Raccontami. Cara Lo, ti racconterò il come ed il perchè.
Ho aperto un blog per creare un mondo parallelo da inzuppare dentro a quello reale, un mondo incentrato sul PIACERE.
Il piacere in fondo è ciò che tutti desideriamo e al tempo stesso ciò di cui abbiamo più paura, forse per la sua conformazione, per la sua geografia fatta di vortici ed abissi. Il piacere va succhiato avidamente, va rincorso e corteggiato. Tante sono le cose che mi procurano piacere, tante quante sono le mie passioni. E tutte mi coinvolgono fino alla punta dei piedi. Il mio o meglio il nostro blog è un concentrato di passione, d'amore. La cucina, la creatività ed il piacere per il buon cibo sono il filo conduttore nel nostro mondo a parte e si intersecano con la passione per la scrittura.
Io amo scrivere, di un amore che diventa a volte un bisogno; penso che la voglia di esternazione sia un'esigenza psicologica di tutti. In me a volte è così prepotente che mi sento inchiostro da riversare sulla carta, seppur virtuale. Ho iniziato a scrivere presto, penne e quaderni sono da sempre la mia coperta di Linus. Raccontarti il come ed il perchè, significa andare a scavare a fondo dentro il mio intimo e dentro ricordi che sono come macchie di colore diluito, per effetto del tempo, ma dal profilo nitido. Devo cominciare dall'inizio.
Da mia mamma. Una che ha sempre lottato, nessuna insicurezza, una grande forza. In lei spesso c'è uno sguardo forte, mescolato con l'orgoglio di chi è riuscito a passare dentro a tante cose senza annegare. Deve esserci in lei un territorio segreto "di debolezze", ma non lo dà a vedere. Deve essere sommerso e molto nascosto.
Sono sempre stata affascinata dalle tele e dai colori ad olio di mio padre e mia madre che nel tempo libero dipingevano, e altrettanto dal giradischi e dalla loro montagna di 45 giri. Tutte cose che non avevo il permesso di toccare, ma che andavo a tirare fuori appena rimanevo sola in casa, sola con mio fratello di tre anni. Amavo la musica, diventava la mia compagnia, il mio antidoto contro la paura, la paura del buio e del fatto che ero sola. Frugavo nella valigetta dei dischi ed estraevo a sorte, morendo ogni volta dalla curiosità di sapere che canzone il caso m'aveva destinato. Quasi sempre si trattava di Battisti. Le sue canzoni coloravano il buio di quei freddi pomeriggi invernali, riuscivo persino a dimenticare la paura, tanto mi immergevo dentro le immagini che mi sfilavano davanti. Pensavo a quei campi di grano, venivo abbagliata da tutto quell'oro. La paura dell'abbandono era l'invisibile mostro che più mi terrorizzava, mi toglieva quasi il respiro.
Mia mamma è sempre stata poco presente durante la mia infanzia e quando era in casa era troppo presa dalle sue cose per stare dietro a me. Desideravo il suo affetto, un abbraccio, una traccia di amore materno, cose che ha sempre considerato superflue e scontate, ma la cui mancanza mi ha scavato un vuoto profondissimo nell'intimo. Questo è stato il mio tormento per tanti anni, il suo distacco mi ha violentato dentro fino a quando me ne sono fatta una ragione e ho deciso di pensare alla mia vita, di viverla in modo autonomo, circondandomi delle cose che amavo. Panacea che riempiva quei vuoti d'aria, d'anima. Allora, da piccola, pur di attirare la sua attenzione, pur di guadagnarmi la sua stima ho fatto di tutto. Lasciavo da parte le bambole e la bambina che ero e cercavo di avvicinarmi a mia mamma provando a condividere i suoi interessi, che ruotavano intorno a Freud, Jean Piaget e Schopenhauer. La cosa più comica è che provai a leggere un saggio del Piaget, dato che lei passava più tempo con questo individuo che con chiunque altro. Volevo capire il motivo di tanto interesse. Per due sere di fila mi addormentai senza riuscire a finire il primo capitolo. In compenso lo rilessi in età adulta, trovando molto opinabili le sue teorie. A sette anni ho imparato a cucinare e di fatto ho cominciato a portare in tavola i miei primi piatti. Semplici, ma apprezzati, soprattutto da papà, tranne quella volta che una cimice finì nel suo piatto di minestrone, ma non certo per colpa mia. A scuola la mia condotta era ineccepibile ed i voti sono sempre stati altissimi. Ci teneva tanto mia mamma, non voleva che la facessi sfigurare, amava sentirsi dire dagli insegnanti "Sua figlia è la migliore". Non l'ho mai delusa, ma nemmeno questo la faceva avvicinare di quel passo in più che sarebbe stato un abbraccio. Non so a tutt'oggi cosa significhi abbracciare una mamma. A nove anni ho cominciato a studiare il francese da autodidatta, sui suoi libri e lì capii di essere portata per le lingue. A dodici, durante l'estate davo ripetizioni di italiano, francese e matematica, a bambini della mia età e studiavo l'inglese. Nel frattempo leggevo di tutto, romanzi, saggi, poesie e a mia volta scrivevo, riempivo interi quaderni di pensieri, di versi, di sogni. A tredici anni iniziai a studiare il latino sempre da autodidatta, a quattordici una mia poesia fu pubblicata su una delle riviste specializzate per le quali scriveva mia mamma. Me la ricordo ancora, si intitolava "Nasce la consapevolezza". Il verso finale terminava con un'immagine che amo ancora usare. Anche al liceo i miei voti erano sempre altissimi, non ho mai provato l'ebbrezza di prendere un'insufficienza. Mai. Ma niente impressionava mia mamma. Era come se qualunque cosa, qualunque risultato ottenessi fosse scontato. Forse si aspettava ancora di più. Non lo so. Di lì a poco capii che non aveva senso continuare a cercare quello che non avrei avuto. Quella consapevolezza di cui avevo parlato in versi era giunta a maturazione, assumendo la forma oblunga della certezza.
Cara Lo, ho sempre amato la carta, il profumo che emana, l'odore nascosto tra le pagine di un libro, l'odore dell'inchiostro. Ogni volta che stringo un volume nuovo tra le mani, mi soffermo a respirarne l'odore. Non ho mai amato i diari, ho sempre preferito i quaderni, di ogni tipo, purché voluminosi, ne ho tanti, tantissimi e difficilmente resisto alla tentazione di comprarne altri. E che dire di quei bei quaderni rilegati! Sanno di prezioso, fatti apposta per custodire cose preziose. L'esteta che è in me di tanto in tanto fa timidamente capolino e cerca appagamento.
Amo scrivere, era ed è come aprire una porta ed entrare nel mio rifugio, nel mio mondo, quello in cui posso essere me stessa, esternando sentimenti, tristezza, gioia. Scrivere è come uno zampillo di acqua sorgiva dalla quale mi lascio bagnare tutta. E' la mia ombra, tutt'uno con me. Parole e pensieri per conoscere me stessa, per scavare, penetrare a fondo dentro alle cose, dentro alle emozioni. Perchè amo l'intensità, che mi trascini dentro il vortice del sentire, dentro la schiuma, dentro l'impeto. Le mie mancanze mi hanno forgiata così come sono, allergica ai freddi contatti, fortemente passionale, alla ricerca di calore, di contatto mentale e di pelle. Dentro al mio, al nostro blog c'è questo, ci siamo noi, ci sono io col mio bisogno ed il mio desiderio di dare voce a ciò che ho dentro, a ciò che amo, a ciò che mi procura piacere. E non importa se posso essere fraintesa, se posso andare controcorrente. Ho solo bisogno di sentirmi libera, di sentirmi io. Così, mostrandomi come sono, a volte anche senza pelle.
150 gr Farina di Semola di grano duro
50 gr Farina doppio zero
2 uova
Ripieno dei Ravioli
500 gr di filetto di Gallinella
180 gr di filetto di Pesce Persico
100 gr di Ricotta
1 Scalogno
1 Cucchiaino di Aglio Essiccato Macinato
1 Cucchiaino di Semi di Papavero
1 Cucchiaino di Maggiorana
Prezzemolo
½ Bicchiere di vino bianco secco
Olio Extra Vergine d’Oliva
Pepe
Sale
Condimento
2 Carciofi
1 Bicchierino di Vodka
50 gr di Burro
Finocchietto Selvatico
Scorza di Limone
100 gr circa del ripieno tranne la ricotta
Ravioli con il Salmone…..fatti, ravioli di magro…..fatti, ravioli…..e questa volta come li facciamo?
Ci siamo svegliati così questa mattina, affondando il cucchiaio nella ciotola, dove avevamo lasciato riposare il mascarpone per farcire un pandoro, un cucchiaio alla volta, nella stessa ciotola e con lo stesso cucchiaio. Raccolgo dalle labbra di Sabrina la goccia che sta scendendo lenta mentre ascolto le sue idee su come e con cosa farcire i prossimi ravioli. La decisione la prenderemo davanti al bancone della pescheria. Si la pescheria, l’unica cosa certa è che sarà pesce.
In macchina l’idea si posa sulla triglia, ma arrivati davanti ai banconi della pescheria non ce n’è traccia. Che si fa? Si va in un altro centro commerciale, in un altro ipermercato! Al quarto Iper optiamo per la Gallinella, brutto da vedere ma con carne più saporita rispetto alla Triglia, almeno così ci dicono. Uscendo, “ma due carciofi per condire…..?” e la spesa è fatta.
Rientriamo a casa che è già buio. Queste giornate invernali durano ancora troppo poco!
Peso le farine e ci aggiungo le uova. L’impastatrice umana, come mi chiama Sabrina quando mi vuol prendere dolcemente in giro, lavora energicamente la pasta.
Sabrina si sobbarca il lavoro meno piacevole, la pulizia delle Gallinelle. “Ma quante lische ha sto pesce? Guarda qua, è tutto una lisca dove è più ciccioso!” Da circa un chilo e mezzo di pesce riuscirà a ottenere si e no mezzo chilo di filetti.
Il Persico lo laviamo e lo tagliamo a cubetti. Ora iniziamo a preparare il ripieno. Scaldiamo un filo d’olio extravergine d’oliva nella wok e facciamo rosolare lo scalogno che ho appena finito di affettare. Aggiungiamo i pezzetti di pesce, li facciamo rosolare, poi il vino bianco e lo facciamo sfumare. Insaporiamo con l’aglio essiccato, la maggiorana, i semi di papavero, il sale ed il pepe. Togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare. Verso tutto dentro una ciotola, uniamo la ricotta ed il prezzemolo. Aggiustiamo di sale ed il ripieno è pronto e saporito al punto giusto. Si va con i ravioli.
Un vero piacere per il palato, ravioli superlativi che abbiamo accompagnato con del Berlucchi, una delle tante bottiglie che ci sono state donate a Natale! A proposito, grazie Max&The Crazy Crew per tutti i vini che ci avete regalato e che hanno allietato delle cenette davvero speciali!
Vogliamo approfittare dell’occasione per ringraziare tutti coloro che ci stanno votando nel Concorso di Val, Nella Botte Piccola. Siamo davvero senza parole, grazie di cuore e continuate a votarci!
Per questo premio ringraziamo Giulia di Rossa di Sera e le due gemelline Manu&Silvia!!!! Grazie di tutto cuore per avere pensato a noi!
Lo giriamo a:
Annamaria; Mirtilla; Manuela di "La Mela Stregata"; Lo; Brii; Fra; Antonella di "Pane al Pane Vino al Vino"; Danx; Astrofiammante.
Altro magnifico premio che ci è stato donato da Manuela di La Mela Stregata e da Antonietta di Ma che Bel Castello! Siete state dolcissime, grazie ancora!
Lo passiamo a: Pippi; JaJò; Rossa di Sera; Susina; Cricieto Goloso; Omin di Panpepato; Scarabocchio.
Ancora un magnifico regalo che ci è stato donato da Manuela di La Mela Stregata e da Antonietta di Ma che Bel Castello!
A nostra volta li giriamo a: Elle; Fede; Caty; Lady Cocca; Manu; Tittina; Pamy; Manu&Silvia; Anice Stellato.
come stai? leggo ed ogni parola tii penso,la bimba nella copertina gialla , era proprio così ;leggo e spero le lacrime non siano state troppe.la consapevolezza arriva col tempo e la condiamo di dolore e di uun lento arrendersi. vivi, non importa , vivi. sempre li con te.
RispondiEliminaSabri, conoscendoti attraverso i tuoi post e i vari commenti che ci siamo scambiati in questi mesi di conoscenza, avevo intuito quanta sensibilità si celasse in te, ma dopo queste confessioni ne ho avuto la certezzza.
RispondiEliminaSei una gran bella persona, come belle sono le foto che scandiscono il ritmo narrativo delle tue confessioni.
Grazie per aver condiviso queste intimità con noi.
Molto aromatici i vostri ravioli e bellissima anche la forma.
Ciao
ho letto tutto d'un fiato il tuo racconto e resto sempre affascinata da come scrivi e dalla profondità della tua anima!!!
RispondiEliminaPiu "materialmente" ti scrivo che questi ravioli sono una favola!!!!!!!bacioni grandi,imma
Che dire Sabry ... sei una grande donna!
RispondiEliminaUn abbraccio forte fortissimo!
Bacio
Giugiù
PS: saluta Luca
Sabri, ora che ti conosco capisco quanto il tuo passato ti abbia profondamente addolorato, il tuo racconto mi ha molto commossa e mi è venuto l'istinto di abbracciarti con tutta la mia forza per colmare un pochino il tuo vuoto. Ho però subito pensato che la vita è alla fine generosa, ci ripaga sempre dei dolori, delle delusioni,delle amarezze, tu hai conosciuto Luca e di meglio non potevi trovare. Il suo amore, la sua dedizione, l'infinita bontà e generosità,ricambiati dalla tua dolcezza, dalla tua bellezza e dal tuo amore, sono doni preziosissimi. Un caro abbraccio con tutto il cuore.
RispondiEliminaCome al solito la ricetta è strepitosa!!!
Stanotte Sabrina ti ho sognato. Eravamo in un luogo intimo e caldo, rosso di colore, stoffe e luce. Avevi una camicia bianca e mi parlavi di una persona. Vicino c'erano Luca e Marco che ascoltavano, ma io e te eravamo vicinissime e sussurravamo. Mi dicevi che era distante, assurda e quasi schizofrenica, che l'incontro ti aveva stupito e scioccato, che ancora non ti capacitavi.
RispondiEliminaMi sono svegliata con queste immagini nitide nella testa, arrovellandomi per dare un contorno al viso della persona di cui mi parlavi, ma non ne venivo a capo.
Poi ho acceso il pc e ho capito.
Grazie Sabrina, per il coraggio e il tempo che mi hai dedicato, perchè di fronte a chi libera l'anima bisogna stare in silenzio e aprire le braccia per accogliere.
Mi sono persa nelle foto.
Grazie ad entrambi per il premio....eheh vi perdono pure il fatto che mi avete messo nei ravioli eheheh un bacio
mamma mia che coraggio ad esporti al pubblico poco conosciuto!
RispondiEliminaIo sono + restia a parlare di me,ma una cosa capisco bene di te,Sabri,che sei adorabile e se permetti un abbracci mammesco te lo dò io, che te lo meriti tutto.Una cosa a Lu',mi fai vedere come fai la sfoglia con 2 foto?perchè non ci credo che sei così bravo,ma sai l'invidia è forte.Siete eccezziunali veramente
Un Bacione,one,one!
Cara Sabrina,
RispondiEliminasei proprio una gran bella persona, a 360 gradi.
Complimenti, perché oggi è molto difficile essere in questo modo.
Un abbraccio affettuoso.
e dopo aver letto rapita tutta la storia di sabrina e dei ravioli:-) realizzo che ero entrata per donarvi dei premi...vedo che li avete già ricevuti...i miei sono da me...se vi fa piacere passate a prenderli...altrimenti...non problem:-)
RispondiEliminaAnnamaria
il premio è bellissimo e vi ringrazio, ma ancor di più ti ringrazio per aver condiviso la tua vita, così dolorosa ma piena...sabri sei una persona speciale e questo da sempre l'avevo intutito, ma ora ne ho la certezza!!! e luca di certo non è da meno per essere stato scelto da te!!!vi voglio bene e vi abbraccio, ed a te dolce sabri do un bacio azzeccoso di quelli pieni di contatto!!! ;-D
RispondiEliminaTi, vi, leggo sempre con interesse. Si capisce l'amore per la scrittura e per il bello...il bello dentro e fuori....e voi ne siete sani portatori.
RispondiEliminaVi abbraccio e vi auguro un buona domenica.
Complimenti a Sabrina per il ''coraggio'' del suo racconto non facile.
Che dire....è sempre un piacere leggervi..E fa riflettere, il vedere quanto siano distanti i vari mondi interiori delle persone, e come le brutte esperienze molte volte portino a bellissime persone da adulti. ^^
RispondiEliminaE notevoli cuochi, in questo caso!
Belli i ravioli|!
Ciao, bella la storia della tua vita:)
RispondiEliminaAnche io ho questa diffidenza verso il bianco che però trovo un colore necessario, siccome rappresenta per me un qualcosa di ben determinato e che ho usato varie volte nelle mie visioni fotografiche.
Purtroppo non rappresenta la verginità ahah Anzi, rappresenta il nulla, a differenza del nero o cmq dell'oscurità che può nascondere qualsiasi colore e forma di vita.
Cmq..grazie del premio eheh Salvo il disegno e lo inserisco nel mio blog? Funziona cosi?
Baci!!
ottimo post,ottimo menu',ora aspettiamo l'invito a cena....(ps siamo in 6)
RispondiEliminacara sabrina,ho letto il tuo post prima di pranzo....poi sono andata a tavola e non sono riuscita a dire una parola:mangiavo e pensavo.Ora ho lasciato Jacopo a tavola da solo per risponderti, prima che si impossessi nuovamente del computer.Mi hai toccato il punto più profondo e nascosto dell'anima dove ricaccio le cose che so, ma che ho voluto mettere da parte per continuare, anzi cominciare finalmente a vivere. Non riesco ancora ad essere così libera da poterne parlare a tutti (non sicuramente nel mio blog dove mi leggono anche parenti: le persone da temere di più). Non starò a raccontarti la mia esperienza ti dico solo in breve che mia madre c'era sempre (era una casalinga ) non leggeva e non aveva interessi oltre allla famiglia ( una volte si insegnava così alla figlie femmine) ma questo non le ha permesso di seguirmi di confidarci,solo imposizioni solo tentativi di plagiarmi il cervello perchè la mia doveva essere come la sua , come una fotocopia perchè così era giusto...ed io mi sentivo sola oppressa.In casa mia non si compravano ne libri ne dischi ( cose superflue) non potevo frequentare amici se non passati ai raggi X da lei e non potevo uscire con loro perchè gli orari che lei mi consentiva non combaciavano. Io me ne stavo chiusa in camera nel mio mondo ad inventarmi di vivere una vita parallela totalmente diversa e la scrivevo giorno per giorno. quello era il mio diario perchè quello vero non lo avevo perchè lei lo spiava invece i miei scritti e le poesie non la interessavano.Mi sono sposata pensando di cambiare tutto ed è stato peggio...ecco perchè oggi sono così eccessiva nel vivere le mio emozioni non con gli occhi e lo spirito dell'età che ho, ma con quelli dell'eta' che non ho vissuto....e mi sono innamorata e amo jacopo come il primo giorno perchè lui mi ha capito ha strappato questo velo grigio che avvolgeva la mia vita e mi sprona in continuazione a vivere e a non aver paura di niente.Ultimamente mi sono comprata un libro "LA MADRE CHE MI MANCA" ma non ho il coraggio di cominciare a leggerlo.Scusami lo sfogo, ti vogllio bene e ti abbraccio forte forte, si grande.
RispondiEliminaClaudia
Sabrina... così bella fuori, così bella dentro!
RispondiEliminaRavioli, sì, siete belli belli belli anche voi! ^^
Sabrina, sei incredibile!.. Un racconto di te così intimo, profondo e graffiante ha provocato in me un'ondata di emozioni e anche di rimorso perché pecco certe volte di stessi atteggiamenti nei confronti di mia figlia.. E' già grande, ma spero tanto che non mi odi..
RispondiEliminaI vostri ravioli sono davvero squisiti, che bravi!
E grazie per il premio; siete una coppia fantastica!
Porca miseria Sabrina, mi avevi già in parte anticipato la tua "storia" tra email e commenti "intrecciati": devi aver mandato giù veramente tante lacrime amare... Magari anche al solo vedere il rapporto che i tuoi compagni di classe potevano avere con i propri genitori ti si riaprivano le ferite intime. Posso capire che tu sia nata in un momento di non ancora raggiunta maturazione e realizzazione di tua madre ma quante volte se ne è venuti fuori con amore reciproco: la "colpa di essere nata" non era certo tua e mi sembra proprio che lei ti abbia trattato, se non con odio o repulsione, quantomeno con grande indifferenza. Ma hai provato a parlarci ultimamente? Non è la prima volta che capisco che questo rapporto ti brucia molto...
RispondiEliminaComunque il "ricorrere" ai libri, alla scrittura, alla pittura o al disegno, alla musica per crearsi un mondo "parallelo", fatto di quelle emozioni visive, acustiche e fisiche di cui si sente la mancanza, è abbastanza comune (ne parleremo insieme la prossima volta che ci vedremo). Il fatto di non essere considerati dalla propria mamma crea evidentemente, nelle persone più positive che hanno comunque il senno di non lasciarsi trascinare nel baratro della depressione più profonda, una profonda sensibilità, e tu non manchi occasione per regalarcene un po' (ed io e Claudia lo sappiamo bene). Anche il fatto di parlare in questo post, in effetti, come se ti trovassi da uno psicanalista, "sfogarti" su tua madre e su tutto il male interiore che ti ha fatto, non è cosa da poco! Siete due persone sensibili e in gamba e mi piace come vi completiate e comprendiate l'un l'altra.
Non posso che mandare un abbraccio immenso a te ed un plauso a Mr. Pastamatic !!
Jacopo
scusa vado un po di fretta ma ci tenevo a dirvi di passare da me per un premio!!
RispondiEliminaquesta notte mi sono, come al solito, incantata con le tue parole...Sabrina!!
sai, nei tuoi occhi, nelle tue parole, intuivo qualcosa ma nn riuscivo a capire, ora si!
sei meravigliosa, ti abbraccio forte!!!
che bello questo raccontami! l'abbiamo letto tutto d'un fiato...avevamo capito che sabrina era una persona davvero unica!
RispondiEliminaQuesti ravioli vi sono venuti proprio bene! E poi con questo pesce non possono che essere sublimi!!
bacioni
PS:
grazie mille per il premio..siete sempre gentilissimi
ciao ragazzi!!!!
RispondiEliminatanti auguroni per uno stupendo anno nuovo!!!!
......e che bel racconto!!! wow!!!!
Ciao Sabri..e ciao Luca, grazie infinite del premio siete stati carinissimi...kiss kiss kiss
RispondiEliminaSabri..leggendoti mi sono rivista bambina...le stesse mancanze...gli stessi desideri...ancora oggi cercati...niente niente di ciò che io facessi e che purtroppo faccio ancora oggi andava e va bene...tutto sembra motivo di rimprovero o di indifferenza anche quando sono perfettamente estranea all'accaduto...il desiderio di un abbraccio o di una parole d'amore nei miei confronti è ancora forte ma come dici tu si arriva poi alla consapevolezza che cio' non succedera' mai anzi...piu' si va avanti e più le cose peggiorano!!!
tu ti sei rifuggiata nella scrittura..io nel dipingere...disegnare..nello sport..poi la voglia di scappare da quella ersona che non ti apprezzava mi ha fatto sposare..commettendo un'altro errore, pagato con la separazione...l'unica mia gioia è la splendida ragazza che ho cresciuto sola...mia figlia...ed oggi la gioia della mia vita e la voglia di andare avanti è lei!!
Sei splendida Sabri...e la vita ti ha affiancato ad un uomo che è vero non conosco ma che credo, da quello che leggo, sia altrettanto speciale!!!
Ti abbraccio Lady cocca
Che bei raviolini, complimenti!
RispondiEliminabellissimo il racconto, come te Sabri!
Un bacione!
Ciao Sabri, è sempre bello leggerti, sei stata molto profonda...forse tua madre non ti è stata molto vicina, ma credo che tu sia una donna molto intelligente, e lo devi a lei, l'amore per la scrittura, la lettura, l'arte, io non ti conosco personalmemte, però leggendot sempre ho imparato a conoscerti un pochino;)) volevo anche ringraziarvi per il premio!!baci
RispondiEliminavi ringrazio tesori!!
RispondiEliminaio vi voglio già bene!!!
Ciao Sabrina....mi sono un pò commossa leggendo le tue parole.... sei una ragazza splendida e piena di luce ...un post bellissimo.... davvero!!!
RispondiElimina;-)
Grazie per aver pensato a me per il premio!!!!!
un bacetto a tutti e due!
Pippi
...sono passata a ritirare il premio...grazie...
RispondiEliminapoi...
ho letto il tuo racconto.....
e ho rivissuto..in parte...la mia
infanzia...
il distacco da mio padre...e...
l'assenza di mia madre...
posso ...permettermi (purtroppo)
di capire...cio' che hai provato...
provi...e porterai sempre...
con te...
Un abbraccio!
grazie ragazzi sono lusingata che mi avete pensata donandomi un premio...mi ha molto commossa il racconto di Sabrina e un abbraccio te lo voglio lasciare io con tutto il cuore...complimenti per i ravioli devono essere favolosi....un bacio Tittina
RispondiEliminaRagazzi c'è un premio per voi da me. Bacio e buona notte :)
RispondiEliminaSabrina sicuramente le angosce della tua infanzia hanno rafforzato il tuo carattere ed hanno contribuito a renderti la donna forte tenace e volitiva che sei oggi.
RispondiElimina-----------------------------
Da provare questi ravioli con il ripieno di pesce... mai assaggiati...
Un saluto e buon inizio settimana!
Ciao Sabrina, sei davvero una persona speciale, unica!
RispondiEliminaChe dire di questi ravioli????
Unici....come voi!
Bacioni e ancora buon anno :-)
anch'io mi associo alla voce di chi ammira la sensibilità con la quale ti racconti e ti descrivi. Non riuscirei mai a farlo, anzi... Anzi, continuerei a celarmi dietro a quella crosta di freddezza che mi ricopre e che è così difficile da grattare via. Troppo fredda, distaccata. Forse una difesa? Mah, intanto è bello leggervi e fare tesoro dell ricette che ci proponete.
RispondiEliminaBaci, CookingMama
http://cookingmama.myblog.it
ragazzacci!!!
RispondiEliminapasso da voi per augurarvi uno splendido inizio settimana e....grazie mille per i premi,siete un amore ;)
Cara Sabri la tua stupenda ricetta, scusami non me ne volere, passa in secondo piano dopo aver letto la storia della tua infanzia, non voglio ripetermi ma io dopo aver letto ciò che scrivi (scrivete) resto sepre così :-O, senza parole, sbigottita.. emozionata... e soprattutto dopo aver letto le tue parole: "..Le mie mancanze mi hanno forgiata così come sono, allergica ai freddi contatti, fortemente passionale, alla ricerca di calore, di contatto mentale e di pelle..." mi ci son rispecchiata, per l'assenza (anche se fisicamente presente) di un padre...
RispondiEliminaTi abbraccio fortemente e sii sempre orgogliosa per la stupenda persona che sei diventata.. e ringrazio il mondo dei blog per averti incontrata e per consocerti sempre più grazie al vostro blog! :-) Buona giornata...
Sabry, mi hai fatto piangere... Tu non sei senza palle, per niente: tu e Luca siete tra le persone più straordinarie che leggo nella blogsfera e non posso dire altrettanto della vita reale unicamente perché non vi conosco (anche se conoscervi mi piacerebbe molto) e date vita a una coppia fantastica. E se questa coppia è fantastica è anche per merito tuo. La tua infanzia, difficile per tanti aspetti, fa parte di te e motiva in buona parte quello che sei: crescere senza il calore di una mamma non dev'essere stato facile, ma, vedi, io penso sempre che ognuno di noi, in ogni situazione, fa del suo meglio. E penso che anche per tua mamma sia stato così, penso che abbia fatto tutto quello che poteva, che sapeva. Fai pace con lei e con la bambina che sei stata, se sono servite a fare di te quello che sei a qualcosa sono servite. E non essere più triste
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaAvrei una nuova raccolta da proporvi e alla quale invitarvi a partecipare. Se avete tempo passate a trovarmi:
http://lericettedicarolina.blogspot.com/2009/01/raccolta-carnevale-ogni-ricetta-vale.html
Grazie e a presto!
grazie mille per gli auguri e per le vostre piacevolissime visite!!!!baci!!
RispondiEliminagrazie cari, siete stati troppo gentili ad aver pensato a me!!! grazie di cuore e un bacione!!!
RispondiEliminaLa vita è strana, una donna che studiava filosofia non si rendeva conto della sua figlia che le porgeva la mano. Il tuo racconto è molto toccante ma è stato bellissimo leggerlo soprattutto perché l'amore per i libri a quanto pare nasce quando fin da piccoli ci si è immersi dentro, com'è successo a te e com'è successo anche a me!
RispondiEliminaTi mando un abbraccio e ti regalo virtualmente i tortellini che oggi sono finalmente usciti sul blog :-)
Ciaooooo!
Sabrina mi si sringe il cuore.... so' perfettamente cosa provi e cosa hai provato...elemosinare l'affetto di un genitore è una cosa che ti lacera dentro... ma con il passare del tempo... fortifica!!(almeno così dicono)
RispondiEliminama che bello... cacchio scrivi divinamente Sabry. Io passo spesso dal vostro intimo angolo di passione ma vuoi per una cosa, vuoi per un'altra non riesco mai a lasciare un commento.
RispondiEliminaSolo 2 cose:
1. il blog è in trionfo e mi piace da matti
2. ti invidio (ma nel senso buono...) perchè hai un uomo che condivide con te la passione per il fare cucina assieme
Un besitos
Sabrina ... potrei dire le stesse cose di mia madre; mi spiace ma io non riesco proprio a chiamarla mamma ... mamma è associato a qualcosa di dolce mentre mia madre di dolce non ha mai avuto e continuerà a non avere nulla. Ho avuto la grande fortuna di essere cresciuta con una zia che invece era l'esatto opposto e così a 18 la decisione presa di mio pugno di trasferirmi definitivamente da lei. Nel frattempo i rapporti con mia madre sono andati via via peggiornado sempre più sino a dover ricorrere alle vie legali quanto meno per preservare MJ dalla sua pazzia. Tutto ciò in pillole ma ci sarebbe una vita da raccontare.
RispondiEliminaHai avuto la grande fortuna di trovare sul tuo percorso un uomo come Luca che con il suo abbraccio ti protegge da tutto e da tutti con un amore così grande come se ne vedono pochi ... quasi a colmare quella crepa, quel vuoto che ti porti dentro da quando eri piccina !!! Un abbraccio Laura
sabrina..sono 3 volte che ci vengo per lasciarti un commento e non sono riuscita.
RispondiEliminail tuo raccontami mi ha colpito moltissimo.
le mamme..con loro la vita è difficile, senza loro renderebbe la vita insopportabile.
nel mio piccolo ho provato essere come avrei voluto mia mamma...
presente, ciacolona, coccolona, tollerante, condiscente, disordinata..
la cosa che mi è mancato di più sono proprio gli abbracci...
perchè certe persone hanno paura di abbracciare ed essere abbracciare?
a me piace così tanto.
grazie per il raccontami, grazie per il premio.
sono onorata.
:-**
c'è un premio per voi da me...lo avete già!più che ovvio visto che siete meravigliosi!!
RispondiEliminaE' starno Sabrina come a volte la storia degli altri assomigli anche un pò alla tua...
RispondiEliminaMi piacerebbe davvero parlare con te chissà forse a maggio....
Un abbraccio che spero diventi reale!
P.S. te la sei cavata benissimo con le gallinelle..;***
Cara Sabrina, bello il tuo racconto, molto coinvolgente ed emozionante. Ho delle cose da dirti, ma preferisco dirtele quando ci incontreremo, perché desidero guardarti nei tuoi begli occhi ed abbracciarti forte forte. Spero che tu riceva tanto amore, perché sei capace di tanto amore. Ti abbraccio da lontano. A presto.
RispondiEliminaP.S. Purtroppo non amo il pesce, però questi ravioli sono meravigliosi e sicuramente squisiti per chi sa apprezzare il pesce (il Gian per esempio).
Sabry...sono senza parole...e mi dispiace tanto per quell'abbraccio che hai cercato con tutte le tue forze.
RispondiEliminaNon è lo stesso, ma ti mando il mio...sei una persona squisita...
Un bacione...
C'è un piccolo premio per te!!!!
Ciao, vi ringrazio tantissimo del premio, mi fa' mooooolto piacere.
RispondiEliminaPer Sabrina, leggere i tuoi pensieri tocca il cuore.
Un abbraccio a tutte due
Sabri, è una storia triste quella che scrivi... mi dispiace tanto. Si percepisce da ogni tua parola che sei una persona di una sensibilità fortissima, palpabile, e quello che sei molto probabilmente è dovuto a tutto quello che hai vissuto e che hai provato nella tua vita. Non è facile crescere senza le carezze di un genitore, sopratutto se si tratta della mamma, e dalle tue parole emerge la sofferenza che hai provato da piccola e che sicuramente provi ancora, anche se forse hai trovato il modo di tenerla a bada. Ognuno ha la sua bestia nel cuore purtroppo. Che fare?
RispondiEliminaGrazie per esserti raccontata Sabri,
un bacio grandissimo, Babi
p.s. dimenticavo i ventagli al cioccolato di cui mi avete chiesto!
RispondiEliminapuò sembrare strano, ma il rotolo di pasta sfoglia va prima messo in frigo per 15 minuti, quindi tagliato formando ventagli dello spessore di circa 5 mm che poi andranno disposti sulla teglia del forno e cotti. la prima volta che li ho fatti ho sbagliato perchè non ho letto bene la ricetta, ho messo il rotolo in forno senza tagliarlo e ho provato a fare i ventagli una volta cotto... ma si è tutto sfaldato! che cuoca pasticciona :P un bacione!
carissima amica sabri tu almeno hai a vuto il coraggio di raccontarti ma io non ce lo il coraggio ho letto tutto in un fiato:::::::,e vedo me in quelle righe e parole ,la differenza e` che mia mamma non leggeva, non dipingeva, ma lavorava mio padre ammalato e lei portava la famiglia avanti ,e non c`era tempo per baci e abbraci
RispondiEliminaho chiederci come state noi siamo 3 sorelle e un maschio ; ma poi al maschio che e il piu piccolo lei a dedicato lo s tesso il s uo tempo libero e il suo amore , noi a volte con le mie sorelle parliamo e diciamo noi non ci ricordiamo un bacio ho un abbraccio
noi dobbiamo essere diversi con i nostri figli io sembre a sbacciuchiarli e sempre a dirci che ce cosa fai magari ci rompo un po per me sono i miei figli le mie amiche cioe tutto noi parliamo chiacchieriamo ci raccontiamo,questo a me e mancato tanto , quando ha 11 anni ho detto non voglio andare piu` a scuola perche` non aadavo bene mi s erviva qualche aiuto di dopo scuola lei dice non ci s ono s oldi extra lascia perdere al s cuola e vai a lavorare almeno a aiuti la famiglai , e cosi ho fatto, sono pentitissima che non ho continuato al s cuola e hai mie figli ci dico s empre dovete andare a scuola anche se non s iete i primi della classe non fa niente e bello sapere e studiare e capire no essere ignorantiii in sicilia amgari uan volta era cosi ma adesso penso di no comunque ti mando un baciooo grande adesso hai il tuo amore che ti adora e si vedeeeeeeeeeee e pure io la mia grande foruna di a vere incontrato mio amrito per me e stato ed e` tutto
sabrina come sei bella! intendo dentro prima di tutto e poi fuori, ma il fuori è visibile il dentro è da rivelare da svelare piano e tu lo hai fatto lo stai facendo coram populo. Ti dico subito che a me piace questa modalità dello svelamento, non è saggio pare che non sia saggio ma non per me non per te e vivaddio!puoi avere mille remore e mille palizzate di difesa ma rivelarsi non può non accadere, è quasi fisiologico a meno che non sussistano patologie molto forti e strutture difensive molto radicate e peccato allora per chi è così solo da non poter nemmeno esternare una briciolina di sé.
RispondiEliminaCi sono tratti strazianti nel tuo racconto e direi assurdi di quell'assurdo inspiegabile, una mamma che legge Freud e piaget per giunta ma totalmente refrattaria alle coccole, dei genitori creativi e artisti e una bimba -speciale e volenterosa come te- che di sotterfugio usa colori e imbratta una tela, che senso ha? pare anzi è assurdo, strana legge del contrappasso la sorte ti ha voluto assegnare, avere i denti e non poter mangiare. mi fa specie se penso a quento amo la psiconalisi, eppure persino loro i pionieri, i padri e le madri hanno toppato, freud ha sacrificato la vita di Anna sua figlia impedendole di sposarsi (lei cmq era omosessuale) Melanie Klein che ha dato contributi straordinari si è comportata malissimo con i figli e con la figlia in particolare. Eh sì tutto ciò fa riflettere, io me lo spiego con l'insensatezza umana e con l'immane imperfezione dell'essere umano.
Tu però dolce sabrina che hai dovuto sopravvivere ad una mamma lacunosa ce l'hai fatta ad essere la bella persona che sei, che si intuisce in te, forse con bisogni ed esigenze più forti di calore e di sostegno, ma sei così bella, dentro e fuori e ancora per assurdo si può pensare che la deprivazione d'affetto cui sei stata orribilmente sottoposta abbia in te lavorato spingendoti a raggiungere traguardi e mete di grande ideale ed idealizzazione, ma che bisogna ammettere sono alla fine una robusta dotazione per
affrontare la vita, che fatica! però raccogli ora i frutti del duro lavoro. E su tutto Sabrina, a ricompensarti, la vita ti ha fatto incontrare Luca e la valanga di amore che sa darti. Prima è stata dura, adesso godi del regalo del cielo, ringrazia gli dei di tanta benevolenza e celebra il tuo amore in tutti i modi con tutti i sensi. La lietezza ora ti spetta, è tua prendila senza risparmio.
I problemi ci saranno sempre ma essere innamorati anzi attraversati dall'amore è la cosa più bella che possa capitare, il resto è optional!
affettuosamente per te e per luca
gli omaggi di papavero!
Sabrina è bellissimo leggere di te e quei ravioli sono fenomenali!
RispondiEliminaciaoooooooo
RispondiEliminache delizie!
e quanta dedizione richiedono!
buon mercoledì....
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Ciao ragazzi...passate da me oggi ho io per voi un pensiero...vi aspetto Lidia
RispondiEliminaEh eh, pensavate di esservi liberati di me... e no, mi dispiace :P
RispondiEliminaUn bacione.
Sabrina, Luca sono passata per un abbraccio supplementare, vi va?
RispondiEliminadolce e commevente solo come le persone dal cuore grande e piene di sensibilità sanno essere!!!
RispondiEliminaun bacione grande e due splendide persone!!
ma che bella ricetta ragazzi e che lavoro, i tuoi post li leggo sempre volentieri, ho intravisto nelle vostre foto una bottiglia di franciacorta dei fratelli berlucchi, uno spumante ottimo, complimenti per la scelta!
RispondiEliminaavevo letto tutto ma mi ero perso nella splendida ricetta, è molto bello quello che dici di sentirti libera di raccontare, oggi sei quella che sei per le esepienze che hai fatto e per come le hai trasformate, le esperienze si vivono ma poi bisogna darli un senso, bisogna capire e vedo che ci stai riuscendo benissimo
RispondiEliminaehi premio...da me!
RispondiEliminaho letto di te è questo mi inorgoglisce.Sei una donna meravigliosa che ha tanto da dare e tanto da ricevere. capisco perchè il tuo Luca si sia follemente innamorato di te .non puoi non essere amata. Sono sicuro che Luca saprà compensare anche se in maniera diversa quello che ti è mancato.
RispondiEliminaBaci
ogni volta che apro questa pagina penso che la foto col cappello di paglia è straordinaria !!!un abbraccio
RispondiEliminaCiao sabrina!
RispondiEliminaOra tocca a me dirti:"mannaggia! ma perchè non ci siamo conosciute prima in quel di Torino?"
Compunque avremo modo di conoscerci meglio (come ho scritto anche da me) dato che non siamo poi così lontane e poi a Bologna ogni tanto ci capito!
Anch'io ho una mamma che è scarsa di abbracci e di baci mentre io sono tutto il contrario di lei!
Eh quanto ho sofferto anch'io da piccola!
Poi crescendo nè ho parlato con Lei, mi sono arrabbiata e sfogata ma alla fine ho capito che lei è così...non riesce proprio a darli. Se tu vai verso di Lei, li accetta e te li dà per carità...altrimenti son rare le volte che Lei ti viene incontro...
Mi ha spiegato che suo padre cioè mio nonno era così come Lei e il primo bacio che gli ha dato è stato quando (aveva circa 16 annni) si è operata di appendicite!
E mi ha anche detto che non devo mai dubitare dell'amore che ha verso di noi (io e mio fratello!)
Quindi me ne son fatta una ragione e ho pensato anche quanto può soffrire a non riuscire a dimostrare con l'affetto il suo amore verso i figli.
Però me lo ha dimostrato e me lo dimostra in altre cose...tipo non mi ha fatto mai mancare niente e mi ha sempre aiutato nei momenti difficili della vita, sia moralmente che anche standomi vicino...
L'importante è chiarirsi.
Per fortuna oggi ho una femmina affettuosa come me che me la godo al 100% con tutto il mio amore e me la riempo di baci e di abbracci e ringrazio sempre Dio per avermela donata! Come pure il maschio solo che lui è più chiuso come carattere ma non importa io lo sbaciucco lo stesso!
E tu hai Luca che è pieno di amore nei tuoi confronti e te lo dimostra sempre! State proprio bene insieme, siete una coppia dove l'amore esplode nella sua totalità! e chissà che un domani anche tu avrai dei figli con cui potrai scambiare baci e coccole :)
Nel frattempo ti mando un treno da Ancona pieno di abbracci, baci e coccole (non sarai geloso Luca ehhh?)perchè sabrina se li merita tutti e perchè è proprio una persona profonda e bella :)
e scrive in modo divino!
Hai mai pensato veramente di scrivere?
Ah! lo sai che anche a me piace dipingere?
Ho iniziato da piccola pure io e li conservo tutti i quadri che ho fatto!
Guarda se capito a Bologna ti faccio sapere ehh...
Con affetto
Carla
che dire che non sia stato detto?...ben poco.....però della vita io insisto a vederne il lato positivo e tu non saresti la Sabrina che sei... e probabilmente non avresti nemmeno incontrato Luca, se il destino non ti avesse riservato quei vuoti, che a quanto pare sono comuni anche a molti altri....sei stata in gamba a rigirare la frittata ( tanto per restare in tema culinario)a tuo
RispondiEliminafavore e seppur inconsciamente, tua madre con la sua freddezza,ti ha spinto a ricercare in te stessa la forza per affrontare la vita,plasmandoti giorno dopo giorno e dando forma alla bella persona che sei diventata...e questo è l'importante
....ora mi prendo il premio, ti lascio un abbraccio alla maniera di un polipo e vi ricordo che Verona è vicinaaaaaa!
Sei BELLA cara Sabrina, bella in un modo tutto speciale! E non fraintendermi per carità ^___^
RispondiEliminaE' un complimento da Ragazza a Ragazza!
Mi dispiace per tua madre, che si perde e si è persa TUTTO questo, la bellezza della tua anima e del tuo modo di vedere le cose!
Ti lascio un abbraccio immenso!...e un bacino a Luca ^___^
Ciao da Mony-Gata da plar =(^.^)=
PS: vi sto assegnando un paio di premi... a breve pubblico il post :P
..complimenti a Sabrina per il suo post, davvero commovente ed intenso...un abbraccio
RispondiEliminaSai che mi sono quasi commossa leggendoti?
RispondiEliminaUn bacio...............
Mi ero persa questa meravigliosa descrizione di una te che avevo intuito al primo approccio, sei una splendida e sensibile persona e come dietro tutte le persone sensibili si nasconde sofferenza, un enorme abbraccio che non sostituirà quelli materni ma spero facciano cmq bene
RispondiEliminaSabrina... ho letto, no ho ascoltato le tue parole, ho ascoltato la tua storia, ho ascoltato TE. Ora capisco quando dici che in me vedi pezzetti di te, ora lo capisco.
RispondiEliminaHai vissuto anche tu quegli anni di vita che, per ogni giovane persona che si sta affacciando al mondo, dovrebbero essere morbidi, felici, spensierati ... condizionati dalla presenza (o assenza)della tua mamma. Ho vissuto anche io, come te, i miei giorni dando il meglio di me stessa: anche io a scuola con voti alti, i migliori, era impensabile fallire. Non dovere mai fallire agli occhi dei propri genitori era un peso troppo grosso per una ragazzetta come ero io ... Non riesco neanche a dirti tutto quello che vorrei, cara Sabrina, perché con le tue parole hai fatto tornare a galla in me le sensazioni tristi, oppressive, che provavo quando vivevo a casa coi miei.
Ti dico solo una cosa: che ora più che mai ti voglio un bene dell'anima, che sei entrata dentro di me e difficilmente ne uscirai.
P.s.: lo so che non pensi che io sia una stronza, ma ti avviso a volte ho di quelle giornate che me lo dico da sola.
Un bacio e un abbraccio forte forte :X