TRA I VICOLI DI CHIOGGIA, ALLA SAGRA DEL PESCE
E chi l'ha detto che le gite fuori porta si debbano fare solo nei ridenti giorni del fine settimana? Sabato, domenica, che bel suono hanno, ma io li passo quasi tutti con la divisa del lavoro incollata addosso, sognando spiagge o alte vette, quando invece calpesto senza sosta il linoleum della corsia ospedaliera.
Desideravamo tanto tornare a Chioggia anche quest'anno ed alla fine ci siamo riusciti, così abbiamo trasformato un afoso e sonnolento martedì di metà luglio, in un giorno davvero speciale. Luca ha rinunciato a otto ore di lavoro ed io ho approfittato del mio unico giorno libero della settimana. Un vero affare per entrambi.
Ce la prendiamo comoda, lasciamo che Chioggia ci aspetti ancora per un po' e decidiamo di passare qualche ora a Sottomarina, a respirare aria di mare e ad osservare le schiere di turisti ritirarsi dalla spiaggia, probabilmente andranno a fare un sonnellino. Affamati come siamo, andiamo alla ricerca di una pizzeria, vogliamo mantenerci leggeri perchè stasera mangeremo il pesce alla sagra. La ricerca è piuttosto ardua, scartiamo un paio di locali perchè non ci ispirano granché ed entriamo trionfanti in un ristorante che a prima vista ci colpisce positivamente. Ci sono diversi tavoli apparecchiati, ho sete, ho fame, non vedo l'ora di sedermi. Ma il cameriere ci dà la triste notizia, l'intero locale è riservato all'entourage di Tiziano Ferro, che stasera si esibirà presso la Diga di Sottomarina. Mi vengono in mente scene del passato e per un attimo vorrei insistere e dire due paroline ai musicisti che mi ( correzione di Luca, io avevo scritto "ci" ) stanno guardando, ma poi desisto e ci ritiriamo di buon ordine. Continuiamo a camminare sotto ad un sole che frusta e il mio sesto senso bizzarro, ma affidabile, mi porta a trascinare Luca in una via trasversale. Ecco la nostra pizzeria, graziosa, coi tavoli all'aperto, seminascosta tra una fitta fila di alberghi. Una pizza ed una birra fresca ci riconciliano col mondo, è come essere in vacanza. Quando ci alziamo vaghiamo per un po' senza meta e poi raggiungiamo la spiaggia. Non abbiamo con noi i costumi da bagno, ma poco importa, voglio vedere il mare e Luca lo sa, lo intuisce dal mio sguardo che si perde all'orizzonte.
Il mare.
Il mare è una profonda cicatrice azzurra nella mia mente, come una grande macchia di colore che si estende all'infinito. E' un panorama mentale, un cordone ombelicale non reciso. Il mare è superbo. E' una cartolina. Il mare è un'immensa macchia blu. Come una cicatrice che si apre nella mente. Un magma informe ed anarchico che sta sul fondo dei pensieri. Dei miei pensieri.
Quell'alito di vento che ci accompagna mentre ci avviciniamo al bagnasciuga, con la sabbia bollente che s'insinua sotto ai piedi, ci procura una bella sensazione contro la pelle, quasi una carezza. E le orecchie si riempiono dello sciabordio leggero delle onde, un dondolio che vorrei non finisse mai. Mi rilassa e rattoppa ogni smagliatura della mente mentre camminiamo fianco a fianco Luca ed io, sotto gli azzurri vapori dell'estate, nei nostri vestiti leggeri, tagliando in diagonale l'intima bellezza della spiaggia. Fin da piccola amavo sentire l'odore dell'acqua salmastra e delle alghe e ascoltare il rumore delle onde. Certi pensieri gocciolano miele.
L'aria a tratti è così oleosa che toglie anche il respiro e ci spinge a cercare l'ombra sotto grandi ombrelloni di bambù. Seduti al bar, sorseggiando due limonate ghiacciate e due caffé bollenti, inspiriamo fino a riempircene, una sensazione di oziosa beatitudine. Mi sembra di non avere più né fianchi, né limiti, né senso del mondo. Come quando mi volgo nel sonno, che è assenza, inconsistenza.
La luce del pomeriggio pulsa prepotentemente, è furia rovente, riprendiamo a camminare sulla spiaggia, a grandi passi, per sfuggire alla canicola e una volta sul marciapiede Luca si diverte a fotografarmi mentre cerco di togliermi la sabbia dai piedi. Una doccia gelata è ciò di cui avrei bisogno, per soffocare l'incendio che divampa a fior di pelle. Quaranta gradi di calore dal cuore in giù. Corriamo verso il parcheggio, il nostro ticket è scaduto da una decina di minuti e non vorremmo che i vigili ci rovinassero la poesia del momento.
Nessuna multa sui vetri dell'auto, la poesia è salva, salutiamo il mare e ci dirigiamo a Chioggia, assaporandone l'attesa. Chissà se sarà invasa dai turisti o se invece sarà ancora abbottonata nella sonnolenza afosa del pomeriggio.
Ci tuffiamo nella città, piena di gente festosa, in un andirivieni tra le vetrine dei negozi, i tavolini dei bar all'aperto, le piazze ed i vicoli scaldati dal sole. Seguiamo il flusso per poi deviare negli anfratti dei tanti vicoli in penombra, con l'edera sui muri e le suggestive corde del bucato coi panni stesi ad asciugare. Lenzuoli colorati, camicie candide, i pantaloni di un pigiama, tutte cose che profumano di casa. Camminiamo con gli occhi sollevati verso il cielo, godendo di quadretti di vita familiare, semplici e pittoreschi. Sotto ad un porticato rimaniamo catturati da alcuni muri dipinti con immagini sacre, nascoste e custodite tra le pietre come un segreto ben riposto. Continuiamo a camminare finché ci ritroviamo in un dedalo di porte, porticine, finestre, senza via d'uscita, non ci resta che uscire dal labirinto. E' un piacere godere della dolcezza, della lentezza di passeggiate come questa, un attimo siamo immersi tra la folla e l'attimo dopo siamo soli, Luca ed io, con le nostre mani che si intrecciano tra loro, sui fianchi, tra i capelli. Siamo indivisibili ed ancora una volta ostaggi della dea dell'allegria e dell'amore.
Dobbiamo brindare alla giornata, ma prima, "Luca, guarda che bella quella collanina lì in vetrina!", non faccio a tempo neanche a dirlo che con un piede sono già dentro al negozio. La prendo e mi lascio conquistare anche da due braccialetti in bambù. Con meno di 5 euro guizzo fuori felice dei miei acquisti. Luca nel frattempo mi regala un grande anello in vetro di Murano. Bianco come il colore di cui amo vestirmi. Ora andiamo a brindare. Seduti al tavolo di un bar facciamo tintinnare i calici di prosecco, poi ci rinfreschiamo con due granite, non ho mai amato così tanto il ghiaccio. La sete sembra non placarsi mai, scoliamo due bicchieroni d'acqua con due fette di limone e parliamo dei progetti che abbiamo in mente.
La folla si fa sempre più fitta, diventa un'onda trasportata dal paesaggio che volge alla sera. Le urla e le risate si perdono nel cielo, in momenti che racchiudono la vita.
Mescolato agli odori della strada, riconosco il profumo del pesce, come riempie le narici, è come assaporare la fragranza del mare. E' festa ovunque e ci perdiamo lì e nella rete dei nostri sguardi.
"Allora si va a mangiare il pesce?" annuncia Luca con un sorriso compiaciuto! Il mio sì ha il sapore di un bacio stampato sulle sue labbra. Certo che si va, i gamberoni alla griglia mi aspettano, ci penso da giorni, ma anche quelle seppioline mi ispirano parecchio. "Luca, non ricordo cosa sono i peoci!" Mi risponde " Vongole e cozze". Allora sì, ordiniamo anche quelle, poi mi tenta coi gamberetti con polenta. Ai crostacei non so dire di no. Coi vassoi straripanti ci sediamo sotto al cielo di una notte che sembra inesauribile. Il mio vestito svolazza, i braccialetti tintinnano ai polsi, ci sfioriamo coi sorrisi, sollevando calici di fresco prosecco. L'osservo quel fluido dorato, mentre ondeggia e lambisce i bordi del bicchiere. La sensualità del vino mi fa danzare le stelle in testa. La notte di Chioggia ora ha le vertigini. Passeggiamo fino al molo, parlando fitto fitto fino alla fine del tempo.
Le simpaticissime Gemelline ci hanno invitato a partecipare alla loro nuova Raccolta.
Una volta letto di che cosa si tratta, abbiamo deciso, in un colpo solo, di sperimentare due cose contemporaneamente.
L'inaugurazione del nostro mini barbecue da terrazzo e sperimentare questa ricetta.
Cosa abbinare ai fichi che non siano prosciutto o mandorle? Abbiamo pensato alla carne ma ci sembrava che preparare una salsa non ci sarebbe bastato. Allora cosa di meglio se non del buon pesce alla griglia?
Arrivo a casa che sono cotto. I 40 gradi sono scritti sul termometro e pensare di dover accendere il fuoco è l'ultima delle mie voglie.
Sabrina ha fatto il turno di mattina e, dopo aver preso un po' di sole al parco, è tornata a casa ed ha già pulito le code di Mazzancolle ed ha già tagliato i filetti di Rombo.
Personalmente, a parte accendere il fuoco nel caminetto, non ricordo se ho mai acceso il fuoco di un barbecue. Sabrina è già lì con i suoi legnetti che ha raccolto mentre aspettava che terminassi un intervento qualche giorno fa. Prende un po' della pubblicità che ci lasciano nella buchetta della posta, l'appallottola con delicatezza e la sistema al centro del barbecue. Attorno ci mette la carbonella e sopra la carta fa dei sapienti intrecci con i suoi legnetti.
Ora inizia il bello. Bisogna dar fuoco alla carta. Il primo tentativo con l'accendino va a vuoto. “Mi brucio tutte le dita!!!” è la sua esclamazione. Mi guardo attorno e recupero uno degli spiedini di legno pronti per infilzare il pesce. In qualche modo gli do fuoco e Sabrina riesce ad accendere la carta.
I legnetti iniziano a fare il loro lavoro, cioè bruciare. Sabrina soddisfatta si allontana per lavarsi le mani. Io rimango lì, in piedi a controllare che non prendano fuoco le piante lì vicino.
Ma ecco il dramma! Inizia ad esserci fumo ovunque tranne che all'aperto. Gli occhi faticano a stare aperti e la gola inizia a bruciare. Chiudo la finestra e vado in camera per armarmi di ventilatore, lo aziono alla massima velocità ed inizio a contrastare la cortina fumogena che si è sprigionata in tutta la cucina. Dentro di me prego che a nessuno venga voglia di chiamare i pompieri. Apro la finestra e dirigo il flusso dell'aria verso il barbecue. Ok, il danno è contenuto.
Sabrina ritorna e mi prendo la prima dolce sgridata, “non buttargli l'aria addosso in quel modo, così si spengono le braci, c'è un verso da rispettare, dal basso verso l'alto!!!!!”. Mi sa che è tardi, le braci ormai sono cenere. Beh, non tutte.
“Ora bisogna rifarlo ma i legnetti sono finiti! Colpa tua, ma possibile che non sai stare dietro ad un fuoco?” Mi si avvicina e mi bacia sulla bocca. Un po' mi vergogno, ma in casa non si respirava più ed una soluzione andava trovata alla svelta. Bene, ora c'è da cercare un po' di legna. Ci armiamo di pazienza e il primo tentativo lo facciamo in cantina dove, con un tripudio di gioia da parte di Sabrina troviamo una cassetta della frutta vuota. “Ecco con questo accendevo il fuoco da piccola, vedrai che andrà tutto bene” diceva Sabrina mentre salivamo le scale.
Questa volta, il fuoco si è acceso bene, il fumo è stato sotto controllo grazie anche al ventilatore e abbiamo finalmente iniziato la preparazione degli spiedini.
Tagliati a metà i filetti di Rombo e sbucciati i Fichi, anche ques'ultimi li abbiamo tagliati a metà.
Sul filetto abbiamo messo un po' di Timo ed abbiamo dato una bella macinata di pepe. Nel mezzo del filetto abbiamo sitemato il Fico ed abbiamo arrotolato il tutto.
Poi, con la pancetta abbiamo completato l'involtino.
Un Involtino, due Code di Mazzancolle, un altro Involtino ed altre due Code di Mazzancolle.
Sulla griglia, un filo d'olio sugli spiedini.Ecco fatto.
Con un bicchiere di Cantus fresco, per non dire gelato, abbiamo finalmente cenato.
Care Manu e Silvia, vi possiamo garantire che Rombo e Fichi sono il massimo.
Peel the figs and halve the turbot fillets. Make an aromatic dressing by combining the olive oil, thyme, rosemary and freshly ground pepper in a bowl and whisking well. Season the turbot with this mixture. Place the turbot fillets on a chopping board, arrange half a fig on the turbot surface. It isn't necessary to season to taste with salt. Roll up the turbot and tie with a toothpick. Wind the bacon round the fillet. Alternate turbot and shrimps on the skewer. Heat barbecue to medium heat. Grill turbot fillets for 6 minutes on one side, then turn over. And the kebabs are ready to serve!
Desideravamo tanto tornare a Chioggia anche quest'anno ed alla fine ci siamo riusciti, così abbiamo trasformato un afoso e sonnolento martedì di metà luglio, in un giorno davvero speciale. Luca ha rinunciato a otto ore di lavoro ed io ho approfittato del mio unico giorno libero della settimana. Un vero affare per entrambi.
Ce la prendiamo comoda, lasciamo che Chioggia ci aspetti ancora per un po' e decidiamo di passare qualche ora a Sottomarina, a respirare aria di mare e ad osservare le schiere di turisti ritirarsi dalla spiaggia, probabilmente andranno a fare un sonnellino. Affamati come siamo, andiamo alla ricerca di una pizzeria, vogliamo mantenerci leggeri perchè stasera mangeremo il pesce alla sagra. La ricerca è piuttosto ardua, scartiamo un paio di locali perchè non ci ispirano granché ed entriamo trionfanti in un ristorante che a prima vista ci colpisce positivamente. Ci sono diversi tavoli apparecchiati, ho sete, ho fame, non vedo l'ora di sedermi. Ma il cameriere ci dà la triste notizia, l'intero locale è riservato all'entourage di Tiziano Ferro, che stasera si esibirà presso la Diga di Sottomarina. Mi vengono in mente scene del passato e per un attimo vorrei insistere e dire due paroline ai musicisti che mi ( correzione di Luca, io avevo scritto "ci" ) stanno guardando, ma poi desisto e ci ritiriamo di buon ordine. Continuiamo a camminare sotto ad un sole che frusta e il mio sesto senso bizzarro, ma affidabile, mi porta a trascinare Luca in una via trasversale. Ecco la nostra pizzeria, graziosa, coi tavoli all'aperto, seminascosta tra una fitta fila di alberghi. Una pizza ed una birra fresca ci riconciliano col mondo, è come essere in vacanza. Quando ci alziamo vaghiamo per un po' senza meta e poi raggiungiamo la spiaggia. Non abbiamo con noi i costumi da bagno, ma poco importa, voglio vedere il mare e Luca lo sa, lo intuisce dal mio sguardo che si perde all'orizzonte.
Il mare.
Il mare è una profonda cicatrice azzurra nella mia mente, come una grande macchia di colore che si estende all'infinito. E' un panorama mentale, un cordone ombelicale non reciso. Il mare è superbo. E' una cartolina. Il mare è un'immensa macchia blu. Come una cicatrice che si apre nella mente. Un magma informe ed anarchico che sta sul fondo dei pensieri. Dei miei pensieri.
Quell'alito di vento che ci accompagna mentre ci avviciniamo al bagnasciuga, con la sabbia bollente che s'insinua sotto ai piedi, ci procura una bella sensazione contro la pelle, quasi una carezza. E le orecchie si riempiono dello sciabordio leggero delle onde, un dondolio che vorrei non finisse mai. Mi rilassa e rattoppa ogni smagliatura della mente mentre camminiamo fianco a fianco Luca ed io, sotto gli azzurri vapori dell'estate, nei nostri vestiti leggeri, tagliando in diagonale l'intima bellezza della spiaggia. Fin da piccola amavo sentire l'odore dell'acqua salmastra e delle alghe e ascoltare il rumore delle onde. Certi pensieri gocciolano miele.
L'aria a tratti è così oleosa che toglie anche il respiro e ci spinge a cercare l'ombra sotto grandi ombrelloni di bambù. Seduti al bar, sorseggiando due limonate ghiacciate e due caffé bollenti, inspiriamo fino a riempircene, una sensazione di oziosa beatitudine. Mi sembra di non avere più né fianchi, né limiti, né senso del mondo. Come quando mi volgo nel sonno, che è assenza, inconsistenza.
La luce del pomeriggio pulsa prepotentemente, è furia rovente, riprendiamo a camminare sulla spiaggia, a grandi passi, per sfuggire alla canicola e una volta sul marciapiede Luca si diverte a fotografarmi mentre cerco di togliermi la sabbia dai piedi. Una doccia gelata è ciò di cui avrei bisogno, per soffocare l'incendio che divampa a fior di pelle. Quaranta gradi di calore dal cuore in giù. Corriamo verso il parcheggio, il nostro ticket è scaduto da una decina di minuti e non vorremmo che i vigili ci rovinassero la poesia del momento.
Nessuna multa sui vetri dell'auto, la poesia è salva, salutiamo il mare e ci dirigiamo a Chioggia, assaporandone l'attesa. Chissà se sarà invasa dai turisti o se invece sarà ancora abbottonata nella sonnolenza afosa del pomeriggio.
Ci tuffiamo nella città, piena di gente festosa, in un andirivieni tra le vetrine dei negozi, i tavolini dei bar all'aperto, le piazze ed i vicoli scaldati dal sole. Seguiamo il flusso per poi deviare negli anfratti dei tanti vicoli in penombra, con l'edera sui muri e le suggestive corde del bucato coi panni stesi ad asciugare. Lenzuoli colorati, camicie candide, i pantaloni di un pigiama, tutte cose che profumano di casa. Camminiamo con gli occhi sollevati verso il cielo, godendo di quadretti di vita familiare, semplici e pittoreschi. Sotto ad un porticato rimaniamo catturati da alcuni muri dipinti con immagini sacre, nascoste e custodite tra le pietre come un segreto ben riposto. Continuiamo a camminare finché ci ritroviamo in un dedalo di porte, porticine, finestre, senza via d'uscita, non ci resta che uscire dal labirinto. E' un piacere godere della dolcezza, della lentezza di passeggiate come questa, un attimo siamo immersi tra la folla e l'attimo dopo siamo soli, Luca ed io, con le nostre mani che si intrecciano tra loro, sui fianchi, tra i capelli. Siamo indivisibili ed ancora una volta ostaggi della dea dell'allegria e dell'amore.
Dobbiamo brindare alla giornata, ma prima, "Luca, guarda che bella quella collanina lì in vetrina!", non faccio a tempo neanche a dirlo che con un piede sono già dentro al negozio. La prendo e mi lascio conquistare anche da due braccialetti in bambù. Con meno di 5 euro guizzo fuori felice dei miei acquisti. Luca nel frattempo mi regala un grande anello in vetro di Murano. Bianco come il colore di cui amo vestirmi. Ora andiamo a brindare. Seduti al tavolo di un bar facciamo tintinnare i calici di prosecco, poi ci rinfreschiamo con due granite, non ho mai amato così tanto il ghiaccio. La sete sembra non placarsi mai, scoliamo due bicchieroni d'acqua con due fette di limone e parliamo dei progetti che abbiamo in mente.
La folla si fa sempre più fitta, diventa un'onda trasportata dal paesaggio che volge alla sera. Le urla e le risate si perdono nel cielo, in momenti che racchiudono la vita.
Mescolato agli odori della strada, riconosco il profumo del pesce, come riempie le narici, è come assaporare la fragranza del mare. E' festa ovunque e ci perdiamo lì e nella rete dei nostri sguardi.
"Allora si va a mangiare il pesce?" annuncia Luca con un sorriso compiaciuto! Il mio sì ha il sapore di un bacio stampato sulle sue labbra. Certo che si va, i gamberoni alla griglia mi aspettano, ci penso da giorni, ma anche quelle seppioline mi ispirano parecchio. "Luca, non ricordo cosa sono i peoci!" Mi risponde " Vongole e cozze". Allora sì, ordiniamo anche quelle, poi mi tenta coi gamberetti con polenta. Ai crostacei non so dire di no. Coi vassoi straripanti ci sediamo sotto al cielo di una notte che sembra inesauribile. Il mio vestito svolazza, i braccialetti tintinnano ai polsi, ci sfioriamo coi sorrisi, sollevando calici di fresco prosecco. L'osservo quel fluido dorato, mentre ondeggia e lambisce i bordi del bicchiere. La sensualità del vino mi fa danzare le stelle in testa. La notte di Chioggia ora ha le vertigini. Passeggiamo fino al molo, parlando fitto fitto fino alla fine del tempo.
SPIEDINI DI ROMBO CON CUORE DI FICHI
Ingredienti:
6 Filetti di Rombo
6 Fichi maturi
24 Code di Mazzancolle
100 gr di Pancetta affumicata
Timo per pesce
Rosmarino
Pepe
Un filo d'olio extravergine d'oliva
barbecue, carbonella e ventilatore puntato contro per non morire di caldo
6 Filetti di Rombo
6 Fichi maturi
24 Code di Mazzancolle
100 gr di Pancetta affumicata
Timo per pesce
Rosmarino
Pepe
Un filo d'olio extravergine d'oliva
barbecue, carbonella e ventilatore puntato contro per non morire di caldo
Le simpaticissime Gemelline ci hanno invitato a partecipare alla loro nuova Raccolta.
Una volta letto di che cosa si tratta, abbiamo deciso, in un colpo solo, di sperimentare due cose contemporaneamente.
L'inaugurazione del nostro mini barbecue da terrazzo e sperimentare questa ricetta.
Cosa abbinare ai fichi che non siano prosciutto o mandorle? Abbiamo pensato alla carne ma ci sembrava che preparare una salsa non ci sarebbe bastato. Allora cosa di meglio se non del buon pesce alla griglia?
Arrivo a casa che sono cotto. I 40 gradi sono scritti sul termometro e pensare di dover accendere il fuoco è l'ultima delle mie voglie.
Sabrina ha fatto il turno di mattina e, dopo aver preso un po' di sole al parco, è tornata a casa ed ha già pulito le code di Mazzancolle ed ha già tagliato i filetti di Rombo.
Personalmente, a parte accendere il fuoco nel caminetto, non ricordo se ho mai acceso il fuoco di un barbecue. Sabrina è già lì con i suoi legnetti che ha raccolto mentre aspettava che terminassi un intervento qualche giorno fa. Prende un po' della pubblicità che ci lasciano nella buchetta della posta, l'appallottola con delicatezza e la sistema al centro del barbecue. Attorno ci mette la carbonella e sopra la carta fa dei sapienti intrecci con i suoi legnetti.
Ora inizia il bello. Bisogna dar fuoco alla carta. Il primo tentativo con l'accendino va a vuoto. “Mi brucio tutte le dita!!!” è la sua esclamazione. Mi guardo attorno e recupero uno degli spiedini di legno pronti per infilzare il pesce. In qualche modo gli do fuoco e Sabrina riesce ad accendere la carta.
I legnetti iniziano a fare il loro lavoro, cioè bruciare. Sabrina soddisfatta si allontana per lavarsi le mani. Io rimango lì, in piedi a controllare che non prendano fuoco le piante lì vicino.
Ma ecco il dramma! Inizia ad esserci fumo ovunque tranne che all'aperto. Gli occhi faticano a stare aperti e la gola inizia a bruciare. Chiudo la finestra e vado in camera per armarmi di ventilatore, lo aziono alla massima velocità ed inizio a contrastare la cortina fumogena che si è sprigionata in tutta la cucina. Dentro di me prego che a nessuno venga voglia di chiamare i pompieri. Apro la finestra e dirigo il flusso dell'aria verso il barbecue. Ok, il danno è contenuto.
Sabrina ritorna e mi prendo la prima dolce sgridata, “non buttargli l'aria addosso in quel modo, così si spengono le braci, c'è un verso da rispettare, dal basso verso l'alto!!!!!”. Mi sa che è tardi, le braci ormai sono cenere. Beh, non tutte.
“Ora bisogna rifarlo ma i legnetti sono finiti! Colpa tua, ma possibile che non sai stare dietro ad un fuoco?” Mi si avvicina e mi bacia sulla bocca. Un po' mi vergogno, ma in casa non si respirava più ed una soluzione andava trovata alla svelta. Bene, ora c'è da cercare un po' di legna. Ci armiamo di pazienza e il primo tentativo lo facciamo in cantina dove, con un tripudio di gioia da parte di Sabrina troviamo una cassetta della frutta vuota. “Ecco con questo accendevo il fuoco da piccola, vedrai che andrà tutto bene” diceva Sabrina mentre salivamo le scale.
Questa volta, il fuoco si è acceso bene, il fumo è stato sotto controllo grazie anche al ventilatore e abbiamo finalmente iniziato la preparazione degli spiedini.
Tagliati a metà i filetti di Rombo e sbucciati i Fichi, anche ques'ultimi li abbiamo tagliati a metà.
Sul filetto abbiamo messo un po' di Timo ed abbiamo dato una bella macinata di pepe. Nel mezzo del filetto abbiamo sitemato il Fico ed abbiamo arrotolato il tutto.
Poi, con la pancetta abbiamo completato l'involtino.
Un Involtino, due Code di Mazzancolle, un altro Involtino ed altre due Code di Mazzancolle.
Sulla griglia, un filo d'olio sugli spiedini.Ecco fatto.
Con un bicchiere di Cantus fresco, per non dire gelato, abbiamo finalmente cenato.
Care Manu e Silvia, vi possiamo garantire che Rombo e Fichi sono il massimo.
BARBECUE KEBABS OF TURBOT FILLETS STUFFED WITH FIGS
Ingredients:
6 turbot fillets
100g bacon
24 shrimps
thyme
rosemary
pepper
extravirgin olive oil
6 figs
Ingredients:
6 turbot fillets
100g bacon
24 shrimps
thyme
rosemary
pepper
extravirgin olive oil
6 figs
Peel the figs and halve the turbot fillets. Make an aromatic dressing by combining the olive oil, thyme, rosemary and freshly ground pepper in a bowl and whisking well. Season the turbot with this mixture. Place the turbot fillets on a chopping board, arrange half a fig on the turbot surface. It isn't necessary to season to taste with salt. Roll up the turbot and tie with a toothpick. Wind the bacon round the fillet. Alternate turbot and shrimps on the skewer. Heat barbecue to medium heat. Grill turbot fillets for 6 minutes on one side, then turn over. And the kebabs are ready to serve!
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PREMI FROM U.S.A.
Questo premio è un graditissimo dono di una persona meravigliosa, tra l'altro è anche un ottimo cuoco e vi invitiamo ad andare a visitare il suo Blog!
Brad, stiamo parlando di te!
Ci sei mancato tanto e siamo contenti che sei tornato alla grande. Le tue tagliatelle al Ragù fanno veramente gola!Brad, stiamo parlando di te!
Questo premio lo doniamo a:
Caty, Unika, Imma di Dolci a GoGo, Tittina, Betty, Onde99, Manu&Silvia, Il mondo Gaio di Gaia.
Caty, Unika, Imma di Dolci a GoGo, Tittina, Betty, Onde99, Manu&Silvia, Il mondo Gaio di Gaia.
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Anche questo premio è firmato da Brad!
Lo Doniamo a:
Caty2, Nanny, Astrofiammante, Minnie, Il Folletto Paciugo, Paola di Polvere di Stelle, Ago e Laura dell'Antro dell'Alchimista.
Anche questo premio è firmato da Brad!
Lo Doniamo a:
Caty2, Nanny, Astrofiammante, Minnie, Il Folletto Paciugo, Paola di Polvere di Stelle, Ago e Laura dell'Antro dell'Alchimista.
Wouuuu spero di essere la prima, ma ho fretta di dirvi che quello spiedino è davvero una meraviglia e io che amo i piatti con la frutta non posso che segnarmi subito subito questa ricettuzza...ma dimmi un po' sabri..lavori tutte le domeniche? :-( però se vediamo il lato migliore delle cose.... fare escursioni fuori porta in giorni feriali è meglio...trovi tutti i negozi aperti ^_______^
RispondiEliminacarissimi è troppo bello immaginarvi nella casa piena di fumo....incidenti da cuochi , ma per ottenere un piatto così delizioso un po' di calore ci vuole!!Ancora complimenti per il vostro raccontarvi che ci tiene compagnia e ci fà sorridere!!!un abbraccio e grazie mille di aver pensato anche a me!!
RispondiEliminaBella giornata, bella gita, ottima ricetta... mio marito è soprannominato "il fuochista" per la sua predisposizione e bravura nell'accendere la carbonella, la prossima volta ve lo presto?
RispondiEliminabaci
Stefania
Ciao, grazie per avermi fatto vivere un pò di Chioggia, veramente bella! E poi gli spiedini spettacolari con i fichi, un abbinamento che mi incuriosisce davvero!
RispondiEliminaEvelin
Astro, sei la prima e noi siamo felicissimi che la ricetta ti sia piaciuta, in effetti l'abbinamento di fichi e filetti di rombo è ottimo, provalo e concorderai!
RispondiEliminaBeh, non lavoro tutte le domeniche, facendo i turni, mi capita una domenica di riposo ogni 5 settimane, poca cosa insomma! Ma il lato positivo dei giorni feriali è proprio il fatto che i negozi sono tutti aperti!
Baciotti e buon sabato!
Caty, ci hai fatto sorridere anche tu! Dovevi esserci, il tempo che mi allontano per andare in bagno a lavarmi le mani, torno e trovo la cucina grigia di fumo! Piangevamo dal tanto che ce n'era, soprattutto io. Luca ormai si era demoralizzato ed osservava sconfortato gli spiedini nel piatto, fossero stati sushi li avremmo mangiati anche crudi, ma non ci sembrava il caso. A peggiorare la situazione, la carbonella si è spenta e Luca mi stuzzicava dicendo "Non avevi detto che eri un asso con il barbecue?". Figurati se potevo arrendermi, appena mi sono riuscita a procurare la legna giusta è tutto andato a meraviglia!
Un po' di calore ci vuole, è vero. Per fortuna che avevo il ventilatore puntato addosso, altrimenti che sauna!
Buon sabato, un abbraccio doppio!
Buona serata da Sabrina&Luca
Stefania, perchè no! Ti avvisiamo per tempo, un mago fuochista fa sempre comodo! Un abbraccio e grazie per la visita!
RispondiEliminaAgave, è un piacere ritrovarti qui! Grazie mille per i complimenti, ci riempiono di gioia!
Bacissimi
Sabrina&Luca
Prima di tutto grazie mille per il bellissimo premio lo accetto con tantisssimo piacere ma un grazie anche per avermi fatto conoscere attraverso le vostri immagini chioggia che nn conoscevo e per tutto quello che ci raccontate per i vostri piatti speciali e gustosi ogni volta conditi con "calore" e passione e pieni di gioia di vivere!!siete meravigliosi!!!
RispondiEliminabacioni,imma
p.s. posso farvi un "regalo" anch'io??
volevo dedicarvi questa canzone che adoro la trovate sicuramente su you tube "Vento di passione" di Pino daniele e Giorgia....un bacione imma
Imma, sei dolcissima! Innanzitutto grazie per la dedica musicale, andremo subito ad ascoltare quella canzone, non la conosciamo! e poi volevamo dirti che il tuo apprezzamento significa molto per noi!
RispondiEliminaBaci
Sabrina&Luca
Per un attimo ho chiuso gli occhi e ho sognato di essere lì!
RispondiEliminaBellissime foto, bellissima descrizione e bellissima ricettina :)
Baci!!
Porca miseria, la prima cosa che ho letto a colpo d'occhio è stata "kebab" e mi aspettavo di trovare una rivisitazione del gustoso pasto di origine araba: mi sono detta "vuoi vedere che sono riusciti a riprodurre anche quello???"
RispondiElimina(la golosità mi acceca! :D :D :D )
Ah e la prossima volta, la foto dell'espressione attonita di Luca affumicato, please! ^-^
"un cordone ombelicale non reciso" quanto mi piace questa espressione riferita al mare.., c'è una forza magnetica che mi richiama al mare e come te mi rilassa, adoro ascolatare il rumore e assaporarne il profumo!
RispondiEliminacomplimenti per il piatto una bellissima accoppiata, in questo caso mi sento molto vicina a Luca... io con il fuoco sono una frana!
Ragazzi vi auguro un buon fine settimana
bacioni
Silvia
Ciao ragazzi! :-)
RispondiEliminaLe gite trascorse nei giorni feriali, ti regalano la possibilità di vivere il posto cosi com'è...a differenza dei giorni festivi, che soprattutto in questi caldi periodi, sono gremiti di gente...non rendono giustizia all' atmosfera dei luoghi...
Mi sono ritrovata a tutto tondo con i meravigliosi pensieri dedicati al mare...sapete quanto lo ami!
La scena del barbecue, carinissima :-)
a volte il vento non sempre è favore e il tiraggio della canna d'aspirazione è un pò restio, capita anche a noi...cosi il tempo dedicato per accendere il fuoco, si dilunga...
in ogni caso avete risolto...bravi!
E menomale! Poichè la ricetta è spettacolare!
Abbinare al pesce i fichi è stata un idea originalissima!
Un bacio e grazie infinite per il premio!
ma dai vado a Sottomarina tutte le mattine in spiaggia, (porto la piccola a prendere aria)ci stiamo fino a mezzogiorno!!
RispondiEliminaAvete fatto bene a prendervi una giornata di completo relax!!
E che dire di questi spiedini??? sublimi (adoro il rombo) un abbinamento da provare!!ciao ciao
bellissimo stupendo modo di accoppiare pesce e frutta!
RispondiEliminai miei complimenti più vivi!
un abbraccio e buon fine settimana
dida
Che bella questa gita :) La ricetta mi incuriosisce molto!Buon weekend ragazzi!
RispondiEliminaciao a todos 2.
RispondiEliminaGrazie x essere passati da me.
Il bagno me l'ha sistemato la termoidraulica.
X il caffè freddo VENITEEEEEEEE!!!
X il 27 luglio aspettate ancora 2 days!!!
Non ci sono mai stata a Chioggia, ma dalle vostro foto vale sicuramente la pena andarci, anche io, quando posso preferisco le gite inaspettate infrasettimanali ti godi i posti molto ma molto meglio evitando tutta la ressa del turismo domenicale...La ricetta mi "intrippa" alla grande, l'ho già messa in programma x la prossima settimana, poi vi faccio sapere! Buon w-e
RispondiEliminanon ho ancora capito dove diavolo trovate le energie in mezzo a tutta questa canicola ... @.@
RispondiEliminaCiao ragazzi! certo che potevate anche passarci a prendere! nonostante non abitiamo poi così lontano, non siam mai andate a questa notissima festa! comunque noi pre il pesce siamo smepre libere eh?!
RispondiEliminaCaspita Luca, mica vogliamo farti bruciare la casa per le nostre raccolte! Perlomeno la prossima volta saimo certe che farai un barbecue perfetto!
Questa ricetta è semplicemnte divina! i fichi con il pesce ancora non li avevamo visti, ma voi siete sempre in grado di stupirci! li avremmo assaggiati volentieri con voi ed un buon bicchiere di vino (eh, si sa che anche quello fà la differenza!)
Grazie mille e intanto buon weekend!
un bacione
Io lo giuro passerei giornate intere a leggere i vostri post, vorrei avere la metà, ma che dico un quarto della vostra vena letteraria.
RispondiEliminaAh ho un premietto per voi.
Baci baci Alessandra
Ciao ragazzi..siete veramente convolgenti al massimo!! Leggendo mi sono sentita lì con voi, in un angolo, discretamente, a sognare, mi sono immersa nell'odore del mare, della gente, dei pani stesi al sole..e tutto questo è amore:-))
RispondiEliminaBuona domenica.
Proverò anche il rombo con i fichi, grazie tante!!
Come sempre i vostri racconti sono carichi di poesia e romanticismo, bellissimi!
RispondiEliminaGli spiedini sono incantevoli, da provare immediatamente!
Bacioni e buona domenica!
Mi è piaciuto molto quello che hai scritto quando hai parlato del mare! Io, cresciuta in una città circondata da molti laghi, sempre sento un bisogno di avere acqua vicino a me.
RispondiEliminaI don't have to do anything with it, it's not even necessary to see it or to swim in it... just to know that it's there :)
Buona domenica, felice lunedì, statemi bene! - Rita -
Premio per voi...bacioni
RispondiEliminaDebbo confessarvi che ho letto tutto d'un fiato ciò che avete narrato... è sempre un piacere leggere le vostre avventure...
RispondiEliminaMa ancora di più l'impresa ardua del fuoco.... hihihihihi mi sono immaginata il vostro grand da fare... ma alla fine... evviva!!!!
Sono davvero particolari questi spiedini un agrodolce... no????
Li proverò... ma il fuoco lo accendo in giardino.... hehehehe
Ciao mitici ahhhhhh... dimenticavo (che testa)... grazie mille del premio siete gentilissimi e adorabili... dolce serata e per domani buon inizio settimana... abbraccioni e bacioni
Ciao, vi rispondo a proposito del post della maionese senza uova, perchè ho problemi a inserire i commenti sul blog.
RispondiEliminaIn effetti sa un pò d'aceto, ma è piacevole, ricorda un pò la salsa delle scaloppine alla milanese che si fa con la farina.
Finalmente ho scoperto come Ponti fa l'aceto in gel:basta un pò di farina!
Buona serata a entrambi!
caty
Ciao, vi rispondo a proposito del post della maionese senza uova, perchè ho problemi a inserire i commenti sul blog.
RispondiEliminaIn effetti sa un pò d'aceto, ma è piacevole, ricorda un pò la salsa delle scaloppine alla milanese che si fa con la farina.
Finalmente ho scoperto come Ponti fa l'aceto in gel:basta un pò di farina!
Buona serata a entrambi!
caty
Ciao, vi rispondo a proposito del post della maionese senza uova, perchè ho problemi a inserire i commenti sul blog.
RispondiEliminaIn effetti sa un pò d'aceto, ma è piacevole, ricorda un pò la salsa delle scaloppine alla milanese che si fa con la farina.
Finalmente ho scoperto come Ponti fa l'aceto in gel:basta un pò di farina!
Buona serata a entrambi!
caty
è sempre un piacere venirvi a trovare, come sei migliorata nei racconti quasi mi vergogno per come scrivo, complimenti sia per il racconto che per la ricetto un mood originale per abbinare i fichi, rivedere chioggia mi ha fatto un colpo al cuore, ciao
RispondiEliminagrazie del pensiero, raccolgo e porto via, bacio e buona settimana!
RispondiEliminaMamma mia che tentazione questi spiedini, davvero un piatto originalissimo.Con il vostro racconto ho in iziato la giornata la giornata conil sorriso sulle labbra ,ottimo!!1Grazie per il premio lo posterò al più presto :))
RispondiEliminaMolto bella questa ricetta!!!
RispondiEliminaI fichi sono già buoni di loro, accoppiati con il pesce poi, sono sicura avranno creato un connubio molto delicato!
Anch'io quando posso, amo fare gite durante la settimana invece che nel WE, c'è meno confusione e ti godi tutto di più :-D
Bacissimi ragazzi
Ago :-D
P.S.: grazissime per avermi pensata!!! :-***
ciaooooooooooo
RispondiEliminaentusiasmante questo percorso verso Chioggia, luogo dove non sono mai stata. le vostrefoto sono bellissime, molte mi hanno colpita per gli effetti particolari che avete ottenuto... la mia preferita è quella che mi sembra molto artistica dove ci sono i capelli di Sabrina, il ciondolo ed una sagoma in lontananza...
i prezzi della sagra del pesce sono accessibilissimi, molto più che alle sagre dalle mie parti... alcune sono diventate davvero un salasso, dal prezzo per il parcheggio in poi... quasi scoraggiano chi decide di passare una giornata diversa...
RispondiEliminanel weekend kevin mi ha fatto una sorpresa portandomi in una località di mare con pernottamento... abbiamo risparmiato un po' di traffico anche se è stato un po' stressante... le partenze senza essere previste ed organizzate mi mettono ansia... eheheheh
RispondiEliminabuon inizio settimana
^__________________^
Belle foto sopra bella vacanza buoni piatti ottima compagnia ti aspetto per darti un pensiero per voi , grazie Annamaria
RispondiEliminaSon passata per un saluto ed ho trovato un premio per me.. che accetto sempre con piacere...grazie mille e grazie anche per avermi fatto conoscere un po Chioggia che non conosco...gli spiedini agro dolci sono da provare assolutamente....buona settimana e un bacio Tittina
RispondiEliminaresto sempre più colpito dal vostro stile di vita...azz azz mi sa che avete capito tutto o quasi...bravi...quella del pesssee a chioggia è una bella mossa..
RispondiEliminaciao e buona giornata.
Ragazzi sono latitante ultimemente, passo poco e anche di corsa....ma dovevo proprio dirvi che l'idea dei fichi col rombo mi attrae moltissimo, fa tanto estate!! Bacione!!
RispondiEliminacarissima che bella ricetta! non ho mai abbinato i fichi al pesce! mannaggia io qui i fichi proprio non riesco a trovarli!!! devo aspettare di andare in Puglia per le vacanze così faccio la scorta! un bacione
RispondiEliminaInnanzitutto grazie mille per il premio! Poi, passiamo alla ricetta: a parte che sono morta dal ridere (e anche un po' di spavento) nel leggere le vostre traversie con il BBQ, meno male che si è risolto tutto, ma, poi, che curioso accostamento quello del pesce con i fichi... per una strana forma mentale, riesco a concepire il pesce solo in abbinamento con gli agrumi e poi ci penso, ma no, non è vero, il pesce sta benissimo anche con l'ananas, il cocco, l'avocado e allora perché non con i fichi?
RispondiEliminaGrrrrr che invidia!!!!! posti strabilianti.. sia Chioggia che la località di mare.. mi fate volare con la fantasia... poi però mi ridesto.. e mi rendo conto che sto nella mia triste stanza d'ufficio! uffinaaaaa!!! Ottimi gli speidini ;-) un bacione e buon inizio settimana!!! :-)
RispondiEliminasempre felicissima di leggervi...alla faccia di chi voleva farvi cambiare;-) grazie per il premio...lo posto subito...un baciotto
RispondiEliminaAnnamaria
Grazie ragazzi, sono un pò di corsa e ho appena dato una scorsa al post su Chioggia e ho visto il premio per me!!! Con un attimo di calma rileggo tutto, anche perchè ho di Chioggia un ricordo bellissimo: con il camper vicino al mercato del pesce qualche anno fa!!! Via abbraccio Caty2
RispondiEliminaRagazzi che bella gita...e poi i vostri piattini..sempre più golosi e ben presentati.
RispondiEliminaBravi davvero !
Un bacio e buonissima serata :-)
Hehehehehe.... ragazzi rido da sola!!!!
RispondiEliminaBene voi date una cosa a me... ed io ne dò una a voi... infatti ho il premio “MY FRIEND” da consegnarvi, se gradite e volete passare domani a ritirarlo vi aspetto...
Buona serata... un abbraccio... ciao ciao Paola
Ciao, mi chiamo Stefania e da un pò di tempo faccio parte anche io dei foodblogger, passando da un blog all'altro, sono approdata fino a voi.
RispondiEliminaLa gita a Chioggia è stata meravigliosa, da come l'hai spiegata nei particolari è come se fossi stata con voi.
Per non parlare della tua ricetta, un connubio di sapori squsiti.
Sono stata contenta di fare la vostra conoscenza e vi auguro una bellissima estate.
Spero di incontrarvi nuovamente a Settembre.
Ciaoooooooo!!!!!!!!!!!!!
é davvero straodinario come riusciate a trovare sempre i posti giusti e nello stesso tempo ad acciuffare specialità gastronomiche molto invitanti. Vi invidiooooo!!! Baci
RispondiEliminaA Chioggia ci sono stata una o due vite fa, è stato un piacere rivederla attraverso le vostre foto!
RispondiEliminaCiaoooo!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaSabrina and Luca, this post is very pretty to the eyes.
RispondiEliminaAnd your seafood recipe is out of this world!
Delicious.
:)Brad
eheh troverò una soluzione...intanto pensante stasera son andato a vedere Lenny kravitz....sincero?????mi aspettavo un flop...dopo le recensioni del concerto di Verona....invece ha spinto molto hanno suonato bene....e molte lennyne assatanate hahahahah....
RispondiEliminabuona notte ;)
...intanto siete incredibili, ogni volta che passo da qui e comincio a leggeremi scordo che a monte c'è una ricetta ahahahahah, poi ritorno sulla terra no? e dico ah già la ricetta, ma la ricetta non è mai una banale ricetta no no, mi fate venire pure sete :)
RispondiElimina****
cla
sabrina e luca mi sono bevuta il racconto dall'inizio alla fine e la ricetta è di quelle da appuntare e mettere sul frigo fino al prossimo barbecue.
RispondiEliminasabrina toglimi una curioità tu hai camminato per tutta l'intera giornata con quei tacchi e continuando a sorridere????
vertiginosa sabrina la tua prosa m'incanta, hai un dono tu di cogliere l'attimo! e scommetto senza aver fatto corsi tibetani vero?!
RispondiEliminainsieme voi due siete una forza altro che ostaggi! siete voi nocchieri! vabbè anche la benevolenza del fato fa!
mi piace la cronaca del vostro girandolare, e la ricetta di rombo e fichi semplicemente libidinosa!
un bacio e un abbraccio a tutt'e due!
laura
Mi ha colpito la tua definizione del mare come "E' un panorama mentale, un cordone ombelicale non reciso" perché mi ci rivedo molto.
RispondiEliminaL'idea di abbinare il pesce ai fichi è fantastica e la proverò, anche se non sono capace di governare le braci e dovrò optare per una cottura in forno :))
Siete sempre splendidi...davvero calpesti divisa addosso la corsia dell'Ospedale?
RispondiEliminaAnch'io....
Un abbraccio
Ciao ragazzi! Ma voi siete sempre in giro, che invidia! ^^ Beati voi! Deliziosa la ricetta, Moreno se l'è tirata giù subito con il proposito di farla quanto prima! Bello il nuovo front estivo!
RispondiEliminaBacioni
Giulia e Moreno
Una bella gita!! ;-)
RispondiEliminaA presto! :-)
Ciao Sabrina e Luca,
RispondiEliminaIo cio un sorpreza per voi.
a :
http://heretoannarbor.blogspot.com/2009/08/premio-di-orogold-award.html
Grazi molto per tutto :)
Tuo amico,
Brad
Cia ragazzi siete in ferie?? Va beh non ho fretta, ho 365 giorni di tempo! Passate da me : HO BISOGNO DI UN'INFORMAZIONE RISERVATA!!!Baci Caty2
RispondiEliminaECCOMI QUI NUOVAMENTE!....finalmente ce l'ho fatta...vari problemi mi hanno fatto allontare dal computer e da i miei interessi ma questa sera ho trovato un' attimo di tempo. Come state? Certo che in fatto di ricette la fantasia e l'appetito non vi manca: idea originale e gustosa complimenti.
RispondiEliminaA presto Claudia
ciao come state??? vedo c he siete in giro bellissiime foto e pure voi ... io sono in italia anzi in sicilia ci voleva questa vacanza non ho tanto tempo ma stasera ho voluto mandarvi un messaggio ciaoooo un grande abbracciooo volevo mettere delle foto ma non so perche` non me li carica
RispondiEliminaChe idea originale abbinare i fichi con il pesce! Io non ci avrei mai pensato, complimenti!
RispondiEliminaCiao Sabrina & Luca,
RispondiEliminaI borrowed your polenta recipe from one of your posts.
Mine isn't as nice looking, but tasted great !
Check it out :)
Brad
I know the friends of Brad Blog who won the Gold ...
RispondiEliminaTheir revenues seem delicious!Congratulations on your blog.
Come a little bit of Brazil!
Luísa
Carissimi.....come state.....non vi ho visto presenti come sempre sui miei post e mi sono meravigliata:-) probabilmente siete in vacanza....la mia è terminata....breve ma bellissima:-) un bacione grande
RispondiEliminaAnnamaria
Ciao ragazzi, vado una decina di gg. ad Alassio, col mio wm. ci aspetta anche il nipotino:-) Volevo passare a salutarvi...un abbraccio e..
RispondiEliminasiete formidabili, ve l'ho già detto? Va buò, lo ripeto. Kiss
Complimenti, mi avete fatto venire l'acquolina in bocca!
RispondiEliminaIl vostro piatto mi piace moltissimo!
Lo proverò, anche se non sono molto ferrata nelle preparazioni salate... Certo che questa ispira davvero tanto!
(ros)marina
Perché non dici la verità? Chioggia é comune, volgari, gelosi, noiosa, la gente di basso livello. Lo so abito qua.
RispondiEliminaPer noi forestieri non è nulla di quello che dici tu. Certo tu la conosci meglio di noi, e sicuramente hai un punto di vista diverso dal nostro. Comunque ti capiamo, perchè anche noi giudichiamo il paese in cui viviamo, in modo simile al tuo.
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