Piccoli paesi che mi fanno sentire piccola, che ridimensionano il bisogno del superfluo, piccoli paesi a interrompere quella sfilata di campi e di verde e di terra rossastra che penso potrebbe proseguire all'infinito.
E per decine di chilometri può succedere che non incontri nemmeno una casa e mentre Luca guida non riesco a staccare gli occhi dal finestrino, dalle montagne che si fanno incombenti e mi sembra di poterle toccare, dalle pecore al pascolo o accasciate all'ombra di un ulivo, dalle colline costellate di macchie verdi e brune, le case come mensole.
Piccoli paesi con la vita racchiusa dentro quelle finestre, piccoli negozi di alimentari con la tenda colorata davanti alla porta ed enormi cartelli con su scritto "Vendesi pecorino" oppure "Vendiamo dolci e specialità sarde".
Poco fa eravamo ancora alle prese con l'odore del sonno e la voglia di lenzuola, ma la luce del mattino ha avuto la meglio e coi costumi sotto ai vestiti siamo saltati in macchina, perché ce lo eravamo ripromesso Luca ed io, che saremmo tornati all'Argentiera, su quella spiaggia addossata a quell'imponente scogliera, dove le onde lente sembrano coricarsi su se stesse, dove mi sento priva di bussola.
Imbocchiamo una scorciatoia tra gli sterpi, lungo un sentiero che va via via restringendosi come il collo di una bottiglia e serpeggia fino a portarci direttamente sulla spiaggia. I piedi affondano nella sabbia fin sopra alle caviglie, mi sembra di camminare come se avessi dei pesi legati ai polpacci tanto si sprofonda, è quasi come avere le radici.
Non faccio in tempo nemmeno a togliermi i vestiti di dosso che prendo la rincorsa da dentro e sono già coi piedi nell'acqua.
E' da ieri che ne sentivo la mancanza e mentre Luca scuote la testa e forse pensa che sono sempre la solita impaziente, io mi sento leggera come una piuma mentre saltello sulla riva, con il vento che soffia in ogni direzione, avvolgendosi intorno al mio corpo come una veste attillata. Mi immergo lentamente, in una danza di resistenza contro il freddo dell'acqua.
Non mi accorgo nemmeno degli sguardi della gente, la spiaggia è come se fosse da sola con il mare. Con il mare e con noi due. E con la mano sfioro la superficie dell'acqua, con la mano chiedo al tempo di fermarsi adesso, ora, dentro la nostra estate di settembre.
Mi sfilo la gonna e la maglietta mentre esco dall'acqua e mi adagio al sole ad asciugare con Luca che si accuccia accanto a me.
"Questo mare" gli sussurro, "questo mare sembra che strappi l'azzurro al cielo e viceversa!".
Il mio solito rubinetto di parole oggi pare essersi inceppato davanti a tanta bellezza, ci soffermiamo a lungo ad osservare la distesa turchese che abbiamo davanti, il flusso e il riflusso delle onde, il battito del cuore del mare e mi sento straripare di emozione, che devo assolutamente trovare qualcosa che faccia da diga, che devo assolutamente distrarmi, anche solo per un attimo.
Il mare che strappa l'azzurro al cielo, me lo ripeto, deve essere proprio così. E mentre lo osservo è come se mi attraversasse facendo rumore.
Voci di donne, urla di bambini, qualche ombrellone colorato, ma la spiaggia è da sola con il mare, è questo che avverto in profondità. C'è qualcosa d'antico qui intorno, qualcosa di solenne. Stesa sotto a questa luce dorata mordo pensieri carnosi come una mela e sto facendo l'amore con ciò che mi circonda, con la libertà del mare. E con le labbra socchiuse di Luca che mi sorridono e mi chiedono se sono felice.
Lasciamo i teli sulla sabbia, risaliamo una serie di gradini ricavati nella terra, tra le pietre e raggiungiamo una strada polverosa, la seguiamo spinti dalla sete e dalla voglia di addentare un croissant soffice soffice e traboccante di crema. Seduti ad un tavolino all'aperto studiamo una cartina geografica dell'isola e ci chiediamo in che direzione fare proseguire la nostra avventura. Per un attimo vorrei tornare ad Isola Rossa, tanto mi è piaciuta, ma è più forte la voglia di vedere posti nuovi e Luca è della stessa opinione. Allora facciamo scivolare le dita lungo le insenature della costa e ne leggiamo i nomi, lasciandoci trasportare dalle sensazioni che essi evocano.
"Che ne pensi di Capocaccia?" annuncia Luca.
L'ho sentito nominare chissà quante volte e mi sembra abbastanza sperduto a giudicare dalla sua posizione. Andremo proprio là, dove la terra finisce ancora una volta per cedere il posto solo al mare.
Non ci resta che andare a raccogliere i teli che abbiamo abbandonato sulla spiaggia, mi scuoto via frettolosamente la sabbia di dosso e proseguiamo il viaggio lungo la costa, in un alternarsi di tornanti e di salite che sembra davvero di essere in alta montagna e non ho contato le volte che Luca mi ha detto che gli pareva di trovarsi in Trentino. E che io ho riso.
Già, quello che posso dire è che la Sardegna regala paesaggi così diversi gli uni dagli altri che a tratti sembra d'essere su di un'isola in mezzo al mare, a tratti invece sembra d'essere ad alta quota, altre volte ho rivisto paesaggi che mi hanno ricordato la Tunisia, per non parlare del Texas, del Gran Canyon, dell'Arizona, dell'Egitto e tutto questo è a suo modo stupefacente. Ammiccante sirena, la Sardegna. Che non l'ho subito compresa, che l'ho dovuta avvicinare. Perché non è sanguigna, è selvatica.
Arriviamo a Capocaccia che è pomeriggio inoltrato e il panorama che ci si para davanti è ancora una volta talmente bello da togliere il fiato. Mi chiedo come faremo ad allontanarci da questo posto che non mi stancherei mai di guardare. Mi riinnamoro così, per la milionesima volta in pochi minuti del mare, che non è solo quello che ho davanti agli occhi, ma anche quello che rappresenta per me.
Sul lato opposto della strada lo scenario è differente, è tutto un susseguirsi di rocce dalle creste frastagliate e senza pensarci un attimo Luca ed io cerchiamo di arrampicarci lungo quelle ripide pendici, coperte di erica viola, di bacche verdi e scarlatte, di arbusti zigzaganti per arrivare finalmente a posare i piedi sui primi massi rocciosi. Intravediamo da lontano una sorta di isolotto sperso in mezzo al mare, ma abbiamo davanti altri massi da scalare per accedere ad una visione totale del paesaggio sottostante.
Ancora pochi passi e quasi cado, ma siamo a picco sul mare, su questo strapiombo che non mi dà le vertigini perché lo sento come una presenza corporea solidamente radicata sulla terra.
Luca è alle mie spalle e mi cinge i fianchi e non ci sono parole perché questo silenzio e questo luogo mi paiono così vulnerabili ed al tempo stesso così possenti. E così nudi all'aria.
E quello che sento è che il mondo in questo microscopico punto sembra come appena creato, c'è qualcosa qui, qualcosa di impalpabile, qualcosa che mi assomiglia, ma che non so specificare.
Dopo riaprirò il rubinetto, quello delle parole, sì dopo.
E nel frattempo scaliamo altre rocce, spostandoci orizzontalmente verso sud o forse è nord e sulla mia indecisione Luca ride e mi dice che saprei perdermi in un bicchiere d'acqua, quanto a senso di orientamento. Può darsi perché mi gira la testa tanto sono frastornata, tanto faccio quadrante solo intorno alle sensazioni.
Lassù nel cielo, che si è fatto di un celeste sbiadito si vede già anche la luna. Sembra un palloncino bianco latte.
"La leghiamo ad un filo così ce la portiamo dietro?" sussurro a Luca, un attimo prima che mi scivoli addosso il calore del suo abbraccio.
E per decine di chilometri può succedere che non incontri nemmeno una casa e mentre Luca guida non riesco a staccare gli occhi dal finestrino, dalle montagne che si fanno incombenti e mi sembra di poterle toccare, dalle pecore al pascolo o accasciate all'ombra di un ulivo, dalle colline costellate di macchie verdi e brune, le case come mensole.
Piccoli paesi con la vita racchiusa dentro quelle finestre, piccoli negozi di alimentari con la tenda colorata davanti alla porta ed enormi cartelli con su scritto "Vendesi pecorino" oppure "Vendiamo dolci e specialità sarde".
Poco fa eravamo ancora alle prese con l'odore del sonno e la voglia di lenzuola, ma la luce del mattino ha avuto la meglio e coi costumi sotto ai vestiti siamo saltati in macchina, perché ce lo eravamo ripromesso Luca ed io, che saremmo tornati all'Argentiera, su quella spiaggia addossata a quell'imponente scogliera, dove le onde lente sembrano coricarsi su se stesse, dove mi sento priva di bussola.
Imbocchiamo una scorciatoia tra gli sterpi, lungo un sentiero che va via via restringendosi come il collo di una bottiglia e serpeggia fino a portarci direttamente sulla spiaggia. I piedi affondano nella sabbia fin sopra alle caviglie, mi sembra di camminare come se avessi dei pesi legati ai polpacci tanto si sprofonda, è quasi come avere le radici.
Non faccio in tempo nemmeno a togliermi i vestiti di dosso che prendo la rincorsa da dentro e sono già coi piedi nell'acqua.
E' da ieri che ne sentivo la mancanza e mentre Luca scuote la testa e forse pensa che sono sempre la solita impaziente, io mi sento leggera come una piuma mentre saltello sulla riva, con il vento che soffia in ogni direzione, avvolgendosi intorno al mio corpo come una veste attillata. Mi immergo lentamente, in una danza di resistenza contro il freddo dell'acqua.
Non mi accorgo nemmeno degli sguardi della gente, la spiaggia è come se fosse da sola con il mare. Con il mare e con noi due. E con la mano sfioro la superficie dell'acqua, con la mano chiedo al tempo di fermarsi adesso, ora, dentro la nostra estate di settembre.
Mi sfilo la gonna e la maglietta mentre esco dall'acqua e mi adagio al sole ad asciugare con Luca che si accuccia accanto a me.
"Questo mare" gli sussurro, "questo mare sembra che strappi l'azzurro al cielo e viceversa!".
Il mio solito rubinetto di parole oggi pare essersi inceppato davanti a tanta bellezza, ci soffermiamo a lungo ad osservare la distesa turchese che abbiamo davanti, il flusso e il riflusso delle onde, il battito del cuore del mare e mi sento straripare di emozione, che devo assolutamente trovare qualcosa che faccia da diga, che devo assolutamente distrarmi, anche solo per un attimo.
Il mare che strappa l'azzurro al cielo, me lo ripeto, deve essere proprio così. E mentre lo osservo è come se mi attraversasse facendo rumore.
Voci di donne, urla di bambini, qualche ombrellone colorato, ma la spiaggia è da sola con il mare, è questo che avverto in profondità. C'è qualcosa d'antico qui intorno, qualcosa di solenne. Stesa sotto a questa luce dorata mordo pensieri carnosi come una mela e sto facendo l'amore con ciò che mi circonda, con la libertà del mare. E con le labbra socchiuse di Luca che mi sorridono e mi chiedono se sono felice.
Lasciamo i teli sulla sabbia, risaliamo una serie di gradini ricavati nella terra, tra le pietre e raggiungiamo una strada polverosa, la seguiamo spinti dalla sete e dalla voglia di addentare un croissant soffice soffice e traboccante di crema. Seduti ad un tavolino all'aperto studiamo una cartina geografica dell'isola e ci chiediamo in che direzione fare proseguire la nostra avventura. Per un attimo vorrei tornare ad Isola Rossa, tanto mi è piaciuta, ma è più forte la voglia di vedere posti nuovi e Luca è della stessa opinione. Allora facciamo scivolare le dita lungo le insenature della costa e ne leggiamo i nomi, lasciandoci trasportare dalle sensazioni che essi evocano.
"Che ne pensi di Capocaccia?" annuncia Luca.
L'ho sentito nominare chissà quante volte e mi sembra abbastanza sperduto a giudicare dalla sua posizione. Andremo proprio là, dove la terra finisce ancora una volta per cedere il posto solo al mare.
Non ci resta che andare a raccogliere i teli che abbiamo abbandonato sulla spiaggia, mi scuoto via frettolosamente la sabbia di dosso e proseguiamo il viaggio lungo la costa, in un alternarsi di tornanti e di salite che sembra davvero di essere in alta montagna e non ho contato le volte che Luca mi ha detto che gli pareva di trovarsi in Trentino. E che io ho riso.
Già, quello che posso dire è che la Sardegna regala paesaggi così diversi gli uni dagli altri che a tratti sembra d'essere su di un'isola in mezzo al mare, a tratti invece sembra d'essere ad alta quota, altre volte ho rivisto paesaggi che mi hanno ricordato la Tunisia, per non parlare del Texas, del Gran Canyon, dell'Arizona, dell'Egitto e tutto questo è a suo modo stupefacente. Ammiccante sirena, la Sardegna. Che non l'ho subito compresa, che l'ho dovuta avvicinare. Perché non è sanguigna, è selvatica.
Arriviamo a Capocaccia che è pomeriggio inoltrato e il panorama che ci si para davanti è ancora una volta talmente bello da togliere il fiato. Mi chiedo come faremo ad allontanarci da questo posto che non mi stancherei mai di guardare. Mi riinnamoro così, per la milionesima volta in pochi minuti del mare, che non è solo quello che ho davanti agli occhi, ma anche quello che rappresenta per me.
Sul lato opposto della strada lo scenario è differente, è tutto un susseguirsi di rocce dalle creste frastagliate e senza pensarci un attimo Luca ed io cerchiamo di arrampicarci lungo quelle ripide pendici, coperte di erica viola, di bacche verdi e scarlatte, di arbusti zigzaganti per arrivare finalmente a posare i piedi sui primi massi rocciosi. Intravediamo da lontano una sorta di isolotto sperso in mezzo al mare, ma abbiamo davanti altri massi da scalare per accedere ad una visione totale del paesaggio sottostante.
Ancora pochi passi e quasi cado, ma siamo a picco sul mare, su questo strapiombo che non mi dà le vertigini perché lo sento come una presenza corporea solidamente radicata sulla terra.
Luca è alle mie spalle e mi cinge i fianchi e non ci sono parole perché questo silenzio e questo luogo mi paiono così vulnerabili ed al tempo stesso così possenti. E così nudi all'aria.
E quello che sento è che il mondo in questo microscopico punto sembra come appena creato, c'è qualcosa qui, qualcosa di impalpabile, qualcosa che mi assomiglia, ma che non so specificare.
Dopo riaprirò il rubinetto, quello delle parole, sì dopo.
E nel frattempo scaliamo altre rocce, spostandoci orizzontalmente verso sud o forse è nord e sulla mia indecisione Luca ride e mi dice che saprei perdermi in un bicchiere d'acqua, quanto a senso di orientamento. Può darsi perché mi gira la testa tanto sono frastornata, tanto faccio quadrante solo intorno alle sensazioni.
Lassù nel cielo, che si è fatto di un celeste sbiadito si vede già anche la luna. Sembra un palloncino bianco latte.
"La leghiamo ad un filo così ce la portiamo dietro?" sussurro a Luca, un attimo prima che mi scivoli addosso il calore del suo abbraccio.
ARROSTO DI MANZO AL SALE CON SALSA DELICATA AI FUNGHI PORCINI
Ingredienti per l'arrosto:
800 gr di taglio di manzo per arrosto
1kg di sale grosso
1 filo di olio extravergine d'oliva
2 rametti di rosmarino
2 rametti di timo
Ingredienti per la salsa ai funghi porcini:
250 gr di funghi porcini freschi
30 gr di farina
50 gr di burro
250 gr di brodo vegetale
200 gr di latte
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 bicchierino di Brandy
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Ingredienti per l'arrosto:
800 gr di taglio di manzo per arrosto
1kg di sale grosso
1 filo di olio extravergine d'oliva
2 rametti di rosmarino
2 rametti di timo
Ingredienti per la salsa ai funghi porcini:
250 gr di funghi porcini freschi
30 gr di farina
50 gr di burro
250 gr di brodo vegetale
200 gr di latte
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 bicchierino di Brandy
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
La cottura dell'arrosto al sale è semplicissima. Poniamo la carne di manzo in una teglia da forno con i bordi alti e versiamo sulla carne un filo sottile d'olio. Ricopriamo la carne con i rametti di rosmarino e di timo, che conferiranno profumo alla carne durante la cottura. Ricopriamo l'arrosto con il sale grosso e inforniamo a 180 C per circa 40 minuti.
Togliamo l'arrosto dal forno, rimuovendo la crosta di sale dopo circa mezzora e tagliamo l'arrosto a fette non troppo sottili.
Mentre l'arrosto cuoce prepariamo la salsa ai funghi porcini. Dopo averli puliti per bene li tagliamo a cubetti piccoli piccoli. Scaldiamo un filo d'olio extravergine d'oliva in una casseruola. Aggiungiamo gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati e il rametto di rosmarino, poi i porcini. Li facciamo rosolare per un paio di minuti e andiamo poi ad aggiungere il Brandy, che lasceremo sfumare. Regoliamo di sale e di pepe e teniamo da parte.
In un altro pentolino andiamo a preparare la salsa chiara. Facciamo fondere il burro e incorporiamo la farina. Una volta amalgamati, lasciamo dorare appena. A questo punto aggiungiamo il brodo e mescoliamo molto bene, affinché non si formino grumi. Incorporiamo anche il latte e a questo punto possiamo aggiungere i porcini, togliendo il rametto di rosmarino e gli spicchi d'aglio. Lasciamo cuocere per qualche minuto, finchè la salsa non raggiunge la consistenza che desideriamo. Regoliamo di sale e di pepe ed è pronta ad accompagnare il nostro arrosto al sale. Potremmo eventualmente frullarla, ma noi abbiamo preferito non farlo, avendo ridotto i funghi a pezzetti molto piccoli.
ROAST BEEF IN A SALT CRUST WITH PORCINI SAUCE
Ingredients for roast beef:
800 g beef meat
fresh thyme
fresh rosemary
extravirgin olive oil
1 K salt
Ingredients for porcini sauce:
250 g fresh porcini mushrooms (cut into very small pieces)
30 g flour
50 g butter
250 g vegetable stock
200 g milk
2 clove garlic
fresh rosemary
Brandy
salt and pepper
extravirgin olive oil
Ingredients for roast beef:
800 g beef meat
fresh thyme
fresh rosemary
extravirgin olive oil
1 K salt
Ingredients for porcini sauce:
250 g fresh porcini mushrooms (cut into very small pieces)
30 g flour
50 g butter
250 g vegetable stock
200 g milk
2 clove garlic
fresh rosemary
Brandy
salt and pepper
extravirgin olive oil
Pour roast beef into a large metal bowl and place fresh thyme and rosemary on the surface of the meat. Add a little bit of extravirgin olive oil and cover completely with salt. Place the roast in the oven at 180 C and cook for about 40 minutes. Let meat rest in the crust for 30 minutes, then crack the crust and discard it. Cut the roast beef into slices.
Heat oil in a saucepan over medium heat. Add garlic and rosemary, then add porcini mushrooms and saute until they brown. Add Brandy, increase heat, boil until most liquid evaporates, about 5 minutes. Set aside.
Mix butter and flour in a bowl to blend over low heat. Add vegetable stock and milk, then whisk into mushroom mixture. Simmer until sauce thickens, about 2 minutes. Season with salt and pepper and serve with your roast beef.
BLOG CANDY
Ci teniamo tantissimo a partecipare al Blog Candy di Imma di Dolci a Gogò, unendoci ai festeggiamenti dei suoi 2 anni di blog! Imma è una presenza costante nelle nostre giornate, non solo perchè ci regala pura arte pasticciera, con la quale ci tenta e ci sorprende ogni volta, ma anche perchè è una persona splendida e solare, quindi non potevamo mancare a questa sua festa!
PREMIO
Da Lady Boheme abbiamo ricevuto questo simpatico premio e noi lo vogliamo donare a Brad, alle Due Broccole in Cucina e a Miky.
Il piatto è buonissimo,ma io ho negli occhi solo quel mare e con il tuo racconto mi sono immersa in quell"azzurro,ho sentito il tepore del sole sulla pelle e tutte quelle sensazioni che solo chi ama svisceratamente il mare,può provare!Baci.
RispondiEliminaChe belvedere Sabrina... Allora Luca aveva visto giusto...
RispondiEliminaProvare per credere, Vero?
La salsina di funghi porcini è la mia passione.
Baci
Gorgeous photos and delicious food!!!
RispondiEliminaComplimenti! XO
ogni volta che vi leggo non posso che pensare a quanto siete p bravi a dar forma alle emozioni e a quello che vivete ;Sono molto contenta che questa sia stata per voi una vacanza avvolgente e coinvolgente !!La ricetta è proprio da provare a rifare subito!!
RispondiEliminaChe meraviglia e che emozioni comunicano queste foto e le vostre parole,arrivano subito al cuore,agli occhi e sulla pelle...completate poi il tutto con una splendida ricetta che appaga l'olfatto e il gusto,,,che si può fare di più?bravissimi!!!!e un grande abbraccio
RispondiEliminale foto sono stupende e con il vostro racconto sembra di sentire il calore del sole e l'odore del mare! complimenti....buonissimo la'arrosto, da provare! baci e buona serata
RispondiEliminaMa che bel racconto ragazzi..e le foto meravigliose!Ma non ho capito:siete rientrati a bologna o pure no???
RispondiEliminala ricetta mi ispira da morire....devo assolutamente segnarla!un abbraccio
Che bei posti, un mare stupendo, foto meravigliose, e quante emozioni!
RispondiEliminaIo di solito faccio sotto sale il pesce, visto il risultato non mi resta che provare con la carne, grazie!
L'arrosto è sicuramente buonissimo, ma io mi sono persa nella bellezza delle foto e del racconto!
RispondiEliminaUn bacione a tutti e due!
Grazie, con questo racconto avete fatto andare in vacanza anche me, senza spostarmi dal pc però....
RispondiEliminaBellissimo racconto e foto stupende.
E la ricetta meravigliosa, come sempre.
Un abbraccio ragazzi e a presto
Legare la luna ad un filo e portarsela...che dolce pensiero!
RispondiEliminaLa Sardegna è un posto incantevole, lo deduco dalle vostre meravigliose immagini, purtroppo pagno ed io non abbiamo ancora avuto il piacere di viverla, il massimo sarebbe godere di essa in settembre, pare che i colori in questo periodo siano saturi e "puliti"...acqua stupenda!
E' raro che prepari l'arrosto, il vostro è davvero invitante e profumato.
Baci
che posti meravigliosi! ci sono stata due anni fa, soprattutto ad Alghero, per me è bellissima!
RispondiEliminabentornati, con un piatto speciale!!!
baci
Francesca
Sono felice che la Sardegna vi sia piaciuta! Se una prossima volta capitate al sud, fate un fischio :-)))
RispondiEliminaUn racconto stupendo con immagini da sogno e complimenti per il piatto gustoso e raffinato!!! Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Sabrina&Luca, piacerebbe anche a me portarmi dietro la luna appesa ad un filo come un aquilone e far sì che illumini sempre i miei giorni e le mie notti buie, a volte mi manca il filo oppure è troppo corto, ma il sogno rimane..buona giornata.
RispondiEliminaI funghi seguono i ritmi della luna e quindi questo post, questa ricetta sono perfetti.
mi devo segnare alcune espressioni degne di un poeta, complimenti Sabri la tua sensibilità la si tocca....la si respira in quel che racconti e mi hai fatto venire una gran nostalgia di Sardegna, un isola come poche .......un arrosto tanto semplice e tanto buono, specie per me che non amo in genere i piatti troppo carichi di sapori, ciauzzzzzzzz
RispondiEliminaIo adoro quel mare e quella terra... La mia terra, l'unico posto dove mi sento veramente a casa!
RispondiEliminaHai descritto meravigliosamente emozioni e sensazioni!
Un bacione!
Le vostre emozioni mi sono arrivate e sono state capaci di farmi commuovere... sarà che state parlando della mia terra e sono in un canale preferenziale...ora i miei pensieri sono tutti rivolti a quei paesaggi che vi hanno ricordato luoghi tanto diversi, la Tunisia, l'Arizona... mi sembra che l'abbia scritto Lawrence e forse anche qualcun altro (andrò a ricercare la citazione): la Sardegna non è in nessun luogo, è fuori dallo spazio, è fuori dal tempo, non appartiene a nessun luogo...
RispondiEliminaragazzi.....da quanto tempo....come sempre siete bellissimi e questa vacanza settembrina è stata davvero bella a giudicare dalle foto dei posti che avete visitato....io in sardegna non ci sono mai stata e......penso davvero di essermi persa tanto ma.....mai dire mai.....un bacione grande<3
RispondiEliminaAnnamaria
Un viaggio bellissimo , un acqua stupenda e anche tu nelle foto :)
RispondiEliminaper la ricetta che dire mi sembra in linea con il viaggio , tutto bello bello ♥♥♥
Come promesso poco fa, ho fatto subito la mia ricerca ed ecco il link ai wikiquote ;) http://it.wikiquote.org/wiki/David_Herbert_Lawrence
RispondiEliminami avete fatto viaggiare in luoghi meravigliosi... grazie!
RispondiEliminabaci Ely
Ma che foto stupende, conosco quei luoghi e so quanto siano magici...quanto alla ricetta, la salsa ai funghi e' interessantissima, la voglio proprio provare.
RispondiEliminaCiao!
Salve ragazzi, finalmente riesco a salutarvi come si deve :)
RispondiEliminaPrima di tutto grazie per il premio, lo ritiro con immenso piacere, al momento lo terrò stretto stretto nel mio cuore, alla prima occasione, lo posterò nel blog.
L'arrosto al sale è molto invitante, ho sempre desiderato provarci, ma non so perché poi non lo faccio mai.....mah...i misteri della vita ehehehhe
Il mare...che dire...personalmente non riesco a stare senza...sarà forse che ci vivo a pochi passi dal mare...sarà forse che nella mia vita passata ero una sirena(sirena dai....che esagerazione...forse forse più una cozza!!!!!ahahah)...comunque sia è come una calamita per me. Tutte le mattine, sia in questo periodo che d'inverno, faccio lunghe passeggiate sulla spiaggia oppure mi fermo,seduta su di una scogliera, ad ascoltare la sua voce, ad assaporare il suo profumo, a godere di ogni minuscola gocciolina che si posa sulla mia pelle ogni volta che un'onda va ad abbattersi sugli scogli...lo sento mio, lo sento parte di me...forse è per questo che leggendo il tuo racconto, Sabrina, era come se soffi li con te, a vivere le tue stesse emozioni, le tue stesse sensazioni...il mare mi fa sentire piccola e impotente, ma allo stesso tempo mi da la forza e il coraggio di affrontare la vita, che purtroppo, non sempre è facile e bella come vorremmo che fosse.
Scusate se mi sono dilungata quando inizio non la smetto più :P
Vi abbraccio fortissimo e vi auguro una splendida giornata
A presto
Fiorella
Poesia pura anche in questo post.Siete davvero barvi a descivere e dipingere con le parole emozioni, paesaggi, impressioni...grazie di cuore!
RispondiEliminache bel reportage sabrina, ci sono posti e persone in sardegna che lasciano il segno nel cuore... buonissimo il tuo arrosto. un abbraccio per voi!
RispondiEliminaA me nn piacciono i porcini ma cm tu hai fatto la salsa mi sa tanto che la farò in 1 giorno speciale cm anche il tuo arrosto al sale grosso che sembra ottimo x festeggiare qualcosa...:D...le foto sn cm sempre bellissime poi il racconto cm sempre mi fa venire la pelle d'oca x quando e bello.Mi date sempre tante emozioni e mi riempite la giornata di fantasie bellissime.Io sn 1a che nn ha mai smesso di sognare ma solo di sperare e leggendovi ogni post mi date sempre di più la conferma che sognare e bello anche ad occhi aperti cm faccio sempr eio.Grazie ragazzi siete sempre cosi bravi e belli nn cambiate mai.Vvb...vi mando 1 abbraccio e vi auguro buona giornata cn 1o smack gigante...:D
RispondiEliminastupenda la Sardegna, vorrei andarci prima o poi!!! buonissima anche la ricetta di oggi! un bacione.
RispondiEliminaEccovi qui!!!!!Eheheheh la Sardegna è bellisssima.. sai che non l'avevo mai vista a Settembre?? Grazie per le foto che avete postato.. son contenta che stiate bene!!!! Ottimo l'arrosto al sale!!!! Riccardo me ne parla semrpe.. ma sinceramente non lo abbiamo mai fatto!!! Buonissima e gustosa la salsa ai funghi!!! baci baci .-)
RispondiEliminaYour pictures are stunning! Great shots! Bravo.
RispondiEliminal'arrosto sembra squisito, e le fotografie del mare sono bellissime... mi fanno sentire nostalgia de la mia città...baci!
RispondiEliminaChe belle foto e che vacanza stupenda..deliziosa la ricetta, proverò la salsa ai funghi!
RispondiEliminaEh si la Sardegna è un'incanto, ha il mare che è come cristallo! Sono caontenta che state apprezzando le bellezze e vi stiate godendo la meritata vacanza!Bacioni!!
RispondiEliminasabry adoro leggerti adoro le tue parole il tuo farci vivere le tue stesse emozioni e fortunatamente quello stesso mare che si unisce al cielo l'ho ammirato anch'io e mi è rimasto nel cuore!!grazie tesoro per aver parlato del mio blogcandy sei un amore anzi siete un amore e questo piatto ne vogliamo parlare!!!raffinato e gustoso da veri chef!!baci imma
RispondiEliminaChe splendidi scorci e con l'acqua veramente cristallina.Vi auguro una buona continuazione e segno molto volentiere negli appunti questa splendida ricetta.Salutoni a presto
RispondiEliminaragazzi...basta con queste foto meravigliose!! La mia invidia sta salendo alle stelle!!!! a presto!
RispondiEliminaGreetings Sabrina & Luca,
RispondiEliminaThe photos are all beautiful. It all looks so good !
You two have great tans, no surprise:)
The roast beef looks so flavorful and succulent.
Thank you for the prize :) !
Brad
êcco, io qui mi rilasso, i vostri racconti a puntate sono da sogno, da relax appunto siete, genuini, romantici, generosi, siete zen, per usare un termine alla moda. E la vostra salsa di funghi mi fa letteralmente impazzire :)))
RispondiEliminagrazie mille per il vostro carinissimo commento, davvero grazie^^troppo carini!
mamma mai da quanto tempo non venivo a trovarvi..ho tanto da leggere. I vostri post son sempre così ricchi di dettagli, di foto, una meraviglia. e si devo proprio prendermi del tempo per voi, per leggervi. Notte ragazzi.
RispondiEliminaMeravigliosa la Sardegna, che mare stupendo!!! Ottimo e gustosissimo questo piattino, di gran classe! UN abbraccio!!!!
RispondiEliminagrazie per questo meravilgioso tour fra il blu del cielo e del mare che si confondono...sono in estasi ragazzi !!
RispondiEliminaricetta squisita da mettere fra le cose da fare SUBITO !! baciii
cara sabrina ho capito bene che avevi persino tormentato luca con come sarà sta sardegna e si farà bene ad andare?!!! ed ora?!! ma ti sarai fatta perdonare birbona che non sei altro!
RispondiEliminala sardegna è un'emozione forte, è tantrica e tu la dea della sensorialità devi senz'altro esserne caduta colpita! colpita ma non affondata giusto!
argentiera poi, te lo dicevo in risposta al tuo commento da me, mi ha suscitato un tuffo nel passato con scia di bei ricordi, e invero tutto è stato magnifico per me/per noi, 1981 la prima di una serie di estati sarde- la girammo tutta perimetrale in tenda, allora non c'era la kermesse e tra l'altro ancor oggi ci sono tanti tratti che restano indenni dalla frenesia colonialista e il vostro periodo -da vacanza intelligente, è già una garanzia di godimento più esclusivo, via dalla pazza folla,
insomma che meraviglia vero?
una dimensione potentemente altra, davvero un viaggio di sogno in un'isola-che-c'è! indimenticabile!
un caro abbraccio a voi due!
Ciao ragazzi, a momenti mi perdo questo bellissimo post!! Il tuo cara la mia fanciulla dolcissima è un ode alla Sardegna, un inno al cielo che si fonde col mare, un amore travolgente che rapisce e tu sai quanto amo il mare, per me è un fatto viscerale e sento nel tuo raccontarti un pò la stessa mia passione.Ragazzi, siete belli e fantastici:-)) Baci
RispondiEliminaleggere e vedere il mare...in questo momento mi fa da balsamo..perchè per come sono fatta troppo azzurro non è mai abbastanza per placare il rosso...un abbraccio
RispondiEliminacapisco tutte le emozioni provate davanti ad un simile spettacolo , non a caso la sardegna, per noi, è una meta ricorrente , il mio amore è per La Maddalena , ci siete stati? L'arcipelago è un sogno!
RispondiEliminaChe arrosto scicchettoso, complimenti!
ciao Reby
Come dico sempre, leggere i tuoi racconti è immergersi in una buona narrativa e lasciarsi cullare dalle parole, per essere risvegliati da una piacevole ricetta. Bravissimi come sempre per la descrizione, le foto e l'ottima ricetta, che sicuramente copierò a breve.
RispondiEliminaUn bacio
Ciao ragazzi! Paesaggi stupendi...e ricetta gustosissima! Complimenti! E grazie mille per esservi aggiunti tra i nostri sostenitori! Abbiamo ricambiato! :)
RispondiEliminaImmagini e scorci da togliere il fiato, complimenti ragazzi!
RispondiEliminaCiao ragazzi! finalmente della sardegna vediamo anche la brughiera!! le vostre foto son sempre fantastiche!
RispondiEliminaMa che delizia questa carne! la salsa poi, delicata ma di gusto, per accompagnarla in modo elegante!
bacioni
Avevo proprio voglia di un arrosto un po' diverso,quasi quasi lo provo!però dovrò sostituire i porcini al fungo matsutake (delizioso,e forse anche più caro del porcino, che non so dove reperire)..vediamo come mi riesce!
RispondiEliminaIl turchese è decisamente il mio colore preferito, solo a vedere queste meravigliose immagini mi sento piena di energia nonostante la pioggia..un bacino
Anche io quest'estate con la mia famiglia ho fatto lo stesso vostro percorso..sono stata 1 mese ad Alghero ed ho avuto modo di vedere queste bellezze che ci offre la sardegna..stupende foto, complimenti....L'Argentiera poi mi è rimasta nel cuore..samo stati sia nella spaggia di cui avete fatto le foto e sia nell'altra spiaggia prima di arrivare alla vecchia miniera...che sogno..e che spettacolo..mi mancano da morire..ne conservo il ricordo perchè ho rubato qualche pietra argentea...
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