giovedì 27 marzo 2008

Fuga nel Monferrato

Ci siamo regalati tre giorni di vacanza tra le colline del Monferrato, seguirà il racconto del nostro viaggio, tra sapori nuovi e vecchi, tra Vini e Vini diVini, posti incantevoli dove il tempo si legge solo sulla meridiana della piazza del paese. Tre splendidi giorni di sole. Tre giorni dove i chilometri non sono esistiti. Dove l'aria era l'unico rumore ed i profumi che vi si trasportavano sapevano solo ed esclusivamente di bello e di buono.
Un pomeriggio ci siamo messi a cercare il numero di telefono dell’Enoteca Comunale di Siena perché volevamo sapere chi produceva il Ruchè e sapere se, in quel di Bologna e provincia, esisteva qualche punto vendita in cui comprarlo per potere tornare a riassaporarne i profumi ed il sapore. Cantina Dezzani, Cocconato d’Asti. Cerchiamo il sito, una email e….il giorno dopo, la risposta. In Emilia Romagna non è più distribuito, è un vino autoctono e quindi poche bottiglie in commercio e, ovviamente, non a buon mercato, insomma, non il solito vinello, ma decisamente, un signor Vino diVino. Si cerca di mettere assieme giorni di ferie, si disdicono alcuni appuntamenti, si rimane in angoscia per sapere se quel sabato glielo danno o no, ci si prepara senza sapere se si riuscirà ad organizzare qualche cosa all’ultimo secondo, se si riuscirà, insomma a partire. Giovedì pomeriggio la conferma, sì almeno il sabato è concesso, allora che si fa? Internet aiuta, una due tre quattro telefonate ed una camera è prenotata. La valigia di fretta, i trucchi in una sportina, le scarpe nello zaino ma non ci stanno, altra busta, la macchina fotografica, il navigatore, l’indirizzo, il computer, il baule della macchina da vuotare e partire al più tardi per le 15-15,30. Direzione Castagnole Monferrato, tre ore e mezzo di guida con la miglior compagnia esistente, Sabrina ed il suo sorriso. Usciamo dall’autostrada e il navigatore inizia a farci passare attraverso colline dipinte di giallo, di verde e di rosa, tra paesi che sembrano parte di un set cinematografico dismesso. Sono deserti, finestre chiuse, porte sbarrate, abbiamo pensato, ad un certo punto che ci si sarebbe parato davanti un cartello con scritto “Frittole”. Anche la radio non riusciva più a mantenere sintonizzata la stazione, fino a che….abbiamo raggiunto Castagnole, un piccolo gioiello tra le colline, poi il messaggio del navigatore, “girare a sinistra cento metri e arrivo“. Locanda dei Musici, un portone verde, un campanello e…..il silenzio.
Part One

1 commento:

  1. Pubblicherete altre foto? Un ristorante messicano da consigliare? Foto mentre Sabrina cucina? I vostri piatti preferiti? Ho votato cena romantica su moquette rossa. Luca dove con Sabrina la prima uscita? Io opterei per il romantico con lei.

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