AS FAR AS THE SEA CAN COME. A TIDAL WAVE INTO MY OVEN

CONTEMPLANDO IL MARE NEL FORNO, LASAGNE AL RAGU' DI PESCE.

MEME & PREMIO

LASAGNE AL FORNO DI SALMONE, SEPPIOLINE E PANGASIO

Ingredienti

1 cipolla

1 costa di sedano

1 carota

200 gr di filetto di pangasio tagliato a striscioline

200 gr di salmone affumicato tagliato a striscioline

300 gr di seppioline

100 gr di vongole sgusciate

150 gr di filetto di merluzzo tagliato a striscioline

80 gr di tonno all'olio d'oliva in scatola

100 gr di piselli

olio extravergine d'oliva

peperoncino

mezzo dado vegetale

aglio

maggiorana

santoreggia

1 pizzico di semi di anice

sale

mezzo bicchiere di brandy

una decina di foglioline di basilico fresco

Per la besciamella

500 ml di latte

80 gr di burro

50 gr di farina o in base alla densità voluta

un pizzico di noce moscata

20 gr di parmigiano grattugiato

un pizzico di sale e di pepe

Mentre Luca tira la sfoglia, io preparo una bella besciamella cremosa.

A questo punto non rimane che preparare il ragù bianco di pesce. In una padella capiente facciamo rosolare in un filo d'olio extravergine d'oliva il trito di cipolla, sedano e carota. Quando il profumo di soffritto riempie la cucina, aggiungiamo tutto il pesce ad eccezione del tonno e del salmone. Verso metà cottura aggiungo i piselli, una macinata di aglio e il mezzo dado. Insaporiamo con la maggiorana, la santoreggia, il peperoncino e col pizzico di semi di anice. Uniamo il tonno sgocciolato. Mescoliamo il tutto e sfumiamo con il brandy.

Il ragù è pronto.

Mettiamo l'acqua a bollire in una pentola. A bollore raggiunto, aggiungiamo il sale e versiamo le strisce di sfoglia una ad una. Le scottiamo per un minuto scarso, le scoliamo e le facciamo asciugare.

Prepariamo una teglia, Luca ne imburra il fondo con un sorriso di soddisfazione. A questo punto stendiamo strati di lasagne, besciamella e ragù di pesce, aggiungendo per ogni strato anche il salmone tagliato a striscioline e qualche fogliolina di basilico fresco, appena colto dal nostro orticello in terrazza.

Infiliamo la teglia nel forno caldo e lasciamo cuocere per circa 40 minuti. Il profumo che aleggia in cucina è un invito a tavola che non si può rifiutare. Una bottiglia di Roero Arneis accompagna il ricco piatto..... oggi il piacere ha la forma e il sapore delle nostre lasagne!

MEME "SETTE COSE PERSONALI E SETTE COSE IN GENERALE DA SALVARE"

Le cinque e mezza del pomeriggio, la lavatrice che va, il bricco del tè sul tavolo, ad ogni sorso ingoio il sapore dell'arancio e della cannella ed il colore dell'autunno. Un velo di foschia che cade sul grosso abete là fuori, perle di sorrisi oggi, dopo l'altalena di emozioni, l'ebbrezza, l' ansia e l' attesa, che mi hanno travolto la settimana scorsa, dense come una spessa mano di vernice fresca. Una sensazione fisica che non sono in grado di definire. Mi sono sentita fragile e mi sono vergognata della mia fragilità, poi il lieto fine, il progetto a cui tenevo è andato in porto. Luca ne era convinto fin dall'inizio, ma ha sopportato stoicamente il mio stato di apprensione. Il tegame sul fornello profuma di buono, ho corso tutto il giorno, che bella sensazione tornare a casa, precipitare fuori dalla divisa del lavoro, uscire dall'ingorgo delle automobili in code di paziente attesa.
Aspettando Luca inizio a rispondere al Meme di Claudia che JaJo, per primo e poi Danea, Manu e Lo, ci hanno passato. Sembra facile, ma non lo è. Sette cose personali che salverei..... nella mente ne ho valigie intere, ma eccomi pronta a svuotarle e a riempirle con quello di cui non potrei fare a meno.

- Su tutto, Luca, dal nostro incontro ad oggi. Ogni singolo momento, ogni paradiso ed ogni inferno toccato, sfiorato. Se penso al futuro so che ha la sua faccia. E così inizio da qui e
nella valigia inizio a stipare giorni, viaggi, sogni, emozioni, liti, progetti, ogni cosa che abbiamo fatto insieme, tutte, proprio tutte. Persino le più piccole, le più quotidiane, quelle che a volte si tende a dare per scontate. Per me sono talmente preziose, a volte mi capita di pensare a quanto è bello sapere che anche oggi, domani, dopodomani per quanto possa essere stata una giornata dura o nera, arriverò a casa e Luca sarà lì o starà arrivando. Salverei ogni notte, il nostro letto e anche ogni peccaminoso pensiero.

- La Memoria, salverei la mia memoria, fotografie di attimi, di ricordi, di esperienze, di indelebili segni, marchi, parole, frasi, sguardi.

-Salverei ogni libro che ho letto, tutti i miei cd, molti dei quali introvabili, perle reperite al di fuori dei soliti circuiti commerciali; salverei tutti i concerti che ho visto, in particolare quello dei Manic Street Preachers alla Wembley Arena, quello degli Oasis a Glastonbury, dei Suede a Finsbury Park e quello dei Depeche Mode a Bologna. Salverei la mia collezione di film, "Piovono Pietre" è il primo e poi una serie infinita, dai bianco e nero italiani a film di forte impatto emotivo come "Head On" , "Guy" o "Rosetta" e mi fermo qui. Salverei tutte le fotografie, attimi colti, che scorrono lungo il nastro del tempo. Salverei la mia voglia di scoprire quello che ancora non conosco, quello che ancora deve essere scritto, cantato, composto, quello che riesce a scivolarmi addosso e a vestirmi come se fosse una seconda pelle.

- Salverei Londra e quello che ha rappresentato. Mi ha fatto conoscere me stessa. Mi ha fatto diventare quello che sono. Salverei ogni persona che ho conosciuto e che ha camminato con me, sullo stesso lato della strada. Salverei ogni suo colore, ogni ricordo, quel senso di libertà, quasi artistico, quel melting pot, quel vivere col battito perennemente accelerato, eccitato, quella voglia di vivere, di esserci, sempre, dovunque. E su tutto il vitale respiro dell'apertura mentale.

- Cosa più frivola, salverei il mio guardaroba, soprattutto i capi e gli accessori che amo di più. Miniabiti, gonne, giacche, top, jeans, biancheria intima, cinture (ne ho una vera collezione) , sandali, scarpe col tacco, trainers, stivali, autoreggenti (odio i collant!!!!), collanine, braccialetti, orologi.

- Salverei tutti i regali di Luca, in particolare un anello che ha disegnato lui per me. Una massiccia fascia d'oro e il nostro amore inscritto dentro, il nostro marchio a fuoco, il nostro logo, il nostro sogno. E' la cosa più preziosa che ho e non me ne separerei mai.

- Salverei i sogni e tutti i sorrisi che si disegnano a fior di labbra sul mio viso e su quello di Luca ogni volta che parliamo dei nostri sogni, li salverei per realizzarli, insieme a lui. Ne abbiamo uno, grande, e sento che diventerà realtà.
Salverei i miei sogni di bambina, le paure che avevo allora, li salverei per ricordare chi sono, com'ero e come sono diventata e anche semplicemente per sorridere. Salverei tutte le mie prime volte, i miei fallimenti, le mie cadute, mentre cercavo di imparare a volare.
Salverei l'irrazionalità e la razionalità che convivono in me, in una sorta di precario stabile equilibrio.

E veniamo alle sette cose generali che salverei.

- Salverei l'amore verso me stessa, verso Luca che è l'altra parte di me e l'amore verso gli altri. Quella sorta di delicatezza che mi appartiene e che mi impedisce di ferire le persone, anche quando non meriterebbero troppi riguardi.

- Salverei gli spettacoli della natura, il crepuscolo, il tramonto, un fiocco di neve, la pioggia battente, un temporale notturno, il mare in tempesta. Ciò che è selvaggio, incontaminato, di una bellezza tale da mettere i brividi. Salverei i viaggi, le partenze e il senso di nostalgia che mi assale ogni volta che torno.

- Salverei la libertà di espressione, di essere, di fare, di pensare. Ma la censura si annida ovunque e imbavaglia e infila il guinzaglio a chi cerca di uscire dal coro.

- Salverei l'originalità, la creatività in generale. La poesia. L'arte. Il mondo interiore, quel territorio sommerso che abbiamo dentro. Che pulsa, che tace, che urla, che si aggroviglia, si dipana e che io chiamo "cuore", il posto più mio.

- Salverei il contatto fisico, l'attrazione, la seduzione, la femminilità, l'abbandono, la lentezza, scriverei un elogio alla lentezza. Spero di non scandalizzare nessuno con quello che sto per dire, cosa che sono sicura che non farò, salverei i preliminari. E la passione.

- Salverei il tempo libero, le pause, i giorni liberi, le soste.

- Salverei le certezze, le sane abitudini e persino i vizi, i piccoli innocui vizi che ognuno di noi ha. Salverei anche i difetti, per quanto non amo usare questa parola per definirli. I difetti sono ciò che ci rende più umani, sono parte di noi, sono noi. Non sopporto le persone che si ritengono perfette o che magari lo sono, nella loro testa o in quella degli altri. Sempre sicuri di sè, sempre forti, sempre inattaccabili, inossidabili, imperturbabili. Deus ex machina in ogni situazione, sempre dalla parte giusta. Tra le cose che amo negli altri ci sono, anche e soprattutto, la sensibilità, la fragilità, la capacità di commuoversi, di provare sentimenti forti, intensi. Salverei i vertici e i fondali.

Ho già esaurito i sette bonus, ma voglio trasgredire, aggiungendo un'ultima cosa.
Salverei l'odore del minestrone che faceva mia nonna. E' rimasto impresso nella mia memoria, sebbene siano passati anni dall'ultima volta che l'ho sentito. Mi basta chiudere gli occhi. Il minestrone di mia nonna...... come le Madeleines per Proust.

JaJo, ma cosa mi stai facendo fare. Sette cose da salvare, da mettere via. Scriverò solo sette volte il nome di Sabrina ed altre sette volte lo sottolineerò. E’ dalla prima volta che ho letto quanto hai scritto nel tuo Meme che cerco nelle mie “cose”, qualche cosa che non sia Sabrina. Chiedere a me di mettere via qualche cosa, quando mi “vanto” di poter fare a meno di tutto ciò che è materiale? Ok, ora inizio a mettere via nel mio cassetto delle cose preziose!

-Metto via la mia Sabrina, con il suo sorriso e la sua voglia di vivere. Metto via il ricordo del nostro incontro. Metto via il primo regalo di compleanno che mi ha fatto. Metto via il primo bacio, un bacio che le rifiutai la prima volta che l’ ho conosciuta ma che lei riuscì a rubarmi. Metto via le litigate. Metto via le lacrime che mi ha fatto scivolare sul viso. Metto via i problemi che le creo. Metto via la mia vita per la sua. Metto via il nostro futuro assieme. Metto via l’ attimo infinito in cui mi si è fermato il cuore quando mi ha detto ti amo e voglio vivere con te per tutta la vita. Metto via……

-Metto via i miei sogni. Quelli da bambino in cui mi sedevo sulla trave del portico in costruzione dove mi nascondevo per fumare una sigaretta rubata a mio padre. Dove guardavo un tramonto rosso. Le nuvole prendevano fuoco. Faceva freddo e poi sarebbe scesa la nebbia. Un mantello grigio che mi nascondeva dalla realtà che mi sarebbe aspettata. Di un futuro che senza Sabrina sarebbe finito chissà come. I sogni da grande, i progetti che spesso si fanno solo sulla carta e che bastano 300 euro per realizzarli e poco altro ancora per mostrarli a tutti.

-Metto via la mia tromba. E’ là nel suo astuccio. Muta. Avevo undici anni e ci soffiavo dentro e….. suonava. Banali cià cià cià. Musica da balera, valzer, mazurke, boogie. Note lunghe, scale, salti d’ottava. Ora è là, nel silenzio ma quei ricordi, ogni volta che la guardo mi tolgono trenta e passa anni. La guardo e non posso fare a meno di sorridere.

-Metto via i miei occhiali. Senza di loro la vita è grigia. Le forme non sono nitide ed anche il sorriso di Sabrina mi sarebbe tolto. Ma, la fortuna di essere miope fa sì che da vicino lo vedo benissimo…..e chi vuole intendere in tenda e gli altri in roulotte.

-Metto via le barzellette di Gino Bramieri, quelle in bianco e nero. Pulite anche quando diventavano “spinte”. La comicità intelligente, senza volgarità pilotate, senza bisogno di condirle con bestemmie o parolacce. Sono le prime che ho imparato, sono le prime con cui ho imparato a ridere.

-Metto via le canzoni di Rino Gaetano. Un poeta, un comico, un artista. Quelle canzoni che ti hanno fatto pensare. Quelle canzoni che se le ascolti oggi ti accorgi che nulla è cambiato.

-Metto via mio Padre. Mi è mancato nel momento più importante della mia vita e che sicuramente mi avrebbe evitato di commettere tutti quegli errori che ho fatto fino a che non ho conosciuto Sabrina. Su di lui potrei scrivere ore ma preferisco tenermi dentro e coccolarmi la sua figura.


Salvare qualche cosa di “generale” è ancora più difficile, ma qualche cosa bisogna scrivere no!

-Metto via il Mondiale del 1982. Ero a Roma a passare le vacanze della Leva. Quel modiale è l’insieme di tutti i ricordi che ho di quel periodo. Quelli belli e quelli brutti. Non ne rinnego nessuno.

-Metto via i Viaggi. Scoprire gente nuova, posti nuovi. Vedere la luce del sole sorgere da panorami diversi. Le città, i paesi, le campagne, i monti ed i mari. I capolavori dell’uomo nelle piccole e grandi opere. L’architettura. Quella brutta, quella bella ma soprattutto quella soggettiva.

-Metto via la Radio. Che bella la televisione, se chiudo gli occhi mi sembra la radio…… Notizie, musica, risate, il tutto senza l’ausilio travisante delle immagini. Ho iniziato ad ascoltare la radio in bottega da mio Nonno. Lui faceva il barbiere ed io, durante il periodo estivo, stavo con lui e gli facevo da garzone. Radio Capodistria, ecco come si chiamava! Era sempre sintonizzata su quella stazione! Poi la Domenica era il turno di Alto Gradimento e della Corrida. Il pomeriggio con Tutto il calcio minuto per minuto e la schedina sotto mano. Ora mi tiene compagnia in auto durante tutti i chilometri che faccio per lavoro e per divertimento. Senza la radio non mi sarei fatta tutta , chiamiamola così, la mia cultura.

-Metto via i Portici di Bologna. La mia città. Non è molto turistica anche perché per i turisti le varie amministrazioni che si sono succedute non hanno fatto nulla per accoglierli. I portici ti consentono di girarla tutta senza bagnarti e la rendono molto romantica. Quando c’è il sole passeggi all’ombra e con il caldo umido che c’è da noi d’estate è una vera manna. Peccato che la stanno rovinando sempre di più. Il centro si sta svuotando di negozi, di persone. I “biasanot”, quelli che si mangiano la notte, sono scomparsi quasi del tutto. Ora, di notte, ci trovi solo ubriachi e drogati. Povera la mia Bologna. Povera la gente che l’amministra e l’amministra male, di qualsiasi colore sia.

-Metto via il tempo liberato. Esatto, non il tempo libero, quello ce l’ hanno solo i ricchi. Noi, esseri normali, il tempo ce lo dobbiamo liberare da tutti gli impegni obbligatori che abbiamo. La giornata è di 24 ore? Ne vogliamo dormire almeno 6? Un’ora per prepararci tra l’uscire e l’addormentarci, un’ora e mezza per il cibo (non si campa d’aria), 8 ore il lavoro (io ne faccio 10 di media), un’ora per gli spostamenti, un’ora per la spesa, i bisogni fisiologici….mettiamo una mezz’oretta, per chi ha i figli almeno un’ora per i compiti (se non di più), un paio d’ore per i lavori di casa e ti rimangono 2 belle ore piene dove se vuoi puoi andare in palestra, metterti davanti alla TV (da dietro non si vede nulla!), leggere, scrivere o….pensare a come utilizzare tutto questo tempo.

-Metto via chi sa sognare. Chi preferisce l’ottimismo al pessimismo quotidiano, anche se la realtà ti farebbe venir voglia di scappare da tutto e da tutti.

-Metto via......E' già l'una di notte, spegnerò il computer, prenderò per mano Sabrina, ci infileremo sotto le coperte e sarò il suo pigiamino.

Ora ci piacerebbe sapere da Anicestellato, Emilia, Velia, Unicornorosa, Lenny, Via delle Rose e Camalyca La Mucca Pazza cosa salverebbero!

MEME che ci hanno passato Verdepomodoro e Manu

Nome:
Sabrina: Sabrina
Luca: Luca

Ti piace il tuo nome o vorresti averne un altro?
Sabrina: sì, mi piace e non lo cambierei, mi appartiene e poi, in qualsiasi lingua del mondo rimane uguale.
Luca: sì, mi piace, non lo cambierei mai

Segno zodiacale:
Sabrina: Vergine
Luca: Leone
Cosa ti piace di più di te?
Sabrina: fisicamente le gambe e le labbra, caratterialmente la sensibilità
Luca: la solarità e la sincerità
Cosa vorresti cambiare?
Sabrina: forse vorrei essere più sicura di me, a volte sono troppo fragile
Luca: fisicamente tante cose, caratterialmente vorrei soltanto essere meno permaloso

Descriviti con tre parole:
Sabrina: solare, passionale, dolce
Luca: sensibile anche se spesso non lo dimostro, schietto ed egocentrico, ma non troppo. Sabrina vuole aggiungere che sono bellissimo e passionale
La cosa più folle che hai fatto?
Sabrina: tante, dalle fughe di casa in piena notte, a 15 anni, per raggiungere il mio fidanzato dell'epoca... questa è la meno folle, a voli Bologna-Londra a sorpresa per potere abbracciare David, una persona molto cara...una volta, con la complicità di Shane, un amico, sono riuscita ad entrare in casa sua e a farmi trovare in pigiama, mentre lui si aggirava in cucina in attesa del caffè e chiacchierava con Shane. Ho fatto capolino chiedendo se c'erano i miei cereali..... è rimasto tramortito perchè non immaginava nemmeno lontanamente che fossi a Londra
Luca: dare fiducia a due soci che hanno fatto solo i loro interessi

Piatto preferito?
Sabrina: tanti, dall'insalata di mare, al filetto al tartufo, alla pasta ripiena e al forno.....
Luca: il fritto in generale e qualsiasi cosa cucini Sabrina

Qual è il tuo primo pensiero quando ti svegli?
Sabrina: ho sonno, voglio dormire, quanto vorrei stare ancora un po' sotto le lenzuola
Luca: forza, si va
Cos'è l'amore??
Sabrina: la luce.... il fulmine.... il fuoco.... il rifugio.... l'estasi.... l'esplosione.... l'implosione.... ogni cosa, ogni colore.... la somma di ogni cosa, di ogni colore.... il sentire, l'essere, il dare, il credere, il senso di appartenenza
Luca: non lo conoscevo fino a quando non ho conosciuto Sabrina. Fino ad allora ho la sensazione di aver sempre mentito anche a me stesso. Se sto vivendo un sogno, non vorrei svegliarmi più. Magia di un sorriso, di un bacio sulle labbra e di un autobus che si allontanava. Di un sms con un invito ad incontrarmi. Di un buon bicchiere di vino. E quella sensazione che ti fa annodare lo stomaco e svuotare la testa. Amore è un filo di seta che regge la vita.

Se fossi un animale saresti??
Sabrina: uno scoiattolo o un cucciolo di cane
Luca: un leone

Cosa volevi fare da piccolo??
Sabrina: da piccola sognavo di diventare una dottoressa e di andare a lavorare presso una Missione, in Africa. Altro sogno, diventare un'hostess e girare per il mondo
Luca: il pompiere. Sabrina sta dicendo che lei ha fatto il corso da pompiere, è vero e l'ha passato alla grande.

Canzone preferita??
Sabrina: Difficile dirne una sola, ma se devo, Love Letter di Nick Cave, ma vorrei aggiungere almeno Lilac Wine di Jeff Buckley.
Luca: la musica a 360 gradi
Film preferito?
Sabrina: Diario di uno scandalo, visto l'anno scorso, ma dovrei citare anche tutto Ken Loach, tutto Hitchcock e tanto altro
Luca: Non è un Paese per Vecchi, La Stangata.... Sabrina sta dicendo che anche a lei è piaciuta La Stangata
Cartone animato preferito??
Sabrina: Candy e Hello Spank
Luca: Goldrake
Con chi faresti un viaggio da sogno??
Sabrina: con Luca sempre, anche in questo momento
Luca: con Sabrina e con nessun altro. Diventerebbe da sogno qualsiasi viaggio

La cosa che rimpiangi di più?
Sabrina: l'essermi fatta condizionare nella scelta della facoltà universitaria da mia mamma, anzi più che condizionare, diciamo che è stata lei a fare la scelta al posto mio
Luca: l'aver dato fiducia a persone che non la meritavano

Libro preferito?
Sabrina: Il Budda Delle Periferie di Hanif Kureishi, Colla di Irvine Welsh, Amrita di Banana Yoshimoto, Lettera al mio Giudice di Simenon per citarne alcuni
Luca: 1984 di Orwell, purtroppo leggo molto poco
Il regalo più bello che hai ricevuto?
Sabrina: un anello disegnato da Luca, dentro al quale è inciso il nostro logo, il nostro amore. E' il mio diamante
Luca: Sabrina. In lei concentro tutti i regali più belli

Ti piace il posto dove vivi??
Sabrina: con Luca sarebbe bello qualsiasi posto, è bello tornare a casa e ritrovarci. Penso che ci troveremmo bene dovunque
Luca: dipende cosa si intende. Per la mentalità che si è sviluppata in Italia, me ne andrei volentieri all'estero, ma per le bellezze del nostro Paese ci sto benissimo e ne sono orgoglioso
L'oggetto che preferisci???
Sabrina: la mia borsa e tutto quello che contiene cioè un'infinità di cose. E poi il computer
Luca: potrei fare a meno di tutto, tranne che di Sabrina. In quanto ad oggetti, non ne ho uno preferito. La cosa di cui farei più volentieri a meno è il cellulare, purtroppo per lavoro mi serve e ne ho addirittura due
Stanza della casa preferita??
Sabrina: la camera da letto
Luca: la camera da letto
La cosa più bella che ti è stata detta?
Sabrina: "Di te non cambierei nulla!" me l'ha appena detta Luca
Luca: "Ti amo"
La liberta è...?
Sabrina: un lusso e al tempo stesso un bisogno primario. Fondamentalmente è essere se stessi a prescindere da tutto e da tutti
Luca: quella cosa che finisce, quando inizia quella degli altri

La cosa più brutta??
Sabrina: la violenza. Personalmente certi traumi psicologici subiti da piccola
Luca: la mancanza di rispetto
Serie tv preferita??
Sabrina: Numbers, C.S.I., Scrubs, N.C.I.S
Luca: Numbers, C.S.I., Scrubs, N.C.I.S., Star Trek e Star Gate

I sentimenti bisogna tenerseli per sè??
Sabrina: non penso che si debbano tenere per sè. So solo che io non ne sarei capace
Luca: no, perchè mai?

Una cosa che detesti?
Sabrina: gli atteggiamenti snob. L'ipocrisia. L'arroganza e la maleducazione
Luca: all'elenco di Sabrina aggiungo chi non spegne i cellulari negli ospedali, nei cinema, a teatro o durante concerti
Hai mai odiato qualcuno?
Sabrina: sì e tanto
Luca: sì
Una cosa che ami fare?
Sabrina: viaggiare, leggere, cucinare e infilarmi sotto le lenzuola con Luca
Luca: bearmi dei tramonti e godere delle albe
Hai paura della morte??
Sabrina: ho paura della morte non tanto mia, quanto di quella delle persone care
Luca: nè sì, nè no. La morte è giusto che faccia paura, ma va considerata, nel modo più positivo, come un traguardo da raggiungere il più tardi possibile.
Ti sei annoiato a rispondere a tutte queste domande??
Sabrina: no, mi sono sentita protagonista di un bel gioco
Luca: annoiato no, ma troppo lungo.

Questa bella intervistina, la passiamo a GràGrà, Rossana, Caty, Astrofiammante, Unicornorosa e TwoStella e Giorgia

La meravigliosa Velia ieri ci ha augurato la buona notte con questo affettuoso riconoscimento. La ringraziamo anche per il bellissimo post che ha scritto. Anche noi, posteremo il nostro weekend ad Orvieto con tanto di foto, comprese quelle scattate nella sua calda e accogliente Champagneria.

Lo passiamo a Verdepomodoro ed a Unicornorosa