Sotto al cielo della mia infanzia, l'autunno rivive di attimi che scorrono ai lati, come se fossero al di fuori del tempo.
Ai lati, come tutto ciò che è prezioso e richiede contemplazione, perché davanti, davanti c'è solo il tempo ancora in bianco.
Il mio autunno di ieri indossa un grembiulino attillato, di un rosa tenue tenue e in spalla regge emozionato, una cartella nuova, di quelle con le bretelle che ora non si usano più, smesse a favore di zaini informi e tutti uguali. A me non sono mai piaciute le cose tutte uguali. Se mi concentro riesco a sentire ancora il profumo della pelle, del cuoio e dei quaderni colorati riposti con cura, ognuno dentro alla propria copertina, per evitare che si sciupassero.
L'autunno di ieri ha il colore rosso scatenato del fuoco che arde nella stufa a legna ed il profilo di mia nonna che si accovaccia per infornare un'altra teglia di lasagne, mentre io mi stropiccio le mani davanti alla fiamma che guizza per fare mio un po' di quel calore.
Ha il profumo pieno e rotondo delle caldarroste che sibilano come se fossero cosa viva e il contorno delle mani forti di mio padre che era solito castrarle con un coltellino a serramanico per poi farle volteggiare in una padella extrasize nel grande caminetto della cucina.
L'autunno di ieri sono i miei piedini di bambina che calzavano degli stivali rossi di gomma che un po' mi facevano sentire Cappuccetto Rosso ogni volta che si andava per boschi a raccogliere funghi o castagne e che bello che era intrattenere conversazioni mute con la terra annaffiata dall'umidità e con il sole d'ottobre, riverberato dalle foglie di quei grandi alberi. Che bello che era sentirsi terra, lama di luce e corteccia.
L'autunno sotto al cielo di ieri si fonde con l'autunno di oggi e vive di attimi così forti ed intensi al tatto che provo e cerco in ogni modo di trattenere, mentre mi attraversano da parte a parte, mentre me li abbottono stretti addosso e li sento profondamente miei.
Confortante, malinconico, intimo l'autunno, interiore come quel suo cielo lattiginoso, livido, infinito che trattiene tutto dentro, l'azzurro violato e le sue rime di pioggia.
Autunno sotto a questo cielo, autunno d'attimi rarefatti e preziosi condivisi con chi più amo al mondo. Attimi in cui Luca mi guarda reclinando la testa di lato e mi dice "Com'è bella nostra figlia!" e lei a sua volta candidamente ci fissa e ci sorride con certi occhi grandi così e quante cose infila dentro a quei sorrisi.
Autunno di tepore fortemente atteso e ritrovato dopo la morsa di caldo estenuante dell'estate. Autunno di intimità romantica e sensuale condivisa sotto alle coperte, mentre ogni mio centimetro di pelle si intreccia appagata intorno a Luca fino ad addormentarcisi addosso.
Ho sempre pensato all'autunno in modo emozionale, intimo, avvolgente, aggettivi che si addicono a questa stagione, che le aderiscono come un cerotto. Nei suoi colori caldi, dentro questa tavolozza infinitamente ricca di sfumature, che vanno dal bruno dell'arrosto al rosso sanguigno della marmellata di more, accarezzando la pelle di tutti i gialli e di tutti i rossi, avverto una sensazione antica. Una sorta di bozzolo, dentro alla quale ritrovo me stessa e ciò che amo.
Il contatto soffice della lana intrecciata, gli impermeabili color sabbia e il mio Montgomery blu. Il calore di una tazza fumante di tè extrastrong nella quale affogo uno sbuffo di latte e mi fa sorridere ogni volta, quella smorfia di disappunto che svirgola dentro agli occhi di Luca. Il morso acido di una mela verde appena raccolta e il piacere brusco che rapido si arrampica lungo il palato.
Poi la campagna inondata da un carnevale d'oro e di rossi fiammeggianti, le sagre di paese la domenica pomeriggio, soprattutto quelle dedicate al tartufo, altra seduzione alla quale non sappiamo resistere.
Lascivi grappoli d'uva croccante da mangiare rigorosamente a letto davanti ad un film e melagrane succose che colano fin giù sul mento, per non parlare della sensualità vellutata dei cachi dentro cui senza ritegno affondo la bocca. Il profumo intenso dei mandarini, che entra fin dentro alle narici e che io adoro quando sono ancora leggermente aspri e Luca per farmi contenta me ne porta a casa un'intera cassa. E poi quel tepore accogliente che mi abbraccia appena varco la soglia di casa e l'attimo prolungato in cui lentamente mi sbottono il cappotto e mi do completamente al mio mondo.
L'autunno è una sfilza di puntini di sospensione tra il tumulto dell'estate e l'approssimarsi dei mesi più freddi; a modo suo è promettente, generoso, imperfetto. E' l'incertezza e il divenire, mai pago, mai immobile. Si fa liquido ed opaco come il metallo grezzo dentro certi giorni di pioggia battente, tanto da soverchiare qualsiasi altro suono e si fa terribilmente sdolcinato nelle sue tiepide giornate orlate di sole.
L'autunno, sarà che ci sono nata, ma l'autunno è la stagione più mia. Assomiglia a quelle finestre affacciate sulla schiena della sera, incorniciate di luce gialla. Quelle finestre che sanno di presenza e di felicità soffusa. Che in un solo attimo, ti attraversano da parte a parte.
Con questo post partecipiamo al Giveaway di Lena dedicato all'Autunno, per festeggiare il primo anno di Blog. Ricordiamo a tutti che scade il 31 Ottobre.
Con questa ricetta partecipiamo, ovviamente fuori concorso, al nostro Contest, siamo talmente rimasti conquistati dalla bontà di questo ciambellone che lo abbiamo dedicato ad Alice Ginevra e per questo motivo lo andiamo ad inserire nel suo ricettario. A questo proposito ringraziamo tutti voi che continuate a inviarci ricette, una più squisita dell'altra, grazie!!!
In una ciotola mescoliamo le due farine e il lievito.
In una seconda ciotola versiamo solo gli albumi, aggiungiamo un pizzico di sale e uniamo 1/3 dello zucchero, poi montiamo a neve ferma.
In un'altra ciotola combiniamo i restanti 2/3 di zucchero con i tuorli d'uovo, aggiungiamo anche la panna e lo yogurt e mescoliamo bene. Lentamente ora andiamo ad aggiungere le farine con il lievito e continuiamo a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Sempre lentamente andiamo ad incorporare anche gli albumi, mescolando dal basso verso l'alto. Ora aggiungiamo anche il cioccolato fondente tagliato a pezzetti e non ci resta che infornare.
Versiamo il composto in una tortiera ad anello (ne abbiamo usata una di 24 cm di diametro) precedentemente imburrata e lasciamo cuocere in forno caldo a 160-170 C per circa 40-50 minuti.
Questo è uno dei ciambelloni più buoni che abbiamo mai assaggiato, è molto soffice, ha quell'abbinamento cocco-cioccolato che amiamo tanto, è profumato e anche leggero, tra gli ingredienti infatti non compare il burro. Di sicuro lo prepareremo anche ad Alice Ginevra, ecco perchè gli abbiamo dato il suo nome ed ecco perchè vogliamo inserirne la ricetta nel suo ricettario.
Preheat the oven to 160-170C. Grease up a deep 24 cm round cake tin with butter.
Put coconut and plain flour into a large bowl and add baking powder. Mix with a wooden spoon until combined. Separate egg whites from yellows.
Beat egg whites with an electric mixer until foamy, then gradually add 1/3 sugar and a pinch of salt. Gradually increase speed until whites are stiff but not dry.
In another bowl combine yellows, heavy cream, yogourth and the remaining sugar and beat until well combined. Gradually add coconut, flour and baking powder mixture, beating just until incorporated, then fold in whites with a rubber spatula and mix well all the ingredients. Complete with chocolate pieces. Spoon the mixture into the lined tin and bake for 40-50 minutes, or until risen, pale-golden and firm on the surface. A toothpick inserted into the centre should come out clean. Turn out and cool on a wire rack.
This cake is simply yummy.
Ai lati, come tutto ciò che è prezioso e richiede contemplazione, perché davanti, davanti c'è solo il tempo ancora in bianco.
Il mio autunno di ieri indossa un grembiulino attillato, di un rosa tenue tenue e in spalla regge emozionato, una cartella nuova, di quelle con le bretelle che ora non si usano più, smesse a favore di zaini informi e tutti uguali. A me non sono mai piaciute le cose tutte uguali. Se mi concentro riesco a sentire ancora il profumo della pelle, del cuoio e dei quaderni colorati riposti con cura, ognuno dentro alla propria copertina, per evitare che si sciupassero.
L'autunno di ieri ha il colore rosso scatenato del fuoco che arde nella stufa a legna ed il profilo di mia nonna che si accovaccia per infornare un'altra teglia di lasagne, mentre io mi stropiccio le mani davanti alla fiamma che guizza per fare mio un po' di quel calore.
Ha il profumo pieno e rotondo delle caldarroste che sibilano come se fossero cosa viva e il contorno delle mani forti di mio padre che era solito castrarle con un coltellino a serramanico per poi farle volteggiare in una padella extrasize nel grande caminetto della cucina.
L'autunno di ieri sono i miei piedini di bambina che calzavano degli stivali rossi di gomma che un po' mi facevano sentire Cappuccetto Rosso ogni volta che si andava per boschi a raccogliere funghi o castagne e che bello che era intrattenere conversazioni mute con la terra annaffiata dall'umidità e con il sole d'ottobre, riverberato dalle foglie di quei grandi alberi. Che bello che era sentirsi terra, lama di luce e corteccia.
L'autunno sotto al cielo di ieri si fonde con l'autunno di oggi e vive di attimi così forti ed intensi al tatto che provo e cerco in ogni modo di trattenere, mentre mi attraversano da parte a parte, mentre me li abbottono stretti addosso e li sento profondamente miei.
Confortante, malinconico, intimo l'autunno, interiore come quel suo cielo lattiginoso, livido, infinito che trattiene tutto dentro, l'azzurro violato e le sue rime di pioggia.
Autunno sotto a questo cielo, autunno d'attimi rarefatti e preziosi condivisi con chi più amo al mondo. Attimi in cui Luca mi guarda reclinando la testa di lato e mi dice "Com'è bella nostra figlia!" e lei a sua volta candidamente ci fissa e ci sorride con certi occhi grandi così e quante cose infila dentro a quei sorrisi.
Autunno di tepore fortemente atteso e ritrovato dopo la morsa di caldo estenuante dell'estate. Autunno di intimità romantica e sensuale condivisa sotto alle coperte, mentre ogni mio centimetro di pelle si intreccia appagata intorno a Luca fino ad addormentarcisi addosso.
Ho sempre pensato all'autunno in modo emozionale, intimo, avvolgente, aggettivi che si addicono a questa stagione, che le aderiscono come un cerotto. Nei suoi colori caldi, dentro questa tavolozza infinitamente ricca di sfumature, che vanno dal bruno dell'arrosto al rosso sanguigno della marmellata di more, accarezzando la pelle di tutti i gialli e di tutti i rossi, avverto una sensazione antica. Una sorta di bozzolo, dentro alla quale ritrovo me stessa e ciò che amo.
Il contatto soffice della lana intrecciata, gli impermeabili color sabbia e il mio Montgomery blu. Il calore di una tazza fumante di tè extrastrong nella quale affogo uno sbuffo di latte e mi fa sorridere ogni volta, quella smorfia di disappunto che svirgola dentro agli occhi di Luca. Il morso acido di una mela verde appena raccolta e il piacere brusco che rapido si arrampica lungo il palato.
Poi la campagna inondata da un carnevale d'oro e di rossi fiammeggianti, le sagre di paese la domenica pomeriggio, soprattutto quelle dedicate al tartufo, altra seduzione alla quale non sappiamo resistere.
Lascivi grappoli d'uva croccante da mangiare rigorosamente a letto davanti ad un film e melagrane succose che colano fin giù sul mento, per non parlare della sensualità vellutata dei cachi dentro cui senza ritegno affondo la bocca. Il profumo intenso dei mandarini, che entra fin dentro alle narici e che io adoro quando sono ancora leggermente aspri e Luca per farmi contenta me ne porta a casa un'intera cassa. E poi quel tepore accogliente che mi abbraccia appena varco la soglia di casa e l'attimo prolungato in cui lentamente mi sbottono il cappotto e mi do completamente al mio mondo.
L'autunno è una sfilza di puntini di sospensione tra il tumulto dell'estate e l'approssimarsi dei mesi più freddi; a modo suo è promettente, generoso, imperfetto. E' l'incertezza e il divenire, mai pago, mai immobile. Si fa liquido ed opaco come il metallo grezzo dentro certi giorni di pioggia battente, tanto da soverchiare qualsiasi altro suono e si fa terribilmente sdolcinato nelle sue tiepide giornate orlate di sole.
L'autunno, sarà che ci sono nata, ma l'autunno è la stagione più mia. Assomiglia a quelle finestre affacciate sulla schiena della sera, incorniciate di luce gialla. Quelle finestre che sanno di presenza e di felicità soffusa. Che in un solo attimo, ti attraversano da parte a parte.
Con questo post partecipiamo al Giveaway di Lena dedicato all'Autunno, per festeggiare il primo anno di Blog. Ricordiamo a tutti che scade il 31 Ottobre.
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Con questa ricetta partecipiamo, ovviamente fuori concorso, al nostro Contest, siamo talmente rimasti conquistati dalla bontà di questo ciambellone che lo abbiamo dedicato ad Alice Ginevra e per questo motivo lo andiamo ad inserire nel suo ricettario. A questo proposito ringraziamo tutti voi che continuate a inviarci ricette, una più squisita dell'altra, grazie!!!
CIAMBELLONE ALICE GINEVRA
Ingredienti:
250 gr di farina 00 per dolci della Molino Chiavazza
50 gr di farina di cocco
220 gr di zucchero
100 gr di panna fresca
200 gr di yogurt bianco
3 uova
1 bustina di lievito Pane Angeli da 15 gr
1 pizzico di sale
50 gr di cioccolato fondente al 71%, tagliato a pezzetti
Ingredienti:
250 gr di farina 00 per dolci della Molino Chiavazza
50 gr di farina di cocco
220 gr di zucchero
100 gr di panna fresca
200 gr di yogurt bianco
3 uova
1 bustina di lievito Pane Angeli da 15 gr
1 pizzico di sale
50 gr di cioccolato fondente al 71%, tagliato a pezzetti
In una ciotola mescoliamo le due farine e il lievito.
In una seconda ciotola versiamo solo gli albumi, aggiungiamo un pizzico di sale e uniamo 1/3 dello zucchero, poi montiamo a neve ferma.
In un'altra ciotola combiniamo i restanti 2/3 di zucchero con i tuorli d'uovo, aggiungiamo anche la panna e lo yogurt e mescoliamo bene. Lentamente ora andiamo ad aggiungere le farine con il lievito e continuiamo a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Sempre lentamente andiamo ad incorporare anche gli albumi, mescolando dal basso verso l'alto. Ora aggiungiamo anche il cioccolato fondente tagliato a pezzetti e non ci resta che infornare.
Versiamo il composto in una tortiera ad anello (ne abbiamo usata una di 24 cm di diametro) precedentemente imburrata e lasciamo cuocere in forno caldo a 160-170 C per circa 40-50 minuti.
Questo è uno dei ciambelloni più buoni che abbiamo mai assaggiato, è molto soffice, ha quell'abbinamento cocco-cioccolato che amiamo tanto, è profumato e anche leggero, tra gli ingredienti infatti non compare il burro. Di sicuro lo prepareremo anche ad Alice Ginevra, ecco perchè gli abbiamo dato il suo nome ed ecco perchè vogliamo inserirne la ricetta nel suo ricettario.
CHOCOLATE AND COCONUT CAKE Ingredients:
300 g plain flour
50 g desiccated coconut
220 g sugar
100 g heavy cream
200 g yogourth
3 eggs (at room temperature)
15 g baking powder
1 pinch of salt
50 g dark chocolate (cut into very small pieces)
300 g plain flour
50 g desiccated coconut
220 g sugar
100 g heavy cream
200 g yogourth
3 eggs (at room temperature)
15 g baking powder
1 pinch of salt
50 g dark chocolate (cut into very small pieces)
Preheat the oven to 160-170C. Grease up a deep 24 cm round cake tin with butter.
Put coconut and plain flour into a large bowl and add baking powder. Mix with a wooden spoon until combined. Separate egg whites from yellows.
Beat egg whites with an electric mixer until foamy, then gradually add 1/3 sugar and a pinch of salt. Gradually increase speed until whites are stiff but not dry.
In another bowl combine yellows, heavy cream, yogourth and the remaining sugar and beat until well combined. Gradually add coconut, flour and baking powder mixture, beating just until incorporated, then fold in whites with a rubber spatula and mix well all the ingredients. Complete with chocolate pieces. Spoon the mixture into the lined tin and bake for 40-50 minutes, or until risen, pale-golden and firm on the surface. A toothpick inserted into the centre should come out clean. Turn out and cool on a wire rack.
This cake is simply yummy.
Eccola la nostra meravigliosa Alice Ginevra ; come cresce !!!Come si vede quanto è curiosa e attenta ( e davvero non ho dubbi che tra poco ruberà il pc aa mamma e papà!!) E quale meravigliosa stagione è l'autunno col suo tepore per portarla a nuove scoperte e lascirasi incantare da paesaggi incantati,un abbraccio a voi.
RispondiEliminai tuoi ricordi dell'autunno coincidono con i miei e mi ricordano momenti così belli che mi sembrano favole...
RispondiEliminail ciambellone deve essere delizioso, soprattutto mi sembra morbido e dal gusto avvolgente. Lo farò. Un bacione cari
ciao ragazzi che spettacolo di bambina!!!!!!!!buona la torta, la segno!baci!
RispondiEliminaCIAO BELLE RAGAZZE,GRAZIE PER QUESTE PAGINE DI VITA E PER QUESTA RICETTA,GOLOSA...DA COPIARE.UN RADIOSO PROSEGUIMENTO A QUESTA DELIZIOSA FAMIGLIA!!!!!!
RispondiEliminaCi si scioglie con queste stupende parole, ci si emoziona con queste immagini deliziose di una famiglia ricca d'amore....Baci per tre:-)+ 1 ad Alice Ginevra, in +:-)
RispondiEliminaAutumn is such a special time of year, with it's colors, foods and crisp air :)It's my favorite season too.
RispondiEliminaAlice Ginevra will love the the delicious cake with chocolate and coconut and yogurt.
all the best to your family, always,
Brad
Ma che visione meravigliosa dell'autunno.. sia di ieri.. che attuale!!!!! mi emozionano semrpe le tue parole Sabri!!!!! La piccola è semrpe più bella ve lo dirò sempre!!!! Il dolce è magnifico.. sfondate una porta aperta.. adoro il cocco.. con la cioccolata!!!!! si vede che è goloso e morbido! smackkkkkk :-D
RispondiEliminaOddio, china sulla tastiera del pc la pupattola è fantastica!!!
RispondiEliminaSi vede che ha la stoffa di una futura bloggerina!!!
Credo che dopo questo post rivalutero' l'autunno, che non ho mai particolarmente apprezzato...
Sabri sei fantastica! :) chissà perché questa ciambella mi sembrava fosse fatta con la ricotta.. dalla consistenza forse?! Mah...comunque adoro il cocco! ;)
RispondiEliminaVevi :)
Ciao Sabrina e Luca, ciao principessa, che succede? so che state bene perché vi leggo ma non vi ho più sentiti. Mi mancate un po'. Adesso vi posterò una ricetta così con la scusa magari passate da me. Vi aspetto. Bacissimi e buona settimana.
RispondiEliminaNon si è capito mica che ti piace l'autunno sai?!!! Ma ti capisco, sopra tutto per i colori. La pupattola come sempre un amore, e la torta pure!
RispondiEliminabesos a los tres!
Quel ciambellone è soffice come le guancine di Alice Ginevra...ma quanto bella sta diventando????
RispondiEliminaGrazie di cuore Luca Sabrina e Alice Ginevra =) per aver partecipato alla mia iniziativa e per "farmi compagnia" con i sintomi influenzali =)....questo post mi haa emozionata e la vostra Pupattola si fa sempre più graziosa... un abbraccio....
RispondiEliminaP.S.:Il ciambellone è magnifico!
già alla tastiera buon sangue non mente :-)) che tenera che è, proprio una bella bimba, intanto grazie eprchè apprezziamo tutti questo bel ciambellone
RispondiEliminala torta e' buona,ma la tua bimba mi ha ofuscato la vista e mi ha distratta dalla torta!
RispondiEliminae' meravigliosa!!!!
Tesori ma che bella alice ginevra ha degli occhioni che ti catturano è stupenda ed è fortunata ad avere una mamma bella dolce e ricca di cuore come te e un papà meraviglioso che nn ha occhi che per lei e la sua splendida mamma..l'autunno è la stagione del mio compleanno e adoro le sue atmosfere come le hai raccontate magnificamnete tu Sabrina!!Baci al cubo,Imma
RispondiEliminache spettacolo la vostra piccina!!
RispondiEliminami fa molta tenerezza vedere che la allatti, perchè anch'io ho allattato le mie due cucciole e nonostante la piccina abbia solo 3 anni, mi sembra una vita fa!!
morbido e sofficioso il ciambellone!
baci e buona settimana
Hai scritto una bellissima pagina che quasi mi fa amare l'autunno: mi hai fatto tornare idietro, ai miei profumi dell'autunno... odore di arance e mandarini, profumo della stufa a legna, dove mio pafre cuoceva il castagnaccio... profumi persi nel tempo che si ritrovano a sprazzi durante tutta la nostra vita.. bello il tuo autunno di ieri, ma quello di oggi ha i colori di tua figlia, dolcissima ... e del vostro amore, per voi e per lei... ti ho letta con piacere, come sempre del resto mi accade quando trovo post così fluidi e corretti nello stile e nei sentimenti. Un abbraccio a te e Luca e un piccolo bacio sulla fronte di vostra figlia.
RispondiEliminaI figli sono pezzi di cuore,io nn ho mai avuto segni di violenza contro nessuno (Oddio proprio mai no eheheh ma solo pensati)ma se mi si tocca i figli penso che sarei capace di qualsiasi cosa...ottimo cimbellone ottimo x le giornate fredde che ci aspettano magari accompagnato da una bella tazza di cioccolata calda!!!! ;-)
RispondiEliminaun post ricco di emozioni e di toni nostalgici legati al passato ; il ciambellone è perfetto , ha l'aria di essere sofficissimo e goloso , bacioni !!
RispondiEliminabuona buona..e la piccola splendida splendida!!!!!
RispondiEliminaCiao carissimi, grazie di avermi lasciato un commento, spero che vi siate ripresi dalle disavventure e dal raffreddore. La principessina si dimostra molto intraprendente con il computer o sbaglio? Sto pensando davvero a una ricetta per la piccola, ci sentiamo presto. Bacissimi
RispondiEliminaCome al solito non so se mi sono innamorata di più delle parole o delle meravigliose foto della piccola, bellissima, Alice Ginevra.
RispondiEliminaLeggervi è sempre bellissimo.
E grazie, anche se in ritardo, per aver trovato il tempo di farmi gli auguri per il mio blog-compleanno!!!
Vi stringo forte tutti e tre...
Anna
certo che sulla tastiera del pc è davvero divertente (promette bene... scommetto che scriverà ricette anche lei e ci stupirà) ottimo questo ciambellone, perfetta sinfonia tra gli ingredienti, mi piace molto :-)
RispondiEliminaL'autunno si rinnova ogni anno e più ci allontaniamo dalla nostra infanzia più le differenze si acuiscono, rimangono le sensazioni.
RispondiEliminaLa principessa è sempre più bella, cresce meravigliosamente bene.
Strabuono il ciambellone.
Un abbraccione a voi tre!
vedo che alice ginevra cresce benissimo! che bello vivere l'esperienza della maternità in contemporanea con te...un bacio ady
RispondiElimina:-)Un bacio
RispondiEliminaBella la pagina sull'autunno! Bellissimi voi con la vostra Bimba! E' un vero piacere conoscervi. La torta la proverò subito. Un tris di baci
RispondiEliminaE' un tesoro sempre più grande la vostra Alice Ginevra.
RispondiEliminaSplendide foto ragazzi, la piccola Alice Ginevra è sempre più bella!!!!!! Goloso questo ciambellone, con i gusti che adoro!!!! Un abbraccio grande!
RispondiEliminasabrina, adoro come scrivi... e adoro voi!
RispondiEliminaCarissimi Sabrina e Luca torno da voi per chiedere ad Alice Ginevra il permesso di invitarvi al mio primo contest che ho inaugurato proprio oggi e che sto facendo in collaborazione con un'altra blogger, Artù, http://nuvoledifarina.blogspot.com/2011/11/nuovo-contest-sfrutta-linverno-e-pasta.html ci farebbe molto piacere la vostra partecipazione. Un abbraccio e buona serata
RispondiEliminaScrivete benissimo, mi avete commosso con questo post così traboccante di emozioni, di vividi ricordi, di sensazioni, di colori....
RispondiEliminaE com'è bella la vostra bambina, quella foto in cui si attacca al seno è meravigliosa, coglie bene l'innocenza e la tenerezza che tanto ci colpisce nei nostri figli piccoli...
Il vostro ciambellone poi ha un aspetto molto invitante, deve essere squisito! capisco che l'abbiate dedicato a vostra figlia, anche io prima o poi voglio fare una torta Nenè-il soprannome di mia figlia Elena!
per quanto riguarda il contest, grazie proprio a voi ho risolto il problema del banner e conto di partecipare presto, ho già qualche idea di ricetta che mi frulla per la testa...
sarà una ricetta più sana che mai, userò prodotti biologici proprio perchè è destinata ad una principessina quale Alice Ginevra!
Volevo solo chiedervi...tra gli ingredienti è ammesso l'uso della panna-fresca, montata da me- oppure no? Ditemelo senza problemi così penso a qualcos'altro.
Che dire se non questo....Siete fantastici, tutti e tre!!!Mi piacete molto!:)
Un bacio e un abbraccio, a presto, irene
Ma quant'è bella la principessa!
RispondiEliminaAdesso anche lei vuole scrivere qualcosa agli amici bloggers, vero?
Sembra buonissima questa torta!
Bacioni!
Scrivete benissimo, questo post è un tripudio e un trionfo di ricordi, di sensazioni, colori, odori ed emozioni...E la vostra bambina è semplicemente meravigliosa, specialmente in quella foto in cui si attacca al seno, con l'innocenza tipica che noi genitori riscopriamo sempre nei nostri bimbi.
RispondiEliminala vostra ricetta sa di buono, di autentico, l'avete dedicata a vostra figlia...Anche io ogni tanto penso che vorrei fare una torta"Nenè"-dal soprannome della mia piccola Elena!Per quanto riguarda il contest, finalmente, e proprio grazie a voi, sono riuscita a capire come si postano i banner...!!!Sarò lietissima, dunque, di partecipare al vostro contest!!!Ho già qualche idea che mi frulla in mente!Sicuramente userò prodotti biologici, dato che la ricetta sarà destinata ad una principessina!:)Una sola domanda: posso usare della panna fresca montata da me? Altrimenti non è un problema, penso a qualcos'altro.
Un abbraccio grande a tutti e tre, siete mitici!
Irene
eccomi! ce l'ho fatta! avevo visto i post non ma sono riuscita a commentare! sabrina che dire! meraviglioso il tuo racconto sull'autunno! ho immaginato la bambina-cappuccetto rosso con gli stivaletti di gomma che allegramente saltella in mezzo ai boschi.. la favola della bambina e il famoso barattolo al profumo di nocciole è incredibile! la nonna forse non se ne accorgerà :) adoro il manzo con le pere, mi piace molto la ricetta, è davvero particolare, la torta ehehe semplice e profumata al cocco! i tortelloni sono di sicuro molto buoni, dovrò riprovare ad assaporare il tartufo :) ciao carissmi, la cucciolotta diventa sempre più bella! ..tra un po' vi toglierà di sicuro il posto ai fornelli! bacii!
RispondiEliminaInspiring story there. What occurred after? Take care!
RispondiEliminaMy website :: This is the best way to lose weight