giovedì 21 novembre 2013

DI SACRO, FACENDO LA CONTA, RIMANE COSA? - ZUPPA CON FUNGHI E CASTAGNE

Novembre sta rotolando verso la parte bassa del calendario, regalando inaspettatamente un po’ di tenue e rassicurante tepore. Non abbiamo ancora acceso il riscaldamento in casa, né riposto nell'angolo più inaccessibile dell’armadio le magliette di cotone.
L’unica sciarpa che mi vanto d’indossare sono le braccia che Alice Ginevra mi avvolge attorno al collo ogni volta che mi corre incontro, all'uscita dell’asilo.
Lei è sempre radiosa.
Con la sua cronica impazienza di infilarsi la giacca imbottita, il civettuolo cappello di lana e di stringere al petto l’adorata sorellina, tutta infagottata nel suo cappottino bianco. Con la voglia di arrivare a casa, di sbarazzarsi in fretta delle scarpe e sedersi finalmente a terra, con i riccioli che le cadono di sbieco, in mezzo a un fitto mucchio di pagine e di figure. Prestando la sua voce a libri altrimenti muti. Impaziente di dare sfogo ai suoi bisogni piccoli, ingenui e, ansiosi, se non subito soddisfatti.
Sulla via di casa, allunga sorpresa il ditino e mi mostra la novità.
“Ohhh guadda di qui”. Mi fa sempre tenerezza il suo personale uso delle preposizioni e degli avverbi (di qui, di lì, di là, di su, di giù). Osservo il suo “di qui”.
I vicini di casa hanno già montato e collaudato le lucine natalizie intorno alla siepe, fresca di trenta euro di parrucco.
Luca, con un’ espressione incredula che s’inarca e fuoriesce da sotto alle lenti degli occhiali, mi domanda “A metà novembre?” allungando le ultime sillabe e il punto interrogativo a seguire. Considerando che già a settembre sono comparsi i panettoni nei supermercati, la cosa ha una sua logica. Meglio anticipare che deficere. Meglio tenersi stretti quegli spiragli di libertà che ancora ci restano.
Di sacro, facendo la conta, rimangono cosa, se non gli affetti, le favole e parlando di festività, il Natale! Vorrei aggiungere la salute, ma quando come stamattina, leggi sul giornale che i tempi d’attesa per una mammografia a Bologna, si aggirano sui diciotto mesi, ti rendi conto che la salute è considerata alla stregua di un bene di lusso.
Così come quando ascolti il raccapricciante racconto di un pentito della camorra che traccia una mappa precisa di tutti i veleni sepolti in Campania, dello sporco business, delle connivenze e di uno Stato che a più riprese ha sempre e solo insabbiato la verità.
Fatti, fummo, per vivere come bruti. La virtute e la conoscenza ormai parlano altre lingue. Segno dei tempi. Segno che il tempo, i tempi sono sempre più tesi, come una corda che minaccia continuamente di spezzarsi.
Hanno tutti fretta, una fretta fottuta di sorpassarlo, il tempo, di parcheggiare in doppia fila o più semplicemente di rispondere ad uno spasmodico desiderio di dare una svolta.
Le nostre stesse tradizioni legate a ricorrenze di carattere religioso sarebbero a rischio di estinzione come lo sono i panda, sarebbero destinate ad essere apparecchiate solo davanti all'intimo focolare domestico se non rappresentassero, per assurdo, la famosa gallina dalle uova d’oro intorno alla quale ruota una buona fetta di economia. Ritenute offensive nei confronti degli altrui credo, sono già state e saranno presto rimosse con un lesto colpo di spugna da tutte le scuole, insieme al crocifisso e al nome di Dio.

Sdoganare i panettoni a settembre, dal mio punto di vista, è semplicemente il modo più democratico per togliere dalle confezioni la sovversiva etichetta di dolce natalizio.
Il mondo e tutto ciò che lo riguarda da vicino, oramai viene prevalentemente codificato in termini di accettazione o di rifiuto, tralasciando le numerose sfumature intermedie, la ricerca, la divagazione, le innumerevoli possibilità di incontro. Si decide quindi più semplicemente, con mano elastica ed erroneamente accomodante, di rimuovere piuttosto che di proteggere ciò che da sempre ci appartiene.
Piuttosto che aggiungere ed integrare nell'accezione corretta del termine.Non resta che incassare l’ennesima sonora e sconsolante sconfitta che personalmente mi provoca un fastidioso sentore di smarrimento. Di questo passo ci rimarranno solo, la bandiera tricolore, forse, e la Nazionale di calcio a rappresentarci. Cataratta di pessimismo?
Rivendico l’importanza delle tradizioni e dello spirito intimo che le accompagna. Come simbolo di identità, come retaggio, come forma di espressione e di linguaggio di un intero popolo.
Al telefono con papà

Le tradizioni, d’altro canto va detto, di questi tempi spesso si traducono in mere e consumistiche ripetizioni di sequenze che danno ai gesti solo l’impronta impersonale di quello che è il rito.
Ripetitività fine a se stessa, che sa essere indiscutibilmente insopportabile e piena di nonsenso, come tutto ciò che è puramente decorativo e privo di una qualsiasi firma.A volte ho l’impressione che si viva come dentro ad una rappresentazione dove di sé non si lascia nulla. Anonimi teatrini messi in scena solo perché si deve, per pura convenzione.
E che traccia, che traccia vuoi che lasci il vuoto dentro agli occhi?


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Oggi presentiamo un piatto corroborante e confortante al tempo stesso. Una delle nostre amate zuppe che si sposa meravigliosamente con la stagione, dal momento che è stata preparata con gli ingredienti autunnali per eccellenza, i funghi e le castagne.




ZUPPA CON FUNGHI E CASTAGNE






Ingredienti per 4 persone:

2 scalogni
2 patate di misura media
150 gr di castagne lessate
1 fogliolina di alloro
300 gr di funghi misti
1/2 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale
prezzemolo
1 macinata di  pepe nero
olio extravergine d'oliva





Per prima cosa lessiamo le castagne con la buccia, tuffandole in acqua bollente insieme ad una fogliolina di alloro, lasciandole cuocere per il tempo che occorre. Una volta pronte, le facciamo raffreddare e successivamente togliamo la buccia e la pellicina e le teniamo da parte.
In un tegame di terracotta scaldiamo un generoso filo di olio extravergine d'oliva, aggiungiamo gli scalogni tritati e facciamo saltare per un paio di minuti. Uniamo i funghi e li facciamo rosolare a fuoco medio anch'essi per un paio di minuti. Aggiungiamo il vino bianco e facciamo sfumare.
Nel frattempo tagliamo a cubetti le patate sbucciate e le versiamo nel tegame. Mescoliamo ed aggiungiamo il brodo vegetale (1 litro e mezzo abbondante).
Facciamo cuocere a fuoco medio per circa 40 minuti, fino a riduzione del brodo. Aggiungiamo una macinata di pepe nero e poco prima di togliere dal fuoco, aggiungiamo anche le castagne lessate.
Teniamo da parte un po' di funghi interi, scolandoli con la ramina.
Con il minipimer frulliamo grossolanamente gli ingredienti della zuppa. Aggiungiamo il prezzemolo tritato e i funghi interi che abbiamo tenuto da parte.
Impiattiamo completando il piatto con un sottile filo di olio extravergine d'oliva di qualità ed eventualmente con dei crostini di pane.

22 commenti:

  1. Qui siamo invasi dai decori natalizzi da forse un mesetto. Oggi non ho resistito e ho comprato gli adesivi per le finestre. Io adoro il Natale! Difficile spiegare al mangiapatate quattrenne che il tutto non é legato ai doni che porta un uomo paffuto e barbuto ma al senso di amore e famiglia ma ho speranza che col tempo toglierà gli occhi dagli scaffali...
    Adoro il Natale perchè da sempre è il momento in cui tutta la mia famiglia lontana si riunisce. Adoro il Natale perché, nonostante il consumismo che ci propinano, io sento in me aumentare sensazioni positive di amore, pace e speranza. Un pò l'illusione che almeno in quei giorni ci si sforzi di più a vedere il belli delle cose, mettendo oer un attimo da parte i problemi che, inevitabilmente, accompagnano la vita.
    L'orso, invece, è un anti Natale.
    Il valore delle cose lo diamo noi

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  2. Panettone a Novembre? Diciamo pure uova di Pasqua. Eh il business ormai ha sconfitto le nostre vecchie e care tradizioni, purtroppo sembra che non contino poi così tanto.
    Ciao, siete bellissimi come sempre, un bacio a tutti voi.

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  3. io ho sempre seguito la tradizione e a scuola Natale inizia l'8 dicembre, se ne parla da allora in poi. E guai a chi dice che Babbo Natale non esiste! i ragazzi di 5 me lo rinfacciano sempre, ed io mostro loro le lettere di LUI ricevute nel tempo, prima cartaceo e poi virtuale, ma mi ha SEMPRE risposto! vedessi le facce dei ragazzi, qualcuno resta a bocca aperta e ci crede!!!!!!!!!!!!! poi il presepe lo prepariamo nei laboratori, lo stesso x i decori delle aule, tutti i bimbi partecipano e si vede la loro gioia x l'arrivo di qualcosa di " magico"...vogliono crescere i nostri alunni, ma è bello restare piccoli, ascoltare le canzoncine stra-note, ma guai se si salta un Jingle bells...oggi all LIM, ieri con le audiocassette, ma credetemi SI DEVE lasciare intatta la fascia infantile...almeno fino ai miei 56 anni, poi vi dirò il prossimo Natale!

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  4. Ciao ragazzi! per noi prima dell'8 dicembre, di Natale proprio non si parla! insomma...ormai al momento di festeggiarlo, si è già stanchi perchè tra panettoni e lucine il tutto ha avuto inizio a novembre1 ma dai..esagerati!
    Ogni festa ha il suo periodo, fugace ma intenso...
    Poi, diventano tutti buonisti...questo è decisamente ridicolo!
    Vabbè, pensiamo alle piccole belle cose che ognuno ha a casa propria, perchè per noi il natale è sinonimo di calore familiare e regali, che devono essere semplici pensiero di affetto!
    Una zuppetta così ci stava proprio per il nostro pranzo! cremosa e aromatica, tutta dai sapori invernali!
    Un bacione e grazie mille per gli auguri :-)

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  5. Purtroppo anche le tradizioni sono entrate nell'orbita del profitto e del capitalismo sfrenato.
    Saluti a presto.

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  6. Che bontà funghi e castagne perché non partecipate al concorso Olio Carli? Vi ho pubblicamente invitati http://www.saleepepequantobasta.com/2013/11/olio-carli-aiuto-chef-cercasi.html

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  7. meravigliosa e confortante la vostra zuppa...
    E che dire delle bimbe?! Sono anche loro meravigliose...Alice Ginevra è dotata di una bellezza incantevole...Athena Giada è la dolcezza in persona...
    Bacio a voi

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  8. purtroppo le tue considerazioni non sono solo ipotesi, ma spero sempre che ognuno tenga strette le proprie tradizioni e le passi con amore e convinzione a chiunque ci sta vicino. La vostra zuppa è proprio l'emblema del periodo.

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  9. Questa zuppa non l'ho mai assaggiata ma riesco a sentire il profumo autunnale.... semplicemente meraviglioso! Un grosso bacio alle pupottine!

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  10. E' veramente presto per gli addobbi natalizi, qua i supermercati sono gia' tutti in tema, che belle le bimbe, stupende, un bacione grandissimo a tutti voi!!!!

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  11. Ormai ci restano solo gli affetti più cari e voi, cari genitori, ne avete in abbondanza: due dolci, bellissime principesse...

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  12. Sono perfettamente daccordo, le tradizioni non vanno dimenticate e soprattutto non vanno snaturate. Oramai si cerca di "commercializzare" ogni cosa, si svende tutto per il profitto. Meglio consolarsi e scaldarsi il cuore con una bella zuppa gustata in compagnia delle persone care. Questo fine settimana sono stata con le mie nipotine che hanno quasi la stessa età di Alice e Athena, ed è stata una gioia indescrivibile

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  13. odio tutto questo consumismo..noi abbiamo le luminarie di Natale montata da inizio novembre!!
    conosco gente che ha gia fatto l'albero ed altre persona come me che aspetteranno almeno l'8!
    non posso pensare di dover rinunciare al Natale,mi piace viverlo come una fiaba e come se ancora fossi bambina!!
    questa zuppa amici miei è a dir poco fantastica,mi sa che la proverò!!
    un abbraccio grande a tutti e quattro!

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  14. Tenerissimo Luca e buonissima la ricetta!

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  15. Assolutamente d'accordo con te per tutto, per i tempi d'attesa e le tue riflessioni sulla salute guarda.. non parlo perchè il mio blog e quello degli altri mi serve proprio a non pensare ai miei problemi quindi.. passo subito a dire che: 1) mamma mia la piccolina com'è bellaaaaaaaaa!!!! anche la primogenita si intende eh? :-) poi rispondo alla tua domanda anche qui Cara Sabri, onorata che vogliate provare i grissini. Ma veramente non lo trovi il malto? hai guardato nei negozi di prodotti alimentari / erboristerie bio? dovresti trovarlo, in alternativa prova il miele, (però veramente non è la stessa cosa.. altrimenti omettilo proprio .)mi fai poi sapere? smack

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  16. Ormai del Natale, a parte l'aspetto religioso, resta solo la tradizione di passare il Natale con i propri cari, tutto il resto è puro consumismo. A me personalmente fa tristezza vedere i panettoni a settembre...Meglio non pensarci e consolarsi con questa deliziosa zuppa che ci ritempra dal freddo. Un abbraccio a te e Luca e un bacione grande alle pupattole :)

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  17. D'accordo su tutto , ci siamo meravigliati anche io e Peppe qui guardando il primo terrazzo già addobbato a festa ... ma ogni anno è così, ci sorprendiamo per l'anticipo, sempre più 'anticipato', dell'apertura delle danze Natalizie!
    la zuppa è meravigliosa ... i gioielli ... senza parole.... Vi Amo!!!
    dida

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  18. Di sacro? Beh, questa zuppa :-)
    Ognuno si costruisce il suo sacro. Qui (in Francia) sono laici e mi pare la soluzione davvero migliore per tutti! Le luminarie per ora sono molto poche, ma qualche panettone c'è.

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  19. che zuppetta confortante ragazzi, una squisitezza!!!!

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  20. quanto è confortante qesta zuppa ragazzi, ottima!!!!

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  21. Le tradizioni, che argomento scottante, mi imbatto tutti i giorni su tanti argomenti, nelle scuole poi, il rispetto per le altre religioni e per le altre popolazioni ci fa fare la figura dei cretini perchè le nostre tradizioni, il nostro credo e le nostre convinzioni non valgono nulla.... Tutto è lecito per tutti tranne che per noi che poi diciamolo chiaro siamo un po i padroni di casa, un argomento che è meglio non imbattersi in questo momento , mi godo la vostra zuppa fumante, buona, con due ingredienti nostri, del povero mondo contadino che ora sta tornando di mosa... Fumante e che scalda il cuore, perchè ce n'è proprio bisogno, un bacio splendida famiglia spero stiate migliorando tutti in salute! Ely

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  22. Ragazzi sono passata a fare, a tutti e quattro, gli auguri di un Sereno Natale! bacioni :-)

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Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

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