Una settimana di pioggia sottile e persistente e mi viene da pensare che ormai faccia finanche parte della città, dell'odore gravido del cielo e delle incrostazioni di grigio che inaspriscono l'aria.
Ed è bastato un esile abbozzo di sole, tratteggiato dentro ad una giornata qualunque, a farci decidere di partire per un improvviso viaggio senza valigie, nel cuore della nostra città.Avevamo promesso ad un amico americano le fotografie di luoghi che non vede da oltre cinquant'anni e sapendo bene quanto gli siano cari e quanto significhino per lui, usciamo di casa abbottonando dentro ai nostri cappotti anche tutta l'emozione e la nostalgia che si aggrovigliano tra le sue parole.
Un viaggio senza valigie, ho detto, un viaggio alla ricerca di numeri civici tra i vicoli del centro, alla ricerca di colonne e bassorilievi all'ombra dei portici, di finestre che sbadigliano piano sulla luce ocra di mezzogiorno.
Mani in tasca, poi mano nella mano. Luca ed io passeggiamo lentamente tra vetrine che ci guardano, tra saracinesche abbassate, alcune da mesi o forse da sempre, tra pozzanghere che il cemento non ha ancora finito di bere, tra gli odori penetranti che provengono dal retro dei ristoranti, tra la gente che ha fretta di rincasare dal mondo e si mangia i propri passi per precedere il tempo.
Scatti di Bologna in ordine sparso, un universo di finestre e di vita che galleggia sopra alle nostre teste, in mezzo al solito traffico. Attratta come sempre dagli occhi delle case cammino con lo sguardo rivolto verso l'alto che rimbalza veloce da un palazzo all'altro.
Lasciamo un vicolo per poi svoltare l'angolo e trovarci a costeggiare strade semideserte in piena decadenza, imbarbarite e involgarite dalle scritte sui muri e dal forte odore di urina che impregna l'aria. Come un'unghiata sulla pelle, laddove è sensibile. L'abbrutimento non lo capisco. Mi domando il perché degli sfregi al volto della città e ho paura che sia solo la noia il mandante.
Scatti di Bologna e occhi rivolti verso l'alto, a catturare il più piccolo dettaglio, a notare una screpolatura, frutto dell'erosione perpetrata dal tempo o un'inscrizione mai vista prima o i muscoli tesi nello sforzo, di una coscia scolpita nel marmo. Osservare richiede tempo, mi rendo conto che a volte si passa accanto alle cose senza percepirle o coglierle davvero. Presenze distratte noi, già, perché nulla è più scontato della propria città, la si attraversa senza neppure guardarla più, con la presunzione di credere che non abbia nient'altro da dire oltre ciò che già sappiamo, che non abbia altri veli da lasciare scivolare a terra. Stupida presunzione. Stupidi luoghi comuni.
Ci passiamo la macchina fotografica, Luca ed io, ogniqualvolta un particolare colpisce la nostra attenzione, lungo le vie di Bologna e il suo tappeto di storia, lì dove il tempo ha depositato sulle cose memorie e ricordi.Passiamo davanti ad un locale frequentato da universitari, qui ci venivo sempre anch'io, dico a Luca con una fiammata d'entusiasmo, sarà un secolo che non ci entro, qui invece, dentro a questo portone ci sarei dovuta venire ad abitare, era un loft con moquette blu elettrico con vista sui tetti di Bologna, era quasi magia, mai poi le cose presero un'altra piega e andai a finire dentro ad un altro appartamento, dopo l'ennesimo trasloco in quelli che furono anni di continui traslochi. Ho fatto miei innumerevoli scorci che rimangono dentro tra il nitido e l'appannato.
Ci sono paesaggi che mi appartengono e come petali protettori si schiudono intorno a me, mentre calpesto l'asfalto, mentre tutta una serie di sensazioni mi gorgoglia tra le mani, tambureggiando fino a sfiorare il petto.
Mi rilassa viaggiare con i piedi e con la mente, come se avesse un potere curativo viaggiare, come se ammorbidisse la linea delle giornate passate e di quelle a venire. Viaggiare è guardare le cose cercando la vita dentro, in profondità. Un bacio profondo, uno sguardo profondo per me sono un viaggio o un inizio appena iniziato d'un viaggio.
Luci, lampioni, semafori, insegne, autobus, vetrine, cartelli stradali, automobili e poi i portici, con la loro storia addosso, scrostati, scoloriti, carichi dei loro segreti, li attraversiamo zitti in silenzio, per non farlo scappare. Il silenzio. Accanto ci passa altra gente, chiusa nella nebbia dell'indifferenza, com'è cambiata la mia città, dice Luca, si è chiusa su se stessa e ha paura di sorridere.
Poetica a tratti. Così poetica e così drammatica Bologna, una tela in bilico tra squarci d'antico e schizzi di moderno, tra strade affollate e vicoli dimenticati dove anche il buio si addormenta da solo.
Per prima cosa leghiamo la noce di vitello con dello spago perché rimanga in forma durante la cottura. Sgoccioliamo il tonno e lo mettiamo in un tegame capiente insieme alle acciughe spezzettate e ad un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggiungiamo il sedano e la carota tagliati a cubetti e gli scalogni affettati in modo sottile. Facciamo cuocere per qualche minuto. Adagiamo la carne sulle verdure e la facciamo rosolare in modo dolce, sempre per qualche minuto. Aggiungiamo i capperi, versiamo i due bicchieri di vino bianco e lasciamo cuocere col coperchio per circa un'ora. Saliamo leggermente la carne, basta un pizzico di sale perchè la salsa conferirà alla carne sapore. Lasciamo intiepidire la carne nel fondo di cottura e una volta che si sarà raffreddata, togliamo lo spago e la affettiamo non troppo sottile. Adagiamo la carne in un piatto di portata e andiamo a preparare la salsa.
Grattugiamo la scorza del limone e teniamo da parte il succo.
Frulliamo nel mixer il fondo di cottura della carne insieme allo spicchio d'aglio. Al composto uniamo la scorza e il succo del limone e a questo punto distribuiamo la salsa sulle fettine di vitello. Completiamo con una spolverata di prezzemolo.
E' un piatto fantastico che ricorda il tradizionale vitel tonné, ma è molto più leggero e più complesso nei sapori. Noi lo rifaremo di sicuro.
Heat extravirgin olive oil in heavy skillet over medium heat. Combine tuna, anchovies, carrot, celery and scallion and brown for 1 minute in the oil. Place the veal on top and brown it quickly on all sides. Add capers, then pour in the wine and simmer, covered, for 1 hour. When the meat is done season with salt, it just needs a pinch. Allow the veal to cool, then serve sliced with the juices and vegetables pureed together. You just have to combine all the vegetables, tuna, lemon juice, the grated rind and the garlic, then process all the ingredients in a blender and the sauce is ready to serve.
Un viaggio senza valigie, ho detto, un viaggio alla ricerca di numeri civici tra i vicoli del centro, alla ricerca di colonne e bassorilievi all'ombra dei portici, di finestre che sbadigliano piano sulla luce ocra di mezzogiorno.
Mani in tasca, poi mano nella mano. Luca ed io passeggiamo lentamente tra vetrine che ci guardano, tra saracinesche abbassate, alcune da mesi o forse da sempre, tra pozzanghere che il cemento non ha ancora finito di bere, tra gli odori penetranti che provengono dal retro dei ristoranti, tra la gente che ha fretta di rincasare dal mondo e si mangia i propri passi per precedere il tempo.
Scatti di Bologna in ordine sparso, un universo di finestre e di vita che galleggia sopra alle nostre teste, in mezzo al solito traffico. Attratta come sempre dagli occhi delle case cammino con lo sguardo rivolto verso l'alto che rimbalza veloce da un palazzo all'altro.
Lasciamo un vicolo per poi svoltare l'angolo e trovarci a costeggiare strade semideserte in piena decadenza, imbarbarite e involgarite dalle scritte sui muri e dal forte odore di urina che impregna l'aria. Come un'unghiata sulla pelle, laddove è sensibile. L'abbrutimento non lo capisco. Mi domando il perché degli sfregi al volto della città e ho paura che sia solo la noia il mandante.
Scatti di Bologna e occhi rivolti verso l'alto, a catturare il più piccolo dettaglio, a notare una screpolatura, frutto dell'erosione perpetrata dal tempo o un'inscrizione mai vista prima o i muscoli tesi nello sforzo, di una coscia scolpita nel marmo. Osservare richiede tempo, mi rendo conto che a volte si passa accanto alle cose senza percepirle o coglierle davvero. Presenze distratte noi, già, perché nulla è più scontato della propria città, la si attraversa senza neppure guardarla più, con la presunzione di credere che non abbia nient'altro da dire oltre ciò che già sappiamo, che non abbia altri veli da lasciare scivolare a terra. Stupida presunzione. Stupidi luoghi comuni.
Ci passiamo la macchina fotografica, Luca ed io, ogniqualvolta un particolare colpisce la nostra attenzione, lungo le vie di Bologna e il suo tappeto di storia, lì dove il tempo ha depositato sulle cose memorie e ricordi.Passiamo davanti ad un locale frequentato da universitari, qui ci venivo sempre anch'io, dico a Luca con una fiammata d'entusiasmo, sarà un secolo che non ci entro, qui invece, dentro a questo portone ci sarei dovuta venire ad abitare, era un loft con moquette blu elettrico con vista sui tetti di Bologna, era quasi magia, mai poi le cose presero un'altra piega e andai a finire dentro ad un altro appartamento, dopo l'ennesimo trasloco in quelli che furono anni di continui traslochi. Ho fatto miei innumerevoli scorci che rimangono dentro tra il nitido e l'appannato.
Ci sono paesaggi che mi appartengono e come petali protettori si schiudono intorno a me, mentre calpesto l'asfalto, mentre tutta una serie di sensazioni mi gorgoglia tra le mani, tambureggiando fino a sfiorare il petto.
Mi rilassa viaggiare con i piedi e con la mente, come se avesse un potere curativo viaggiare, come se ammorbidisse la linea delle giornate passate e di quelle a venire. Viaggiare è guardare le cose cercando la vita dentro, in profondità. Un bacio profondo, uno sguardo profondo per me sono un viaggio o un inizio appena iniziato d'un viaggio.
Luci, lampioni, semafori, insegne, autobus, vetrine, cartelli stradali, automobili e poi i portici, con la loro storia addosso, scrostati, scoloriti, carichi dei loro segreti, li attraversiamo zitti in silenzio, per non farlo scappare. Il silenzio. Accanto ci passa altra gente, chiusa nella nebbia dell'indifferenza, com'è cambiata la mia città, dice Luca, si è chiusa su se stessa e ha paura di sorridere.
Poetica a tratti. Così poetica e così drammatica Bologna, una tela in bilico tra squarci d'antico e schizzi di moderno, tra strade affollate e vicoli dimenticati dove anche il buio si addormenta da solo.
VITELLO AL TONNO CON SALSA AL LIMONE
Ingredienti:
1 noce di vitello di circa 800 gr
4 scalogni
1 costa di sedano
1 carota
1 cucchiaio di capperi
40 gr di filetti d'acciuga sott'olio
160 gr di tonno sott'olio
2 bicchieri di vino bianco secco
prezzemolo tritato
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale
1 limone
Ingredienti:
1 noce di vitello di circa 800 gr
4 scalogni
1 costa di sedano
1 carota
1 cucchiaio di capperi
40 gr di filetti d'acciuga sott'olio
160 gr di tonno sott'olio
2 bicchieri di vino bianco secco
prezzemolo tritato
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale
1 limone
Per prima cosa leghiamo la noce di vitello con dello spago perché rimanga in forma durante la cottura. Sgoccioliamo il tonno e lo mettiamo in un tegame capiente insieme alle acciughe spezzettate e ad un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggiungiamo il sedano e la carota tagliati a cubetti e gli scalogni affettati in modo sottile. Facciamo cuocere per qualche minuto. Adagiamo la carne sulle verdure e la facciamo rosolare in modo dolce, sempre per qualche minuto. Aggiungiamo i capperi, versiamo i due bicchieri di vino bianco e lasciamo cuocere col coperchio per circa un'ora. Saliamo leggermente la carne, basta un pizzico di sale perchè la salsa conferirà alla carne sapore. Lasciamo intiepidire la carne nel fondo di cottura e una volta che si sarà raffreddata, togliamo lo spago e la affettiamo non troppo sottile. Adagiamo la carne in un piatto di portata e andiamo a preparare la salsa.
Grattugiamo la scorza del limone e teniamo da parte il succo.
Frulliamo nel mixer il fondo di cottura della carne insieme allo spicchio d'aglio. Al composto uniamo la scorza e il succo del limone e a questo punto distribuiamo la salsa sulle fettine di vitello. Completiamo con una spolverata di prezzemolo.
E' un piatto fantastico che ricorda il tradizionale vitel tonné, ma è molto più leggero e più complesso nei sapori. Noi lo rifaremo di sicuro.
BRAISED VEAL WITH LEMON AND TUNA SAUCE
Ingredients:
Veal meat (about 800 g)
4 scallions (cut into thin slices)
1 celery rib
1 carrot
1 tbs capers
40 g anchovies
160 g tuna
2 glass dry white wine
1 lemon (grated rind and juice)
fresh parsley (chopped)
1 clove garlic
2 tbs extravirgin olive oil
salt to taste
Ingredients:
Veal meat (about 800 g)
4 scallions (cut into thin slices)
1 celery rib
1 carrot
1 tbs capers
40 g anchovies
160 g tuna
2 glass dry white wine
1 lemon (grated rind and juice)
fresh parsley (chopped)
1 clove garlic
2 tbs extravirgin olive oil
salt to taste
Heat extravirgin olive oil in heavy skillet over medium heat. Combine tuna, anchovies, carrot, celery and scallion and brown for 1 minute in the oil. Place the veal on top and brown it quickly on all sides. Add capers, then pour in the wine and simmer, covered, for 1 hour. When the meat is done season with salt, it just needs a pinch. Allow the veal to cool, then serve sliced with the juices and vegetables pureed together. You just have to combine all the vegetables, tuna, lemon juice, the grated rind and the garlic, then process all the ingredients in a blender and the sauce is ready to serve.
bellissimi scatti che meraviglia, e questo piattooo mmm buonissimo sicuramente, e mi piacciono i tuoi stivali ciaooooooo
RispondiEliminaSabrina & Luka,
RispondiEliminamy two,special friends with hearts of gold, this post has touched me deeply. I will send you an email, because if I were to write all my feelings here.It would be a book in itself.
Many, many thanks to you both for your great deeds.
You are two such great people, I treasure you both in my heart eternally.
Your friendd,
Brad
è ero...camminando tutti i giorni nella nostra città ...diamo per scontato che conosciamo tutto...anche io e lello un pomeriggio siamo usciti e con la fotocamera abbiamo catturato angoli a noi quasi sconosciuti....un bacione
RispondiEliminaannamaria
Mi è sembrato per un attimo di passeggiare con voi per Bologna, sarà che il ricordo del mio viaggio lampo per il concerto del Liga è ancora fresco e sarà che ogni volta che ci torno Bologna mi piace tanto.
RispondiEliminaNaturalmente il vostro piatto è molto invitante e da tenere in considerazione di certo, buona serata ragazzi
anche bologna ha il suo fascino, ma forse avete ragione, sembra un po' trascurata...voi pero' sapete rendere tutto solare!
RispondiEliminaScatto dopo scatto, ho girato con voi la Bologna più vera, genuina direi. I vostr post sono sempre un gran piacere. Ciao ragazzi.
RispondiEliminaSilvana, grazie! Quegli stivali hanno già qualche anno, ma ci sono affezionata e penso che li continuerò a mettere fino a che cadranno a pezzi!
RispondiEliminaBrad, YOU touch us deeply! God bless you! All our love to William too! Hugs.
Annamaria, già, è proprio così, c'è sempre qualcosa che ci sfugge e che è lì solo per essere scoperto!
Chabb, la prossima volta che passi, faccelo sapere! Il vitello è un bijou!
Laura, ci sono vicoli e strade che purtroppo sono cadute nel degrado più totale e quasi si deve avere paura ad attraversarle, cosa che fa una grande tristezza!
Sabrina&Luca
Barbara, in effetti non abbiamo fotografato le piazze e i monumenti più noti, ma ci siamo addentrati dentro strade meno battute!
RispondiEliminaSabrina&Luca
e' bello passare attraverso la propria città e riaassaporarla con occhi diversi , ricordare e pensare al futuro. questa è davvero una di quelle passeggiate che sarebbe bello fare spesso , senza fretta.un abbraccio a voi teneri viandanti
RispondiEliminaCaspita!! Questo vitello è appetitosissimo e gustoso e le foto sempre favolose!!
RispondiEliminaP.s: Sabrina sei sempre elegantissima!! Complimenti!! un bacione.
Bologna è sempre Bologna... belli i portici e splendida città! questo vitello è molto goloso e come dici simile al vitello tonnano ma anche un pò diverso! sicuramente alla bagnarola piacerà, ma mi chiedo cosa non gli piace? baci Ely
RispondiEliminaRagazzi è vero..la nostra Bologna è cambiata...ed ora che quando torno la guardo con occhi di nostalgia vi dico...che comunque è sempre bellissima!!!Baci e ty per la ricetta
RispondiEliminaamo fare la turista nella mia città! grazie per questa passeggiata insieme a voi! Bologna è così vicina ma ci sono stata pochissimo...
RispondiEliminabaci
Francesca
Anch'io è un pò che penso di immortalare gli scorci del posto in cui vivo, son convinta infatti che c'è ancora molto da contemplare...grazie per questo reportage, Bologna la conosco poco, anzi pochissimo!
RispondiEliminaChe curiosa e saporita questa pietanza...
Baci e buon inizio settimana
questo vitello mi fa impazzire...e' davvero delizioso e bologna, la signora, e'sempre stupenda!
RispondiEliminaun abbraccio,de
Adoro Bologna, i suoi portici, tutto tutto... Grazie per avermela fatta rivedere almeno un po' in questo post :-)
RispondiEliminaCaty, siamo partiti con l'intento di scattare foto per un amico che vive negli Stati Uniti, abbiamo approfittato di un giorno di sole e ci siamo goduti questa passeggiata fino all'ultimo, è vero, sarebbe bello poterne rifare spesso! Un abbraccio.
RispondiEliminaManuela, grazie! Il vitello è delizioso, da provare assolutamente!
Ely, se lo provi sarà apprezzatissimo, è davvero speciale!
Elifla, sempre bellissima, sì, però si stringe anche il cuore!
Acquolina, certe volte non occorre andare lontano!
Gaia, aspettiamo le tue foto! Bacioni.
Daisy, il vitello cucinato in questo modo ha sorpreso anche noi, amiamo il vitel tonnè, ma questa è tutta un'altra storia!
Aioulik, i portici continuano ad affascinare sempre anche noi!
Sabrina&Luca
salvo la ricetta e domani compro la carne, questo piatto mi ha conquistata, e lo dice una che non ama la carne!
RispondiEliminacome sempre venire da voi è un viaggio, senza valigia allla partenza, ma con un grande bagaglio di poesia al ritorno, siete adorabili!
andare in vacanza nella propria città dovrebbe essere una cosa da fare spesso, la attraversiamo sempre a testa bassa e non vediamo scorci stupendi! anche io di parma non guardo il particolare, non alzo gli occhi, ed è un vero peccato!
Carissimi...è vero, Bologna è un pochetto degradata. forse riflette anche il momento storico, non abbiamo nemmeno il sindaco...è tutto un po' campato in aria. Sarà per questo che ho scelto di abitare in periferia, dove, tutto sommato, si respira più aria di comunità e non c'è tutto questo degrado, perché spesso, chi degrada, vive in periferia e "lavora" in città. Non è bello da pensare...però è la realtà. Comunque i vostri scorci sono belli...basta cambiare punto di vista e si può persino sognare! ma alla fine dove avete mangiato?
RispondiEliminaE grazie a voi ragazzi ho rivisitato Bologna che da ragazza mi aveva tanto affascinata, il vitello con questa salsa deve essere fantastico!
RispondiEliminaSabrina oltre ad essere sempre bella sei anche dolcissima nelle foto.
Bacioni!
Adoro Bologna, ve l'ho già detto altre volte...
RispondiEliminaChe bello rivederla. anche se solo in foto....
Grazie ragazzi, è sempre un'emozione.
E le vostre ricette sempre fantastiche. Io adoro il vitello tonnato, ma se questo è tutta un'altra storia non posso no provarlo. Mi avete convinta :D
Un bacione
I'm visiting once more to take in your absolutely fabulous photos of Bologna.I just love it, though never been there myself.
RispondiEliminaBill will write you and Luca a BIG THANK YOU tomorrow in Italian as he so loves the language .
You guys have a great sense for romance,
TY,
Brad
Ciao!! Non conosco molto Bologna e mi ha fatto molto piacere vederla attraverso i vostri bellissimi scatti! Ma non conosco nemmeno il luogo dove sono nata e cresciuta. Me ne rendo conto quando cerco di viaggiare col pensiero attirata dalla nostalgia... E' come se "vedessi" solo poche solite cose, il resto è tutto indefinito...Tranne gli affetti. Per questo quando esco qui dove vivo, mi guardo intorno il più possibile! Ed è con meraviglia e stupore che scopro e fotografo bellissimi particolari anche in una città caotica come Atene! Delizioso il vostro vitello al tonno complimenti! Bacione!
RispondiEliminaChe belle foto. Mi piace Bologna, ci sono stata spesso, ho una sorella che lavora nella vostra città. Buono il vitello tonnato.
RispondiEliminaBologna mi piace molto, ma non d'estate...troppa afa.
RispondiEliminaSAbrina aspetto pure i tuoi versi natalizi da pubblicare.
Ragazzi..sapete che non sono MAI stata a Bologna?!VErgogna!!!!La volta che vengo mi farete voi da ciceroni?Un abcionissimo!
RispondiEliminaCiao ragazzi! Ricordiamo piacevolmente Bologna...e "viverla" con gli occhi di chi l'abita è stato un piacere! Verissimo...la fretta e l'abitudine spesso ci fa dimenticare o non ci fa accorgere dei particolari che rendono unica la propria città! Bravissimi a godervela in una bella passeggiata!!! :)
RispondiEliminaOttima ricetta come sempre! :)
Baci!
bel piatto! Di solito non amo il mix carne pesce, però questo aveva proprio un bell'aspetto.
RispondiEliminaBologna è una città stupenda
Grazie per questi bellissimi scatti..io non son mai stata a bologna.. e credo che meriti.... molto! Per non parlare del vostro arrosto.. quella salsetta mi piace.. a parte esserci acciughe.. capperi.. tonno.. il limone mi intriga come sapore che deve dare alla salsa!!!
RispondiEliminaps: sto impazzendo per trovare le cipolline.. per fare il vostro spezzatino (spero sabato prox).. oramai l'ho promesso a Ric.. che lo avrei fatto... è troppo buono!!! bacioni e buona giornata .-)
Sìsì, prima o poi bisogna proprio tornarci a Bologna :) (Che delizia quel vitello!!!) Abbraccio innevato a tutti e due :)
RispondiEliminanon conosco Bologna, sono stata solo in stazione...
RispondiEliminaottimo il vitello fatto così! un bacione.
Bellissime le foto ed anche la ricetta che segno senz'altro! ciao
RispondiEliminafavolose queste foto..e che bel piatto!!!un bacione grande :)
RispondiEliminaciao amici, bella bologna con Sabrina perfetta come modella... come sempre... ^____________^
RispondiEliminaquesto vitello al tonno è così buono che mi sembra di assaggiarlo ... gnam gnam!!!
Che meraviglia di foto, bellissima Bologna; ci sono stata una giornata di sfuggiata, ma voglio tornarci a visitarla, lo merita! Gustosissimo il tonno cucinato così, molto raffinato! Un abbraccio grande. . .
RispondiEliminahahahahaah mi sono ammazzata da ridere quando ho eltto il vostro commento sul mio blog... che son corsa subito qui per dirvi la mia 1° esperienza con l'insaporitore "aglio e peperoncino".. Ci ho fatto gli spaghetti come voi.. mettendo sapete quanto?? per 2 persone??? + di mezza bustina!!!! c'è andata a fuoco la boccaame e Ric.... che ridere... ci siam scolati litri di acqua e vino dopo.. ahaahahahahaaha che brutta esperienza.. poi ho capito come dosarlo... e ci piace molto!!!! smackkkk
RispondiEliminaMi fate maancare l'Italia quando vedo queste belle foto di Bologna!
RispondiElimina/Alessandro da Stoccolma
Ciao Ragazzi! eh si, dopo tante immagini di vacanze,e feste paesane in altri luoghi..si torna a casa! Peccato che noi l'ultima volta Bologna l'abbiamo vista con la pioggia...
RispondiEliminaOttima questa idea per la carne: una salsa fresca ed agrumata! ottima per il vitello!
bacioni
Il miglior modo di conoscere Bologna nascosta.. grazie
RispondiEliminaMaurizio
Che bei scatti accompagnano questa deliziosa ricetta.Vi auguro una felice serata,salutoni a presto
RispondiEliminaChe bella Bologna, proprio l'adoro! Passeggiare lungo i portici come coperti da mani che vogliono riparati, curiosare davanti ai negozietti sempre ricchi di novità e curiosità. E' una città che amo respirare, mangiare e bere..
RispondiEliminaGrazie della gita fuori porta serale :)
Vi abbraccio
che bello rivedere bologna specie quella casa rossa che mi ricorda tante belle cose, che brivido ho fatto università a Bologna, ho gradito molto questa versioen di vitello con il tonno ma non tonnato
RispondiEliminaBellissima la vostra Bologna!
RispondiEliminaNon c'è cosa più bella infatti che scoprire i posti non recandosi per le vie più note ma scovandone il cuore nascosto!
RispondiEliminaLe vostro foto e gli scritti sono sempre un piacere per gli occhi!
secondo me dovreste scrivere un libro a 4 mani!
a proposito del vostro commento alla mia gita a Roma, non ricordo il nome ma chiederò al mio papi se ha tenuto il bigliettino o lo recupero appena posso da google map, ne vale davvero la pena!!!!!!!
Grazie per aver deciso di partecipare al mio candy!ne sono felice davvero!
per il resto vi faccio una richiesta:
e sa la vostra prossima ricetta fosse qualcosa di stuzzicante ma senza:
latte e derivati, pomodoro, patate, broccoli, mela, kiwi, mandarino,pero?
magari anche un dolcetto?
so che è una vera impresa (lo ripeto da 2 anni a questa parte!)ma chissà che voi non riusciate a stupirmi!
Naturalmente solo se potete e ne avete voglia!
un baciottolo e buona giornata
buongiorno ragazzi miei!!! bello il viaggio fotografico, accattivante il racconto. Che dirvi .. venire da voi è sempre una gioia, trovo da voi una base solida di sentimenti che fa stare in piedi una "tremolante" trottola come me!! Vi abbraccio e vi mando un bacione grosso e grande!! :X
RispondiEliminaSabrina: stessi gusti in fatto di uomini (quelli adolescenziali) stessi gusti per la musica ... cosa manca? Lo scopriremo alle prossime puntate! Ciao! ^_*
la passeggiata in vostra compagnia per le vie di bologna mi ha messo un gran appetito.. e una fettina di questo vitello particolarissimo sarebbe perfetta!!! unbacio
RispondiEliminaCiao cari vado di fretta perciò non ho letto il post anche se mi sarebbe piaciuto perdermi come al solito.
RispondiEliminaUn saluto e un abbraccio veloce.
P.s Sabrina tu sei sempre splendida.
Sono d'accordo con voi, le nostre città sono bellissime. Dopo aver vissuto a Firenze parecchi anni, e da 10 vivo in campagna, a volte mi costringo a passeggiare tra le viuzze del centro e mi capita di imbattermi come te, Sabrina, in ricordi, stracci di un passato neanche troppo lintano.. e l'emozione prende il sopravvento, magicamente!!!
RispondiEliminaLa ricetta merita il viaggio che ci avete fatto fare, una compensazione, direi!!! ^_^
Baci,
Franci
sabrina un ritratto della tua citta abbastanza malinconico ma allo stesso tempo si sente anche l'amore che nutri per lei....a volte e vero si guarda senza osservare per poi scoprire angoli ed atmosfere che il piu delle volte ci sono sfuggiti....a volte mi perdo nei vicoli della mia citta e la trovo meraviglios a volte (come in questo momento con l'emergenza immondizia)vorrei scappare via da qui!!!Ottimo il piatto saporito e gustoso da veri chef!!!bacioni imma
RispondiEliminaLeggevo da qualche parte che vi dovete ancora abituare ai colori del vostro bolg!!! sono vivi e gioiosi come voi, specialmente Sabrina che in questo periodo sta vivendo una esperienza, lo si vede nel viso sempre sorridente e di riflesso tu Luca. Poi ci regalate delle bellissime foto poesie e ricette a completare tutto il cammino delle vostre sensazioni vissute in questi attimi di tempo che ritagliate per voi e per noi...grazie per tutto, max.
RispondiEliminaNonostante gli sfregi Bologna sembra davvero una bella città. Io non ci sono mai stata, Moreno sì invece...ma sarebbe così bello visitarla assieme. Grazie di queste foto ragazzi!
RispondiEliminaMai stata a Bologna, e mai mangiato un vitello così buono (adoro le preparazioni col tonno) oggi ello ed io andremo a fare la spesa e farò come voi per il mio "crumble", mi cimenterò nel ripetere la vostra ricetta, un bacione :-)
RispondiEliminaBologna è una città ke non conosco, mai visitata, sembrerebbe romantica dall'aspetto...dalle foto... forse nn tanto dall'odorino di certi vicoletti :-D.. beh! capita un po' dappertutto,nn è molto piacevole! La meraviglia è invece questo vitello tonnato al limone! sembra essere davvero saporito! mai preparato un piattino così! ragazzi hi visto le zuppe l volo e sono buonissime ma ritorno x leggere i testi! :-D!!
RispondiEliminap.s. c'è un premio x voi!