lunedì 19 ottobre 2009

CELEBRATING THE TRIUMPH OF TRUFFLE AND FISH - BLU SICILIA TRA LE BRACCIA DI TAORMINA, CASTELMOLA E GIARDINI NAXOS - LASAGNETTE CON CROSTACEI E TARTUFO

Scivola lento il giorno verso la sera, troppi i ricordi che ci corrono a fianco. Settembre fa già parte del passato, ma la Sicilia ci ha graffiato il cuore e la mente.
Ora il freddo fa aprire gli armadi e i tessuti pesanti ci coprono, ci mascherano. Il colore sulla pelle si fa sempre più chiaro e Sabrina già non ne può più. Rivuole il suo colore ambra, rivuole la sua pelle dorata. A volte penso che dovrei essere geloso anche del sole che le bacia la pelle.
L'autunno si sta facendo sentire con arroganza, ci ha portato via i colori leggeri, colori che velavano la pelle e che riscaldavano l'animo.
La Sicilia è ancora là, martoriata dall'incuria e dall'ignoranza dell'uomo.
La Sicilia, per fortuna è ancora là e l'uomo non potrà mai rapirne la bellezza.
Già un mese fa erano ricordi, pensieri che, però, ci aprivano il sorriso.
Il cartello dell'autostrada ci indicava la meta, Taormina. Seguendo le indicazioni del navigatore iniziamo a salire lungo i fianchi della costa. Un parcheggio manco a trovarlo col lanternino. “Amore, ma se andassimo a vedere quel bar che ti ha consigliato il tuo collega? Sì, castenonmiricordopiùcomesichiama!” “Castelmola” mi risponde Sabrina indicandomi il cartello che mi lascio sulla sinistra.
Iniziamo a salire, salire, salire. La cima della collina, là in alto. Ci lasciamo alle spalle il panorama dei Giardini Naxos mentre la strada continua ad arrampicarsi.
E' facile arrivare in cima, il traffico è quasi inesistente.
Castelmola. Là, il parcheggio. La tassa per il Comune è pagata e saliamo per alcuni gradini e poi per una breve salitella. Uno slargo ed un panorama mozzafiato ci premia.
Gli occhi brillano e la macchina fotografica se ne esce dalla borsa di Sabrina quasi da sola. Ci sentiamo molto “giapponesi”.
“Amore, ma quale sarà questo famoso bar da non perdere?”
Castelmola è una bomboniera. La cosa che più ci ha colpito è la pulizia, quasi, quasi....svizzera. La seconda che i vari negozi, dai souvenir ai ristoranti, quasi tutti, hanno una particolarità, il nome Turrisi.
Turrisi di qua, Turrisi di là. Gioielleria Turrisi, Alimentari Turrisi, Bar Turrisi.
Siamo in una piazzetta, con un bel campanile che troneggia al fianco di una chiesa. “Sabrina ho bisogno di un caffè!” Dobbiamo scegliere in quale Bar andare, anche nella speranza di scoprire il Bar che stiamo cercando. Bar Turrisi da una Parte, Bar non Turrisi dall'altra. La scelta è per il non Turrisi.Il caffè è come sempre ottimo, la sua crema ed il suo aroma ci danno soddisfazione poi, la ragazza dietro al bancone ci propone di assaggiare il “vino alle mandorle”. Perchè no, è gratis. Un vino alle mandorle dai sapori particolari ma, ci vorrà scusare....leggo l'etichetta......il signor Turrisi!
Paghiamo ed usciamo. Ci avviciniamo, ormai incuriositi da questo signor Turrisi, al Bar Turrisi. Guardiamo le vetrinette poste ai lati dell'ingresso e capiamo cosa intendeva dire il collega di Sabrina. Lo ammetto, mi sono sentito un po' a disagio ma poi, la razionalità ha preso il sopravvento. Un intero locale ricoperto di pitture e manufatti dedicati all'antico dio Priapo, il dio della fertilità.
Scale strette che ci portano in cima, sulla terrazza. Ogni tavolo, ogni scultura e quadro sono una dedica al dio Priapo. I candelabri, le posate, il menù è tutto sulla falsa riga.
Manufatti antichi, degni di essere esposti nei grandi musei e rappresentazioni moderne pronte per un' asta di Sotheby's. Tutto il locale è un inno a Priapo. Forse i bigotti si potranno scadalizzare ma, anche se è palesemente turistico, questo locale va assolutamente visitato.
Ne usciamo sorridenti e rinfrescati da un'ottima granita al limone, pronti per salire in cima al Castello.


Come una splendida signora, forte ed intensa, che avvolge ogni cosa nel suo torrido potere. Che osserva dall'alto il suo pezzo di mare.
Come un tempio su un'altura, che srotola verso il blu ricamato d'onde, il suo tappeto roccioso.
Come una perla dentro l'ostrica è Taormina, incastonata in una sorta di anfiteatro naturale.
Come una finestra aperta sul mare, con i suoi locali alla moda, il suo passeggio e quell'atmosfera festante.
Con la sua luce assoluta, il suo verde arruffato ed i suoi angoli luccicanti di decoro e di bellezza. Con i suoi vicoletti ripidi e senza fine, corridoi pieni di ombre e di taverne, di salotti e di caffé. Con la sua Isolabella, una riserva naturale collegata alla terraferma solo da una sottile lingua di sabbia, suggestiva quanto l'immagine di un tramonto.
Raggiungiamo Taormina Luca ed io, gonfi d'attesa e d'incontrollabile curiosità. Il sole bacia la nostra giornata e tutto sembra perfetto. Stringo forte forte Luca, ricoprendolo di baci e strapazzandolo un po' mentre continuiamo a camminare. Con la funivia saliamo fino all'apice e in verità ci chiediamo se Taormina ci piacerà.
Dal momento che è considerata località vip per eccellenza, abbiamo qualche riserva al riguardo. Non amiamo ciò che è eccessivamente artificioso o snob, preferiamo le cose veraci, l'odore aspro della terra, le distese di verde, l'odore dell'aria, del sole, della pioggia.
Siamo allergici a certi sentimenti di superiorità, intinti di sarcasmo, di quel sottile senso di disprezzo.
Ma Taormina ci avvolge con la sua bellezza, Taormina respira e profuma di mare e di terra.Lo sgocciolio di gente che ci viene incontro diventa una fiumana via via che ci avviciniamo alla via del Corso.
"Ho fame" dico a Luca, " E tu hai fame?". A dire il vero sto letteralmente morendo di fame. Solo a pensare al cibo ne sento i gusti esplodermi sulla lingua.
Luca è tutto preso a guardarsi intorno che risponde alla mia domanda con un sorrisetto che potrei non sapere come interpretare, ma per me in questo momento suona come un sì.
Dal punto in cui ci troviamo si diramano tutta una serie di stradine molto pittoresche, disseminate di ristoranti che solo a leggerne il nome sull'insegna, ci fanno venire fame.
"Luca, guarda che belli quei candelabri!", ho un debole per candelabri, lanterne e candele, tutta colpa del mio essere, in fondo, romantica. Luca mi sta già trascinando via, così rimandiamo visite e passeggiate e ci addentriamo all'interno di un ristorante. Le pareti della sala sono costellate da centinaia di foto di personaggi famosi, una sorta di impronta a segnalare il loro passaggio in questo locale. A dire la verità non ci va di mangiare sotto la foto di qualcuno, ci viene da sorridere mentre oltrepassiamo quella sala alla ricerca di un angolo più intimo. Ci sediamo ad un tavolo con vista su carretti siciliani di varie dimensioni e tamburelli dipinti ad olio. Molto folcloristico.Mano nella mano ci confondiamo nella folla. Taormina sembra un borgo medioevale, protetto da mura di fortificazione, da torri. Abbiamo tanto sentito parlare della Naumachia ed ora ce la ritroviamo davanti quest'opera romana, questo lunghissimo e monumentale muro conformato a grandi nicchie. Poco distante da qui si erge il Teatro antico Greco-Romano, adagiato comodamente nella sua austerità. Luca sa che piacere provo nella contemplazione delle antiche rovine, contemplazioni dense di ipotesi e di misteri ed anche nel contatto con le pietre secolari. Mi ritrovo a pensare a Pompei e a quanto intensamente l'estate scorsa, l'ho vissuta, ma è solo un pensiero fugace che mi attraversa la mente.
La pietra qui rimane l'elemento dominante, anche le chiese vestono le facciate in nuda pietra. Viene da pensare a tutti i passi che il tempo ha mosso in questi luoghi. A quanto di misterioso è custodito tra le antiche pietre della cittadella. Ed al tempo stesso mi sento fragile perchè ogni cosa bella ed intensa, per me è così che fa sentire.
Ci soffermiamo davanti alle gioiellerie, le vetrine rimandano immagini di veri capolavori, abbiamo gli occhi sgranati, Luca dice che indossare uno di questi gioielli è come indossare l'arte ed io sono perfettamente d'accordo, non avevamo mai visto finora cose così straordinarie, così finemente, elegantemente e perfettamente lavorate. Tantissimi sono i negozi di artigianato locale ed ognuno di essi espone oggetti lavorati da abili mani, a colpirci sono le ceramiche e gli oggetti in ferro battuto. Le porcellane che invadono i negozietti di souvenir, invece, ci mettono quasi tristezza, come qualsiasi oggetto spacciato per artistico, ma prodotto in serie, le cui decorazioni sono tutte uguali.
Saliamo fino ad uno spiazzo, un palcoscenico reale su di un pezzo di mare, degradante fino quasi a sfiorare le dune di sabbia. Lo incorniciamo nella mente.
Ci deliziamo gli occhi con un vasto assortimento di frutta di marzapane, quintessenza della dolcezza, per poi venire rapiti da un teatrino di Pupi Siciliani.
Mentre ci dirigiamo verso la funivia, Luca ed io pensiamo che Taormina è bella, che si impegna a coltivare la bellezza.
E la bellezza è tutt'intorno e nei sorrisi della gente, dentro ogni clic della macchina fotografica. E' la vita a dare vita a questo luogo, le voci, i fiori alle finestre, i colori, l'antica memoria e la presente vanità. E' come se il mondo si fosse dato ritrovo qui.


La Tassa comunale, l'obolo per il parcheggio sta facendo il conto alla rovescia e la funicolare scenderà facendoci arrivare al limite del tempo.

Taormina è rimasta lassù, nascosta dagli alberi che sfiorano la cabina.
Prossimo paesaggio sono i Giardini Naxos.
Un cambio d'abito per Sabrina, il caldo lo richiede.
Abbiamo già superato la metà del pomeriggio, quando fermiamo la macchina in quella che fu la prima colonia greca in Sicilia.

Sarà Settembre, sarà il caldo che ancora ha la forza del mezzogiorno, ma sono molto pochi gli ombrelloni aperti e sono molto rade le voci che provengono dalla spiaggia.
Ci incamminiamo sul lungomare sbirciando quello che non c'è, quello che non vediamo.
Ci avviamo verso il porto turistico per poter vedre da vicino il colore dell'acqua, per sentirne l'odore e per bagnarci le “zampette”.
Non abbiamo il costume ma Sabrina non resiste ed entra in acqua. Si solleva un po' la gonna e via. Mi diverto a scattarle foto e a guardarla sorridere.
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LASAGNETTE DI FARINA DI CECI E BASILICO CON CROSTACEI E TRIONFO DI TARTUFO

Ingredienti:

PER LA PASTA FRESCA:
150 gr di farina di ceci
50 gr di farina di grano duro
1 pizzico di sale
2 uova
30 foglie di basilico


PER IL CONDIMENTO:
8 cannocchie
4 mazzancolle
400 gr di code di mazzancolle
400 gr di scampi
olio extravergine d'oliva
2 spicchi d'aglio
1 rametto di maggiorana
1 rametto di timo
1 scalogno
sedano e carota
mezzo bicchiere di brandy
sale e pepe
1 tartufo da 14 grammi


PER IL LEGANTE:
burro
tartufo


Volevamo regalarci un piatto un po' speciale, uno di quei piatti che dal momento stesso in cui l'abbiamo ideato, sapevamo già che sarebbe stato delizioso. La scelta della farina di ceci è stata una decisione dell'ultimo minuto. Aromatizzare la sfoglia con il basilico invece è stata una decisione presa fin da subito. Abbiamo ancora una foresta di basilico sul balcone e quelle foglie crescono rigogliose nonostante le temperature gelide di questi giorni. Ma ora andiamo ad illustrare più in dettaglio la preparazione di questo piatto.
Mescoliamo le due farine ed impastiamo, unendo le uova ed un pizzico di sale. Lasciamo riposare l'impasto per una mezzora circa e poi cominciamo a tirare le sfoglie. Su un canovaccio abbiamo steso le foglie di basilico intere. Tiriamo la sfoglia sottile, in una metà disponiamo le foglie di basilico, andiamo a ripiegare la pasta e ripassiamo daccapo (ripartendo dalla prima posizione o tacca) la sfoglia con l'Imperia. Una volta pronte tutte le sfoglie, con un coppa pasta andiamo a formare delle lasagnette di forma circolare.
Mentre Luca si dedica alle lasagnette, io mi dedico alla preparazione del condimento. Dopo avere pulito le cannocchie e gli scampi, comincio a sgusciare le code di mazzancolle.
Mettiamo a scaldare una padella con un filo d'olio extravergine d'oliva e due spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Appena comincia a sfrigolare, aggiungiamo lo scalogno sottilmente tritato, il sedano e mezza carota. Li lasciamo assumere un colore dorato e a questo punto cominciamo ad unire gli scampi e le cannocchie, poi le mazzancolle e le code. Uniamo i rametti di timo e maggiorana e dopo qualche minuto sfumiamo col brandy, fiammeggiando il tutto. Lasciamo evaporare e regoliamo di sale e di pepe quanto basta.
Le lasagnette sono pronte. Mettiamo a bollire una pentola con dell'acqua salata. Raggiunto il bollore versiamo le lasagnette poche alla volta, giusto un minuto, il tempo di scottarle.
Le togliamo dalla pentola e le passiamo sotto l'acqua fredda, dopodichè le stendiamo sul tagliere, su di un canovaccio pulito.

Prepariamo il legante per il condimento facendo sciogliere in un padellino un po' di burro, nel quale andremo a grattugiare del tartufo. Uniamo il burro ai crostacei ed andiamo a scaldare il tutto. Aggiungeremo nella padella le lasagnette, lasciando che assorbano il condimento. Saltiamo un paio di minuti ed è pronto. Impiattiamo cospargendo le lasagnette con una generosa quantità di scaglie di tartufo nero ed accompagniamo il piatto con uno Chardonnay siciliano molto aromatico.
Un piatto molto afrodisiaco, uno di quelli che difficilmente dimenticheremo.


CELEBRATING THE TRUMPH OF TRUFFLE AND FISH
FRESH LASAGNETTE MADE WITH CHICKPEAS FLOUR AND BASIL LEAVES


Ingredients:

FOR OUR FRESH PASTA DOUGH:
150 g chickpeas flour
50 g flour
2 eggs
1 pinch of salt
30 fresh basil leaves


FOR THE FISH SAUCE:
8 mantis shrimps
4 caramote prawns
400 g prawns
400 g scampi
black truffle ( 14 g )
extravirgin olive oil
2 cloves garlic
fresh marjoram
fresh thyme
1 scallion
celery and half a carrot
salt and pepper to taste
butter


Mound the flours in the center of a large wooden cutting board. Make a well in the middle of the flour and add the eggs and the salt. Using a fork, beat together the eggs and begin to incorporate the flour starting with the inner rim of the well. Start out by kneading the dough with both hands. The dough should be elastic. Wrap the dough in plastic and allow it to rest for about 30 minutes. Then roll it with the Imperia machine, adding the basil leaves, then keep on rolling again until thin as desired.
Cut the pasta in circles and obtain your lasagnette.
Wash the fish and remove the exoskeleton covering the abdomens and tails from the caramote prawns and prawns. Take a broad skillet and heat the extravirgin olive oil in it with the garlic. Add the scallion, celery and carrot (minced). When the garlic begins to crackle remove it and add the fish. Cook them for a few minutes over a brisk flame, then turn them. Add fresh marjoram and the thyme and cook for a couple of minutes, by which time the fish will be pretty gold. Sprinkle the Brandy over them and when it has evaporated check seasoning with a pinch of salt and pepper. In a little skillet heat about 70 g of butter and add some grated truffle. Pour the butter on the fish sauce.
Bring a pot of salted water to the boil and cook the lasagnette just for a couple of minutes.
Then stir them into the fish sauce and cook for a minute more. Serve immediately and complete with a lot of slivers of truffle.



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PREMIO

Questo preziosissimo cuore è un dono di Paola di Polvere di Stelle! Grazie per l'amicizia che ci dimostri! Noi lo passiamo a:
Brad, Unika, Lady Cocca, Imma di Dolci a Gogo, Marifra.

47 commenti:

  1. Quasi quasi ormai dopo aver letto i vostri bellissimi reportages mi sembra di esserci stata in Sicilia, grazie veramente è una gioia leggervi! a presto

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  2. Molto bella foto e luoghi splendidi. Spero presto di inviare queste foto sul mio blog in viaggio per voi! Cordiali saluti. Filipo.
    Have you seen the photo on my post for Rome?

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  3. La Sicilia stupisce sempre...
    un saluto.
    Maurizio

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  4. What a marvelous post.
    I love all these interesting and beautiful photos, almost as lovely as you.
    You two must be great fun to spend an afternoon with. And you both seem full of pep !
    The recipe looks fabulous, this is one I must try and soon !
    I have a little award for you guys :)
    Brad

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  5. Buongiorno ragazzi, buona settimana...che voglia di mare mi avete fatto venire !!
    Bacio :-)

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  6. buondì... diciamo che più che autunno qui sembra proprio inverno: freddo, piaggia, temperature che si avvicinano allo zero... tutto all'improvviso!
    le vostre foto sono meravigliose e fanno pensare alla bella estate, la Sicilia è meravigliosa!!!
    per non parlare delle lasagnette... gnam gnam
    buona settimana.

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  7. Ragazzi...leggendo il post e guardando le foto mi avete fatto ripercorrere un pò della terra che amo!!! Amo la Sicilia la porto nel cuore come se fossi nativa di lì ma in realtà sono Lucana ( forse sono stata sicula in un'altra vita); amo i suoi colori...profumi...sapori...il calore della gente...
    Grazie per avermi ridato queste splendide emozioni, soprattutto perchè quest'anno non è stata meta delle mie vacanze e devo dire che mi è mancata molto!!!!
    complimenti per le lasagnette e grazie mille per il premio...mi pensate sempre!!!
    vi abbraccio forte...Lady

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  8. Ciao ragazzi, sono daccordo con Milla, mi avete fatto "vedere" con i vostri occhi ed è stato bello, perchè oltre alla bellezza di questi posti meravigliosi c'è il vostro racconto che fa immergere il lettore in un mondo così..quasi d'altri tempi..Siete stati meravigliosi, siea nelle descrizioni, sia nelle fote bellissime, ha ragione Luca, con una donna così viene naturale essere gelosi:-) Anch'io lo sono di my boss, perchè dovunque andiamo c'è sempre qualcua che lo guarda un pò troppo e lui..se ne delizia:-)
    Un abbraccio ad entrambi e grazie di cuore, un post incantato.

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  9. Che posti splendidi!!! Di Taormina ho un bel ricordo, mentre le altre località che avete visitato mi mancano all'appello e me ne dispiaccio, perché dalle vostre foto sembrano ancora più interessanti.
    Prodigioso il vostro piatto, leggo sempre più spesso di ceci abbinati ai frutti di mare e ne sono sinceramente incuriosita

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  10. e si tesori ormai l'inverno è alle porte e ci fa sentire gia la sua venuta con queto freddo pungente anticipato ma le vostre foto e i vosrti racconti riempiono il cuore di calore!!!taormina è bellissima ci sono stata un po di anni a e il suo fascino è magnetico!!!un bacione grande imma e grazie mille per il premio!!!

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  11. è sempre un piacere leggervi e vedere queste splendide foto!!

    le lasagnette sono eccezionali! complimenti davvero!

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  12. quanto fà bene leggere questi bei passi in un paese che affascina e coinvolge tra ricordi , suggestioni e attese .grazie sempre del vostro raccontare .E della ricetta !!un abbraccio

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  13. GRAZIE!!!!Grazie davvero per aver pensato a me...vi abbraccio forte!!!
    Ormai amo troppo leggere i vostri bellissimi post!!!A presto e buona settimana anche a voi

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  14. Mamma mia che impressione vedere Sabrina "a mollo" proprio oggi che è il primo giorno che metto un maglione :-( Qui in ufficio da me siamo sul versante in ombra del palazzo, i termosifoni sono spenti, ed il condizionatore è ancora settato su "estate" e manda solo aria fredda.... Che voglia di tornare a Taormina :-D Ma potrei farmi passare il freddo anche con un bel piatto della vostra pasta, molto intrigante come incroci di sapori e profumi...
    Intanto mi segno il bar del signor Turrisi :-D
    Ciaoooo

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  15. Ancora immagini e racconti da questa splendida terra eh?!
    Ora con questo freddo fanno ancora più tristezza!
    buonissime queste lasagnaette: originale l'uso della farina di ceci (ma sis ente poi?) ed il ripieno di pesce...bè sapete che non sappiamo rsistere!
    bacioni

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  16. Vedere ora queste immagini di caldo e sole mi immalinconiscono. Già sono stufa del freddo che è arrivato all'imporvviso e già non ne posso più. Bel reportage dettagliato e buonissima ricetta! Bacione!!

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  17. da come ne parlate la sicilia l'avete vissuta proprio sulla pelle e d'altra parte sono posti che si fanno amare per i colori e il vissuto delle pietre che sembrano parlare, bella come la ricordavo e sicura che vi avrebbe stregato, bacioni!

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  18. che dirvi ragazzi..con i vostri racconti fate sognare pure me che in questa isola ci vivo da 33 anni,ma con voi si vivono dei momenti magici,si ci tuffa sempre in panorami mozzafiato..e tutto quello che questa splendida isola puo' offrire!!!grazie a nome di tutti i mei isolani che amano questa terra ma che non riescono a preservarla dalle persone che non la apprezzano per quella che e'.Un caro abbraccio tutto siculo!!!

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  19. Ah che ricordi della Sicilia!Castelmola è un gioiellino incastonato su un'altura...Complimenti, la vostra pasta è eccezionale!
    Bacione

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  20. Mi convinco sempre più che dovreste aprire un ristorantino che prepara piatti a base di pesce,siete diventati dei maestri,bravissimi!

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  21. Un piatto veramente a tutto tondo, un'universo di sapori che si amalgamano senza aver bisogno d'altro.
    Un'altro viggio.
    Bello. Baci Alessandra

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  22. E' proprio bella la Sicilia vista da voi! Bellissime le immagini e coinvolgenti i vostri racconti, da tanti anni non vado a Taormina, mi è venuta una voglia! Quel "particolare" bar Turrisi non lo conoscevo, incredibile!
    Il freddo è arrivato anche qui, oggi ho messo un maglioncino, non pesante, ma sempre lana è, ed il mio colorito è pallidissimo...
    Ciao
    Evelin

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  23. Ciao, avevo voglia di fare un viaggio, avevo voglia di sapori poetici, avevo voglia di fare un salto sul vostro blog!!!
    A presto!!

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  24. Ciao splendori!!
    Ho lanciato il mio primo contest, se ti va di partecipare, vieni a dare una sbirciatina!!

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  25. Taormina ha un fascino che nasce dal connubio dell'antico narrar e delle bellezze naturali che ostenta con grande e motivata fierezza.
    Mi incuriosiscono le lasagnette con la farina di ceci :))

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  26. Ma che bello andare in giro con voi! A Taormina poi non ci sono mai stata, che dire, bellissima!

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  27. che bello leggervi.anche io amo la sicilia.che bravi cuochi che siete.

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  28. che meraviglia, bellissimo il racconto, le foto e...Sabrina!

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  29. Darei non so cosa per fare un viaggio così bello, in luoghi fantastici,resi ancora più interessati visti attraverso i vostri occhi...
    Sontuoso poi il piatto che presentate!!!Rispondo qui sul vostro blog per dirvi cosa significa sgonfiare la pasta di pane a pugno chiuso e vi assicuro che non c'è bisogno di nessuna manualità.
    Immergere il pugno chiuso al centro della pasta ben lievitata e affondarlo .
    La pasta si sgonfia, la si raccoglie, la si rilavora, le si dà la forma voluta e la si fa lievitare una seconda volta...tutto qui....
    E al bisogno sapere dove trovarmi!!
    Baci, adorabili ragazzi!!!

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  30. sempre delle magnifiche ricette, questa è anche super afrodisiaca pesce e tartufo, beati voi taormina che invidia!!!

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  31. I vostri post sono sempre così poetici!
    E sapete descrivere così minuziosamente luoghi e sensazioni che sembra quasi di essere lì.
    Mangerei anche volentieri un paio di quelle lasagnette; adoro i crostacei e, incredibile, non ho mai assaggiato il tartufo!!!

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  32. Un bellissimo reportage, con foto che mi hanno fatto sentire imperante la voglia di Sicilia.

    Un abbraccio

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  33. Mannaggia a voi coqueste meravigliose foto sicule mi avete risvegliato lontani ricordi e fatto vwenire tanta nostalgia...Taorminna è sempre stupenda....la via centralissima è bellissima proprio come la ricordavo...ciao Luisa

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  34. quanta meravigliosa sicilia tutta in un post...
    qui piove e quel sole sembra un miraggio.... e che foto strepitose.... siete veramente bravi ad immoertalare quei perticolarissimi scorci di sicilia, di vita!!!
    è davvero una celebrazione!!!
    bellissimo questo post!!!
    scusate il ritardo ma ho problemi con i computer che ho a casa ed a lavoro non è sempre possibile....
    un abbraccio

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  35. ecco fermarsi un attimo e ricercare sulla pelle le tracce di sole e di caldo...che questa stagione ci cancella e perdersi nelle foto.....l'idea di questa lasagnette è stupenda! un bacione

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  36. Sabrina ho visto il tuo commento alla mia ciambella di pere.
    Hai lasciato il commento mentre facendo una precisazione al post.
    Le pere vanno lasciate macerare parecchie ore così si imbevono ben bene di vino.
    Te lo dico perchè la prima volta che l'ho fatta, presa dalla fretta le ho lasciate solo un'ora e non hanno preso molto nè colore nè sapore!
    Baci ^__^
    Lisa

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  37. Taormina è un pezzo di paradiso da offrire a tutti quelli che hanno la fortuna di visitarla.

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  38. grazie del tour culturale nella mia sicilia buon w-end

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  39. ^^ Dai, forza che finchè il calore di una terra così bella ci resta nel cuore, è più facile affrontare il freddo grigiore dell inverno! ^^ Stupenda la ricetta, buon fine settimana!

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  40. che bellissimi posti ,quanti ricordi GRAZIE un abbraccio ciao army

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  41. Che posti da incanto, colori magici, paesi sognanti il tutto descritto dalle vostre foto e dalle vostre parole... Quanto è bello leggervi!!!
    Buon fine settimana Laura

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  42. vedere quell'esplosione di colori mi viene il magone.... qua da me stamattina c'era già la nebbia :(

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  43. hola amici e buona domenica!
    il funzionamento del mio pc ormai è dettato da regole tutte sue e a me socnosciute... non mi spetta che tentare e vedere un po' se il collegamento va a buon fine...
    rivolgio la mia vita da blogger ed il mio vecchio pc.... mi manca.... quello almeno funzionava un po'...
    un abbraccio e buon proseguimento

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  44. ciao carissimi, sono stata latitante a causa di un problema di salute di rebecca. ora è tutto risolto ed eccomi qua. un abbraccio e buona settimana
    CookingMama
    http://cookingmama.myblog.it

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Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

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