giovedì 18 giugno 2009

BETWEEN SANDALS AND ROCK BANDS - LA MAGIA DEL ROCK TRA SANDALI E POIS - SPAGHETTI CON BOTTARGA E SALMONE

MODENA - MIRANDOLA TRA SANDALI ROCK E POIS

Scrollo la polvere dalle mani dopo aver riposto gli attrezzi e la mente. Fuori da qua!
I miei impegni di lavoro sono finiti. Devo cambiare ambiente. Sono seduto da cinque minuti. Ormai conosco le notizie dei giornali a memoria ed è giunto il momento di salire in macchina per tornare a casa. Un sorso d'acqua per schiarire le idee e per riprendermi dal caldo di questa settimana che sta passando. Esco dal bar ed i miei pensieri sono lì, la macchina da raggiungere sotto questo sole africano.
Modena-Casa in poco più di un ora. Oggi Sabrina fa pomeriggio ed io, come sempre, la raggiungerò, aspetterò quasi due ore perchè lei finisca il turno e poi la potrò abbracciare. Per me è quasi un rito, un dolce rito. Tornare a casa assieme, anche se lei è sulla sua coupé con il tettuccio aperto con i capelli al vento e gli occhiali da sole a celare i suoi occhi profondi, ed io con l'aria condizionata al massimo per rinfrescare l'ambiente della mia Picasso, chiusa e sigillata ma fresca.
Ancora cinquanta metri e poi parto verso Sabrina.
Passo davanti ad una vetrina ed i colori mi rapiscono. Mi fermo a guardare i sandali in mostra e quelli al suo interno. Ma ce ne sono di colorati, sì il tacco non è altissimo ma ...... Prendo il telefono e la chiamo! Uno squillo, due, tre, quattro, cinque squilli e poi la segreteria. No, non mi può rispondere. Sta lavorando. Speriamo che si prenda un po’ di pausa. Aspetterò che mi chiami, che mi faccia “lo squillo” e poi la richiamo io.
Auricolare nell’orecchio, 20 gradi impostati sul condizionatore, le ventole al massimo della velocità e via, si parte.
Supero il casello e la voce metallica del Nokia “Amore Sabrina”.
Stacco gli occhi dalla strada quel nano secondo per chiudere la chiamata e richiamarla.
“Amore, Sabato pomeriggio andiamo a Modena che c’è un negozietto che devi vedere....”
Sabrina mi riempie di domande ma riesco a svicolare con risposte vaghe, quel tanto per farle cambiare discorso e cercare di mantenere un minimo di sorpresa.
Il Sabato arriva puntuale. Sabrina fa il turno di mattina ed io a Modena per un cliente che ha bisogno d’aiuto, di modifiche; giusto il tempo per far passare la mattinata, andare a prendere Sabrina e tornare a Modena.
Le due del pomeriggio quando riesco ad abbracciare Sabrina all’uscita dal lavoro. Un salto a Casa per rinfrescarsi e poi si parte per Modena.
Niente autostrada. Si va per la Via Emilia, la Statale 9 tra Bologna e Modena. Ne approfitto per andare piano, per rispettare i limiti ma, sopratutto, per godermi anch'io quel panorama. Questo finale di primavera nascosto in uno stralcio d'Estate dà una luce particolare, riempie di verde e di giallo la campagna. Un leggero refluo di vento scuote le alte cime dei platani, le fronde dei salici piangenti. Si riflette sulle cime dei campi di grano quasi pronti per essere mietuti, mentre i campi di mais ancora verdi, lontani dall'esser pieni di pannocchie giallo oro sembrano un mare, con le sue onde, i suoi reflussi, le sue mareggiate.
Arrivare a Modena, oggi, mi sembra strano, come se ci arrivassi per la prima volta. Rubo tutte le sfumature della tavolozza per riempire il mio sguardo che continua a perdersi in tutti questi colori accesi dal sole di metà Giugno. Se non fosse che conosco le strade a memoria ed il volante svolta quasi in automatico mi verrebbe da dire che è la prima volta che vengo in questa città.
Primissima periferia di Modena, subito prima dei viali, un parcheggio alberato proprio di fronte ad una filiale di banca che conosco come le mie tasche ed anche meglio. Parcheggio lì. Non do nemmeno il tempo a Sabrina di aprirsi lo sportello e come i cavalieri di una volta la aiuto a scendere.
Pochi attimi prima ho cercato di indicarle la vetrina, incastrata tra le tante di un lungo palazzone anonimo stile anni sessanta, ma sono sicuro che non è riuscita ad individuarla.
La guardo in viso ed è tutto un programma. Il suo sorriso si accende. La prendo per mano e le faccio percorrere quelle poche decine di metri che ci separano dalla piccola vetrina "incantata".
Ora è tutto il suo volto che si accende. Entriamo ed è come aver portato un bambino nell'angolo giocattoli del più grande ipermegamercato del mondo.
Stiamo parlando di un negozietto di poco più di trenta metri quadri pieno di sandali di ogni foggia e colore. Sì, i tacchi non sono proprio come piacciono a lei ma....quasi.
Li prende, li tocca, se li rigira in mano, è come se stesse per scegliere un gioiello. Le taglie ci sono e, soprattutto, l'ambiente è fresco e la commessa, cosa importante, non è invadente ma collaborativa. Penso che i modelli che le piacevano e che le piacevano molto se li sia provati tutti. Stava davanti ad un piccolo specchio a cercare difetti. “Questo lo prendiamo!” Così si rivolge alla commessa e, poi, lo ripete altre tre volte. Quattro paia di sandali, solo quaranta euro.
Usciamo da negozio con quattro borsine e con la felicità di Sabrina che si sente anche nell’aria. Non rimane che decidere cosa fare per la serata.
In un bar, anche per festeggiare, sfogliamo i vari giornali locali. Mi ricordavo di un paio di eventi che si sarebbero svolti nella zona ed è quelli che abbiamo cercato. La scelta è stata facile. Mirandola Rock! Dodici gruppi Underventi che si sarebbero proposti con cover di gruppi rock per una manifestazione che già da sette anni si ripete.
Mirandola, rispetto a Modena, non è proprio dietro l’angolo. Strade veloci per raggiungerla non ce n’è, ma in compenso tanta campagna illuminata dal sole che sta tramontando.
Il cielo è terso e l’aria condizionata nella macchina fa il suo dovere.
Indico a Sabrina le tante case “abbandonate” nel verde e ci raccontiamo sogni sul cosa farne, come trasformarle, come creare un nostro locale, cosa preparare per gli ospiti, la musica da proporre, i concerti da fare. I sogni diventano sempre più grandi, mano a mano che ci avviciniamo al traguardo.
La piazza di Mirandola dove dovrebbe esserci la manifestazione mi è sconosciuta ma, tanto per cambiare, c’è la scusa per girovagare per il paese, vedere vetrine e scattare foto.
Una pizza sotto il Castello di Mirandola accompagnata da una birra fresca. Il locale piano piano si riempie di gioventù. Chi più chi meno ce li immaginiamo sul palco. Sabrina ha un po’ di ritrosia nei confronti delle cover band, le ritiene uno spreco nei confronti della bella musica. Sabrina, forse, è una ipercritica nei riguardi della musica. Ha passato buona parte della sua gioventù in mezzo ai concerti, dietro alle quinte. Ha conosciuto e frequentato artisti del Pop Italiano e del Pop Inglese. Ha visto i più bei concerti Rock in quel di Londra. Concerti anche di, allora, emeriti sconosciuti che poi sono diventati famosi. Tra i suoi CD ha delle vere rarità. Ha conosciuto il mondo del Rock come solo un esperto giornalista può fare.
Il conoscere la lingua inglese come e meglio dell’italiano le dà un vantaggio enorme soprattutto su di me che più che “ the pen is on the table - the table is near the window”, non conosco.
Ascolta i ragazzi sul palco. Su come usano gli strumenti non ha nulla da commentare, ma su come rovinano i testi e svuotano di grinta le canzoni ne ha eccome. Li distrugge, li smonta. In certi momenti ho la sensazione che si stia per alzare e mandare a quel paese tutti, me compreso. “Questo è un vero schifo!” esordisce. “Pensare che hanno anche fatto delle selezioni.....chissà come erano gli altri gruppi!”. “Questa non è che canta male, ma mi verrebbe da chiederle in che lingua sta cantando!” riferendosi ad una ragazza che sta urlando dentro il microfono emettendo dei suoni non meglio identificati.
Effettivamente i primi ad esibirsi hanno fatto pena, sarà stata l’emozione che si affettava con il machete, sarà che hanno praticamente rifatto il sound check, sarà che il “leader” del gruppo non faceva altro che dire stronzate, sarà che hanno fatto veramente schifo, sarà......
Tra tutti solo tre sarebbero degni di menzione, per la grinta, per le emozioni che sono riusciti a trasmettere. Farei volentieri i nomi ma come ho già scritto, con l’inglese ci litigo e poi, devo essere sincero, per me erano quasi tutti brani sconosciuti, mentre per Sabrina no. Ne conosceva addirittura i testi a memoria.
Unica nota veramente stonata, il regista del suono, un vero incapace. Ad un certo punto il microfono ha smesso di funzionare e lui, con la solerzia di un bradipo in letargo, solo dopo tre brani è intervenuto per cambiarlo. Potete solo immaginare l’ansia di quei ragazzi che cantavano con il terrore che il microfono, sul più bello smettesse di funzionare. Cosa che è puntualmente successa.
Soddisfatti che alla fine abbia vinto il gruppo che anche noi (Sabrina) avrebbe votato, abbiamo affrontato il viaggio di ritorno. Le strade buie, con le luci dei casali in lontananza a tenerci compagnia. I fuochi d’artificio, di una festa di paese ci hanno dato la buona notte ed hanno completato una gran bella serata.






In questi giorni ho fatto il contrario della ricerca della felicità. Basta voler uscire dalla trappola per rafforzare la trappola.
Muoio dalla voglia di stendermi su di un prato e di respirare libertà.
Così mi struggo aspettando il giorno di riposo, fasciata dentro la divisa del lavoro e l'isteria generale, ingrossata dal caldo e dai malumori.
Gli odori dell' etere e dei disinfettanti sono la circoncisione dell'olfatto. La sensazione di stanchezza mi è sprofondata sotto la pelle.
"Ho visto a Modena dei sandali a pois e coloratissimi che sono sicuro ti piacerebbero!" mi dice Luca al telefono.
Sto lavorando; in verità mi sono rintanata per un attimo nel nostro "salottino", nel nostro "privé", nel nostro "confessionale", insomma nel nostro bagno, quello del nostro reparto. Se queste pareti potessero parlare! Qui dentro si ordiscono trame, si svelano segreti, si dicono cose turche, si ride fino a cadere per terra. Ma in questo momento sono sola e dall'altra parte della cornetta, cornetta per modo di dire perchè ho in mano il cellulare, c'è Luca che ha appena terminato un intervento a Modena e dopo un "Mi manchi tanto", che mi volteggia nelle orecchie e tutt'intorno come un romantico inebriante Cupido, mi parla di sandali e pois.
La parola "sandali" è quasi una droga per me, Luca lo sa bene e rigira il coltello nella piaga. Ma con molto amore.
"Sono davvero belli, diversi dai soliti che si vedono a Bologna".
Gli grido, ma lo faccio a mezza voce, che voglio vederli. Gli chiedo di descrivermeli meglio, voglio i dettagli, sapere come sono rifiniti, se sono allacciati alla caviglia, al polpaccio, se hanno il tacco a spillo o a pianta larga, ma lui si gode la mia curiosità e non mi dà altri indizi, in più stanno bussando forsennatamente alla porta e devo urlare "Un attimo!". Ma i colpi proseguono. So già che non si tratta delle mie colleghe più care, ognuna di noi ha una sorta di codice, che identifica il semplice bussare.
Non si può stare in pace nemmeno un minuto, questo posticino è troppo affollato.
Dai colpi inferti alla porta penso che qualche collega sarà stato colto da chissà quali spasmi alla vescica, invece entra come una furia e inveisce contro il sistema, contro un fantomatico branco di idioti e incapaci e si sfoga, sciorinando un monologo al cianuro dentro una nuvola di fumo.
Esco da lì senza indagare oltre e cerco di vedere il mio mondo a pois. Magari gialli o rosso fuoco. Mi concedo pochi secondi di evasione, giusto il tempo di versarmi un goccio di caffé nella tazzina e di berlo, per poi tornare operativa.
Il ritorno alla realtà lo suggella di lì a poco la caposala, che sta tuonando in mezzo al reparto contro le orde dei parenti che fingono di ignorare gli orari di visita. Oggi l'ha morsa una tarantola. L'oggi nel suo caso vale per quasi 365 giorni l'anno. Soprannominata "Il generale", "La crudele" o "Diabolik", sorvolando sui tanti altri epiteti, con i decibel dei suoi urli da giungla fa tremare le pareti e fa zittire il reparto.
Dopo una settimana di sveglie alle 6, anche sabato non fa eccezione. Non ho nemmeno la forza di protestare quando, quel suono metallico irrompe nel silenzio di quella che è ancora la mia notte, anche se fuori è spuntato il giorno già da un po'. So che se non mi alzo subito dal letto potrei crollare in un sonno profondo.
Mi lascio scivolare dentro al solito ed è quasi come mettersi le pantofole.
Mi lascio scivolare dentro al solito e all'ordinario, con la consapevolezza che a volta basta poco per scardinarne il ritmo, il piatto ripetersi. E' questo che aspetto, d'infrangere di tanto in tanto la trasparente superficie dell'ordinario. E' l'unico modo per amarlo, o sopportarlo, a seconda delle circostanze.
La prima sorpresa della giornata me la riserva Luca a fine turno. Mi sta aspettando nella hall dell'ospedale, quando io ero convinta che fosse ancora a Modena, tra circuiti e telecamere da sistemare.
La seconda sorpresa è invece avvolta dentro ad un sacchetto di carta, che custodisce i miei biscotti preferiti, oltre a pesche mignon ripiene di crema e due piccoli cannoli siciliani, dimenticavo anche due lecca lecca. Lo abbraccio forte, ma gli volerei in braccio.
La terza sorpresa è "Passiamo da casa, facciamo una doccia e poi andiamo a Modena così ti porto a vedere quei sandali!". E poi, aggiunge "Stasera a Mirandola ci dovrebbe essere una rassegna di musica rock con esibizioni di band under 20!"
Ha anche il coraggio di chiedermi se il programma mi piace. Lo sento il suo entusiasmo, ha la forma di una culla costruita intorno a me. Mi sento dentro una bolla, felicemente sospesa a mezz'aria.
Ci fermiamo per il nostro primo caffé della giornata bevuto insieme e considerando l'afa che c'è fuori, che ci scivola addosso più attillata della pelle, optiamo per due caffé shakerati e cremosissimi, con minuscoli cristalli di ghiaccio che, coreograficamente, scendono lungo il gambo del bicchiere e trasmettono una piacevole sensazione al tatto.
Arriviamo a Modena che non sono nemmeno le cinque del pomeriggio. Luca mi indica il negozio di scarpe, lo intravedo appena mentre gli passiamo davanti in macchina, ma in un batter d'occhio parcheggiamo e siamo davanti alla vetrina. Il mio sguardo è rapito in ogni direzione, entriamo e mi sento circondata dalle scarpe e dai colori. Bellissimi i sandali a pois, ne provo subito un paio bianchi e rossi, ci cammino, mi guardo i piedi allo specchio, poi guardo Luca. Dice che mi stanno bene. Li tolgo e ne provo un altro paio completamente diverso, mi piacciono subito, ci faccio un pensierino, ma intanto ho visto altri sandali che non sono niente male, chiedo a Luca di portarmeli, li calzo, ci cammino, mi soffermo davanti allo specchio, li guardo da ogni angolazione e poi faccio ridere Luca "Mi stanno bene tutti, è un dramma!"
Sono seduta su di una poltroncina, circondata dalle scarpe che ho provato. La commessa ogni tanto fa capolino, anche altri clienti mi guardano, colpa del mio entusiasmo che fuoriesce da ogni poro.
Continuo a provare. La ragazza del negozio mi sventola davanti agli occhi un paio di sandali che non metterei mai, non mi piacciono neanche un po', sono kitch, ma non abbastanza da risultare eccentrici o particolari. Le mezze misure non mi piacciono. Preferisco gli estremi.
Ritorno ai sandali a pois, scarto quelli rossi e provo gli arancioni. Sono perfetti, li prendo. Dopo un'intensa mezzora di prove insieme a Luca, divertito spettatore, usciamo dal negozio con quattro paia di sandali. Un regalo bellissimo, stento quasi a crederci, sono al settimo cielo. Dico a Luca che per quest'estate ne ho abbastanza di sandali. Poche settimane fa me ne ha regalati altre due paia, uno nero, molto elegante ed uno bianco laccato, stile Anni '70.
Con quel prezioso cargo ci dirigiamo verso la macchina per posare le borse e poi ci sediamo all'aperto, al tavolino di un bar per rinfrescarci e mordere qualcosa. Ordiniamo un toast e due birre, una Corona per me ed una Mills per Luca. Sono fresche e leggere. Niente fetta di limone, sarebbe un sacrilegio. Voglio purezza. Mi attacco al lungo collo della bottiglia fino all'ultima goccia.
Musica rock. Latitante negli ultimi tempi. Quanto tempo è passato dall'ultimo concerto. Le andiamo incontro, dirigendoci a Mirandola, quasi un'ora di viaggio, ma ne vale la pena e abbiamo voglia di stare fuori e abbiamo voglia di fare tardi.
Passeggiamo per le vie del paese, ci lasciamo conquistare dall'idea di una pizza e scegliamo il locale che ci ispira di più, ci godiamo il fresco e poi ci avviamo verso la piazza. Ci accaparriamo due posticini strategici e aspettiamo che cali la notte, che si accendano le luci e che la musica incendi il cielo.
Finalmente il palco si illumina, un isolotto di colore nell'oscurità. Un camaleonte che si fa verde e poi rosso e poi oro e poi sfuma. Tra me e me penso, datemi stupore, datemi magia.
Le band che si alternano brulicano d'emozione e a volte diventa un handicap, poca voce, poco fiato, paura di decollare e di fare decollare la musica. Si passa da gruppi che definire indecenti è poco, vedi la band che ha aperto il concerto con "Vertigo", una cover degli U2, ad un'altra che ha proposto un brano degli Skid Row, completamente violentato, rovinato, mandato a picco, per non parlare del gruppo che si è esibito rifacendo Blaze of Glory dei Bon Jovi, incommentabili anche loro.
D'altro canto abbiamo assistito a delle parentesi felici, vedi una band di Metal Core, il cui giovane cantante ha mostrato delle doti non indifferenti, rifacendo il verso ad una grandissima band quale i System of a Down. Da applausi anche il gruppo che ha proposto un brano dei Modena City Ramblers, una bella voce ed una gran bella interpretazione, emozionante davvero. Non male una giovane band che ha calcato le scene sulle orme rap dei primi Green Day, anche se avrei preferito un qualsiasi brano estratto da American Idiot, un capolavoro assoluto, più maturo, più intenso. Gli altri episodi degni di nota sono stati "My Imagination", il brano hip hop che ha chiuso la rassegna e che mi ha colpito tantissimo per la bravura del cantante, un vero professionista che ha sparato versi al fulmicotone, in perfetto slang, in perfetto tempo. E altra bella scoperta, la band che ha vinto il concorso. Sia io che Luca siamo stati perfettamente d'accordo col verdetto finale, questi ragazzi hanno dato il meglio, proponendo un brano per niente facile, "Time is Running Out" dei Muse. Hanno vinto ed è stato il perfetto THE END della serata.
Ci tuffiamo nella notte, ancora avvolti in una bolla di musica, con i versi dei Muse che ci girano in testa........ "I think I'm drowning, Asphyxiated, I wanna break this spell you've created, you're something beautiful, a contradiction, I wanna play the game, I want the friction....Bury it, I won't let you bury it, I won't let you smother it ....our time is running out....."




SPAGHETTI ALLA BOTTARGA CON SALMONE E POMODORINI


Ingredienti:

150 gr di trancio di salmone fresco
1 cipolla
30 gr di capperi
200 gr di pomodorini Piccadilly
20 gr di basilico
40 gr di bottarga di muggine grattugiata
olio extravergine d'oliva




Tritare la cipolla e tagliare i pomodorini Piccadilly a cubetti. In una padella fare soffriggere la cipolla tritata in un filo d'olio extravergine d'oliva. Aggiungere il salmone fresco tagliato a cubetti e fare rosolare per qualche minuto. Unire i pomodorini a cubetti e cuocere per circa una decina di minuti. Aggiungere la bottarga, i capperi e terminare con le foglie di basilico sminuzzate finemente. Impiattare e godersi questo delizioso piatto.



SPAGHETTI WITH SALMON AND BOTTARGA


Ingredients:

150 grams fresh salmon
1 onion
30 grams capers
200 grams tomatoes
20 grams basil
40 grams grated bottarga
extravirgin olive oil


Bottarga has a delicate spicy taste with a seaside tang. We love it and we love this recipe.
In a saucepan heat 2 tbs of extravirgin olive oil. Add the minced onion and cook over moderate heat until fragrant, about 3 minutes. Add the salmon cut into small cubes and cook for a few minutes. Then add the tomatoes cut into pieces and simmer for about 10 minutes, until reduced by half. Complete with capers, bottarga and basil. Serve right away.


53 commenti:

  1. Mi piace tutti foto in questa post. Molto interresante e entertaining.
    :)
    Brad

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  2. Adoro le scarpe,ne ho tantissime e non si arresta mai la voglia di comprarne altre,una vera tentazione,basse,alte,sono uno degli accessori più seducenti per una donna.
    Ottima scelta anche per il vostro primo piatto,non sbagliate un colpo!

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  3. wow, solo a leggere il vs post sorseggiando il mio caffé, mi sono fatta un bel giro nella mia amata emilia!
    Mi manca tanto Modena, dove ogni tanto capitavo per andare a trovare una mia adorata amica che ora vive in Spagna.
    (ps-è vero, ci sono un sacco di negozietti carini).
    E a Mirandola invece devo ancora andare, ora ci vive una mia carissima amica!

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  4. come sempre sono stata rapita dai vostri racconti....belli tutti i sandali:-) ragazzi questi spaghetti sono spettacolari...complimenti:-) un bacio
    Annamaria

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  5. Sto bevendo una tazza di caffè e mi immergo nella vostra fantastica storia, nel vostro diario virtuale... sono lì con voi e mi ritrovo ad aspettare anche io Sabrina che finisca il turno, salgo sulla sua macchina con il tettuccio aperto (ce l'ho anche io!) e poi un sabato pomeriggio splendido passato insieme, sento il ghiaccio del caffè, il fresco della birra, quel profumo caratteristico di quando si entra nei negozi di scarpe, ed il frastuono delle Cover Band... Il tutto termina con una splendida ricetta... Ma come stavo solo leggendo???? Eppure avrei giurato di essere stata proprio lì accanto a voi! Un abbraccio Laura

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  6. Luca: sei un uomo meraviglioso..hai avuto una pensata eccezzionale e apprezzata da qualsiasi donna!! Trovarne di uomini come te! Un egalo dolcissimo per Sabrina!
    Anceh noi adoriamo le scarpe...ce ne servirebbe sempre un paio nuovo!! Belle quelle in questo negozietto eh?! E poi un'ottima occasione per visitare Modena!
    Questi spaghetti sono davver invitanti anceh alle 8:30 dle mattino: semplici ma da cui ci aspettiamo un sapore particolarissimo!
    Un bacione e buona giornata ad entrambi

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  7. cosa volere di piu'..un caffe' la brioche e...leggervi di prima mattina..
    un bel modo di cominciare la giornata
    :))
    ogni tanto non resisto e "devo" salutarvi..il tutto detto con la massima simpatia verso di voi :)
    barbara

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  8. sai Sabry è una rarità che un uomo venga con te afare shoppingdi solito si stressano solo al pensiero,ma luca è speciale e questo lo sappiamo!!i sandali sono bellissimi,e come ogni volta mi perdo nei vostri racconti cosi dettagliati che sembra di essere li con voi...gli spagnetti sono divini...bacioni,imma

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  9. Mi sono concessa dieci minuti di pausa, in queste giornate di lavoro intenso, per evadere un po'.
    Beh, un bel giretto a Modena in Vostra compagnia mi ha proprio risollevato il morale!
    Siete proprio DiVini!!!!!!!!
    .... e ho ancora un po' di bottarga di muggine... mi sa che scopiazzo anche questa ricetta!

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  10. Lucaaaa, ma non ti senti in pericolo con tutti questi sandali nuovi per casa? Qualcuno dovrà pur uscirne per fare spazio... hahahahaha
    Ma poi perchè noi uomini con 40 euro non ci compriamo neanche delle espadrillas di pezza ?!? :-O
    Mistero...
    Bella anche la scoperta di una Sabrina esperta musicologa: ma ha proprio tutte le qualità artistiche 'sta ragazza !! :-D
    Ciaooo

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  11. Ma che fantastiche foto e tu sempre più sexy!!!! Io adoro i sandali e bellissimi quelli che hai postato!!!!! Gli spaghetti salmone e bottarga sembrano ottimi, io non amo la bottarga.. mi da fastidio solo l'odore.. però a vedere il vostro piatto cmq mi vien fame...:-)))) bacioni

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  12. Ma Luca, sei un mito! L'uomo ideale! Scovi pure i negozietti di sandali per fare una sorpresa alla tua amata... Sabry sei proprio fortunata! ;)

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  13. Adoro le scarpe e quelle con il tacco altissimo (sarà perché sono bassina?) e i sandali di Sabrina sono strepitosi... voglio venire a Modena anche io!!! NE HO UN PUTIFERIO ANCHE IO, MA MI MANCA SEMPRE QUEL PARTICOLARE PAIO... ma mio marito non lo sa, perché io cerco di nsconderle ben bene...Era da un po' che non potevo connettermi e non avevo visto nemmeno la nuova veste, carinissima. E la pasta divina! Ma la posso fare con un po' di salmone sott'olio? Stasera la provo e vi faccio sapere!
    Baci

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  14. legendo il racconto sembra di essere li con voi a vedere provare le scarpe, io non ho la pazienza dello shopping dopo 5 minuti mi arrendo, complimenti per il magnifico piatto di pasta invece salmone, bottraga e capperi che sapori

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  15. E' bellissimo leggere i vostri post...è come una ventata di aria fresca in questa calda giornata bolognese. E' come essere presi per mano e accompagnati in luogo confortevole e pieno di colori...e poi alla fine c'è sempre una qualche golosità che lascia definitivamente stregati
    Un bacione
    fra

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  16. Scusate, ho letto bene? 4 paia di sandali 40 euro??? Vi prego, posso avere il nome e l'indirizzo del negozio? Per me, alla fine, Modena non è così lontana e posso abbinare l'acquisto a una puntata a casa dei miei... Scusate se non commento il piatto, ma vedere quelle bellissime scarpe mi ha tolto il lume della ragione...

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  17. Ma che regalo splendido....penso che le scarpe siano le cose che le donne adorano maggiormente, anch'io ne comprerei mille anche se poi metto sempre le mie scarpe da tennis...e questi spaghettini poi...sono davvero stuzzicanti

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  18. Incantata dai vostri racconti... e non nascondo che assaggerei mooooolto volentieri questi spaghetti!!

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  19. bravissimo luca che bei sadale mi piacciono tutti ma voto per quelli neri e mi prendo una forchettataa di spaghetti ciaoo belli

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  20. Condivido l'ossessione per le scarpe Sabri! Comprerei solo scarpe accidenti!! ;-)

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  21. Ragazzi, vi odio! ^^
    Ora mi toccherà portare a Modena la mia Scimmietta, che finchè non svaligerà il negozietto non sarà soddisfatta! :) Diciamo che è in astinenza da scarpe...hehehehe...Siete davvero belli! ^^ Ed è bello leggervi! Buona giornata!!!

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  22. quei sandali per me sarebbero un vero suicidio...ma invidio te che li sai portare...spaghetti decisamente da serate estive e marinare, un vero concentrato di mare e sole, bacio!

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  23. praticamente una storia di amore e di sandali ...eheheh :)

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  24. buonissima ricetta , solo che dovrò svolgerla in più versioni...coi capperi e senza bottarga , con botarga e senza capperi e senza capperi e bottarga...insomma chi è che dice che cucinare è facile??un grande abbraccio

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  25. No scusate...solo 40 euro per 4 paia di sandali?? Devo andare a Modena...tanto il fidanzato vuole andare al museo della Ferrari...sarà in zona no?? Quelli a pois sono bellissimi!!! La pasta sembra buonissima ma io che non amo il pesce mi concentro più sulle scarpe! :)

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  26. .. al di là della bellezza di questo vostro post... amo quelle scarpeeeee ! Sono bellerrime :)
    ..ed anche la ricetta è molto attraente.. e la serata..
    Baci!

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  27. p.s. sabry e luca ho un premio giochino per voi,quando potete passate!!baci imma

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  28. Che belle le scarpe..io sono un'altra pazza di questo accessorio indispensabile, i tacchi altissimi perche io alta proprio non sono e proprio in Italia me ne compro due o tre paia in anteprima messi a saldi per me dal mio negozio preferito nel mio vilaggio in Calabria.

    Gli spaghetti? Ottimi golosi e vogliosi come le scarpe a pois.

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  29. Ragazzi mi persa nel vostro meraviglioso racconto...e il piatto alla fine una vera goduria al palato...felice weekend Luisa

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  30. Sabrì, lasciatelo dire, sei proprio una donna fortunata!
    Un uomo che non solo non devi trascinare a fare shopping ma che addirittura prende iniziativa e ti ci porta lui e ti indica il negozietto dei tuoi sogni scoperto mentre tu non c'eri!
    E che ti regala dei sandali!
    Un sogno!

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  31. Che scarpe meravigliose...cavolo, mi piacciono infinitamente questi sandali!!!
    E con questi spaghetti mi avete fatto venire una super famona!!!
    Troppo bello il vostro racconto: avete mai pensato di scrivere un libro?
    tantissimi bacioni! Siete sempre troppo forti!
    Bacissimi
    Ago :-D

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  32. Non so perchè ma sto meditando di acquistare un paio di sandali ... divertente l'header estivo :-) buon WE

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  33. Siete proprio belli!! Tutto compreso: foto, descrizioni ed il piatto magnifico che copio subito:-)
    Un bacio e buon fine settimana.

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  34. ho del filetto di salmone e stavo pensando come poterlo fare!
    questi spaghetti sono ottimi, controllo se ho tutti gli ingredienti e mi metto ai fornelli!
    baci e buon fine settimana

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  35. Ciao Sabrina, ciao Luca: grazie mille per la visitina nel mio blog, lo apprezzo moltissimo! :) il vostro piccolo grande mondo è bellissimo! Decisamente delizioso!!
    Buon fine settimana!
    Manola

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  36. Se vi va vi aspetto per un simpatico giochino Buon fe settimana ;)

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  37. premio per voi ;)
    Baci baci Alessandra

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  38. I vostri racconti mi incantano, Sabrina mi sembra di poter vedere il delirio che ti circonda in reparto, sono gli stessi racconti della mia migliore amica, che è medico! Vi mando un bacione di serena domenica

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  39. Adoro le tue scarpe così come questi succulenti spaghetti e i vostri meravigliosi e accattivanti racconti, un abbraccio

    Ho notato solo ora la raccolta ho giusto una bruschettina particolare con cui partecipare, un abbraccio

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  40. iiihhh..che invidia quelle scarpe!

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  41. Arghhhh...anche io sono 'shoes-addicted'!!! ma da quando ho preso un pò di kiletti di troppo quei meravigliosi sandali non me li posso più permettere!!! ma ho presente benissimo la sensazione di trovarmi nel Paese dei Balocchi quando entro in negozio di scarpe!!! Luca davvero complimenti perchè dimostri una sensibilità fuori dal comune per una passione prettamente femminile!
    gli spaghetti mi attirano moltissimo e sicuramente li proverò!
    Ieri sera Luisa ci ha detto ... io e Annamaria ci siamo emozionate al solo pensiero della possibilità di potervi incontrare che voglio considerare solo rimandata!
    un abbraccio fortissimo
    dida

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  42. quei tacchi vertiginosi mi hanno già fatto girare la testa.... per me sono improponibili... porto il 33/34... la "base" è troppo corta per sostenermi... rare volte (a seconda dei modelli) riesco a trovare un 35 che calza "stretto".... anch'io ieri ero felice : hanno aperto un grosso negozio di abbigliamento e finalmente ne ho trovate ben 3 paia...

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  43. mi piacciono molto i vostri racconti, complimenti!
    tra i sandali mi piacciono tanto i secondi e i quarti davvero carini, a proposito... ma cosa avete cucinato?
    sono stata rapita dalle scarpe che non ho visto la ricetta :D
    buona serata a voi.

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  44. bel post bella scoribanda i sandali sono una chicca ,ma non è da meno la ricetta buon inizio di settimana ragazzi

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  45. miiiiiiiiche bello, mi piace questo racconto e mi è piaciuto talmente tanto che mi scordai la ricetta alla fine, sapete, come quando ti fiondi in un libro e ti scordi che oltre quelle pagine c'è un mondo ahahahah
    sandali favolsi e amorevole uomo che è Luca...come ah si la pasta che dire una favola!
    siti beddi beddissimi *

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  46. I sandali nuovi sono stupendi, ma io non potrei camminarci: ripiego sugli spaghetti che forse sono più alla mia portata, anche se non ho mai assaggiato la bottarga :))

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  47. finalmente sono tornata!
    anche se stare in vacanza non mi dispiaceva ... ma ...

    ottima scelta, Sabrina!
    sono dei sandali bellissimi!
    ed anche il tuo Luca è veramente premuroso, un uomo d'oro.

    questi spaghetti sembrano veramente buoni .... ma nelle tue mani esce tutto un capolavoro... però proverò e mi impegnerò tanto per raggiungere un buon risultato... soprattutto dal punto di vista estetico... quando mi cimento nei tuoi piatti, il sapore è perfetto, ma la vista non è uguale... avrei bisogno di un po' più di precisione ...
    buon proseguimento
    ^__________^

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  48. solo scarpe basse, bassissime, rasoterra. alternate a scarpe da running. this is my style. se metto un paio di tacchi alti sembro benigni mentre sfila ne "il piccolo diavolo"... MODELLO GIUDITTA!
    baci,
    CookingMama
    http://cookingmama.myblog.it

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  49. Sono veramente bellissimi questi sandali, anche se io non riesco a portare il tacco così alto :-(
    La ricetta è magnifica, adoro sia la bottarga che il salmone!
    Proverò presto i vostri spaghetti ;-)
    Ciao ragazzi e buona serata!!!

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  50. heeheh questo racconto a due voci con due prospettive è troppo bello!!!!!!!!!!
    un bacione ragazzi
    Pippi

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  51. grazie ragazzi con voi ho visitato un posto che non ho mai visto....e che dire delle scarpe io non voglio neppure pensare a quante ne ho comprate fino adesso....
    Bacie buona serata.

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  52. Ciao Sabri&Luca!
    scusate il ritardo, ma mi dicevo di dovervi lasciare un commento e invece mi sono dimenticata...
    belle scarpe, bei posti, bei piatti, belle foto belli voi!

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Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

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