HOT & CREAMY RISOTTO WITH GORGONZOLA, RADICCHIO, APPLE & NUTS - IL SENSO DI SABRINA PER LA NEVE, UN MEME E RISOTTO GORGONZOLA, RADICCHIO, MELA E NOCI

MEME ricevuto da JaJò e da Elle

LE CINQUE COSE DA CUI SONO DIPENDENTE (LUCA)

Dipendenza? Da tutto e niente.
Se escludo gli affetti e le funzioni vitali (acqua,cibo e aria) posso fare a meno di tutto. Non ho bisogno di orpelli ed accessori. Amo la semplicità, la magia delle piccole cose, quello che sa di condiviso.
Amo le mezze stagioni. Amo il sole, coglierne il calore a piene mani, la notte col suo ipnotico manto, la pioggia e la neve, liquide emozioni, ma solo se la persona che mi sta vicino è con me.
Amo la folla ma anche la solitudine. Ma sempre a piccole dosi perché il tutto o il niente non fanno parte del mio modo di pensare.
Amo la buona cucina ed il buon bere, voluttuosi piaceri che riempiono la trasparenza dei calici e la rotondità dei piatti, ma se in tavola c’è una semplice insalata ed un bicchiere di semplice acqua del rubinetto che mi ha preparato Sabrina è come se fossi a cena nel ristorante più lussuoso del mondo.
Amo la mia città, mi appartiene e mi scorre dentro con i suoi paesaggi, la sua lingua, le sue tradizioni, ma amo anche l’essere cittadino del mondo. Però se non c’è Sabrina con me, la voglia di uscire o di viaggiare è pari a zero. Ho bisogno dei suoi occhi in cui specchiarmi, in cui ritrovarmi. I suoi occhi riflettono il movimento e mi fanno sentire a casa dovunque sono.
Amo la musica. Ecco forse è questa la cosa a cui non trovo il contrario, ma le più belle chiacchierate e divagazioni sul mondo musicale le ho avute con la cultura musicale di Sabrina.
Amo la verità e Sabrina sa cosa intendo.
Sabrina, sempre Sabrina. Sì. L’unica mia vera dipendenza è lei.

LE CINQUE COSE DA CUI SONO DIPENDENTE (SABRINA)

Dai SENSI.
Dal loro incendio. Dal loro incantesimo. Dalle loro pulsazioni.
Sono irretita dal potere fluttuante dei sensi.
Dall'odore delle cose e dall'odore interiore, quando mi sento terra bagnata, margherita, sole, corteccia.
Dall' odore della primavera, dell'aria salmastra, delle sagre paesane, del sottobosco, delle foglie cadute dai pioppi, dall'odore delle lenzuola che sanno ancora di caldo, di presenza. Dal profumo verde scuro dell'erba falciata e da quello biondo delle ginestre.
E poi dai colori, che sgorgano inquieti come mosto che fermenta, che si librano, si fondono, che incorniciano le emozioni. I colori, quelli che mi vestono, quelli che immagino, quelli che vedo dentro le istantanee di attimi, di giorni. I colori del legno, dei boschi, del cielo, i colori tono su tono, confortanti e malinconici.
Ed ancora dai suoni. Il suono del silenzio, che calcifica ogni cosa, degli album dei Radiohead che mi scuotono fin dentro, il suono della voce che è presenza, della pioggia, piccole perle ovali che bagnano la notte.
Dai sapori, i sapori della tavola apparecchiata, dell'amore folle, della curiosità. I sapori dei colori e della loro declinazione, il morso acido di un verde pallido, la sensualità straripante di un rosso acceso. La lotta dei blu sulla pelle tenera di una prugna ed il velluto biondo e polposo di una pesca. Per Luca sono l'alchimista in cucina, di Luca sono ora il Bacio di Dama ora la sua tavola imbandita. I sapori e la loro languente dolcezza, che si fa peccato fino all'ultima briciola.
E dal contatto, la seduzione del contatto, quella che amo chiamare l'abbraccio di mente e di pelle, allo stato brado. Dall'abbraccio di Luca, il mio tutto dentro al mondo. Il mio languido abbandono. Dall'abbraccio di un pensiero, di un sogno, di una fantasia. Dall'abbraccio del sole che si sveglia insieme al pane appena sfornato, dai suoi raggi che crepitano dentro un azzurro ceramica, che rimbalzano sul viso, che gocciolano sulla fronte come stille d'acqua, come sorsi di vita caldi e felici che danzano nel fascio di luce. Dall'abbraccio del tramonto, di quell'arancio bruciato che pende basso e che le accoglienti colline stanno per assaggiare.

LE CINQUE COSE CHE DETESTO
Sarò sintetica in questo caso.
Chi prevarica gli altri e si comporta in modo molto invadente. Questo atteggiamento lo trovo molto irrispettoso.
Chi non sa ascoltare veramente e chi non si mette mai in discussione, certo di essere sempre nel giusto.
Chi si crogiola nel vittimismo. Atteggiamento che trovo profondamente egoistico.
Le maglie a collo alto, mi sembra di non riuscire nemmeno a respirare. Ed i collant, li trovo costrittivi e non mi piacciono nemmeno un po'. Non parliamo poi dei gambaletti, non li indosserei nemmeno sotto tortura.
Il caffé d'orzo, solo l'odore mi fa venire la nausea.

Questo meme a nostra volta lo passiamo a Scarabocchio, Maya, Erbaluce, Rossana, Armanda, Grazia di Cuocapercaso, Andrea di La Fiera Del Pensiero, Val, FelipeGonzales, Il Mondo Gaio di Gaia, Lucagel ed Il mio Piccolo Branco.

ABBIAMO VINTO IL CONCORSO DI PUPOTTINA COL NOSTRO BACIO IN NERO!

QUESTO IL NOSTRO PREMIO

Cliccare sull'immagine per ingrandire

Desideriamo ringraziare tutti coloro che ci hanno votato, regalandoci questa gioia, siete stati stupendi! Ringraziamo moltissimo anche Pupottina che ci ha fatto fare dei voli di fantasia incredibili col suo Obama. In cucina abbiamo sperimentato almeno quattro diverse versioni fino ad arrivare al Bacio in Nero, una tentazione di gola semplicemente divina.

RISOTTO GORGONZOLA, RADICCHIO, MELA E NOCI

INGREDIENTI

180 gr di riso
1 cipolla
200 gr di gorgonzola piccante
1 caspo di radicchio trevigiano
1 mela
50 gr di noci
2 cucchiai di panna per mantecare
brodo vegetale
vino bianco secco
olio extravergine d'oliva

Tritiamo la cipolla e la facciamo appassire in un tegame insieme ad un po' d'olio extravergine d'oliva. Uniamo il radicchio trevigiano dopo averlo tagliato finemente. Sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco secco e lasciamo evaporare. Amalgamiamo il tutto per bene, aggiungiamo il riso e lo facciamo tostare, poi poco alla volta versiamo del brodo vegetale, circa un litro. Dopo una decina di minuti aggiungiamo il gorgonzola tagliato a cubetti e la mela anch'essa tagliata a cubetti, mescoliamo continuamente, fino a cottura del riso. Tritiamo grossolanamente le noci e le incorporiamo nel risotto. Aggiungiamo due cucchiai di panna da cucina e facciamo mantecare. Impiattiamo e accompagniamo questo delizioso risotto, uno dei nostri preferiti, con dell'ottimo Mionetto Legatura. Una nota frizzante che lega perfettamente col sapore delicato ed al tempo stesso intenso del risotto.

RISOTTO WITH GORGONZOLA CHEESE, RADICCHIO, APPLE AND WALNUTS

INGREDIENTS

180 grams of rice
1 big red onion
200 grams of Gorgonzola cheese ( sliced into cubes)
A head of Radicchio
1 apple (Sliced into small cubes)
50 grams of walnuts
Cream to thicken (2 teaspoon)
1 litre of vegetable stock
Half a glass of white wine
Extravirgin olive oil

Chop a big onion in thin slices and fry in the extravirgin olive oil, add radicchio (in medium slices). Pour half a glass of white wine and leave it dry for some time, continuing stirring. Add the rice to toast it, just a couple of minutes. Pour some ladles of vegetable stock and stir until it dries. Add Gorgonzola cheese and the apple and leave it for a few minutes. Turn the heat down, add the cream and the nuts, stir and leave it for a couple of minutes. Then it's ready!

PREMIO RICEVUTO DA SILVANAUSA

Grazie Silvana per questo dolcissimo pensiero pieno della tua amicizia!

A nostra volta lo doniamo a Il Folletto Paciugo e a Piotr, il nostro amico polacco, grandissimo intenditore di vini ed amante del nostro Paese!

PREMIO KREATIV.... RICEVUTO DA PIOTR DI....Białe nad czerwonym

Grazie di cuore, ci hai davvero fatti emozionare!

A nostra volta lo doniamo a Caty, Annamaria, Sole&Luna, Manu, Gatadaplar, AniceStellato, Tittina, Elle, Lo, Manu E Silvia, Fede, Buba, NightFairy , Papavero di campo, Cookingmama e Jul&Mo.