sabato 10 maggio 2008

Italian flag salad

Italian flag salad

Thanks God.....it's Saturday.....oggi non lavoro e nemmeno Luca. In compenso domani pomeriggio ritorniamo, io ad indossare la divisa e lui a fare preventivi, è domenica ma a me tocca il turno del pomeriggio, mentre Luca approfitta del fatto che non potrò essere con lui, per portarsi avanti coi suoi lavori. Gli avrò ripetuto mille volte che odio, fortemente odio, lavorare la domenica pomeriggio. Luca mi manca troppo e il tempo non passa mai. Oggi però è il giorno che aspettavamo, che bello ritornare a godere del piacere che dà il non dovere svegliarsi alle sei del mattino per poi uscire di corsa di casa con gli occhi ancora pieni di sonno e di sogni! Oggi andiamo in giro per sagre. La settimana scorsa avevamo letto sul giornale della Festa dei ciliegi in fiore, a Vignola....a chi non piacciono le ciliegie? Avevamo deciso di andarci. Stamattina poi, mentre facevamo colazione al bar La Vela, sfogliando il quotidiano, abbiamo letto che ad Anzola dell'Emilia c'era un'altra sagra, quella del pesce. Perchè non andare ad entrambe? Arriviamo a Vignola e sorpresa, troviamo il paese semideserto, della Festa non c'è traccia. Una smorfia di delusione sulla faccia di tutti e due e per un attimo me la prendo con chi ha scritto sul giornale la notizia di una sagra inesistente. Facciamo una passeggiata nel centro storico, ci fermiamo in un bar per bere un caffè, fumare una sigaretta, rosolarci al sole e decidere dove andare. Si sono fatte le undici e mezzo, risaliamo in macchina e partiamo direzione Bologna, ma non abbiamo voglia di ritornare a casa. Ci fermiamo a Bazzano, c'è il mercato, ma sta chiudendo i battenti, poco male, non c'è niente che mi piace. Ci fermiamo invece a guardare le piantine di basilico, rucola, fragole, pomodori, le vorrei tutte. Abbiamo il balcone pieno di vasi di menta, basilico, prezzemolo, salvia, timo, maggiorana, origano e rosmarino e le piantine stanno crescendo rigogliose. Luca mi dissuade dal prenderne altre in questo momento, lo faremo un'altra volta. Ha ragione. Giriamo l'angolo e ci troviamo davanti ad un banco che espone prodotti biologici, confetture, succhi di frutta, composte e pane. Noi non mangiamo quasi mai il pane, ogni tanto faccio la piadina, pochi minuti per impastarla e per portarla calda in tavola. Comunque ci incuriosisce una pagnotta di pane alla calendula, tanto che decidiamo di comprarla. Col nostro sacchettino in mano e con una puntina di fame che si fa sentire, ci dirigiamo verso un bar coi tavoli all'aperto. Ordiniamo un croissant e una piadina ripieni di prosciutto crudo, due birre e ci sediamo. Scattiamo qualche foto, faccio arrabbiare Luca e lui prende in giro me, ci godiamo il sole, Luca un po' meno, osserviamo le prove di balletto di un gruppo di bambine dai due ai sette, otto anni, su un palco poco lontano da noi, sorridiamo e commentiamo e nel frattempo veniamo a sapere che anche qui stasera ci sarà una festa con stand gastronomici, dei quali comunque finora non c'è traccia. Luca ha voglia di gelato, panna e pistacchio, mi dice. Sono i suoi gusti test per capire se i gelati di una gelateria sono buoni o meno. Io non riesco a decidermi sui gusti da scegliere, mancano i miei preferiti, così lo prendo solo a Luca, ben sapendo che leccherò un po' del suo e così faccio. Non è male il gelato. Due caffè e torniamo on the road. La prossima tappa è Anzola, l'idea è di andare a vedere la sagra del pesce e poi di andare a trovare la Paola, un'amica che non vedo da tanto e che so che gestisce un bar gelateria in paese. Una volta là, giriamo un po' tutti i locali ma non troviamo quello della Paola. Non le ho mai chiesto il nome del bar, mi rendo conto di quanto sono stata stupida. Il centro storico finisce e ci ritroviamo nel parco, perchè farcelo mancare? Una bella passeggiata in mezzo al verde e sotto al sole e poi una bella risata davanti ad uno stand con quattro o cinque persone che avevano sistemato dei sensori sull'albero che li sovrastava e che stavano ascoltando attraverso un impianto stereo, della musica lenta e monotona, a detta loro era la musica creata dagli alberi attraverso la loro linfa. Tutto può essere!
Risaliamo in macchina e andiamo alla ricerca di un posticino carino, dove fermarci a bere qualcosa di fresco, mentre costeggiamo la via Emilia, all'altezza del quartiere Viola, scorgiamo qualcosa che assomiglia ad una festa, ci fermiamo qui. Difficile capire cosa si festeggi, poi ci rendiamo conto che si tratta dell'inaugurazione di un negozio di abbigliamento e i negozi vicini hanno approfittato dell'occasione per unirsi alla festa.......musica dal vivo, sfilata, buffet.....ci sediamo al tavolino di un bar e ordiniamo. Luca chiede del tè freddo al limone e lo beve con la velocità di uno che sta morendo di sete, io chiedo un prosecco e me lo gusto a piccoli sorsi. Dopo un pò ci portano della sangria, offerta da loro,pensiero carino che accettiamo e beviamo. Risaliamo in macchina e facciamo una sosta all'Esselunga per comprare un po' di frutta e qualcosa da bere, usciamo dal supermercato con ciliegie, fragole, mozzarelle di bufala e una bottiglia di prosecco. Stasera prepariamo qualcosa di fresco per cena, una sorta di caprese.


Ingredienti


2 pomodori cuore di bue
mozzarella di bufala
olive nere già snocciolate
scaglie di grana
insalatina dell'orto
basilico fresco
olio extravergine d'oliva
sale
pepe


Abbiamo stappato il nostro vino, un prosecco di Vialdobbiadene, della cantina Mionetto.
Fresco al punto giusto, Luca ha controllato la temperatura col suo termometro, è una sua mania ultimamente. Quando il vino ha raggiunto gli otto gradi, l'ha versato nel bicchiere, è un ottimo prosecco, ci è piaciuto molto.

1 commento:

Chiunque è il benvenuto, dagli anonimi ai griffati....la porta di casa nostra è aperta a tutti, l'importante è il rispetto. Chi non ne ha sarà lasciato fuori assieme alla sua cattiva educazione!!!!
I commenti ci rendono felici.....

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...