domenica 9 marzo 2008

EL GRECO

Questa sera….etnico….mediterraneo…..El Greco.
Ormai, quando vogliamo andare sul sicuro e spendere poco, si va a mangiare al ristorante greco di Via Nicolò dell’Arca. Ci siamo dati il nostro primo appuntamento lì davanti e, dopo più di sei mesi ci siamo entrati. Personalmente la mia prima esperienza in un locale con specialità greche risale a quando avevo sì e no 18 anni, vale a dire poco meno di trent’anni fa. Fu una delusione, c’erano solo insalate con feta e olive, la stessa fantasia che ha un gregge di pecore in un pascolo di sassi. Da allora avevo sempre cercato di starci lontano, ma quella sera avevo voglia di rischiare, di provare. Io negli anni sono cambiato e con me anche i miei gusti. Sabrina era come sempre meravigliosa e sexy, la sua mini contrastava con il locale. Un angolo di Creta, così ci sembrò al primo impatto anche se della Grecia avevamo solo sentito parlare. Il gestore ci fece accomodare in un locale vuoto e, probabilmente, è stata la nostra fortuna. Ci ha trattato da subito come se fossimo amici da sempre. Da dove iniziare lo consigliò lui e così ci propose, alla nostra richiesta del vino, il loro caratteristico, un vino con un intenso sapore di resina, afrodisiaco. Il suo sapore è così particolare che capimmo il perché ci assicurò che o, piace subito o non c’è nulla da fare, non si riesce a bere. Si chiama RETSINA.
T’inonda di profumo di pini, di mare, hai la sensazione che spiri un vento che raccoglie i profumi dalle acque e li esalti. Il sapore è forte ma nello stesso tempo caldo e delicato ed il suo essere servito fresco, fa sì che i profumi ed i sapori si fondino con la giusta lentezza, retaggio greco e del loro fascino che sa d’antico.
Ho perso il conto delle volte che ci siamo tornati, ed ogni volta un sapore differente, un piatto nuovo da assaggiare, da gustare, però, non c’è volta che inizi la cena senza ordinare il MANOURI, l’essenza della semplicità, una fetta di ricotta greca (non la feta) resa leggermente piccante e cotta alla griglia. Sabrina? Lei ordina sempre Pite ripiene con erbette selvatiche e poi, viene a “rubarmi” almeno due forchettate della mia ricotta. Non capisco perché non ne ordini una tutta per sé, anche se l’ultima volta, con il suo vocino supplicante, mi ha chiesto se la poteva ordinare anche lei…..ma chi le capisce le donne…..adoro Sabrina, adoro quando fa quella vocina, non le si può negare nulla.
Era notte ed era caldo. Il primo appuntamento con Luca l’avevo fissato davanti al ristorante greco. Abitavo a due passi da lì, ci passavo davanti praticamente tutti i giorni. Eppure non ci avevo mai cenato. Come a Londra, dove ho vissuto quasi un anno e dove sono tornata tante altre volte nel corso del tempo. Abitavo in Russel Square, vicino alla casa di Charles Dickens ed ogni giorno, per arrivare alla stazione della metropolitana, passavo davanti alla Greek Tavern. Eppure non ci avevo mai cenato. Quel ristorante era sempre affollato, anche a mezzanotte i tavoli erano tutti occupati.
Se avessi conosciuto Luca a Londra, probabilmente gli avrei dato appuntamento davanti alla Greek Tavern, invece mi ha folgorato sotto il cielo italiano. Era una notte di luglio, ero agitata, emozionata, avevo due o tre cuori che mi battevano nel petto mentre scendevo le scale di casa. Di lì a poco avrei visto Luca, il mio colpo di fulmine. Aveva parcheggiato davanti a El Greco. Fuori nel gazebo gente affamata cenava allegramente……è iniziato tutto lì.
Oggi il ristorante greco è un appuntamento quasi mensile, ogni volta che ci prende alla gola la voglia di provare qualche piatto fuori menu.
Tra le portate incluse nella carta, i nostri piatti preferiti sono il Giros, arrosto di maiale servito con riso e la tipica salsa greca a base d’aglio, mentre l’agnello al cartoccio con pecorino e verdure è solo degno di lode! Speciale anche l’agnello con carciofi.
Io impazzisco per il polipo, tanto che quando lo cucino io, abbondo con la quantità, penso che non mi stancherei mai di mangiarne. In insalata o col sughetto. Pochi mesi fa, ci si è avvicinato il gestore e, come se ci dovesse svelare il più grande segreto mondiale, ci ha sussurrato un elenco di portate fuori menù, tra cui i polipi con alloro e vino rosso, cosa che mi chiedo come si fa a non ordinarli. A Luca ed a me il pesce piace molto, tra i nostri prossimi assaggi di greco ci saranno gamberoni con feta e pomodorini e gamberoni con feta e anice, sempre che facciano capolino tra i piatti fuori menù. Un dolcino a fine pasto ce lo concediamo sempre, anche perché crema e miele abbondano tra i dessert, poi senza averli mai ordinati, un liquorino leggero per me e uno piuttosto forte per Luca, arrivano puntualmente. Ci si alza veramente sazi e quattro passi sono praticamente obbligatori, anche solo per osannare e pensare a come rifare in casa, piatti almeno simili. Questa sera saremo di nuovo lì.

2 commenti:

  1. DUE CUORI LUCA E SABRINA Due cuori che battono come uno solo,per sempre.E come quando vi siete visti la prima volta la vostra anima si arrese all'AMORE....L'AMORE che ha scosso la vostra anima come il vento che piomba sulle quercie è la poesia dei sensi concedendovi uno all'altro dal più profondo dell'anima e va aumentando di giorno in giorno ...ciao da antonella spero che la poesia anche se corta vi piaccia sono stata spiegata

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  2. raga come devo fare per non risultare anonima

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Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

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