Si spreca tutto, persino il dolore. Il dolore degli altri, sbattuto in prima visione sui nostri schermi ultrapiatti, tra una notizia di gossip e la pubblicità, come a dire, è tutto normale, c'est la vie. Si spreca tutto, persino i luoghi comuni e le nostre paure che vengono costantemente strumentalizzate.
Il nucleare è più sicuro delle pentole a pressione che abbiamo nelle nostre cucine e noi saremmo un popolo arretrato se non cogliessimo questa opportunità che, come un treno in corsa, ci proietterebbe in un futuro a prova di scasso. Il sole come fonte alternativa, figuriamoci, il sole è roba da settimana di ferie sulle spiagge infernali di agosto, fatto per la tintarella e le foto ricordo delle vacanze, le pale eoliche peggio ancora, deturperebbero l'immagine patinata e bucolica del nostro Paese. Noi siamo un popolo ignorante, malato di presente e di paure, siamo un popolo che quando punti un dito alla luna per indicare la luna, invece della luna guardiamo il dito. Per fortuna nostra ci sono loro, i nostri governanti, che dalle loro poltrone di velluto dispiegano un regno di carta, esattamente a forma di banconote, e per magia gli interessi di pochi assurgono al rango di priorità del Paese. L'importante poi è avere la memoria corta e la vita diventa molto più leggera. Ormai il Giappone, l' abbiamo visto tutti che è scomparso dai tg, possiamo dimenticarcene con buona pace nostra e questo significa che siamo legittimati a tornare a sorridere, dimostrazione lampante che non piove mai per sempre.
Ora dobbiamo fronteggiare nuove emergenze, siamo in guerra da qualche settimana, ma non è nulla di serio, è poca cosa, niente che possa toccarci comunque, d'altra parte l'hanno detto tutti, la Libia non dispone di missili in grado di raggiungere le nostre coste. Viene da pensare che siamo nati con la camicia e da ingrati invece, non facciamo che esprimere il nostro dissenso. Tornerà tutto a posto, anche i barconi carichi di immigrati cesseranno di fare la spola tra il Nord Africa e il porto più famoso d'Italia, quello di Lampedusa. Basteranno una telefonata del nostro deus ex machina, là dove splende sempre il sole, e una sua visita nell'isolotto siculo per risolvere definitivamente il problema. Come per l'immondizia, quando qualche anno fa sparì misteriosamente dalle strade di Napoli nel giro di una notte e tutti increduli a dire "Ma questo vuol dire avere i super poteri!". Ecco, adesso spariranno migliaia di persone, che estratte a sorte finiranno un po' qui, un po' lì, anche se non ci è molto chiaro il concetto.
Faremo la nostra parte, noi siamo un popolo ospitale, che nessuno possa pensare che l'esotico a noi piaccia vederlo solo negli zoo, nei documentari, nei musei, ma non a casa nostra. Il nostro unico, vero problema in questo momento deve essere esclusivamente quello di tornare in forma per la prova costume, lo dicono anche in tv, tra un po' inizieranno le vacanze estive e presto ci spalmeremo di olio abbronzante su di un grande telo di spugna, dimenticandoci di tutti i giapponi che ci alitano sul collo. Ci vorrebbero così, addomesticabili come creature del circo, ma siamo in tanti a provare moti di ribellione di fronte allo sfacelo generale. Persino il mare, quando sembra più calmo, nasconde invece profonde increspature.
E insieme a questi pensieri continua a scorrere la vita, quella vita che arrediamo ogni giorno con cose che ci somigliano, ci appartengono, che siamo noi a scegliere. Sabato abbiamo comprato delle piantine di zucchina e pur non avendo un orto, stamattina ci siamo messi d'impegno e le abbiamo piantate in un grande vaso rotondo. Chissà se riusciremo a raccogliere almeno una zucchina, mi domanda Luca. A dire il vero non lo so. Ma sono fiduciosa, gli rispondo, mentre con il piccolo rastrello sistemiamo la terra tutt'intorno e passiamo poi a rabboccare i vasi con il basilico, la salvia e l'alberello di ribes che con le sue ricche fronde svetta di mezzo metro oltre la ringhiera del terrazzo. Sono seduta a terra con un paio di pantaloncini neri che finiranno direttamente in lavatrice, sotto ad un sole gentile, a dirigere le operazioni e a compattare la terra, mentre Luca fa suoi i lavori più pesanti e di fronte a tanto verde rigoglioso, che germoglia lì davanti a noi, pensa ad alta voce ai pesti che prepareremo da qui ad un po' di tempo e sorride, uh come sorride. Promuovo il suo sorriso, promuovo la polpa succosa di questa giornata e propongo di raggiungere in bicicletta il paese vicino, così facciamo colazione lì. Mi si materializza all'istante, davanti agli occhi l'immagine di un grosso bombolone alla crema e in un battibaleno sono pronta e vestita per uscire.
Dobbiamo solo scendere in cantina e strappare le biciclette dalla penombra di quell'androne, da quel silenzio profondo come il sonno, per spingerle poi dolcemente, verso il verde dei campi, verso quel laghetto recintato, con le oche tutte intorno e verso quello stagno, più in là, che mi chiedevo cosa fosse e Luca un giorno mi disse che era un macero adibito alla lavorazione della canapa.
Dobbiamo solo salire in sella e fare girare i pedali per una manciata di chilometri. Tre e mezzo ad andare e tre e mezzo a tornare, che compenseremo con almeno una buona ora di relax, comodamente seduti ai tavolini del bar all'aperto, tra chi gratterà sperando di vincere, chi racconterà cosa ha combinato la suocera, chi si sarà svegliato irrancidito e ce l'avrà col mondo intero e chi commenterà, scuotendo la testa, gli ultimi avvenimenti politici. La barista bionda starà lavando il pavimento proprio mentre entreremo nel bar, cosa che succede spesso perché non riesce a stare lontana dal mocio troppo a lungo, la barista bruna starà già preparando il mio cappuccino mentre mi avvista dall'altra parte della strada, perché è un dato di fatto che non faccio in tempo ad entrare e mi ritrovo già bella che servita. E Luca riderà e riderà anche quando si dimenticheranno del suo caffè e lui glielo farà notare, dando voce ad una battuta delle sue. E riderà anche quando gesticolando mi farà capire che ho le labbra sporche di zucchero a velo, indicando con un dito per aria il punto esatto, punto che cercherò di raggiungere con la lingua, ma che non indovinerò mai, così che mi ritroverò a chiedere "ma dove?" e lui continuerà a fare segni aerei, solo per non dare troppo nell'occhio, ed io ci andrò vicina questa volta, magari vicinissima, ma non centrerò mai lo zucchero a velo e allora non ci resterà che ridere, lasciare perdere la nonchalance e a me, offrire le labbra a chi sa dove si è impigliato lo zucchero.
"Cosa dice la pupattola?" chiede Luca accarezzando il dolce panettone della mia pancia. La sfioro anche io.
"Secondo me" rispondo "sente che le nostre mani che si intrecciano e si allacciano la stanno pensando".
E un attimo dopo quel bacio a cavallo delle biciclette, stiamo già pedalando verso nord.
E adesso vogliamo mostrarvi il contenuto del pacco di cui ci ha gentilmente omaggiato la Molino Chiavazza, marchio al quale siamo affezionati da tempo e delle cui farine siamo grandi consumatori. I nostri ringraziamenti vanno a questa azienda per il dono preziosissimo che ci ha fatto pervenire. Lo sanno tutti che amiamo la pasta fresca fatta in casa e una buona farina fa la differenza, così ecco una delle nostre ultime ricette.
Impastiamo le farine con le uova, il pizzico di sale e il cucchiaino di olio, fino ad ottenere un panetto omogeneo, che lasceremo riposare per circa mezzora.
Nel frattempo prepariamo il ripieno, amalgamando in una ciotola la ricotta con il pecorino grattugiato, la scorza di limone grattugiata e la noce moscata. Non abbiamo aggiunto sale in quanto il pecorino è già di per sè molto saporito.
Una volta tirata la sfoglia con la nostra Marcato, fino alla posizione numero 6, abbiamo tagliato la pasta in quadrati di circa 5 centimetri per lato e siamo andati a posizionare il ripieno al centro della pasta e a dare forma ai nostri ravioli, piegandoli prima a triangolo e poi chiudendoli girandoli intorno al dito indice.
Li abbiamo lasciati asciugare su di un vassoio da pasticceria ben infarinato e nel frattempo abbiamo messo a bollire l'acqua in una pentola, aggiungendovi due dadi senza glutammato. In questo modo i ravioli, una volta cotti e scolati saranno molto più buoni.
Nel frattempo abbiamo preparato il condimento, operazione molto veloce perchè si tratta di scaldare un filo d'olio extravergine d'oliva in una wok, di aggiungervi uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato che faremo rosolare un attimo (e che poi toglieremo) insieme alle foglie di salvia sminuzzate. Aggiungiamo il prosciutto cotto tagliato a dadini e subito dopo, la panna. Mescoliamo il tutto per un minuto d'orologio, lasciando che la cremina si insaporisca e poi togliamo dal fuoco. Una volta cotti i ravioli, li scoliamo e li versiamo nella wok insieme al condimento, facendoli saltare in modo da lasciare che ben si amalgamino con il tutto. Impiattiamo completando il piatto con una generosa grattugiata di pecorino e con le noci sbriciolate.
Crumble the ricotta cheese in a bowl with a fork, then add grated Pecorino cheese, lemon rind and nutmeg. Work the mixure, taste and correct seasoning.
Mix the flours and the eggs, add salt and oil. Divide the dough into 3 or 4 pieces and roll them out to make some equal sized dime-thin sheets. Carefully fold the pasta over the filling.
In a pan heat extravirgin olive oil with a clove of garlic, when it begins to crackle remove the garlic and add the fresh sage (coarsely chopped) and the ham. Sautè for a while, then stir in the cream. Just a minute, then remove from heat. Stir your tortelloni in it and serve immediately. Complete with a lot of grated Pecorino cheese and walnuts.
Il nucleare è più sicuro delle pentole a pressione che abbiamo nelle nostre cucine e noi saremmo un popolo arretrato se non cogliessimo questa opportunità che, come un treno in corsa, ci proietterebbe in un futuro a prova di scasso. Il sole come fonte alternativa, figuriamoci, il sole è roba da settimana di ferie sulle spiagge infernali di agosto, fatto per la tintarella e le foto ricordo delle vacanze, le pale eoliche peggio ancora, deturperebbero l'immagine patinata e bucolica del nostro Paese. Noi siamo un popolo ignorante, malato di presente e di paure, siamo un popolo che quando punti un dito alla luna per indicare la luna, invece della luna guardiamo il dito. Per fortuna nostra ci sono loro, i nostri governanti, che dalle loro poltrone di velluto dispiegano un regno di carta, esattamente a forma di banconote, e per magia gli interessi di pochi assurgono al rango di priorità del Paese. L'importante poi è avere la memoria corta e la vita diventa molto più leggera. Ormai il Giappone, l' abbiamo visto tutti che è scomparso dai tg, possiamo dimenticarcene con buona pace nostra e questo significa che siamo legittimati a tornare a sorridere, dimostrazione lampante che non piove mai per sempre.
Ora dobbiamo fronteggiare nuove emergenze, siamo in guerra da qualche settimana, ma non è nulla di serio, è poca cosa, niente che possa toccarci comunque, d'altra parte l'hanno detto tutti, la Libia non dispone di missili in grado di raggiungere le nostre coste. Viene da pensare che siamo nati con la camicia e da ingrati invece, non facciamo che esprimere il nostro dissenso. Tornerà tutto a posto, anche i barconi carichi di immigrati cesseranno di fare la spola tra il Nord Africa e il porto più famoso d'Italia, quello di Lampedusa. Basteranno una telefonata del nostro deus ex machina, là dove splende sempre il sole, e una sua visita nell'isolotto siculo per risolvere definitivamente il problema. Come per l'immondizia, quando qualche anno fa sparì misteriosamente dalle strade di Napoli nel giro di una notte e tutti increduli a dire "Ma questo vuol dire avere i super poteri!". Ecco, adesso spariranno migliaia di persone, che estratte a sorte finiranno un po' qui, un po' lì, anche se non ci è molto chiaro il concetto.
Faremo la nostra parte, noi siamo un popolo ospitale, che nessuno possa pensare che l'esotico a noi piaccia vederlo solo negli zoo, nei documentari, nei musei, ma non a casa nostra. Il nostro unico, vero problema in questo momento deve essere esclusivamente quello di tornare in forma per la prova costume, lo dicono anche in tv, tra un po' inizieranno le vacanze estive e presto ci spalmeremo di olio abbronzante su di un grande telo di spugna, dimenticandoci di tutti i giapponi che ci alitano sul collo. Ci vorrebbero così, addomesticabili come creature del circo, ma siamo in tanti a provare moti di ribellione di fronte allo sfacelo generale. Persino il mare, quando sembra più calmo, nasconde invece profonde increspature.
E insieme a questi pensieri continua a scorrere la vita, quella vita che arrediamo ogni giorno con cose che ci somigliano, ci appartengono, che siamo noi a scegliere. Sabato abbiamo comprato delle piantine di zucchina e pur non avendo un orto, stamattina ci siamo messi d'impegno e le abbiamo piantate in un grande vaso rotondo. Chissà se riusciremo a raccogliere almeno una zucchina, mi domanda Luca. A dire il vero non lo so. Ma sono fiduciosa, gli rispondo, mentre con il piccolo rastrello sistemiamo la terra tutt'intorno e passiamo poi a rabboccare i vasi con il basilico, la salvia e l'alberello di ribes che con le sue ricche fronde svetta di mezzo metro oltre la ringhiera del terrazzo. Sono seduta a terra con un paio di pantaloncini neri che finiranno direttamente in lavatrice, sotto ad un sole gentile, a dirigere le operazioni e a compattare la terra, mentre Luca fa suoi i lavori più pesanti e di fronte a tanto verde rigoglioso, che germoglia lì davanti a noi, pensa ad alta voce ai pesti che prepareremo da qui ad un po' di tempo e sorride, uh come sorride. Promuovo il suo sorriso, promuovo la polpa succosa di questa giornata e propongo di raggiungere in bicicletta il paese vicino, così facciamo colazione lì. Mi si materializza all'istante, davanti agli occhi l'immagine di un grosso bombolone alla crema e in un battibaleno sono pronta e vestita per uscire.
Dobbiamo solo scendere in cantina e strappare le biciclette dalla penombra di quell'androne, da quel silenzio profondo come il sonno, per spingerle poi dolcemente, verso il verde dei campi, verso quel laghetto recintato, con le oche tutte intorno e verso quello stagno, più in là, che mi chiedevo cosa fosse e Luca un giorno mi disse che era un macero adibito alla lavorazione della canapa.
Dobbiamo solo salire in sella e fare girare i pedali per una manciata di chilometri. Tre e mezzo ad andare e tre e mezzo a tornare, che compenseremo con almeno una buona ora di relax, comodamente seduti ai tavolini del bar all'aperto, tra chi gratterà sperando di vincere, chi racconterà cosa ha combinato la suocera, chi si sarà svegliato irrancidito e ce l'avrà col mondo intero e chi commenterà, scuotendo la testa, gli ultimi avvenimenti politici. La barista bionda starà lavando il pavimento proprio mentre entreremo nel bar, cosa che succede spesso perché non riesce a stare lontana dal mocio troppo a lungo, la barista bruna starà già preparando il mio cappuccino mentre mi avvista dall'altra parte della strada, perché è un dato di fatto che non faccio in tempo ad entrare e mi ritrovo già bella che servita. E Luca riderà e riderà anche quando si dimenticheranno del suo caffè e lui glielo farà notare, dando voce ad una battuta delle sue. E riderà anche quando gesticolando mi farà capire che ho le labbra sporche di zucchero a velo, indicando con un dito per aria il punto esatto, punto che cercherò di raggiungere con la lingua, ma che non indovinerò mai, così che mi ritroverò a chiedere "ma dove?" e lui continuerà a fare segni aerei, solo per non dare troppo nell'occhio, ed io ci andrò vicina questa volta, magari vicinissima, ma non centrerò mai lo zucchero a velo e allora non ci resterà che ridere, lasciare perdere la nonchalance e a me, offrire le labbra a chi sa dove si è impigliato lo zucchero.
"Cosa dice la pupattola?" chiede Luca accarezzando il dolce panettone della mia pancia. La sfioro anche io.
"Secondo me" rispondo "sente che le nostre mani che si intrecciano e si allacciano la stanno pensando".
E un attimo dopo quel bacio a cavallo delle biciclette, stiamo già pedalando verso nord.
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E adesso vogliamo mostrarvi il contenuto del pacco di cui ci ha gentilmente omaggiato la Molino Chiavazza, marchio al quale siamo affezionati da tempo e delle cui farine siamo grandi consumatori. I nostri ringraziamenti vanno a questa azienda per il dono preziosissimo che ci ha fatto pervenire. Lo sanno tutti che amiamo la pasta fresca fatta in casa e una buona farina fa la differenza, così ecco una delle nostre ultime ricette.
TORTELLONI DI RICOTTA E PECORINO TOSCANO CON PANNA, PROSCIUTTO COTTO, SALVIA E NOCI
Ingredienti:
Per la pasta:
200 gr di farina 00 della Molino Chiavazza
100 gr di semola rimacinata della Molino Chiavazza
2 uova
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva
Per il ripieno:
250 gr di ricotta mista
150 gr di pecorino toscano stagionato
la scorza di poco meno di mezzo limone grattugiata
noce moscata q.b.
Per il condimento:
200 ml panna da cucina
25 gr di noci tritate grossolanamente
200 gr di prosciutto cotto in due fette spesse
1 spicchio d'aglio
un filo d'olio extravergine d'oliva
salvia fresca a piacere
pecorino toscano grattugiato
Ingredienti:
Per la pasta:
200 gr di farina 00 della Molino Chiavazza
100 gr di semola rimacinata della Molino Chiavazza
2 uova
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva
Per il ripieno:
250 gr di ricotta mista
150 gr di pecorino toscano stagionato
la scorza di poco meno di mezzo limone grattugiata
noce moscata q.b.
Per il condimento:
200 ml panna da cucina
25 gr di noci tritate grossolanamente
200 gr di prosciutto cotto in due fette spesse
1 spicchio d'aglio
un filo d'olio extravergine d'oliva
salvia fresca a piacere
pecorino toscano grattugiato
Impastiamo le farine con le uova, il pizzico di sale e il cucchiaino di olio, fino ad ottenere un panetto omogeneo, che lasceremo riposare per circa mezzora.
Nel frattempo prepariamo il ripieno, amalgamando in una ciotola la ricotta con il pecorino grattugiato, la scorza di limone grattugiata e la noce moscata. Non abbiamo aggiunto sale in quanto il pecorino è già di per sè molto saporito.
Una volta tirata la sfoglia con la nostra Marcato, fino alla posizione numero 6, abbiamo tagliato la pasta in quadrati di circa 5 centimetri per lato e siamo andati a posizionare il ripieno al centro della pasta e a dare forma ai nostri ravioli, piegandoli prima a triangolo e poi chiudendoli girandoli intorno al dito indice.
Li abbiamo lasciati asciugare su di un vassoio da pasticceria ben infarinato e nel frattempo abbiamo messo a bollire l'acqua in una pentola, aggiungendovi due dadi senza glutammato. In questo modo i ravioli, una volta cotti e scolati saranno molto più buoni.
Nel frattempo abbiamo preparato il condimento, operazione molto veloce perchè si tratta di scaldare un filo d'olio extravergine d'oliva in una wok, di aggiungervi uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato che faremo rosolare un attimo (e che poi toglieremo) insieme alle foglie di salvia sminuzzate. Aggiungiamo il prosciutto cotto tagliato a dadini e subito dopo, la panna. Mescoliamo il tutto per un minuto d'orologio, lasciando che la cremina si insaporisca e poi togliamo dal fuoco. Una volta cotti i ravioli, li scoliamo e li versiamo nella wok insieme al condimento, facendoli saltare in modo da lasciare che ben si amalgamino con il tutto. Impiattiamo completando il piatto con una generosa grattugiata di pecorino e con le noci sbriciolate.
TORTELLONI WITH A CHEESE FILLING SERVED WITH HAM, WALNUTS AND FRESH SAGE
Ingredients for home-made pasta:
100 g double milled durum wheat semolina
200 g flour
2 eggs
a pinch of salt
1 tsp extravirgin olive oil
Ingredients for tortelloni filling:
250 g ricotta cheese
150 g grated Pecorino cheese
a pinch of nutmeg
the grated rind of 1/2 lemon
Ingredients for the sauce:
200 ml cream
200 g ham (cut into little cubes)
fresh sage
1 clove garlic
extravirgin olive oil
25 g walnuts (coarsely chopped)
grated Pecorino cheese
Ingredients for home-made pasta:
100 g double milled durum wheat semolina
200 g flour
2 eggs
a pinch of salt
1 tsp extravirgin olive oil
Ingredients for tortelloni filling:
250 g ricotta cheese
150 g grated Pecorino cheese
a pinch of nutmeg
the grated rind of 1/2 lemon
Ingredients for the sauce:
200 ml cream
200 g ham (cut into little cubes)
fresh sage
1 clove garlic
extravirgin olive oil
25 g walnuts (coarsely chopped)
grated Pecorino cheese
Crumble the ricotta cheese in a bowl with a fork, then add grated Pecorino cheese, lemon rind and nutmeg. Work the mixure, taste and correct seasoning.
Mix the flours and the eggs, add salt and oil. Divide the dough into 3 or 4 pieces and roll them out to make some equal sized dime-thin sheets. Carefully fold the pasta over the filling.
In a pan heat extravirgin olive oil with a clove of garlic, when it begins to crackle remove the garlic and add the fresh sage (coarsely chopped) and the ham. Sautè for a while, then stir in the cream. Just a minute, then remove from heat. Stir your tortelloni in it and serve immediately. Complete with a lot of grated Pecorino cheese and walnuts.
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Questo fiore è un prezioso dono della dolcissima Caty. Ne avremo cura e ogni volta che lo guarderemo penseremo a lei.
Il Premio The versatile blogger lo abbiamo invece ricevuto da Un po' di me tra un caffè..... e da Debora Parola. Grazie ragazze, noi lo giriamo a tutti coloro che ancora non l'hanno ricevuto!
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Il Premio The versatile blogger lo abbiamo invece ricevuto da Un po' di me tra un caffè..... e da Debora Parola. Grazie ragazze, noi lo giriamo a tutti coloro che ancora non l'hanno ricevuto!
Regna il caos in questo povero mondo e siamo presi più dal gossip che dalle cose reali e la volontà di rimboccarsi le mani per porvi rimedio.....
RispondiEliminaTornando a voi che bella la gita in bicicletta e poi si sta così bene in questi giorni.
Un abbraccio ad entrambi e un pensiero gioioso per la cucciola
Robi
Cari Sabrina e Luca un grande abbraccio !!io spero davvero le persone che ancora hanno degli ideali riescano a farli valere, lo voglio credere , ci voglio sperare e sorridere alla vita.un grazie a voi !!
RispondiEliminaParlatele, impara a conoscere le vostre voci...
RispondiEliminaHo postato una preghiera per gli afflitti...
E' più facile mettere la testa sotto la sabbia e fare un po' di pettegolezzi, piuttosto che rimboccarsi le maniche e affrontare i problemi. Fino a che l'interesse personale la farà da padrone su quello collettivo sarà dura!
RispondiEliminaSono incatanta dai vostri tortelli. Ho sempre sperato di imparare a farli ma credo che non ci riuscirò mai a chiuderli in maniera così perfetta. Un bacione, buona serata
Mi è piaciuto un sacco questo post.. Vi ho (ci siamo!) scoperti da poco e mi piace tanto il vostro blog. Le parole che ho appena letto sono delle vere parole e le penso anche io... Molto meglio sentir parlare della prova costume al tg anzichè delle disgrazie che ci girano intorno vero? Mah!! Complimenti per il post e per la ricetta!
RispondiEliminaps: anche io sabato mattina mi sono concessa una bella colazione ai tavolini fuori del bar insieme al mio fidanzato: stuopendo!! :-)
ciaoo
E' più facile mettere la testa soto la sabbia e far finta di niente spettegolando un po', piuttosto che rimboccarsi le maniche per far fronte ai problemi seri. E finchè l'interesse personale avrà la meglio su quello collettivo sarà dura.
RispondiEliminaSono incantata dai vostro tortelli. Ho sempre desiderato imparare a farli ma credo che non riuscirò mai a chiuderli così perfetti.Meglio di un pastificio. E quel condimento...divino ^__^ Un bacione, buona serata
Stiamo vivendo in un periodo di grave crisi e basterebbe un po' di buona volontà per risolvere certe situazioni!!!
RispondiEliminaIl vostro piatto è favoloso, mi ha proprio conquistata!!! Complimenti, un bacione
In Italia siamo effettivamente troppo presi per processi, leggi a persona, votazioni continue, non abbiamo troppo tempo per occuparci della sofferenza del Giappone, radioattivita', disoccupazione giovanile NO non abbiamo tempo....abbiamo tematiche molto piu' importanti.........
RispondiEliminaHe gia' lui e' qui!E ce lo dobbiamo tenere
Dice Vasco un po modificato
buona giornata
Michele pianetatempolibero
Complimenti per la collaborazione , ma soprattutto per i tortelloni , sono favolosi!
RispondiEliminaComplimenti per tutto
Buona giornata Anna
ciao ragazzi ,baci pupattola in fieri...vi voglio sempre + bene!
RispondiElimina..e intorno regna l'indifferenza...
RispondiEliminaper fortuna c'è gente come voi:-)
Un bacio per tre:-)
Farò i tortelloni.
Parole amare quelle del Vs post.
RispondiEliminaSiamo un popolo che sta a guardare, mentre i nostri burattinai tirano i fili....
Fortunatamente, continuando a leggere, mi si è stampato sul viso un sorriso caloroso per il racconto della vostra nuova piccola gita: mi sembrava di essere in quel bar, arrivata a cavallo di una bici.
Complimenti per la ricetta ma sopratutto per come mi sapete coinvolgere con i vostri racconti.
ciao Sabrina
RispondiEliminahai descritto perfettamente la situazione che i telegiornali dopo un po' dimenticano o smettono di aggiornare...
credo che prenderemo l'abbronzatura stesi in spiaggia fra un clandestino e l'altro.... altrimenti dove andranno a finire... anche perché nei centri acconglienza non si trovano bene e si sono già stancati di mangiare maccheroni...
con le belle giornate è bello andare in bicicletta in 3 e mezzo... ^____^
per un dolce anche io faccio i salti mortali ed esco di casa in pochissimo tempo...
i tortelloni sono una super-delizia!!!
^_____________^
Ragazzi questi tortelloni sono spettacolari...bravissimi!!! E complimenti per la collaborazione...chissà quante altre delizie saranno in arrivo!!! :) Buona giornata!
RispondiEliminadevo fare assolutamente questi tortelloni!!!!! :)
RispondiEliminaMi sento esattamente come voi, presa letteralmente in giro ed impotente di fronte a questo squallido teatrino.Ma la speranza non la perdo del tutto, per ora.Che bel dono che vi hanno fatto!L'avete nobilitato nel migiore dei modi!un bacione
RispondiEliminaè sempre un'emozione leggervi!! :-)
RispondiEliminaun bacione e complimenti per i ravioli, quel piatto è molto invitante!
E si cara Sabri come concordo con te!!!!!
RispondiEliminaE'facile far sparire tutto quando alle spalle si ha un patrimonio piu' grande della stessa italia...diventa tutto giustificato,tutto per magia si assolve e la povera gente rimane li attonita a guardare,rassegnata e contenta...
La nostra e' una realta' ambigua,descrivono tutti l'italia come il paese della cuccagna ma non e' cosi'...da noi a napoli i problemi sono tanti ,dalle aziende ospedaliere,dalle scuole(per fortuna ci sono ancora maestre che lavorano bene),mancano materiali didattici,sapone per mani,e l'elenco potrebbe continuare all'infinito,il lavoro manca e ci si arrangia....e cosi' via....
Pero'su' dall'alto continuano adire che la crisi economica sta' rientrando che la disoccupazione pure,ma non so di quale paese parlano!!!!!!
L'ipocrisia e' tanta!!!!!!
CIao baci
splendidi questi tortelloni....ma la cosa più bella è quella piccola anguria che spunta dalle foto.... ;-)
RispondiEliminabacioni
Quanto avete ragione!!!! Che tristezza accorgersi dell'indifferenza che regna ovunque!!!
RispondiEliminaConsoliamoci con un bel piatto di tortelli che e' meglio!
Un abbraccio e una carezza alla pupattola!
Con post come questi, sensibili e sensibilizzanti si sconfigge l'indifferenza, o almeno, ci si prova. Tre bacioni, complimenti per i tortelli e per il fantastico dono ricevuto.
RispondiEliminache tortelli ragazzi! fanno sognare!!!
RispondiEliminaE' ciò di cui discutiamo da giorni con Ric... a volte mi vergogno di essere italiana.. è più facile fingere che vada tutto bene no??? mettersi il prosciutto davanti agli occhi.. e credere ad ogni singola parola che i nostri politici ci propinano ogni giorno.. Ho smesso di incavolarmi.. tanto non serve nulla.. e come dite voi.. la gente dimentica con troppa facilità!!! vabbè.. Son contenta che stiate entrambi.. anzi tutti e 3 bene... Ma tu 3 ore e mezza andata e ritorno di bicicletta in quello stato?? ahahaha sei unica sai!!!! Un bacione ad entrambi.. e se è avanzato qualcosa aggiungete un posto a tavola!!!! smackkk :-D
RispondiEliminaquesti tortelloni fanno venire l'acquolina anche se sono sazia.... complimenti!
RispondiEliminaDi fronte a certe catastrofi bisognerebbe fare di più. Purtroppo il potere econimico, il guiro di denaro pare molto più importante dell anostra salute. SEmbra che tutto accada lontano, a aben pansarci l'altrove non è così lontano da noi.
RispondiEliminaHa fatto benissimo l'azienda ad omaggiarvi delle sue ottime farine, ve lo meritate. Un abbraccio
E' sempre bello passare a trovarvi e leggeri, condivido pienamnete quanto scritto!!!!! I vostro tortelli sono da urlo, bellissimi e mi immagino quanto buoni!!!!!
RispondiEliminaBello questo post e i tuoi pensieri li faccio anche miei ...è davvero uno squallore vedere con quanta superficialità vengono trattati certe cose che riguardano tutti e non solo quei "poveretti".
RispondiEliminaQuesto piatto che avete preparato è spettacolare e goloso...state già abituando bene la pupattola ;).
Bacione. Annalisa
ragazzi,come va?
RispondiEliminala piccola si fa sentire??Ed il nome lo avete deciso??
il "piccolo"Lele cresce a vista d'occhio,e'bello vedere i miei cucciolotti giocare insieme, mi fanno felice :)
Ciao! Purtroppo il tg parla solo di brutte notizie....ma voi avete un evento meraviglioso che vi aspetta...dovete pensare solo in rosa...e..fantastici questi tortelloni ..e il sugo...abbiamo l'acquolina ..a 1000... Kiss...x 3.. Civette!!!
RispondiEliminaPovera la mia Italia...da lontano mi domando...dove andrà a finire?
RispondiElimina:(
stupenda la ricetta, un bacione grosso a voi due!
per favore non psrliamo della nostra politica che sono furente più di un toro (poverino che avrà fatto mai!!! )...vorrei disintegrarli tutti...consoliamoci con questo piatto sublime,incantevole fantastico e chi più ne ha ne metta perchè merita tutti gli aggettivi superlativi e positivi!!!!
RispondiEliminabaci a Sabri a luca e .....alla " pupattola" *_^
chebello una passeggiata in bici... piantere le zucchine... anche io sono in vena di piantagione :-) e la vostra pupattola sente che le volete un bene enorme e come non sentirlo? che tortelloni golosi e ricchi ma anche delicati! una coccola perfetta per questa primavera che stà sbocciando piano piano! un bacione :-) Ely
RispondiEliminaI tortelli sono uno spettacolo, anche il condimento super gustoso...per l'altro no comment, sono inorridito e non ho più voglia di sentire nulla...baci...
RispondiEliminaBisogna che gli italiani tolgono il paraocchi e smettano di guardare questa tv manipolata e di parte.Salutoni a presto
RispondiEliminala superficialita' regna sovrana tra i nostri politici, dove andremo mai a finire!!!!belli e di sicuro buonissimi questi tortelloni...bacini alla stellina..a proposito avete gia scelto il nome?Tittina
RispondiEliminaCiao Ragazzi, questo post di sfogo ci voleva proprio e voi siete tra le voci più forti del mondo blog.
RispondiEliminaEh si, anche noi ne abbiamo approfittato questo weekend per un bel giro in bici all'aria aperta..ci voleva proprio, e ora non vediamo l'ora di riprendere in mano le bici.
Ma che pacco ricchissimo avete ricevuto??? Complimenti, siamo certe che ne farete ottimo uso.
Buonissimi questi tortelloni: abbiamo un debole per la pasta fatta in casa, meglio ancora se ripiena. Semplice ma decisamente perfetto il condimento.
baci baci
ciao carissimi....siamo proprio reduci da una splendida gita in bici fatta domenica sotto un sole caldo caldo..che meraviglia...anche noi ci stiamo dando alle piante..chissa' se riusciremo nel nostro intento!!!
RispondiEliminaricetta splendida e che voglia!!
come procede???
;-)
Ciao ragazzi, speriamo ad essere in tanti a sentire il desiderio di ribellione. Ogni tanto mi chiedo se non siano di più invece quelli che approvano!
RispondiEliminaI vostri tortelloni sono irresistibili..... la vostra cucina è sempre meravigliosa.
Un bacio
Ma natale non era già passato? che bel regalone:)) e che tortelloni di rango.
RispondiEliminaCerto che, in momenti come questi, non è sempre facile approcciarsi al blog con leggerezza e parlare di ricette. Bisogna però proseguire con speranza e soprattutto contribuire con con cose belle, buone e sane. Come i vostri racconti che sempre mi deliziano. Un bacione! E...evviva la zucchina ina e le biciclette!!
....sto sbavando sulla tastiera alle nove di mattina...ragazzi, sapete prendermi sempre per la gola!
RispondiEliminaAnche io adoro pedalare...mi rilassa e mette allegria...e per un attimo cerco di non pensare a tutti i problemi della vita...
Sabrina
RispondiEliminase v'è qualcuno, anzi qualcuna, nata (bé tra qualche mesetto) con la camicia, bé lasciatelo dire è proprio la piccina che porti in pancia. E non serve neanche che ti dica perché, lo sai cosa penso di te, di te e Luca (cosa ne traspare dai vostri scritti).
Mi vien da chiederti "mi dici come fai ad avere sempre quel tocco delicato e gentile?" persino quando t'incavoli immagino! Ripenso ancora a quella volta che hai sgridato il tuo Luca perché si stava azzardando a passeggiare sopra il tappetto nuovo senza togliersi le ciabatte! Anche lì c'era tenerezza. Sempre con te ce n'è di tenerezza: ed è quella che mi lasci ogni volta che passi da me. Sei unica e meravigliosa.
Un bacione di gioia^^
Che belli questi tortelloni, sembrano ottimi! bello anche il giro in bicicletta...con queste giornate splendide viene davvero voglia di uscire e andare! Un in bocca al lupo per le zucchine :) che bravi che siete a coltivare anche se non avete un orto...
RispondiEliminasono onesta... questa volta non ho letto niente di quanto avete scritto... sono corsa a vedere questi magnifici tortelloni!!! Che splendore!!! Li rifaccio subito!!! Baci a tutti e due
RispondiEliminaCerto per me è motto difficile parlare di dieta leggendo il tuo blog.
RispondiEliminaLe tue ricette mi fanno sempre venire l'acquolina in bocca...
Bravi in tutto anche a fare la pasta fresca come si deve ;D siete fantastici!
RispondiEliminaCiao, eravate voi due davanti alla gioielleria delle Minganti? Purtroppo vi ho riconosciuti solo quando ero già dentro alla Coop. Complimenti alla pancina di Sabrina, sono molto felice per voi! In bocca al lupo per tutto! E grazie per i bellissimi post che scrivete. Ciao ciao Fe
RispondiElimina@ Federica, sì! Eravamo noi. Luca stava finendo un lavoro proprio in quel negozio. Peccato non esserci potuto conoscere.
RispondiEliminaSabrina&Luca
Ciao ragazzi.
RispondiEliminaPasso sui discorsi di politica e di tragedie che sto per andare a cena coi miei bimbi e non voglio ingastrirmi...dico solo che la penso come voi!
Ora voglio allietarmi del vostro amore, delle dolci parole piene di luce scritte nel post.
Un caro bacio a entrambi e una carezzina al pancino!^___^
Nunzia
Ragazzi mancavo da un po' (sono imperdonabile, scusatemi) e non sapevo nulla della dolce attesa: sono felicissima per voi ;DDD
RispondiEliminaE' la cosa più bella che possa accadere ad una coppia .....
ciao ragazzi! io ho un balcone minuscolo ma timo, menta e rosmarino riesco a farceli stare! i vostri tortelli sono uno spettacolo!!!
RispondiEliminaciao SabrY e Luca
RispondiEliminarieccomi a salutarvi, ma anche a chiedervi aiuto ... mi consigliate una ricettina facile e veloce con del gorgonzola cremoso?
Eh sì un vero peccato non esserci conosciuti di persona. Io passo spesso sul vostro blog anche se ieri è stata la prima volta in cui ho commentato. Beh dai se ricapita l'occasione (magari ripassate proprio dalle Minganti) cercherò di essere più sveglia ;-) Ciao ciao Fe
RispondiEliminasono dei tortelloni buonissimi,bravi,ciao
RispondiEliminaMe lo sentivo io che sarebbe stata femmina!!!!!
RispondiEliminaMentre ero in India, ogni volta che stringevo in braccio una bambina piccola, pensavo sempre a te Sabri!!!!
Comunque complimenti per questo post appassionato, il nostro sarebbe davvero un mondo migliore se tutte le persone, invece di inchiodarsi davanti al tubo catodico con gli occhi fissi sulle Veline o sul Grande Fratello, decidessero di non distogliere mai l'attenzione dalle sciagure che fanno audience solo nell'immediatezza dei fatti, quasi che dopo pochi giorni sia gia' tutto finito e risolto...
A volte l'ignoto fa comodo, ma l'essere ignota non impedisce alla verita' di essere vera...
Ti immagino con il tuo dolcissimo pancione e le labbra cosparse di zucchero a velo, sei semplicemente stupenda...
Vado a fare la spesa e compro tutto cio' che serve per fare quei meravigliosi tortelloni!
Buon weekend e benritrovati ragazzi!!!
Dony
un pst lungo intenso e pensato....vi abbraccio per tutto
RispondiEliminaBuongiorno cari, passo per augurarvi una serena domenica e per farvi i complimneti per qs tortelloni eccezionali!
RispondiEliminabaci
^__^
La situazione è terribile, ho visto un programma di Covatta,(tra il comico ed il tragico verso la fine, con immagini forti) delle cose orrende..in Africa e non solo.
RispondiEliminaBaci
Ciaoooooooooooooooooooooo coppia piu'bella del web. Un bacione speciale alla bella sabrima "ripiena" Smack a te e alla bimba.
RispondiEliminaA quanto pare la mucca e'tornata.
Bacioni!
Bel post, concordo su tutto....
RispondiEliminaSpero che le piantine di zucchina crescano belle rigogliose, vi mando un abbraccio e vi ringrazio perchè è sempre bello passare da qui!
Evelin
si sente il profumino del cosciotto d'agnello fin qui!! ..almeno a te asciuga gli skizzi d'acqua! :-D
RispondiEliminabuonissimi anke questi tortelloni! un baciotto alla pupattola :)
Quoto tutta la prima parte di questo post, condividendone ogni parola.
RispondiEliminaPer il resto mi farei volentieri una gita in bici con voi in quel magnifico verde!
Ciaoooo!
Che bel post, complimenti. Certo che quella bella gita in bicicletta sicuramente avrà sgomberato la mente da tutte le cose brutte che succedono. Del resto con una piccola putattola in arrivo tutto ciò che è brutto si deve rimuovere. Sei sempre più bella, la gravidanza ti ha donato moltissimo. La ricetta è FAVOLOSAAAAAAAAAAAA. La proverò sicuramente, un saluto affettuoso e buona settimana
RispondiEliminaM.G.
... tutto quello che dici non può che essere condiviso.... il fatto è, che a volte dimenticare (almeno in apparenza) aiuta a vivere ma se si vuole, si può sempre fare e aiutare senza bisogno di sbandierarlo ai quattro venti.... l'importante e non dimenticare dentro!!!
RispondiEliminaBelli voi, belli e buoni i tortelloni, bello ciò che trasmettete..
RispondiEliminaVi seguo
Blue
www.aspassoconblue.com