Il profumo di caffè irrompe prepotente nel disordine della cucina, non abbiamo nemmeno sparecchiato la tavola ieri sera, così presi dalla fretta di fare capanna sotto le coperte, dopo un'intera giornata di mancanza.
Controvoglia e con ancora addosso visibili tracce di sonno avevo lasciato Luca tutto solo in casa ieri, dopo averlo sedotto con un girotondo di baci elettrici, per poi abbandonarlo frettolosamente, scendere le scale, correre al lavoro prima e poi a seguire un interminabile corso di formazione interna.
Mentre lui a casa indossava il grembiulino e si adoperava a preparare una cenetta- sorpresa coi fiocchi, polipo in insalata, uno dei miei piatti preferiti, che ne mangerei a chili e ancora ne vorrei. Quando sono rientrata a casa e l'ho abbracciato e ho sollevato il coperchio della pentola e ho visto due giganteschi polipi di un rosa perfetto, mi sono commossa e un attimo dopo, dalla commozione sono passata a provare un'altra forte emozione, Luca aveva messo a bollire il polipo dimenticando di togliergli gli occhi, Dio l'avrei ucciso quando me ne sono accorta, ma in compenso aveva avuto la finezza di mettere a galleggiare una fogliolina d'alloro tra i vapori della pentola e allora gli ho perdonato la faccenda degli occhi, ovviamente dopo che mi ha aiutato a rimuoverli, tra acrobatici tagli orbitali e qualche saltello post scottatura.
"Non ha gli occhi questo polipo!" insisteva a dire Luca.
"Certo che ha gli occhi" ripetevo io, "Tutti i polipi hanno gli occhi!"
Stamattina inzuppo pigramente nella tazza un biscotto ed un sorriso, i capelli neri sparsi sulla candida tovaglia bianca; mi lascio indovinare e sgocciolo a Luca i miei pensieri, ho voglia di uscire, di camminare sulla terra nuda, di ascoltare Hats, il mio cd preferito dei Blue Nile, ma prima dobbiamo assolutamente piantare quei semini che custodiamo da mesi dentro al cassetto e dai quali germoglieranno basilico, maggiorana, aneto, cardamono e santoreggia, se solo il tempo sarà clemente. Francesco ha detto che bisogna farlo prima che cambi la luna e lui le sa bene queste cose; ogni volta che lo incontriamo ci racconta sempre per filo e per segno del suo orto e del tempo che farà nei giorni a venire. Francesco è la nostra personale casetta segnatempo, ricordo quella che mia nonna teneva in salotto e che io da piccola guardavo affascinata. Se usciva l'omino si preannunciava bel tempo, se usciva la donnina con l'ombrello avrebbe piovuto a catinelle. Mi divertivo a prevedere chi dei due avrebbe fatto capolino sull'uscio.
E' buono il sapore di questa mattina, siamo liberi da impegni di lavoro e dal rituale frettoloso dei movimenti, indossare al volo gli stivali, prendere il cappotto, dare il buongiorno in modo distratto a persone che nemmeno vedo nella fretta che mi separa dalla portiera della macchina, consumare la colazione con rapidi morsi, leccando via il giallo crema dalle labbra.
Quel tempo che ogni giorno brucia in anticipo dentro la convulsa cornice di impegni ora possiamo succhiarlo come se fosse una caramella. Mi lascio colare addosso un abito nero asimmetrico, pescato a caso dal groviglio di ciò che è appeso nell'armadio ed usciamo saltellando nella trasparenza della luce, sorridendo al pensiero che ben altri colori mi aspettano, che presto scappotterò la macchina, che dovremo reinventare i giorni di primavera, che scioglierò i capelli ed i sogni. Mi nutrirò di colori d'acquerello in attesa della pienezza dell'olio, del profumo dei boccioli in attesa della pienezza dei frutti cascanti.
All'improvviso è un'introduzione, come se uscissi dal letargo, da un inverno di giorni passati dentro al vetro di un acquario.La luce del sole che piove fragile tra i rami sa di ritorno alla vita, come se ci fosse qualcosa da prolungare, da ritrovare. Gli occhi negli occhi, una panchina nel parco, abiti indecisi, canzoni da amare, profumi che frugano, germogli indifesi, che si rotolano dentro un accenno di primavera, dentro questo luogo di mezzo che si apre e mi apre, che riempie l'orizzonte di altrove, oltre questa cinta di case che sembrano volere strangolare il cielo.
Due buste, una per me e l'altra per Sabrina.
Ho fatto i gradini tre alla volta, ad aspettarmi, in fondo alle scale, un essere strano, con un corpetto giallo fluorescente ed un casco in testa. Dal tono di voce penso sia una donna, dalle fattezze uno scaricatore di porto. Sarà per quel casco bianco in testa che fa tanto football americano, sarà per le imbottiture del giubbotto fluorescente, sarà per l'ingombro di tutte le cose che ha per le mani.
Mi allunga le buste e mi fa una croce su di un foglio. Mi chiedo se è analfabeta o se solo vuole indicarmi un punto dove firmare. Mi sfilo gli occhiali e cerco il mio nome e quello di Sabrina. Fidarsi è bene non farlo e soprattutto con le poste, è meglio.
Sarà perché hanno sempre ragione loro, sarà perché offrono un servizio pessimo, sarà che sono arroganti e fastidiosi, soprattutto con le raccomandate. Ormai non suonano più nemmeno il campanello, ti mettono il foglietto giallo nella buchetta e sono fatti tuoi le lunghe e lente file allo sportello per ritirare quello che di solito è una multa o una cartella esattoriale. Intanto loro scrivono che te lo hanno messo in buca, se poi la buchetta non è la tua, di sicuro a loro non interessa. Loro non sbagliano mai mentre tu, utente, fai solo errori, sostengono che ti dimentichi di ritirare l'avviso. Le poste, una volta erano un'istituzione. Gli anziani aprivano il libretto postale, ci ritiravano la pensione. Ora sono un misto di: banca, assicurazione, corriere, riscossori per conto dello stato, negozio di cartoleria, negozio di dischi, libreria. Ma, cosa più importante, sono il luogo dei pettegolezzi. “Sa, mio nipote.....” e raccontano vita, morte e miracoli del loro nipote di appena tre mesi che non solo sa già parlare, ma conosce perfettamente trentasei lingue e centoventi dialetti arabi. “Ma tu, come li lavi i bavaglini?” le risponde l'impiegata da dietro lo sportello. A questo punto le soluzioni sono poche.....aspetti e ti rodi il fegato.
Faccio le due firme di rito e prendo le due buste. Leggo il mittente e, per una volta, un enorme sorriso mi si stampa in volto. Mi chiudo la porta alle spalle e chiamo immediatamente Sabrina. Il telefono fa tutti gli squilli che deve e poi si attiva la segreteria. “Non può rispondere!” penso. “Ok! Aspetterò che appena ha un nano secondo libero mi richiami.” Appoggio il telefono sul tavolo della cucina ed inizio un'ispezione esterna dell'involucro. Lo tasto con cura, cerco di capirne il contenuto ma alla fine ci rinuncio.
Passano le ore e, finalmente è il momento in cui Sabrina va in pausa dal lavoro ed infatti il telefono inizia a squillare.
“Amore, sono arrivate due enormi bustone, una per te ed una per me!” Le dico tutto d'un fiato cercando di rimanere comunque sul vago, voglio scatenare la sua curiosità.
“Ma chi le manda? Cosa c'è dentro?” inizia il terzo grado. “Non so, penso vengano dal nord, cosa c'è dentro non lo so! Vuoi che le apra?” Ad ogni sua domanda cerco la risposta più banale, più scontata cercando di non far trapelare nulla.
“Luca, non ci provare! Lasciale chiuse, dobbiamo aprirle quando siamo vicini, vicini!” Sabrina è categorica, un bacio virtuale e mi saluta, deve tornare in reparto per la sua ultima ora della giornata di lavoro.
Di solito arriva a casa dopo essere passata per Piazza dell'Unità per un giretto da 99cent o per andare a fare due passi, oppure va dal parrucchiere senza avvisarmi ed io ho un bel da fare per chiamarla al telefono per sapere come sta, se va tutto bene. Questa volta batte il record di velocità. Arriva a casa in un batter di ciglia. Suona il campanello mentre contemporaneamente bussa alla porta. “Arrivo, arrivo!” le ripeto mentre pigramente mi alzo da davanti allo schermo del computer. “Arrivo, sono qui!” le ripeto. Apro la porta e con un gesto perentorio mi sposta. “Dove sono, dove le hai messe!” mi chiede con l'entusiasmo di una bambina il giorno di Natale.
“Sono lì! In cucina, sulla tavola!”. Sabrina ha le due buste in mano ed anche lei inizia a rigirarsele per le mani. “ma chi le ha mandate?” mi chiede e richiede. “Ma dai! C'è scritto sulla busta! Vengono da Genova!” Le rispondo con il miglior sorriso di cui dispongo. “Ma è Caty2!!!!!!” esulta Sabrina. “Dai! Dai! Apriamole!” continua nel suo entusiasta rito.
Rimaniamo per un lungo attimo senza parole. Due grembiuli da cucina, bellissimi, nati dalle mani di fata di Caty. Uno per Sabrina ed uno per me. Fatti a mano con la tecnica patchwork . Sono bellissimi, originali, colorati, preziosi. Leggiamo le due lettere che accompagnano i due capolavori ed ora, eccoci qua, al lavoro con queste meraviglie addosso. Stringendo il laccio dietro la schiena ci siamo sentiti abbracciati da te, Caty, da una persona immensamente speciale e sorprendentemente imprevedibile. Ora sei anche nella nostra cucina, nei nostri cuori c'eri già!
Per prima cosa prepariamo l'impasto per i ravioli, mescolando le farine e le uova, amalgamando per bene fino a formare un panetto che avvolgiamo nella pellicola trasparente e lasciamo riposare circa mezzora.
Prepariamo il ripieno dei ravioli. Puliamo e laviamo gli spinaci, conservando solo le foglioline. Le tritiamo con un coltello e le passiamo in padella con un filo d'olio extravergine d'oliva, facendole cuocere per qualche minuto. Togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare. Una volta raggiunta la temperatura ambiente, in una ciotola andiamo ad amalgamare gli spinaci, la ricotta di pecora, il Parmigiano, un po' di scorza di limone, quanto basta per donare profumo al ripieno, e della noce moscata grattugiata. Aggiustiamo con un pizzico di sale. Il ripieno è pronto, quindi non ci resta che tirare la sfoglia abbastanza sottile e formare i nostri ravioli. Noi abbiamo scelto di farli abbastanza grandi.
A questo punto prepariamo il condimento. Puliamo per bene i funghi e li sminuzziamo grossolanamente. Ai funghi freschi andiamo ad unire anche delle fette di porcini surgelati che avevamo in freezer e che precedentemente abbiamo lasciato scongelare.
Mettiamo a scaldare un filo generoso di olio extravergine d'oliva in una padella capiente. Uniamo il trito di carota, sedano e zucchina e facciamo rosolare per qualche minuto, insieme a due spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Aggiungiamo il misto di funghi e mescoliamo il tutto, lasciando cuocere a fiamma viva per pochissimi minuti. Versiamo il vino bianco e facciamo sfumare. Non ci resta che regolare di sale, aggiungere una spolverata di prezzemolo ed un pizzico di peperoncino, per conferire corposità al piatto. Terminiamo con una pioggia di lamelle di tartufo nero estivo, mescoliamo e versiamo sui ravioli appena scolati.
Abbiamo accompagnato questo piatto con un vino rosso asciutto e deciso, un ottimo Nebbiolo a coronare una cena perfetta.
Chop the spinach leaves, heat extravirgin olive oil in a skillet and saute the spinach for a few minutes. Allow them to cool down.
Crumble the ricotta in a bowl with a fork, then add the Parmigiano, salt to taste, a pinch of grated lemon rind, a pinch of nutmeg and the spinach. Work the mixture, taste and correct seasoning.
Now we have to prepare our home-made pasta, so we have to mix the flours and the eggs. Divide the dough into 3 or 4 pieces and roll them out to make some equal sized dime-thin sheets. Carefully fold the pasta over the filling. Tamp down the pasta around the balls of filling with your finger, pressing hard to make sure the pasta adheres so the ravioli won't come apart while cooking.
We have to prepare the sauce now. Heat extravirgin olive oil in a skillet, add garlic, carrot, zucchini and celery and saute until golden brown. Add the mushrooms and mix well all together, saute for a few minutes again, then pour the wine and increase heat, stir until the sauce's reduced to half. Complete with a pinch of capsicum, fresh parsley, a pinch of salt and a lot of black truffle.
Stir your ravioli in the mushroom sauce and serve immediately.
Mentre lui a casa indossava il grembiulino e si adoperava a preparare una cenetta- sorpresa coi fiocchi, polipo in insalata, uno dei miei piatti preferiti, che ne mangerei a chili e ancora ne vorrei. Quando sono rientrata a casa e l'ho abbracciato e ho sollevato il coperchio della pentola e ho visto due giganteschi polipi di un rosa perfetto, mi sono commossa e un attimo dopo, dalla commozione sono passata a provare un'altra forte emozione, Luca aveva messo a bollire il polipo dimenticando di togliergli gli occhi, Dio l'avrei ucciso quando me ne sono accorta, ma in compenso aveva avuto la finezza di mettere a galleggiare una fogliolina d'alloro tra i vapori della pentola e allora gli ho perdonato la faccenda degli occhi, ovviamente dopo che mi ha aiutato a rimuoverli, tra acrobatici tagli orbitali e qualche saltello post scottatura.
"Non ha gli occhi questo polipo!" insisteva a dire Luca.
"Certo che ha gli occhi" ripetevo io, "Tutti i polipi hanno gli occhi!"
Stamattina inzuppo pigramente nella tazza un biscotto ed un sorriso, i capelli neri sparsi sulla candida tovaglia bianca; mi lascio indovinare e sgocciolo a Luca i miei pensieri, ho voglia di uscire, di camminare sulla terra nuda, di ascoltare Hats, il mio cd preferito dei Blue Nile, ma prima dobbiamo assolutamente piantare quei semini che custodiamo da mesi dentro al cassetto e dai quali germoglieranno basilico, maggiorana, aneto, cardamono e santoreggia, se solo il tempo sarà clemente. Francesco ha detto che bisogna farlo prima che cambi la luna e lui le sa bene queste cose; ogni volta che lo incontriamo ci racconta sempre per filo e per segno del suo orto e del tempo che farà nei giorni a venire. Francesco è la nostra personale casetta segnatempo, ricordo quella che mia nonna teneva in salotto e che io da piccola guardavo affascinata. Se usciva l'omino si preannunciava bel tempo, se usciva la donnina con l'ombrello avrebbe piovuto a catinelle. Mi divertivo a prevedere chi dei due avrebbe fatto capolino sull'uscio.
E' buono il sapore di questa mattina, siamo liberi da impegni di lavoro e dal rituale frettoloso dei movimenti, indossare al volo gli stivali, prendere il cappotto, dare il buongiorno in modo distratto a persone che nemmeno vedo nella fretta che mi separa dalla portiera della macchina, consumare la colazione con rapidi morsi, leccando via il giallo crema dalle labbra.
Quel tempo che ogni giorno brucia in anticipo dentro la convulsa cornice di impegni ora possiamo succhiarlo come se fosse una caramella. Mi lascio colare addosso un abito nero asimmetrico, pescato a caso dal groviglio di ciò che è appeso nell'armadio ed usciamo saltellando nella trasparenza della luce, sorridendo al pensiero che ben altri colori mi aspettano, che presto scappotterò la macchina, che dovremo reinventare i giorni di primavera, che scioglierò i capelli ed i sogni. Mi nutrirò di colori d'acquerello in attesa della pienezza dell'olio, del profumo dei boccioli in attesa della pienezza dei frutti cascanti.
All'improvviso è un'introduzione, come se uscissi dal letargo, da un inverno di giorni passati dentro al vetro di un acquario.La luce del sole che piove fragile tra i rami sa di ritorno alla vita, come se ci fosse qualcosa da prolungare, da ritrovare. Gli occhi negli occhi, una panchina nel parco, abiti indecisi, canzoni da amare, profumi che frugano, germogli indifesi, che si rotolano dentro un accenno di primavera, dentro questo luogo di mezzo che si apre e mi apre, che riempie l'orizzonte di altrove, oltre questa cinta di case che sembrano volere strangolare il cielo.
**************************************
****************
**************************************
****************
**************************************
Due buste, una per me e l'altra per Sabrina.
Ho fatto i gradini tre alla volta, ad aspettarmi, in fondo alle scale, un essere strano, con un corpetto giallo fluorescente ed un casco in testa. Dal tono di voce penso sia una donna, dalle fattezze uno scaricatore di porto. Sarà per quel casco bianco in testa che fa tanto football americano, sarà per le imbottiture del giubbotto fluorescente, sarà per l'ingombro di tutte le cose che ha per le mani.
Mi allunga le buste e mi fa una croce su di un foglio. Mi chiedo se è analfabeta o se solo vuole indicarmi un punto dove firmare. Mi sfilo gli occhiali e cerco il mio nome e quello di Sabrina. Fidarsi è bene non farlo e soprattutto con le poste, è meglio.
Sarà perché hanno sempre ragione loro, sarà perché offrono un servizio pessimo, sarà che sono arroganti e fastidiosi, soprattutto con le raccomandate. Ormai non suonano più nemmeno il campanello, ti mettono il foglietto giallo nella buchetta e sono fatti tuoi le lunghe e lente file allo sportello per ritirare quello che di solito è una multa o una cartella esattoriale. Intanto loro scrivono che te lo hanno messo in buca, se poi la buchetta non è la tua, di sicuro a loro non interessa. Loro non sbagliano mai mentre tu, utente, fai solo errori, sostengono che ti dimentichi di ritirare l'avviso. Le poste, una volta erano un'istituzione. Gli anziani aprivano il libretto postale, ci ritiravano la pensione. Ora sono un misto di: banca, assicurazione, corriere, riscossori per conto dello stato, negozio di cartoleria, negozio di dischi, libreria. Ma, cosa più importante, sono il luogo dei pettegolezzi. “Sa, mio nipote.....” e raccontano vita, morte e miracoli del loro nipote di appena tre mesi che non solo sa già parlare, ma conosce perfettamente trentasei lingue e centoventi dialetti arabi. “Ma tu, come li lavi i bavaglini?” le risponde l'impiegata da dietro lo sportello. A questo punto le soluzioni sono poche.....aspetti e ti rodi il fegato.
Faccio le due firme di rito e prendo le due buste. Leggo il mittente e, per una volta, un enorme sorriso mi si stampa in volto. Mi chiudo la porta alle spalle e chiamo immediatamente Sabrina. Il telefono fa tutti gli squilli che deve e poi si attiva la segreteria. “Non può rispondere!” penso. “Ok! Aspetterò che appena ha un nano secondo libero mi richiami.” Appoggio il telefono sul tavolo della cucina ed inizio un'ispezione esterna dell'involucro. Lo tasto con cura, cerco di capirne il contenuto ma alla fine ci rinuncio.
Passano le ore e, finalmente è il momento in cui Sabrina va in pausa dal lavoro ed infatti il telefono inizia a squillare.
“Amore, sono arrivate due enormi bustone, una per te ed una per me!” Le dico tutto d'un fiato cercando di rimanere comunque sul vago, voglio scatenare la sua curiosità.
“Ma chi le manda? Cosa c'è dentro?” inizia il terzo grado. “Non so, penso vengano dal nord, cosa c'è dentro non lo so! Vuoi che le apra?” Ad ogni sua domanda cerco la risposta più banale, più scontata cercando di non far trapelare nulla.
“Luca, non ci provare! Lasciale chiuse, dobbiamo aprirle quando siamo vicini, vicini!” Sabrina è categorica, un bacio virtuale e mi saluta, deve tornare in reparto per la sua ultima ora della giornata di lavoro.
Di solito arriva a casa dopo essere passata per Piazza dell'Unità per un giretto da 99cent o per andare a fare due passi, oppure va dal parrucchiere senza avvisarmi ed io ho un bel da fare per chiamarla al telefono per sapere come sta, se va tutto bene. Questa volta batte il record di velocità. Arriva a casa in un batter di ciglia. Suona il campanello mentre contemporaneamente bussa alla porta. “Arrivo, arrivo!” le ripeto mentre pigramente mi alzo da davanti allo schermo del computer. “Arrivo, sono qui!” le ripeto. Apro la porta e con un gesto perentorio mi sposta. “Dove sono, dove le hai messe!” mi chiede con l'entusiasmo di una bambina il giorno di Natale.
“Sono lì! In cucina, sulla tavola!”. Sabrina ha le due buste in mano ed anche lei inizia a rigirarsele per le mani. “ma chi le ha mandate?” mi chiede e richiede. “Ma dai! C'è scritto sulla busta! Vengono da Genova!” Le rispondo con il miglior sorriso di cui dispongo. “Ma è Caty2!!!!!!” esulta Sabrina. “Dai! Dai! Apriamole!” continua nel suo entusiasta rito.
Rimaniamo per un lungo attimo senza parole. Due grembiuli da cucina, bellissimi, nati dalle mani di fata di Caty. Uno per Sabrina ed uno per me. Fatti a mano con la tecnica patchwork . Sono bellissimi, originali, colorati, preziosi. Leggiamo le due lettere che accompagnano i due capolavori ed ora, eccoci qua, al lavoro con queste meraviglie addosso. Stringendo il laccio dietro la schiena ci siamo sentiti abbracciati da te, Caty, da una persona immensamente speciale e sorprendentemente imprevedibile. Ora sei anche nella nostra cucina, nei nostri cuori c'eri già!
**************************************
****************
**************************************
****************
**************************************
RAVIOLI CON RIPIENO DI RICOTTA E SPINACI CON FUNGHI E TARTUFO NERO
Ingredienti per la sfoglia:
150 di farina di grano tenero
50 di farina di grano duro
2 uova
Ingredienti per il ripieno dei ravioli:
350 gr di spinaci freschi e teneri
200 gr di ricotta di pecora
70 gr di Parmigiano reggiano grattugiato
scorza di limone
un pizzico di noce moscata
un pizzico di sale
Ingredienti per il condimento dei ravioli:
300 gr di funghi misti ( noi abbiamo usato champignon, pleurotus, lentinus e porcini)
mezza carota
mezza costa di sedano
mezza zucchina
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco secco
150 di farina di grano tenero
50 di farina di grano duro
2 uova
Ingredienti per il ripieno dei ravioli:
350 gr di spinaci freschi e teneri
200 gr di ricotta di pecora
70 gr di Parmigiano reggiano grattugiato
scorza di limone
un pizzico di noce moscata
un pizzico di sale
Ingredienti per il condimento dei ravioli:
300 gr di funghi misti ( noi abbiamo usato champignon, pleurotus, lentinus e porcini)
mezza carota
mezza costa di sedano
mezza zucchina
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva
1/2 bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo
sale
un pizzico di peperoncino
un pizzico di peperoncino
Per prima cosa prepariamo l'impasto per i ravioli, mescolando le farine e le uova, amalgamando per bene fino a formare un panetto che avvolgiamo nella pellicola trasparente e lasciamo riposare circa mezzora.
Prepariamo il ripieno dei ravioli. Puliamo e laviamo gli spinaci, conservando solo le foglioline. Le tritiamo con un coltello e le passiamo in padella con un filo d'olio extravergine d'oliva, facendole cuocere per qualche minuto. Togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare. Una volta raggiunta la temperatura ambiente, in una ciotola andiamo ad amalgamare gli spinaci, la ricotta di pecora, il Parmigiano, un po' di scorza di limone, quanto basta per donare profumo al ripieno, e della noce moscata grattugiata. Aggiustiamo con un pizzico di sale. Il ripieno è pronto, quindi non ci resta che tirare la sfoglia abbastanza sottile e formare i nostri ravioli. Noi abbiamo scelto di farli abbastanza grandi.
A questo punto prepariamo il condimento. Puliamo per bene i funghi e li sminuzziamo grossolanamente. Ai funghi freschi andiamo ad unire anche delle fette di porcini surgelati che avevamo in freezer e che precedentemente abbiamo lasciato scongelare.
Mettiamo a scaldare un filo generoso di olio extravergine d'oliva in una padella capiente. Uniamo il trito di carota, sedano e zucchina e facciamo rosolare per qualche minuto, insieme a due spicchi d'aglio leggermente schiacciati. Aggiungiamo il misto di funghi e mescoliamo il tutto, lasciando cuocere a fiamma viva per pochissimi minuti. Versiamo il vino bianco e facciamo sfumare. Non ci resta che regolare di sale, aggiungere una spolverata di prezzemolo ed un pizzico di peperoncino, per conferire corposità al piatto. Terminiamo con una pioggia di lamelle di tartufo nero estivo, mescoliamo e versiamo sui ravioli appena scolati.
Abbiamo accompagnato questo piatto con un vino rosso asciutto e deciso, un ottimo Nebbiolo a coronare una cena perfetta.
RAVIOLI WITH RICOTTA AND SPINACH FILLING ON A BED OF MUSHROOMS AND BLACK TRUFFLES
Ingredients for home made pasta:
150 g flour
50 g double milled durum wheat semolina
2 eggs
Ingredients for the filling:
350 g fresh and tender spinach
200 g ricotta cheese
70 g Parmigiano cheese
salt to taste
a pinch of lemon rind (grated)
a pinch of nutmeg
Ingredients for the mushroom sauce:
300 g mushrooms
2 clove garlic
extravirgin olive oil
1/2 carrot (minced)
1/2 celery rib (minced)
1/2 zucchini (minced)
fresh parsley
1/2 glass white wine
a pinch of red capsicum
black truffles as you like
Ingredients for home made pasta:
150 g flour
50 g double milled durum wheat semolina
2 eggs
Ingredients for the filling:
350 g fresh and tender spinach
200 g ricotta cheese
70 g Parmigiano cheese
salt to taste
a pinch of lemon rind (grated)
a pinch of nutmeg
Ingredients for the mushroom sauce:
300 g mushrooms
2 clove garlic
extravirgin olive oil
1/2 carrot (minced)
1/2 celery rib (minced)
1/2 zucchini (minced)
fresh parsley
1/2 glass white wine
a pinch of red capsicum
black truffles as you like
Chop the spinach leaves, heat extravirgin olive oil in a skillet and saute the spinach for a few minutes. Allow them to cool down.
Crumble the ricotta in a bowl with a fork, then add the Parmigiano, salt to taste, a pinch of grated lemon rind, a pinch of nutmeg and the spinach. Work the mixture, taste and correct seasoning.
Now we have to prepare our home-made pasta, so we have to mix the flours and the eggs. Divide the dough into 3 or 4 pieces and roll them out to make some equal sized dime-thin sheets. Carefully fold the pasta over the filling. Tamp down the pasta around the balls of filling with your finger, pressing hard to make sure the pasta adheres so the ravioli won't come apart while cooking.
We have to prepare the sauce now. Heat extravirgin olive oil in a skillet, add garlic, carrot, zucchini and celery and saute until golden brown. Add the mushrooms and mix well all together, saute for a few minutes again, then pour the wine and increase heat, stir until the sauce's reduced to half. Complete with a pinch of capsicum, fresh parsley, a pinch of salt and a lot of black truffle.
Stir your ravioli in the mushroom sauce and serve immediately.
**************************************
****************
**************************************
****************
**************************************
Mammadeglialieni ci ha portato una ventata di primavera con questa piantina fiorita. La postiamo subito, o quasi, e non vediamo l'ora di vederla sui balconi di Caty 2, Caty, Jajò e Unika.
Ciao Sabrina $ Luca!
RispondiEliminaLovely photos, delicious food, brava!
complimenti e baci!
ciao!
Che bello vedervi così sorridenti e colorati!! Però con i ravioli mi tentate troppo, non posso cedere!!
RispondiEliminaSabrina e luca...che bello ogni volta leggere come assaporate tutti i piccoli istanti della vita insieme!
RispondiEliminaSabrina: quando scorro le righe dei tuoi racconti mi sembra di entrare in un fantastico romanzo...tutto è fatto di particolari e sfumature ed è davvero bellissimo leggerti. Quando scrivi un bel libro fammelo sapere...lo leggerò con piacere! buon fine settimana!laura
Ma che pensiero carinissimo! proprio bellini con quei grembuli ai fornelli!!
RispondiEliminaottimi questi ravioli: un ripieno molto delicato, con un condimento invece forte e gustoso (eh..abbiamo un debole per il tartufo!!).
Un bacione
braviiiiiiii!!!...complimentoni!!:O)
RispondiEliminaVi dico che siete stupendi e vado via all'istante...chi resiste ai ravioli BUONISSIMI....Un abbraccio cari
RispondiEliminaComplimenti per i vostri nuovi grembiuli! Siete delle persone speciali ed è per questo che altre persone speciali quanto voi vi fanno queste sorprese!!!
RispondiEliminaBravi come sempre!
Stefania
Complimenti per i vostri nuovi grembiuli! Siete delle persone speciali ed è per questo che altre persone speciali quanto voi vi fanno queste sorprese!!!
RispondiEliminaBravi come sempre!
Stefania
che spettacolari che siete!!!vi adoro, un bacione grande a tutti e due, i ravioli sono fantastici!!!
RispondiEliminabuondì!
RispondiEliminaoggi c'è il sole, wow, ma voi siete + sole che mai, belli i "zinalini" che indossati e bel post.
Io le mie piante aromatiche le ho già pronte sul terrazzo e ora stanno uscendo rifiorite e non vedo l'ora di annusarle come un'ape ingorda x scacciare via tutto, inverno e malumori...
Ciao belli!!!!!!!!!!!!
meraviDavvero le mani fatate di Caty2
RispondiEliminahanno fatto degli altri capolavori ed hanno interpretato la magia dei sapori e dei colori che voi di volta in volta magicamente usate per i vostri piatti!!Un grande abbraccio di primavera
Carini :-) E che dire, poi, della padellata in testa ? hehehehehe
RispondiEliminaI ravioli sono superlativi ! E l'abbinamento con un bel Nebbiolo e ottimo.
Grazie anche per la piantina fiorita: la metto subito sul balcone insieme alle altre 4 che ho comprato due giorni fa ed a tutti i boccioli che stanno di nuovo spuntando dopo tutto questo freddo :-D
Waw che bello...oggi mi sa che nn farò altro che piangere dopo tutti i vostri pos che leggo...vi invidio tanto xchè siete delle persone fortunate.Poi voi 2 siete straordinari....complimenti davvero...smack
RispondiEliminaStupenti siete!!!!
RispondiEliminaComplimenti per il premio!!! Se passate da me ho una dolcezza di primavera per voi!!!!
Franci
P.S. La ricetta è sublime!!!
Che gustosissima preparazione trovo questo piatto eccellente come il vino che stavate degustando, sul post mi è sfuggito ma nelle foto si vede il Nebbiolo, gran classe cari e complimenti e visto che parlate di stagione di mezzo vi giro un premio perchè possa aprire definitivamente la primavera, lo trovate nel mio post di oggi... sempre se vi fa piacere è inteso. Baci.
RispondiEliminaun fiume di parole un fiume di emozioni come solo i vostri post sanno essere e quei grembiuli sono un amore,sabrina sei bellissima anche con un grembiule!!!!il tutto poi si conclude con questi ravioli....mi brontola la pancia sono spaziali!!!troppo gustosi,bacioni imma
RispondiEliminammmm sento profumo di primavera in questa casa!Che bellezza ragazzi la rinascita!
RispondiEliminaOttimo il ripieno di questi tortelloni, la ricotta di capra li rende davvero particolari!
bacione
ma che splendidi regali, complimenti!
RispondiEliminaBuon fine settimana ragazzi!
posso essere sincera? I ravioli sono spettacolari, ma i grembiuli... sono la fine del mondooooo!!!! lo voglio anch'io!!! troppo troppo belli davvero, brava Caty.
RispondiEliminabaci e buon w.e.
E' sempre un piacere a leggervi!
RispondiEliminaCarini davvero i grembiuli.
Ottimo i ravioli...ho l'acquolina in bocca !
ciao e buon fine settimana!
Ciao cari, i vostri grembiuli da cucina sono stupendi e originalissimi!
RispondiEliminaI ravioli sono un insieme di sapori meraviglioso, un piatto davvero godurioso!
Baci
^^ Stupendi i ravioli, stupendi i grembiuli.. e da un altro 'orticultore' auguri per il vostro! Se questo tempo ce li lascia in pace! ^^ Ciao carissimi buon weekend!!!
RispondiEliminami avvolgo coi vostri racconti e mi piace credere che a questo mondo c'e' amore , "amore quello vero" come cantava Mina !Auguri cari, carissimi ragazzi.Vorrei regalarvi un albero virtuale ,che ne dite di un eucalipto?
RispondiEliminaarrivo da voi trascinando con me la stanchezza di una settimana pesante e piena di impegni che finalmente si conclude, nn potevo nn passare anche se stanchissima a dirvi GRAZIE DI CUORE per le bellissime parole che avete lasciato da me:)))grazie!!!!!!!!!!
RispondiEliminasiete bellissimi con i grembiuli!!!
ripasserò riposata:) per tuffarmi nel vs racconto!!!
baciiiiiii
Ciao ragazzi, siete belli con quei grembiulini:-) Luca, tu mi hai fatto rivivere l'attesa di una sorpresa, una busta da aprire, un bel momento; poi l'entusiasmo della piccola Sabry è stato troppo bello!!! Penso che questi attimi diano un immenso piacere e la vostra amica Caty2 vi ha sorpresi ed ha sorpreso anche chi legge:-) Un abbraccio forte ad entrambi, con mille piccole emozioni da raccontare e far vivere:-) Buon fine settimana e abbraccio per due:-)
RispondiEliminaSabri dovresti fare la scrittrice, il tuo modo di scrivere mi "rapisce"...complimenti anche per i ravioli, saporiti e raffinati, bravissimi!
RispondiEliminaBacioni e buon w.e.
Ciao cari , finalmente passo di qua a ringraziarvi per il premio e a salutarvi...
RispondiEliminabacioni valverde
p.s. le foto sopra sono scattate al Ponte della Bionda lungo il percorso dei canali (zona corticella)? perchè se è così eravate vicinissimi a dove abitiamo noi, a volte la domenica partiamo all'altezza della stazione di corticella a piedi e facciamo il percorso ...
ciao
Hi Sabrina and Luca! Because you love art, have a look here NIKOLAIDES
RispondiEliminaI grembiuli sono dei veri capolavori, voi siete coccolissimi ed i ravioli mi fanno venir voglia di magiare lo schermo.
RispondiEliminaPassare a trovarvi è sempre bello.
Baci Alessandra
innanzi tutto convengo con te, luca, hai perfettamente ragione sulle poste, NON suonano più!!!! mettono il fogliettino e via, tanto per loro che differenza fà? ma purtroppo mi sono ritrovata nella stessa storia anche con il corriere, quello che viaggia con i furgoni rossi (non facciamo nomi, via!) non sono uscita nemmeno a prendere il pane per paura che non mi trovasse in casa! figurati, è passato, sì, ha appiccicato il foglietto e via! dico, ma io sono rimasta in casa TUTTO il giorno (e altri 3 giorni a venire) e quello NON ha nemmeno suonato!
RispondiEliminamenomale che dopo 4 giorni comunque abbiamo risolto !
allora dunque, da dove inizio?
INVIDIA! INVIDIA! DOPPIA INVIDIA!
invidia per quei bellissimi grembiuli! lo sapete che sono la mia passione? io senza non riesco a fare nemmeno un uovo lesso! sono bellissimi e molto originali, complimenti a caty, davvero bravissima!
e ancora invidia per quei ravioli....sarà l'ora, ma appena li ho visti mi è venuta l'acquolina!
buona domenica in relax ragazzi!
Ciaooooooooooo Luca e Sabri quanto tempo. Siete sempre mitici. Sabri più affascinante che mai..tu Luca insomma...un pochino meno ah,ah.
RispondiEliminaIn confidenza...ma quel gambriulino...matri mia... grandi ragazzi, vi mando un abbraccio siculo!
da me la stagione di mezzo tarda ancora ad arrivare.... ma i ravioli, ricotta spinaci funghi sono già il mio piatto preferito... con il tartufo credo mi piacerebbero ancora di più
RispondiElimina;-)
buon inizio settimana
^______________^
Grassie ragazzi x le bellissime parole e ed il sostegno...1 fortissimo abbraccio strittoloso a tutti e 2...smack
RispondiEliminap.s. Da oggi è partito il mio nuovo contest di primavera :cheesecake dal dolce al salato ed avrei piacere che voi partecipaste ,passate sul mio blog per tutte le informazioni,mi raccomando ci tengo che voi ci siate nn potete mancare!!!baci
RispondiEliminaCiao Sabrina&Luca!
RispondiEliminaVocês são o máximo. Amo vocês!!!!!!!!
Luísa
Siete sempre fortissimi!
RispondiEliminaCiao ragazzi!
RispondiEliminaChe belli che siete!
Belli anche i grembiuli : che brava Caty2!
Grazie per essere passati a trovarmi sul blog...
Per rispondere alla domanda di Sabrina: se ti piace qualcosa posso certo venderla...mi capita che qualche collega rimanga colpita da qualcosa, allora glielo rifaccio e lei mi paga solo il materiale...
Bacioni affettuosi a tutti e due.
Nunzia.
Bellissimo il particolare della rimozione degli del polpo ma i ravioli sono raffinatissimi complimenti ciao Luisa
RispondiEliminaE' sempre un piacere leggere i racconti delle vostre giornate...poi quei grembiuli sono bellissimi! Per non parlare del piatto, che adoro! Un bacione a tutti e due
RispondiEliminaLa pasta fresca è una mia grande passione e in questa mi intriga la presenza del tartufo nero :))
RispondiEliminaCiao Sabrina and Luca! Enjoy it: TRAVELING
RispondiEliminaQuesta è telepatia bella e buona miei cari!!!
RispondiEliminaStavo accedendo al vostro blog quando ho sentito il "plin" della mia posta elettronica... torno alla posta, e trovo il vostro commento al mio post! ^_____^
Quei ravioli sono la fine del mondo!!!
Un abbraccioneeeeeeeeeeeeee
Ragazzi grazie infinite per gli auguri! ^_^
RispondiEliminaun abbraccio affetuoso...a presto!
Bellissimo il vostro racconto, una quotidianita' fatta di cose semplici ma intense .
RispondiEliminaps. quando volete venite a Londra fatemi sapere, io vi ospito, vi compro tutti gli ingredienti vi do anche il mio lettone ma voi cucinate per me????
troppo belli con i grembiulini !!!!
Clelia
squisiti i ravioli, e molto carini i grembiuli!!!!!!
RispondiEliminaUn bacione e buon w-e ragazzi!
Ma quanto siete carini ragazi....io poi mi perdo sempre nelle parole della dolcissima Sabria...e quei meravigliosi grembiulini vogliamo parlarne??...o della bellissima manifestazione d'affetto...padellata in testa di Sabry?? ahahah siete fantasticamente unici...complimenti per la cenetta...troppo golosi quei ravioli!!
RispondiEliminaciao e buon we
meraviglioso piatto e meraviglioso il pensiero di Caty e meravigliopse le parole come sempre... a volte sembra di essere banali o addirittura falsi a ripetervi sempre le stesse case ma non ci posso fare niente se ogni vostro post è una poesia! io sono sincera ... siete meravigliosi!
RispondiEliminaun abbraccio
dida
I love this recipe !
RispondiEliminaI can't wait to start cooking again :)
Brad