La strada si snoda attraverso uno scuro groviglio di alberi, illuminato dal rosso fiammante delle foglie autunnali, lì al limitare della boscaglia, dove i rovi si fanno più fitti fino a diventare impenetrabili e il verde opaco e profondo si tinge di sfumature vinaccia, a richiamare i colori caldi della lana e del mosto nei tini.
Domenica d'ottobre e stiamo andando a Casola Valsenio, disegnando pigre curve attraverso un paesaggio fiabesco; l'aria reca con sé il profumo umido della pioggia e la densa nuvolaglia che ci sovrasta dona al cielo un aspetto malinconico. A Casola Valsenio oggi si svolge la Festa dei Frutti Dimenticati, non ci siamo stati mai prima d'ora e questa prima volta assomiglia ad una vampata che mi formicola in tutto il corpo.
Lasciamo lo sbuffo di calore che si è creato dentro l'abitacolo dell'automobile e saggiando l'aria fredda che c'è fuori penetriamo nell'intimo quadro del paese, tra le bancarelle apparecchiate lungo le strade, lungo corridoi orlati di ceste e di cassette ripiene di frutti.
Il paese è in vacanza ed anche noi siamo in vacanza, domani si torna al lavoro lo so, ma adesso è bello concedersi questa passeggiata che sa d'ottobre.
Ritroviamo tra queste vie l'autunno, l'estate è sgocciolata via in un lampo e l'aria fredda, le foglie ingiallite, il vin brulé caldo con l'odore avvolgente delle spezie che ci aleggia intorno, ed anche le caldarroste che sfrigolano sulle braci raccontano in coro particolari di un' altra stagione.
C'è odore di sagra, odore di foglie cadute dagli alberi, c'è l'odore rosso della frutta matura, c'è una corolla di sensazioni strabordanti, palpabili come i fianchi rotondi di una mela.
Il marrone, il rosso, il verde, i frutti sono lì, allineati ordinatamente sui banchi e tutta questa varietà ci sommerge, tanto che ne rimaniamo inghiottiti.Frutti rossi, frutti acerbi, alcuni quasi avvizziti e tra quelle rughe riesco a immaginarne succoso, il sapore.
Rivedo tutti quei frutti di cui conoscevo solo le sembianze, che sopravvivevano nella mia mente dalla memoria dell'infanzia, quei frutti a cui ora riesco a dare un nome, l'uva bertinora, le azzeruole, i cornioli. Leggiamo soddisfatti i loro nomi, Luca ed io, man mano che procediamo tra le bancarelle disseminate ovunque.Dentro alcune cassette ci sono bacche che non abbiamo mai visto, perfette per farci delle marmellate, per rendere ancora più golose rotonde crostate. Assaggiamo qua e là spicchi d'autunno, nespole, sorbe, giuggiole, infine le azzeruole, di un colore violaceo frammentato da qualche granello di rosso e dal sapore bello acidulo.
Non so come spiegare quest'atmosfera preziosa e rarefatta che aleggia qui intorno, che ridesta sensazioni di vita antica, quella d'una volta, oggi spesso tanto rimpianta per i sapori veri e genuini, che sapevano di terra e di cose buone. Quei sapori che in parte sono stati dimenticati, che ai giorni nostri sanno sempre più spesso di cellophane, ma che oggi rivivono qui.
Qui, dove si respira odore di pane, di salame e di formaggio.
Interrompiamo la nostra passeggiata lungo le strade di Casola per fermarci a pranzo presso lo stand allestito in un grande spiazzo, giusto per scaldarci dal freddo pungente che c'è fuori e rifocillarci con piatti della cucina romagnola, oltre che per scambiare quattro chiacchiere con il nostro vicino di tavolo, un certo Ghetti che espone alla festa i frutti dei suoi campi e che terrà una degustazione di lì ad un paio d'ore, alla quale ovviamente ci invita a partecipare.
E alla fine del pranzo ci concede un assaggio delle sue pere ubriache, talmente speciali e talmente rare che decidiamo di andarlo a trovare nella sua azienda agricola, verso i primi di novembre, per farne una piccola scorta. Infilo in borsa il suo bigliettino da visita e mi lascio raccontare di tutti i suoi alberi da frutto e di come conserva le mele e le pere durante l'inverno, così mentre lui parla io rivedo i miei nonni e gli stessi gesti, quelle cassette enormi e montagne di paglia sotto alla quale veniva adagiata la frutta. Anche Luca fa mille domande e penso che si sia persino dimenticato del tempo perché ad un certo punto devo strattonarlo. "Ci stiamo perdendo la festa" gli dico in un sussurro e poi la verità è che non ce la faccio più a stare seduta, ho bisogno di muovermi e di respirare. E dobbiamo comprare le mele.
La frutta che si trova al supermercato, piccola parentesi, stiamo quasi evitando di comprarla, trovarne di buona è sempre un'impresa, viene lasciata maturare dentro celle frigorifere, che quando la mordi non ha più sapore, così preferiamo rifornirci presso contadini della zona e quando non ci è possibile presso i mercatini rionali.
Riprendiamo il nostro girovagare quando inizia già a gocciolare, con la pioggia in faccia e la brezza tra i capelli, ma lo splendore rosso del paese mantiene intatto tutto il suo fascino e c'è questo odore, l'odore dolce delle mele, che mi si arrampica addosso, in questo spazio accogliente che c'è tra me e Luca e le parole che ci diciamo.
Riempiamo intere borse di colori, di forme, di profumi, dicendoci che devono essere frutti meravigliosi. Rimango conquistata dal rosso velluto delle Mele dell'Abbondanza, che rossa non è solo la buccia, ma anche la corolla interna del frutto.
Mi ammalia l'arte delle sfumature che ricama la buccia di questi frutti, il verde acido delle mele della Rosa, su cui fa capolino un timido rossore; il giallo canarino delle mele Gelate che al loro interno rivelano un cuore che pare di ghiaccio e al contempo una dolcezza succosa; il rosso screziato delle mele Rananburg Franc, che al dolce si unisce questa nota leggermente asprigna, che per un attimo rabbrividisco e un attimo dopo me ne faccio incartare un chilo abbondante.
E tra due rovesci di pioggia e la luce del sole che ogni tanto ritorna ad offrirsi continua la sfilata di bellezze rotondamente mature e la sgargiante festa di colori.
E poco importa se alla degustazione di frutta arriva in pompa magna anche il Ministro dell'Agricoltura Galan e ci dobbiamo sorbire un artificioso discorso che stride in modo acuto con la genuinità del contesto festoso, poco importa.
Abbiamo sulle labbra il sapore voluttuosamente dolce e castano dell'autunno e in testa solo pensieri dorati.
Ed è......
E' rassicurante che mi quieta, questa domenica d'ottobre, è succosa come il tempo che fa maturare le mele.
E' una voce sussurrata fuori dal caos della città e ce la portiamo a casa, mentre ridiscendiamo le colline e le ombre degli alberi fuggono lontano, mentre la luce del giorno svanisce presto e il sole si siede, stremato, dietro un ammasso di nuvole.
Abbiamo pensato di utilizzare le mele che abbiamo comprato alla sagra di Casola Valsenio per realizzare questo piatto che prevede un tris di tagliolini freschi all'uovo con tre differenti tipi di condimento, mantecati con della besciamella e gratinati al forno.
Ad accomunare i tre tipi di condimento è la presenza in ognuno di esso di cubetti di mela, nello specifico abbiamo usato la mela della Rosa. Una volta sfornati i nidi di tagliolini, li abbiamo adagiati su di un letto di fettine sottili di mela rossa dell'Abbondanza.
Preparare la besciamella è semplicissimo. Mettere a scaldare il latte in un pentolino, nel frattempo fare fondere il burro in una casseruola e incorporare un cucchiaio alla volta, la farina, cercando di evitare che si formino grumi. Quando il latte è caldo (non bisogna fare arrivarlo a bollore), versarlo a filo nella casseruola con il burro e la farina e cuocere a fiamma media, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Togliere dal fuoco una volta ottenuta la densità che si desidera. Noi in questo caso abbiamo voluto lasciare la besciamella piuttosto morbida.
Impastiamo come al solito e prepariamo i tagliolini. L'unica differenza è che li abbiamo tagliati, questa volta a mano, anzichè affidarci all'Imperia. Ovviamente li abbiamo fatti piuttosto spessi. Abbiamo tirato la sfoglia con l'Imperia fino alla tacca n.5.
Scaldiamo in una padella l'olio extravergine d'oliva e vi aggiungiamo il trito di scalogno, carota e sedano e lasciamo rosolare per bene, andiamo poi ad aggiungere i gamberi, puliti e sgusciati, facciamo cuocere per qualche minuto, giusto perchè i gamberi prendano colore. Sfumiamo col vino bianco secco e regoliamo di sale e di pepe, aggiungiamo le bacche rosa e un attimo prima di togliere dal fuoco, le mele tagliate a cubetti.
Lasciamo il condimento da parte.
Andiamo a scaldare come prima l'olio extravergine d'oliva in una padella, insieme ad uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato. Uniamo la cicoria cimata tagliata a striscioline, saltiamo in padella per qualche minuto e aggiungiamo le mandorle e l'uvetta, il sale e il pepe. Facciamo tostare e un attimo prima di togliere dal fuoco aggiungiamo i cubetti di mela.
In una padella scaldiamo un filo sottilissimo di olio extravergine d'oliva, aggiungiamo la pancetta e la facciamo rosolare fino a che diventa croccante. A questo punto aggiungiamo le noci e i cubetti di mela. Togliamo dal fuoco e spolveriamo con il formaggio.
Nel frattempo abbiamo messo a bollire l'acqua, saliamo e versiamo i tagliolini. Li scoliamo dopo un minuto di cottura perchè poi li passeremo al forno.
Man mano che li scoliamo, li andiamo a distribuire nelle tre padelle con i tre condimenti, ad ognuno dei quali andremo ad aggiungere qualche cucchiaio di besciamella per conferire loro la necessaria cremosità.
Aiutandoci con un cucchiaio ed una forchetta andiamo a formare dei nidi di tagliolini che andremo ad adagiare in uno stampo in silicone per muffins. Completiamo con una spolverata di formaggio ragusano su ogni singolo nido.
Quando il forno è caldo, inforniamo a 180 gradi per circa 15-18 minuti. Una volta che i nidi saranno perfettamente gratinati, li togliamo dal forno e li andiamo ad adagiare in un piatto, sopra ad un letto di fette di mela rossa dell'Abbondanza e il nostro tris è pronto.
L'abbiamo trovato squisitamente delizioso, davvero buonissimo, troviamo che sia la pancetta, che la cicoria, così come anche i gamberi, ben si sposino con il sapore dolce e delicato della mela.
Prima di chiudere il post vogliamo invitare tutti a partecipare a 3 Swap natalizi ai quali anche noi partecipiamo, perchè li troviamo stupendi.
Sono nell'ordine, lo Swap indetto da Annamaria-Unika, è il suo primo swap e vorremmo che fossero in tanti a partecipare, non solo perchè le vogliamo bene, ma anche perchè sarà divertente preparare....magari dei biscotti da scambiarci prima di Natale.
L'altro Swap che ci ha particolarmente colpiti è quello di Anna The Nice, persona alla quale siamo molto legati e che speriamo di potere incontrare presto. Qui si parla di libri, l'altro nostro pane quotidiano.
Per finire, abbiamo saputo che anche la dolcissima Zebrina a Pois ha organizzato uno Swap natalizio e non abbiamo saputo resistere, speriamo di essere in tanti, sarà divertente!
E' il primo anno che partecipiamo a queste iniziative, abbiamo proprio voglia di condividere anche queste emozioni con persone che sono dietro ad uno schermo, ma che sono per noi importanti!
Domenica d'ottobre e stiamo andando a Casola Valsenio, disegnando pigre curve attraverso un paesaggio fiabesco; l'aria reca con sé il profumo umido della pioggia e la densa nuvolaglia che ci sovrasta dona al cielo un aspetto malinconico. A Casola Valsenio oggi si svolge la Festa dei Frutti Dimenticati, non ci siamo stati mai prima d'ora e questa prima volta assomiglia ad una vampata che mi formicola in tutto il corpo.
Lasciamo lo sbuffo di calore che si è creato dentro l'abitacolo dell'automobile e saggiando l'aria fredda che c'è fuori penetriamo nell'intimo quadro del paese, tra le bancarelle apparecchiate lungo le strade, lungo corridoi orlati di ceste e di cassette ripiene di frutti.
Il paese è in vacanza ed anche noi siamo in vacanza, domani si torna al lavoro lo so, ma adesso è bello concedersi questa passeggiata che sa d'ottobre.
Ritroviamo tra queste vie l'autunno, l'estate è sgocciolata via in un lampo e l'aria fredda, le foglie ingiallite, il vin brulé caldo con l'odore avvolgente delle spezie che ci aleggia intorno, ed anche le caldarroste che sfrigolano sulle braci raccontano in coro particolari di un' altra stagione.
C'è odore di sagra, odore di foglie cadute dagli alberi, c'è l'odore rosso della frutta matura, c'è una corolla di sensazioni strabordanti, palpabili come i fianchi rotondi di una mela.
Il marrone, il rosso, il verde, i frutti sono lì, allineati ordinatamente sui banchi e tutta questa varietà ci sommerge, tanto che ne rimaniamo inghiottiti.Frutti rossi, frutti acerbi, alcuni quasi avvizziti e tra quelle rughe riesco a immaginarne succoso, il sapore.
Rivedo tutti quei frutti di cui conoscevo solo le sembianze, che sopravvivevano nella mia mente dalla memoria dell'infanzia, quei frutti a cui ora riesco a dare un nome, l'uva bertinora, le azzeruole, i cornioli. Leggiamo soddisfatti i loro nomi, Luca ed io, man mano che procediamo tra le bancarelle disseminate ovunque.Dentro alcune cassette ci sono bacche che non abbiamo mai visto, perfette per farci delle marmellate, per rendere ancora più golose rotonde crostate. Assaggiamo qua e là spicchi d'autunno, nespole, sorbe, giuggiole, infine le azzeruole, di un colore violaceo frammentato da qualche granello di rosso e dal sapore bello acidulo.
Non so come spiegare quest'atmosfera preziosa e rarefatta che aleggia qui intorno, che ridesta sensazioni di vita antica, quella d'una volta, oggi spesso tanto rimpianta per i sapori veri e genuini, che sapevano di terra e di cose buone. Quei sapori che in parte sono stati dimenticati, che ai giorni nostri sanno sempre più spesso di cellophane, ma che oggi rivivono qui.
Qui, dove si respira odore di pane, di salame e di formaggio.
Interrompiamo la nostra passeggiata lungo le strade di Casola per fermarci a pranzo presso lo stand allestito in un grande spiazzo, giusto per scaldarci dal freddo pungente che c'è fuori e rifocillarci con piatti della cucina romagnola, oltre che per scambiare quattro chiacchiere con il nostro vicino di tavolo, un certo Ghetti che espone alla festa i frutti dei suoi campi e che terrà una degustazione di lì ad un paio d'ore, alla quale ovviamente ci invita a partecipare.
E alla fine del pranzo ci concede un assaggio delle sue pere ubriache, talmente speciali e talmente rare che decidiamo di andarlo a trovare nella sua azienda agricola, verso i primi di novembre, per farne una piccola scorta. Infilo in borsa il suo bigliettino da visita e mi lascio raccontare di tutti i suoi alberi da frutto e di come conserva le mele e le pere durante l'inverno, così mentre lui parla io rivedo i miei nonni e gli stessi gesti, quelle cassette enormi e montagne di paglia sotto alla quale veniva adagiata la frutta. Anche Luca fa mille domande e penso che si sia persino dimenticato del tempo perché ad un certo punto devo strattonarlo. "Ci stiamo perdendo la festa" gli dico in un sussurro e poi la verità è che non ce la faccio più a stare seduta, ho bisogno di muovermi e di respirare. E dobbiamo comprare le mele.
La frutta che si trova al supermercato, piccola parentesi, stiamo quasi evitando di comprarla, trovarne di buona è sempre un'impresa, viene lasciata maturare dentro celle frigorifere, che quando la mordi non ha più sapore, così preferiamo rifornirci presso contadini della zona e quando non ci è possibile presso i mercatini rionali.
Riprendiamo il nostro girovagare quando inizia già a gocciolare, con la pioggia in faccia e la brezza tra i capelli, ma lo splendore rosso del paese mantiene intatto tutto il suo fascino e c'è questo odore, l'odore dolce delle mele, che mi si arrampica addosso, in questo spazio accogliente che c'è tra me e Luca e le parole che ci diciamo.
Riempiamo intere borse di colori, di forme, di profumi, dicendoci che devono essere frutti meravigliosi. Rimango conquistata dal rosso velluto delle Mele dell'Abbondanza, che rossa non è solo la buccia, ma anche la corolla interna del frutto.
Mi ammalia l'arte delle sfumature che ricama la buccia di questi frutti, il verde acido delle mele della Rosa, su cui fa capolino un timido rossore; il giallo canarino delle mele Gelate che al loro interno rivelano un cuore che pare di ghiaccio e al contempo una dolcezza succosa; il rosso screziato delle mele Rananburg Franc, che al dolce si unisce questa nota leggermente asprigna, che per un attimo rabbrividisco e un attimo dopo me ne faccio incartare un chilo abbondante.
E tra due rovesci di pioggia e la luce del sole che ogni tanto ritorna ad offrirsi continua la sfilata di bellezze rotondamente mature e la sgargiante festa di colori.
E poco importa se alla degustazione di frutta arriva in pompa magna anche il Ministro dell'Agricoltura Galan e ci dobbiamo sorbire un artificioso discorso che stride in modo acuto con la genuinità del contesto festoso, poco importa.
Abbiamo sulle labbra il sapore voluttuosamente dolce e castano dell'autunno e in testa solo pensieri dorati.
Ed è......
E' rassicurante che mi quieta, questa domenica d'ottobre, è succosa come il tempo che fa maturare le mele.
E' una voce sussurrata fuori dal caos della città e ce la portiamo a casa, mentre ridiscendiamo le colline e le ombre degli alberi fuggono lontano, mentre la luce del giorno svanisce presto e il sole si siede, stremato, dietro un ammasso di nuvole.
CON QUESTA RICETTA PARTECIPIAMO AL CONTEST INDETTO DA ARABAFENICE, DAL TITOLO - INVENTA...MELA
I TRE NIDI DI TAGLIOLINI GRATINATI ALLE MELE
I TRE NIDI DI TAGLIOLINI GRATINATI ALLE MELE
Abbiamo pensato di utilizzare le mele che abbiamo comprato alla sagra di Casola Valsenio per realizzare questo piatto che prevede un tris di tagliolini freschi all'uovo con tre differenti tipi di condimento, mantecati con della besciamella e gratinati al forno.
Ad accomunare i tre tipi di condimento è la presenza in ognuno di esso di cubetti di mela, nello specifico abbiamo usato la mela della Rosa. Una volta sfornati i nidi di tagliolini, li abbiamo adagiati su di un letto di fettine sottili di mela rossa dell'Abbondanza.
Ingredienti:
Per la besciamella:
1/2 litro di latte
75 gr di burro
4 cucchiai colmi di farina
un pizzico di sale e di pepe
Per la besciamella:
1/2 litro di latte
75 gr di burro
4 cucchiai colmi di farina
un pizzico di sale e di pepe
Preparare la besciamella è semplicissimo. Mettere a scaldare il latte in un pentolino, nel frattempo fare fondere il burro in una casseruola e incorporare un cucchiaio alla volta, la farina, cercando di evitare che si formino grumi. Quando il latte è caldo (non bisogna fare arrivarlo a bollore), versarlo a filo nella casseruola con il burro e la farina e cuocere a fiamma media, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Togliere dal fuoco una volta ottenuta la densità che si desidera. Noi in questo caso abbiamo voluto lasciare la besciamella piuttosto morbida.
Per i tagliolini:
2 uova
150 gr di farina di grano tenero
50 gr di farina di grano duro
2 uova
150 gr di farina di grano tenero
50 gr di farina di grano duro
Impastiamo come al solito e prepariamo i tagliolini. L'unica differenza è che li abbiamo tagliati, questa volta a mano, anzichè affidarci all'Imperia. Ovviamente li abbiamo fatti piuttosto spessi. Abbiamo tirato la sfoglia con l'Imperia fino alla tacca n.5.
Passiamo ai tre diversi tipi di condimento. Il primo che abbiamo preparato è a base di gamberetti.
CONDIMENTO CON GAMBERI, MELA E SCALOGNO:
18 gamberi sgusciati
1 scalogno
1/2 carota
1 piccola costa di sedano
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe quanto basta
qualche bacca di pepe rosa
2 spicchi di mela della Rosa (tagliati a cubetti)
olio extravergine d'oliva
CONDIMENTO CON GAMBERI, MELA E SCALOGNO:
18 gamberi sgusciati
1 scalogno
1/2 carota
1 piccola costa di sedano
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe quanto basta
qualche bacca di pepe rosa
2 spicchi di mela della Rosa (tagliati a cubetti)
olio extravergine d'oliva
Scaldiamo in una padella l'olio extravergine d'oliva e vi aggiungiamo il trito di scalogno, carota e sedano e lasciamo rosolare per bene, andiamo poi ad aggiungere i gamberi, puliti e sgusciati, facciamo cuocere per qualche minuto, giusto perchè i gamberi prendano colore. Sfumiamo col vino bianco secco e regoliamo di sale e di pepe, aggiungiamo le bacche rosa e un attimo prima di togliere dal fuoco, le mele tagliate a cubetti.
Lasciamo il condimento da parte.
Andiamo a preparare il nostro secondo condimento.
CONDIMENTO CON CICORIA CIMATA, MANDORLE, MELA E UVETTA:
180 gr di cicoria cimata
due cucchiai di uvetta sultanina
40 gr di mandorle pelate intere
1 spicchio d'aglio schiacciato
sale e pepe
2 spicchi di mela della Rosa (tagliati a cubetti)
olio extravergine d'oliva
CONDIMENTO CON CICORIA CIMATA, MANDORLE, MELA E UVETTA:
180 gr di cicoria cimata
due cucchiai di uvetta sultanina
40 gr di mandorle pelate intere
1 spicchio d'aglio schiacciato
sale e pepe
2 spicchi di mela della Rosa (tagliati a cubetti)
olio extravergine d'oliva
Andiamo a scaldare come prima l'olio extravergine d'oliva in una padella, insieme ad uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato. Uniamo la cicoria cimata tagliata a striscioline, saltiamo in padella per qualche minuto e aggiungiamo le mandorle e l'uvetta, il sale e il pepe. Facciamo tostare e un attimo prima di togliere dal fuoco aggiungiamo i cubetti di mela.
Prepariamo ora il terzo ed ultimo condimento.
CONDIMENTO CON PANCETTA, NOCI, MELE E RAGUSANO
70 gr di pancetta a cubetti
8 gherigli di noci tritati grossolanamente
2 spicchi di mela della Rosa
due cucchiai colmi di formaggio Ragusano grattugiato con una grattugia a fori grossi
un filo leggerissimo di olio extravergine d'oliva
CONDIMENTO CON PANCETTA, NOCI, MELE E RAGUSANO
70 gr di pancetta a cubetti
8 gherigli di noci tritati grossolanamente
2 spicchi di mela della Rosa
due cucchiai colmi di formaggio Ragusano grattugiato con una grattugia a fori grossi
un filo leggerissimo di olio extravergine d'oliva
In una padella scaldiamo un filo sottilissimo di olio extravergine d'oliva, aggiungiamo la pancetta e la facciamo rosolare fino a che diventa croccante. A questo punto aggiungiamo le noci e i cubetti di mela. Togliamo dal fuoco e spolveriamo con il formaggio.
Nel frattempo abbiamo messo a bollire l'acqua, saliamo e versiamo i tagliolini. Li scoliamo dopo un minuto di cottura perchè poi li passeremo al forno.
Man mano che li scoliamo, li andiamo a distribuire nelle tre padelle con i tre condimenti, ad ognuno dei quali andremo ad aggiungere qualche cucchiaio di besciamella per conferire loro la necessaria cremosità.
Aiutandoci con un cucchiaio ed una forchetta andiamo a formare dei nidi di tagliolini che andremo ad adagiare in uno stampo in silicone per muffins. Completiamo con una spolverata di formaggio ragusano su ogni singolo nido.
Quando il forno è caldo, inforniamo a 180 gradi per circa 15-18 minuti. Una volta che i nidi saranno perfettamente gratinati, li togliamo dal forno e li andiamo ad adagiare in un piatto, sopra ad un letto di fette di mela rossa dell'Abbondanza e il nostro tris è pronto.
L'abbiamo trovato squisitamente delizioso, davvero buonissimo, troviamo che sia la pancetta, che la cicoria, così come anche i gamberi, ben si sposino con il sapore dolce e delicato della mela.
Prima di chiudere il post vogliamo invitare tutti a partecipare a 3 Swap natalizi ai quali anche noi partecipiamo, perchè li troviamo stupendi.
Sono nell'ordine, lo Swap indetto da Annamaria-Unika, è il suo primo swap e vorremmo che fossero in tanti a partecipare, non solo perchè le vogliamo bene, ma anche perchè sarà divertente preparare....magari dei biscotti da scambiarci prima di Natale.
L'altro Swap che ci ha particolarmente colpiti è quello di Anna The Nice, persona alla quale siamo molto legati e che speriamo di potere incontrare presto. Qui si parla di libri, l'altro nostro pane quotidiano.
Per finire, abbiamo saputo che anche la dolcissima Zebrina a Pois ha organizzato uno Swap natalizio e non abbiamo saputo resistere, speriamo di essere in tanti, sarà divertente!
E' il primo anno che partecipiamo a queste iniziative, abbiamo proprio voglia di condividere anche queste emozioni con persone che sono dietro ad uno schermo, ma che sono per noi importanti!
Ciao Sabrina, sono rimasta scossa dal tuo commento lasciato da Lo.
RispondiEliminaBaci
che bello l'autunno! è una delle stagioni che amo di più, mi piace il clima, i colori, i profumi... è troppo bello e poi quando comincia il freddo è bello star tappati in casa magari col forno acceso mentre cuoce una bella torta, di mele, perchè no!
RispondiEliminaBellissimi i vostri nidi di pasta e buonissime tutte e tre le varianti.
baciiiiiiiii.
Ragazzi che bella domenica che avete passato.....ho sentito l'autunno che avete raccontato.... che bei frutti..che bel post!!!!...delle tre ricettine...(che mi piacciono tutte e tre!!!) la mia preferita è l'ultima quella con il ragusano!!!Buona settimana...ciao
RispondiEliminaGrazie cari,attraverso i vs.scatti e le vs.parole ho ritrovato " l'innocenza " della mia prima visita alla sagra dei frutti dimenticati (5 anni fa) quando non avrei mai immaginato che ..avremmo poi deciso di andare a vivere là!;))
RispondiEliminaFu un colpo di fulmine ,un vero innamoramento!
Ora che son passati gli anni ci godiamo ancora la gioia di quelle feste ,ma con l'occhio di chi ha già visto e conosce anche il "quotidiano" di quel paesello un pò sperduto ..un pò strano..(forse proprio come noi,"chi si somiglia si piglia!")
Grazie! e un grande abbraccio, baci
val
p.s. ma che belle ricette ..da provare!
p.s.2.scusa se troverete due commenti :uno se lo è mangiato il server!;DD
Ma quanti bei colori e sapori fruttati, io amo le mele, ne mangio più di una al giorno e preferisco quelle acidule, anch'io snobbo parecchio il super e gli preferisco il fruttivendolo, quest'anno mio cognato mi ha regalato due cassette di mele del suo campo, non mi par vero di poterle mangiare senza sbucciarle sentendo il sapore intenso del frutto........se poi dovessi scegliere tra i tre tagliolini dovrei fare ambaranbaci ci cocò o provarli tutti e tre....preferirei la seconda opzione ;-))
RispondiEliminala vostra creatività ragazzi non ha davvero limite! questi tagliolini sembrano proprio un'opera d'arte!!! bellissime le foto 'fruttate', ma ci eravate già stati in questo posto vero? il nome non mi è nuovo...è stato protagonista di un altro vostro post ne sono sicura!
RispondiEliminabacini bacetti baciottoloni
dida
ciao ragazzi...riuscite ogni volta ad avvolgermi con le parole dei vostri racconti! che splendidi frutti...l'autunno in tutto il suo splendore!
RispondiEliminaposso fare un super complimento per la splendida foto???? quella di Sabrina la prima è meravigliosa, anche le altre così piene di colori e di frutti e questa ricetta? azzardo un'estremamente elegante! a me pare proprio così!!! a presto! Ely
RispondiEliminaè così bello poter vedere tutti questi frutti "veri" ed immaginarne i profumi e la bontà!Devo farvi anche questa volta i complimenti per la vostra stupenda ricetta ed un grazie per tutte queste belle iniziative che ci segnalate""
RispondiEliminaUn racconto "da gustare", ricco di sapori e colori... La ricetta è davvero originale, soprattutto per la presenza dell'acidulo della mela, un contrasto molto attraente
RispondiEliminache apoteosi di colori e di ricchezza...e la ricetta? meravigliosa...un bacio
RispondiEliminaCiao Ragazzi! Ma che splendidi colori in questo borgo! Tutta questa frutta fa molto autunnale. Prodotti ricercati e difficili da scovare proprio perchè tipici del luogo.
RispondiEliminaAvete fatto davvero una gita interessante.
Tra ti tre tipo dinidi non sapremmo da dove cominicare: tutti molto particolari, dai gusti molto diversi ma con un ingrediente che li unisce.
Forse forse, proprio perchè amanti del formaggio, scegliere il terzo...ma certo anche gli altri valgono la pena di essere assaggiati!
un bacione
ciao ragazzi, quanti bei colori e immagino che profumi! avrei riempito la macchina di quelle delizie. complimenti per i tagliolini.. saranno una favola in tutte le versioni
RispondiEliminaThe fruits of harvest and so much variety. It is a wonderful bounty.
RispondiEliminaYour recipe looks wonderful.
Happy Autumn! :)
Brad
Che bei frutti! Avrei voluto essere li con voi a vedere queste prelibatezze, come i vostri nidi di pasta, fantastici, complimentoni!
RispondiEliminaUn piatto davvero ricchissimo di sapori...grazie, ed in bocca al lupo ;-)
RispondiEliminaCiao come al solito sono rimasta estasiata dalla tua ricetta.
RispondiEliminaSiccome vorrei provare a farla ma il mio ragazzo non gradisce la pancetta, volevo chiederti:" secondo te la ricetta senza pancetta come viene?".
Certo che girate parecchio eh! Fate bene, un po' vi invidio ... e complimenti per i tagliolini, tutte e tre le versioni sono stupende. Ciao e buona giornata.
RispondiEliminaQueste sono le sagre che mi fanno impazzire: che bello dare "un volto" a tanti frutti dei quali si è sentito magari solo il nome in un lontano passato.
RispondiEliminaE poi... tre piatti in uno e uno più buono dell'altro (anche se mi butterei, a preferenza, su quello con le noci :-D)
bellissimo questo reportage, davvero grazie! E complimenti per il blog, mi piace molto. Unica cosa che trovo strana sono tutte quelle foto di Sabrina sexi ;)) Un tantino narcisista? ciao cara ;))
RispondiEliminaChe bei racconti ricchi di colori e con frutti di stagione.Grazie della vostra disponibilità,in futuro cercherò di pubblicare una vostra ricetta.Vi auguro una serena giornata,saluti a presto
RispondiEliminaPs Ragzzi avete mai pensato di aprire un canale su Youtube,che parla di cucina?Pensateci sarebbe un ottima idea
Sabrina!!!! Ma che celerità nella risposta!!!!
RispondiEliminacredo che tu abbia capito che il commento era molto divertito, perchè proprio da quelle foto si vede che siete affiatati e "presi"dalle cose che fate. Daltronde, scorrendo il blog, vedo dei reportage e delle spiegazioni molto dettagliate e quella è la cosa più importante. un abbraccio
ciao ragazzi spero che accetterete la mia staffetta dell'amicizia, se v'interessa venitemi a trovare... un bacione
RispondiEliminaMa siete formidabili!!! Complimenti per le ricette, una più intrigante dell'altra. E che belle foto, che bei colori...grazie per averle condivise con noi. Bacioni. Annalisa
RispondiEliminaChe splendido post! Conmplimenti per le foto e le emozioni che riusci a trasmettere, un salutone Lea
RispondiEliminaQuesto post mi ha coccolato, conq uesta stupenda sagra, le immagini di un frutto che amo, nelle sue dimenticate varietà.E, dulcis in fundo, 3 ricette per un piatto unico.Complimenti ragazzi! e grazie
RispondiEliminaUn abcione
Ciao, queste feste le adoro ti permettono di conoscere cibi che ormai non si trovano più in commercio, e che invece sono buonissimi anche migliori di quelli che si vendono.
RispondiEliminaMamma mia mi è sembrato ti tuffarmi in un libro delle fiabe.. tutto pieno di colori.. frutta con forma e nomi particolari.. mi spiace solo per quel poco di pioggia scesa giù! Magari poter anche io comprare la frutta direttamente dal contadino.. dovrei recarmi al mercato di Testaccio per trovarne di buona.. ma di tempo ce n'è poco.. e si ripiega al supermercato con quello che c'è... Ottimi i vostri tris di tagliolini.. io preferisco la 3° versione.. smackk e buona giornata :-)
RispondiEliminache bellissimi banchi colorati!!
RispondiEliminadeliziosa ed invitantissima la vostra ricetta!!!
quanti swap,annoto subito :)
io ci sono stata ma purtroppo non quest'anno, peccato! lo scorso autunno ho preso delle pere volpine che è difficile trovare, ormai. Bellissime le foto e complimenti per la ricetta, addirittura tre condimenti!
RispondiEliminawow
Ciao!
Francesca
il piatto tesorucci è davvero un capolavoro degno di un grande chef e questi banchi cosi ricchi di frutti colorati mettono subito allegria!!un bacione imma
RispondiEliminama che meraviglia di giornate che riuscite a ritagliarvi, dev'essere stata una festa bellissima, molti frutti non li avevo mai visti...e che dire di sabrina che è sempre piu' bella? un abbraccio a tutti e due!
RispondiEliminaMa che foto bellissime... direi meravigliose!Poi... questo piatto è da urlo... buonissimo! Clementina
RispondiEliminaMa quante cose buone che ho visto in queste foto!!! Effettivamente ci sono delle cose che non conosco, tra le cose conosciute però ho visto le melegrane che ancora quest'anno non ho mangiato...non so nemmeno io perché!
RispondiEliminaCiaoooo
PS Anche io mi metto un po' a dieta...da lunedì (e non per fare una battuta!)
saluti cari e un abbraccio a voidue!
RispondiEliminaPerfetti i nidi di pasta, ma quale variante prendere????? Dovrò assaggiarle tutte, grazie ragazzi, siete sempre unici, un abbraccio. . . .
RispondiEliminavi scrivo solo ora perchè ho passato il week end in quel di Lucca (e Firenze, e Siena e Prato :D) per il Lucca Comics and Games...e purtroppo non avevo il pc dietro :'( Ma che foto spettacolari e che frutta meravigliosa!!!Anch'io vorrei provare tutte queste varietà "sconosciute" (per me, "ignuranzia" fatta persona :P)!Che colori genuini e chissà che profumi inebrianti!Ho deciso: il prossimo week end tenetemi un posto in macchina che vengo con voi :DDD Mi piacciono troppo i vostri tour eno-gastronomici!Ci portate poi tesori inestimabili da assaporare anche solo con gli occhi!!!
RispondiEliminaUn bacio grande e grazie grazie di cuore di partecipare al mio Swappino!Mi avete davvero reso felice :DDD (e ve lo scrivo con un sorriso da un orecchio all'altro :D) smack e arismack!!!
Complimenti per le foto bellime fanno sognare,i colori che la natura ci offre in autunno sono fantastici.
RispondiEliminaLa ricetta la trovo fantastica con un eccellente presentazione.
Tu Sabrina nella foto sei più bella che mai.
Un bacione e a presto.
Ciao ragazzi, una carrellata davvero stupenda e poi le mele hanno un profumo delizioso, quasi antico:-) E' sempre un piacere per noi condividere le vostre belle escursioni, Nick ama molto le mele, io adoro i cachi vaniglia, ma così non ne avevamo mai viste. Un bacio per due. Sabry sei un incanto, sia nella foto all'inizio sia di persona, ma dopo averti vista rimango ancora colpita dalla tua dolcezza, da donna a donna.Luca sei un uomo fortunato.Baci
RispondiEliminalasciare un commento ai vostri post è davvero difficile!! punto primo... ma le mele si sono messe in posa per essere fotografate?? tutti questi cesti.. sono una meraviglia!!! va beh! punto secondo.. le mele gelate! le adoro! è una vita che nn le vedo più! Un amico di famiglia ci regalava le casse piene! Ha campi di mele che porta al mercato.. ma tra tutte quelle le preferisco! ricordo che le mettevo da parte, dovevo mangiarmele tutte! :-)) specialmente quelle più piccoline! :-))) va beh! ricordi..
RispondiEliminapunto terzo.. questi primi sono eccezionali! mi piacciono tutti e tre! il primo mi fa pensare ancora ai piatti freddi estivi! bello! il secondo e il terzo ti portano nell'autunno.. mandorle uvetta... e poi pancetta noci.. troppo saporiti!!!sono una vera goduria per il palato.. li sto assaporando cn gli occhi!