Quel cartello lo avevamo notato appena arrivati e ci aveva subito strappato un sorriso.
Ce l'ho fatta! Me lo sarò ripetuto mille volte durante il viaggio di ritorno da Capo Caccia.
La seconda giornata di queste vacanze sta lentamente glissando mentre lasciamo alle spalle quella lunga serie di alberi che ci nascondono i campi, le terre rosse ed i vigneti della zona di Capo Ferro.
La tromba di Paolo Fresu in sottofondo ritma il lento respiro di quest'isola dove il vento ha disegnato queste terre, ha creato mille cartoline dai colori forti e definiti.
Guido piano, riprendendo con lo sguardo il mio personalissimo film, perdendomi tra gli alberi ed i cespugli che ondeggiano sotto ai colpi del vento che sembra che qua non manchi mai. Alberi che crescono piegati in perenne inchino, prostrati ad Eolo.
L'afa è una parola che qui non sembra esistere anche se il caldo abbraccio del sole lo senti, eccome.
Ci sono lunghi silenzi tra me e Sabrina che si lascia rapire dalla natura che si espande all'infinito. Il finestrino abbassato e la macchina dei ricordi in mano pronta a fare lo scatto, a disegnare milioni di pixel della roccia che sembra strapparsi un angolo di spazio per raggiungere la luce.
Le sinuose colline sono tagliate da rettilinei lunghissimi, sembrano proprio disegnate per fare turismo, per andare piano, per essere il primo dei lenti. I pochi che ci superano sono del posto ma loro queste terre le respirano da sempre e certamente non vedono più quello che noi, invece, cerchiamo. Quei muretti a secco che a Sabrina piacciono tanto e che sembrano lì per separare la terra dal cielo.
Siamo stanchi ma mentre affronto l'ultima rotonda prima di salire al Country Paradise c'è quel cartello marrone con due piccole onde azzurre e quella scritta che ci incuriosisce e ci ha fatto sorridere fin dalla prima volta che lo abbiamo visto. Coscia di Donna.
Non devo nemmeno convincere la mia piccola esploratrice, il mio personale Livingstone.
La strada è un nastro di polvere e pur andando lentissimo, la nuvola che si para dietro l'auto sembra volerci fagocitare.
Il piccolo parcheggio è ancora pieno d'auto, ma dalla quantità di bauli aperti è chiaro che noi saremo gli ultimi ad andarcene.
C'è una stradina che costeggia un torrente in secca, nascosta tra cespugli alti quanto me e che porta alla costa.
La spiaggia è piccolissima, fatta di sassi rotondi e scuri. La costa è aspra, sembrano artigli che si conficcano nel mare.
Una barca dismessa e abbandonata a se stessa è in un angolo di questa piccola baia. Sta lì, nascosta, timida segnando il confine con altra terra da esplorare.
Sabrina con le sue infradito fatica a superare alcuni passaggi un po' disagiati ma continuiamo l'esplorazione. Incrociamo un signore con due magnifici setter completamente bagnati che è di ritorno da quella che immaginiamo sia un'altra spiaggetta ma lo spettacolo che incontreremo sarà decisamente un'altra cosa.
Se non fosse per la temperatura dell'aria potremmo dire di aver raggiunto le coste Scozzesi. Superiamo una piccola salita ed è come se attraversassimo lo spazio-tempo in un attimo e ci caliamo in un'altra dimensione fatta di personaggi in kilt.Ci guardiamo attorno e ci impossessiamo del silenzio che è rotto solo dalle nostre voci e dallo sciabordio delle onde che si infrangono lente e delicate contro gli artigli neri di roccia; sembra che la civiltà sia a miglia e miglia di distanza. Una inebriante sensazione di libertà, una vera e propria sbornia di sensazioni e di immagini.
Una distesa blu e rocce nere che sanno di gelido nord. Cespugli come rotondi cuscini con piccolissimi fiori lilla e gialli. Profumi intrecciati nel vento arrivano dal mare raccogliendo dalle piccole gocce di salsedine anche le nostre emozioni.
In un tegame portare a bollore il latte, unendovi la scorza di limone.
Nel frattempo in un altro tegamino versare lo zucchero e i tuorli e amalgamarli con una frusta. Aggiungere la farina e la fecola e continuare a mescolare per evitare la formazione di grumi.
Quando il latte raggiunge il bollore, togliere la scorza di limone e versarlo sul composto di uova, continuando a mescolare perchè tutto si amalgami alla perfezione. Rimettere sul fornello a fuoco basso, mescolare continuamente con un cucchiaio di legno e lasciare cuocere fino ad ottenere la consistenza desiderata. Noi abbiamo realizzato una crema bella soda.
Dopo averla tolta dal fuoco l'abbiamo travasata in una ciotola d'acciaio, l'abbiamo coperta con della pellicola trasparente per evitare la formazione della crosticina e l'abbiamo fatta raffreddare.
Una volta fredda, in una terrina abbiamo montato la panna, aggiungendo a quest'ultima solo 1 cucchiaio di zucchero, e siamo andati ad incorporarla alla crema, mescolando dall'alto verso il basso fino a che si sono perfettamente amalgamate.
Abbiamo versato la crema in due cocottine e le abbiamo riposte in frigorifero per 4 o 5 ore.
L'operazione finale, ovvero la più divertente, consiste nel spolverizzare zucchero di canna sulla superficie della crema e col cannello, recente acquisto che non vedavamo l'ora di provare, a turno Luca ed io abbiamo fiammeggiato lo zucchero.
Pastry cream is the basic ingredient so we have to prepare it.
In a pot warm milk over low heat. Add the lemon rind. In the meantime, lightly whisk the yolks in a bowl, strain the flours into the bowl whisking gently and making sure no lumps form.
Whisk the sugar and mix well. The milk will be about ready to boil so remove from heat and discard the lemon rind. Slowly whisk the milk into the egg-and-milk mixture. Return the cream to the pot and the pot to the fire. Continue cooking over a low heat, stirring gently until it reaches a slow boil. Stir constantly and it's done. Transfer the cream to a bowl and let it cool, stirring it often to keep a skin from forming across top.
Whisk the whipping cream into the Italian pastry cream and mix well.
Place in the fridge and refrigerate for a few hours.
Just before serving, sprinkle over with the caster sugar and carefully glaze the sugar using a mini-blow torch. Or simply caramelize the sugar under the broiler of the oven.
We really like Catalan cream because it is creamy and rich.
La seconda giornata di queste vacanze sta lentamente glissando mentre lasciamo alle spalle quella lunga serie di alberi che ci nascondono i campi, le terre rosse ed i vigneti della zona di Capo Ferro.
La tromba di Paolo Fresu in sottofondo ritma il lento respiro di quest'isola dove il vento ha disegnato queste terre, ha creato mille cartoline dai colori forti e definiti.
Guido piano, riprendendo con lo sguardo il mio personalissimo film, perdendomi tra gli alberi ed i cespugli che ondeggiano sotto ai colpi del vento che sembra che qua non manchi mai. Alberi che crescono piegati in perenne inchino, prostrati ad Eolo.
L'afa è una parola che qui non sembra esistere anche se il caldo abbraccio del sole lo senti, eccome.
Ci sono lunghi silenzi tra me e Sabrina che si lascia rapire dalla natura che si espande all'infinito. Il finestrino abbassato e la macchina dei ricordi in mano pronta a fare lo scatto, a disegnare milioni di pixel della roccia che sembra strapparsi un angolo di spazio per raggiungere la luce.
Le sinuose colline sono tagliate da rettilinei lunghissimi, sembrano proprio disegnate per fare turismo, per andare piano, per essere il primo dei lenti. I pochi che ci superano sono del posto ma loro queste terre le respirano da sempre e certamente non vedono più quello che noi, invece, cerchiamo. Quei muretti a secco che a Sabrina piacciono tanto e che sembrano lì per separare la terra dal cielo.
Siamo stanchi ma mentre affronto l'ultima rotonda prima di salire al Country Paradise c'è quel cartello marrone con due piccole onde azzurre e quella scritta che ci incuriosisce e ci ha fatto sorridere fin dalla prima volta che lo abbiamo visto. Coscia di Donna.
Non devo nemmeno convincere la mia piccola esploratrice, il mio personale Livingstone.
La strada è un nastro di polvere e pur andando lentissimo, la nuvola che si para dietro l'auto sembra volerci fagocitare.
Il piccolo parcheggio è ancora pieno d'auto, ma dalla quantità di bauli aperti è chiaro che noi saremo gli ultimi ad andarcene.
C'è una stradina che costeggia un torrente in secca, nascosta tra cespugli alti quanto me e che porta alla costa.
La spiaggia è piccolissima, fatta di sassi rotondi e scuri. La costa è aspra, sembrano artigli che si conficcano nel mare.
Una barca dismessa e abbandonata a se stessa è in un angolo di questa piccola baia. Sta lì, nascosta, timida segnando il confine con altra terra da esplorare.
Sabrina con le sue infradito fatica a superare alcuni passaggi un po' disagiati ma continuiamo l'esplorazione. Incrociamo un signore con due magnifici setter completamente bagnati che è di ritorno da quella che immaginiamo sia un'altra spiaggetta ma lo spettacolo che incontreremo sarà decisamente un'altra cosa.
Se non fosse per la temperatura dell'aria potremmo dire di aver raggiunto le coste Scozzesi. Superiamo una piccola salita ed è come se attraversassimo lo spazio-tempo in un attimo e ci caliamo in un'altra dimensione fatta di personaggi in kilt.Ci guardiamo attorno e ci impossessiamo del silenzio che è rotto solo dalle nostre voci e dallo sciabordio delle onde che si infrangono lente e delicate contro gli artigli neri di roccia; sembra che la civiltà sia a miglia e miglia di distanza. Una inebriante sensazione di libertà, una vera e propria sbornia di sensazioni e di immagini.
Una distesa blu e rocce nere che sanno di gelido nord. Cespugli come rotondi cuscini con piccolissimi fiori lilla e gialli. Profumi intrecciati nel vento arrivano dal mare raccogliendo dalle piccole gocce di salsedine anche le nostre emozioni.
OVVIAMENTE E PURTROPPO SIAMO TORNATI A CASA GIA' DA QUALCHE GIORNO!
CREMA CHANTILLY ALLA CATALANA
Ingredienti:
4 tuorli d'uovo
150 gr di zucchero
mezzo litro di latte
30 gr di farina
20 gr di fecola di patate
scorza di limone
250 ml di panna da montare
zucchero di canna da spolverare in superficie
Ingredienti:
4 tuorli d'uovo
150 gr di zucchero
mezzo litro di latte
30 gr di farina
20 gr di fecola di patate
scorza di limone
250 ml di panna da montare
zucchero di canna da spolverare in superficie
In un tegame portare a bollore il latte, unendovi la scorza di limone.
Nel frattempo in un altro tegamino versare lo zucchero e i tuorli e amalgamarli con una frusta. Aggiungere la farina e la fecola e continuare a mescolare per evitare la formazione di grumi.
Quando il latte raggiunge il bollore, togliere la scorza di limone e versarlo sul composto di uova, continuando a mescolare perchè tutto si amalgami alla perfezione. Rimettere sul fornello a fuoco basso, mescolare continuamente con un cucchiaio di legno e lasciare cuocere fino ad ottenere la consistenza desiderata. Noi abbiamo realizzato una crema bella soda.
Dopo averla tolta dal fuoco l'abbiamo travasata in una ciotola d'acciaio, l'abbiamo coperta con della pellicola trasparente per evitare la formazione della crosticina e l'abbiamo fatta raffreddare.
Una volta fredda, in una terrina abbiamo montato la panna, aggiungendo a quest'ultima solo 1 cucchiaio di zucchero, e siamo andati ad incorporarla alla crema, mescolando dall'alto verso il basso fino a che si sono perfettamente amalgamate.
Abbiamo versato la crema in due cocottine e le abbiamo riposte in frigorifero per 4 o 5 ore.
L'operazione finale, ovvero la più divertente, consiste nel spolverizzare zucchero di canna sulla superficie della crema e col cannello, recente acquisto che non vedavamo l'ora di provare, a turno Luca ed io abbiamo fiammeggiato lo zucchero.
CATALAN CREAM
Ingredients:
the yolks of 4 fresh eggs
150 g sugar
1 pint (500 ml) whole milk
30 g flour
20 g maize starch
the zest of half a lemon
250 ml cream (whipping cream)
caster sugar
Ingredients:
the yolks of 4 fresh eggs
150 g sugar
1 pint (500 ml) whole milk
30 g flour
20 g maize starch
the zest of half a lemon
250 ml cream (whipping cream)
caster sugar
Pastry cream is the basic ingredient so we have to prepare it.
In a pot warm milk over low heat. Add the lemon rind. In the meantime, lightly whisk the yolks in a bowl, strain the flours into the bowl whisking gently and making sure no lumps form.
Whisk the sugar and mix well. The milk will be about ready to boil so remove from heat and discard the lemon rind. Slowly whisk the milk into the egg-and-milk mixture. Return the cream to the pot and the pot to the fire. Continue cooking over a low heat, stirring gently until it reaches a slow boil. Stir constantly and it's done. Transfer the cream to a bowl and let it cool, stirring it often to keep a skin from forming across top.
Whisk the whipping cream into the Italian pastry cream and mix well.
Place in the fridge and refrigerate for a few hours.
Just before serving, sprinkle over with the caster sugar and carefully glaze the sugar using a mini-blow torch. Or simply caramelize the sugar under the broiler of the oven.
We really like Catalan cream because it is creamy and rich.
meravigliosa questa selvaggia sardegna..quella che ha i colori veri, quelli che non si confondono con quelli delle persone... Però anche quella crema catalana ispira parecchio!!!! mhmhmhmhm
RispondiEliminaIo mi domando sempre: come si fa a lasciare un posto simile?..Perchè il "dovere" ci chiama..mannaggia, ciao a voi.
RispondiEliminaLuca confessa che ti sei sentito Indiana Jones e la sua bella, alla ricerca della coscia di donna ;-))
RispondiEliminaquella crema chiuderebbe alla perfezione la mia cena....ma mi accontento della ricetta, buona serata a voi Romeo and Juliet ;-)
Bentornati carissimi! Complimenti per tutti i vostri meravigliosi reportage e per la splendida e golosissima crema che devo assolutamente provare, segno la ricetta, grazie, un abbraccio e buon fine settimana
RispondiEliminaMenomale che ci sono anocora posti cosi,veramente ti fa sentire libero.Grazie di aver condiviso questo vostro racconto con tutti noi e un ringraziamento particolare per la vostra presenza nel mio blog.Vi auguro un felice fine settimana,salutoni di cuore a presto
RispondiEliminaScusate per gli errori di battitura nel precedente commento.Vi rinnovo, un felice e sereno week end
RispondiEliminastupende foto!stasera piove e mi vien quasi da piangere a vedere questi bei paesaggi!ma consoliamoci con questo buonissimo dolce!!un saluto a voi e ben tornati ( ..ha sono appena tornati!!)
RispondiEliminaQui diluvia, lampa e tuona, ma a vedere le vostre splendide foto e a leggervi mi si riscalda il cuore ed è come essere (stata) lì con voi!
RispondiEliminaE tra tutte le cose che mi ricordano la Sardegna, quella che proprio mi ha fatto ricordare le mie vacanze di bimba è stata la nuvolona di polvere dietro le macchine...so che non c'è niente di tenero, in questo, ma mi ha riportato alla mente quei luoghi riarsi e profumati...
Prometto che quando riandrò Coscia di Donna sarà la prima spiaggetta che visiterò ;P
ciao!!!!!!!!!!!che foto meravigliose....e che crema golosa!!!!!!!!!!!!!!!!un abbraccio!
RispondiEliminaBentornati!
RispondiEliminaAnch'io nell'altro post ho pensato alle coste della Scozia.
Proprio ieri una mia amica mi chiedeva di farle la crema alla catalana ed ecco voi che mi venite in aiuto. Grazie. E poi per affrontare il ritorno alla routine ci voleva proprio un dolce!
Baci
che posto meraviglioso! un dolce così ci vuole per consolarsi del ritorno dalle vacanze :-D
RispondiEliminaCiao!
Francesca
Belle foto!
RispondiEliminaRicetta meravigliosa!
Bentornati!
Belle foto!
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta!
Bentornati!
Ben tornati dunque: splendide le foto, come sempre e ottima la crema.. ne ho assaggiata un po'! davvero superba. Cari saluti a presto
RispondiEliminaBentornati!!!! che racconti meravigliosi ..... ma consoliamoci insieme con questa crema davvero perfetta!!! buon w.e.
RispondiEliminaEly
Uno stupendo racconto (avrei voluto ascoltar Fresu in sottofondo pure io)...corredato da belle foto... ed una ricettina ottima!!!
RispondiEliminacomplimenti!
stupendevole! La crema catalana è uno dei miei dolci preferiti, e.. visto che ho una cosa da festeggiare.. quasi quasi domani faccio uno strappo e ne preparo pochina pochina! :-)
RispondiEliminaUn abbraccio ad entrambi
Luisa
Dovreste fare i fotografi cm mestiere x quanta bellezza ci fate trovare ogni volta che postate qualcosa.1a meraviglia davvero senza fine.Dei paesaggi che nn ho mai visto e mi commuovo leggervi sempre.La crema e assoluttamente da provare xchè vedo che e molto faccile da fare e poi quando hai il tutto in casa xchè nn farla...:D:..complimenti tesorucci e vi mando 1 forte abbraccio e vi auguro buon fine settimana...;)...smack
RispondiEliminabellissimo racconto,bellissimi posti e squisita ricetta.....e sempre un piacere leggervi...complimenti!!1
RispondiEliminagrazie per essere pasati da me, ricambio, ciao e buona domeica
RispondiEliminaE' vero, qui il vento non manca mai e da' forma alla natura... ora gentilmente, se mi passate un cucchiaino assaggio questa bella crema catalana :P
RispondiEliminaUn abbraccio ;)
un bellissimo racconto e una crema molto deliziosa. Adoro la crema catalana!!!! bacioni e buon fine settimana:)
RispondiEliminabellissima sabri cm sempre raggiante e slendente..splendide immagini..commuoevtni le parole che usi in ogni post..mi sembra di stare in macchina con voi..e squisito l aspetto di questo dolce wow!buon we un abbraccio
RispondiEliminaChe bel cioccolatino, Sabrina...
RispondiEliminaIl mio indovinello langue, senza di te.
Great, fabulous photos! Ciao
RispondiEliminache meravigliose foto, mi avete fatto sognare davvero, terra aspra e dolce allo stesso tempo!
RispondiEliminaahhhh pure il cannello c'avete!!! la crema catalana è una di quelle ocse che avreisempre voluto provare...me ne allungate un pò?
vi abbraccio cari e grazie di cuore per le vostre parole!
dida
tesori siete bellissimi:-) vi ho inviato una email:-)bacio e buona domenica
RispondiEliminaAnnamaria
Eh si.. le vacanze durano troppo poco vero?? Son contenta che comunque le abbiate trascorse bene.. e che le giornate siano stati decenti... Bellissime foto.. bella Sabri come sempre!!! Ottima la vostra crema chantilly alla catalana.. io finchè non compro la fiamma ossidrica come la chiamo io.. non riuscirò a farne una decente!!!! Baci e buona domenica :-D
RispondiEliminaCiao! Mamma che invidia per questa vacanza...eh si, però ormai siamo tutti già tornati e rimane solo uno splendido ricordo!
RispondiEliminadolce e golosa questa crema...un dessert sempre apprezzato!
baci baci
Sempre foto così belle! La crema catalana è la preferita di mio marito, ma niente cannello in casa mia, non riesco a fare andare il grill perchè ho un forno che mi fa saltare la luce, fare a meno di fiammeggiare.
RispondiEliminabelle queste foto.la sardegna mi sa che e' meravigliosa...ci sono stata da piccola ma non me la ricordo!e il dolce sublime...lo adoro!!un abbraccio e in bocca al lupo con il montaggio dei mobili!!
RispondiEliminabona domenica,de
Son contenta che la Sardegna che piace anche a me (e non solo perchè ci è nato mio padre) piaccia anche a voi, oltre alla cucina, abbiamo un'altra cosa in comune ;)
RispondiEliminaVi abbraccio
Sonia
PS: questo messaggio va' letto con accento sassarese ^_^ ahio!
Affonderei il cucchiaio sentendo il crick crock della caramellatura...e il contrasto freddo caldo...che meraviglia... ^-^
RispondiEliminaMeravigliosa la Sardegna e golosissima questa crema!!!! Super direi!!!!
RispondiEliminaciao amici, mi sembra quasi di essere in viaggio con voi... ^_______^
RispondiEliminasono posti stupendi che mi piacerebbe poter visitare, prima o poi...
la crema chantilly alla catalana mi ha già conquistata !!!
BUON INIZIO SETTIMANA ^___________^
mhhhh che bontà questa cremaaa!!=)
RispondiEliminadevo assolutamente farla al mio ragazzo che va pazzo per i gusti delicati e caramellati!!=) complimenti e grazie per la ricetta!!=) baci vale
Quell'angolo di Sardegna incantato mi ricorda il nord di Minorca...Che magia!
RispondiEliminaE' bello affondare nei ricordi gustando a cucchiaiate questa voluttuosa cremina, almeno immagino!
Un bacione
Cara Sabrina,
RispondiEliminanel mio blog di premi c'è un GRAZIE per te =__^
ciao cari
RispondiEliminaed ecco che mi perdo ancora fra le vostre pagine...che piacere leggervi!!!!!
come al solito bellissime foto!
ma il mio peccatuccio sarebbe proprio quella crema chantilly gnam gnam ^__^ ne vado matta
mannaggia alla mia intolleranza al latte!
baciottoli
non riuscirò mai a fare delle foto belle come le vostre!!!!
RispondiEliminavabbè.... mi consolerò con un paio di queste ottima crema!!!
baci
A quest'ora m'é venuta l'acquolina per quella creminaaaaa! Complimenti ragazzi per le vostre foto nella sempre splendida Sardegna! Un bacio e a prestooooo!
RispondiElimina"volare" con voi e sempre meravigliosamente fantastico: siete unici, Un abbraccio forte
RispondiEliminaMaurizio
Posti spettacolari, immagini che restano impresse, condite dal vostro poetico racconto:-) Un bacio ad entrambi.
RispondiEliminaUna bontà!!! Bacioni.
RispondiEliminaun posto meraviglioso che aggiungerò sicuramente alla mia lista dei posti da visitare (le prossime ferie sono così lontane e la lista è già lunghissima!)...per fortuna che c'è la crema catalana che, golosa com'è, di sicuro verrà provata al più presto! bellissime foto, un saluto!!!
RispondiEliminaBentornati! le foto sono meravigliose! il mare trasparente e azzurro, eh!! va beh! concentriamoci sulla cucina :-) ottimo l'arrosto! e la crema va copiata al volo!ciaoo
RispondiEliminaFinalmente ho il mio pc in camera, in ospedale, e posso commentare...
RispondiEliminaIl post l'ho letto qualche giorno fa', tramite un altro pc...
Mi sono riempita gli occhi con le vostre foto, ho respirato l'aria impregnata di salsedine, ho sentito il vento scompigliarmi i capelli, ho ascoltato il rumore delle onde infrangersi contro gli scogli...
E per un attimo ho dimenticato la sonda che ho nel naso e le mie braccia martoriate dagli aghi...
Ora sto meglio.
Tra pochi giorni esco, e a breve entrero' in una comunita' terapeutica.
Il luogo in cui si trova e' a pochi km da casa mia, sul lago...meriterebbe davvero uno dei vostri reportage.
Grazie per avermi catapultata in un'altra dimensione...non sono in molti a riuscirci.
Un abbraccio affettuoso.
Dona
Troppo buona la crema catalana!
RispondiEliminaBello essere cullati dalle onde del mare? E' uno spettacolo che per quanto normale non finirà mai di affascinarmi!
RispondiEliminaBentornati a casa. Le foto sono bellissime e mi fan venire una gran malinconia del caldo e del sole, qui piove tutti i giorni. La crema catalana è un dolce che apprezzo particolarmente; vedo che siete dotati di cannello professionale, grandi!
RispondiEliminaPasso per un salutino, allora tutto ok? Ci sono "novità" io spero di si, bacioni! Libera
RispondiEliminaMa dai, anche tu lavori in ospedale, Sabri???
RispondiEliminaComunque sì, le porzioni non sono oggettivamente abbondantissime, anche perche' i cibi arrivano gia' distribuiti nei piatti e trasportati su vassoi dalla cucina centrale...da anni ormai non e' piu' il personale di reparto che fa le porzioni...
Pero' per me e' davvero tanto...forse perche' le pappette ipercaloriche sono ancora in corso, quindi mi gonfiano e tolgono completamente lo stimolo della fame...ma qualcosa mi sforzo lo stesso di mandare giu'...e ogni boccone che va e' una piccola conquista per me...
Sarei piu' che felice se veniste a trovarmi in comunita', non appena mi daranno il permesso di ricevere visite...spero non siano molto fiscali in questo...
Grazie per la visita " in ospedale"...
E' stato come avervi lì davvero davanti a me...
Vi mando un abbraccio grandissimo!!!
Dona
Just want to say your article is as astounding. The clearness on your post is just cool
RispondiEliminaand i can assume you're a professional on this subject. Well along with your permission allow me to clutch your RSS feed to stay up to date with impending post. Thanks a million and please continue the enjoyable work.
Here is my web page ; Gingerbread Recipe