruppetto di bambini infagottati dentro ai loro caldi giubbotti alla moda, decidiamo di andare a vedere il grande stand coperto dei “sapori”. Ritroviamo i soliti siciliani che propongono i prodotti tipici dell'isola, i ragazzi della penisola del Salento con il loro pane e le olive carnose e saporite, i formaggi delle Marche ed i pecorini della Sardegna. Ma l'obiettivo principale, almeno per me è quello di far scoprire a Sabrina la qualità, ma soprattutto le differenze tra i vari Aceti Balsamici delle Acetaie del modenese. Siamo qui principalmente per l'aceto.
Dopo il terzo “girotondo” continuiamo a scrutare da una parte all'altra per scegliere quella che, secondo noi, a pelle, fosse l'Acetaia migliore. Persone gentilissime, disposte a dedicarci il tempo necessario a capire, ad assaggiare il loro mosto d'uva cotto e lasciato riposare in botticelle di vari legni e per vari anni.
Ci spiegano, anzi lo raccontano a Sabrina, che è tradizione iniziare una batteria (così vengono chiamate la serie di botticelle dalla più grande alla più piccola in cui riposa il mosto cotto) alla nascita di un figlio, un modo come un altro per assicurargli un futuro economico, ma anche perché così viene mantenuta viva una tradizione che continua a vivere ed a crescere nel tempo. Ci hanno fatto capire come sempre più spesso vengano truffati i consumatori aggiungendo caramello a del “volgare” aceto per creare del falso Balsamico.
Finalmente ci fanno degustare gocce del loro Balsamico. Un 3 anni, molto liquido con retrogusto pungente di aceto ed un primo approccio al palato dolce. Un 7 anni con già una densità ed un colore bruno intenso con profumi e sapori che lo rendono già degno di essere definito Balsamico per come il profumo sale su per le narici, proprio come si deve alla denominazione Balsamico. Un 14 anni che però ci ha lasciati un po' perplessi perché i suoi profumi e sapori erano troppo pungenti, troppo scombinati, non rotondi. Un 25 anni, in realtà il produttore ci dice e ci spiega che è un 30 anni ma che il protocollo pretende che così venga definito, neanche a dirlo magnifico. Ha tutto, un concentrato di qualità organolettiche, un amore a prima vista, un colpo di fulmine per Sabrina.
“Questo è quello che mi è piaciuto di più!” dice con tono deciso e non sono affatto sorpreso, ha il palato che sa riconoscere il meglio, lei. Poi comincia col m'ama o non m'ama del “cosa dici, lo prendiamo o no?”. Nei suoi occhi leggo già la risposta, il suo è un sì senza l'ombra del dubbio ed anche io sono dello stesso avviso. Mentre ci allontaniamo con la preziosa boccetta ci facciamo un elenco di piatti su cui versarne qualche goccia. Un filetto dice lei, un formaggio dico io, ma prima il filetto insiste lei, ma dopo ad un bacio concludo io. E mentre giochiamo sotto alla pioggia che si è fatta fine fine arriviamo davanti all'ingresso del museo dedicato all'Aceto Balsamico. Entriamo per un rapido giro, che è quasi giunta l'ora di chiusura, per visitare alcune sale dove trovano alloggio le varie botti delle batterie. Sabrina le tocca tutte, sfiorare il legno le trasmette sensazioni di calore e quasi non si accorge della signora all'ingresso che invita tutti ad uscire.Una volta fuori, infila la mano dentro alla borsa ed estrae quella bottiglietta d'aceto, me la sventola per un attimo sotto agli occhi e mi fa un sorriso di quelli che fanno smettere persino di piovere.
Ci mettiamo quasi a correre per raggiungere la macchina, parcheggiata poco distante.
“Che ne dici se andiamo a cena al Formicone?” le propongo.
“Sì!” mi risponde raggiante “Così ordinerò quello sformatino con parmigiano, zucca e tartufo!”
Sì, mi dico io, così ceneremo vicini vicini e ruberemo un altro po' di tempo ad una domenica che sta per terminare.

TORTA AL CIOCCOLATO FONDENTE E NOCI



Ingredienti:

180 gr di cioccolato fondente
125 gr di burro
3 cucchiai di Grand Marnier
40 gr di farina
60 gr di Maizena
1 bustina di lievito pane angeli
100 gr di noci tritate
3 uova
1 bustina di vanillina
100 gr di zucchero
panna montata per guarnire

E' una torta buonissima, per la quale abbiamo utilizzato pochissimo zucchero, non amiamo i dolci eccessivamente dolci e questo in particolare è stata una goduria. Abbiamo un debole per il cioccolato fondente ed abbiamo utilizzato un fondente al 70%.
Per prima cosa tritiamo il cioccolato e poi lo facciamo sciogliere a bagnomaria in un tegame, con molta pazienza, insieme al Grand Marnier.
Mescoliamo fino a quando il cioccolato diventa cremoso ed omogeneo, a questo punto andiamo ad unire il burro che avremo tagliato a cubetti. La cosa importante è di aggiungerlo poco alla volta, in modo che si incorpori bene al composto.
Nel frattempo tritiamo le noci e teniamo da parte.
In una ciotola versiamo lo zucchero, le uova e la vanillina, sbattiamo con la frusta fino a che il composto risulta bello omogeneo, a questo punto aggiungiamo la farina, la maizena e il lievito.
A questo composto ora incorporiamo lentamente la salsa di cioccolato, infine le noci tritate.
Imburriamo una tortiera e vi versiamo il composto.
Facciamo cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 35-40 minuti, facendo la prova dello stuzzicadenti per verificare la perfetta cottura.
E' golosa anche da sola, ma giusto per peccare fino in fondo ce ne siamo gustate un paio di fette con qualche ciuffo di panna montata.

CHOCOLATE NUT CAKE


Ingredients:

180 g dark chocolate (broken into pieces)
125 g butter (cut into cubes)
3 tbs Grand Marnier
40 g flour
1 bag good yeast
60 g Maize Starch
100 g nuts (chopped)
3 eggs
100 g sugar
heavy whipping cream

Bring a little water to the boil in a pan, then reduce the heat until the water is simmering. Suspend a heatproof bowl over the water. Add the dark chocolate pieces and stir until melted. Pour in Grand Marnier.
Add the butter, little by little and mix until well combined.
Chop the nuts and set aside.
In a bowl mix sugar and eggs and beat until smooth. Beat in flour, Maize Starch and yeast. Mix to a smooth batter.
Add to the mixture the chocolate sauce and complete with the nuts.
Spoon into a well-greased cake tin and bake for about 35-40 minutes at 180 C (degrees Celsius). When cooked the top fo the cake should be firm to the touch.
To serve, slice the cake and place one slice onto each serving plate. Garnish with whipping cream or whatever strikes your fancy. It is also excellent unadorned.

ALTRI DUE GIVEAWAY!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ci prendiamo questo spazio per parlare del Giveaway di Maestra Laura in collaborazione con UHU! Se siete curiosi andate a sbirciare nel suo blog e partecipate! Avrete modo di scoprire un blog dove si entra e si esce col sorriso!

Un altro Giveaway ha attratto la nostra attenzione, è quello di Piccolo Spazio Vitale, andate a verificare voi stessi! In palio questa splendida collana, ma soprattutto quello che conta è la voglia di mettersi in gioco!

La Staffetta dell'Amicizia ci è stata ridonata dalla simpaticissima Gina del Blog Dolci e Fantasia.
Queste sono state le nostre risposte.
Grazie di cuore a Gina!

Risponde Sabrina:

1- quando da piccoli vi veniva chiesto cosa volevate fare da grandi, cosa rispondevate?
La scrittrice.
2- quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Candy Candy, Remi e Hallo Spank.
3- quali erano i vostri giochi preferiti?
Pattinare, arrampicarmi sugli alberi, vestire le bambole e portarle a passeggio, cucinare piatti a base di terra e di sabbia con i tegamini giocattolo.
4- qual è stato il vostro più bel compleanno e perchè?
Il primo a Londra perchè mi fu regalata una canzone e il primo con Luca perchè scoppiavo (e scoppio) d'amore.
5- quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
No comment.
6- qual è stata la vostra prima passione sportiva o non?
La mia prima passione sportiva è stata il tennis che ho cominciato a praticare a 7 anni.
7- qual è stato il vostro primo idolo musicale?
I primi gruppi di cui mi sono innamorata sono stati gli U2 che mi fulminarono e successivamente i Depeche Mode.
8- qual è stata la cosa più bella chiesta ( ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia Non ho mai chiesto un regalo in particolare, ho sempre desiderato che il regalo fosse una sorpresa.



Risponde Luca:
1- quando da piccoli vi veniva chiesto cosa volevate fare da grandi, cosa rispondevate?
Il Pompiere! (Ricordate il draghetto grisù?)
2- quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
Goldrake, Gig Robot d'Acciaio, Svicolone, Barbapapà, Braccobaldo, I Pronipoti, Mototopo e Autogatto, Yoghi Bubu ed il mitico Ranger Smith.
3- quali erano i vostri giochi preferiti?
Soldatini, automobiline, Ruba bandiera, Palla Avvelenata
4- qual è stato il vostro più bel compleanno e perchè?
Tutti quelli passati con Sabrina
5- quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
Una, nessuna e centomila.
6- qual è stata la vostra prima passione sportiva o non?
Baseball e Pallacanestro poi l'atletica leggera nel Fondo, mezzofondo e maratona.
7- qual è stato il vostro primo idolo musicale?
I Queen.
8- qual è stata la cosa più bella chiesta ( ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia
Sabrina.