venerdì 6 giugno 2008

Rolling about on a savoury bed


Polpettone di carni miste alle erbe aromatiche

Pensa te, mi guardo allo specchio e non mi vedo, Amore se non ti togli da lì davanti non riesco a mettermi il gel….come se non sapessi dov’è la mia testa. Il nostro bagno è stretto e lungo, ma soprattutto è uno solo. La lavatrice, la vasca quella di una volta, i sanitari…non ci si riesce a stare in due. Nonostante le cinque sveglie, Sabrina si è svegliata tardi. Dobbiamo correre. Oggi deve aprire il bar e deve marcare entro le 6 e 15. Sono le 5 e 55. Quando deve fare queste levatacce si puntano le sveglie del cellulare alle 4 e 55, alle 5 e 05 ed alle 5 e 15. Quella di riserva alle 5 e mezza e quella del “se non ti alzi subito…” alle 5 e 45. Di solito sono io che con fare da caserma la faccio scendere dal letto , ma questa volta, e non è la prima, le devo aver spente dormendo. Quando apro gli occhi, sono già i 50 ed è tardissimissimo. “Dai muoviti, forza giù dal letto che se no marchi in ritardo. In questi momenti non capisco come faccia il fisico a reagire con quella violenza. Ti scopri e scatti. La corsa al bagno per sciacquarsi il viso con l’acqua gelida del mattino, il viso si distende e si contrae, la schiena subisce un trauma per i brividi che vi scorrono. Una veloce spazzolata ai denti, i capelli da sistemare, il trucco…..troppo tardi, te lo fai mentre io guido. Di corsa alla macchina. Va in moto al primo colpo. Subito per strada. Per arrivare alla casa di cura, c’è un rettilineo di 4 chilometri, svolta a destra, altro rettilineo, un semaforo, ancora dritto, altro semaforo, rotonda, dritto, svolta a sinistra, due rotonde, svolta a destra , svolta a sinistra , 300 metri e siamo arrivati. Sono circa dodici chilometri ed oggi li abbiamo fatti in 8 minuti. Da ritiro immediato della patente. Per fortuna che i semafori non vanno e la strada che percorriamo ha sempre la precedenza. Fatto, piccola delusione, il marcatempo è avanti di un paio di minuti e….ma si che ce l’abbiamo fatta…per pochi secondi.
Sì, per pochi secondi, ma sono già stanca prima di iniziare a lavorare, già ci metto un po’ a carburare appena apro gli occhi. I miei risvegli ideali sono dolci e lenti e me li posso permettere molto raramente. La frenesia di stamattina e la corsa quasi disperata col marcatempo come traguardo, mi hanno succhiato le poche energie che avevo. Cinque minuti ci ho messo per prepararmi, Luca ancora meno. Ho indossato al volo dei pantaloncini color sabbia, una maglietta bianca, uno dei miei giacchini preferiti, una sorta di sahariana aderente e dei sandali color oro che non riuscivo ad allacciare ed allora mi è venuta in mente una frase di Charles Bukowski che a suo tempo mi è rimasta impressa. Suona più o meno così…..Non sono le cose importanti che mandano un uomo al manicomio, la morte o l’omicidio, l’incesto, il furto, l’incendio, l’inondazione, quelli se li aspetta. No, è la continua serie di piccole tragedie, che manda un uomo al manicomio….non è la morte del suo amore, ma il laccio della scarpa che si rompe quando ha fretta.
Ho infilato alla rinfusa un po’ di trucchi in una trousse, mi sarei truccata in macchina, mentre Luca guidava. E’ stata un po’ un’impresa farlo perché mi sembrava di essere su un circuito da rally per come teneva le curve, accelerava e decelerava, ma alla fine ce l’ho fatta e il risultato non è stato poi così male. Il rimmel però me lo sono messo davanti ad uno degli specchi del bar, questa operazione richiede un po’ di stabilità, altrimenti mi sarei ritrovata con delle sbavature un po’ troppo dark. In pochi minuti ho sistemato le brioches nel banco-vetrina, ho scaldato tutti i macchinari, registrato le temperature dei frigoriferi, acceso la lavastoviglie, sistemato quello che c’era da sistemare, insomma ho fatto tutto, dovevo solo salire nello spogliatoio per indossare la divisa bianca e verde. Luca è lì fuori che aspetta di vedermi uscire, guardo l’orologio e c’è tempo per fumarci una sigaretta in due, a noi piace dividerci le cose, così come mangiare nello stesso piatto, a volte. Usciamo e ci fermiamo sulla scalinata, Luca ha gli occhi segnati dal sonno, mi fa tenerezza e mi dispiace che si sia dovuto alzare anche lui così presto, ma se non fosse stato per lui non so a che ora sarei arrivata al lavoro. Ci accendiamo una winston blu e nel frattempo arriva una mia collega, ma soprattutto una mia carissima amica, l’ Antonella. Si ferma con noi e si accende una marlboro rossa, non so come faccia a fumarle quelle sigarette! Scambiamo due parole, bacio Luca e salgo nello spogliatoio con l’Antonella. Mi cambio, scendo sei piani di scale, odio gli ascensori quando non arrivano mai, entro nel bar e….apriti sesamo, su le serrande, pochi attimi e sono aperta e ho già la fila di clienti, pazienti, colleghi, tutti affamati, tutti in attesa di un caffè. Quante occhiaie! Abbiamo fatto le ore piccole stanotte! Timidamente si fa avanti anche Luca, si mette in fila, so già che berrà un caffè, glielo preparerò con amore. Il suo più di tutti gli altri. Mentre appoggia la tazzina vuota sul bancone, mi fa un sorriso, mi dice “ci vediamo più tardi” e mentre si allontana soffia un bacio nella mia direzione. Sorrido e lo guardo uscire. La giornata scorre veloce e frenetica, riesco a malapena a bermi un caffè, ho la fila perenne, però sto bene, parlo, rido, conosco i nuovi arrivati, mi raccontano degli interventi che devono fare, mi chiedono se sono già stata al mare perché mi vedono abbronzata, me lo chiedono così tante volte che rispondo automaticamente ormai, altri mi fanno i complimenti per il blog o mi fanno complimenti per altre cose, altri ancora sono vecchie conoscenze che tornano per fare terapie o per fare qualche altro intervento e puntualmente mi chiedono perché non sono in reparto, effettivamente mi destreggio tra il bar e il reparto di chirurgia, quasi fifty-fifty. Così non mi annoio. Non mi piace annoiarmi. Ho recuperato tutte le energie che stamattina latitavano, addormentate in qualche mio angolo recondito. Mi sento in forma, eppure ho dormito poco e la notte scorsa abbiamo fatto tardi, ma era venerdì. Chissà Luca come sta. Riesco a chiamarlo, ho pochi secondi, il tempo di chiedergli se è in coma. Mi dice che ha un mal di testa che non gli sta dando tregua e che gli manco tanto. Per tirarlo su gli dico che stasera ho un’idea fantastica su cosa cucinare. Un polpettone speciale. E’ curioso di sapere, ma sul più bello devo riattaccare, mi stanno reclamando a gran voce e non posso rimanere nel retro, perciò riattacco. Tanto fra un po’ so che lo vedrò arrivare. Mi verrà a rapire e mi porterà via. Che bello essere rapita così!
Archiviato il lavoro, siamo fuori, all’aria aperta. Luca mi chiede dettagli sul polpettone speciale, è quasi basito perché sa che non vado pazza per il polpettone. Ma questo è speciale, gli dico. Si fida. Mi dice che si fida a occhi chiusi. Allora dobbiamo andare a cercare gli ingredienti che ci occorrono, cominciamo dal mercatino rionale, lì troveremo sicuramente degli asparagi e poi andremo alla macelleria di Quarto Inferiore per i tre tipi di carne macinata che ci servono. Luca guida e mi stringe la mano.

Ingredienti per il polpettone

200 gr di polpa macinata di vitello
200 gr di macinato di maiale
200 gr di macinato di petto di pollo
200 gr di asparagi
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
3 cucchiai di erbe aromatiche miste tritate (salvia, rosmarino, timo, alloro)
1 uovo
vino bianco
brodo di dado vegetale
olio extravergine d’oliva

sale
pepe


Abbiamo mescolato i tre tipi di carni macinate. Luca ha tagliato a pezzetti gli asparagi, eliminando la parte più dura. Me lo avrà chiesto venti volte qual'era il punto in cui doveva troncarli. Nel frattempo ho tritato l’aglio e lo scalogno, li ho fatti appassire in una padella insieme ad un po’ di olio extravergine d’oliva e quando Luca ha finito di tagliare gli asparagi, abbiamo versato in padella anche quelli. Li abbiamo fatti rosolare e abbiamo poi unito un mestolo di brodo di dado vegetale. Luca ha insistito sul fatto che sarebbe stato meglio se l'avessimo fatto noi, con tutte le sue verdure, ma il tempo è sempre troppo poco. Circa dieci minuti e gli asparagi sono pronti. A questo punto Luca si è offerto volontario per impastare. Alla carne trita abbiamo unito l’uovo, due bei pizzichi di sale, una macinata di pepe, le rondelline di asparagi e tutte le erbe aromatiche tritate. Luca ha amalgamato il composto per bene. Gli abbiamo dato la forma di un rotolo e l’abbiamo adagiato su una pirofila con un filo d’olio extravergine d’oliva. L’abbiamo messo in forno a 200 gradi e l’abbiamo fatto dorare su entrambi i lati. Abbiamo aggiunto un po’ di vino bianco, circa mezzo bicchiere. Quando il vino è evaporato ho versato sul polpettone un mestolo di brodo e ho guardato l’orologio. Da questo momento ci vuole un’ora di cottura, ovviamente bisogna girare di tanto in tanto il polpettone, irrorandolo se necessario, con un po’ di brodo. Una volta tolto dal forno, l’ho tagliato a fette un po’ spesse e insieme al mio Luca abbiamo impiattato.
L’abbiamo mangiato di gusto, un polpettone speciale, sfizioso, goloso e delicato. L’abbiamo accompagnato con un rosso, il nostro amato Ruchè. Luca spera di ritrovarlo presto in tavola, a dire il vero anch’io. Voto altissimo.

Meatlof with 3 types of minced meat and aromatic herbs



Good heavens!.... I look at myself in the mirror and I can't see a thing...."My love, I can't put the gel on my hair, if you do not move away from here"....as I didn' know where my head is. Our bathroom is narrow and long, but is just one. There are a washing machine, a bathtub, a wash basin, a bidet and a water closet so...how you can imagine it's a little place to stay in. Despite the five alarm clocks, Sabrina has woke up late this morning. There's nothing to do, we have to run and run fast. She has to open the coffee bar this morning and has to get there at 6.15. It's five minutes to six now. It is my duty to wake her up , usually. I have to sound the reveille every morning but I suppose I have switched off the alarm as I was sleeping. It's late, too late. In these moments I don't understand how the body can react with this violence in so little time. We got up, it's a kind of race to the bathroom to wash our faces with icy water. Our faces are stretching and shrinking, we are shuddering all over. We brush our teeth, tidy up our hair and...."Sabrina, there is no time to put on some make-up before going out, you're gonna do it while I'm driving!". We get into the car finally. It's about 12 kilometers to reach the hospital where Sabrina works and we got there in 8 minutes, we definitely set a speed record, risking the revocation of my driving licence. Fortunately that the traffic lights are not working yet, it's early in the morning, and we run along a road that has always right of way. We have made it...for a few seconds....just in time for the time-keeper.
Yes, just in time for a few seconds, but I'm already tired before I start working. I need some time to wake me up. The awakenings I love, are sweet and slow so I can allow myself this privilege now and then. All this frenzy and the almost desperate race to the time-keeper' s finishing line have sucked the few energies I had. In five minutes I was out of bed and ready to go. I have worn a pair of sand-coloured shorts, a white shirt, one of my favourite jackets, a sort of saharan jacket and golden sandals that I wasn' t able to lace up because I was in a mad hurry. This thing reminded me of a quotation by Charles Bukowski that impressed me in the past. It sound more or less this way:
It’s not the large things that send a man to the madhouse. Death he’s ready for, or murder, incest, robbery, fire, flood…no, it’s the continuing series of small tragedies that send a man to the madhouse…not the death of his love but a shoelace that snaps with no time left ....
I put on some make-up in the car, while Luca was driving. It was not so easy because it seemed to me to be on a rally circuit, but the final result was not that bad. I put on everything but the mascara. I needed some stability so I preferred to put it on staying in front of a mirror in the coffee bar. In a few minutes I placed the brioches and muffins in their showcase, I warmed the coffee machine up, registered the temperatures of refrigerators, switched on the dishwasher, placed what was to be placed, in a few words I did all I had to do. I just had to go to the dressing room and change my clothes. Luca was out there waiting for me to see and kiss and there was even time to smoke a cigarette. We went out and paused on the stairway lightning a Winston Blue for the two of us. We like to divide things, like eating in the same dish, sometimes...it's so romantic! As we were out there here she came my dearest friend, her name is Antonella. She stopped a little with us and lighted a red Marlboro, I don't know how she can smoke those cigarettes! I kissed Luca and go up to the dressing room with my friend. I put on my beautiful uniform and went and open the coffee bar. It's work time!!!! I have just opened and I have lots of customers, patients, colleagues waiting for me and they are all hungry, all waiting for a coffee or one of my cappuccinos. Luca is joining the queue, I already know he wants a strong cup of coffee. I'll prepare it with love. His coffee more than all the others. He put his empty cup on the counter, makes me a smile, says "See you later, my love" and blows a kiss towards me. This is a frenzy day, I can hardly drink a cup of coffee, there are too many customers and I'm alone, but I'm fine, I'm speaking and laughing all the time. Some people make me compliments for my blog and for other things such as my tanned skin. Other people continue to ask me why I do have to work at the coffee bar at times. Usually I work in a surgery ward but I love the coffee bar stuff too. I'm not bored this way, I need to change sometimes, yes I need to change my uniform, my act, my play and things like that. I feel energetic now, I have recovered all these energies I missed early in the morning. We got to bed very late last night, but it was Friday. I call Luca, he has a terrible headache and would like to go to bed and sleep with me. He tells me he's coming and pick me up, to be honest he says that he will get there and kidnapp me. What a wonderful thing to be kidnapped by the man you love! I finish my working time, Luca is close to me. We go out of the hospital and I tell him I want to cook a special meatlof (polpettone) for dinner. He is surprised because he knows that I'm not mad for meatloaf. Yes, it's true, but this one is a special one. He trust me. He says that he trust me blindly. Then we go to seek all the ingredients we need. We start by the Local marketplace, there we will find certainly some asparagus. Later we have to go to the butcher' shop to buy the three types of minced meat that we need for our meatlof.

Ingredients for meatlof

200 grams of veal minced meat
200 grams of pork minced meat
200 grams of chicken breast minced meat
200 grams of asparagus
1 scallion
1 clove of garlic
3 tablespoons chopped mixed fresh aromatic herbs (sage, rosemary, thyme, bay leaves)
1 egg
white wine
some vegetable stock
extra virgin olive oil
salt
pepper


We have mixed the 3 types of minced meat. Luca has cut asparagus into pieces after having removed their hardest parts. In the meantime I have minced 1 clove of garlic and 1 scallion. I make them browning in a pan where I put some olive oil. When Luca has finished cutting asparagus, we put them into the pan and let them cook. After five minutes cooking we add some vegetable stock. Approximately ten minutes and asparagus are ready. Luca has volunteered for kneading everything: minced meats, scallion, garlic and asparagus. We add an egg, some salt, a little bit of pepper and all the chopped aromatic herbs. We blend all these ingredients and later we shape a roll, it will be our meatlof. We put it into the oven, lying it on a pan with a little of extra virgin olive oil.
We set the temperature of our oven at 200°. We brown our meatlof on both sides, later we pour about half glass of white wine. When wine is evaporated I add some vegetable stock and I look at my watch. It takes 1 hour cooking. We must turn our meatlof from time to time, sprinkling it with some vegetable stock if necessary. When it' s ready I cut it into some slices. We have heartily eaten this meatlof, really enjoyed this meal. Very special, soft, tender and tasty. We have drinked a red wine called Ruchè, it's one of our favourite wines.

17 commenti:

  1. Ahhh! Its meatloaf. But I like the Italian name for it. Far more glamarous.

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  2. Ciao sabrina anche non e molto che ci siamo lasciate mentre sto cucinando sono venuta a trovarti ,o la morte nel cuore sabrina tu sai il perchè il solo pensiero che non lavorerò più nella casa di cura dentro mi annienta mi sta aprendo in due ,anche se fuori o sempre il sorriso,se questo avverrà veramente ti giuro non aprirò più il mio cuore ad altre amicizie perchè non e solo il lavoro che perdo ma il vivere quotidianamente con te ,viviana,concetta,donatella,roberto,sabrina l'altra ,monica bionda ,elisa,tutti insomma come faccio a ricominciare tutto da capo il lavoro si trova se uno vuol lavorare ,ma i rapporti umani quelli non si trovano cosi con uno schiocco di dita ,non piangere però leggendo queste parole sai la vita e dura ma con me penso che stia un pò esagerando non credi?ciao bella ci vediamo al lavoro domattina illumina la mia giornata con un tuo sorriso quando arrivi e non con quel faccino triste che ai da quando sai che mi lasciano a casa per termine di contratto salutami luca CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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  3. Lo sai che io non mi do mai per vinta, fino all'ultimo continuo a credere e a lottare, fallo anche tu, uno spiraglio c'è, piccolo sì, ma smetteranno di piovere pietre, non credi? Arrivare col sorriso? Ci provo! Ci vediamo domani e parliamo più approfonditamente, ma non chiudere mai il tuo cuore. Non perdi nessuno di noi!
    Un bacio
    Sabrina &Luca

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  4. mi hai lasciato con il fiato sospeso con il tuo racconto...ma alla fine è andato tutto bene:-) il polpettone ha un aspetto magnifico ma...ti devo chiedere una cosa...senza aggiunta di un pò di pane ammollato e strizzato la consistenza non è dura e nghiummosa...tipo hamburger?....un baciotto e buona serata
    Annamaria

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  5. Dear Glamah, do you prefer POLPETTONE? Maybe you'right, it sounds more glamorous cause it gives a metaphoric connotation too! Polpettone means something like a mixture, a blend, a little of everything, yes it's nice!
    Lots of love
    Sabrina&Luca

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  6. Cara Unika, questo polpettone mi ha incuriosito subito proprio per l'assenza di pane ammollato o grattugiato. Risulta molto più leggero, le erbette aromatiche gli donano un delizioso sapore e ti assicuriamo che non è assolutamente duro, nè asciutto. Rimane tenero.
    Buonanotte, anche se è ancora presto per andare a dormire!

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  7. ha un'aria molto invitante e gustosissima.....immagino che gli abbiate fatto la festa....:-))))
    ciaoooo!

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  8. Puoi dirlo, l'abbiamo mangiato tutto, io e Luca e ne avevamo ancora voglia!
    Buon sabato cara Astrofiammante, cosa farai di bello?

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  9. Non so quanto tempo è passato da l'ultima volta che ho fatto o mangiato un polpettone.
    Questo mi fa venire l'aqualina (???) in bocca.
    Please excuse my spelling ;)
    Thanks for the visit!

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  10. Dear Joanne, your italian is almost perfect! E' davvero da acquolina, è un piatto che ci ha appagati! It has appeased our hunger!
    Have a good night...

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  11. grazie d'essere passati.
    e buon polpettone a tutti!

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  12. ehi ragazzi, sono passata a trovarvi, che bel blog avete, complimenti!!! e che bel polpettone!!!

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  13. e'davvero molto invitante questa ricetta,conto di farla in settimana,poi vi faccio sapere il risultato finale ;)

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  14. E' una ricetta molto interessante,da provare presto.
    Ciao

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  15. mi piace molto questo polpettone da provare sicuramente buona domenica

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  16. Il polpettone e' la mia rovina, potrei mangiarne a quintali. Se poi mi dite che questo e' speciale, allora lo devo proprio fare!!!!

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  17. Berso, grazie della visita eh...se ci dai l'indirizzo del tuo ristorante magari veniamo a trovarti. Bologna-Parma è poco più di un'ora di macchina. Dai che poi ti recensiamo!

    Dora, grazie e buona domenica!

    Mirtilla, provalo, ne rimarrai entusiasta!

    Lenny, facci sapere come ti è venuto!

    Marcella Candido Bianchetti, che piacere averti conosciuta!

    Imma, cara Imma, mangiane finchè vuoi, questo polpettone non sarà la tua rovina.

    Baci8 a tutti

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Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

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