Vinitaly ci avvolge con il suo magnifico arazzo. E' una giostra, un tempio, un vento senza peso. Non sappiamo da quanto tempo siamo qui, dal vino mezzo cullati, mezzo storditi. C'è odore di sughero stappato ovunque e ci sentiamo lievi. Lungo il labirinto di strade simmetriche che tagliano un immaginario stivale d'Italia gira il fiato di migliaia di persone, insieme ad un chiasso di voci e di passi.
Venerdì a Vinitaly. Luca ed io. E tutti gli altri. Tutti in processione, tutti in fila indiana, tutti a cercare di farsi largo, e anche noi a rompere gli sbarramenti, a ritrovarci rimestati tra la folla, a seguire l'istinto, la geografia dei vini, mentre la temperatura dell'entusiasmo si alza in verticale. Verticale è la dimensione di Vinitaly.
Siamo arrivati ai cancelli con l'ansia di entrare, impazienti di giungere, di penetrare sotto la buccia dell'uva. Proprio dentro, laddove si avvitano i profumi.
E' tutto un girotondo di assaggi, uno sbocciare fiorito di calici e bottiglie in bella mostra, mentre noi passiamo da uno stand all'altro e ci affrettiamo, ci soffermiamo, seguiamo la corrente e noi stessi, rincorrendoci. "Luca vieni a vedere, ad assaggiare, a scoprire, non ci dobbiamo perdere niente!"
Nella terra di Bacco non possiamo che scivolare anima e corpo sul piacere e riempirci gli occhi e lasciarci percorrere dalle cose provate sotto ai sensi.
Nell'isola della Sicilia facciamo nostri i primi incanti, ammaliati dal mare rosso di un Cabernet Sauvignon Exordium, di un Nero d'Avola d'annata e di un Nerello Mascalese rimasto anch'esso a riposare a lungo nelle botti. Ed io adoro quel sentore di legno e le rughe alcoliche del tempo.
Dentro a questi calici di rosso si liquefa l'estate, è come se la lingua sapesse di sole a picco sulla terra riarsa, è come se facessimo l'amore con i sentori che più amiamo. E dopo tutto quel rosso rubino scivoliamo dentro ad uno Chardonnay spensierato, d'un biondo vendemmia.
Prima il bianco e poi il rosso, così suggerisce il buonsenso, ma noi capovolgiamo tutti i dogmi e ci lasciamo trasportare dall'estro del momento. Avvertiamo una piccola folgorazione quando avviciniamo le labbra ad un Marsala Vergine così galante e ruffiano che non riesco a trattenermi dal dire che è una favola, io che non ho mai amato il Marsala. Ha il sapore del miele e un'intensa nota di crema ed è delizioso accostato ad un assaggio di caponata e a dei fichi secchi ripieni di muggine di tonno. Sulla superficie di questo bancone c'è uno spicchio di Sicilia rivisitata. Di Sicilia che ancora una volta sorprende. Ne usciamo placati e smemorati di tutto il resto, come quando il torpore si scioglie e si fa incanto.
Le storie dei vitigni ci passano attraverso, voci nelle orecchie come un vento caldo; assorbiamo i suoni, i respiri, i battiti, mentre continuano a gorgogliare fiumi di vino, a tintinnare i calici, mentre continua a zampillare il fuoco sulle guance.
E allora amore mio, spolveriamo via questa sete curiosa e spruzziamoci le labbra di sorrisi mentre continuiamo a cercare il nostro ago nel pagliaio, la bottiglia di cui innamorarci perdutamente, da ordinare tramite corriere una volta a casa, comodamente seduti sul divano della sera.
Nomadi ci spingiamo verso altri paesaggi, altri scenari, altre regioni ed è un girotondo che dà un poco di vertigine. Intaschiamo biglietti da visita di produttori e ci lasciamo catturare dalla leggerezza che trasmettono nel raccontarsi, nell'illustrarci note tecniche che s'intrecciano con la storia e con la carta d'identità dei loro vini. Ascoltiamo e facciamo domande ed ogni tanto usciamo all'aria aperta a respirare un po' di cielo. Fa un caldo infernale all'interno dei padiglioni e se l'avessi anche solo immaginato mi sarei dimenticata a casa le calze di nylon, che amo e che odio, profondamente.
Dentro, le danze non conoscono sosta così risaliamo a bordo del via vai sempre più denso e di nuovo ecco a scorrerci davanti etichette scolorite, bottiglie vuote, nomi astrusi che ce li incolliamo in mente, così da non dimenticarli. Forse.Raccogliamo gli inviti, solleviamo altri calici, altri sorsi ancora misteriosi, tutti da esplorare, da tradurre con le nostre parole ed i nostri sensi. C'è la profondità della terra dentro ad un calice. Lo penso fortemente mentre mi lascio scivolare sul palato un Notturno marchigiano.
"Luca è buonissimo!" e gli porgo il mio calice ed è bello vederlo sorridere ed è bello condividere ogni assaggio.
Luca ed io, tra note di viola, di mora, di ciliegia, di spezie.
Io e Luca, tra il caldo, il secco, il morbido, la spigolosità.
Sempre noi, tra l'esotico, il floreale, il cuoio, il minerale.
Luca ed io, a trovare gli aggettivi da ricamare su ogni calice. A trovare il piatto perfetto da accostare. A trovare noi stessi, il nostro gusto.
E la seduzione esercitata da ciò che per noi è nuovo si alterna con l'assaporare la memoria di ciò che amiamo e che ci è familiare.
E così anneghiamo nel rosso cupo di un Nebbiolo. Nella primavera in fiore di un Sauvignon. Nella lentezza di un Ruchè. Nelle perle del Franciacorta.
Ed ogni vino ha il suo contesto, il suo abito. Ci sono vini che sanno di confidenze, vini che sanno di lume di candela, vini che indossano abiti da sera, vini che racchiudono la pienezza del frutto, che si aprono alla spezia e poi sfumano via maliziosi. I nostri preferiti, questi ultimi. Così complessi e così imprevedibili che li sento miei. Accosto il naso, annuso e ne vado letteralmente pazza.
I passi si fanno sempre più felpati sulla moquette violetta e sale tutto in verticale in questo carpe diem di vigne, di colori, di calici che ci rigirano tra le mani.
Mentre attraversiamo la Toscana, con i sensi che sembrano galleggiare, incrociamo un viso familiare. E' Velia, ma sì è proprio lei, già, non poteva mancare ed è tutto un abbracciarci, un raccontarci fitto fitto. E Gianluca dov'è? Anche lui alla ricerca di preziose bottiglie e di Velia perché dentro questo dedalo di mondo si sono persi. Stringo forte la mano a Luca, che non mi perda perché altrimenti sarei persa.
"Velia, pensavamo giusto a te l'altro giorno, che ti abbiamo vista in tv e ci siamo divertiti tanto!" dico io e Luca annuisce e scherza chiedendole l'autografo e lei ride, lo spintona e ci racconta di tutti i cambiamenti che vedremo nella trasmissione quando partirà la nuova edizione di "Chef per un giorno" e ci racconta alcuni aneddoti e noi siamo ancora più curiosi. Velia è un concentrato di simpatia e di allegria, è contagiosa, quanto abbiamo riso e quanto ci manca la sua Champagneria ad Orvieto. E mentre continuiamo a parlare la invitiamo ad accompagnarci allo stand della Balestri Valda, così le presentiamo Laura, giusto un attimo, prima che la sua dolce metà la ritrovi. Sento che potrei perdermi anch'io. Potrei, anzi mi perdo quando Laura mi fa assaggiare il suo Soave Brut. Pur non essendo uno champagne è il mio champagne preferito, non saprei come altro definirlo.
Laura è magnifica e anche se ha la febbre ci accoglie con tutto il suo calore e ci riempie i calici. Facciamo un brindisi, a noi quattro, ai sorrisi e alla spensieratezza.
Carpe diem ancora ed ancora. Anche mentre lasciamo questa festa, con la vertigine al centro, spinti dal vento. Da un vento senza peso.
Siamo arrivati ai cancelli con l'ansia di entrare, impazienti di giungere, di penetrare sotto la buccia dell'uva. Proprio dentro, laddove si avvitano i profumi.
E' tutto un girotondo di assaggi, uno sbocciare fiorito di calici e bottiglie in bella mostra, mentre noi passiamo da uno stand all'altro e ci affrettiamo, ci soffermiamo, seguiamo la corrente e noi stessi, rincorrendoci. "Luca vieni a vedere, ad assaggiare, a scoprire, non ci dobbiamo perdere niente!"
Nella terra di Bacco non possiamo che scivolare anima e corpo sul piacere e riempirci gli occhi e lasciarci percorrere dalle cose provate sotto ai sensi.
Nell'isola della Sicilia facciamo nostri i primi incanti, ammaliati dal mare rosso di un Cabernet Sauvignon Exordium, di un Nero d'Avola d'annata e di un Nerello Mascalese rimasto anch'esso a riposare a lungo nelle botti. Ed io adoro quel sentore di legno e le rughe alcoliche del tempo.
Dentro a questi calici di rosso si liquefa l'estate, è come se la lingua sapesse di sole a picco sulla terra riarsa, è come se facessimo l'amore con i sentori che più amiamo. E dopo tutto quel rosso rubino scivoliamo dentro ad uno Chardonnay spensierato, d'un biondo vendemmia.
Prima il bianco e poi il rosso, così suggerisce il buonsenso, ma noi capovolgiamo tutti i dogmi e ci lasciamo trasportare dall'estro del momento. Avvertiamo una piccola folgorazione quando avviciniamo le labbra ad un Marsala Vergine così galante e ruffiano che non riesco a trattenermi dal dire che è una favola, io che non ho mai amato il Marsala. Ha il sapore del miele e un'intensa nota di crema ed è delizioso accostato ad un assaggio di caponata e a dei fichi secchi ripieni di muggine di tonno. Sulla superficie di questo bancone c'è uno spicchio di Sicilia rivisitata. Di Sicilia che ancora una volta sorprende. Ne usciamo placati e smemorati di tutto il resto, come quando il torpore si scioglie e si fa incanto.
Le storie dei vitigni ci passano attraverso, voci nelle orecchie come un vento caldo; assorbiamo i suoni, i respiri, i battiti, mentre continuano a gorgogliare fiumi di vino, a tintinnare i calici, mentre continua a zampillare il fuoco sulle guance.
E allora amore mio, spolveriamo via questa sete curiosa e spruzziamoci le labbra di sorrisi mentre continuiamo a cercare il nostro ago nel pagliaio, la bottiglia di cui innamorarci perdutamente, da ordinare tramite corriere una volta a casa, comodamente seduti sul divano della sera.
Nomadi ci spingiamo verso altri paesaggi, altri scenari, altre regioni ed è un girotondo che dà un poco di vertigine. Intaschiamo biglietti da visita di produttori e ci lasciamo catturare dalla leggerezza che trasmettono nel raccontarsi, nell'illustrarci note tecniche che s'intrecciano con la storia e con la carta d'identità dei loro vini. Ascoltiamo e facciamo domande ed ogni tanto usciamo all'aria aperta a respirare un po' di cielo. Fa un caldo infernale all'interno dei padiglioni e se l'avessi anche solo immaginato mi sarei dimenticata a casa le calze di nylon, che amo e che odio, profondamente.
Dentro, le danze non conoscono sosta così risaliamo a bordo del via vai sempre più denso e di nuovo ecco a scorrerci davanti etichette scolorite, bottiglie vuote, nomi astrusi che ce li incolliamo in mente, così da non dimenticarli. Forse.Raccogliamo gli inviti, solleviamo altri calici, altri sorsi ancora misteriosi, tutti da esplorare, da tradurre con le nostre parole ed i nostri sensi. C'è la profondità della terra dentro ad un calice. Lo penso fortemente mentre mi lascio scivolare sul palato un Notturno marchigiano.
"Luca è buonissimo!" e gli porgo il mio calice ed è bello vederlo sorridere ed è bello condividere ogni assaggio.
Luca ed io, tra note di viola, di mora, di ciliegia, di spezie.
Io e Luca, tra il caldo, il secco, il morbido, la spigolosità.
Sempre noi, tra l'esotico, il floreale, il cuoio, il minerale.
Luca ed io, a trovare gli aggettivi da ricamare su ogni calice. A trovare il piatto perfetto da accostare. A trovare noi stessi, il nostro gusto.
E la seduzione esercitata da ciò che per noi è nuovo si alterna con l'assaporare la memoria di ciò che amiamo e che ci è familiare.
E così anneghiamo nel rosso cupo di un Nebbiolo. Nella primavera in fiore di un Sauvignon. Nella lentezza di un Ruchè. Nelle perle del Franciacorta.
Ed ogni vino ha il suo contesto, il suo abito. Ci sono vini che sanno di confidenze, vini che sanno di lume di candela, vini che indossano abiti da sera, vini che racchiudono la pienezza del frutto, che si aprono alla spezia e poi sfumano via maliziosi. I nostri preferiti, questi ultimi. Così complessi e così imprevedibili che li sento miei. Accosto il naso, annuso e ne vado letteralmente pazza.
I passi si fanno sempre più felpati sulla moquette violetta e sale tutto in verticale in questo carpe diem di vigne, di colori, di calici che ci rigirano tra le mani.
Mentre attraversiamo la Toscana, con i sensi che sembrano galleggiare, incrociamo un viso familiare. E' Velia, ma sì è proprio lei, già, non poteva mancare ed è tutto un abbracciarci, un raccontarci fitto fitto. E Gianluca dov'è? Anche lui alla ricerca di preziose bottiglie e di Velia perché dentro questo dedalo di mondo si sono persi. Stringo forte la mano a Luca, che non mi perda perché altrimenti sarei persa.
"Velia, pensavamo giusto a te l'altro giorno, che ti abbiamo vista in tv e ci siamo divertiti tanto!" dico io e Luca annuisce e scherza chiedendole l'autografo e lei ride, lo spintona e ci racconta di tutti i cambiamenti che vedremo nella trasmissione quando partirà la nuova edizione di "Chef per un giorno" e ci racconta alcuni aneddoti e noi siamo ancora più curiosi. Velia è un concentrato di simpatia e di allegria, è contagiosa, quanto abbiamo riso e quanto ci manca la sua Champagneria ad Orvieto. E mentre continuiamo a parlare la invitiamo ad accompagnarci allo stand della Balestri Valda, così le presentiamo Laura, giusto un attimo, prima che la sua dolce metà la ritrovi. Sento che potrei perdermi anch'io. Potrei, anzi mi perdo quando Laura mi fa assaggiare il suo Soave Brut. Pur non essendo uno champagne è il mio champagne preferito, non saprei come altro definirlo.
Laura è magnifica e anche se ha la febbre ci accoglie con tutto il suo calore e ci riempie i calici. Facciamo un brindisi, a noi quattro, ai sorrisi e alla spensieratezza.
Carpe diem ancora ed ancora. Anche mentre lasciamo questa festa, con la vertigine al centro, spinti dal vento. Da un vento senza peso.
Con questa ricetta vogliamo partecipare alla raccolta di Fragole e Cioccolato dal titolo "Gallina che canta l'ha fatto con l'uovo" e alla raccolta indetta da Blog di Cucina, dal titolo "Riciclo uova di Pasqua".
TORTINO AL CIOCCOLATO FONDENTE CON CUORE CALDO
Ingredienti:
250 gr di cioccolato fondente al 70% ( noi abbiamo usato il cioccolato fondente dell'uovo di Pasqua)
4 tuorli e 6 albumi
50 gr di zucchero
125 gr di burro
un pizzico di sale
250 gr di cioccolato fondente al 70% ( noi abbiamo usato il cioccolato fondente dell'uovo di Pasqua)
4 tuorli e 6 albumi
50 gr di zucchero
125 gr di burro
un pizzico di sale
Abbiamo spezzettato il cioccolato e lo abbiamo fatto sciogliere a bagnomaria con il burro. A parte, in una terrina abbiamo montato i tuorli d'uovo con 30 gr di zucchero ed un pizzico di sale. Abbiamo unito il composto di cioccolato e burro sciolti e amalgamato per bene.
A questo punto abbiamo montato gli albumi con un pizzico di sale ed il restante zucchero. Amalgamiamo gli albumi all'impasto di cioccolato e versiamo negli stampini di alluminio, dopo averli leggermente imburrati.
Mettiamo i tortini in forno caldo a 185 gradi per circa 6 minuti. Sforniamo e serviamo caldi.DARK CHOCOLATE MOUSSE CAKE
Melt chocolate squares and butter with water in top of double boiler until the mixture is smooth. Remove from heat and let stand to cool.
In a bowl combine the egg yolks, 30 g sugar and a pinch of salt. Beat until smooth. Blend in the egg yolks to the chocolate mixture and stir well until completely melted.
Beat egg whites until stiff peaks form, adding a pinch of salt and 20 g sugar. Add them to the chocolate mixture and pour into some cake pans.
Preheat oven to 185 C and bake on the middle shelf of the oven for about 6 minutes. Remove from oven and serve warm.
il tortino è sicuramente da provare!!!
RispondiEliminaquasi quasi lo propongo a cena venerdì che ho una megatavolata di invitati!!!!!
poi vi farò sapere se mi è riuscito...
che bello leggere i vostri post, sembra di essere stati nei posti che ci descrivete...
è bella l'idea della doppia visione della stessa esperienza
è sempre un piacere leggervi
dolce notte
Dai vostri raccnti è stata una bellissima esperienza!!!Io non ci sono mai stata, ma mi avete tentato molto e credo proprio che per lanno a venire ci farò un pensierino!!!
RispondiEliminaI tortini sono splendidi...chissà con quale magnifico vino appena assaggiato li abbinereste...!!!
Un abbraccio grande!!!
Ciao cari, che bella esperienza!!! chissà come vi siete divertiti!!! il tortino è un classico sempre ben accetto, molto goloso!!!
RispondiElimina...caldo e avvolgente anche il vostro racconto come i nettari che vi hanno accolto in questa giornata al VInitaly e grazie sempre di esserci stati e condividerlo con tutti noi!!!
RispondiEliminail Tortino dal cuore caldo è il completamento ideale per questo post e come al solito non potevate proprorlo in modo migliore, proverò anche la vostra versione!
un abbraccio
dida
Nel mio blog ho postato un tortino simile ma alla nutella,io adoro il cioccolato fondente per cui preferisco tantissmo questo, mi piace a volte aggiungere del rum o della cannella,è uno dei dolci che più preferisco :p
RispondiEliminawow...quando avevo sentito di vinitaly avevo subito immaginato che voi ci passavate...un bacione
RispondiEliminabeati voi carissimi che riuscite a partecipare a tutte queste iniziative questa sembra essere stata davvero bellissima e poi come descrivete voi sembra cmq di esserci stati!!tortino godurioso....nn l'ho mai fatto per paura che nn mi venisse...questo è perfetto!!bacioni imma
RispondiEliminaBuon giornoooooooo!
RispondiEliminaHo letto il vostro racconto tutto d'un sorso!ihihih! (anche se devo raccontare una verità: io sono astemia...ma del tutto...non mangio nemmeno i dolci inzuppati con l'alcol...mi volete lo stesso ancora tra i sostenitori??? : P )
E poi dulcis in fundo quel tortino tentatore....è un bel pò che non li faccio, ma mi avete fatto venire una voglia di mangiarlo!
Un abbraccio a entrambi!
ps: a Sabrina: complimenti sei bellissima, e poi che scarpe meravigliose che hai nelle foto di questo post!
Wow che eperienza! e anche quest'anno non siamo riuscite ad andare!! accipicchia!!!!
RispondiEliminagrazie però per lo splendido reportage fotografico!!!!
Golosissimo questo tortino e con un cuore tutto fondente e morbido...irresistibile!
bacioni
Io questo tortino lo abbinerei cn 1 buon amarone visto quanto sembra buono.Io ho visuto in provincia di verona x 8 anni e nn sn mai stata al vin'italy anche se ho avuto tante ocasioni...:-D...Avete fatto 1a bella raccolta di foto e immagino quanto vi siete divertiti...:-P...ben tornati sul blog che mi siete mancati 1 casino.Leggervi mi ha fatto sentire tutti i profumi del buon vino e mi sembra anche di aver assaggiato il vostro tortino...:-D...1 forte abbraccio strittoloso
RispondiEliminache belle foto e posso fare i complimenti alle scarpe di Sabrina? sono splendide questo tortino sarà da una vita che lo voglio fare ma ho sempre paura di un flop, il vostro è meraviglioso!!!! ciao Ely
RispondiEliminammm... quel tortino al cioccolato è un piacere per gli occhi! Vorrei lo fosse anche per il palato, ma stando da questo "lato" del pc mi sa che me lo devo scordare :P
RispondiEliminaUn abbraccio ;)
Ammazza che bel reportage.. Io al vinitaly non ci son mai stata.. ma credo che non è posto per me.. mi gira la testa solo a vedere ahahahaahle bottiglie!! Ottimo il tortino al cioccolato.. io ancora non ho avuto modo di sperimentarlo! Smack e buona giornata :-)
RispondiEliminaIl prossimo anno devo andarci al VINITALY!Mentre i miei mi raccontavano della loro esperienza, pensavo giusto"ma chissà se Luca&Sabrina ci sono andati"..ovvio no?
RispondiEliminaQuesto tortino è superlativo, nulla da aggiungere!
bacione
Ohmamma che spettacolo quel tortino...sembra dire mangiamiiiii...che tentazione!
RispondiEliminaCiao Ciao il tortino lo adoro, l'ho provato la prima volta in una hosteria qui del posto e dopo 2 giorni lo riprodotto a casa e da allora chi lo molla più...io però uso molto meno uova...ciao a presto!!!!...tempo di postare qualcosa ne ho pochissimo però passero sicuramente a trovarvi..ciao
RispondiEliminaIl Vinitaly dev'essere stata un'esperienza interessantissima! Ma, non capendo niente di vini e molto, invece, di dolci, preferisco il tortino. Complimenti, perch� ho tentato pi� volte di fare questo tipo di preparazione, ma non mi � mai riuscita...
RispondiEliminaGrazie per la condivisione di questa vostra interessante esperienza!
RispondiEliminaIl tortino è semplicemente MERAVIGLIOSOOOO! Una golosità ineguagliabile! Bacioni
Che bell'articolo hai scritto Sabry!Mi ha fatto molto piacere leggerlo!
RispondiEliminaAnche le scarpette primaverili :D io devo fare ancora acquisti terrò presente il modello ^^
e' un piacere leggervi, sembra di essere con voi!
RispondiEliminaottimo il tortino, adoro il cioccolatoooo.baci
il Vinitaly dev'essere stata un'esperienza bellissima... a pensare che io lavoro a 800 m e non ci sono andata! buonissimi i tortini dal cuore caldo! ;-)
RispondiEliminaquest'anno per il vinitay ho sorvolato, ero in escursione all'ikea con brii ;-)), voi invece vedo che siete degli assidui visitatori.... il vostro tortino con lo spumante di Laura è sicuramente una bella accoppiata, tanto quanto voi due ^_______^
RispondiEliminaMolto bella la descrizione che avete fatto della vostra visita a Vinitaly! complimenti!
RispondiEliminaun bell'appuntamento sicuramente Vinitaly...
RispondiEliminasai che non ho mai fatto questo tortino?
è grave?
complimenti, è davvero delizioso! gnam gnam
Vi ringrazio moltissimo per le meravigliose parole!
RispondiEliminaTrovo il vostro blog interessante e pieno di idee...
A presto!
Bello ed emozionante il vostro racconto: come sempre leggervi è un vero piacere, si capisce benissimo che è la passione a muovervi ^_^
RispondiEliminaComplimenti anche per il tortino al cioccolato: è uno dei miei dolci preferiti!
Bravissimi, un abbraccio
Rita
Luca pensieroso e geloso?
RispondiEliminac'è una foto delle tue scarpe (BELLISSIME) e appena sotto un "carpe diem",io ho letto scarpe diem per tre volte…..Poi lo dite che vino avete scelto?
RispondiEliminagrazie per la vacanza mentale che mi avete regalato,buona notte
francesca
Di vini non ne capisco niente e in realtà non ne bevo praticamente mai, però un giro a Vinitaly me lo sarei fatta volentieri!
RispondiEliminaFantastico questo tortino! Un paradiso se abbinato ad un buon passito :) Bellissima giornata al Vinitaly ed io mi sono "innamorata" delle scarpe di Sabrina. Un bacio
RispondiEliminaun tortino supergoloso!!x la mia macedonia iniziate a prepararla ora e poi si dovrebbe gustare quando fa piu freddo,ma una volta assaggiata mi sa che a natale non arriva!baci.
RispondiEliminaAhhh sapete che dimenticavo di dirvi?? Domani sarò a Bologna al Cosmoprof con delle amiche :-))))
RispondiEliminaTesori GRAZIE di cuore per essere passati augurandomi la guarigione!!!!Siete splendidi!GRAZIE ancora tanto Un abbraccio
RispondiEliminaE' proprio ora di farlo questo tortino di cui sento sempre parlar bene!!
RispondiEliminaAahh!!! Come avrei voluto essere al Vinitaly!!
Baciotti
ciao!!!i vostri post sono sempre ricchi di fascino!
RispondiEliminaquesto tortino poi è una goduria!
Ps: scusate se passo poco ma in questo periodo sono piena di compleanni!!
un abbraccio!
ciaoooooooooo
hahah ecco mi pareva che non potevate mancare al vinitaly...bravi ;)
RispondiEliminaMacchè dentro...non ti devi registrare ne nulla, ho sentito per radio che esiste...diciamo che il buon 80% sono uomini..di questo 80% il 30% no l'ha in gabbia..ahhaha comunque il video è preso dal tube non da li ovviamente
Buon Week ;)
e' cosi bello sentirvi descrivere i vini che si rimane incantati come davanti a questi calici dai mille profumi e sapori:un abbraccio!!!!
RispondiEliminaCiao ragazzi..e dopo questa carrellata mi sento anch'io un pò inebriata dal gusto dei vini!!:-))E' meraviglioso, quando qui c'è la fiera dei vini andiamo ad assaggiarli Nicola ed io, mangiucchiando,si va via con la speranza che non ci fermino a farci il palloncino:-) Baci e buon fine settimana.
RispondiEliminaRieccomi.......ma mi chiedevo..al vinitaly...qualche vino del Colio.(FVG) ve lo siete degustato???
RispondiEliminabuon week ;)
C'è davvero da perdersi, al VinItaly: sono sicuro che se aveste avuto a disposizione un furgoncino lo avreste riempito di bottiglie :-)
RispondiEliminaMa daaiiii, anche Velia !!!! :-D
Sinceramente non amo i tortini di cioccolato (sono troppo inflazionati, oramai, in tutti i ristoranti, ma per il vostro faccio uno strappo alla regola: perfetto !)
Ciao ragazzi! Vi auguro un ottimo fine settimana. CookingMama
RispondiEliminahttp://cookingmama.myblog.it
Io purtroppo, di vini non capisco molto ma in compenso adoro i tortini al cioccolato davvero goduriosi e bellissimi, complimenti ragazzi!!!
RispondiEliminaBellissime Sabrina anche le tue scarpe...proprio adorabili ;)
Bacioni e buon w.e.
Ciao Sabrina! Complimentoni, scrivi che è una meraviglia! Per quanto riguarda il Vinitaly, ti consiglio di andare il giovedì se pui, c'è molta meno ressa.
RispondiEliminaCiaoooo
Che invidia posititiva naturalmente... non tralasciate niente e cmq ci fate partecipi in un modo estremamente perfetto e oggi con il doppio gusto uno della vostra visita e il secondo il tortino su-per-la-ti-vo, non aggiungo altro. Ciao.
RispondiEliminacomplimneti gran bel reportage da vinitaly se poi abbinato a questo bel tortino dal cuore caldo
RispondiEliminaVibitaly è uno spettacolo io sono andato un paio di volte bellissima esperienza
RispondiEliminaciao
Super ... felice di conoscervi ^^ ... leggere questo blog e molto piacevole! Da rimanere secco x la fame che viene ... haha ... io sono golosa! complimenti, Lisa
RispondiEliminaNon sono potuto venire al Vinitaly, ma ci rifaremo col salone del gusto, giusto?
RispondiEliminail tortino con cuore fondente credo sia il dolce più voluttuoso e godurioso che io conosca!! sono astemia ma grande appassionata di vini e questo vostro racconto mi ha rapita!
RispondiEliminaSalve e grazie della visita.Molti vini italiani si sposano bene con i dolci;racconto molto piacevole sulla rassegna.Vi auguro un buon inizio di settimana,saluti a presto
RispondiEliminaweeee bel tempo finalmente...nel week abbiamo fatto una bella grill ovviamente sposata con uno strepitoso Cabernet..tant'è che una ragazza ha esclamato "chè bagno nel latte.....io lo farei nel cabernet"
RispondiEliminahahahahaahha.
Ciaoo
qui si tocca un tasto dolente: tutti i miei tentativi di riprodurre questi tortini sono sempre miseramente falliti.... mi sento avvilita!
RispondiEliminamagari passo ad assaggiare i vostri ;)
La domenica c'ero anch'io al Vinitaly, bellissimo! Complimenti per la delizia al cioccolato.
RispondiEliminaCiao
Grazie per le bellissime foto...
RispondiEliminaAvrei voluto esserci anch'io al vinitaly. Il tortino è da fare assolutamente. A prestyo Clementina
andare a vinitaly è un esperienza unica anche per conoscere altro blogger
RispondiEliminaGoloso, anzi golosissimo questo tortino, per una drogata di cioccolato come me, qualcosa d'irresistibile!
RispondiEliminaGrazie anche per il bel post, purtroppo niente Vinitaly...almeno così ho potuto darci una sbirciatina ugualmente.
Baci Alessandra
wee ciao...e si mi sono venuti i brividi.....dopo passa 10 anni eccoli di nuovo ...mi ricordano gli anni spensierati di feste, nottate in macchina girando per concerti.....heheh dai bisogna emozionarsi anche per queste cose.
RispondiEliminabuon week ;)