![]() |
Alice Ginevra un mese fa |

Rimira la grande scrivania posta davanti a sé e fa rimbalzare lo sguardo tra la pila di cartelle, il pesante fermacarte, il calendario da tavolo ed il pc che somiglia molto a quello di papà. Rimane per tutto il tempo, appesa ad un’ attesa attenta, ignorando di cosa, ma da bimba abituata a frequentare sale d’attesa, studi ed uffici vari, non si scompone e non si distrae.
Fino a quando non mi alzo dalla sedia e all’istante la placida bolla di sapone fa splash. “Me, babbo e mamma” è la formula che più ama, quando siamo tutti e tre racchiusi dentro alla stessa parentesi tonda e, mamma che adesso inaspettatamente si alza e si allontana, trasforma il perfetto quadretto in imperfetta incognita.
“Ahi ahi ahi “, ripete preoccupata Alice Ginevra appena vede che mi spoglio del superfluo e che mi stendo sul lettino, la camicia sollevata a scoprire la pancia e quel signore con il camice bianco che mi si avvicina.
Seduta sulle gambe di papà, si protende protettiva verso di me facendomi piovere addosso tutto il suo amore. Il mio sorriso la tranquillizza e le parole “di babbo” (quel complemento di specificazione lo ripete mille volte al giorno) rinforzano l’effetto e la inducono a fissare il grande schermo dove tra un attimo, le è stato detto, apparirà la sua sorellina.
Fissa le immagini in religioso silenzio, senza capirci granché, ma ci stupisce l’attenzione che riserva a tutto quello che vede e che sente. Dettagli e contorni, il tum tum del cuoricino che batte. La sua sorellina sta crescendo bene, un sospiro di sollievo si leva dalle nostre labbra appena vediamo che è posizionata a testa in giù e che sembra somigliare molto alla nostra Pupattola per quanto riguarda le canoniche misure di riferimento. Quarantacinque centimetri di lunghezza alla trentunesima settimana, duechiliecentogrammi di peso e, cosce lunghe, come dice Luca. Lo disse anche allora, quando l’ecografia fotografava la nostra Alice Ginevra.

Appena la luce dello studio si accende, Alice Ginevra salta giù impaziente dalle gambe di papà e corre verso di me, allunga la sua manina come se mi volesse aiutare ad alzarmi e si premura che mi copra a dovere la pancia, esclamando “ecco ca” (ecco qua) appena finisco di sistemarmi i vestiti. Pretende di indossare da sola la sua giacchina di jeans e mentre infila pazientemente le braccia dentro alle maniche mi rendo conto che ormai le è quasi piccola. Con i suoi novantaquattro centimetri d’altezza ci fa strada verso la porta, solleva la maniglia e sventola un saluto prolungato al dottore, “iao iao” ripete ancora. Si fa riempire un bicchiere d’acqua dal distributore automatico e prima di andare, afferra dalla sala d’aspetto una pesante valigetta, contenente materiale pubblicitario e qualche campioncino gratuito, cremine, pomatine, salviette. Su entrambi i lati del cartone vi sono disegnati un bimbo, un sole giallo limone che campeggia alto nel cielo, le farfalle e gli uccellini che svolazzano felici tra le fronde degli alberi.
![]() |
Alice Ginevra con il cuginetto |

*************************
TORTELLONI ALLA RANA PESCATRICE CON ASPARAGI E BOTTARGA
Ingredienti per la pasta fresca per 3 persone:
180 gr di farina 00
120 gr di farina di semola
3 uova freschissime
Ingredienti per il ripieno:
2 patate di taglia media lessate e poi schiacciate
300 gr di rana pescatrice fresca
1 rametto di maggiorana fresca
sale e pepe
40 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
Ingredienti per il condimento:
200 gr di rana pescatrice fresca
1 scalogno affettato sottilmente
12 asparagi
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 cucchiaino e 1/2 di bottarga di tonno
Per prima cosa prepariamo la pasta fresca, impastando farina e uova fino ad ottenere un bel panetto liscio ed omogeneo. Lo avvolgiamo nella pellicola trasparente e lo lasciamo riposare in frigorifero per circa 30 minuti. Nel frattempo lessiamo le patate e le schiacciamo con lo schiacciapatate o con una forchetta.
Puliamo la rana pescatrice, ne abbiamo utilizzata una fresca, del peso di circa 500gr. Ce ne servirà poco più della metà per il ripieno dei tortelloni. Tagliamo 300 gr di pesce a pezzetti molto piccoli e li facciamo saltare in padella con un filo d'olio extravergine d'oliva, aggiungendo un rametto di maggiorana sminuzzata finemente. Regoliamo di sale e di pepe, pochi minuti di cottura, un paio circa e il pesce è pronto. In una ciotola mescoliamo le patate schiacciate, la rana pescatrice, il Parmigiano grattugiato, sale e pepe e il ripieno è pronto.
Tiriamo la sfoglia sottile e con il ripieno cominciamo a preparare i tortelloni.
La preparazione del condimento è semplicissima. Anzitutto puliamo gli asparagi, eliminando la parte più dura. Li tagliamo poi a rondelle non troppo sottili. A parte tagliamo a cubetti il resto della rana pescatrice. Tritiamo anche lo scalogno.
Scaldiamo una padella con un filo d'olio extravergine d'oliva, uniamo lo scalogno e facciamo saltare fino a leggera doratura. Aggiungiamo gli asparagi e lasciamo rosolare per un paio di minuti, mescolando di tanto in tanto e versiamo in padella anche la rana pescatrice. Mescoliamo il tutto, facciamo prendere colore al pesce, regoliamo di sale e di pepe e versiamo il vino bianco. Facciamo sfumare e togliamo la padella dal fuoco.
In una pentola capiente facciamo cuocere i tortelloni (meglio se la cottura avviene in una pentola contenente brodo vegetale, questo conferirà maggior sapore alla nostra pasta fresca). Li scoliamo al dente e li facciamo saltare in padella con il condimento, aggiungendo qualche cucchiaio di brodo di cottura. Impiattiamo e completiamo il piatto aggiungendo una bella grattugiata di bottarga.
Il nostro giudizio sui tortelloni: delicati ed al tempo stesso deliziosi, la bottarga è la ciliegina sulla torta, si sposa perfettamente sia con ilripieno che con il condimento.