Alfred Hitchcock ha ai miei occhi tutti gli attributi del Maestro e Poeta del brivido. Amo i suoi film e ne possiedo la quasi intera collezione, comprese le pellicole in lingua originale, per lo più trovate a Londra, nei polverosi negozietti di seconda mano, vere e proprie miniere d'oro per le mie ricerche dell'introvabile.
STRANGERS ON A TRAIN, conosciuto in Italia come L'ALTRO UOMO o anche come DELITTO PER DELITTO, è stato il mio primo incontro con Hitchcock, con tanto di colpo di fulmine. Non ricordo quante volte l'ho visto, ma ha lasciato un segno forte in me, tanto che mi ha portato a fare della sua filmografia, una vera e propria opera di ricerca e di approfondimento. Ho anche un trofeo legato a questo film, il pupazzo di pezza che appare in una scena del film. Lo trovai, un giorno di fine giugno di parecchi anni fa, esposto in una bancherella di antichità nel mercatino di Portobello e lo riuscii ad avere dopo avere contrattato un po' sul prezzo. Era un pupazzo molto in voga in Inghilterra verso la fine degli anni Quaranta, il famoso Moretto. E' un oggetto al quale sono piuttosto legata, per via della strada che ha fatto per arrivare a me e per i ricordi che ho ad esso legati.
Hitchcock mi ha abbagliato con il suo giocare con la suspence, accentuata da luci, da ombre, dai doppi sensi incentrati intorno allo scambio di persona, da quel velo di nebbia che impasta l'orizzonte di villaggi quasi bucolici, annidati nella campagna inglese, paesaggi che amo e che sento di avere dentro, o che si addensa sullo scorrere del Tamigi in una Londra che ferve di vita. Il Tamigi, ed il suo ozioso movimento, lungo le cui sponde ho lasciato le impronte dei miei piedi e che mi riporta alla mente sempre lo stesso verso....Drinking tea with the taste of the Tames.... . Il Tamigi, la culla liquida di Londra.
L'attesa che accada qualcosa che non si vorrebbe che accadesse è il cardine attorno al quale si snodano le opere di Hitchcock e che crea un senso d'angoscia palpabile, irrefrenabile.
I temi ricorrenti dei suoi film sono fondamentalmente il dubbio, l'ambiguità, il contrasto tra l'apparenza e la realtà, il tutto avvolto in un'atmosfera piena di mistero, scandito da un ritmo che si fa crescente.
Un altro tema molto caro al regista è rappresentato dal cibo, tanto che nei suoi film, i riferimenti al mangiare sono fittissimi. Addirittura nel film FRENZY il cibo diventa uno dei protagonisti di primo piano, in scene velate di grande umorismo.
Una sua frase celebre è "Trovo appagamento nel cibo. E' un fatto più mentale che fisico. Ci sono due modi di mangiare: mangiare per vivere e mangiare per piacere. Io mangio per piacere."
Una curiosità che riguarda Hitchcock è che lui era un gourmet raffinato, tanto che ad Hollywood era un onore essere invitati a cena dalla famiglia Hitchcock, così come era difficile averlo ospite, proprio per le sue esigenze e per le sue conoscenze in fatto di gastronomia. Mi viene da pensare che avrebbe amato molto navigare per blog di cucina se fosse ancora in vita o chissà, magari ne avrebbe creato uno suo.
Leggendo alcune sue vecchie interviste mi ha colpito il fatto che quando negli Anni Sessanta decise di ampliare la casa in cui viveva con la sua famiglia, finì con l'ingrandire solo la cucina, spendendo ben 75000 dollari, cifra superiore a quella che aveva sborsato per l'acquisto dell'intera casa.
Le sue passioni erano il patè, gli arrosti, l'oca ripiena, le sogliole di Dover e oltre a questo amava la cucina francese. In compenso odiava le uova. Trovò il modo plateale per esprimere quanto le detestasse, inserendo nel film CACCIA AL LADRO, un'inquadratura in cui la madre di Grace Kelly spegne con freddezza cinica, nel corso di un pranzo, una sigaretta nel bel mezzo di un tuorlo che fa mostra di sé in un piatto.
Le sequenze a tavola nei film di Hitchcock sono sempre ben sottolineate e rivelano attrazione o repulsione ossessiva verso il cibo ed il mangiare. Il cibo è visto come piacere, come creatività artistica, come rimedio contro le brutture della vita, addirittura è visto anche come suspence. Mi è rimasta impressa una frase che ricordo di avere letto in una sua intervista in cui appunto diceva di avere conosciuto la paura fin dalla sua infanzia e al riguardo ricordava degli aneddoti, e concludeva dicendo che odiava la suspence e che pertanto non avrebbe permesso mai a nessuno in casa sua di fare un soufflé. Il suo forno non aveva lo sportello trasparente e quindi aspettare più di quaranta minuti prima di scoprire se il soufflè fosse riuscito, era più di quanto potesse sopportare.
Hitchcock mi ha abbagliato con il suo giocare con la suspence, accentuata da luci, da ombre, dai doppi sensi incentrati intorno allo scambio di persona, da quel velo di nebbia che impasta l'orizzonte di villaggi quasi bucolici, annidati nella campagna inglese, paesaggi che amo e che sento di avere dentro, o che si addensa sullo scorrere del Tamigi in una Londra che ferve di vita. Il Tamigi, ed il suo ozioso movimento, lungo le cui sponde ho lasciato le impronte dei miei piedi e che mi riporta alla mente sempre lo stesso verso....Drinking tea with the taste of the Tames.... . Il Tamigi, la culla liquida di Londra.
L'attesa che accada qualcosa che non si vorrebbe che accadesse è il cardine attorno al quale si snodano le opere di Hitchcock e che crea un senso d'angoscia palpabile, irrefrenabile.
I temi ricorrenti dei suoi film sono fondamentalmente il dubbio, l'ambiguità, il contrasto tra l'apparenza e la realtà, il tutto avvolto in un'atmosfera piena di mistero, scandito da un ritmo che si fa crescente.
Un altro tema molto caro al regista è rappresentato dal cibo, tanto che nei suoi film, i riferimenti al mangiare sono fittissimi. Addirittura nel film FRENZY il cibo diventa uno dei protagonisti di primo piano, in scene velate di grande umorismo.
Una sua frase celebre è "Trovo appagamento nel cibo. E' un fatto più mentale che fisico. Ci sono due modi di mangiare: mangiare per vivere e mangiare per piacere. Io mangio per piacere."
Una curiosità che riguarda Hitchcock è che lui era un gourmet raffinato, tanto che ad Hollywood era un onore essere invitati a cena dalla famiglia Hitchcock, così come era difficile averlo ospite, proprio per le sue esigenze e per le sue conoscenze in fatto di gastronomia. Mi viene da pensare che avrebbe amato molto navigare per blog di cucina se fosse ancora in vita o chissà, magari ne avrebbe creato uno suo.
Leggendo alcune sue vecchie interviste mi ha colpito il fatto che quando negli Anni Sessanta decise di ampliare la casa in cui viveva con la sua famiglia, finì con l'ingrandire solo la cucina, spendendo ben 75000 dollari, cifra superiore a quella che aveva sborsato per l'acquisto dell'intera casa.
Le sue passioni erano il patè, gli arrosti, l'oca ripiena, le sogliole di Dover e oltre a questo amava la cucina francese. In compenso odiava le uova. Trovò il modo plateale per esprimere quanto le detestasse, inserendo nel film CACCIA AL LADRO, un'inquadratura in cui la madre di Grace Kelly spegne con freddezza cinica, nel corso di un pranzo, una sigaretta nel bel mezzo di un tuorlo che fa mostra di sé in un piatto.
Le sequenze a tavola nei film di Hitchcock sono sempre ben sottolineate e rivelano attrazione o repulsione ossessiva verso il cibo ed il mangiare. Il cibo è visto come piacere, come creatività artistica, come rimedio contro le brutture della vita, addirittura è visto anche come suspence. Mi è rimasta impressa una frase che ricordo di avere letto in una sua intervista in cui appunto diceva di avere conosciuto la paura fin dalla sua infanzia e al riguardo ricordava degli aneddoti, e concludeva dicendo che odiava la suspence e che pertanto non avrebbe permesso mai a nessuno in casa sua di fare un soufflé. Il suo forno non aveva lo sportello trasparente e quindi aspettare più di quaranta minuti prima di scoprire se il soufflè fosse riuscito, era più di quanto potesse sopportare.
Young and Innocent
1937
Giovane e Innocente
di
1937
Giovane e Innocente
di
Alfred Hitchcock
Scritto da: Josephine Tey (novel A Shilling For Candles)
Charles Bennett MyMovies
Edwin Greenwood
Anthony Armstrong
Gerald Savory (dialogue)
Alma Reville
Prodotto da: Edward Black
Original Music by: Al Goodhart, Al Hoffman, Samuel Lerner
Fotografia di: Bernard Knowles
Montaggio di: Charles Frend
Architetto-scenografo: Alfred Junge
Sonoro: A. O'Donoghue
Nova Pilbeam: Erica Burgoyne
Derrick De Marney: Robert Tisdall
Percy Marmont: Col. Burgoyne, Chief Constable
Edward Rigby: Old Will the China Mender
Mary Clare: Erica's Aunt Margaret
John Longden: Det. Insp. Kent
George Curzon: Guy
Basil Radford: Erica's Uncle Basil
Pamela Carme: Christine Clay
George Merritt: Detective Sergeant Miller
J.H. Roberts: Henry Briggs, Solicitor
Jerry Verno: Lorry driver at Tom's Hat cafe
H.F. Maltby: Police Sergeant Ruddock
John Miller: Police Constable
Una lite che si conclude con una serie di schiaffi. L'uomo esce sul terrazzo, il suo sguardo si perde tra i flutti dell'oceano in tempesta. Si gira verso la macchina da presa ed i suoi occhi iniziano a sbattere. Un tic nervoso.
Inizia così il terzultimo film del periodo Inglese di Alfred Hitchcock.
Hitchcock lo definirà il suo film perfetto.
Si intuisce da subito chi è l'assassino, ma per tutto il film il protagonista dovrà scappare perché ingiustamente accusato.
Derrick, il protagonista, mentre passeggia sulla costa, vede il cadavere di una donna restituito dal mare sulla spiaggia.
L'inquadratura sulla cintura di un impermeabile sottolinea che quella è l'arma del delitto.
Derrick si spaventa e scappa, ma due ragazze sono testimoni della sua fuga e basterà questo per renderlo agli occhi di tutti colpevole del delitto, dato anche che la cintura con cui l'omicidio è stato commesso è quella del suo impermeabile.
La condanna è certa. Derrick viene condannato ma, la figlia del Capo della Polizia (Erica), prima in modo involontario, poi convinta della sua innocenza, l'aiuterà prima a fuggire e poi a nascondersi.
Dopo 21 minuti e 10 secondi dall'inizio del film la famiglia di Erica è a tavola durante un tipico lunch inglese. Soup di porri e patate, costolette d'agnello con puré.
Charles Bennett MyMovies
Edwin Greenwood
Anthony Armstrong
Gerald Savory (dialogue)
Alma Reville
Prodotto da: Edward Black
Original Music by: Al Goodhart, Al Hoffman, Samuel Lerner
Fotografia di: Bernard Knowles
Montaggio di: Charles Frend
Architetto-scenografo: Alfred Junge
Sonoro: A. O'Donoghue
Nova Pilbeam: Erica Burgoyne
Derrick De Marney: Robert Tisdall
Percy Marmont: Col. Burgoyne, Chief Constable
Edward Rigby: Old Will the China Mender
Mary Clare: Erica's Aunt Margaret
John Longden: Det. Insp. Kent
George Curzon: Guy
Basil Radford: Erica's Uncle Basil
Pamela Carme: Christine Clay
George Merritt: Detective Sergeant Miller
J.H. Roberts: Henry Briggs, Solicitor
Jerry Verno: Lorry driver at Tom's Hat cafe
H.F. Maltby: Police Sergeant Ruddock
John Miller: Police Constable
Una lite che si conclude con una serie di schiaffi. L'uomo esce sul terrazzo, il suo sguardo si perde tra i flutti dell'oceano in tempesta. Si gira verso la macchina da presa ed i suoi occhi iniziano a sbattere. Un tic nervoso.
Inizia così il terzultimo film del periodo Inglese di Alfred Hitchcock.
Hitchcock lo definirà il suo film perfetto.
Si intuisce da subito chi è l'assassino, ma per tutto il film il protagonista dovrà scappare perché ingiustamente accusato.
Derrick, il protagonista, mentre passeggia sulla costa, vede il cadavere di una donna restituito dal mare sulla spiaggia.
L'inquadratura sulla cintura di un impermeabile sottolinea che quella è l'arma del delitto.
Derrick si spaventa e scappa, ma due ragazze sono testimoni della sua fuga e basterà questo per renderlo agli occhi di tutti colpevole del delitto, dato anche che la cintura con cui l'omicidio è stato commesso è quella del suo impermeabile.
La condanna è certa. Derrick viene condannato ma, la figlia del Capo della Polizia (Erica), prima in modo involontario, poi convinta della sua innocenza, l'aiuterà prima a fuggire e poi a nascondersi.
Dopo 21 minuti e 10 secondi dall'inizio del film la famiglia di Erica è a tavola durante un tipico lunch inglese. Soup di porri e patate, costolette d'agnello con puré.
Come scagionare Derrick? La ricerca dell'assassino li porterà a trovare un homeless, a cui il colpevole, “un uomo con un forte tic nervoso agli occhi” ha regalato l'impermeabile.
La scena finale è un capolavoro registico.
Hitchcock racconta che ci sono voluti due giorni per girarla.
Una ripresa aerea di una sala da ballo. L'inquadratura scende fino al primo piano del colpevole. L'uomo con il viso truccato di nero che suona la batteria dell'orchestra. Sentendosi braccato dalla polizia presente in sala, l'agitazione si impossessa di lui fino a fargli perdere i sensi. Il primo piano successivo è uno zoom prolungato sul tic nervoso che rivela che è lui l'assassino.
YOUNG AND INNOCENT - GIOVANE E INNOCENTE è il film che Luca ed io abbiamo scelto per apparecchiare la tavola. Rifacendoci alla scena iniziale in cui ci godiamo il momento in cui l'intera famiglia è riunita per pranzare, abbiamo cucinato una zuppa di porri e patate, delle costolette d'agnello e tanto puré. Sono tra i piatti più tipici della cucina inglese, soprattutto la zuppa in questione, uno dei piatti che più di altri mi ricorda Londra e dintorni. Lo stesso vale per l'agnello, solitamente servito con jelly mint, gelatina di menta, ma dato che nel film in questione le costolette vengono servite senza l'aggiunta di quest'ultima, siamo restati fedeli alla linea.
La scena finale è un capolavoro registico.
Hitchcock racconta che ci sono voluti due giorni per girarla.
Una ripresa aerea di una sala da ballo. L'inquadratura scende fino al primo piano del colpevole. L'uomo con il viso truccato di nero che suona la batteria dell'orchestra. Sentendosi braccato dalla polizia presente in sala, l'agitazione si impossessa di lui fino a fargli perdere i sensi. Il primo piano successivo è uno zoom prolungato sul tic nervoso che rivela che è lui l'assassino.
YOUNG AND INNOCENT - GIOVANE E INNOCENTE è il film che Luca ed io abbiamo scelto per apparecchiare la tavola. Rifacendoci alla scena iniziale in cui ci godiamo il momento in cui l'intera famiglia è riunita per pranzare, abbiamo cucinato una zuppa di porri e patate, delle costolette d'agnello e tanto puré. Sono tra i piatti più tipici della cucina inglese, soprattutto la zuppa in questione, uno dei piatti che più di altri mi ricorda Londra e dintorni. Lo stesso vale per l'agnello, solitamente servito con jelly mint, gelatina di menta, ma dato che nel film in questione le costolette vengono servite senza l'aggiunta di quest'ultima, siamo restati fedeli alla linea.
PRANZO COMPLETO DAL FILM "GIOVANE ED INNOCENTE" di ALFRED HITCHCOCK,anno 1937
Ingredienti
50 gr di burro
2 spicchi d'aglio
700 gr di porri
2 patate di media grandezza
sale e pepe
2 cucchiai di panna
prezzemolo
1 litro di brodo di pollo
50 gr di burro
2 spicchi d'aglio
700 gr di porri
2 patate di media grandezza
sale e pepe
2 cucchiai di panna
prezzemolo
1 litro di brodo di pollo
Pulire i porri e tritarli. Lasciarli rosolare in un tegame insieme al burro e all'aglio tritato. Mescolare e fare cuocere per circa 10 minuti. Nel frattempo tagliare le patate a cubetti molto molto piccoli. Versarli nel tegame e mescolare. Aggiungere il brodo e regolare di sale e di pepe. Lasciare cuocere per circa 25 minuti, finchè la zuppa avrà raggiunto la consistenza cremosa. Terminare aggiungendo la panna ed una spolverata di prezzemolo tritato.
English version
LEEK AND POTATO SOUP
Ingredients
50 grams of butter
garlic ( 2 clove grated)
700 grams of leek
two medium sized potatoes
4 cups of chicken broth
salt and pepper
cream ( 2 tablespoon )
parsley
50 grams of butter
garlic ( 2 clove grated)
700 grams of leek
two medium sized potatoes
4 cups of chicken broth
salt and pepper
cream ( 2 tablespoon )
parsley
First, chop the leeks. Melt the butter in a pan and add the chopped leeks and garlic and fry them until they're soft. Stir frequently and cook for about 10 minutes. Peel the potatoes and chop them into little cubes. Add the potatoes and all the remaining ingredients to the pan with the exception of the cream. Bring the soup to the boil and let it simmer for about 20 minutes. Just before serving pour the cream and the parsley and stir well. The soup is already on the table.
PURE' di PATATE
Ingredienti
800 gr di patate
1 litro di latte
40 gr di burro
30 gr di Parmigiano Reggiano
sale
800 gr di patate
1 litro di latte
40 gr di burro
30 gr di Parmigiano Reggiano
sale
Sbucciare le patate e tagliarle a pezzetti. Metterle in casseruola e coprirle con acqua fredda, aggiungendo 1 cucchiaio di sale. Fare bollire per circa 20 minuti, finché le patate saranno cotte. Scolarle e nel frattempo intiepidire il latte in un altro tegame. Schiacciare le patate con l'apposito strumento e versarle nel latte. Unire il burro e mescolare con cura. Aggiungere il sale e per ultimo il Parmigiano, amalgamando il tutto per bene. Servire caldo e fumante.
English version
English version
MASHED POTATOES
Ingredients
potatoes chopped into cubes (800 grams)
milk ( 1 litre )
butter ( 40 grams )
PARMIGIANO cheese
salt
Ingredients
potatoes chopped into cubes (800 grams)
milk ( 1 litre )
butter ( 40 grams )
PARMIGIANO cheese
salt
First of all chop potatoes into cubes and place them in a pan. Cover with water and add 1 tablespoon of salt. Bring to the boil and simmer for about 20 minutes. Drain the potaotes and mash them to the desired consistency. Return them to the pan adding milk. Cook for about 5 minutes, stirring constantly. Stir in Parmigiano cheese and salt. Top with butter.
COSTOLETTE D'AGNELLO ALLA GRIGLIA
Ingredienti
12 costolette d'agnello
3 spicchi d'aglio
rosmarino
timo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
12 costolette d'agnello
3 spicchi d'aglio
rosmarino
timo
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Preparare una marinata con l'aglio, il rosmarino ed il timo tritati e l'olio extravergine d'oliva. Cospargere le costolette da entrambi i lati con la marinata e con una bella macinata di pepe e lasciare riposare in frigorifero per qualche ora. Accendere la griglia ed aspettare che sia ben calda, sistemare le costolette sulla graticola e lasciare cuocere per bene, a vostro piacimento. A noi le costolette d'agnello piacciono ben cotte. Servire calde, aggiungendo un pizzico di sale e lasciandosi irrimediabilmente travolgere dal profumino.
English version
English version
LAMB CUTLETS
Ingredients
12 lamb cutlets
3 cloves of garlic thinly sliced
extravirgin olive oil ( 4 tablespoon )
rosemary and thyme
salt and pepper
Ingredients
12 lamb cutlets
3 cloves of garlic thinly sliced
extravirgin olive oil ( 4 tablespoon )
rosemary and thyme
salt and pepper
Prepare a marinade using the garlic thinly sliced, rosemary, thyme, pepper and extravirgin olive oil. Coat cutlets on both sides with marinade, cover and refrigerate for a few hours.
Heat your barbecue grill, brush cutlets with a bit of oil. Barbecue lamb on each side until cutlets are cooked to your liking. We like them well done. Serve hot and enjoy your meal.
Heat your barbecue grill, brush cutlets with a bit of oil. Barbecue lamb on each side until cutlets are cooked to your liking. We like them well done. Serve hot and enjoy your meal.
Ciao Ragazzi, devo ammettere che più della ricetta, pur niente male, mi ha attirato il racconto nel quale ho scoperto diverse cose che non sapevo del grande regista.
RispondiEliminaQuella del soufflè poi è troppo forte !!!
Brava Sabrina !!!
Spettacolare la recensione e tutto il menù!!! Anche io adoro Hitchcock, ragazzi, con questo post mi avete veramente entusiasmato!!!!
RispondiElimina10 e lode!!!
Hitchcoock piace tantissimo anche a a me, è intrigante. Le vostre ricette, poi, sono sublimi per chi ama la buona cucina...
RispondiEliminavedo che vi state impegnando alla grande complimenti....ma anche io , sapete ho fatto altrettanto per altri versi.Sto parlando del mio primo mercato "importante" (l'altro era stato solo un piccolo assaggio poco stimolante):partecipare ad un mercato a Via del Corso Organizzato dall'associazione delle Artigiane è quanto di meglio potevo desiderare ed è andata bene ho avuto ottimi riscontri.Ma basta parlare di me e dopo tante energie profuse via auguro di vincere ormai penso abbiate sbaragliato tutti. A presto Claudia
RispondiEliminaCiao! non abbiamo visto molti film di hitchcock, se non i più famosi (tipo caccia al ladro), ma riteniamo abbia uno stile davvero molto intrigante e coinvolgente!
RispondiEliminabellissimo questo trio di ricette: due molto demplici ed ideali per accompagnare una carne così saporita!
un bacione
siete davver incredibili.. davvero! :-)
RispondiEliminaSono molto contenta di avervi " incontrato" :-)
PS: Sabrina, vi ho mandato un' email qualche giorno fa, ma mi sa che non è arrivata.. potresti controllare, per favore? proviene da l.pardi@live.it
Un abbraccione e un bacio :-)
buona serata ad entrambi!
meraviglioso racconto su un regista che rimane il maestro in questo genere di film.E deve essere stato proprio bello poter comprare un pupazzo a quel mercato !!è sempre avvincente leggervi!! piacevolmente la zuppa di porri e patate è sempre squisita.un caro saluto
RispondiEliminaChe racconto meraviglioso e articolato!!
RispondiEliminaPer non parlare del menù...
Bellissima quell'espressione:Il Tamigi: la culla liquida di Londra..è stupenda!!!
Ragazzi siete fantastici...state tirando fuori film, ma soprattutto la storia del cinema...bravissimi!!!
RispondiEliminaE poi il menù completo..che spettacolo siete davvero unici e ricercati in tutte le cose che fate...complimenti un abbraccio Lady cocca
Complimentissimi ... vi è proprio piaciuta l'idea di Elle a quanto vedo!
RispondiEliminaun abbraccio
dida
Ma ci avete preso gusto con questa cucina cinematografica!!! Il pensiero di Hitchcock sul soufflé rispecchia molto il mio: non ci si può sedere a tavola con il calo di tensione da soufflé sgonfiato!!! Ma... la terrazza fiorita sull sfondo della tavola apparecchiata è la vostra? Se così è complimenti, è bellissima, sembra proprio un english garden in stile vittoriano!
RispondiEliminain fatto di cinema siete troppo avanti, mi faccio prendere la mano e guidare da voi tra immagini e cibi...un bacione
RispondiEliminasono cibi sani e che non dovrebbero uscire dalla giusta alimentazione...
RispondiEliminanon sono nemmeno pesanti....
la deov provare questa zuppa !
ed Hitchcock era una grande.... riusciva a far paura senza tutti gli effetti speciali di oggi...
buon martedì
^______________^
Lo adoro letteralmente Hitchcock!!! I suoi film li ho visti mille volte!!! Bravi ed esaustivi ci avete regalato chicche preziose!!! Se avessi saputo quanto vi piaceva, avremmo potuto guardarci qualche suo capolavoro a casa mia e commentarlo insieme!! Bacioniiiii
RispondiEliminaCiao carissimi siete fenomenali, quante cose buoneee!! un bacione.
RispondiEliminaHitchcock è un grandissimo maestro della cinematografia...uno dei miei film preferiti è Rebecca la prima moglie. Questo pranzo è indubbiamente un ottimo tributo alla sua vita e alla sua opera
RispondiEliminaUn bacione
fra
Due vulcani in eruzione!!!
RispondiEliminaComplimenti!!!
Baci...
Complimenti!! Sempre dei bei post e che bella scenografia per le vostre ricette
RispondiEliminaho imparato un sacco di cose leggendo questo post...io non sono una grande appassionata di Hitchcock, ma solo perché i film che mi danno ansia poi non mi fanno dormire..insomma..vabbè..ho dei problemi, però come regista lo adoro..è contorto, ma spero si sia capito!!!!! un abbraccio. lety
RispondiEliminaPer questo post non ho parole... anzi, si, strepitoso!!! Siete stati bravissimi!
RispondiEliminamammma mia che cura di particolari e che ottima memoria.è un film che non ho mai visto e ne approffitteròmagari gustando una cotoletta d'agnello.
RispondiEliminabravi as usual!
Molto intrigante il racconto e ottima la cena :-) Un bacio Laura
RispondiEliminaAnch'io adoro Hitchcock, la sua ironia e il suo genio! Soprattutto adoro la vostra creatività nel creare questi menù a tema, davvero favolosi!
RispondiEliminafantastici!!come sempre del resto!!!
RispondiEliminagrazie mille per questo bellissimo post!!
al prossimo film:)!
Grazie mille per i volstri complimenti: li apprezziamo di cuore!
RispondiEliminaIl formaggio collina è molto simile ad un montasio, forse un po' meno saporito, ma la consistenza è quella.
Noi l'abbiamo scoperto per caso, come un po' tutti i formaggi che da un po' circolano sul nostro blog.
baci baci
ragazzi mi sembra una tesi di laurea di grande competenza e interesse.
RispondiEliminaCaspita, è proprio un piacere leggervi.
Anna
GRAZIE cari Sabrina e Luca...
RispondiEliminama il martedì non scrivo io ma Penelope che ha molta più esperienza di me ed è portata per un genere molto diverso che però da me sta riscuotendo un certo successo...
adesso quale film state visionando per scoprirne i segreti gastronomici? Non so se posso suggerire Il Gattopardo... dove la cucina era molto succulenta e calorica.... o forse non è il periodo giusto? magari sarebbe meglio dopo l'estate?
ciaooooooooooooo
buon mercoledì
avete arricchito la lettura del vostro post, interessantissimo e davvero completo di notizie e menù........complimenti a voi
RispondiEliminaragassuoli ;-))) bacioni!
vedo che ve li state facendo proprio tutti i film:-)))) complimenti per le ricette...un bacio
RispondiEliminaAnnamaria
Bellissimo, come sempre, il vostro racconto, e le ricette sono a dir poco strabilianti!!!!!
RispondiEliminaBacioni e buona giornata :-)
Ottimo post, avevte messo in evidenza particolari sconosciuti di questo bravissimo regista....buona serata Luisa
RispondiEliminaIo adoro le spy story e lui era un mago nell'intepretarle al cinema...brava! Un abbraccio Roberta
RispondiEliminaBellissimo racconto, dettagliato e davvero sentito, di quelli che non ti fanno distogliere lo sguardo dalle parole scritte. Chissà quanto ti lega a questo piccolo trofeo, quanti sono i ricordi e le emozioni. E spettacolare anche il menu. Un grande grande abbraccio a voi due! Chiaretta
RispondiEliminaNon conoscevo l'amore di Hitchcock per il buon cibo, nè gli aneddoti di cui parlate nel post così dettagliato.
RispondiEliminaOttime le pietanze che avete preparato .... e quelle tartellette che si intravedono? Perchè non sono state citate? O forse il riferiemnto mi è sfugito?
Niente cosa dire, i classici hanno un fascino irresistibile, sempre... ^^ Grandi! Grazie per il post pieno di notizie!!! E bello il pasto....ha molto fascino pure lui! ^^ Ciao carissimii!!
RispondiEliminaDevo dire che questa raccolta vi attira molto, ma mi fa' piacere perchè sapete descrivere così bene questa vostra passione che ci si perde nelle vostre parole.
RispondiEliminaSiete proprio dei poeti!!
Delizioso il pranzo inglese!
Bacioni
Ciao Ragazzi!
RispondiEliminapassate da me, c'è qualcosa per voi!!!
http://laromadelcaffe.blogspot.com/2009/03/meme.html
Felice weekend Luisa
RispondiEliminaCiao ragazzi! ci dispiace moltissimo che la Blogpizza sia saltata, am dato l'esiguo numero di adesioni (molte dovute ad impegni no previsti) Giulia ha pensato che fosse meglio annullare!
RispondiEliminaEravamo davvero curiose di conoscervi perchè vi riteniamo una coppia simpatica, solare e specialissima!!
Naturalemnte vedremo di riorganizzare più avanti l'evento...al massimo se volete...vi aspettiamo a pranzo da noi domenica prossima ;)
un abbraccio
Anche io ho quasi la filmografia completa ma devo dire che molte delle cose che hai scritto proprio non le sapevo, è stato un piacere leggervi!
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
Anche io ho quasi la filmografia completa ma devo dire che molte delle cose che hai scritto proprio non le sapevo, è stato un piacere leggervi!
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
Grandioso!!! L'idea, il menù e il bianco e nero (qs settimana mi sento un po' retrò :-D e il bianco e nero suscita un certo fascino) Bacione
RispondiElimina