Dopo la voluttà del Natale con l'atmosfera un po' irreale che si porta dietro, che pare di galleggiare sul mondo, tra frigoriferi di casa ripieni all'inverosimile, dall'alto di vere e proprie catene montuose di panettoni che si innalzano dai pavimenti dei supermercati, tra cori di Jingle Bells e White Christmas sparati senz'anima dalle casse della tv, tra il livido imbuto del traffico impazzito e le luci della città che le danno una parvenza di vita anche nel cuore della notte, ormai Bologna si è spogliata di luci ed addobbi, si è tolta l'abito della festa e giace esanime come un ammasso di tinte grigie nella morsa di un gelido ed impietoso gennaio.
I sogni sono tornati a rubarli la nebbia, la fretta, le otto ore di lavoro quotidiano e Bologna si sveglia presto la mattina, affogandoci nei suoi vapori umidi. Piove pioggia, piove freddo e sembra interminabile.
Approfittando di qualche giorno di riposo extra, Luca ed io abbiamo dato fondo alle nostre energie tra lavori di casa, viaggi all'Ikea a perderci tra interi reparti di mobili, ai vari Castorama a sognare sulle tonalità del parquet che starebbe bene a casa nostra, infine al supermercato a riempire il carrello d' ingredienti per cenette romantiche.A volte basta poco per essere felici, a noi basta stare vicini vicini, infagottarci nei nostri caldi cappotti, andare ad esempio a passeggiare nei campi ancora ricoperti da un soffice manto di neve, sereni, quasi divertiti dall'aria gelida che ci fa tremare dalla testa ai piedi, abbandonati al sopore di un'ultima lingua di sole.
Bastano due biglietti per il cinema, per sprofondare in morbide poltroncine davanti ad uno schermo gigante, a guardare la vita scorrere dentro altre storie. Magari qualche fuga improvvisata, alla ricerca di un locale intimo, di un calice che si tinge di rosso, di musica jazz che si insinui come filigrana nell'aria che respiriamo.
E parlando di questo ripenso a quella notte che siamo usciti di casa quasi in pigiama e sorrido, rivivendola una seconda volta.
La voglia di qualcosa di dolce, di un gelato per l'esattezza, squaglia il torpore della nostra notte davanti alla tv.
"Luca non hai una voglia matta di gelato?" gli chiedo con un leggero sorriso che si fa sempre più ampio sul mio viso.
"Sì, sei sicura che nel freezer non ne abbiamo più?". Scuoto la testa e non serve nemmeno che vada a controllare, avevamo sei cornetti alla panna, ne abbiamo mangiati tre a testa, quindi non possono essercene altri. Insiste che vada a buttare un occhio, lo accontento e torno in camera con un trancio d'arrosto congelato, delle bistecche, del ragù, una confezione di spinaci ed una mezza di gamberetti.
"Le uniche cose che abbiamo di congelate sono queste e ovviamente le mie mani, adesso!" e lo faccio ritirare a riccio mentre cerco di infilargliele sotto la T-shirt arancione che ha indosso.
Risistemo tutto per bene nel freezer e torno sotto le coperte a guardare la tv, accoccolandomi sulla spalla di Luca e raggomitolandomi su di lui, nella mia posizione preferita.
Ma la voglia di dolce sta riempiendo anche i pensieri di Luca e quello che era solo un iniziale capriccio è diventato un vero e proprio bisogno. L'idea di soddisfarlo ci spinge a passare in rassegna tutti i locali che vendono gelati e che all'una di notte possono essere aperti a Bologna. A quest'ora è tutto chiuso. Non è come a Londra che se hai voglia di due uova strapazzate alle tre di notte, basta scendere sotto casa, fare due passi e trovare lo spaccio aperto, dove puoi trovare di tutto, anche il giornale del giorno appena passato a soli 10 p. Io compravo sempre il The Sun per leggere la rubrica "Dear Deidre", che mi appassionava come certi film ad episodi, mi piaceva leggere quelle stranezze in cui a tutti succedevano le cose più strambe.
Luca all'improvviso ha l'intuizione giusta.
"Vestiti" mi dice "Che prendiamo l'autostrada e ci fermiamo in un autogrill!"
L'idea è geniale e salto sul letto perchè vado matta per questo genere di cose. Nel palazzo dove abitiamo dormono tutti, mentre noi siamo svegli più che mai e pronti a balzare in macchina.
Lasciamo il caldo, fedele compagno sotto le nostre lenzuola, ed entriamo dentro un paio di jeans. La maglietta del pigiama, che in verità non lo è perchè a letto non indosso mai pigiami, la tengo, mi basta una felpa con la zip da metterci sopra, una sciarpa, il cappotto e per finire, un paio di stivali.
E parlando di questo ripenso a quella notte che siamo usciti di casa quasi in pigiama e sorrido, rivivendola una seconda volta.
La voglia di qualcosa di dolce, di un gelato per l'esattezza, squaglia il torpore della nostra notte davanti alla tv.
"Luca non hai una voglia matta di gelato?" gli chiedo con un leggero sorriso che si fa sempre più ampio sul mio viso.
"Sì, sei sicura che nel freezer non ne abbiamo più?". Scuoto la testa e non serve nemmeno che vada a controllare, avevamo sei cornetti alla panna, ne abbiamo mangiati tre a testa, quindi non possono essercene altri. Insiste che vada a buttare un occhio, lo accontento e torno in camera con un trancio d'arrosto congelato, delle bistecche, del ragù, una confezione di spinaci ed una mezza di gamberetti.
"Le uniche cose che abbiamo di congelate sono queste e ovviamente le mie mani, adesso!" e lo faccio ritirare a riccio mentre cerco di infilargliele sotto la T-shirt arancione che ha indosso.
Risistemo tutto per bene nel freezer e torno sotto le coperte a guardare la tv, accoccolandomi sulla spalla di Luca e raggomitolandomi su di lui, nella mia posizione preferita.
Ma la voglia di dolce sta riempiendo anche i pensieri di Luca e quello che era solo un iniziale capriccio è diventato un vero e proprio bisogno. L'idea di soddisfarlo ci spinge a passare in rassegna tutti i locali che vendono gelati e che all'una di notte possono essere aperti a Bologna. A quest'ora è tutto chiuso. Non è come a Londra che se hai voglia di due uova strapazzate alle tre di notte, basta scendere sotto casa, fare due passi e trovare lo spaccio aperto, dove puoi trovare di tutto, anche il giornale del giorno appena passato a soli 10 p. Io compravo sempre il The Sun per leggere la rubrica "Dear Deidre", che mi appassionava come certi film ad episodi, mi piaceva leggere quelle stranezze in cui a tutti succedevano le cose più strambe.
Luca all'improvviso ha l'intuizione giusta.
"Vestiti" mi dice "Che prendiamo l'autostrada e ci fermiamo in un autogrill!"
L'idea è geniale e salto sul letto perchè vado matta per questo genere di cose. Nel palazzo dove abitiamo dormono tutti, mentre noi siamo svegli più che mai e pronti a balzare in macchina.
Lasciamo il caldo, fedele compagno sotto le nostre lenzuola, ed entriamo dentro un paio di jeans. La maglietta del pigiama, che in verità non lo è perchè a letto non indosso mai pigiami, la tengo, mi basta una felpa con la zip da metterci sopra, una sciarpa, il cappotto e per finire, un paio di stivali.
"Gli stivali non si abbinano con il colore della felpa" sottolinea Luca, ridendo per l'assortimento casuale di quello che mi sono messa addosso. "Ti scatterei una foto!" aggiunge divertito, ma io la scatterei a lui, che non è certo in giacca e cravatta, anzi si è vestito sopra al pigiama, che i jeans quasi non si chiudevano.
Dopo dieci minuti di schermaglie ci ritroviamo in macchina, lungo la strada che, avvolta nel silenzio, scivola via. Non c'è anima viva in giro, la vita della gente a quest'ora è rintanata nel sonno, siamo solo noi, dentro una notte incappucciata nel suo freddo abbandono. Oltrepassiamo una lunga fila di lampioni che poi si spengono e lasciano spazio all'oscurità non appena la città cede il passo alla campagna.
Imbocchiamo l'autostrada, la radio riempie l'aria del paesaggio appena sfiorato in velocità e ci regala perle di classici come "Stairways to Heaven" dei Led Zeppelin.
"Me la traduci questa canzone?" mi chiede Luca e poi fa un sorriso tutto dolce e tutto mio.
Siamo un'ombra scura lungo un gelido tratto d'asfalto e potremmo anche decidere di non fermarci all'autogrill, ma di proseguire il viaggio fino alle prime ore del mattino ed arrivare in un posto qualsiasi. Ma poi d'un tratto, tutto il buio che ci circonda ci avvicina ad uno sfavillio di luci, ad insegne rosse con lampi di giallo. Luci al neon che invadono ogni centimetro di strada, fin negli angoli più scuri, rendendo più definiti i contorni dell'autogrill.
Scendiamo, coperti dai nostri lunghi cappotti, coi capelli un po' in disordine come quelli di chi ha affrontato un lungo viaggio o si è appena alzato dal letto, ed entriamo di corsa per chiudere fuori il freddo.
Dopo dieci minuti di schermaglie ci ritroviamo in macchina, lungo la strada che, avvolta nel silenzio, scivola via. Non c'è anima viva in giro, la vita della gente a quest'ora è rintanata nel sonno, siamo solo noi, dentro una notte incappucciata nel suo freddo abbandono. Oltrepassiamo una lunga fila di lampioni che poi si spengono e lasciano spazio all'oscurità non appena la città cede il passo alla campagna.
Imbocchiamo l'autostrada, la radio riempie l'aria del paesaggio appena sfiorato in velocità e ci regala perle di classici come "Stairways to Heaven" dei Led Zeppelin.
"Me la traduci questa canzone?" mi chiede Luca e poi fa un sorriso tutto dolce e tutto mio.
Siamo un'ombra scura lungo un gelido tratto d'asfalto e potremmo anche decidere di non fermarci all'autogrill, ma di proseguire il viaggio fino alle prime ore del mattino ed arrivare in un posto qualsiasi. Ma poi d'un tratto, tutto il buio che ci circonda ci avvicina ad uno sfavillio di luci, ad insegne rosse con lampi di giallo. Luci al neon che invadono ogni centimetro di strada, fin negli angoli più scuri, rendendo più definiti i contorni dell'autogrill.
Scendiamo, coperti dai nostri lunghi cappotti, coi capelli un po' in disordine come quelli di chi ha affrontato un lungo viaggio o si è appena alzato dal letto, ed entriamo di corsa per chiudere fuori il freddo.
Ordiniamo due caffé, macchiati con un po' di crema di latte, per addolcirne l'amaro. I caffé dell'autogrill hanno sempre un retrogusto metallico, mi chiedo il perchè. Nel frattempo ci guardiamo attorno, alla ricerca del frigo dei gelati, ma qui non ce n'è traccia.
Proveremo con l'autogrill nella direzione opposta, quella che imbocchiamo per tornare a Bologna. La fortuna questa volta ci sorride, finalmente riusciamo a mettere le mani su due preziosi cornetti alla panna e ci avviamo alla cassa passando attraverso una foresta di patatine, di snack di tutti i tipi, di biscotti, caramelle, per poi superare una pila di riviste e di libri. Ne scorriamo i titoli, alla ricerca di niente o di qualcosa. Curiosiamo tra un mucchio di romanzi in edizione tascabile, mentre la commessa davanti al registratore di cassa sbadiglia e attende solo che ci decidiamo a pagare.
Passiamo in rassegna diversi volumi, in un balletto di indecisione, di trame scorse al volo, cercando di decidere quale libro scegliere. Questo è più avvincente, no aspetta guarda quest'altro, ma sì, prendiamoli tutti e due.
Ci avviciniamo alla cassa con due libri, una confezione formato gigante di M&M e i nostri due gelati. La commessa si attarda sui tasti del registratore, sbaglia, ricomincia daccapo, non sa che abbiamo una fretta folle di tornare sotto le coperte.
Prima che i gelati si sciolgano.
Proveremo con l'autogrill nella direzione opposta, quella che imbocchiamo per tornare a Bologna. La fortuna questa volta ci sorride, finalmente riusciamo a mettere le mani su due preziosi cornetti alla panna e ci avviamo alla cassa passando attraverso una foresta di patatine, di snack di tutti i tipi, di biscotti, caramelle, per poi superare una pila di riviste e di libri. Ne scorriamo i titoli, alla ricerca di niente o di qualcosa. Curiosiamo tra un mucchio di romanzi in edizione tascabile, mentre la commessa davanti al registratore di cassa sbadiglia e attende solo che ci decidiamo a pagare.
Passiamo in rassegna diversi volumi, in un balletto di indecisione, di trame scorse al volo, cercando di decidere quale libro scegliere. Questo è più avvincente, no aspetta guarda quest'altro, ma sì, prendiamoli tutti e due.
Ci avviciniamo alla cassa con due libri, una confezione formato gigante di M&M e i nostri due gelati. La commessa si attarda sui tasti del registratore, sbaglia, ricomincia daccapo, non sa che abbiamo una fretta folle di tornare sotto le coperte.
Prima che i gelati si sciolgano.
*************************************
Ci sono amicizie che si rinnovano semplicemente con il pensiero. Non c'è bisogno di lasciarsi commenti sui blog, non c'è bisogno di scriversi continuamente “eccezionale, magnifico, fantastico.....”, oppure lunghe mail o messaggini. Spesso si va sui loro diari esclusivamente per leggere di loro, di quello che fanno, che preparano, che vivono. Paola e la sua meravigliosa famiglia, Jacopo e Claudia con la loro ironia e creatività artistica forse troppo sconosciuta ai molti. Persone con un cuore enorme, con un gigantesco senso dell'ospitalità. Persone che sentono il senso dell'amicizia come noi.
Il campanello suona, il vicino che ci da un pacchettino, che ci chiede se ha fatto bene a ritirarlo e noi a ringraziarlo per la sua disponibilità.
Eravamo appena rientrati dal nostro dovere quotidiano, ritornati a prenderci cura della nostra anima, a consolarci per le brutte giornate e non solo atmosferiche.
Leggiamo il mittente e, Sabrina, “Il mollettone di Claudia! Lo desideravo tanto! Dai Luca, apri!” Biscotti, marmellata d'arancia homemade e il bellissimo mollettone fatto da Claudia. Sabrina è raggiante. Ripete entusiasta di quanto è felice per quel mollettone, di quanto lo desiderava, di quanto le era piaciuto fin da quando lo aveva visto sul Blog delle Creazioni di Claudia (in arte NICLA). Mentre io guardavo Sabrina, il pacchetto aperto, emozionato. Proprio non ce lo aspettavamo. La Marmellata è già scesa sotto la metà del vasetto e a breve pubblicheremo dove quel prezioso, ma soprattutto, buonissimo ingrediente è finito. I biscotti, sono durati il tempo di un “gnam” inzuppati nel Reciotto di Val.
Il giorno dopo l'emozione si è ripetuta. Il campanello, il vicino che ci consegna un altro pacchettino. Paola! Scartiamo il pacchetto come si sfogliano le carte da poker. Lentamente sfiliamo la scatola. Una coppia di tazzine da caffè dolcissime che ci tengono compagnia, praticamente, tutte le mattine. Paola, Nobile di famiglia e d'animo. Napoletana in ogni suo tratto. Cucina piatti ricchi di sapori e profumi e poi......continua a seguire i tuoi “filoni” come ad esempio hai fatto con quella buonissima frittata di pasta con il guanciale che ho apprezzato MOLTISSIMO!
Il campanello suona, il vicino che ci da un pacchettino, che ci chiede se ha fatto bene a ritirarlo e noi a ringraziarlo per la sua disponibilità.
Eravamo appena rientrati dal nostro dovere quotidiano, ritornati a prenderci cura della nostra anima, a consolarci per le brutte giornate e non solo atmosferiche.
Leggiamo il mittente e, Sabrina, “Il mollettone di Claudia! Lo desideravo tanto! Dai Luca, apri!” Biscotti, marmellata d'arancia homemade e il bellissimo mollettone fatto da Claudia. Sabrina è raggiante. Ripete entusiasta di quanto è felice per quel mollettone, di quanto lo desiderava, di quanto le era piaciuto fin da quando lo aveva visto sul Blog delle Creazioni di Claudia (in arte NICLA). Mentre io guardavo Sabrina, il pacchetto aperto, emozionato. Proprio non ce lo aspettavamo. La Marmellata è già scesa sotto la metà del vasetto e a breve pubblicheremo dove quel prezioso, ma soprattutto, buonissimo ingrediente è finito. I biscotti, sono durati il tempo di un “gnam” inzuppati nel Reciotto di Val.
Il giorno dopo l'emozione si è ripetuta. Il campanello, il vicino che ci consegna un altro pacchettino. Paola! Scartiamo il pacchetto come si sfogliano le carte da poker. Lentamente sfiliamo la scatola. Una coppia di tazzine da caffè dolcissime che ci tengono compagnia, praticamente, tutte le mattine. Paola, Nobile di famiglia e d'animo. Napoletana in ogni suo tratto. Cucina piatti ricchi di sapori e profumi e poi......continua a seguire i tuoi “filoni” come ad esempio hai fatto con quella buonissima frittata di pasta con il guanciale che ho apprezzato MOLTISSIMO!
*************************************
Questo piatto nasce da una ricetta che mi diede qualche mese fa una mia paziente, una signora di origini calabresi, trasferitasi a Malta per amore e per lavoro, amante della cucina, del tradizionale rivisitato ed in procinto di pubblicare un suo libro. La ricetta del rotolo di patate mi colpì così tanto che me la scrissi su un bigliettino, ma sfortunatamente lo persi. Pochi giorni fa sfogliando una rivista di cucina ci siamo imbattuti nella stessa idea di ricetta e tanto è stato il nostro entusiasmo che ci siamo messi ai fornelli, apportandovi alcune modifiche, sia nel ripieno, che nelle dosi degli ingredienti. Il risultato è stato questo squisito rotolo di patate che può essere considerato sia un primo, che un secondo, ma soprattutto un piatto unico. Così l'abbiamo concepito noi. E' un piatto ottimo nella sua semplicità e ricco di sapori, con un cuore filante di formaggi che è davvero irresistibile.
La cosa bella è che questo tipo di preparazione si presta a tantissime varianti che sicuramente sperimenteremo.
Ingredienti:
900 gr di patate
300 gr di farina
2 uova
600 gr di broccoli
150 gr di provola affumicata
100 gr di brie
25 gr di funghi misti essiccati
1 pizzico di noce moscata
1 spicchio d'aglio
2 peperoncini secchi
30 gr di burro
olio d'oliva extravergine
sale e pepe
salvia e maggiorana
Laviamo le patate e le lessiamo per circa 30 minuti dal momento in cui l'acqua prende a bollire. Nel frattempo mettiamo in ammollo i funghi secchi.
Una volta scolate le patate, le peliamo e le passiamo con lo schiacciapatate direttamente in una ciotola. Aggiungiamo la farina, le uova, il sale, il pepe, la noce moscata ed amalgamiamo il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
A parte avremo preparato il ripieno.
Puliamo i broccoletti, tagliamo le cimette a pezzetti e le facciamo rosolare in una padella con un filo d'olio extravergine d'oliva e lo spicchio d'aglio leggermente schiacciato. Aggiungiamo mezzo bicchiere d'acqua e lasciamo cuocere fino a quando i broccoli non saranno teneri. Aggiungiamo i funghi ben strizzati e spezzettati e lasciamo cuocere per un paio di minuti. A questo punto sbricioliamo i due peperoncini secchi, aggiungiamo una macinata di aglio essiccato e regoliamo di sale. Li abbiamo insaporiti per bene come piace a noi.
Abbiamo affettato la provola affumicata ed il brie.
Su un tagliere abbiamo steso un foglio ampio di carta da forno bagnato e ben strizzato. Vi abbiamo steso sopra il composto di patate, formando un rettangolo di circa 1/2 centimetro di spessore. Vi abbiamo sovrapposto le fettine di formaggio ed i broccoli saltati. Aiutandoci con la carta da forno abbiamo arrotolato il tutto e abbiamo chiuso la carta da forno a caramella.In una casseruola bella capiente abbiamo portato a bollore abbondante acqua ed abbiamo salato. Vi abbiamo immerso il rotolo e l'abbiamo cotto per 25 minuti.
In un tegamino abbiamo fatto sciogliere i 30 gr di burro e l'abbiamo insaporito con la salvia e la maggiorana.
Una volta scolato il rotolo, abbiamo tolto la carta da forno e l'abbiamo tagliato a fette spesse, sistemandole in un piatto ed irrorandole con il burro fuso.
POTATO ROLL FILLED WITH BROCCOLI, MUSHROOMS AND CHEESE
Ingredients:
900 g potatoes, peeled and diced
300 g all-purpose flour
2 eggs
600 g broccoli (chopped)
25 g dried mushrooms (reconstitute dried mushrooms by placing them into water for about 20 minutes)
150 g smoked Provola cheese (diced)
100 g Brie cheese ( diced)
a pinch of nutmeg
1 clove garlic
sage and marjoram
salt and pepper
30 g butter
extravirgin olive oil
2 small red capsicum, finely chopped
Boil potatoes until tender, mash and place in a bowl. Combine potatoes, eggs, flour, salt, pepper and a pinch of nutmeg. Mix well until all the ingredients are well blended together. Cover loosely and allow to stand for half an hour. Eventually stir in enough flour to make a soft and elastic dough. Turn out onto a lightly floured surface and knead until smooth.
Meanwhile heat the extravirgin olive oil in a large skillet, add garlic and the broccoli. Saute for about 3 minutes, add a glass of water and continue cooking until they're tender. Add dried mushrooms, salt and pepper to taste and the red capsicum, finely chopped. Cook for a few minutes and remove from heat.
Knead the potato dough and shape a rectangle slice onto a large greased proof paper and fill with the broccoli mixture and the cheese all over the potato surface. Roll up like a swiss roll using paper to help roll the mixture.
In a pot bring salted water to a boil, place the potato roll into it and cover with water. Cook for about 25 minutes.
In a small saucepan melt butter adding sage and marjoram.
Cut the potato roll in slices and sprinkle with melted butter. Serve warm.
Ragazzi, siete due miti!!!La fuga in cerca di gelato è stata fantastica, siete una coppia che pulsa di gioia di vivere, da prender d'esempio!Beh, già ce ci sono copio anche questo rotolo, mi ha fatto salire un'acquolina...
RispondiEliminaEvviva l'amicizia e le sue manifestazioni!
bacione
Che bello e divertente il vostro racconto, che teneri che siete, ma quanto vi amaaateee???...Credo che io non ce la farei mai ad uscire dal letto per buttarmi in Autostrada per un gelato!!troppo forti!!!
RispondiEliminae che dire della ricetta???Slurposissima!!!!
P.S. vi ho risposto nel mio blog riguardo al Lievito delle focaccine..
ciao Morena
il vostro è un vivere vero, fatto di amore pazzo, concreto e bello!
RispondiEliminabravi!
baci!
Sono abbastanza commossa dal vostro calore e talmente contenta che le tazzine vi siano piaciute, in realtà chi altri oltre a voi poteva averle? Le ho prese d'impulso pensandovi!! Sabrina tieni duro che fra DUE MESI passa sto freddo odioso, non ne posso più!! Il rotolo è una delizia!! Bacioni
RispondiEliminaChe notte stupenda, sono quelle uscite che rendono la vita davvero meravigliosa. E' tavvero bello concedresi una follia, così, sulla scia di una voglia golosa!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il roll,mmmmm, è astremamamente delizioso. Belli gli amici che ti lasciano stipiti, è sempre piacevole ricevere regali non aspettati!
Un bacione grandissimo
fra
Questo rotolo è davvero stupendo!
RispondiEliminaSiete bravissimi :)
PS: che belli i doni inaspettati.. come quello che mi avete mandato nel periodo di Natale! :)
(K)
Sempre bellissime fotografie complimenti..
RispondiEliminaMaurizio
Ma grazieee, che bellissime parole !!! Però in fondo è vero: un'amicizia, soprattutto se tra blogger, non deve basarsi sul "che bello che buono" :-D
RispondiEliminaClaudia era certa che il mollettone ti sarebbe piaciuto (ho scelto io quale mandarti e, vista la vostra passione per il mare.... :-D). Allora la prossima volta doppia razione di tozzetti :-D
Ma.... prendere qualche gelato in più, all'autogrill, tanto per non dover rifare il giro un'altra volta ? hehehehehe
Ottimo il rotolo di patate: lo conosco ma non lo faccio da tempo perchè..... me lo mangio tutto in un colpo solo ogni volta :-D
Ciaoooo
Ciao ragazzi! eh..la volgia di gelato viene prorpio con il freddo! ha un sapore tutto particolare con questo clima!!
RispondiEliminaMa quanti bei dolci doni in questo pacco! e le tazzine son deliziose!
Questo rotolo è fantastico: lo dobbiamo provare assolutamente..ed il prima possibile!!!un'idea davvero originale!!!
bravissimi!
un bacione ad entrambi
Mai e poi mai potrei uscire di casa alle 1 di notte, soprattutto con questo freddo... ma ammiro il vostro coraggio ;-) Credo che sia molto più probabile che in piena notte mi venga voglia di un rotolo di patate tipo questo!!!
RispondiEliminaMa vuoi dire che forse qualche volta ci si potrebbe incontrare in autogrill? Mi ricordo che prima che nascesse Junio le scorribande notturne in autogrill per soddisfare la voglia di "cioccolata bianca aerata - che trovavamo solo lì - e altre schifezzine dolci/salate" erano all'ordine del giorno :-)
RispondiEliminaBellissimo quel mollettone che sa fare Claudia con le sue manine magiche!
Vo a studiarmi per benino la ricetta del rotolo! Baci Laura
ma come si fa a non lasciare commenti quando si postano delle meraviglie così???? ci sono tutti ingredienti che mi fanno impazzire...sono solo insicura sull'arrotolamento...ma proverò...
RispondiEliminaun abbraccio
dida
ecco come la monotonia di una giornata grigia può essere squarciata da un desiderio improvviso e dalla voglia matta di assecondarlo!
RispondiEliminaforse più che di un gelato,a me verrebbe voglia di una pizza!
A MEDO PUNTO CAPICOLLO!
RispondiEliminaCIAO PER LUI
eccoli i nostri ragazzi uniti dalla loro complicità nella fuga dalla città e sopratutto dalla monotonia e dalla quotidianità, in fondo la vera libertà è dentro di noi.un abbraccio
RispondiEliminaChe bella ricetta, sembra quasi uno "gnoccone" ripieno :-)
RispondiEliminaGrazie per la vostra creativitá!!
beh che dire riuscite sempre a colpire! siete straordinari!! complimenti per il post e la ricetta come sempre super!
RispondiEliminaurca...io non avrei mai questo coraggio..uscire al freddo e abbandonare il letto...coraggiosi e temerari! Il vostro rotolo mi ispira tanto...lo immagino morbido e cremoso e saporito
RispondiEliminaun bacione
molto molto interessante il modo di cottura di questo rotolo, infatti ho letto tutto ben bene perché non immaginavo proprio come arrotolare...bello e buono senza alcun dubbio. Grazie per la ricetta :)
RispondiEliminaBuono questo rotolo di patate, lo devo provare assolutamente!!!!
RispondiEliminaBella la ricetta e la storia del gelato. Pensando al racconto e volendolo immaginare nel nostro letto, credo proprio (anzi ne sonon certa) che il mio compagno mi avrebbe guardata come si guarderebbe E.T se comparisse vicino al letto e probabilmente si sarebbe girato dall'altra parte magari dicendomi: smore ti amo accontentati di questo ! vi trovo simpaticissimi
RispondiEliminaTesori ma siete fantastici!!!!!Cosa dire della foto iniziale...siete splendidi e che avventura ragazzi!!!
RispondiEliminaOttima ricetta!!!!UN ABBRACCIO
:-) grazie mille a voi.. di essere passati e di avermi fatto i complimenti..
RispondiEliminaAvete detto che sono di un altro pianeta...
Anche voi però lo siete...
Buona cucina e continuate a seguirmi.. ne ho bisogno..
Un abbraccio
Matteo
Ma siete due pazzi scriteriati... e non tanto perché di notte lasciate il calduccio del letto per precipitarvi in autostrada (che certo normale non è)... quanto che con 'sto freddo, vi vada il gelato!!! Cose da pazzi! Come bere una cioccolata caldo con lo scirocco... pazzi, pazzi da legare!
RispondiEliminaP.s. La prossima volta, sappiate, che io in freezer, tengo sempre una vaschetta... volesse bussarmi uno di voi due...
Vi è venuto meravigliosamente il rotolone...complimenti! Io ho sempre paura che si rompa, per questo non mi ci metto neppure, sigh...
RispondiEliminaUn abbraccio!
sabri è delizioso questo rotolo....non riuscivo a capire come si riusciva a girare :-) invece ho visto che c'è la farina....che buona vero la provola affumicata?:-) un bacione
RispondiEliminaAnnamaria
che carino questo post! :)
RispondiEliminaGrazie per essere passati da noi, e grazie anche per la vostra (futura) partecipazione alla mia raccolta.. Avete ragione, mette tristezza tutto questo spreco!!
anche a me carissimi a volte vengono certe voglie sopratutto una in particolare:le patatine quelle nelle buste:-) spesso pero devo desistere perche mio marito nn si alzerebbe mai nel cuore della notte per accontentarmi, luca è speciale!!!bacioni imma
RispondiEliminaAhahahahaha nooooo immagino Luca con i jeans sopra il pigiama.. vi prego.. che scenetta divertente!! ma perchè non vi siete fatti due foto!! ahahahahaha.. Comunque è vero.. quando ti prende la voglia di qualcosa non tela lev dalla testa fnchè non ci metti le mani!! E voi due.. siete due golosoni!!! ma può essere che dopo 3 cornetti con la panna che vi siete sparati a testa!!! andate a cercarvene un altro??? siete mitici!!! che coppia ragazzi!!! Bellissimi i regali ricevuti.. e su Jajo.. confermo.. è troppo una cara persona!!! (lui e moglie ovviamente).. Buonissimo sto rotolo.. è originale.. ma non vi si rompeva mentre lo arrotolavate??? dovrò provarci.. bacioni :-)
RispondiEliminagrandissimi!
RispondiEliminaCiao ragazzi! Eh.. un bacione ad entrambi. Che bella ricetta, molto belle le foto e la ricetta.
RispondiEliminaGorgeous pictures beautiful faces!
Hugs.
Ne parlavamo appunto l'altra sera... devo assolutamente provarlo!
RispondiEliminaAvete poi trovato quel blog di cui vi parlavo?
Grazie della compagnia a Bologna. A bientot!
Enrico
wow!
RispondiEliminaquanto vorrei mangiare da voi!!!
che bell'idea questo rotolo!!!
il freddo fa venire idee folli, come il gelato... anche per me è così... perché il gelato mi ricorda il caldo e l'estate e mangiarne uno rafforza il ricordo e fa sognare....
le cassiere imbranate purtroppo capitano sempre quando qualcosa rischia di sciogliersi ... ed a volte è la pazienza!!! eheheheh
Siiiiiiiiiii!!!!
RispondiEliminaSvegliarsi nel pieno della notte con la voglia pazza di gelato e mettersi in viaggio per trovarlo!!!
Sapete è straordinario condividere ed appoggiare gli stessi "istinti"... hehehehehe
Sabrina... la cosa mi mette una pulce nell'orecchio!!! Tu che mi dici???
Sarebbe "fa-vo-lo-so!!!"
Carinissime le tazzine mi piace il decoro un pò insolito e chissà perchè vi si addicono!!!
Il rotolo è una delizia solo guardarlo... chissà il gusto... slurpppp!!!
Bene ragazzi vi lascio una serena giornata e felice weekend con un abbraccione e baciotto!!!
Non oso immaginare la faccia di Luca nel mentre gli arrivavano le mani ghiacciate sotto la maglietta.
RispondiEliminaIl rotolo è stupendo..ho paura della mia agilità nello srotolamento della carta forno mi sa che non mi viene così ^^
Che dire!! Mi piace un sacco leggervi!!
RispondiEliminaComplimenti per tutto!
Bello, delizioso il vostro blog, davvero... così pieno di emozioni, di amore, di racconti del cuore, mi piace tanto. Grazie per essere passati da me, così ora vi ho incontrati! Il rotolo di patate sembra buonissimo ed io amo tutto ciò che è impasto di patate ad iniziare dagli gnocchi per finire al pane! A presto allora! Un saluto grande!
RispondiEliminaDeborah
Ciao ragazzi, non sto a dirvi che mi piace leggervi, tanto lo sapete, non sempre riesco a venire qui, ma quando posso ne sono contenta. Ricetta che farò, poi amo le patate, ho una ricetta di patate ripiene, poi la posterò. Un abbraccio, buon fine settimana ed a presto..a Bologna od a Torino:-))
RispondiEliminaPigra come sono non riuscirei mai a lasciare il letto caldo per uscire, forse forse d'estate, ma d'inverno no d'avvero!! Però è bello leggere del vostro feeling, per me è lo stesso, con Leo stiamo insieme da tantissimi anni eppure non c'è niente di più bello di quando siamo l'uno accanto all'altra anche senza far niente di particolare.
RispondiEliminaQuesta ricetta la segno, se la provo con qualche variante vi faccio sapere. un bacio e buona domenica
ps: per i muffins vi ho risposto nel mio blog.
buon anno ragazzi (in ritardissimo... lo so)!!!!!!!! questo rotolo di patate è da PAURAAAAAAAAAAA devo farlo assolutamente!!!!!! visto che ero rimasta indietro ho letto tutto cio' che mi sono persa e ... vi devo fare i complimenti per le pareti di casa... dire DIVINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A ME I COLORI METTONO UN'ALLEGRIA INCREDIBILE!!!!
RispondiEliminaLa vostra voglia di vivere, di stare assieme e di raccontarvi mi piace veramente tanto! Ciaoooo!
RispondiEliminabellissime foto ricetta copiata.buona domenica
RispondiEliminaUna ricetta davvero deliziosa, ha un aspetto molto invitante.
RispondiEliminaBuona domenica.
Anche io volevo il gelato.... l'ho comprato in un supermarket londinese e l'ho buttato.... voglio anche io il gelato made in Italy!!!!
RispondiEliminaLe foto sono stupende!
Clelia