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giovedì 11 giugno 2009

TASTING THE GREEN SIDE - ASPARAGUS MASCARPONE MOUSSE - GENTE DA SAGRE - AFFONDANDO IL CUCCHIAINO NEL VERDE - MOUSSE DI MASCARPONE AGLI ASPARAGI

GENTE DA SAGRA

Siamo ad una sagra, a Buda, un piccolo paese vicino a Medicina, in aperta campagna. A condurci fin qui è il richiamo del mare, che come un pifferaio magico ammicca da sotto un tendone, tra i tavoli apparecchiati. Ci sono posti a tavola per almeno 1000 coperti o giù di lì.


Già alle 18.30 una trentina di persone si accalcano davanti all'entrata, formando una fila sghemba, in fervente attesa che la sala venga aperta. Hanno forse paura di non trovare posto, sembrano combattenti in prima linea, pronti a sfondare le trincee.
Menu a base di pesce, ma si può ordinare anche carne, dal castrato, alla fiorentina, alla salsiccia. Ma questa comunque, è la Sagra del Pesce di mare.
Ci sediamo al tavolo che ci è stato assegnato e ci viene subito consegnata una copia del menu che compileremo con i piatti che vogliamo ordinare.
La coppia seduta vicino a noi è una cartolina, lui prende il menu ed inizia a scrivere le portate senza nemmeno interpellare la moglie. Conoscerà talmente bene i suoi gusti ed i suoi desideri da non doverla disturbare, oppure li sa leggere nel pensiero. Pochi secondi ed ha già finito di compilare il menu per la serata e svelto, lo passa alla moglie. La donna scruta prima il foglio, poi il marito e dice "Hai ordinato pesce, vero?" e lui "No! Polenta, polenta al ragù!"
La moglie è visibilmente delusa e ne ha tutti i motivi. "Solo polenta?" aggiunge.
Butto un occhio sulla lista e vedo che il marito ha barrato anche la casella corrispondente a "1 porzione di patatine fritte" e "una bottiglia d'acqua".
Le risponde secco con un "Dai, va a pagare!" e la moglie rivolgendo uno sguardo a me risponde alla sua dolce metà "Ma io mi vergogno anche ad andare alla cassa, non abbiamo ordinato niente!" e lui la liquida con un "Vai, vai!"
Non appena la moglie si è allontanata, lui mi sorride e, come per giustificarsi, mi spiega "Sa, mangiamo pesce praticamente tutti i giorni a casa!".
Rispondo "Ogni tanto bisogna cambiare allora!"
Poi inizia a fissarmi in modo prolungato ed insistente. Sembra studiarmi e soppesarmi.
E' molto imbarazzante quel suo guardare, ne sento il peso e lo trovo un po' maleducato. Cerco Luca con lo sguardo, anche lui è in fila alla cassa, ha quattro persone davanti, ma mi ostino a tenere lo sguardo in quella direzione.


Dopo un po', per evitare il torcicollo, torno a guardare davanti a me e vedo che il tipo continua a guardarmi. Sembra sotto ipnosi. Allora rivolgo lo sguardo all'esterno, verso la gente che sta aspettando d'entrare. La mia vista è autolimitata. Guardo a destra, guardo a sinistra ed evito il centro.
Finalmente torna Luca. Che gioia riprendere possesso del mio campo visivo.
Dopo poco arriva sul tavolo la nostra bottiglia di vino, uno Chardonnay fresco e frizzantino, i due la guardano e ci guardano. A loro viene portata la bottiglia d'acqua che hanno chiesto e poi a seguire, la polenta. Un piattino di polenta un po' troppo acquosa, così commenta lui. Effettivamente non ha un aspetto molto invitante. Lei affonda la prima forchettata nella polenta come se fosse un piatto ordinato per sbaglio. Forse si sente prigioniera dell'assurdo.
A noi arriva l'antipasto di mare e accanto, si solleva definitivamente il sipario sul festival degli sguardi verso i nostri piatti.
Continuiamo a chiacchierare mentre la coppia a fianco ascolta i nostri discorsi e continua a mangiare lentamente ed in religioso silenzio.
Dall'antipasto passiamo al piatto forte, due grandi grigliate di pesce, che vorrei precisare, hanno un aspetto magnifico. I due guardoni fanno scivolare gli occhi direttamente nei piatti, soffermandosi sui particolari, soprattutto la moglie ed intuisco che probabilmente questo sarebbe stato il piatto che avrebbe scelto lei, se solo avesse avuto la possibilità di scegliere.
Ci osservano per tutto il tempo, condendo gli sguardi col loro prolungato silenzio.
Ci osservano mentre Luca ed io ci scambiamo gli spiedini e i gamberoni.
Mentre ci rubiamo una cappasanta od un sapore l'uno dalla forchetta dell'altro, ogni volta che riempiamo il calice col vino ed ancora mentre esaltiamo la bontà della grigliata.
Loro hanno già finito di cenare e noi stiamo ancora assaporando.
Notiamo che hanno lasciato nel piatto un po' di polenta, troppo liquida quella di lui, con troppo poco ragù quella di lei, perciò finito quest'ultimo, non le andava più di mangiarla.
Vorrebbero restare lì per andare a ballare, ma le danze si apriranno tra due ore, quando arriverà l'orchestra.
"Cosa facciamo nel frattempo?" dice lei.
"Andiamo a casa a mangiare la pizza" risponde lui.
Ci sfugge un sorriso, ha dell'incredibile questa parentesi.
A quanto pare sono usciti per andare a mangiare fuori, per evitare di passare la domenica sera davanti ai fornelli e per godere di una cena all'aperto ed invece, si alzano dal tavolo affamati e insoddisfatti. E torneranno a casa ad impastare la Pizza Catarì, indossando il grembiule sopra all'abito della domenica.
Mangeranno pesce tutti i giorni, ma i nostri piatti se li sono divorati con gli occhi.


A volte basta guardarsi attorno per scoprire che c'è tutto un mondo pieno d'iniziative.
Le Domeniche pomeriggio stiamo cercando di passarle fuori porta. Un Sabato pomeriggio a Vignola, dove un Club Ferrari festeggia ed una Domenica a Monteveglio per una Festa Medievale, per poi venire a sapere che il Sabato è stata l'ultima giornata con qualche evento in costume. Ma una passeggiata per le colline ce la siamo comunque regalata.

Sono anni che le sagre si ripetono, costanti.
Il quarantesimo anno della Sagra dell'Asparago. Ci capita, per caso, tra le mani un volantino, che chissà dove lo abbiamo messo, ma ci incuriosisce. Fatto sta che torniamo a casa e cerchiamo in rete informazioni. “Se sono quarant'anni che la fanno.....!” Scopriamo un menù tutto a base d'asparagi, anche il dolce. “E' qui vicino, a poco più di quindici chilometri, non possiamo non andarci......!”
Incastriamo il tempo con i turni di Sabrina, il solito puzzle che si ripete costante nella sua incertezza. “Sabato dovrei essere di riposo!”, “Luca, mi hanno cambiato il turno!”, “Luca, è cambiato ancora, Sabato sono di riposo!”, “No, devo sostituire..........”, “Domenica sono a casa.......!”.
Ormai ci organizziamo giorno per giorno.
“Sabrina, ma chissenefrega, se non hai pomeriggio ci si va lo stesso!”
Sempre così, costante nella sua confusa regolarità.
In questo periodo di Sagre e Feste ce n'è per tutti i gusti, si tratta solo di scegliere.
La Sagra dell'Asparago. Le bancarelle del mercato riempiono le strade di tutto il paese. I Cinesi, i nuovi mercanti dell'abbigliamento fanno sventolare la moda, con il colore Viola che rende monotona la vista.


Piena la piazza con i sapori dell'orto e delle stalle. Scegliamo gli asparagi più grossi e un'intera caciotta misto pecora, qualche bella cipolla di Tropea ed un salamino al Tartufo.
Giunge il tempo della coda per il “Ristorante”. Un tavolino per due. La location non è il massimo, un vecchio capannone, magazzino per la frutta in disuso. Sui tavoli tovaglie di carta ed un porta candela senza candela ma con una biro per la comanda.


Tutti piatti particolari, ma uno su tutti ci incuriosisce: MOUSSE DI MASCARPONE AGLI ASPARAGI!!!!!
Proviamo a farci svelare la ricetta segreta, ma è come chiedere dov'è il Santo Graal.
Ci siamo portati a casa il suo sapore, custodendolo gelosamente nella memoria. Da quel prezioso ricordo abbiamo cercato di ricreare quella “sfiziosa” ricetta.

Con questo dessert partecipiamo alla Raccolta "BICCHIERINI GOLOSI" indetta da "Il Gatto Goloso"


VERDE PRATO NEL BICCHIERE

MOUSSE DI MASCARPONE AGLI ASPARAGI

Ingredienti

250 gr Mascarpone

250 gr Panna da montare

3 Tuorli d'uovo

15 Teste di Asparagi (grossi)

4 Cucchiai di zucchero semolato

Tritare le teste degli asparagi e poi sminuzzarle finemente con il mixer. Montare la panna montata. Versare il Mascarpone in una terrina e mescolarlo con i tuorli d'uovo e lo zucchero fino a rendere il composto ben amalgamato. Aggiungere al mascarpone il trito delle teste di asparagi a crudo e, per ultima, la panna montata ricordandosi di incorporarla lentamente mescolando dal basso verso l'alto. Lasciare riposare almeno 3 ore in frigorifero e poi servire nelle coppe.


ASPARAGUS MASCARPONE MOUSSE


Ingredients

250 grams Mascarpone cheese
250 grams heavy cream
3 egg yolks
15 asparagus heads
4 tbs sugar


Chop finely the asparagus heads, possibly using a mixer.
Whip the cream.
Beat the mascarpone, sugar and the egg yolks on medium speed until it is light and smooth. Blend together the mascarpone mixture and the asparagus and combine. Pour the whipped cream in the mixture of mascarpone, using a spatula. Combine gently. Refrigerate for at least a few hours or overnight to allow flavours to develop.

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