Dentro, raccolte in soggiorno, voci d’oro e d’argento si
rincorrono sul tappeto, quello verde dei giochi. Gattonano fin sotto al tavolo,
cincischiano tra loro fin quando il gioco, puf, si interrompe così, senza una
vera fine. Si interrompe e basta, cala il sipario, la scena cambia.
Due dentini neonati si affannano a mordere un tozzo di
baguette e mi sorridono di traverso perché ho saputo leggere nel fondo dei loro
pensieri. La mia piccola occhi verdi ha un debole per il pane, che le è
concesso, e per tutto il cibo proibito che le viene ripetutamente negato. Otto
mesi son pochi le dico, le ridico e la sorella per fortuna mi appoggia e intanto
dà sfogo, lei, alla sua trafila di richieste.
Voleva scrivere Elmo, il nome del pupazzetto che le piace tanto |
Cento domande all’ora. Cento volte la parola mamma
sussurrata, supplicata o urlata. “Mamma, dov’è il mio puzzle?”, “Dove sono i
colori?”, “Dov’è la mia lavagna?”, “Mamma facciamo il pane? Facciamo la pizza?
I dolci di Carnevale?”. Il punto interrogativo è persino superfluo quando le
sue domande sono maschere di accorati imperativi.
Con il cipiglio strategico della concentrazione osserva
e incastra, una dopo l’altra, tutte le tessere che ha ordinatamente sparso sul
divano mentre io beatamente mi bevo la sua singolare duttilità mentale.
Arcobaleni di colore cascano giù dalle sue dita e
riempiono sagome impuntate di bianco e di nero. Oggi il rosso è il suo colore
preferito. Ieri era il verde. Tutto scorre, come le nuvole leggere nel cielo
della sera.
Ripassa a voce alta insieme a me, le lettere
dell’alfabeto e scintille di trionfo le attraversano gli occhi mentre legge le
paroline più semplici A-PE, A-U-TO. Non si accorge nemmeno che sono ingolfata di emozione, il
suo sguardo incantato, incollato alla lavagna.
Athena Giada si arrampica sul bordo del divano per
condividere questo momento felice, gronda sorrisi così liquidi che potrei persino
girarli con il cucchiaino e offre il suo manesco contributo riempiendosi la
bocca di lettere dal dorso magnetico. “No, no Athena Giada” la implora la mia
bimba grande “questo è un gioco da grandi” e per distrarla le allunga il primo
pelouche a portata del suo braccio.
Il tavolo, la bilancia, la spianatoia. Le sue ginocchia premute
sulla sedia, le maniche arrotolate in modo spiccio fin sopra al gomito. La
fretta di cominciare subito, di affondare le mani nell’impasto.
Facciamo il pane. Farina, acqua, olio, eccetera.
Facciamo la pizza. Farina, acqua, olio, eccetera.
Facciamo i dolci di carnevale. Farina, uova, burro….
“No, mamma, il burro no”.
“Sì che ci va, amore mio”.
“No mamma, il burro non c’è nella ricetta”. Mi sventola davanti
agli occhi un foglio di carta su cui ha scarabocchiato la lista degli
ingredienti.
“Sì”
“No”
“Sì”
“No”.
Finisce che lo aggiungo di nascosto. Dentro. Dentro
casa.
Fuori la solita pioggia sussurra contro i vetri. Acqua
che si aggiunge all’ acqua, che traboccano il vaso, i sospiri e i fiumi.
Fuori la primavera si fa strada dall’interno e
disorienta questo bizzarrissimo inverno.
Fuori un solo giorno di neve, tambureggiante come una
liberazione, ha fatto battere forte il cuore delle mie tre bambine. La terza
sono io.
Fuori la solita catena di montaggio umana scorre al
solito. Fatta di carne e di sogni incorniciati dall’alone ambrato dei lampioni,
dalla nebbiolina del mattino, dai dodici rintocchi del mezzogiorno.
Fuori le persone che hanno smesso l’arte di parlarsi,
che forse non l’hanno mai fatto, che rimangono indecifrabili soprattutto a loro
stesse, che si accontentano dei mugugni e del rumore di sottofondo.
Fuori le prime margherite, arabeschi tra le aiuole.
Lei me ne allunga tre.
Quel suo sguardo dolce mi spettina.
Dentro. Fuori.
“Sono per te
mamma”.
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Ecco le nostre sfrappole, la passione di Alice Ginevra, così come tutti i dolci di Carnevale che solo a sentirli nominare le si illuminano gli occhi. Dobbiamo confessare che una l'ha mangiata anche Athena Giada.
SFRAPPOLE DI CARNEVALE
Ingredienti:
400 g di farina 00
2 uova
55 g di burro a temperatura ambiente
60 g di zucchero
1 bustina di vanillina
anice (circa 50 g ovvero il corrispettivo del peso di un uovo)
la scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
zucchero a velo per decorare
olio di arachidi per friggere
Versiamo sulla spianatoia la farina a fontana, al centro aggiungiamo le uova, l'anice, la vanillina, lo zucchero, la scorza di limone, il burro lasciato sciogliere a temperatura ambiente.
Lavoriamo con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo e abbastanza sodo. Eventualmente aggiungere farina.
Lasciamo riposare il nostro panetto in frigorifero, avvolto nella pellicola trasparente, per circa 30 minuti.
Lo dividiamo in tanti piccoli panetti che andremo a tirare con la macchina della pasta, ottenendo tante sfoglie sottili.
Con la rotella dentata ricaviamo dei rombi che friggeremo in olio ben caldo. Appena assumono un colore leggermente dorato li andiamo a scolare su carta assorbente.
Cospargiamo con zucchero a velo e portiamo in tavola. Golosissime!
Deve essere un "divertimento" con due belle bimbe così sveglie in casa.. Ogni giorno diverso.. fatto di domande.. giochi .. colori.. che bella sensazione!!! Son due bellissime bimbe.. cavoli.. che occhioni che ha Athena Giada!!!!!! Io rubo una frappozza ok???? un abbraccioe buon w.e. :-D
RispondiEliminaDolcissimi i bimbi come sempre . Buon fine settimana a Voi
RispondiEliminaMaurizio
Meravigliose sfrappole, profumate e crocanti!!!E meravigliosa come sempre questa bella famiglia!!!!!Buonissimo fine settimana, ciao!!
RispondiEliminadentro tanto amore, buonumore e tanta felicità; fuori, noi del web ci godiamo il tepore che ci arriva da casa vostra. grazie. baci x4!
RispondiEliminaChe splendore i tuoi post e le vostre figlie riempiono il cuore di chiunque passi di qui. EL frappe, poi. mica facile scrivere Elmo come prima parola. Le lettere, quante ricordi. Che sorriso Athena con cappuccio e giacca rossa bellissima. Auguri!
RispondiEliminacome stanno crescendo in fretta!!
RispondiEliminadolcissime principesse :)
ma che buone queste sfrappole;) buon fine settimana una bacio alle bimbe!!
RispondiEliminaChe due occhioni Athena Giada e Alice Ginevra ha il nasino all'insu', sono stupende, adorabili, Sabrina siete riuciti ad uscire senza pioggia, qua non la finisce piu'! Le sfrappole sono una meraviglia, sono troppo golosa, un bacione e buon weekend, con affetto Laura.
RispondiEliminaIl pane ...allora è una passione che condividiamo...Vi stò leggendo da uno schermo più grande e mi sembrate ancora più belle!Quest'anno a dire il vero non ho ancora fatto i dolci per Carnevale , sarà questo tempo grigio e bagnato che mi scoraggia!un abbraccio
RispondiEliminache meraviglioso quadro di una giornata d'amore.. a parte le cento domande all'ora (viola va alla stessa velocità) che a metà giornata un pochino stordiscono... o no?? baci a tutti e quattro, ma alle pupattole di più!
RispondiEliminaRicetta in tema con la giornata.
RispondiEliminaVi auguro una splendida serata.
Golose golose, adoro i dolci di carnevale !!!!
RispondiElimina"stupenderrime" le tue bimbe che di certo avranno finito presto le squisite sfappole
RispondiEliminaSecondo me voleva scrivere "ma che bel'omo". Siete stupendi come sempre, un abbraccio anche da parte mia.
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