Trattoria il Cannone

Avevo fatto una scommessa con Luca, in due parole, farmi trovare a casa per le 15.30, se non ci fossi riuscita avrei dovuto pagare io quella sera a cena. Avevamo deciso di provare un nuovo locale.In un post, Alessandro in arte DJ Muri ci aveva consigliato l’Osteria del Cannone, in Via Andrea Costa, a Bologna. Puntualmente ogni volta che scommetto qualcosa, perdo, ma sono un pochino testarda e continuo a scommettere (e a perdere dice Luca) ……..ho imparato una cosa però, sugli orari non scommetterò più, sono sempre in ritardo e non per colpa mia!
Così grazie Dj Muri per l’ottima dritta. Il primo locale in città, dove abbiamo trovato un ottimo abbinamento tra ambiente, particolarità nel cibo e qualità nel Vino.
A dire il vero, era tanto che aspettavamo che qualcuno, avendo letto dei nostri gusti, ci desse un’indicazione. Si sente solo parlare di locali, e ce li consigliano anche, dove si deve andare perché si mangia “bene” e dove, in realtà, si mangia in modo standardizzato, dove i sapori sono sempre quelli, ci manca poco che non esista differenza tra un fritto di pesce ed un arrosto. La quantità, più che la qualità, è la cosa importante. Spendo dieci, devo ingozzarmi per venti, e se ne rimane te lo incarti e lo porti a casa. No, quelli non sono i nostri locali. Quindi non li nomineremo neppure.
Ci sono locali invece, dove la cucina è curata con amore fin nei minimi particolari, ecco quelli sono i nostri locali.
Questo è uno di quelli, Trattoria Il Cannone. Luca e Raffaella hanno il tocco giusto, quel non so che, quel particolare che sa di buono. Le proposte nel menù sono così tante e gustose che non si sa da dove incominciare e, quindi, tanto per non sbagliare, ci siamo lasciati consigliare. Anche questa volta, ci siamo alzati soddisfatti delle nuove scoperte e delle idee da ripetere a casa.
Bello il locale, rustico con mattoni a vista, luce soffusa, tavoli piccoli ed intimi, pieno di giovani della Bologna bene. Qui ci si deve prenotare con largo anticipo e se non fosse stato perché eravamo raccomandati da Alessandro Murisciano, probabilmente non saremmo riusciti a trovare all’ultimo minuto un tavolino tutto per noi.
Luca ci ha consigliato due antipasti fuori menù, un millefoglie con zucchine, arrosto di coniglio a fette, lime, e decorazione di rapa rossa tagliata a julienne a completare un’opera d’arte. Il secondo antipasto era una sfogliata di funghi e tartufo con salsina al burro, delicata ed armonica.Abbiamo proseguito con un assaggio di primi, un bis di tortelli ubriachi con ripieno di carne bianca, melanzane, pomodorini e formaggio ubriaco, buoni ma il sublime l’abbiamo toccato con i ravioli di ricotta ai quattro formaggi, con pere, noci e scaglie di grana. Quest’ultimo incontro con abbinamenti di sapori e profumi ci ha entusiasmato, gli ingredienti sono semplici e di facile reperibilità, eppure a casa non penseresti mai di abbinarli…chissà perché!
Non ci dimenticheremo l’ottima bottiglia che Luca ci ha presentato e decantato, l’ENANTIO. Ci ha inebriato con il suo profumo deciso ed elegante che ci ha ricordato le erbe dei campi, come la rucola, con il suo aroma particolare, ed una nota di cacao persistente che si fonde col sapore di frutti rossi.
Leggendo tra i secondi, la curiosità ci ha portato a scegliere tra agnello neozelandese e filetto di manzo brasiliano al nocino. La cucina è stata impeccabile su tutta la linea, peccato che non ce l’abbiamo fatta ad assaggiare i dolci che vedevamo passare verso gli altri tavoli, eravamo talmente sazi e…….infervorati in una discussione sull’arte e dintorni……..ci avevano contagiati nella discussione i nostri vicini di tavolo, ecco un consiglio,mai mettersi a discutere di questo argomento a tavola, finisce che la razionalità degli uomini entra in collisione con il lato più irrazionale delle donne e non se ne esce più. Per forza, le donne non sono in grado di reggere il secondo bicchiere di vino e perciò la loro irrazionalità segue la gradazione alcolica di ciò che bevono.
Sabrina ti amo.