Diverse ore più tardi avremmo fluttuato di nuovo dentro la nebbia di Bologna, spessa e impalpabile come un cappotto di panno, ma adesso, che il pomeriggio è appena cominciato, dispieghiamo le ali e partiamo per Rimini. Per andare a comprare del pesce fresco, per andare a vedere il mare e per mangiare le bavaresi di Cesari, che sono, lo dico sempre, le più buone del mondo.
A dire la verità, Luca deve farci un salto per lavoro, a Rimini, per via di un intervento urgente all'interno di un centro commerciale, ma nell'esatto momento in cui mi chiede di andare con lui ed io gli dico di sì, so già che compreremo anche il pesce, che vedremo il mare e che faremo una sosta proprio in quella pasticceria là, che ci andavo fin da piccola e quasi ogni domenica a tavola c'era un vassoio di paste bavaresi, che io e i miei fratelli ci litigavamo, perché ognuno pretendeva di accaparrarsi la più grossa.
Così, un paio d'ore trascorrono tranquille, con me che vago senza troppa convinzione tra i negozi mezzo assopiti del centro commerciale e Luca che si adopera per ripristinare una centralina d'allarme. Con me che, dopo avere percorso un paio di volte il perimetro del capannone, alla fine torno ad appollaiarmi sul sedile della macchina in compagnia del mio libro e Luca che, prima che riesca a concludere il capitolo, fa ritorno trionfante e mi soffia un bacio sul collo dicendomi "intervento concluso, possiamo andare".
"Allora andiamo a vedere il mare?" gli chiedo subito, come se non aspettassi altro. Che non ho voglia di tornare a casa adesso. Che ho questo desiderio che mi borbotta dentro già da un po', come l'acqua nella macchina del caffè quando è sul punto di fuoriuscire e anch'io, allo stesso modo, non lo so trattenere. E sono pronta ad insistere, a tentare di convincerlo, persino ad incapricciarmi, ma non ce n'è bisogno, perché fa un sorriso largo, lui, un sorriso di quelli che non contengono la minima traccia di sorpresa. Se l'aspettava questa mia richiesta, immaginava che l'avrei detto e mi dice subito, andiamo. Andiamo a vedere il mare.
Costeggiando il porto arriviamo su un lungomare quasi deserto, a significare che la gente non si cura del mare in inverno, che la vita a gennaio è altrove, stipata tra le vie del centro storico e i numerosi caffè alla moda.
Forse è per questo che amo ancora di più il mare in inverno. La spiaggia spoglia ed abbandonata a se stessa. Fragile. Fragile ed isolata, a regalare questo senso di pace ovattata, di pace grassa.
E mentre affondiamo le scarpe nella sabbia percepiamo forte l'odore del mare, che si fa sempre più penetrante, più insistente, man mano che ci avviciniamo alla battigia, tanto che ne rimaniamo storditi. E' maledettamente forte quest'odore, invadente e per un attimo penso di non riuscire a sopportarlo.
Perché il mare, il mare è sempre lì, ad impicciarsi di tutto, nella mia vita. Il mio bagaglio a mano perenne, che mi fa pensare, riflettere. Alla fine sono convinta che la gente di mare abbia una specie di inquietudine dentro, che la porta a rovistare, a rincorrere, a cercare. A cercare sempre qualcosa o forse sono solo io ad essere così, con quell'inquietudine che mi appartiene, che mi include, che è semplicemente fatta d'acqua e di fuoco.
Nella giornata di oggi c'è un timido sole, c'è il vento, c'è il verde, c'è il colore indecifrabile e segreto del mare, ci siamo noi che camminiamo lentissimamente, insieme ad un mondo che qui pare essersi fermato, alla vita caduta in catalessi, perché l'orologio fa tic tac, ma solo nella vita reale.
Di tanto in tanto incrociamo qualcuno, chi corre, chi come noi passeggia, chi è qui forse solo per respirare. E l'unico rumore che riesce a smuovere il silenzio è lo strisciare delle onde sulla riva, dentro questa bassa marea da incorniciare. E' la cantilena del mare che si ripete all'infinito; del mare che si increspa appena, morbido e liscio, in rotoli di schiuma bianca.
Raccogliamo qualche conchiglia lungo la spiaggia, la sabbia è disseminata di gusci di ostriche e di telline. Da spugne di mare che cedono sotto alla suola delle scarpe, da sassolini rotondi e perfettamente levigati.
"Cosa andiamo a vedere al cinema questa settimana?" mi domanda Luca mentre risaliamo la spiaggia. E così, tra un titolo suggerito da lui e l'altro da me, scivoliamo dentro ad uno sdrucciolevole e comicissimo battibecco e mi vengono persino le lacrime agli occhi dal ridere.
Vola leggera come una nota musicale il resto della giornata, tra i vivaci banchi del pesce e quel familiare vassoio di bavaresi che ci facciamo incartare e infiocchettare poco prima di tornare a fluttuare di nuovo dentro la nebbia di Bologna.
Con questa ricetta partecipiamo al primo contest indetto da La Cucina di Tatina, che si intitola ORO VERDE DI SICILIA e per questa occasione abbiamo pensato di presentare un risotto molto speciale, cremosissimo per via del mix di formaggi che abbiamo deciso di accostare, formaggi dal sapore deciso come il Provolone piccante, il Ragusano e il Parmigiano e al tempo stesso croccante grazie alla presenza dei pistacchi.
A dire la verità, Luca deve farci un salto per lavoro, a Rimini, per via di un intervento urgente all'interno di un centro commerciale, ma nell'esatto momento in cui mi chiede di andare con lui ed io gli dico di sì, so già che compreremo anche il pesce, che vedremo il mare e che faremo una sosta proprio in quella pasticceria là, che ci andavo fin da piccola e quasi ogni domenica a tavola c'era un vassoio di paste bavaresi, che io e i miei fratelli ci litigavamo, perché ognuno pretendeva di accaparrarsi la più grossa.
Così, un paio d'ore trascorrono tranquille, con me che vago senza troppa convinzione tra i negozi mezzo assopiti del centro commerciale e Luca che si adopera per ripristinare una centralina d'allarme. Con me che, dopo avere percorso un paio di volte il perimetro del capannone, alla fine torno ad appollaiarmi sul sedile della macchina in compagnia del mio libro e Luca che, prima che riesca a concludere il capitolo, fa ritorno trionfante e mi soffia un bacio sul collo dicendomi "intervento concluso, possiamo andare".
"Allora andiamo a vedere il mare?" gli chiedo subito, come se non aspettassi altro. Che non ho voglia di tornare a casa adesso. Che ho questo desiderio che mi borbotta dentro già da un po', come l'acqua nella macchina del caffè quando è sul punto di fuoriuscire e anch'io, allo stesso modo, non lo so trattenere. E sono pronta ad insistere, a tentare di convincerlo, persino ad incapricciarmi, ma non ce n'è bisogno, perché fa un sorriso largo, lui, un sorriso di quelli che non contengono la minima traccia di sorpresa. Se l'aspettava questa mia richiesta, immaginava che l'avrei detto e mi dice subito, andiamo. Andiamo a vedere il mare.
Costeggiando il porto arriviamo su un lungomare quasi deserto, a significare che la gente non si cura del mare in inverno, che la vita a gennaio è altrove, stipata tra le vie del centro storico e i numerosi caffè alla moda.
Forse è per questo che amo ancora di più il mare in inverno. La spiaggia spoglia ed abbandonata a se stessa. Fragile. Fragile ed isolata, a regalare questo senso di pace ovattata, di pace grassa.
E mentre affondiamo le scarpe nella sabbia percepiamo forte l'odore del mare, che si fa sempre più penetrante, più insistente, man mano che ci avviciniamo alla battigia, tanto che ne rimaniamo storditi. E' maledettamente forte quest'odore, invadente e per un attimo penso di non riuscire a sopportarlo.
Perché il mare, il mare è sempre lì, ad impicciarsi di tutto, nella mia vita. Il mio bagaglio a mano perenne, che mi fa pensare, riflettere. Alla fine sono convinta che la gente di mare abbia una specie di inquietudine dentro, che la porta a rovistare, a rincorrere, a cercare. A cercare sempre qualcosa o forse sono solo io ad essere così, con quell'inquietudine che mi appartiene, che mi include, che è semplicemente fatta d'acqua e di fuoco.
Nella giornata di oggi c'è un timido sole, c'è il vento, c'è il verde, c'è il colore indecifrabile e segreto del mare, ci siamo noi che camminiamo lentissimamente, insieme ad un mondo che qui pare essersi fermato, alla vita caduta in catalessi, perché l'orologio fa tic tac, ma solo nella vita reale.
Di tanto in tanto incrociamo qualcuno, chi corre, chi come noi passeggia, chi è qui forse solo per respirare. E l'unico rumore che riesce a smuovere il silenzio è lo strisciare delle onde sulla riva, dentro questa bassa marea da incorniciare. E' la cantilena del mare che si ripete all'infinito; del mare che si increspa appena, morbido e liscio, in rotoli di schiuma bianca.
Raccogliamo qualche conchiglia lungo la spiaggia, la sabbia è disseminata di gusci di ostriche e di telline. Da spugne di mare che cedono sotto alla suola delle scarpe, da sassolini rotondi e perfettamente levigati.
"Cosa andiamo a vedere al cinema questa settimana?" mi domanda Luca mentre risaliamo la spiaggia. E così, tra un titolo suggerito da lui e l'altro da me, scivoliamo dentro ad uno sdrucciolevole e comicissimo battibecco e mi vengono persino le lacrime agli occhi dal ridere.
Vola leggera come una nota musicale il resto della giornata, tra i vivaci banchi del pesce e quel familiare vassoio di bavaresi che ci facciamo incartare e infiocchettare poco prima di tornare a fluttuare di nuovo dentro la nebbia di Bologna.
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Con questa ricetta partecipiamo al primo contest indetto da La Cucina di Tatina, che si intitola ORO VERDE DI SICILIA e per questa occasione abbiamo pensato di presentare un risotto molto speciale, cremosissimo per via del mix di formaggi che abbiamo deciso di accostare, formaggi dal sapore deciso come il Provolone piccante, il Ragusano e il Parmigiano e al tempo stesso croccante grazie alla presenza dei pistacchi.
RISOTTO AI PISTACCHI E INDIVIA BELGA
Ingredienti:
200 gr di riso Vialone Nano
2 cespi di indivia belga
1 porro tagliato a rondelle
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 litro di brodo vegetale
50 gr di pistacchi sgusciati e tritati grossolanamente
150 gr di formaggio grattugiato ( Provolone piccante, Ragusano e Parmigiano Reggiano)
una noce di burro
olio extravergine d'oliva
Ingredienti:
200 gr di riso Vialone Nano
2 cespi di indivia belga
1 porro tagliato a rondelle
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 litro di brodo vegetale
50 gr di pistacchi sgusciati e tritati grossolanamente
150 gr di formaggio grattugiato ( Provolone piccante, Ragusano e Parmigiano Reggiano)
una noce di burro
olio extravergine d'oliva
Come prima cosa tritiamo i pistacchi, dopo averli sgusciati, e li teniamo da parte.
Tagliamo a rondelle il porro e lo facciamo rosolare per qualche minuto in un tegame insieme ad un filo d'olio extravergine d'oliva. Mentre il porro cuoce, tagliamo a rondelle non troppo grosse anche i cespi di indivia belga, dopo avere eliminato il torsolo. A questo punto uniamo l'indivia al porro e la facciamo appassire dolcemente. Non ci resta che unire il riso e fare tostare per un paio di minuti. Sfumiamo con il vino bianco e una volta che sarà evaporato, cominciamo a versare uno dopo l'altro un mestolo di brodo, che abbiamo già preparato precedentemente e che teniamo in caldo. Una volta che il riso è giunto a cottura, aggiungiamo il mix di formaggi che abbiamo grattugiato, una metà abbondante dei pistacchi tritati e amalgamiamo il tutto per bene. Completiamo con una noce di burro e lasciamo mantecare il risotto per un paio di minuti, coprendolo con il coperchio. Serviamo il risotto e terminiamo il piatto spolverizzandolo con i pistacchi rimasti.
CREAMY RISOTTO WITH GREEN PISTACHIOS AND BELGIAN ENDIVE
Ingredients:
200 g rice
1 leek, finely minced
50 g green pistachios, coarsely minced
2 head Belgian endive, coarsely chopped
1/2 glass dry white wine
1 litre vegetable broth
150 g grated mix of cheese (we suggest Parmigiano Reggiano, then Provolone and Ragusano that are firm, buttery cheeses. As they age, they hardens)
extravirgin olive oil
1 knob of butter
Ingredients:
200 g rice
1 leek, finely minced
50 g green pistachios, coarsely minced
2 head Belgian endive, coarsely chopped
1/2 glass dry white wine
1 litre vegetable broth
150 g grated mix of cheese (we suggest Parmigiano Reggiano, then Provolone and Ragusano that are firm, buttery cheeses. As they age, they hardens)
extravirgin olive oil
1 knob of butter
In a large pan heat extravirgin olive oil, add the leek and sauté until soft, then add the Belgian endive and cook just for a minute.
Add the rice and cook for a couple of minutes. When the rice has taken on a pale, golden colour pour in the wine, stirring constantly until the wine is fully absorbed. Stir in broth. Bring to boil and reduce heat. Continue adding broth 1/2 cup at a time, stirring continuously until the liquid is absorbed and the rice is al dente. It just takes about 15 minutes. Remove from heat. Stir in 30 g of pistachios and the grated cheese. Mix well. Stir in butter, cover and let stand for a couple of minutes. Serve immediately and top with pistachios.
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Un ringraziamento speciale va a Rorì, abbiamo ricevuto i libri e a breve li posteremo! Un abbraccio!!!
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
eccomi qui a godermi in anteprima il vostro meraviglioso risotto e quel mare d'inverno che davvero appare inquieto in questa stagione in cui sembra essere dimenticato ed in cui invece dimostra tanta bellezza:un caro saluto
RispondiEliminaRicetta inserita nel contest, cari Luca e Sabrina: questo risotto, lasciatemi dire, è un capolavoro di profumi e sapori! In bocca al lupo!!
RispondiEliminaCaty, il mare in inverno ha un fascino indescrivibile, una bellezza più selvatica e misteriosa ed è un luogo perfetto per pensare e per lasciarsi andare. Un po' malinconico, un po' struggente e capita anche a te di riuscire a sentirlo più tuo?
RispondiEliminaUn abbraccio
Caterina, siamo contenti che la ricetta ti sia piaciuta, di sicuro possiamo dirti che il risotto è davvero buonissimo!
Baciotti
Sabrina&Luca
adoro il mare d'imverno e mi avete fatto riflettere che quest'anno ancora non siamo scappati dall'ufficio per fare una solitaria passeggiata al mare .....rimediaeremo presto.
RispondiEliminaPer il resto cosa dire io il risotto lo amo in tutte le versioni.Ciao Claudia
Claudia, spero che pubblicherai le foto allora e appena puoi, scappa insieme a Jacopo dall'ufficio, magari fagli proprio una sorpresa!
RispondiEliminaBaciotti
Sabrina&Luca
Carissimi...i vostri racconti,le vostre foto..sono strepitose...trapelano il vostro amore,la vostra passione..il vostro modo di essere.I miei complimenti.
RispondiEliminaDoppi complimenti per questo risotto cosi profumato perfetto.
un bacio.
The beach looks peaceful and lovely.
RispondiEliminaIt's nice that you visit the beach even during the cold.
Keep warm,
love,
Brad
ciao! che risotto favoloso!!! e voi due che vi riempite il cuore di luoghi magici...splendidi!! vi sono piaciute le ultime battutine dei miei piccoli vero?? sapeste quante risate ci facciamo e quanta tenerezza sprigionano! scrivevo su facebook lunedì dopo tanti giorni di vacanza "tornare al lavoro ed essere felici...non ha prezzo"! vi immaginate quanti abbraccini ho ricevuto??? un abbraccino anche a voi e buon weekend!!
RispondiEliminaChe ricetta bellissima!!!
RispondiEliminaSono passata anche per darvi gli auguri di buon anno ^_^
Mi piace il mare d'inverno, più che in estate. Mi piace passeggiare sulla spiaggia deserta, in una giornata un po' grigia e una leggera brezza tra i capelli. Il tempo sembra fermo e io riesco a riprendere contatto con me stessa, con la mia anima, a meditare sui mie pensieri.
RispondiEliminaHo fatto qualche settimana fa un risotto simile, il mio primo uso dell'indivia per un primo (pure il gioco di parole!!!) abbinando le nocciole al posto dei pistacchi. Ero indecisa su quale dei due, poi la granella già pronta ha fatto la differenza! Lo proverò anche così, amo i pistacchi alla follia e quel tocco di verde lo rende un piacere anche per gli occhi oltre che per il palato. Un abbraccio, buon we
Incredibilmente bello e vero il tuo scritto sul mare
RispondiEliminacomplimenti! sei proprio brava a tradurre sensazioni, impressioni
scrivi ok e cogli gli 'angoli' piu' nascosti dell'animo
insisto veramente complimenti!
mi e' piaciuto un casino, forse perche' pure io (e penso altri provano ste cose) ma poi non riesco a scriverle e quando qualcuno lo fa mi esalta
ciao Michele pianetatempolibero
ciao Sabrina, sai cosa diceva il mio babbo? che quando era piccolo l'era smunghè, ossia una peste e la mia nonna gli ripeteva di continuo: "hai la voglia dell'acqua di mare". Il mio babbo non c'è più e non so dirti quanto mi manca ma in eredità mi ha lsciato quell'inquietudine che è tipica del mare d'inverno. baci, cara, ma tanti, a te e Luca.morena
RispondiEliminaIl mare d'inverno penso sia come il lago d'inverno. Io ho vicinissimo il Lago di Garda e ne sono affetto dipendente ^___^
RispondiEliminaLo preferisco nei momenti di calma senza il vociare dei turisti.
Deve essere assai buono il risotto avete usato due ingredienti che adoro.
Un abbraccio
Robi
Io il mare ce l'ho a 50 metri da casa e così posso goderne la vista quando voglio . Nei giorni scorsi era calmo e di colore quasi bianco , come è di solito a Gennaio,non si notava linea di divisione tra cielo e mare ed io mi incanto a guardare!!Chi ama il mare lo trova bellissimo in qualsiasi stagione e condizione! Il risotto è fantastico, un misto tra Nord e Sud(x via degli ingredienti) Baci.
RispondiEliminaHo il mare a pochi km da casa e amo andare a fare passeggiate anche in inverno. Ricetta streptosa...amo i pistacchi!
RispondiEliminaCiao! il mare d'inverno ha tutto un'altro gusto! freddo ma affascinante....incantato e romantico!
RispondiEliminaParticolare il vostro risotto: i pistacchi dal gusto forte ed un sapore morbido come quello dell'invidia...il verde la fà da padrone ;)
baci baci
Mi avete fatto ricordate un sabato di quelche anno fa, in cui abbiamo deciso sul finire dell'inverno di andare a respirare il mare.Il nostro era di Camogli, la sensazione bellissima la porto ancora dentro di me.Vorrei tanto avere il mare vicino, mi richiama come elemento naturale, essì che sono nata distante dal mare...
RispondiEliminaIl risotto mi piace molto ragazzi, proverò a replicarlo!Un bacione grande
Alice, la cosa bella è sapere di riuscire a metterci a nudo, trasferendo in parole ciò che siamo. Bacioni.
RispondiEliminaBrad, I love sea in the winter time, I believe it's deep inside me in everything I do! Lots of love!
Laura, ci sono piaciute moltissimo, trovo che la battuta di Nicole sia dolcissima e se ci penso ancora sorrido! Me li immagino eccome tutti quegli abbraccini, secondo me anche loro non vedevano l'ora di tornare!
Erica, buon anno anche a te!
Federica, la cosa che più mi colpisce è proprio quella sensazione di tempo che si ferma e uscendo da un mondo che corre sempre veloce, trovarsi poi in un luogo dove ti dimentichi di tutto...beh è una sensazione di pace incredibile e mi viene da dire grassa per quanto sia avvolgente e sprofondante! Il risotto ci viene voglia di provarlo anche con le nocciole!
Michele, mi hai toccato il cuore con le tue parole e quindi mi verrebbe spontaneo abbracciarti forte! Grazie, smack!
Morena, hai compreso benissimo quello che volevo dire, grazie per le tue parole!
Buona giornata
Sabrina&Luca
Il mare d'inverno mi piace molto.Vi auguro una serena giornta a presto
RispondiEliminaRobi, tanti auguri di blog compleanno!!!! Baciotti.
RispondiEliminaLa cucina di Papavero...poterlo vedere dalla finestra di casa è una delle cose che più amerei, anche se non mi basterebbe e ogni giorno andrei a passeggiare sulla spiaggia, quando vivevo a Rimini lo facevo sempre. Bacioni.
Strawberryblonde, sei fortunata! i pistacchi piacciono tanto anche a noi, infatti li abbiamo mangiati nel risotto e poi li abbiamo continuati a sgranocchiare per il resto della serata. Bacioni.
Manu e Silvia, già, l'atmosfera che rilascia il mare in inverno è molto suggestiva, anche malinconica, ma è quella malinconia che è bello lasciarsi scivolare addosso. Il risotto ha proprio quelle due note che si contrappongono e che si incastrano a meraviglia. Buon fine settimana.
Saretta, lo sento anche io come elemento naturale ed è per questo che ogni volta che sono davanti al mare mi placo e mi sento a casa.
Un abbraccio.
Buon fine settimana a tutti
Sabrina&Luca
mamma mia che fascino il mare d'inverno!! Col tutto che ce l'ho a 20/30 minuti di "Via del mare" da casa.. non ci vado mai.. però devo farmici portare da Ric.. al molo di Ostia.. che bello...!!! ottimo invece il vostro risotto.. presentato in quel modo!!!!! smack e buon w.e.
RispondiEliminacosa c'e' di piu'bello del mare d'inverno?
RispondiEliminami incanto a guardarlo,spesso senza vederlo ma sentendone il suono,il sapore.....
che risotto ragazzi,da favola!!!
mia cara ...complimenti per l'eccellente risotto e consentimi di concordare con te sul fascino indiscusso e inimitabile del mare di inverno con i suoi profumi le sue spruzzate di brezza e la malinconia che lo avvolge rendendolo irresistibile.
RispondiEliminabaci e buon w.e.
e dove c'e pistacchio io mi ci butto!!!mi piace mi piace e mi piace!
RispondiEliminabaciii
Ragazzi..mi fate sempre sognare!!!
RispondiEliminaVisto che qui i pistacchi non mancano...questa ricetta la devo pèrovare per forza!!!
Da domani passate da me... ci conto...bacioni, Flavia
Molto belle immagini come sempre. Un sacco di abbracci.
RispondiEliminaVery beautiful pictures as always. Lots of hugs.
il mare d'inverno, che bello!
RispondiEliminafoto stupende come sempre e ottimo il risottino, mi piace :-P
buon w.e.
Sabrina.. il mare d'inverno è il mio preferito, perché c'è poca, pochissima gente, perché lo sento ruggire tutto quello che dentro mi tormenta.
RispondiEliminaSon capace di stare minuti e minuti e ancora minuti, seduta sulla battigia a guardarlo, specie quando è increspato: i miei occhi si perdono dentro la sua schiuma e tutta la tristezza che celo forte esce e mi riga le guance.
Ecco perché ci vado poche volte, perché non mi sopporto quando sto così.
Tu sempre dolce, quando vieni da me, mi fai sentire la bimba che dentro nascondo.
Un bacio ed un abbraccio con tutto l'affetto che provo per te. :*
sono daccordo, il mare d'inverno ha un fascino differente e magico.
RispondiEliminail risotto è meraviglioso, amo i pistacchi e l'accostamento con l'amarostico dell'endivia è delizioso.
:)
baciotti a voi due!
Che meraviglia questo risotto,buon w.e.,ragazzi....di mare,baci!!!!!!!!
RispondiEliminala voglia di mare la condivido: il suono, l'odore, la sensazione tattile....purtroppo devo aspettare ancora un pochino per ritrovarlo. Invece il vostro risotto posso proprio gustarmelo! Buonissimo! Complimenti per l'articolo sul vostro blog: meritatissimo e grazie per i vostri auguri...un grande abbraccio
RispondiEliminavedervi cosi mi è venuto in mente la canzone della bertè "il mare d'inverno" complimenti per il risotto con i pistacchi un idea molto indovinata come sempre :-))
RispondiEliminail mare d'inverno e l'amore in cuore che volere di più? ah le bavaresi di sabrina piccina!
RispondiEliminaSon di fretta, ma un sospiro ve lo devo lasciare, mi fate sempre sognare.
RispondiEliminaUn bacio dolce
Giuliedda
Ps: avete già partecipato al mio giochino?? avete mille possibilità per rispondere.
Cara sabrina, come non darti ragione sul mare d'inverno? Poetico, potente e bellissimo.....
RispondiEliminaIl risotto ha quasi lo stesso fascino, delicato e forte allo stesso tempo. Ricetta bellissima!!
che meraviglia... io ho il lago a 50 metri ed è così bello il profumo e il suo aspetto in inverno, non è la stessa cosa del mare... ma mi rattrista e rasserena nello stesso tempo....e che risotto degno di una rivista ragazzi! davvero splendido chissà che possa riproporlo alla truppa! solo che ne mangerebbero tre porzioni delle vostre per uno almeno i due ragazzi :-)))) un bacione e buon w.e.! Ely
RispondiEliminaio che preferisco il riso alla pasta tanto che potrei mangiarlo anche tutti giorni e i formaggi alla carne, vedere questa meraviglia mi fa leccare i baffi......virtuali verooo, bello l'odore del mare d'inverno sembra che ti allarghi i polmoni, ciauzzzzzz
RispondiEliminaVi auguro anche a voi,un sereno fine settimana.Saluti a presto
RispondiEliminaE viva i risotti! Questo in particolare sa di un buonoooo! Morbido e croccante allo stesso tempo, si percepisce dalla foto!
RispondiEliminaSi, il mare, è proprio un altro mare quando arriva l'inverno... le passeggiate più romantiche e le feste più divertenti le ho vissute in spiaggia d'inverno!
besos!
Carissimi, lo so, sarò ripetitiva, ma leggervi è sempre bellissimo, mi si riempi il cuore di emozioni!!!! Questo risotto è superlativo, un piatto di gran classe, complimenti per tutto, siete magnifici!!!!
RispondiEliminaVi si legge con molto piacere, riuscite a trasmettere emozioni, e il vostro risotto è veramente super!!!Buona domenica
RispondiEliminaCiao carissimi! Complimenti per lo splendido racconto e per questa favolosa ricetta di cui prendo subito nota!!! Grazie per le graditissime visite, un abbraccio e a prestissimo!
RispondiEliminaCarissimi ieri sono stata ad Ascoli e ho pensato tanto a voi!Un abbraccio e buonissima settimana
RispondiEliminaAdoro il mare sia in inverno che in estate, ripeto spessissimo che sono nata nel posto sbagliato. Questo risotto dev'essere golosissimo, proverò sicuramente la vostra ricetta, ciao
RispondiEliminaM.G.
ps per il pollo all'arancia:
RispondiEliminacredo che il miele di castagno sia adattissimo!!!!
Che bel post :) anche a noi piace il mare d'inverno più che d'estate...forse anche per la pace che regna incontrastata, o la sensazione di essere solo noi due.
RispondiEliminaIl risotto è molto originale, mi ispira davvero! Solo un dubbio: non è che tra i pistacchi (salati), il sale nel riso e il mix di formaggi saporiti viene leggermente troppo salato come risultato? COme avete fatto a bilanciare tutti i sapori?
Un abbraccio!
Mi aggiungo anch'io ai gia' numerosi amanti del mare d'inverno...
RispondiEliminaAnche se quello di Rimini l'ho visto solo d'estate, e sinceramente non l'ho apprezzato molto...troppo caos per i miei gusti...pero'qualche anno fa' ho trascorso le feste di Natale su quello ligure, e ricordo di essere rimasta incantata dal suo fascino...ricordi sempre piu' sbiaditi dal tempo, e da una mente che pensa sempre alle solite cose...
Vado a leggere i post che mi sono persa in questi due mesi.
Auguri di buon anno in ritardo!
Un abbraccio.
Dony
ciao ragazzi, passo per un saluto veloce...questo risotto deve essere davvero buono!!!!un bacio Tittina
RispondiEliminaNon riuscivo a commentare, vi ho anche scritto una mail.....
RispondiEliminaIl mare ruggisce e quasi fosse sera
sputa un fuoco abbagliante
io forse c'ero.
Adoro il mare:-) Inutile dirvelo vero? Voi siete carinissimi, ma anche questo ve l'ho detto mille volte, allora verrete per la grande festa che i prepara a Torino? Sabrina e Luca, vi aspettiamo con affetto.
Come ti capisco, spessissimo mi capita di stare in macchina per lavoro e molte volte faccio una deviazione e vado al mare, anche solo per 5 minuti. Il mare d'inverno ha qualcosa di magico, porta consiglio e rilassa molto...e.... porta anche una sardella fritta accompagnata da un buon bianco....
RispondiElimina;)
Un risotto fantastico,davvero bello da vedere,e che buona l'indivia!
RispondiEliminaSabrina,scusami se ti scrivo in ritardo:a capodanno ho fatto i cappelletti!Il ripieno era fantastico,ma la forma è stata una tragedia e alla fine ho dovuto rifare la pasta e passarli nel rullo dei ravioli..credo sia questione di manualità.A parte la forma il sapore mi piaceva tanto,li ha mangiati anche mia figlia,un evento!!!Io sono molto per le ricette classiche..quindi un grazie di cuore,se ho occasione di rifarli li posto con il tuo link dolcissima...
Un abbraccio!
un risotto davvero speciale, complimenti ragazzie siete fantastici!!
RispondiEliminaun bacione
Grazie per il saluto e buonanotte a voi!!!
RispondiEliminaSenza bacio pero', o vi trasmetto l'influenza!
Dony
W il mare, calmo od impetuoso mi risveglia sempre emozioni forti.
RispondiEliminaCosì come questo risottino veramente ma veramente slurposo che non so come ma mi stavo perdendo, per fortuna vado sempre in fondo nel blogroll se ho abbastanza tempo, siete grandi!
Bacioni!
Per Luca e Sabrina, parlavo degli eventi che si terranno per i 150 anni del'unità d'Italia,non lo sapevate? Anche se l'atmosfera a Torino dopo il voto a Mirafiori è piuttosto tetra.Baci.
RispondiEliminaBel risotto, provo a farlo:-)
Ma che bello il vostro risotto in verde!
RispondiEliminaCiao, eccomi qua, con calma a godermi la lettura, la ricetta e la presentazione che adoro, a volte basta poco per dar lustro a quello che c'è nel piatto..anche l'occhio.....ma Sabrina, tu mi devi spiegare una cosa : come fai ad andare sulla sabbia con i tacchi? Io avrei già dovuto sostituire menischi e legamenti :-D
RispondiEliminaUn bacione a tutti 2 :-)
Prelibatezze per il palato , apprezzate come il saluto di un amico lontano , come un logo che non si dimentica, come pagina di poesie " LE DOLCI PAROLE DEL CUORE .
RispondiEliminaIndimenticabile ......