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lunedì 16 giugno 2008

The Sea in Dribs and Drabs

Frittura di Gamberi Calamaretti Anelli e Zucchine

ed anche un.......................

Carpaccio di Pesce Spada

A volte Luca ed io ci leggiamo nel pensiero, uno sguardo complice e non servono parole. La maggior parte delle volte poi, abbiamo anche le stesse voglie. Abbiamo gli stessi vizi e la convinzione che questi ultimi sono fonte di piacere, ma anche ciò che rendendoci più imperfetti, ci rende più umani.
Oggi allora ci viziamo un po'. E' il mio giorno di riposo che significa svegliarsi col sorriso, a prescindere da tutto il resto. Temporale annunciato sull' Emilia Romagna. Si sa già da ieri. Si sa sempre tutto, prima che succeda. Non si riesce più ad essere colti di sorpresa. Luca mi sventola sotto gli occhi un paio di stivali e mi dice che oggi mi conviene mettere quelli. Lo guardo con l'espressione di chi vorrebbe fare un'obiezione.....no amore, gli stivali no, siamo in pieno giugno......mi tiro giù dal letto e vado nella stanza adibita a guardaroba e osservo tutti i miei sandali, ne ho una quindicina di paia. Luca dice che sono anche troppi, non capisce quanto è complicato essere donna, quanto sia più complicato e capriccioso un guardaroba femminile di uno maschile. Glielo dico sempre sorridendo e scherzandoci su oppure all'opposto, con aria grave e con una frase del tipo "Oh amore, sapessi quanto ti invidio, tu sai sempre cosa indossare, è che non hai l'imbarazzo della scelta, guarda il mio armadio invece, trabocca, ed è dura decidere l'abbinamento giusto...." e poi, da classico concludo con....."e poi non ho niente da mettermi!". L'ombra degli stivali incombe su di me, guardo fuori e sembra che ci sia il sole, ma Luca mi mette in borsa anche l'ombrello per rincarare la dose. Mi metto a ridere. Apre il mio armadio e tira fuori un paio di jeans neri ed una felpina grigia, "starai benissimo così", dice. "Amore, ma così non mi piaccio neanche un po'!". Gli propongo in alternativa, un paio di jeans che mi arrivano poco sopra la caviglia, una canotta bianca e quella felpina grigia con la zip, ma sugli stivali mi impunto e indosso un paio di sandali color argento. La sensazione di stare coi piedi nudi è magnifica e non voglio rinunciarvi per quattro gocce che scenderanno, "Sarà un temporale coi fiocchi!" dice Luca e poi aggiunge "Vorrà dire che se diluvierà, ti prenderò in braccio pur di non farti bagnare!". Motivo in più per indossare i sandali. Quanto è dolce il mio amore, mi fa sentire la cosa più preziosa del mondo, lui è un posticino caldo e morbido.
Decidiamo di andare a fare quattro passi in centro, sotto ai portici, a guardare le vetrine e poi un salto in enoteca, a curiosare tra le etichette dei vini. La bottiglia che cercavamo non siamo riusciti a trovarla purtroppo, tante di quelle cose che piacciono a noi, sembrano introvabili. Bologna ci sta deludendo un po', specializzata nel consumo di massa, latita per quanto riguarda il particolare, la cosa un po' insolita. Se ci si sposta nei paesini del modenese o del reggiano si trova di tutto! Spesso, quando sono di riposo, vado a lavorare con Luca, gli faccio da assistente, gli passo gli attrezzi, gli tengo compagnia e poi, se ci troviamo in qualche bella località dell'Emilia Romagna, riesco anche ad andare a visitare il paese. Mi piace vagare tra vicoli e piazze, tra le bancherelle dei mercati, intrufolarmi nelle librerie o nei negozi di dischi a curiosare alla ricerca della perla preziosa. Mi piace cercare le cose insolite, composte, sciroppi, essenze, spezie e se m'imbatto in un'enoteca, entro e vado a cercare quello che a Bologna non si trova. In un paesino del reggiano, incredibile a dirsi, ho trovato il vino che avevamo cercato per mesi e che ci aveva spinti fin nel Monferrato, pur di riuscire ad averlo, il Ruchè! Caso vuole che in un'enoteca di questo paesino, un mese fa circa, trovo non solo quel vino, ma anche il produttore in persona, di Castagnole per giunta, il paese piemontese dove avevamo soggiornato qualche mese prima. Forse è anche bello che certe cose siano semi introvabili, sono uno stimolo, diventano ancora più preziose, le desideri, ne vai alla ricerca e se le trovi abbracci un frammento di felicità.
Nel nostro giro in centro ho avvistato un paio di sandali-gioiello che mi hanno fatto innamorare, mi sa che cederò alla tentazione di comprarli! Mentre eravamo seduti in un caffè è arrivato l'ospite temuto e indesiderato, uno scroscio d'acqua improvviso e violento. Le previsioni si sono avverate. Con il sapore del caffè in bocca, la sigaretta in mano e un sorriso un po' enigmatico, guardo Luca e gli dico "Se io fossi un piatto da mangiare, oggi sarei un'insalata di mare!". "Con sopra la panna montata!" aggiunge Luca. Bleah....dice la smorfia che si disegna sul mio viso. "E io cosa sarei?" chiede lui, curioso di sentire la mia risposta. "La forchetta per mangiarla!" gli rispondo e lo guardo, mi piace la faccia che fa, sembra dirmi, attenta che ti prendo in parola! Rimango lì a pensare, penso a qualcosa di cui ho voglia e poi gli dico "Tu saresti una frittura di pesce, ma senza le spine!". La metafora gli piace, più lo guardo e più desidero quella frittura.....calamaretti, anelli e gamberi, tanti gamberi. Ci vado matta!
"Stasera ti cucino. Ti ricopro di pastella e ti friggo!".
Mi guarda e so che pensa che sono tutta matta.
Apriamo l'ombrello e corriamo abbracciati fino alla macchina. Ho i piedi bagnati, Luca le spalle e la schiena. Ora siamo seduti al calduccio, la macchina di Luca mi sembra un monolocale con vista sul nero traslucido dell'asfalto bagnato, mentre il cielo è una matassa livida e minacciosa.

Che bello il nostro rifugio, coi tergicristalli che vanno, lo stereo acceso e la voce di Skin che si insinua fragile e delicata come velluto rosa damascato. Ho voglia di tornare a casa, ma prima passiamo dal supermercato a pescare il pesce. "Ti accompagno dove vuoi!" dice Luca. "Basta che siamo insieme!" aggiungiamo entrambi. Ci leggiamo nel pensiero.



Ingredienti per la frittura di pesce

300 gr di gamberi
300 gr di calamaretti
300 gr di anelli di calamaro
2 zucchine
farina 00
uova
abbondante olio di semi di arachidi
1 limone
sale


Luca prepara le zucchine, le taglia a listarelle e le cosparge con abbondante sale. Le sistema in un colapasta e le lascerà riposare per circa un'ora e mezza. Intanto io mi occupo della pulizia del pesce. Luca mi guarda e mi chiede se può aiutarmi, l'unica cosa che può fare è passare il pesce nella carta assorbente per farlo asciugare. Nel frattempo sbattiamo le uova, prepariamo la farina e mettiamo a scaldare l'olio nella nostra capiente wok. Siamo una coppia molto efficiente, passiamo il pesce nella farina e poi nelle uova sbattute e un po' alla volta iniziamo a friggere. Man mano togliamo il pesce e lo mettiamo nella carta assorbente da cucina e poi saliamo leggermente. Facciamo la stessa cosa con le zucchine, una volta dorate, le scoliamo, passaggio nella carta assorbente e un pizzico di sale. La frittura è servita. Confessiamo di averne spizzicata un po' man mano che la preparavamo, ma come resistere al fritto di mare? Come antipasto abbiamo preparato un piatto semplice semplice, un carpaccio di pesce spada con della rucola.


Ingredienti per il carpaccio di pesce spada


200 gr di carpaccio di pesce spada
il succo di un limone
sale
pepe
olio extravergine d'oliva
rucola


Il pensiero finale lo lascio a Luca......dai, non fare il pigro, vieni a scrivere.........
Sta dicendo che ha fame e che l'acquolina si sta trasformando in desiderio smodato.......
La frittura di pesce è irresistibile, accompagnata da una bottiglia di "La Vigna di Gabri" un bianco di Donna Fugata, diventa un piatto di classe! Mi domando...se voi foste un piatto, che piatto sareste?
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