Domenica scorsa, col primo sole di febbraio, ci ritroviamo a Castellarano quasi per caso. Per caso e per esclusione di altri cento luoghi fuori porta dove Luca ed io saremmo potuti andare e dove avremmo trovato solo paesi addormentati nell'oziosa calma domenicale.
A Castellarano invece c'è un Castello che si erge all'ingresso del centro storico e dentro a questo scenario da fiaba scorre, fin dalle prime ore del mattino, un fiume in piena di cioccolato, in verità un festival del cioccolato, intitolato Cioccolando.
Consapevoli del suo potere afrodisiaco, anche se ad essere sinceri troviamo ben più travolgenti molti altri cibi, Luca ed io abbiamo un rapporto piuttosto lunatico col cioccolato. Può capitare che non ne mangiamo per mesi e poi ecco che all'improvviso, la voglia di una mousse o di un tortino dal cuore fondente, irrompe prepotente nel bel mezzo di un giorno qualsiasi e si placa soltanto davanti ad un cucchiaino da affondare nella scura tentazione.
Varchiamo l'ingresso del castello, inerpicandoci subito lungo una ripida stradina acciottolata, ma nemmeno i miei tacchi a spillo si spaventano. Procediamo lungo i bordi della strada e veniamo immediatamente accolti dagli odori densi e caldi del cioccolato e dall'eccitazione febbrile della folla che si accalca voracemente davanti agli stand degli ambulanti.
Tutti al cospetto del cibo degli dei e delle sue magiche proprietà. Adulti, bambini ancora in fasce e persino una sfilata di cani d'ogni razza e dimensione. Castellarano vibra di vita e di voci che si rincorrono tra le mura dell'antica fortezza.
Le vetrine sono uno sfarfallio ed un'ostentazione di prelibatezze, di praline, cioccolatini, tartufi, di frutti canditi al cioccolato, torroni. E d'animaletti, di oggetti d'uso quotidiano, persino di scarpe, di un'intera collezione di scarpe in cioccolato. Quest'ultima in particolare attira la mia attenzione e mi sento un po' Cenerentola mentre provo ad immaginare quale modello potrei calzare.
A poca distanza campeggiano altri blocchi di nobile fondente e di cioccolato al latte e poi un tripudio di nocciole, di praline ripiene di liquorosi elisir, di torte sacher, di muffins, di pain d'epices.
Tutto è in mostra nel suo nero luccichio. Sogni, piccole consolazioni, tentazioni. Il cioccolato sfoggia tutta la sua vanità. E si mescola con le spezie e con gli aromi, addomestica altre magie per vestirsi di nuova e rinnovata sensualità. Il profumo della cannella che si posa sul cacao mi da alla testa. Lo respiro e lo faccio mio.
Passeggiamo instancabili tra le mura del Castello e di tanto in tanto ci soffermiamo ad osservare i pensieri ed i desideri delle persone intorno a noi, prese a riempire sacchetti di dolci amare delizie. Sbocconcelliamo qualche assaggio, cioccolato al caffé, al peperoncino, un tartufo. L'acquolina sale alla bocca nell' attesa di morderne il cuore polposo, di infrangere la resistenza del guscio. Su tutto preferiamo l'amaro intenso del fondente. Il suo profumo esalta i sensi, è una carezza che investe e travolge. E' un incenso che si spande nell'aria e si srotola morbido e voluttuoso. E poi come bambini ci lasciamo tentare dal cioccolato bianco, dal suo sapore perfettamente rotondo e rassicurante.
D'un tratto penso al piacere fisico più intenso che mi possa venire in mente, fare il bagno in una vasca traboccante di calda cioccolata. Una fantasia evocata forse dal bouquet di profumi che respiriamo nell'aria.
Facciamo una piccola sosta alla Locanda dei Folletti per mangiare qualche tigella, decidiamo di farcirle con il salame e con lo stracchino, beandoci per qualche attimo dei raggi di sole che brillano e ci scaldano la pelle.
Continuiamo ad arrampicarci e ci ritroviamo davanti ad uno stand dove fervono i preparativi per la premiazione della torta al cioccolato più originale, peccato non averlo saputo prima, ci sarebbe piaciuto partecipare e un'idea sul cosa presentare ce l'avremmo avuta. Qui è tutto un luccichio di confezioni e di carta stagnola. Curiosi come siamo, vorremmo sbirciare all'interno, ma è severamente vietato. I divieti sono decisamente noiosi.
Lasciamo lo stand e proseguendo il cammino ci imbattiamo nelle prove sgangherate di un duo che tra l'accordare le chitarre e spostare di continuo le casse degli altoparlanti sembra non riuscire a venirne a capo. Poi finalmente le prime note, "Now that she's back in the atmosphere with drops of Jupiter in her hair...", le riconosco subito, il brano è Drops of Jupiter dei Train e scivola fuori dalle casse addolcendo questo breve momento e riportandomi con la mente alla prima volta che ascoltai questa canzone.
L'aria si fa più frizzante, stanno scendendo le prime ombre della sera e stiamo pensando di tornare a casa, ma un altoparlante annuncia che tra poco si terrà un minicorso di piccola pasticceria all'interno di un teatrino. La cosa ci elettrizza e ci mettiamo subito alla ricerca del posto dove la lezione avrà luogo. Pazientemente attendiamo, una volta entrati ci sistemiamo in prima fila e già non stiamo nella pelle al pensiero dei trucchi e dei segreti che ci verranno svelati. Così almeno pensiamo.
La verità è diversa. Facciamo i complimenti alla Chef di pasticceria, la cui bravura nel realizzare dolci è indiscussa, ma la lezione è stata un flop, è stata oggetto di una continua interruzione da parte di una irresponsabile responsabile della Pro Loco, la quale soffrendo di manie di protagonismo ha aperto bocca ininterrottamente. Morale, la Chef non è riuscita a terminare una sola frase perchè la tipa logorroica si intrometteva a sproposito, così, giusto per dire qualche banalità, facendole perdere il filo. Così si passava all'argomento successivo, ma ogni volta si ripiombava nel circolo vizioso dell'interruzione, dei presenti in platea che si innervosivano, del discorso mozzato a metà, insomma del caos più totale. Siamo riusciti a erudirci appena un po' in tema di pasta di zucchero e relativa lavorazione per ottenere delle decorazioni, nella fattispecie ci sono state mostrate delle rose. Abbiamo appreso nozioni su come far caramellare lo zucchero, su come ottenere dei cestini con quest'ultimo, su come aromatizzarlo col maraschino. Abbiamo seguito il processo che ha portato ad ottenere una fonduta di cioccolato, perfetto per glassare torte o pezzi di frutta. Tutto il resto purtroppo è stato incomprensibile.
Usciamo un po' delusi e ci ritroviamo nella piazzetta del Castello, dove nel frattempo un falconiere presenta i suoi amatissimi gioielli pennuti, un falco maschio ed un falco femmina, maestosi e regali nel loro portamento. Cerchiamo di immortalarli dentro uno scatto, ma si muovono di continuo ed alla fine spiccano il volo e ritornano a troneggiare fieri sulle mura merlate della torre.
Prima di rimetterci in viaggio ci concediamo un'ultima esperienza sensoriale che ci muove la curiosità, si tratta della degustazione di diverse varietà di cioccolato abbinate a vini reggiani. L'idea è certamente originale, quindi diligentemente ci mettiamo in fila ed attendiamo il nostro turno.
Veniamo introdotti a piccoli gruppi in altrettanto piccole sale del Castello, ognuna delle quali è adornata con un diverso scenario, una sorta di set all'interno del quale viene messo in scena per il nostro piacere un breve spettacolo, il trait d'union che ci traghetterà dolcemente verso la degustazione di vino e cioccolato.
Varchiamo la prima soglia e veniamo catapultati in un immaginario Paradiso, immerso in un'ambientazione di bianco totale, uno spazio glauco dai confini netti, con protagonisti assoluti un putto panciuto di bianco vestito, in candida ed indecente calzamaglia ed un angelo-fatina di boccoli biondi imparruccata e alle prese con una scenetta quasi comica, il tutto tra aureole, stelle cadenti e soffici nuvolette. L'improbabile coppia ci offre del cioccolato bianco abbinato a della Malvasia.
Lasciamo il regno paradisiaco e per magia, dopo avere quasi inciampato in un paio di subdoli gradini, ci ritroviamo nel cuore dell'Africa nera, nella semioscurità che lascia intravedere suonatori di bonghi e tamburi, col viso impomatato di lucido nero da scarpe, e ci viene subito da ridere, ma presto ci ricomponiamo perchè.... ohhh, siamo al cospetto della Regina di Saba, sdraiata come una Venere, non desnuda (per fortuna, altrimenti avrei bendato gli occhi a Luca), dicevo sdraiata, su di una elegantissima chaise longue in velluto. Intorno a lei si muovono personaggi baffuti in sahariana e bermuda al ginocchio che ci offrono del cioccolato fondente da assaporare con un, no, non lo voglio dire, ma devo farlo... ecco, con un bicchiere di Lambrusco. No, il Lambrusco no! Mordo con infinito piacere il cioccolato, ma rifiuto l'assaggio alcolico. Non amo il Lambrusco. Ma con tutti i vini che ci sono, non ne potevano scegliere un altro?
Luca non si tira indietro, che ingordo, ma colgo una smorfia di disappunto sul suo viso, e conviene con me che fondente e Lambrusco siano un pessimo abbinamento. Personalmente il cioccolato fondente lo abbinerei ad un corposo Harmonium, ma tra la Sicilia e la zona di Reggio Emilia ci sono almeno mille chilometri d'altre vigne.
Dal rullio di tamburi dell'Africa attraversiamo un corridoio, ci baciamo davanti alla dea dell'amore, impersonata però da un corpulento energumeno vestito da donna, a quanto pare per mancanza di donzelle e in un battibaleno varchiamo l'ennesima soglia.
L'Inferno ci accoglie, tra ululati e lamenti da girone dantesco, in una stanza fredda e gelida e noi che ci aspettavamo un vorticare di fiamme, che almeno ci saremmo scaldati, ci ritroviamo invece a fare da variopinta tappezzeria contro ad una parete, mentre nel bel mezzo del quadrato della stanza campeggia un enorme letto con lenzuola rosso fuoco. Non male la biancheria.
In una visione fluttuante, ragazze agghindate in abiti di velluto rigorosamente rosso e nero, si muovono al ritmo di una musica ossessiva ed ipnotica, finché fa la sua comparsa negli inferi un diavoletto dark che più che un diavolo, ricorda uno dei tanti ragazzi che affollano i concerti di heavy metal. Assistiamo all'adorazione comico satanica e veniamo tentati da un assaggio di cioccolato al peperoncino, abbinato ad un vino chinato.
Rimane un'ultima stanza da visitare, dove ci attende una strega cattiva cattiva che sta studiando nuove alchimie. Tutto oscilla tra oscure parole magiche, pozioni che sobbollono nel classico pentolone da fattucchiera ed un bellissimo Barbagianni, in carne e piume, che nell'immobilità più totale le fa compagnia. E così tra richieste d'innocenti incantesimi per conservare l'amore e per svegliarci dentro giornate piene di sole ci riempiamo la bocca di risate e di schegge di cioccolata alle nocciole annaffiate da un sorso di Brandy.Lasciamo il Castello col buio che ormai si è fatto fitto, rei d'avere rubato l'oro dei raggi del sole e d'avere tolto i veli all'afrodisiaco. Non male per noi, che con il cioccolato abbiamo un rapporto piuttosto lunatico.
A Castellarano invece c'è un Castello che si erge all'ingresso del centro storico e dentro a questo scenario da fiaba scorre, fin dalle prime ore del mattino, un fiume in piena di cioccolato, in verità un festival del cioccolato, intitolato Cioccolando.
Consapevoli del suo potere afrodisiaco, anche se ad essere sinceri troviamo ben più travolgenti molti altri cibi, Luca ed io abbiamo un rapporto piuttosto lunatico col cioccolato. Può capitare che non ne mangiamo per mesi e poi ecco che all'improvviso, la voglia di una mousse o di un tortino dal cuore fondente, irrompe prepotente nel bel mezzo di un giorno qualsiasi e si placa soltanto davanti ad un cucchiaino da affondare nella scura tentazione.
Varchiamo l'ingresso del castello, inerpicandoci subito lungo una ripida stradina acciottolata, ma nemmeno i miei tacchi a spillo si spaventano. Procediamo lungo i bordi della strada e veniamo immediatamente accolti dagli odori densi e caldi del cioccolato e dall'eccitazione febbrile della folla che si accalca voracemente davanti agli stand degli ambulanti.
Tutti al cospetto del cibo degli dei e delle sue magiche proprietà. Adulti, bambini ancora in fasce e persino una sfilata di cani d'ogni razza e dimensione. Castellarano vibra di vita e di voci che si rincorrono tra le mura dell'antica fortezza.
Le vetrine sono uno sfarfallio ed un'ostentazione di prelibatezze, di praline, cioccolatini, tartufi, di frutti canditi al cioccolato, torroni. E d'animaletti, di oggetti d'uso quotidiano, persino di scarpe, di un'intera collezione di scarpe in cioccolato. Quest'ultima in particolare attira la mia attenzione e mi sento un po' Cenerentola mentre provo ad immaginare quale modello potrei calzare.
A poca distanza campeggiano altri blocchi di nobile fondente e di cioccolato al latte e poi un tripudio di nocciole, di praline ripiene di liquorosi elisir, di torte sacher, di muffins, di pain d'epices.
Tutto è in mostra nel suo nero luccichio. Sogni, piccole consolazioni, tentazioni. Il cioccolato sfoggia tutta la sua vanità. E si mescola con le spezie e con gli aromi, addomestica altre magie per vestirsi di nuova e rinnovata sensualità. Il profumo della cannella che si posa sul cacao mi da alla testa. Lo respiro e lo faccio mio.
Passeggiamo instancabili tra le mura del Castello e di tanto in tanto ci soffermiamo ad osservare i pensieri ed i desideri delle persone intorno a noi, prese a riempire sacchetti di dolci amare delizie. Sbocconcelliamo qualche assaggio, cioccolato al caffé, al peperoncino, un tartufo. L'acquolina sale alla bocca nell' attesa di morderne il cuore polposo, di infrangere la resistenza del guscio. Su tutto preferiamo l'amaro intenso del fondente. Il suo profumo esalta i sensi, è una carezza che investe e travolge. E' un incenso che si spande nell'aria e si srotola morbido e voluttuoso. E poi come bambini ci lasciamo tentare dal cioccolato bianco, dal suo sapore perfettamente rotondo e rassicurante.
D'un tratto penso al piacere fisico più intenso che mi possa venire in mente, fare il bagno in una vasca traboccante di calda cioccolata. Una fantasia evocata forse dal bouquet di profumi che respiriamo nell'aria.
Facciamo una piccola sosta alla Locanda dei Folletti per mangiare qualche tigella, decidiamo di farcirle con il salame e con lo stracchino, beandoci per qualche attimo dei raggi di sole che brillano e ci scaldano la pelle.
Continuiamo ad arrampicarci e ci ritroviamo davanti ad uno stand dove fervono i preparativi per la premiazione della torta al cioccolato più originale, peccato non averlo saputo prima, ci sarebbe piaciuto partecipare e un'idea sul cosa presentare ce l'avremmo avuta. Qui è tutto un luccichio di confezioni e di carta stagnola. Curiosi come siamo, vorremmo sbirciare all'interno, ma è severamente vietato. I divieti sono decisamente noiosi.
Lasciamo lo stand e proseguendo il cammino ci imbattiamo nelle prove sgangherate di un duo che tra l'accordare le chitarre e spostare di continuo le casse degli altoparlanti sembra non riuscire a venirne a capo. Poi finalmente le prime note, "Now that she's back in the atmosphere with drops of Jupiter in her hair...", le riconosco subito, il brano è Drops of Jupiter dei Train e scivola fuori dalle casse addolcendo questo breve momento e riportandomi con la mente alla prima volta che ascoltai questa canzone.
L'aria si fa più frizzante, stanno scendendo le prime ombre della sera e stiamo pensando di tornare a casa, ma un altoparlante annuncia che tra poco si terrà un minicorso di piccola pasticceria all'interno di un teatrino. La cosa ci elettrizza e ci mettiamo subito alla ricerca del posto dove la lezione avrà luogo. Pazientemente attendiamo, una volta entrati ci sistemiamo in prima fila e già non stiamo nella pelle al pensiero dei trucchi e dei segreti che ci verranno svelati. Così almeno pensiamo.
La verità è diversa. Facciamo i complimenti alla Chef di pasticceria, la cui bravura nel realizzare dolci è indiscussa, ma la lezione è stata un flop, è stata oggetto di una continua interruzione da parte di una irresponsabile responsabile della Pro Loco, la quale soffrendo di manie di protagonismo ha aperto bocca ininterrottamente. Morale, la Chef non è riuscita a terminare una sola frase perchè la tipa logorroica si intrometteva a sproposito, così, giusto per dire qualche banalità, facendole perdere il filo. Così si passava all'argomento successivo, ma ogni volta si ripiombava nel circolo vizioso dell'interruzione, dei presenti in platea che si innervosivano, del discorso mozzato a metà, insomma del caos più totale. Siamo riusciti a erudirci appena un po' in tema di pasta di zucchero e relativa lavorazione per ottenere delle decorazioni, nella fattispecie ci sono state mostrate delle rose. Abbiamo appreso nozioni su come far caramellare lo zucchero, su come ottenere dei cestini con quest'ultimo, su come aromatizzarlo col maraschino. Abbiamo seguito il processo che ha portato ad ottenere una fonduta di cioccolato, perfetto per glassare torte o pezzi di frutta. Tutto il resto purtroppo è stato incomprensibile.
Usciamo un po' delusi e ci ritroviamo nella piazzetta del Castello, dove nel frattempo un falconiere presenta i suoi amatissimi gioielli pennuti, un falco maschio ed un falco femmina, maestosi e regali nel loro portamento. Cerchiamo di immortalarli dentro uno scatto, ma si muovono di continuo ed alla fine spiccano il volo e ritornano a troneggiare fieri sulle mura merlate della torre.
Prima di rimetterci in viaggio ci concediamo un'ultima esperienza sensoriale che ci muove la curiosità, si tratta della degustazione di diverse varietà di cioccolato abbinate a vini reggiani. L'idea è certamente originale, quindi diligentemente ci mettiamo in fila ed attendiamo il nostro turno.
Veniamo introdotti a piccoli gruppi in altrettanto piccole sale del Castello, ognuna delle quali è adornata con un diverso scenario, una sorta di set all'interno del quale viene messo in scena per il nostro piacere un breve spettacolo, il trait d'union che ci traghetterà dolcemente verso la degustazione di vino e cioccolato.
Varchiamo la prima soglia e veniamo catapultati in un immaginario Paradiso, immerso in un'ambientazione di bianco totale, uno spazio glauco dai confini netti, con protagonisti assoluti un putto panciuto di bianco vestito, in candida ed indecente calzamaglia ed un angelo-fatina di boccoli biondi imparruccata e alle prese con una scenetta quasi comica, il tutto tra aureole, stelle cadenti e soffici nuvolette. L'improbabile coppia ci offre del cioccolato bianco abbinato a della Malvasia.
Lasciamo il regno paradisiaco e per magia, dopo avere quasi inciampato in un paio di subdoli gradini, ci ritroviamo nel cuore dell'Africa nera, nella semioscurità che lascia intravedere suonatori di bonghi e tamburi, col viso impomatato di lucido nero da scarpe, e ci viene subito da ridere, ma presto ci ricomponiamo perchè.... ohhh, siamo al cospetto della Regina di Saba, sdraiata come una Venere, non desnuda (per fortuna, altrimenti avrei bendato gli occhi a Luca), dicevo sdraiata, su di una elegantissima chaise longue in velluto. Intorno a lei si muovono personaggi baffuti in sahariana e bermuda al ginocchio che ci offrono del cioccolato fondente da assaporare con un, no, non lo voglio dire, ma devo farlo... ecco, con un bicchiere di Lambrusco. No, il Lambrusco no! Mordo con infinito piacere il cioccolato, ma rifiuto l'assaggio alcolico. Non amo il Lambrusco. Ma con tutti i vini che ci sono, non ne potevano scegliere un altro?
Luca non si tira indietro, che ingordo, ma colgo una smorfia di disappunto sul suo viso, e conviene con me che fondente e Lambrusco siano un pessimo abbinamento. Personalmente il cioccolato fondente lo abbinerei ad un corposo Harmonium, ma tra la Sicilia e la zona di Reggio Emilia ci sono almeno mille chilometri d'altre vigne.
Dal rullio di tamburi dell'Africa attraversiamo un corridoio, ci baciamo davanti alla dea dell'amore, impersonata però da un corpulento energumeno vestito da donna, a quanto pare per mancanza di donzelle e in un battibaleno varchiamo l'ennesima soglia.
L'Inferno ci accoglie, tra ululati e lamenti da girone dantesco, in una stanza fredda e gelida e noi che ci aspettavamo un vorticare di fiamme, che almeno ci saremmo scaldati, ci ritroviamo invece a fare da variopinta tappezzeria contro ad una parete, mentre nel bel mezzo del quadrato della stanza campeggia un enorme letto con lenzuola rosso fuoco. Non male la biancheria.
In una visione fluttuante, ragazze agghindate in abiti di velluto rigorosamente rosso e nero, si muovono al ritmo di una musica ossessiva ed ipnotica, finché fa la sua comparsa negli inferi un diavoletto dark che più che un diavolo, ricorda uno dei tanti ragazzi che affollano i concerti di heavy metal. Assistiamo all'adorazione comico satanica e veniamo tentati da un assaggio di cioccolato al peperoncino, abbinato ad un vino chinato.
Rimane un'ultima stanza da visitare, dove ci attende una strega cattiva cattiva che sta studiando nuove alchimie. Tutto oscilla tra oscure parole magiche, pozioni che sobbollono nel classico pentolone da fattucchiera ed un bellissimo Barbagianni, in carne e piume, che nell'immobilità più totale le fa compagnia. E così tra richieste d'innocenti incantesimi per conservare l'amore e per svegliarci dentro giornate piene di sole ci riempiamo la bocca di risate e di schegge di cioccolata alle nocciole annaffiate da un sorso di Brandy.Lasciamo il Castello col buio che ormai si è fatto fitto, rei d'avere rubato l'oro dei raggi del sole e d'avere tolto i veli all'afrodisiaco. Non male per noi, che con il cioccolato abbiamo un rapporto piuttosto lunatico.
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LASAGNE AL FORNO CON BROCCOLI, GAMBERI E BESCIAMELLA AI FUNGHI PORCINI
Ingredienti per la pasta:
100 gr di farina di grano tenero
100 gr di farina di semola
2 uova
1 pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno delle lasagne:
400 gr di broccoli (solo le teste)
3 spicchi d'aglio
1 cipolla piccola
400 gr di gamberi freschi
4 acciughe sott'olio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
parmigiano reggiano e pecorino romano
Ingredienti per la besciamella ai funghi porcini:
1/2 litro di latte
75 gr di burro
60 gr di farina
sale e pepe
15 gr di funghi porcini essiccati
Ingredienti per la pasta:
100 gr di farina di grano tenero
100 gr di farina di semola
2 uova
1 pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno delle lasagne:
400 gr di broccoli (solo le teste)
3 spicchi d'aglio
1 cipolla piccola
400 gr di gamberi freschi
4 acciughe sott'olio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
parmigiano reggiano e pecorino romano
Ingredienti per la besciamella ai funghi porcini:
1/2 litro di latte
75 gr di burro
60 gr di farina
sale e pepe
15 gr di funghi porcini essiccati
La pasta al forno è una delle nostre debolezze e ogni tanto amiamo prepararne e provare accostamenti diversi dal solito.
Per prima cosa prepariamo la pasta fresca, impastando le uova, la farina ed un pizzico di sale. Lasciamo riposare l'impasto per circa mezzora e poi stendiamo la sfoglia con l'Imperia, tagliando dei rettangoli di pasta che andremo a sbollentare per pochi attimi in acqua bollente salata e che faremo asciugare su dei canovacci.
Terminata questa operazione procediamo alla preparazione del condimento per le lasagne. Cominciato con la pulizia dei gamberi e con la rimozione del carapace e del filetto nero.
Laviamo i broccoli e tagliamo le teste in piccoli pezzetti.
Mettiamo a scaldare un filo d'olio extravergine d'oliva in una padella capiente, uniamo gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati e facciamo dorare, dopodichè andremo ad aggiungere la cipolla finemente tritata ed i broccoli.
Facciamo saltare il tutto per qualche minuto, uniamo anche i gamberi e lasciamo cuocere brevemente. A questo punto versiamo il vino bianco secco e lasciamo evaporare. Aggiungiamo le acciughe spezzettate e regoliamo di sale e di pepe.
Il condimento è pronto ed è davvero ricco di sapore.
Prepariamo la besciamella.
Facciamo scaldare il latte in un pentolino. In un padellino facciamo fondere dolcemente il burro al quale andremo poi a unire lentamente la farina, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi.
Quando il latte è leggermente caldo, versiamo il composto di burro e farina a filo, amalgamando per bene il tutto. A fiamma media continuiamo a mescolare finchè la besciamella si sarà addensata quanto basta. Togliamo dal fuoco e regoliamo di sale e di pepe. A questo punto, volendo noi profumare la nostra besciamella, con il sapore dei funghi, andremo ad aggiungere alla salsa, i funghi porcini essiccati che avremo lasciato in ammollo per almeno mezzora. Li spezzettiamo e li uniamo alla salsa besciamella.
Ora procediamo alla realizzazione della teglia di lasagne.
Imburriamo la teglia e andiamo a stendere sul fondo un leggero strato di besciamella e di condimento. A questo punto stendiamo i rettangoli di sfoglia precedentemente sbollentata e farciremo con una generosa dose di condimento. Stendiamo uno strato di besciamella ed irroriamo con del parmigiano reggiano e con del pecorino romano grattugiati. Stendiamo un altro strato di sfoglia, condimento, besciamella, parmigiano e via dicendo.
Passiamo in forno caldo a 190 gradi per circa 35 minuti, togliamo dal forno, impiattiamo e poi finalmente gustiamo questa bontà divina di pasta.
BROCCOLI AND PRAWNS LASAGNA WITH MUSHROOMS SCENTED BECHAMEL SAUCE
Ingredients for fresh pasta dough:
200 g flour
2 eggs
1 pinch of salt
Ingredients for the fish and broccoli sauce:
400 g broccoli (just the heads)
3 cloves garlic
1 onion finely minced
400 g fresh prawns
extravirgin olive oil
1/2 glass dry white wine
4 anchovies
salt and pepper
grated Parmigiano cheese
Ingredients for the mushrooms scented bechamel sauce:
1/2 liter milk
75 g butter
60 g all-purpose flour
salt and pepper
15 g dried mushrooms (they need to be soaked in water for about 20 minutes)
Ingredients for fresh pasta dough:
200 g flour
2 eggs
1 pinch of salt
Ingredients for the fish and broccoli sauce:
400 g broccoli (just the heads)
3 cloves garlic
1 onion finely minced
400 g fresh prawns
extravirgin olive oil
1/2 glass dry white wine
4 anchovies
salt and pepper
grated Parmigiano cheese
Ingredients for the mushrooms scented bechamel sauce:
1/2 liter milk
75 g butter
60 g all-purpose flour
salt and pepper
15 g dried mushrooms (they need to be soaked in water for about 20 minutes)
We like to try many different lasagna recipes and this is a wonderful one that we want to share with the world.
First of all mound the flour in the center of a large wooden cutting board. Make a well in the middle of the flour and add the eggs and the salt. Using a fork, beat together the eggs and begin to incorporate the flour starting with the inner rim of the well. Start out by kneading the dough with both hands. The dough should be elastic. Wrap the dough in plastic and allow it to rest for about 30 minutes. Then roll it with the Imperia machine, then keep on rolling again until thin as desired. Cut the pasta in rectangles, we will call them noodles.
The noodles need to be soaked in boiling salted water for a few minutes. Bring a pot of salted water to the boil and cook the noodles just for a couple of minutes.
Wash the prawns and remove the exoskeleton covering the abdomens and tails from the fish. Take a broad skillet and heat the extravirgin olive oil in it with the garlic. Add the onion and the broccoli heads (you have to cut them in little pieces). When the garlic begins to crackle remove it and add the fish. Cook all this mixture for a few minutes over a brisk flame. Sprinkle the wine over it and when it has evaporated, add anchovies and check seasoning with a pinch of salt and pepper.
Now the bechamel sauce.
In a medium saucepan heat the butter until melted. Add the flour and stir until smooth. Heat the milk in a separate pan until just about to boil. Add the hot milk to the butter mixture. Bring to a boil and cook for about ten minutes. Cook stirring constantly, then remove from heat. Season with salt and pepper and add the dried mushrooms in little pieces. Mix well.
Now we start building the lasagna layers. Use a 9x13 inch baking pan. Spread a bit of bechamel sauce on the bottom of the pan. Lay 4 noodles across the layer of bechamel sauce. Spread the fish and broccoli sauce mixture over the layer of noodles. Spread the bechamel sauce and grated Parmigiano cheese. Lay down the next layer of noodles, then the fish sauce, the bechamel sauce and grated Parmigiano cheese. Lay down another layer of noodles. Sprinkle the remaining cheese on top. Bake in preheated oven at 190 C for about 35 minutes. Remove from oven and serve immediately.
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PREMI
Il primo segno che la primavera è alle porte, ci arriva dalla speciale Maestra Laura,
e con queste poche regole,
1° postare il premio
2° passare il premio a 12 amici
3° mettere i loro link
4° avvisarle del premio ricevuto
5°dire chi ti ha regalato il premio
Lo passiamo a:
Unika, Caty, Manu, Lady Cocca, Lady Boheme, Dida70, Francesca di "Non solo creazioni", Italians do Eat Better, Brad, Stella, Marifra e Minù.
1° postare il premio
2° passare il premio a 12 amici
3° mettere i loro link
4° avvisarle del premio ricevuto
5°dire chi ti ha regalato il premio
Lo passiamo a:
Unika, Caty, Manu, Lady Cocca, Lady Boheme, Dida70, Francesca di "Non solo creazioni", Italians do Eat Better, Brad, Stella, Marifra e Minù.
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La carissima Annamaria, Unika, ci ha donato questa dolcissima creatura!
Anche qui ci sono alcune regoline da rispettare.
1 Postare questa frase: "Nenhum olhar è mais puro do que una criança"
2 Postare il premio
3 Fare riferimento a questo Forum "ARTEDALI" http://li-katuki.blogspot.com
4 Passarlo a dieci amici.
e noi lo passiamo con piacere a: Rita, Betty, La Cucina di Federica, Il Folletto Paciugo, Pensieri e Pasticci, Lo, Minnie, Scarlet, Claudia di "my Ricettarium" e Maestra Laura
1 Postare questa frase: "Nenhum olhar è mais puro do que una criança"
2 Postare il premio
3 Fare riferimento a questo Forum "ARTEDALI" http://li-katuki.blogspot.com
4 Passarlo a dieci amici.
e noi lo passiamo con piacere a: Rita, Betty, La Cucina di Federica, Il Folletto Paciugo, Pensieri e Pasticci, Lo, Minnie, Scarlet, Claudia di "my Ricettarium" e Maestra Laura
Che ricette di eccellenza.. che foto da sballo, complimenti, sempre
RispondiEliminaMaurizio
Questo posto ha un atmosfera incredibile,fantstica in tutti i sensi!
RispondiEliminale scarpe al cioccolato sono meravigliose,mai viste!
La ricetta chiude in bellezza questo bellissimo post,grazie per averci fatto conoscere questo nuovo scorcio d'Italia!
Le foto sono bellissime...la lasagna...mmm..libidinee...complimenti anche per i premi!!! un bacio Luciana
RispondiEliminaMa che meraviglia la descrizione della vs. domenica!! E che lasagne superbe!!! Chissà che gusto.... Interessante il vs. post... ;-)
RispondiEliminaFranci
buondì, siete forti, trovate sempre luoghi stupendi,feste al limite dello spettacolare!
RispondiEliminaCiao Sabrina & Luke!
RispondiEliminaWhat a beautiful narration of your Sunday Chocolate adventure! ...and Sabrina, your chocolate bath fantasy...oh la la....!!!:)))
Lasagna looks delicious by the way!
thanks for visiting my blog and comment! Ciao and see you soon! XO
che belle foto ci avete regalato... scegliete sempre feste bellissime e noi non possiamo che ringraziarvi per la gioia della condivisione!!!! la lasagna poi è un capolavoro... vi abbraccio a presto :)
RispondiEliminaMa voi mi volete far svenire?
RispondiEliminaNon posso vedere queste cose, io devo iniziare una finta dieta!
Caspita, mi tocca rimandare... :P
ciaoooo!! non ho parole!!le foto sono magnifiche...e vogliamo parlare di questa mega lasagna??? un piatto da chef!! complimenti!!
RispondiEliminaGrazie infinite per aver pensato a me!! un abbraccio!!
mamma mia quello era il mondo dei balocchi per tutti i golosi!!quelle scarpe poi perfette sarebbe un peccato mangiarle:-)la lasagna poi goduriosissima!!!insomma tutto splendido come sempre!!bacioni imma
RispondiEliminaIl posto è molto carino e la lasagna deve essere super! complimenti ragazzi!
RispondiEliminaCiao
Marie
Ciao ragazzi!!! ma che castello splendido che avte scovato.. siete due bravissimi girovaghi!!! Ottima la vostra lasagna.. ho già avuto modo di sperimentare l'accoppiata broccolo-gamberetti... divini insiemne.. ma farci una lasagna!!!!..:-p slurpp che bontà!! smack!!!!
RispondiEliminaAh e poi la lasagna con tutta quella besciamella... yum yum! Sono le 12 e 30 passate, sto morendo di fame!!!
RispondiEliminaUhhhh, mi sembra di aver fatto un tuffo nel cioccolato! Lo adoro e ne mangerei quintali se non fosse che sono leggermente allergica. Mi devo sempre accontentare di un pezzettino se non voglio gonfiarmi... penso che ad una festa del cioccolato morirei! Guardare e non toccare? Nooooo! Le evito sempre infatti, sono costretta :P Però che invidiaaaa!
RispondiEliminache bei posti! fate bene ad esplorarli tutti!!! buonissime queste lasagne, ne mangerei due piatti consecutivi! un bacione.
RispondiEliminache dire!erto che le persone che interrompono un discorso fanno saltare i nervi,soprattutto quando l'argomento è interessante...evidentemente la signora soffriva della sindrome del "sono trasparente,nessuno mi vede"....
RispondiEliminaA presto Lu
Mi piace la vostra lasagna diversa... anche io questa settimana ne ho fatto una diversa dalle solite... Belle le vostre escursioni domenicali, dovremmo cominciare anche noi a farle!
RispondiEliminacon i vostri post viaggio anche io!!!mi piace leggere e vedere le vostre foto...grazie grazie grazie vi abbraccio fortissimo un besito
RispondiEliminagrazie per il premio! che dire ora come ora...mi invoglia più la lasagna che il cioccolato....ultimamente mi fa venire mal di testa...e non lo cerco...anche se a volte basta il profumo per cascarci! un bacione
RispondiEliminaMa anche a tarda notte vi prendolo le voglie di dolce (in particolare di gelato): VIZZZIOSI !!! :-D
RispondiEliminaCarina la manifestazione: anche le scarpe di cioccolato... un vero paradiso per Sabrina :-D
Ma non potevate zittire la logorroica ? Mannaggia...
bella, ricca, quasi barocca, la vostra lasagna è una vera sinfonia di sapori. complimenti ai cuochi!
RispondiEliminaLa ricetta della lasagna sembra proprio buona, la devo girare a mia suocera così cambia per un po' la rituale lasagna di ragù domenicale! Che bella gita che vi siete fatti ragazzi, è un posto stupendo! In più il cioccolato e i mini corsi...fantastico! E le scarpe di cioccolato sono bellissime ^^
RispondiEliminagrazie del bellissimo fiore.siete sempre gentilissimi.una bellissima festa al castello con cioccolato!!!!complimenti!!!
RispondiEliminaehm...scusate e della lasagnuzza non vogliano dire nulla???
RispondiEliminaLIBIDINE!!!!!!!!!!!!!!!!
ma grazie tesorissimi miei!!!
RispondiEliminaun fiore particolarmente gradito perchè annuncia la primavera che ormai è nell'aria, si si la sento!
e poi che bel posto e che bella manifestazione! grazie del reportage perchè mi è sembrato di essere lì con voi!
un abbraccio forte forte forte
dida
Che splendide immagini! adoriamo i posti come questo..che sembrano essersi fermati nel tempo...il mediovevo, fatto di regine, stregoni e tante storie!
RispondiEliminaavete anche trovato un tempo splendido!
che buone queste lasagne: proprio ricche e quanti sapori diversi mescolati assieme!! ci incuriosiscono davvero!! complimenti per l'idea!
un bacione ad entrambi
Siete sempre sempre sempre sempre sempre fenomenali....
RispondiEliminai post.. le foto... il vostro volervi bene...
Bravi.... è un piacere leggervi.. sempre...
abbracci..
Matteo
Carissimi, complimenti per la vostra fantastica avventura in questo magico mondo di cioccolato! Le immagini, come sempre, sono meravigliose e le vostre lasagne sono un tripudio di sapori indescrivibile! Vi ringrazio con tutto il mio cuore per avermi donato questo premio! Un abbraccio forte forte
RispondiEliminaRagazzi...grazie di averci portato a spasso con voi! E in più abbiamo trovato una cosa fantastica, l'unione delle passioni di tutti e due - cioccolato e scarpe- ^^ Vi lasciamo immaginare chi impazzisca per il cioccolato e chi per le calzature!Hehehehe ciao carissimi un abbraccione!!
RispondiEliminaBella la vostra domenica e bello il castello...l'atmosfera che si respira...proprio proprio bello!!!
RispondiEliminaGRAZIE per il premio e per aver pensato a me!!!!!UN ABBRACCIO carissimi
ps. la lasagna è da urlo!!!!
ps. del ps.ve l'ho mai detto che fate troppa simpatia nell'header...troppo carini
Cioccolando per il castello...bellissimo! Il posto è bello a prescindere, sia chiaro :-)
RispondiEliminaGrazie Sabrina e Luca per questo bellissimo premio, lo accetto con volentieri. Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie mille per il premio e per la vostra visita da me.
RispondiEliminaLe lettere Z, C, e Q non fanno parte del sistema della lingua finlandese e perciò possono essere un po' problematici quando si studiano altre lingua. Anche G è una lettera piuttosto rara.
Quanti castelli ci saranno in Italia? La risposta non è "troppi", perché sono bellissimi. Mi piacciono anche quelle scarpe di Cenerentola :)
mmmmmh, dopo il caffè mi ci voleva proprio un po' di cioccolato anche se solo virtuale :)
RispondiEliminaConfesso di non essere molto amante delle verdure e quando posso, cerco sempre di mimetizzarle nelle altre portate.
Mi sembra un'ottima idea questa dei broccoli nelle lasagne e con quest'ottima besciamella dovrei ammortizzarne il sapore :)
quasi quasi ci provo.
Grazie mille per il premio ♥
Anche io ho un rapporto lunatico con il cioccolato, d'inverno nei periodi di stress tendo a mangiarne un pò di più, ma già con l'arrivo della primavera mi passa la voglia.
RispondiEliminaHo letto con piacere il vostro viaggio, che peccato che il corso di pasticceria sia stato un flop. Comunque penso sia stato bello essere a Cioccolando e provare diversi abbinamenti con il cioccolato.
Se non vi dispiace vi rubo la ricetta della besciamella ai porcini...buona...
Ciao cari e a presto! ;)
Ciao!
RispondiEliminaBellissimo il racconto (come al solito mi incantate fino alla fine!), l'unica cosa che ho da rimproverarvi...ma con tutta quella cioccolata in giro non potevate usarne giusto un po' per tappare la bocca alla tipa della pro loco???^_^
L'importante alla fine è aver trascorso una bella giornata e il risultato dal vostro post mi sembra sia stao più che raggiunto!
A presto.
Nunzia
Non so da che parte incominciare...le lasagne!!! Ragazzi che goduria!!!
RispondiEliminaLa cioccolata! Io non ho conflitti con la cara, dolce, bellissima, magnifica cioccolata! La mangerei, e la mangio sempre! Prima, durante e dopo colazione, pranzo, merenda e cena...Adoro il fondente, anche al 90%, quello al latte per quando sono triste, quello bianco quando ho voglia di tornare bambina...per non parlare di quella crema alle nocciole....
Poi mi avete fatto ridere di cuore con quella specie di tour degustativo, roba da oscar!!!CIAO
La vostra lasagna ha qualcosa di veramente super, bellissime le foto, veramente un bel post. Grazie per il passaggio tra le mie pagine e non vi so dire cosa sia successo poi alle oche, di certo penso che se lui abbia seguito l'istinto si è unito allo stormo, ammenochè...l'amore non abbia prevalso... ciao e alla prox.
RispondiEliminaChe foto incoatevoli il reportage è magnifico la lasagna una goduria...buona giornata Luisa
RispondiEliminaSqalve ragazzi, grazie di essere passati a trovarmi, mi fa molto piacre conoscervi, il vostro blog è molto interessante, come anche le ricette che contiene.
RispondiEliminaHo assaporato con voi tutti i tipi di cioccolato che avete assaggiato e pure i vini e il brandy.
Grazie del magnifico reportage, vi inserisco tra i preferiti e ci vedremo spesso.
Un abbraccio!!!!!!!
Da farsi venire la glicemia a 1000....Mi mandi quelle scarpe a pois per via e-mail?
RispondiEliminaeheheh
baci
le foto bellissime rispecchino appieno lo scritto del post e la ricetta è solamente fantastica!!!un grande abbraccio Tittina
RispondiEliminaQueste lasagne bucano lo schermo!!!
RispondiEliminaChe bella giornata avete passato!
Post superbo, racchiude tutto:divertimento, cibo, curiosità, spettacolo, storia...
RispondiEliminaSempre ad maiora ragazzi splendidi!
eccomi ragazzi scusate il tremendo ritardo... vi ringrazio infinitamente per il bellissimo premio, fa sempre molto piacere!
RispondiEliminama che bello quel castello...
buon w.e.
baci.
Carissimi, ho dei premi per voi, se vi fa piacere, sono vostri! Un bacio e buon fine settimana
RispondiEliminaPerfetto...ora si che va bene...ehehe bastava cambiare impostazioni vero?? Vabbè ora vo a riposarmi che domani...si va a prendere del buon prosecco in quel di Valdobbiadene.Insomma si va per cantine....
RispondiEliminanotte ;)
nissima ricetta , anch'io la faccio simile ,che buonaaaaaaaaaaa! grazie
RispondiEliminaciao army