A PIEDI NUDI NEL FIUME - SORBETTO DI MELE CON MORE E MIRTILLI - APPLE SORBET ON A BLACKBERRIES AND BLUEBERRIES CARPET

Le colline reggiane le frequentavo quando avevo sì e no otto anni ed almeno fino ai quattordici ci ho passato una parte delle mie vacanze. A casa degli zii, con i compagni di giochi estivi che poi non ho mai più rivisto.

Castelnuovo ne' Monti, Marola, Felina, Cervarezza.
A Castelnuovo ne' Monti ci ricapitai per caso una ventina d'anni fa, per lavoro e, sempre per lavoro ci sono ritornato l'anno scorso ed almeno un altro paio di volte quest'anno. Con me allora c'era Sabrina in una delle sue ultime giornate di riposo infrasettimanale. Un modo come un altro per stare insieme, per scoprire, lei, un nuovo posto, un nuovo mercatino, un nuovo ristorante, anzi, meglio dire osteria; poi capita che un giorno cercando una meta per riempire una delle domeniche estive prima delle ferie, appare “la Fiera dello Slowfood di Felina”. Fu una bella Domenica e, guardando la roccia nuda della Pietra di Bismantova mi scappò un “Ma ti va se veniamo da queste parti per un picnic?” Come dire, cosa vuoi che siano i mille, duemila chilometri alla settimana che faccio in giro per l'Emilia! La prossima Domenica, in barba al traffico estivo, ce ne facciamo altri trecento per mangiare al sacco!
Adoro guidare, anche se l'età inizia a far sentire i primi veri acciacchi, quei dolorini alla schiena, il formicolio alle gambe, i talloni che fai sempre più fatica ad appoggiare. Vero è che, se avessi almeno un paio di cocomeri in meno sulla pancia, tutti quei dolori li affronterei decisamente meglio.
Dicevo, adoro guidare. Mi piace svoltare nella direzione del luogo, senza dover per forza usare il navigatore. Strade strette, piene di curve, lungo argini gonfi d'acqua. In mezzo a campi di grano o di girasole, beandomi del colore dell'oro che quasi ti abbaglia. Lunghi rettilinei tra filari di pioppi verso la “bassa più bassa”. Piccoli paesi, case diroccate in mezzo ai campi, lontani da qualsiasi segno di civiltà. Quando vedo quelle case, senza parte del tetto con, il più delle volte, tre pareti su quattro, sole ed abbandonate sogno, faccio viaggi in un futuro che vorrei che fosse mio e di Sabrina. Sogni che facciamo ogni volta che siamo assieme e che ne vediamo una. Un bed&Breakfast, Un locale, un' osteria dove offrire cibo e musica, dove organizzare concerti con piccoli e grossi nomi. Sì, gli artisti della musica verrebbero a mangiare da noi e ci regalerebbero la loro arte. Sogni, sogni ed ancora sogni.......
Passiamo tutta la settimana a pensare cosa ci porteremo dietro per il picnic. Alla fine le opzioni si riducono ad un' insalata di pasta sfiziosa e, come dice Sabrina “non è un picnic senza il pollo allo spiedo!” La sera prima mettiamo l'acqua in freezer in modo tale che faccia da conservante nella borsa termica.
La strada la conosco abbastanza bene, almeno fino a Castelnuovo ne' Monti ma poi, per andare alla Pietra di Bismantova ci vorrebbe la tecnologia. Prendo il navigatore e tocco un punto dello schermo che credo sia il luogo che voglio raggiungere, ma ad un certo punto, vedo che la Pietra di Bismantova è là, sulla sinistra mentre supero le varie salite e le ripetute curve. Ma cosa ci fa lì sulla sinistra, penso. Ora dovrò girare in quella direzione, continuo a pensare ma, a quanto pare, il retaggio dei miei atavici ricordi ancora chiusi nei cassetti della mente mi hanno fatto un brutto scherzo. Leggo il cartello Cervarezza, famosa per le sue acque termali e perché da piccolo, finii dentro il bar delle terme con una macchinina elettrica ribaltando tavoli, sedie e mio zio che cercava di farmi alzare il piede dall'acceleratore, con mio padre che se la rideva a crepapelle assieme a mia zia e a mia madre. Non ricordo se presi le sculacciate per il mio modo di guidare alla Fittipaldi ma quando il tutto prese forma capii il perché avevo indicato quel punto e perché ci ero arrivato. Mentre svoltavo per il centro di Cervarezza raccontavo la scena a Sabrina ed anche lei non riuscì a trattenersi dal farsi quattro belle risate.
Tanto per cambiare un bel mercato estivo dove, guarda caso, ci sono i soliti banchi gestiti dai cinesi che espongono la stessa merce degli italiani ma, praticamente a metà prezzo. Un solo banco di salumi ed un banco di “tutto ad 1 euro” dove facciamo un po' di scorta di cianfrusaglie e di un coltello per affettare il pane fresco che abbiamo comprato nel forno del paese.
Nuovamente carichi di sportine saliamo fino alle terme dove dovrebbe esserci un bellissimo parco, tranquillizzo Sabrina già decisamente stanca di curve e controcurve.
Lo dico sempre, il buonumore è il miglior portafortuna che esista ed infatti parcheggiamo proprio di fronte all'ingresso del parco. Scarichiamo le nostre vettovaglie e ci avviamo alla ricerca di un bel tavolone di legno su cui apparecchiare il nostro picnic. Sabrina ha con sé anche una copertina, dice che non possiamo non sdraiarci un po' anche sull'erbetta dei prati.
La discesa è abbastanza ripida da far desistere Sabrina dal continuare ad indossare i suoi bellissimi sandali e la costringe a scegliere le più comode, almeno a sentir lei, infradito scelte apposta per la nostra vacanza a Stintino e relativa costa nord orientale. Il parco è bello come me lo ricordavo. Tavoloni qua e là, postazioni per grigliate già tutte impegnate e fumanti di salsicce e costine. Il bosco è pieno di grida di bambini e di voci di adulti che ridono e commentano le loro grigliate. Senza dover cercare troppo vediamo e ci impossessiamo di un bel tavolone all'ombra di un bellissimo castagno.
Passiamo il tempo mangiando e disquisendo a proposito di rane, ramarri, lucertole e gechi e, tanto per non farsi mancare niente, anche di pipistrelli, il terrorre insano della mia Sabrina.
Raccogliamo piatti sporchi e tovaglioli e con cura ce ne liberiamo in uno dei tantissimi raccoglitori di rifiuti sparsi per il bosco e iniziamo l'esplorazione.

Sabrina indossa il suo grande cappello di paglia, quello che gli ho regalato nel nostro piccolo tour a Casola Valsenio. Mi diverte tantissimo vederla posare, la adoro quando insistentemente mi chiede "sto bene con il cappello?"......

Pochi passi e capiamo sia il significato del termine parco avventura che dei vari gridolini e risate che sentivamo in lontananza.
Hanno trasformato l'intero bosco in un enorme parco di divertimenti per bambini, ma soprattutto per adulti.
Cerwood, rievocando la foresta di Sherwood, è il nome che hanno scelto per questo parco giochi fatto di corde , travi, tirolesi di cui una supera i cento metri, ponti tibetani ed altre invenzioni dove, anche se in tutta sicurezza, l'equilibrio e l'agilità la fanno da padroni ad altezze anche vicine ai venti metri da terra. Uomini, donne, ragazzi e ragazze, Fisici dai ventri scolpiti come tartarughe ed altri che, invece, le tartarughe se le erano mangiate se ne stanno a fare equilibrismi tra un albero e l'altro, faticando come matti ma divertendosi come bambini ad un lunapark.
Passiamo un po' di tempo a guardarli, a notare le differenze d'approccio tra una persona e l'altra, tra l'agilità e la sicurezza di un ragazzino di poco più di dieci anni e quella di un ragazzo strafottente di quasi trentanni. Ragazzino batte ragazzo dieci a uno, non c'è storia. Sabrina dice che la prossima volta che ci torniamo si arrampicherà anche lei su quelle funi e aggiunge che mi farà tremare.Andiamo a prenderci un caffè ed un cornetto nella locanda di Lady Cocca. Lady Cocca? Ma la conoscono anche qui tra i monti reggiani!!!!!
La stanchezza comincia a farsi sentire ed il pomeriggio inizia la curva che volge alla sera. E' giunto il momento di rifare la strada del ritorno.
La stada è sempre quella del mattino ma ora nel fiume Secchia c'è tantissima gente e la curiosità e la voglia di Sabrina di poter mettere, come dice lei, le “zampette” in acqua mi obbliga dolcemente alla sosta.L'acqua è gelata e la corrente è forte. L'acqua è fredda ed il sole sta per nascondersi nella valle. L'acqua è fresca ed anche questa domenica è volata via.

SORBETTO DI MELE CON MORE E MIRTILLI
Ingredienti:

400 gr di Mele Granny Smith
100 ml acqua
100 gr di zucchero
80 ml di succo di limone fresco
50 gr di Malvasia dolce
qualche fogliolina di salvia ananas spezzettata finemente
more e mirtilli per guarnire

E' un dessert fresco e leggero, perfetto in queste calde serate estive. Utilizzando la gelatiera il procedimento è facilissimo. Abbiamo tagliato le mele a pezzetti e poi le abbiamo frullate. Nel frattempo abbiamo versato in un tegame l'acqua e lo zucchero, a fiamma bassa e abbiamo lasciato andare fino a che lo zucchero si è completamente sciolto. Una volta tolto lo sciroppo dal fornello abbiamo lasciato raffreddare. All'interno del cestino della gelatiera abbiamo versato le mele frullate, il succo di limone e lo sciroppo. Abbiamo aggiunto la Malvasia dolce e qualche fogliolina di salvia ananas finemente spezzettata.


A questo punto la macchina compie il suo lavoro, al termine del quale abbiamo riempito delle coppette e servito il sorbetto insieme a more e mirtilli freschi. Semplicemente delizioso!

APPLE SORBET ON A BLACKBERRIES AND BLUEBERRIES CARPET

Ingredients:

400 g Granny Smith apples
100 g sugar
100 ml water
80 ml fresh lemon juice
50 g Malvasia wine
4 or 5 pineapple sage leaves (they're highly fragrant and we think they're great for making ice-cream, sorbets or sauces)
Blackberries and Blueberries to garnish

Peel the apples and cut them into quarters and process in a blender.
Place the sugar and water in a medium saucepan and stir over low heat until the sugar dissolves. Set aside for a few minutes; let cool.
Stir in the apple and lemon juice. Add the wine and pineapple sage. Freeze sorbet in an ice-cream maker and serve with blackberries and blueberries.

Un regalo di STELLA

E' il Carro della Vittoria ed è un graditissimo dono che abbiamo ricevuto da Stella alcune sere fa, e che, ci teniamo a dirlo, ci ha fatto un piacere immenso. Stella, tra le altre cose, è bravissima nel coinvolgere tutti con giochi, indovinelli e noi ci siamo divertiti moltissimo a giocare con lei, ci siamo scervellati, ma abbiamo anche riso tanto! Grazie Stella!!!