sabato 8 novembre 2008

HUNGRY AUTUMN IN TURIN

Viaggio al Centro del Gusto, il Salone di Torino, quando il Virtuale diventa Reale e TAGLIATELLE AL TARTUFO

Sabrina, ogni tanto bisogna che la guardi la posta! Avevo appena aperto la finestra per far cambiare un po’ d’aria alla camera. Sabrina era sdraiata sul letto con il PC acceso, che leggeva e commentava ricette. La giornata non era stata molto pesante, ma rientrando avrei voluto che Sabrina mi saltasse al collo come nei telefilm anni settanta. No, era intenta e persa tra le pagine virtuali. Non sempre la vita è come uno la sogna. Amore, ma come faccio? Devo andare a vedere la posta. Ma la password è sempre quella? Lo so che Sabrina ne è capace, ma ho sempre la sensazione che voglia darmi più importanza di quella che merito. Luca! Luca! Ci ha scritto Paola! I suoi occhi si illuminano, il tono della voce sa di fantastico, il suo sorriso riempie la stanza come il sole che ha illuminato questa giornata settembrina. Ci chiede se vogliamo andare a Torino per la Fiera del Gusto! Perché no, si tratta solo di organizzarsi con i tuoi turni, trovare un albergo ed i biglietti.
La fine di Ottobre è ancora lontana e negli stessi giorni della fiera, a Sasso Marconi, c’è quella del tartufo. Ma vuoi mettere incontrare qualche altro blogger, trasformare in realtà il virtuale?
Scambio di mail e di numeri di telefono, di informazioni ma Settembre e Ottobre sono ancora lunghi e ci sono tante cose da fare. La macchina prima. Sabrina deve cambiarla. Le leggi sull’inquinamento le impediscono di girare. La sua auto, una maggiorenne Golf, è all’età di pensionamento. Anche se ci ho speso quasi un migliaio di euro per tenergliela in vita, rischia di lasciarla a piedi ogni volta che la mette in moto. Spesso le rimane accelerata, le si spegne il motore quando meno se lo aspetta. Il più delle volte gira a tre. Ci sarebbe la possibilità di metterla a GPL con circa settecento euro, ma è troppo alto il rischio che l’impianto elettrico o il motore con i suoi centocinquantamila chilometri, l’abbandonino in mezzo ad una strada. L’ho portata in giro per concessionarie ed alla fine, con molta tristezza nel cuore, ma anche con l’euforia per la bella macchina che ha deciso di prendersi, alla fine la buona vecchia amica degli ultimi anni con cui ha condiviso i brevi viaggi tra casa e lavoro, lavoro e centri commerciali, le due o tre volte che mi ha accompagnato per i tagliandi della mia auto, è andata in pensione. I giorni passano e la data del Salone si avvicina. Sabrina è sempre più pensierosa, triste e cupa. Il problema è legato alla sua nuova e vecchia auto. Una se ne va e l’altra arriva. Ma se poi si graffia, se me la toccano? Mi insegnerai ad usarla? Ma come si accendono le luci? La guidi te fuori dal concessionario? Come devo fare per l’assicurazione? Quante domande e quanti pensieri si è messa in testa. Tanti, troppi. Certe mattine mi accorgo che non ha dormito o che lo ha fatto male. Ha gli occhi carichi di sonno e, come quando si andava a scuola e non si aveva studiato, mi ripeteva che non ci voleva andare al lavoro.
Passano i giorni ed una mattina accendo il PC di Sabrina. La notte gli avevo fatto fare una scansione antivirus e volevo vedere se era stato trovato il perché ultimamente si era rallentato molto. Lo schermo è blu. Blu, cianotico. Il PC di Sabrina è molto ammalato. Bello Vista. Con i nuovi PC non ti danno il disco di ripristino ma ci sono ottimi programmi preinstallati che ti risolvono il problema. La sera, con Sabrina vicino per darmi un po’ di sostegno, riavvio e seguo le procedure consigliate. Passo cruciale, “esegui il backup del disco per salvare i dati”. Certo, è la cosa migliore. Premo “avanti”, ora ci viene suggerito di “collegare periferica USB” ah, certo, il disco con cui faccio il salvataggio del mio PC. Lo prendo, lo collego ed ancora “avanti”. Il programma inizia a lavorare. La barra di lavoro avanza, lentamente, ma avanza. Poi …. “OPERAZIONE ESEGUITA CORRETTAMENTE”!!!. “Avanti” ed il programma reinstalla il sistema di default. Perdo il conto di quante volte il PC si riavvia, poi la schermata iniziale di VISTA. Bene, ora non resta che recuperare il backup. NON FUNZIONA!!!!!! Ach, malediz, che venisse un accidente secco a chi ha creato questo programma di merda. Prova e riprova ma non funziona. Ormai sono le due e mezza del mattino e non ho trovato informazioni se non scoprire che quel programma di recupero non funziona anche per altre centinaia di utenti VISTA. Sì, ci sono delle soluzioni, ma sono troppo stanco per metterle in pratica. Sabrina è disperata, piange e quasi mi insulta. Lo sapevo che non si doveva fare il salvataggio!!! Me lo ripete tra le lacrime ed io avevo un bel po’ da spiegarle che avevamo seguito passo passo quello che veniva suggerito dal programma e che non poteva incolpare me della cosa. La mattina dopo mi attacco al telefono e cerco di capire come risolvere il problema con dei maghi del PC, gli stregoni del software. Quelli che conoscono il computer meglio della propria fidanzata, meglio delle loro tasche. Tutti a darmi solo una risposta: se lo portavi a me lo facevo io, se me lo porti ti risolvo certamente il problema. Insomma, sono proprio negato con il PC.
OK, prendo appuntamento con quello che penso sia il migliore anche perché è l’unico che conosco che adora VISTA. Ci lavora sopra per quasi due ore circondato da me e da Sabrina che lo guardiamo mentre fa e disfa. Fino a che non esprime il suo verdetto: lo hai salvato su di un supporto formattato in FAT32 e quindi la cartella non può contenere i 4Gb che dice di avere. Per ora hai perso tutto. Esco dall’ufficio e mi metto a piangere. Piango perché ho deluso Sabrina, piango perché c’erano due anni di ricordi, di espressioni, di sorrisi che uguali non saranno più. Piango e Sabrina mi consola, ma Sabrina è triste. Il suo sorriso è scomparso e non so quando potrà tornare.
Torino ed il suo Salone, si avvicina e con quello spirito non so se riusciremo ad andare.
Arriviamo a casa e sconsolato più che mai accendo il desktop. Guardo la posta e i messaggi pieni di positività che ci scrivono i nostri amici foodblogger. Poi Sabrina mi chiama dalla camera da letto e mi invita a leggere passi di un forum dove parlano di come recuperare file. Mi si accende una lampadina. CSI, e tutti gli altri telefilm polizieschi e di spionaggio che mi piacciono. Ma certo, sull’ hard disck non viene cancellato tutto, viene solo fatto sul boot. Digito su google la frase magica e….trovato!!! Phoenix star. Lo scarico da internet e lo lancio. Inizia la scansione del disco.
La procedura va avanti tutta la notte ed al risveglio è ancora lì che gira. Si va al lavoro con molta tensione, in attesa di tornare a casa per vedere cosa avrà trovato il programma. Passo a prendere Sabrina e torniamo a casa. Un dito sul mousepad e lo schermo si illumina. Un’ euforia trattenuta mi pervade. Non ho il coraggio di guardare Sabrina mentre cerco di capire cosa ha trovato. Cerco l’estensione che indica la presenza di immagini. Sì ce ne sono più di 4 Gb. Ora non ci resta che chiedere al programma di recuperare le immagini. Premo invio e………L’attesa dura circa mezzora e poi…. sì, evviva una buona parte d’immagini sono state trovate e ricomposte. Non tutte purtroppo, ma più di un quaranta percento, secondo me, ci sono, un venti percento secondo Sabrina ma soprattutto quelle che a Lei interessavano di più. Non proprio tutte ma quasi. Sospiro di sollievo e finalmente una notte tranquilla senza incubi.
La trasferta di Torino è sempre più vicina. Prenotiamo il treno.
Le valige le prepariamo il giovedì sera dato che il treno parte circa un’ora dopo che Sabrina ha finito di lavorare. Il viaggio è tranquillo anche se a Sabrina il viaggio in treno non piace. La innervosisce ogni cosa, ogni piccolo contrattempo. Poco da dire sul viaggio d’andata se non il fatto che chi ci ha prenotato i posti ci ha messo uno di fronte all’altro e per quasi tutto il viaggio siamo stati lontani.
Arriviamo a Torino con le prime luci della sera. Sabrina è rinata e me ne accorgo dalla luce del suo viso. Un bacio appena scesi dal treno ed un altro in attesa del tram. Chissà perché, ma mi immaginavo molto più traffico, invece sembrava una qualsiasi città di provincia e, a parte qualche colpo di clacson di troppo, anche molto silenziosa. I suoi grandi viali e le case sonnecchianti dove le famiglie si apprestavano a mettersi a tavola per la cena, ci davano il benvenuto. Il tram, il numero 9, ci porta a destinazione. Gli ultimi centinaia di metri per raggiungere l’albergo e la deluxe con bagno e tv con satellite (una serie di chi se ne frega ce lo vogliamo aggiungere?) ci accoglie. Sabrina come sempre si sceglie la parte del letto vicino alla finestra ed io per capirlo, ed esserne sicuro, mi sdraio a caso ed aspetto che lei mi confermi che quello è il lato giusto. Si vuotano la valigia e gli zaini, ci rinfreschiamo sotto l’acqua calda della doccia e poi mi metto ad aspettare la scelta che farà Sabrina per l’uscita a cena. Accendo nel frattempo il mio PC per guardare se ci sono novità nella posta e trovo il messaggio di Grazia di Cuocapercaso che ci da appuntamento per le dieci e mezza del mattino successivo al Salone. Le rispondo e le lascio il numero di cellulare, che poco più tardi lei ci ricambierà. Sabrina è splendida, nonostante si sia svegliata alle cinque ha un sorriso inebriante. Scendiamo e ci facciamo consigliare un locale. Uno qualsiasi. Tra tutti, scegliamo il più vicino. Un ristorante toscano, COSA BOLLE IN PENTOLA. Bellissimo locale, caldo accogliente. Menu semplice ma invitante: antipasti toscani e carne alla brace. Una buona bottiglia di Nebbiolo, l’unica cosa piemontese che ci siamo permessi, per accompagnare la cena. I colori caldi del locale addolciscono ulteriormente il viso di Sabrina. I profumi, i sapori ed il vino poi fanno il resto. La stanchezza ed il bicchiere in più di Nebbiolo completano la serata. Ci alziamo e ci chiediamo come mai a Bologna di carne così tenera non ne troviamo mai.
Sveglia e colazione. Sabrina si prepara ad affrontare il Salone del Gusto. Chiamiamo un taxi e nel tragitto a Sabrina si risvegliano tutte le insicurezze per l’incontro con Paola, Grazia, Enrico e Carla. Ma secondo te sto bene vestita così? Me lo avrà chiesto una decina di volte. Siamo alla Fiera, al Lingotto. Due lunghissime file sono davanti ai cancelli, pronte per sfondare. Ci accodiamo alla fila giusta ed entriamo. Sono tutti lì. Lì nei primi stand. Sabrina con loro. Ci provo a convincerla che è inutile accalcarsi assieme a tutti, bisogna che ci addentriamo per allontanarci dalla ressa se vogliamo vedere qualche cosa. La convinco solo dopo il suo primo acquisto di spezie. Siamo dentro da due minuti e già siamo conquistati dai profumi, dai colori e dagli spintoni che riceviamo da un branco di cavallette in preda ad un attacco di voracità. Sembra che all’ingresso ti diano assieme alle brochure anche della cocaina per come la gente si comporta. Ti investono, ti passano letteralmente sopra. Più che slowfood sembra di essere all’apertura dei saldi di qualche costosissima casa d’abbigliamento. Giriamo per gli stand tra microassaggi di circa due millimetri quadri di salami, prosciutti e formaggi. Questo lo facciamo noi! Ci dice una signora pugliese orgogliosa del suo salame piccante. Non lo trovate da nessuna parte. Venga bella signora, venga a sentire quanto è buono il nostro formaggio. Sorridiamo, ci sembra di essere ad un mercato rionale. Luca, c’è Grazia!!! Cosa….., il brusio è assordante C’è Grazia con suo marito! Ma come avrà fatto a riconoscermi? Guardo Sabrina e le sorrido. Come vuoi che abbiano fatto a riconoscerti? Con tutte quelle tue foto sul blog, ti si riconosce in mezzo a qualsiasi folla. Grazia e Raffaele. Sono una bellissima coppia. Due splendidi sorrisi su due visi che subito ti regalano simpatia. Ci scambiamo strette di mano e baci sulle guance. Forse la mia emozione non l’hanno vista ma il mio tono di voce, troppo alto, quello sì che li deve aver colpiti. Sabrina me lo ha fatto subito notare. Luca parla più piano! In quel momento mi sarei seppellito sotto uno di quegli stand di formaggi che avevamo alle spalle. Ci diamo appuntamento allo stand del prosciutto del San Daniele dove ci si incontrerà anche con gli altri, ci salutiamo. Grazia e Raffaele si allontanano verso l’assaggio di Whiskey e noi per l’enoteca.
Biglietto per entrare?!??!!? Bottiglie ovunque, metri e metri di etichette in mostra. Ci avviciniamo ad un bancone dove recuperiamo un “libro” di vini con annate, produttori ed un codice per fare il nostro assaggio. Peccato che ci diano solo bicchieri per vino bianco e che dietro, ad aprire le bottiglie e mescere il vino ci siano ragazzi e ragazze che alla domanda “quale ci consigli?” ci rispondono “sono tutti buoni!”. Ma perché non hanno messo qualcuno con un minimo di cultura enologica? Questo ci ha proprio deluso! Comunque un Amarone io (non lo avevo mai assaggiato) ed un Nero d’Avola Tancredi per Sabrina.
Ce li siamo andati a gustare all’aperto, nella speranza che nonostante i bicchieri fossero sbagliati, i profumi ed i sapori riuscissero a crescere ed a darci piacere nel degustarli, cosa riuscita solo in parte.
Mettiamola così, è stata un’ esperienza negativa.
Usciamo dall’Enoteca e rientriamo nel fiume di gente che va verso la zona slowfood. Ci lasciamo affascinare da continui sapori che rubiamo dai piattini dei vari stand fino ad arrivare dalla Fagiolina. Sapori semplici e profumi antichi. Solo un filo d’olio oppure una grattugiata di tartufo. Non posso sapere che espressione io avessi mentre assaggiavo questi buonissimi legumi, ma Sabrina deve aver colto il piacere che ho provato assaporandoli. Ne prendiamo una busta? Quasi lo abbiamo detto in coro!
E’ grande il Salone del Gusto e ci dimentichiamo di guardare l’orologio presi da tutti questi piaceri per il palato, che quando dovrebbe essere l’ora di incontrarci con Grazia, Paola, Carla ed Enrico siamo talmente lontani ed immersi nella folla che arriviamo in ritardo, anzi in ritardissimo e il messaggio della dolcissima Grazia dice che ci vedremo tutti alla cena organizzata per la sera.
Dietrofront ancora in direzione slowfood e Terra Nostra. Ancora immersi, trasportati dal fiume impetuoso di folla dove la gente non ha ancora smaltito la droga presa all’ingresso. Aria, aria…Fa molto caldo tra i banchi dove il cibo, primo attore, strizza l’occhio al pubblico raccontando storie di sapori e profumi.
I sensi sono tutti in azione.
La vista è piena di profumi, il tatto ti racconta come il sapore possa avere anche un suono, l’udito ti fa girare la testa verso sapori nuovi dove il palato tocca piaceri colorati.
Ci rinfreschiamo le idee già assaporando mentalmente dove useremo il tartufo che abbiamo da poco comprato. Di fronte a noi uno stand dove ti insegnano come abbinare il sigaro toscano ai vini e più in là l’enorme stabile dedicato a Terra Nostra. Dentro c’è il mondo, proprio tutte le etnie, sapori simili ma diversi l’uno dall’altro. Assaggiamo la marmellata di bambù che ci ricorda un sapore simile a quella di fichi e quella di prugne. Ancora salumi e formaggi. Una troupe televisiva registra un’intervista per Gambero Rosso e la gente si guarda in televisione, e noi, mano nella mano lì a guardare ed ascoltare….nulla, non si sente nulla. Un bacio, un secondo bacio e riprendiamo il nostro vagare tra i continenti, le isole, i paesi dell’Africa, gli stati Sudamericani, la vecchia Europa, i giovani Stati Uniti e l’Asia. Ogni paese con i suoi profumi e i suoi sapori. Guarda chi si rivede Grazia e Raffaele. Usciamo assieme per prendere un po’ d’aria. Il caldo ci sta fiaccando. E’ bello confrontarsi con loro, farsi raccontare del loro incontro con il superalcolico torbato. Parlare di vini. Gli diamo una delusione quando diciamo che i vini pugliesi non ci convincono molto. Raffaele cerca di convincerci che ci sbagliamo. Raffaele riuscirà a farci ricredere, ma questa è un’altra storia.
Rientriamo ed assieme continuiamo il nostro cammino. Una voce, Enrico ci chiama. Finalmente lo conosciamo. Persona meravigliosa. Un uomo pieno di cultura, semplice e sorridente. Come definirlo se non stupendo? Proviamo a fare gli ultimi passi ma la stanchezza ci ha raggiunto e superato. Sabrina fatica a camminare. I suoi piedi sono al limite della sopportazione. I miei reggono ancora poco. Basta. Si torna in Albergo. Questa volta si torna con i mezzi. Questa sera ci vedremo tutti assieme seduti a tavola per conoscere meglio la cucina Piemontese.
Ma questa è un’altra storia.
Pomeriggio di novembre, la pioggia cade incessante su Bologna. Da oltre una settimana il grigio ha coperto i caldi colori autunnali. Piccole perle ovali colpiscono il vetro della finestra, a tratti si fanno furiose. Guardo fuori alla ricerca di un lembo di cielo terso, aspettando che smetta di piovere, che il cielo grigio cagli, che le nuvole si riducano a piccoli grumi fino a diventare imbottitura per cuscini. Ho passato giornate all’arsenico, burrasche emotive, ho vissuto fantasie, desideri, sogni, incubi, il mondo sotteso al mondo. Ho setacciato le parole vere che si celano sotto quelle false, ho sentito un vuoto immenso nell’intimo. Ho cercato una mano calda e forte come una tenaglia. Luca mi è sempre stato accanto, ascoltando le mie parole e i miei silenzi. Ascoltare non è solo una forma d’amore, è l’amore. Mi è stato accanto con tutto se stesso. Vorrei riuscire a dimostrargli quanto lo amo, ma a volte mi rendo conto che gli sto dando troppo poco. Vorrei riuscire a penetrare dove le parole non arrivano, dove sono costrette a fermarsi, davanti all’indescrivibile.
Stavo quasi rinunciando al viaggio a Torino, avevo voglia di leggerezza, ma non la trovavo in nulla, cercavo luce e trovavo ombre. Non riuscivo a credere che l’entusiasmo febbrile per quel viaggio avventuroso fosse diventato così tiepido. Dovevo reagire, Luca stava facendo i miracoli per risolvere tutti i problemi che mi ruotavano intorno e quel suo sorriso terribilmente dolce ed anche un po’ triste che gli aleggiava sulle labbra, mi perforava ogni volta che mi guardava. E’ stata la sua presenza, la luce che gli illuminava ogni tanto il volto, a farmi capire di colpo come fossero ridicoli tutti i pensieri che mi avevano ridotto in quello stato d’insicurezza cronica.
Prepariamo la valigia la sera prima di partire, correndo da un armadio all’altro e seminando il caos per la stanza. Scarpe, camicie, boxer, un abitino, un maglione, una gonna, dei jeans, reggiseni, accessori vari, giacche, flaconi di creme, dopobarba, spazzole, dentifricio, trucchi, macchina fotografica, una scorta di chewing gum, stipiamo tutto nella grande valigia. L’entusiasmo comincia a raggiungere temperature molto più calde. La mattina successiva mi alzo presto per andare al lavoro e Luca si sveglia insieme a me. Deve andare a Modena e concentrare le sue otto, nove ore di lavoro in non più di sei. Alle 14.40 parte il treno per Torino e noi non vogliamo perderlo.
Mordere il mondo. Vogliamo essere pronti a mordere il mondo come fosse un frutto maturo. Anche la giornata è perfetta, baciata dal sole e piena di promesse.
Non amo molto i treni, forse per il fatto che sono sempre stipati all’inverosimile e che non sai mai dove sistemare il bagaglio in modo che non sia d’impiccio. L’unica cosa bella è che per quattro ore e mezza starò seduta accanto a Luca e magari mi addormenterò sulla sua spalla. Quasi un rito, solenne, e al tempo stesso dolcissimo. In verità rimaniamo delusi per il fatto che i posti da noi prenotati sono uno di fronte all’altro. Già sento la mancanza di Luca, non potrò nemmeno sfiorarlo. Gli altri passeggeri cercano di fare conversazione e ci raccontano del loro avventuroso viaggio cominciato otto ore prima a Foggia, sono stanchissimi, anche perché a quanto dicono, prima che salissimo noi, al posto nostro c’erano una mamma con un bambino che ha gridato come un ossesso per tutto il viaggio. Poi a turno si addormentano un po’ tutti, anche la mia metà. Rimango sola a contare le stazioni che sfilano dietro le tendine. A Voghera scendono due delle persone sedute accanto a noi; Luca ed io abbiamo gli occhi che scintillano, finalmente possiamo sederci vicini, anzi vicinissimi. Quel piccolo senso di distanza è annullato, ci godiamo il resto del viaggio e in un battibaleno arriviamo a Torino. La stazione è meno affollata di come ci aspettassimo, sembrerà stupido, ma mi sento già emozionata. Stasera ci concederemo una serata tutta per noi e domani al Salone Del Gusto, conosceremo Grazia, Paola, Carla ed Enrico.
Usciamo dalla stazione e Luca è alla ricerca di un taxi, ma non ce n’è nemmeno l’ombra, così decidiamo di prendere il tram e di raggiungere l’albergo. Che voglia di sdraiarmi sul letto, anche solo per qualche minuto. La mano di Luca è la mia calda tenaglia, camminiamo mano nella mano, spensierati e leggeri. Sta lentamente scendendo la sera, ma l’aria è piacevolmente tiepida, ci lasciamo sfiorare dagli ultimi raggi di sole che risplendono sulle strade e sulla gente. Attorno a noi una sfilata di luci, di insegne luminose al neon, di palazzi dagli alti tetti, lungo viali fiancheggiati da platani imponenti e dalle ombre che proiettano a terra. Osserviamo i passanti che indossano leggeri vestiti autunnali e che vanno e vengono con tranquillità, senza frenesia. Mentre camminiamo lungo il Corso Vittorio Emanuele, respiriamo un’atmosfera leggiadra, se dovessi associarla ad un colore, direi color ambra, un’invisibile atmosfera color ambra che ci fa l’occhiolino.
Arrivati in albergo, disfiamo la valigia, ci togliamo le scarpe e planiamo sul letto. La nostra camera è proprio bella, è spaziosa, è piena di abat-jours, ha anche un terrazzo ed il bagno è rosso fuoco. Sono felice per questi tre giorni di libertà, ho cacciato via qualsiasi altro pensiero e ho Luca tutto per me. Il tempo di una doccia e di vestirci e siamo fuori, non devo neanche stare a pensare a cosa indossare, ho portato con me solo quattro possibili cambi, quindi la scelta è molto ristretta. Indosso un abito bianco e grigio, un paio di decolletè argento ed uno spolverino nero lucido. Luca accosta il beige col castagno ed è bellissimo al mio fianco. Usciamo e imbocchiamo una serie di vicoli rischiarati dalla luce dei lampioni, il silenzio che c’è qui intorno è rotto soltanto dal rumore dei nostri passi e dalle nostre voci. Tra una serie di ristoranti che ci hanno consigliato, abbiamo scelto un locale toscano, si chiama “Cosa Bolle In Pentola”. Il nome mi ha colpito subito e ho puntato il dito, “Amore, andiamo qui!”.
Entriamo nel ristorante e per fortuna ci trovano un tavolo, il locale è abbastanza pieno e non abbiamo prenotato. A colpirci sono le tonalità di colore delle pareti, sull’arancio e sul rosso, le stesse che vorremmo per casa nostra. L’illuminazione è morbida e l’atmosfera è piena di calore e di intimità. Ordiniamo una bottiglia di Nebbiolo e un misto di antipasti, tanto per iniziare. Poi due costate enormi con patate fritte e caponata. Siamo affamati ed è tutto così buono, lascio a Luca soltanto la pancetta e la mia fettina di lardo. Mi ringrazia con un sorriso e mi infila in bocca una fettina di prosciutto senese. Amiamo fare i baratti e dividere le cose. Mangiamo, ridiamo e beviamo sorsi di vino caldi e felici.
Fuori ci attende una notte dolcemente alcolica, passeggiamo un po’ per le vie di Torino e poi ci rendiamo conto che la cosa che più desideriamo è il nostro letto in albergo.
Ci svegliamo con la luce del giorno che filtra dalla finestra, oggi è il gran giorno. Ci attende il Salone e l’incontro con altri foodbloggers. Confesso di essere molto emozionata e la cosa non passa inosservata agli occhi di Luca. Gli chiedo se posso assorbire un po’ della sua tranquillità, Dio quanto lo invidio, io mi lascio prendere troppo dalle emozioni. Lo bacio al volo ed invado il bagno con creme, profumi e trucchi. Mi infilo dentro un abitino bianco panna, ai piedi un paio di stivali e sono pronta. Mi guardo allo specchio e lo specchio mi fa un complimento, ha la stessa voce di Luca. Sorrido ad entrambi. Scendiamo a fare colazione, caffè e cereali col latte per me, caffè e affettati misti per Luca. Ci arriva il primo messaggio di Grazia, loro sono già arrivati al Salone, dobbiamo muoverci. Con un taxi ci dirigiamo al Lingotto. Non c’è traffico, le strade a Torino sono davvero immense. Non so perché, ma vorrei racchiudere questa città dentro scatti in bianco e nero, la trovo molto romantica, sarà quest’aura autunnale che si addensa su ogni cosa. Mentre sfrecciamo lungo le strade della città, mentalmente scatto decine di foto; fuori dal finestrino scorrono veloci palazzi, vetrine, insegne e cartelloni pubblicitari. Il sole splende nel cielo e su di noi. Arriviamo davanti al Salone e ci mescoliamo alla folla e all’agitazione generale. Riusciamo ad entrare abbastanza velocemente, abbiamo già i biglietti e possiamo tranquillamente evitare quelle code interminabili che ci scorrono a fianco. Appena entrati, a colpirci sono urti, spintoni ed una marea di visitatori italiani e stranieri. Non avremmo mai immaginato di trovare tanta gente, è un accalcarsi interminabile ad ogni angolo. I primi stand li vediamo appena, ci vorrebbe il binocolo. Luca mi trascina fuori da quella ressa. Ci sono tutti i Paesi Europei in bella mostra, con le loro prelibatezze, riusciamo a gettare qualche sguardo qua e là, selvaggina, carne, pesce, formaggi, salse, mostarde, pane, biscotti, dolci. Arriviamo davanti ad uno stand dedicato alle spezie, attratti dai loro eterei profumi. Mi incanto a guardarle, a cercare quelle che non ho e faccio il primo acquisto. Le spezie sono magiche, ne basta un pizzico e il sapore si propaga, esaltando il cibo su cui si posano. Ognuna ha un tono diverso, a seconda del nostro gusto, delle nostre voglie…… dolci, fresche, esotiche, infuocate. Sono pennellate di colore e di profumo. Casa nostra ne è piena. Proseguiamo il nostro viaggio nel gusto ed arriviamo nel paese magico dei salumi, assaggiamo un po’ di tutto, culatello, bresaola, salami di tutti i tipi, prosciutto, pancetta, coppa, mortadella. Arriviamo davanti ad uno stand pugliese dove assaggio un salame piccante che è la fine del mondo. Prendiamo nota mentalmente della cosa e decidiamo di ritornarci nel pomeriggio per comprarne un po’. Nel frigorifero di casa quel salame sarà la perfetta soddisfazione di improvvise voglie piccanti. Ci tuffiamo tra i formaggi e assaggiamo tutto quello che ci stuzzica di più, dal gorgonzola cremoso e sensuale, ai pecorini stagionati. Ci lasciamo tentare dal formaggio col cioccolato, ma non ne rimaniamo particolarmente colpiti. L’abbinamento del formaggio con miele e composte invece ci piace molto. Mentre vaghiamo tra questi sapori incontriamo Grazia di Cuocapercaso con suo marito. Luca è a pochi passi da me. Grazia si avvicina e mi chiede se sono Sabrina, sono molto emozionata, ma lei è una persona splendida e mi sento subito a mio agio, chiamo Luca e ci presentiamo. Suo marito Raffaele è una persona meravigliosa, insieme formano una bella coppia. Cerchiamo un angolino tranquillo per potere parlare senza dovere gridare e per scambiarci le impressioni sul Salone. Poi ci salutiamo e ci separiamo perché loro hanno appuntamento nella casa del whisky mentre noi faremo un salto all’enoteca. Seguiamo le indicazioni e arriviamo all’ingresso della casa di Bacco. Ci troviamo davanti centinaia e centinaia di bottiglie ed una sorta di elenco dei vini stampata in un libricino. Mi sarebbe piaciuto trovare qualcosa che somigliasse di più ad una guida, dove fossero indicate le caratteristiche dei vari vini. Luca vuole assaggiare il tanto decantato Amarone, mentre io opto per un Tancredi, un eccellente Nero D’Avola. Cerchiamo un posticino all’aperto, anche per sfuggire al caldo soffocante del Salone, e accompagniamo i calici di vino con un misto di formaggi e con della crema fritta. Assaggio l’Amarone, ma non mi fa perdere la testa, così decido di rimanere fedele al mio Nero D’Avola; tra me ed i vini siciliani esiste un feeling speciale. Scattiamo qualche foto, fumiamo una sigaretta e rientriamo, la bolgia ci manca già. Che caldo che fa oggi, se potessi mi spoglierei, lo dico ridendo a Luca e il suo sguardo di traverso è quasi refrigerante. Arriviamo nell’area slow food, siamo investiti da una coltre di profumi inebrianti che stuzzicano l’appetito anche se siamo già sazi. Ci fermiamo davanti ad uno stand umbro e qui ci innamoriamo della Fagiolina del Trasimeno, ne assaggiamo una ciotolina, è deliziosa, fagiolina, olio e tartufo! Facciamo il bis e acquistiamo una confezione di questi legumi. Sul palato il sapore mi rimane a lungo e seguendo come segugi l’onda dei profumi, arriviamo davanti allo stand dei tartufi. “Amore, ne prendiamo qualcuno? Per condire la fagiolina, per insaporire i filetti di carne e magari per un primo!”. Cinque minuti dopo, l’odore di tartufo che esce dalla mia borsa è fortissimo. Decido di chiudere meglio il sacchettino che dovrebbe essere ermetico. La Sicilia coi suoi dolci è lì, dietro l’angolo e quei cannoli ci tentano. I più buoni che ho mai assaggiato in vita mia mi sono stati portati da Alcamo, ricordo quando li ho assaggiati. E’ stato come se non ne avessi mai mangiati prima d’allora. I veri cannoli siciliani, mi dissi. Gli altri sono stati solo imitazioni. Emergiamo dalla folla con in mano, un cannolo siciliano io ed una granita Luca, sto pensando che mi voglia fare ingrassare, accetto il dono, tanto poi ce li scambiamo, così ingrassiamo a metà. Luca mi guarda mentre mordo dolcemente il cannolo, aspetta il mio giudizio. “Alcamo batte anche questo!” gli dico infine, mentre glielo porgo. Mi rinfresco con la granita al limone e riprendiamo a girare tra gli stand, ogni tanto perdiamo il senso dell’orientamento. Ci ritroviamo tra i sapori dell’Africa e del Sud America, “Luca, c’è il guaranà, vieni a vedere come lo grattugiano!”. E poi creme, oli essenziali, salse, libri, collanine. Chissà se ne trovo una che mi piace! All’improvviso dei volti familiari, Grazia e Raffaele ci raggiungono, sono radiosi, ci raccontano entusiasti della loro esperienza con l’assaggio dei whisky, il loro racconto è così dettagliato che ci sembra di sentire l’odore della torba e per un attimo le immagini della Scozia, visitata diversi anni fa, mi passano davanti agli occhi, immagini ammantate di verde e di nebbiolina rarefatta. Chiediamo loro di Paola, non siamo ancora riusciti ad incontrarla. Nel frattempo ecco Enrico, ci presentiamo e rimaniamo colpiti dalla sua simpatia, dalla sua semplicità e dalla sua cultura. Rimaniamo affascinati dalla sua persona ed è bello scambiare opinioni e girovagare insieme. Ci ritroviamo a parlare di vini, di gusti personali. Vogliamo ringraziare Grazia e Raffaele per il preziosissimo dono che ci hanno fatto quella sera a cena, ci hanno fatto scoprire qualcosa di speciale, ci hanno aperto una porta. Ma di questo ne parleremo in seguito. Grazie di cuore!
Ci diamo appuntamento per le 20.30 al ristorante, ci troveremo tutti lì per una cena a base di specialità piemontesi, ci salutiamo davanti allo stand delle marmellate della Bretagna. Mi concedo un piccolo assaggio, marmellata ai petali di rosa. La curiosità mi divora. Che bontà! Chiamo Luca, deve assolutamente assaggiarla. La sua espressione mi dice che ha provato quello le mie stesse sensazioni. La comperiamo, è davvero superlativa.
La stanchezza sta cominciando a farsi sentire prepotentemente, abbiamo camminato per ore ed ore e ho i piedi che mi fanno male.
Decidiamo di rientrare in albergo, il problema è ritrovare la strada, finiamo tra il Parmigiano Reggiano, intere forme appoggiate su delle colonne a mo’ di capitello. Attraversiamo la zona frutta e verdura, c’è un intero stand dedicato al sedano, uno alle cipolle e poi cavoli, cavoletti ed ogni sorta di vegetale commestibile. Da lì ci ritroviamo in un dedalo costellato di ogni ben di Dio, dalla pasta fresca, a quella di semola, al pane semplice, a quello di segale, a quello tradizionale di ogni regione e poi cose dolci, dolcissime, biscotti, cioccolato fondente, aromatizzato, al pistacchio, alle mandorle. Assaggiamo ancora ed ancora e ci propongono altri assaggi. Se ci fanno i raggi ci trovano l’intero Salone Del Gusto nello stomaco. Ancora formaggi, sono sensuali i formaggi, il mio re è il Gorgonzola, non quello dolce, ma quello più saporito. La sua cremosità mi accende i sensi. Passiamo davanti al bancone della Lavazza e osserviamo divertiti l’espressione sul viso delle persone dietro allo stand, da manifesto pubblicitario.
Finalmente l’uscita, il sole continua a splendere proiettando a terra ombre sbiadite e stanche. Camminiamo piano, mano nella mano e col pensiero fermiamo il tram e il tempo.
TO BE CONTINUED ....... nel prossimo post ..... LA CENA!!!!!

Un Grazie a Mirtilla che con queste parole: come si fa a non premiarli? se non rappresentano loro la dolcezza e l'insieme di tutti quei sentimenti puliti e vivi....

ed anche a Camalyca la Mucca Pazza con: la coppia più bella del blog! Belli i bloggini miei! Aggiustate il pc! :p



che ci hanno elargito questo dolcissimo riconoscimento.Qui trovate il regolamento, ora tocca a noi, assegnare questo premio a sette dolci Blog:

1 Caty: per la sua delicatezza, la sua poesia e la sua generosità

2 Silvanausa: perchè è la dolcezza fatta a persona

3 Manu: perchè è sempre presente e per noi è una persona speciale

4 Morettina: perchè la sua cucina è il cuore della Dolcezza

5 Panettona: per il suo grande cuore e per i suoi capolavori in cucina

6 Grazia di Cuoca per Caso: perchè l'abbiamo conosciuta ed insieme a Raffaele sono una coppia dolcissima

7 Fra: perchè i suoi racconti ci trasmettono vitalità e dolcezza


La nostra adorata Silvanausa ci ha donato il PREMIO DARDOS e come da regolamento lo daremo ad almeno 15....ma facciamo 18 blog

Regolamento:Questo è un premio che riconosce i valori che ogni blogger dimostra ogni giorno nel suo impegno a trasmettere valori culturali, etici, letterari e personali. In breve mostra la sua creatività in ogni cosa che fa.Ecco cosa fare :1) Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole2) Linkare il blog che ti ha premiato3)

Mirtilla - Il Giardino dei Ciliegi - Paola di Zeppole e Panzerotti - JaJo - Astrofiammante - Nino - Unicornorosa - SiSiFo - Carla di Letto e Mangiato - Unika - Gunther - L'Antro dell'Alchimista - Lo - Camalyca - Maya - Dolcesalata - Mamma degli Alieni - Emilia.

E ci fermiamo qui, se li mettiamo tutti noi, non c'è gusto!

TAGLIATELLE AL TARTUFO

Ingredienti

La Sfoglia

100 gr di farina di grano duro

50 gr di farina di grano tenero

1uovo e 1 tuorlo

Il Condimento

1 zucchina piccola

1 scalogno

pepe e sale

olio extravergine d'oliva

un po' di vino bianco

scaglie di tartufo

Luca ha voglia di tagliatelle al tartufo. Solo a sentire pronunciare quelle parole, la stessa voglia si fa strada in me. Ci mettiamo subito al lavoro. Impastiamo e tiriamo la sfoglia. La lasciamo asciugare e diamo forma alle tagliatelle. Passiamo alla preparazione del soffritto. Tritiamo la zucchina e lo scalogno e li facciamo soffriggere in un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggingiamo un dito di vino bianco e lasciamo che evapori. Regoliamo di sale e pepe e togliamo dal fuoco.

Facciamo cuocere le tagliatelle, le scoliamo al dente e le passiamo nella wok insieme al soffritto. Intanto Luca affetta i tartufi con l'apposito strumento. Generose scaglie profumate cospargono le tagliatelle, che meraviglia! Scattiamo le foto e ci sediamo a tavola. Le onde di piacere ci travolgono, il sublime a volte è a portata di forchetta!











52 commenti:

  1. che postone che avete fatto, belle le immagini del salone del gusto, cosi mi date la possibilità di vedere cosa c'era e anche chi. Vi ringrazio del premio siete sempre molto gentili e la ricetta e beh a Torino non poteva che essere tagliatelle al tartufo l'idea di metterci la zucchina la trovo molto intelligente non sposa male con il sapore del tartufo....buon weekend

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  2. Come sempre un racconto ricco di particolari:-) grazie per il premio....un bel piatto di tagliatelle....ma mi chiedo una cosa....voi fate sempre la sfoglia? complimenti...leggendo i blog a volte io mi sento fuori dal mondo:-)un bacio
    Annamaria

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  3. ieri sono passata e ho letto metà della vostra storia..la parte di luca..poi ero stanca la testa fusa e stamattina mi sono gustata il racconto di Sabrina...ho sentito sapori e odiri...ho cpaito davvero quanto mancavate da qui...felice del vostro ritorno grazie per il premio
    un abbraccio

    RispondiElimina
  4. i vostri racconti riescono sempre a coinvolgermi totalmente! mentre leggevo questo vostro "reportage" sul salone del gusto (evento fantastico) mi sembrava di essere pure io lì a girare tra gli stand con gli occhi a stellina e assaggiare un po' di qua un po' di là le tante delizie raccontate :)
    così come ho la sensazione che quel profumato piatto di tagliatelle sia stato messo sulla mia tavola! :)

    arrileggervi presto,
    vi auguro un magnifico finesettimana!!!! Babi

    RispondiElimina
  5. Luca e Sabrina... ho letto il Vostro post con un sorriso enorme dall'inizio alla fine! ConoscerVi è stato davvero un gran piacere e non è una frase fatta. E' stata una bellissima giornata che mi avete fatto rivivere con il Vostro racconto dolce ed entusiasmante, proprio come Voi...
    Attendo il post sulla cena con curiosità! :-))
    Grazie MILLE per il premio...
    :-)))

    Adesso mi stacco dal pc perchè è un quarto d'ora che ho sto' sorrisetto impresso sul volto!! eheheh
    E' proprio vero che la felicità consiste nel saper cogliere le piccole cose. Grazie ancora.


    Un bacio grande
    Grazia

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  6. Che super mega galattico post!!!!!
    Tutto come sempre bellissimo e intenso! Bellissima la fiera del gusto, un evento davvero interessante e caratteristico!
    Vi abbraccio forte e vi auguro un buon week end

    P.s: Grazie milla per il premio!

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  7. Gunther, carissimo, grazie della visita, ci tenevamo a postare l'evento di Torino, in ritardo, ma gli ultimi tempi sono stati pieni di contrattempi! Il tartufo è uno dei nostri peccati di gola!

    Annamaria, eh sì, la sfoglia la facciamo sempre noi e anche abbastanza spesso, ci piace tanto la pasta fresca e poi davvero, in dieci minuti è cosa fatta! Fuori dal mondo tu?????

    Lo, che dire se non grazie! Anche a noi sei mancata tanto, infatti stiamo cercando di rimetterci in pari venendo a leggere tutto quello che hai postato e che ci siamo persi, te l'abbiamo scritto, ci sentiamo molto in sintonia con te!

    Babi, grazie! Torino è stato qualcosa di indimenticabile, c'era una folla oceanica che ci ha impedito di gustare a fondo quanto il Salone offriva, ma ne è valsa la pena! Le tagliatelle virtualmente sono tue!

    Grazia, il tuo sorriso è contagioso, è arrivato diretto fino a Bologna! Non sai che piacere ci fa leggere le tue parole, il prossimo appuntamento è la cena! Un bacio.

    Morettina, che bello trovarti tra i commenti! Grazie infinite a te!

    Buon fine settimana a tutti!
    Bacissimi da Sabrina&Luca

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  8. insomma l'avete avuta vinta con quel dragovista....mai disperare Sabri...
    dai tempo a Luca e tutto si risolve..
    a Torino vi siete ubriacati di colori, assaggi e odori...adesso a casa arrivano i sapori...vi avevo intravisto nel blog di Carla...mi son detta "ma guarda come assomiglia.." ah no....sono proprio Sabri e Luca..sono stati bei giorni..
    son contenta per voi, un bacio!

    RispondiElimina
  9. Astrofiammante, Dragovista qualche problema ancora ce lo dà, ma niente di irrisolvibile! Ma certo che eravamo noi, peccato che non ci fossi anche tu, quando organizziamo qualcosa di simile?
    Bacio da Sabrina&Luca

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  10. Ohhhhhhhhhhhh!!! Finalmente vi rileggo!!! Che bel post, ricco anche di foto!! Vi invidio, il prossimo anno voglio venire assolutamente anche io!!! Buon week end ragazzi!!

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  11. Ma tesorini miei che belli che siete. Ma che bella coppietta bloggosa l'ho sempre detto io. La prossima volta che andate in questa fiera delle meraviglie avvisatemi che vengo col valigione da riempire di bontà :)
    Grazie del premio lo aggiorn subito.
    Vi mando un megabacioneeeeeeeeeeeeee
    Muuuuuuuuuuuu!

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  12. non ho parole . intanto grazie . siete sempre bellissimi! per ora non riesco a dire altro .ma poi torno . buon week!

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  13. Susina, allora ci torniamo l'anno prossimo, certo che te lo diciamo per tempo, sai che bello!

    Mucchina, l'anno prossimo organizzeremo un mega pullman pieno di bloggers, fà che la tua valigiona non sia troppo grande altrimenti deraglia!

    Caty, che piacere sentirti, anche se non riesci a dire altro, il tuo silenzio dice sempre cose belle!

    Baciotti a tutti! Buona serata!
    Sabrina&Luca alle prese coi muffins

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  14. che bello leggervi!!! mi siete mancatti grazie mille per il premio aggiorno subito il post che avevo fatto sui premi!!! è un onore essere premiata da voi!!!che bel posto godurioso che avete visitato!!! buon w.e.

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  15. Luca visto che ho letto??? Di tempo ne ho stasera, prima di Ulisse.....bellissimo post, lo abbiamo letto io e Maurizio insieme ci è piaciuto moltissimo. Le tagliatelle sono divine come voi...Sabri sei proprio bella.
    Io vado a fare un post su un certo evento...voi iniziate ad organizzarvi eh??? Un caro abbraccio e buona domenica

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  16. Accccc, ho dimenticato di ringraziarvi del premio!!!!

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  17. Manu, grazie, l'onore di premiare te è nostro!

    Paola, non avevamo dubbi che saresti venuta! Dopo esserci salutati telefonicamente ci siamo già organizzati mentalmente, vedrai che ce la faremo a venire a Roma, aspettiamo quel post! Abbiamo anche fatto i muffins, grazie dei consigli! E grazie per i complimenti!!!! Sei una meraviglia e sei bellissima anche tu!

    Baci e buonanotte!
    Sabrina&Luca

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  18. Ci mancavate..ma ora siete tornati e direi anche alla grande!!!!!

    Un bacio enorme e grazie per il premio....

    Laura

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  19. Un post cubista: visto da lui e visto da lei!! Siete troppo simpatici!
    E quel tartufo profuma il web...

    RispondiElimina
  20. Laura, Non vedevamo l'ora di tornare!

    Claud, abbiamo in testa per il prossimo post un piccolo pseudo esperimento letterario :-)

    Buona domenica a tutti by Sabrina&Luca

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  21. grazie mille ragazzi!!!e non sapendolo,vi ho premiato anche io!!!!

    RispondiElimina
  22. Mirtilla, grazie si vede che siamo telepatici!
    Buona Domenica
    by Sabrina&Luca

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  23. Deve essere stata un'esperienza di gusto magnifica, un pò come trovarsi nel Paese della Cuccagna ... ed inoltre deve essere stato bello trasformare in reale le frequentazioni virtualI.
    Ciao

    RispondiElimina
  24. Lenny, è così, è stata una bellissima esperienza che speriamo di rifare presto! Buona serata e buon inizio settimana
    Bacio da Sabrina&Luca

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  25. Ciao GRANDI, ero passato stanotte per ringraziarvi del premio e, rapito, avevo iniziato a leggere il post ma la giornata ieri è stata dura (quasi 500 km d'autostrada tra andata e ritorno in neanche 8 ore) e stavo a pezzi. Avevo soltanto fatto in tempo a vedere quella foto con lo "specchio dei desideri"... ah.... ma era Sabrina... :-D (Lucaaaaaaa, ma non me la puoi portate al Salone del Gusto in minigonna: te l'avranno mangiata con gli occhi !!! hahahahaha)
    Stasera finisco di leggere, promesso :-D

    RispondiElimina
  26. pant pant... un attimo che prendo fiato... mi sono letto di getto tutto il vostro post (emh... per riprendermi mi farebbe comodo un bel piattino delle vostre stupende tagliatelle)
    siete stupendi come sempre!!!
    mi mancavano i vostri bei racconti!!!
    buonissima serata!!!!!!
    vi abbraccio

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  27. Super mega post! Bravi ragazzi e grazie per aver dato la possibilità di farsi una chiara idea anche a chi non ha potuto esserci.
    Buon inizio settimana!
    Un abbraccio,
    Stefano

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  28. Che bello, anche a noi sarebbe piaciuto tantissimo andare al salone del gusto!! soprattutto dopo tutte queste belle foto!!!
    Siamo contenti che siate riusciti a recuperare almeno una parte di quello che era dentro il PC...eravamo così preoccupate!!
    Ah..complimenti per i premi...e, non è che vi è avanzato un piatto di tagliatelle???
    bacioni

    RispondiElimina
  29. Cari vi volevo solo ricordare che vi voglio tanto bene.
    Smack! Smack!
    Buon inizio settimana :)
    Muuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!

    P.S.: quasi dimenticavo...cercherò di portare una valigetta ma io sono un muccone... è tutto in proporzione :p

    RispondiElimina
  30. Quanto mi sarebbe piaciuto andarci..peccato..magari l'anno prossimo..Vi auguro una buona settimana :)

    RispondiElimina
  31. Eccomiiii!!!!!
    Ho letto tutto sia la parte di Luca che quella di Sabrina!
    Beh anche il vostro post sull'evento è molto interessante e fatto bene!
    E sapete qual'è la cosa bella di noi food blogger? E' quella che se qualcuno si è dimenticato di vedere qualche stand gastonomico, no problem! C'è sempre qualcuno di noi che ha immortalato lo stand!
    E poi per chi c'è stato è come rivivere quei momenti! Già mi ritorna l'acquolina in bocca di tutte quelle prelibatezze :D

    Mannaggia che siete rimasti intrappolati nella street food altrimenti avremmo avuto modo di conoscerci di più!
    MA forse ci ricontreremo a ROMA;)))

    Vedo un po' se riesco a venire....poi ci sentiamo con Paola e Enrico.

    Grazie mille del premio!
    A presto Carla

    RispondiElimina
  32. Ragazzi, qui la macchina si sta muovendo!!!! Che bello, quanto mi piace organizzà....appena siete certi fatemi sapere i giorni, altrimenti ho paura di non trovare posto in albergo, avrei intenzione di prenotare vicino casa mia:))))

    RispondiElimina
  33. Sì, sabrina, stavi benissimo vestita così :) Grazie a tutti e due per il minuzioso resoconto, per le immagini e per la dolcezza.

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  34. Grazie ragazzi sia per il premio che per il vostro racconto, così intenso ed evocativo. Sono contenta che abbiate passato un week end così emozionante e non vedo l'ora di leggere della cena con gli altri blogger.
    Per il momento vi mando un grosso bacio
    Fra

    RispondiElimina
  35. che bel racconto e che incontri, chissà magari un giorno ci incontreremo anche noi ;)
    a presto!!!

    RispondiElimina
  36. JaJo, poniti una semplice domanda, secondo te Sabrina si veste per far piacere a me o agl'altri? Se la guardano e la mangiano con gli occhi, ti dirò, mi fa sentire ancora più orgoglioso di essere amato da lei! Sei come sempre simpaticissimo! Ci si vede a Fiano in Dicembre?
    Luca

    Dario, purtroppo il tartufo l'abbiamo finito, delle tagliatelle al ragù possono andare?

    Stefano, buona settimana anche a te, ma ci vieni a Roma?

    Manu&Silvia, siete sempre molto dolci e i vostri messaggi nel nostro periodo nero sono stati importanti!

    Mucchina, puoi scommetterci che ti vogliamo bene anche noi!

    Nightfairy, allora appuntamento il prossimo anno, anche se noi bisseremo già con Roma, il 6 dicembre.

    Carla, se riesci a venire ad Eat-alia sarebbe stupendo, noi dovremmo esserci, ho già chiesto qualche giorno di ferie.

    Paola, sei perfetta nel ruolo dell'organizzatrice! Ti diremo i giorni al più presto!

    Cielomiomarito, che dolce che sei! Grazie!

    Fra, thanks for coming, la cena la postiamo a giorni!

    Panettona, sicuramente ci si incontrerà, per noi sarà un onore, ti stimiamo tanto!

    Baci a tutti e passate una stupenda serata!
    Sabrina&Luca

    RispondiElimina
  37. premio per voi!!! siete bellissimi!!! un bacio

    RispondiElimina
  38. che bel giro che ci avete fatto fare, e beati voi! quanta buona robina appetitosa! ehehehe!!! le tagliatelle al tartufo....pura goduria!
    grazie per il premio ragazzi, siete troppo carini! un bacio grandissimo!

    RispondiElimina
  39. Oh ma che invidia, ci sarei andata volentieri anch'io! E Grazia si capisce anche dal suo blog essere una persona dolcissima....
    Buone le tagliatelle!

    RispondiElimina
  40. Manu grazie, noi abbiamo già ritirato il premio!

    Mammadeglialieni, puoi dirlo forte che era tutta robina appetitosa, il giorno dopo ci siamo messi a dieta, just for one day, eravamo strapieni!

    Dolcetto, sì è così, è stato bello conoscere Grazia. Hai già letto il suo libro?

    Baci sparsi per l'Italia
    Sabrina&Luca

    RispondiElimina
  41. Ma sono gia' passata da qua ? Bacioni e grazie per il premio.

    RispondiElimina
  42. Anicestellato, abbraccio contraccambiato!

    Emilia, passa una bella serata!

    Un abbraccio by Sabrina&Luca

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  43. Album dei ricordi densamente condito, con piattino sciccoso finale :-)))) buona serata

    RispondiElimina
  44. TwoStella, grazie dei complimenti e della visita, un abbraccio
    Sabrina&Luca

    RispondiElimina
  45. Rieccomiii: ho preso un giorno di ferie per leggere tutto il vostro resoconto torinese :-D
    Bella esperienza davvero, in tutti i sensi. Sono contento anche per i files recuperati (anche se in parte) ma ribadisco a Sabrina: il tuo passato è negli occhi di Luca ed il futuro... davanti :-D
    L'Amarone, se "buono", è il miglior vino italiano (per me) :-)
    Ma allora DITELOOO !!!!!!! Ho chili di fagiolina del Trasimeno a casa: se vi serve un pusher.... quando volete !!! :-D
    Tra due anni però voglio essere anche io a Torino :-D
    Baciiii
    jacopo

    RispondiElimina
  46. Oh mamma ragazzi, mi fanno male gli occhi, ma non ho ceduto, fino alla fine, giuro, potete anche farmi qualche domanda-verifica!!! Cariiine le rondelline di tartufo!!!

    RispondiElimina
  47. Mamma mia che gola che mi fa sto condimento! Ciao ad entrambi :-)

    RispondiElimina
  48. Ciao, purtroppo la targa del Premio Dolcezza non si vede più per problemi che ho avuto con lo spazio web. :(
    Se ti va vieni a prelevare il nuovo codice. ^_^
    Scusami per l'inconveniente.
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  49. Ho letto tutto d'un fiato ... siete meravigliosi! E grazie per il premio! Un bacio Laura

    RispondiElimina
  50. Hai mica il Depliant di quelle pentole di rame ???quale è la ditta?

    RispondiElimina

Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

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