Il mattino si è
appena tolto il pigiama nonostante sia ancora buio e Luca ha conquistato, a
suon di muscoli, il titolo di re degli incastri quando, anche l’ultima valigia,
si è scomodamente accasciata nel bagagliaio accanto alle altre del set, ai
borsoni, ai giocattoli di Alice Ginevra, ad uno scatolone contenente un minimo
di utensili e di scorte alimentari, considerando che abbiamo affittato un
appartamento a Capo Vaticano e non siamo riusciti a capire concretamente cosa
ci sia e cosa manchi. Ho inscatolato il minimo indispensabile, niente di più,
secondo la mia previdente bilancia, mentre quella di Luca è tarata a misura
d’uomo e con un sorriso che conosco mi espone la sua idea del dove il surplus
si annidi.
Portellone del
bagagliaio chiuso e anche la pressione dell’attesa per le vacanze, accumulata
settimana dopo settimana finalmente si libera. La colazione è ad una manciata di
chilometri, al solito bar, consumata tra scambi di battute e la fretta di
partire. Un’occhiata distratta al Resto del Carlino; cappuccino, caffè, brioche
e brioche, le voci sullo scontrino.
Alice Ginevra vorrebbe scorrazzare libera nel locale, riscuotere la sua dose di sorrisi e complimenti e farmi correre su e giù come una matta, cercando giocosamente di sfuggire alla mia presa, ma riesco a convincerla a tenere a freno l’argento vivo che le pulsa nelle vene e a stare diligentemente in braccio. Come? Sventolandole sotto agli occhi il mio croissant. Di colpo smette di protestare, ha un sorriso che ruba il cuore e “Ahhmm” fa, addentando il morbido impasto. Alla fine la barista le serve anche una tazzina di latte e lei con il cucchiaino in mano e uno sguardo trionfante sbrodola con nonchalance me e la sua maglietta e il resto se lo gusta con sonoro piacere.
Alice Ginevra vorrebbe scorrazzare libera nel locale, riscuotere la sua dose di sorrisi e complimenti e farmi correre su e giù come una matta, cercando giocosamente di sfuggire alla mia presa, ma riesco a convincerla a tenere a freno l’argento vivo che le pulsa nelle vene e a stare diligentemente in braccio. Come? Sventolandole sotto agli occhi il mio croissant. Di colpo smette di protestare, ha un sorriso che ruba il cuore e “Ahhmm” fa, addentando il morbido impasto. Alla fine la barista le serve anche una tazzina di latte e lei con il cucchiaino in mano e uno sguardo trionfante sbrodola con nonchalance me e la sua maglietta e il resto se lo gusta con sonoro piacere.
Le previsioni per
oggi avevano detto pioggia, ma intorno a noi il mattino si distende con un
chiarore crudo e verdastro e la promessa di un’altra giornata afosa per chi
rimane. Riprendiamo il viaggio con la macchina carica di noi e l’estate che
canta lungo la strada, sfiorando l’essenza del movimento che riduce e mette
distanza. Oltre novecento chilometri di stivale da percorrere, ma abbiamo
deciso di ritagliarci due tappe molto speciali cammin facendo. La prima a Roma,
dove ci aspettano Jacopo e Claudia con la tavola apparecchiata e la seconda ad
Angri, da Giusy, dove ci fermeremo due giorni. Per gran parte del tragitto la
Pupattola dorme beatamente, mi giro e i contorni del suo profilo, sbiancati dalla
luce che entra dal finestrino si infilano obliquamente dentro ai miei occhi.
A Roma il sole è
dalla nostra parte e lo è ancora di più quando, davanti al cancello di casa, le
braccia di Claudia, abbronzatissima e in forma smagliante, si chiudono intorno
a noi in un lungo abbraccio per poi
andare a planare su Alice Ginevra che si lascia prendere in braccio e
macina sorrisi come ogni volta che fa la conoscenza di qualcuno che le piace.
Sulla soglia di casa Jacopo ci invita ad entrare e l’ospitalità che lui e
Claudia ci stendono davanti è così piena da scaldare il cuore. Sono tante le
cose che abbiamo da raccontarci, una pila di arretrati che si sono accumulati
dall’ultima volta che ci siamo visti, all’incirca un anno e mezzo fa e da una
parte sembra passato un giorno, dall’altra un secolo. Alice Ginevra esibisce la
sua spontaneità; nello spazio di un battito di ciglia è subito a suo agio,
persino troppo dato che continua a correre da una stanza all’altra, si sofferma
estasiata davanti all’acquario e ai pesciolini rossi che la guardano
boccheggiando attraverso il vetro spesso, per fortuna loro. Non paga tocca
tutti i pelouche, fa il giro turistico dei balconi e per un attimo temo che
voglia dare prova del suo pollice verdissimo, ma alla fine si innamora delle
infradito della figlia di Claudia, tanto che tra le nostre risate, con calma e pazienza
le calza e impavida ci cammina anche. Quattordici mesi, testa alta e sguardo
fiero.
Ci apprestiamo a
sederci a tavola per godere del pranzo superbo che Jacopo e Claudia hanno in
serbo per noi, quando Jacopo con un sorriso oversize e le calzine di Alice
Ginevra in mano ci raggiunge in salotto, seguito a ruota dalla Pupattola e ci
mette al corrente del fatto che la piccolina ha fatto il suo solito strip, via
prima le scarpe, poi le calze e cos’ha fatto? Ha preso le calze e ha cercato di
infilarle nella lavatrice, ma siccome l’ha trovata chiusa, ha ripiegato per
l’opzione B, infilandole nella cesta della biancheria sporca. Qui il suo
sentirsi a suo agio ha raggiunto l’apice e ha sconfinato ulteriormente quando,
dopo avere mangiato con appetito tutta la sua pappa, ha approfittato degli
spaghetti nel mio piatto per prolungare il piacere del palato da piccola
buongustaia quale è, inanellando una serie di versetti compiaciuti all’indirizzo
del condimento sugoso.
Dentro
all’abbraccio con cui ci congediamo purtroppo troppo presto da Jacopo e Claudia c’è stipato tutto l’affetto che ci
lega, loro sono due persone splendide ed è una cosa che va da sé senza bisogno
di altre parole. Ce lo ripetiamo, Luca ed io, mentre ci apprestiamo a
lasciare Roma e sarà l’ora, sarà che è stata davvero bene, ma Alice
Ginevra crolla in un lungo ed appagante sonno non appena la sistemiamo sul suo
seggiolino. Quando si sveglia il paesaggio è profondamente cambiato e il
Vesuvio è là, che torreggia sullo sfondo mentre la cantilena della pioggia fa
andare avanti e indietro i tergicristalli, cosa che la diverte tanto. “Bijiu bigiù” ripete,
qualsiasi cosa significhi.
Il sole lotta per
uscire, ma a quest’ora della sera è una battaglia persa, ogni cosa ha un
aspetto desolantemente acquoso e fa solo risaltare il grigio del cemento. Ci
lasciamo scivolare davanti chilometri bagnati e dopo curve e rettilinei Angri
finalmente ci viene incontro e l’emozione inscritta dentro all’attesa di
rivedere Giusy si fa palpabile. “Farete tornare voi il sole” dice e per noi è
la stessa identica cosa.
Dopo avere
girovagato un po’ a vuoto nel traffico festoso del sabato sera, alla ricerca
del nostro albergo, finalmente imbocchiamo la strada giusta e nel giro di
mezzora riusciamo a sistemare un paio di valige in camera, lasciamo saltellare
la tensione e Alice Ginevra sul letto giusto
il tempo di una doccia e siamo pronti per raggiungere Giusy, sennonché
restiamo chiusi e bloccati in camera per un buon quarto d’ora, ma questa è
un’altra storia.
Giusy ci sta
aspettando giù in cortile e insieme a lei c’è la dolcissima Raffaella,
splendida persona, lo avvertiamo subito a pelle; eravamo ansiosi di conoscerla
dopo tanti scambi di commenti attraverso il blog e adesso è qui davanti a
noi.
Giusy ci dà il
benvenuto con uno sguardo che è una coccola. Giusy, il cui sorriso è come il
pane appena sfornato, caldo e genuino. La prima cosa che fa è prendere tra le
sue braccia Alice Ginevra, non vedeva l’ora di conoscerla e di poterla
spupazzare. Saliamo le scale, loro davanti e noi dietro e appena la Pupattola
atterra sul pianerottolo, varca la
soglia di casa con piglio sicuro, illuminandosi a giorno quando si rende conto
che ci sono altri bambini con cui giocare. Si precipita in camera di Emanuele
dove ci sono anche le bellissime bimbe di Raffaella e prende il comando della
situazione, seminando in pochi secondi il caos tra i giocattoli di Manu. E’ un
uragano in piena regola e non ne vuole sapere di stare composta come una
signorina nemmeno quando la cena è servita e a tal proposito Giusy le ha
preparato appositamente una pappa con i fiocchi, con verdurine e sogliola fresca.
La sua tavola è
imbandita a festa, stracolma di cose deliziose, Caprese compresa, tanto che
abbiamo cenato meravigliosamente ma la cosa più bella è stata potere
condividere il piacere del cibo con amici ai quali vogliamo molto bene, Giusy,
Peppe e il loro capolavoro, il piccolo Emanuele che è un amore di ometto,
estroverso, un fiume in piena che quando inizia a parlare non si ferma più.
Dolce anche quella punta di gelosia che gli affiorava sulle labbra quando la
sua mamma coccolava Alice Ginevra.
Il giorno dopo
Giusy ci ha organizzato una domenica per noi indimenticabile, gita sul Vesuvio
e degustazione di vini locali con annessi e connessi, ovvero pranzo e sorpresa
finale. A bordo di un enorme jeeppone abbiamo risalito il vulcano, lungo un
percorso talmente sconnesso che saltavamo letteralmente sui sedili e se non ci
fossimo tenuti ben saldi saremmo rotolati come rotondissime biglie. Una volta
terminato il percorso sulle quattro ruote, abbiamo proseguito a piedi
affrontando salite dispotiche da lasciare a corto di fiato. Sentieri polverosi
come tagli su di una distesa verticale di tranquillità, per giungere sugli orli
rocciosi dei crateri, impressionanti e suggestivi nella loro maestosità.
Alice Ginevra
stava ora in braccio a me, ora a Luca, a
Giusy e a Peppe, finché testardamente ha deciso che voleva camminare da sola e
la sua tenacia nell’arrampicarsi ci ha riempito d’orgoglio.
Il panorama tutto
intorno a noi toglieva il fiato, lieve eppure sostanzioso, una cartolina su
Napoli chiusa intorno al suo golfo e sui paesi vicini, intrecciati così
saldamente senza punti e virgole, così da sembrare un corpo unico, vivo e
pulsante. Assaporiamo ogni sensazione
sulla pelle, sulle mani, contro al viso, attimi di bellezza, di sorrisi e
desideri.
Il resto della giornata si dissolve come
zucchero nell’acqua dentro momenti di benessere limpido e di calore che si
irradia dall’essere insieme. Pranziamo presso le Cantine del Vesuvio,
un’esperienza sensoriale che non dimenticheremo mai. Spaghetti con pomodorini
del Vesuvio sui quali ci siamo lanciati all’arrembaggio, con la bocca e con le
mani, abbiamo tutti fatto il bis, il tris e forse anche di più, poi pane con
formaggi, salumi e olio locale e in quell’olio ci avrei fatto il bagno, il
tutto accompagnato da calici di rossi e di bianchi di cui abbiamo assaporato
anche il colore, vellutati, corposi, da accendere piccole braci sulle guance e
sul fondo dei pensieri. In fondo al calice alla fine è rimasta solo l’idea del
vino, tale è stato il gradimento.
Maurizio, il
padrone di casa, ci ha trattato come re e prima di lasciare la Cantina ci siamo
accaparrati il giusto trofeo, tre bottiglie di vino, di cui due di una Riserva
che mi aveva fatto cadere in amore folle
e quando hai la fortuna di avvicinare alle labbra un’onda di simile velluto non
puoi lasciarla andare. Pensavamo già da un po’ di avere toccato l’apice
dell’estasi, ma questa è giunta con la sorpresa di Giusy, quando sul tavolo è
apparsa la sua Delizia al Limone, capolavoro di altissima pasticceria e qui
possiamo dire in tutta sincerità che abbiamo mangiato il dolce più buono della nostra vita.
Vinti dall’onda
travolgente del piacere, dalle chiacchiere spensierate e da una passeggiata nella vigna,
con Alice Ginevra che rincorre Emanuele, con la sobrietà che si è fatta
felpata, ci lasciamo trasportare dentro a ciò che rimane del pomeriggio,
aderenti alle emozioni e al paesaggio. E’ vacanza, è tutto dolce, è più
settembre che mai.
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INSALATA DI POLIPO CON GAMBERETTI, SEDANO E PESCA NOCE
Ingredienti:
1 polipo fresco di circa 1kg
2 foglioline di alloro
10 gamberi
1 costa di sedano (il cuore)
1 peperone giallo piccolo
2 pesche noci
prezzemolo
olio extravergine d'oliva
il succo di 1 limone
sale e pepe
1 grosso spicchio d'aglio
qualche foglia di insalata croccante
Per prima cosa dopo avere pulito il polipo, lo sistemiamo in una pentola capiente coprendolo con acqua fredda e lo portiamo a bollore. Aggiungiamo 2 foglioline di alloro in modo da profumarlo. Una volta raggiunto il bollore lasciamo il polipo cuocere per circa 1 ora, fino a che comunque risulta tenero. Lo lasciamo raffreddare nell'acqua di cottura, dopodichè togliamo la pelle che lo riveste e lo tagliamo a pezzetti. Lo versiamo in una ciotola e lo andiamo a insaporire con l'olio extravergine, il sale, il pepe, l'aglio tritato finemente. Tagliamo il peperone a cubetti, il sedano a rondelle, le pesche a fettine e andiamo ad aggiungere questi ingredienti al nostro polipo in insalata. A parte cuociamo a vapore i gamberi e li uniamo al resto. Mescoliamo bene amalgamando tutti gli ingredienti e lasciamo riposare in frigorifero per qualche ora l'insalata in frigorifero. La serviamo poi nei piatti o nelle coppe come abbiamo fatto noi. E' un antipasto divino, con la pesca che si sposa meravigliosamente con sapore del mare.
Baby could not be more adorable. I'm glad you enjoyed a wonderful vacation.
RispondiEliminaPeace,love and all God's blessings to your wonderful family
splendida la tua bimba, moretta come la mia alice!!! e che insalatina!
RispondiEliminaBel reportage, e il polpo è buonissimo.
RispondiEliminaMA è la bimba ad essere uno splendore!
Descrizione assai vivace di giornate di svago in compagnia.
RispondiEliminaAlice Ginevra è bella e sorprendente.
Baci
Bellissimo il vostro inizio viaggio e ritrovare il calore degli amici è impagabile.
RispondiEliminaLa cantina che avete visitato l'ho vista pure io un paio di anni fa ma ahimè il Vesuvio era completamente invaso dalla nebbia.
La pupattola è meravigliosa!!
Attendo il resto del racconto.
Un abbraccione
Robi
...è stato bello leggere il tuo post Sabrina, davvero. Ritrovo la tua dolcezza sempre. Voglia di tornare bambina. Voglia di spensieratezza sotto l'occhio vigile che ti ama. Fortuna indescrivibile per la vostra cucciola. Davvero :)
RispondiEliminaBhé dalle parole e dalle foto: belle ferie :) Sono contentissima per voi!! Un bacione di gioia.
E la peppaaaaa che viaggio ricco di sorprese!!! Si Jacopo e Claudia son due bellissime persone.. le ho conosciute anni fa.. anche se ci siam visti solo in un paio di occasioni.. E poi anche da Giusy.. che bello vero? incontrare ed abbracciare persone con le quali si ha legato e che non si ha possibilità di vedere tanto nell'arco dell'anno! Bellissima la piccola.. che diventa sempre più furbetta vero???? Ottima l'insalata di polipo invcece.. bacioni ragazzi.. attendo post successivo..
RispondiEliminaChe bel viaggio!! Che buon cibo!! Che belle persone!!! Che fortuna ragazzi... :D
RispondiEliminaRagazzi è da un po che non ci vede (ho avuto un lutto) ma ora sono di nuovo qui, e leggo con ritrovato piacere notizie delle vostre meravigliose vacanze Aice Ginevra è un amore ciao Luisa
RispondiEliminache tuffo in una vacanza da sogno! Splendida Alice Ginevra, bellissima nipotina. tu sei strepitosa :***
RispondiEliminaCla
ciao Sabrina
RispondiEliminaciao Luca
ciao Alice Ginevra
l'insalata di polpo devo essere sincera passa in secondo piano e si resta incantata da un viaggio ricco di emozioni e anche un po' avventuroso visto che Alice ginevra è così piccola, ma si vede che è coraggiosa nelle foto con il cane, con il gatto e in quei paesaggi meravigliosi... wow!!
incredibili!!!
p.s. sì, è strano che siamo noi ad avere il gene della felicità mentre passiamo il tempo a rincorrerla... eheheheh ... anche se è in genere una caratteristica dell'essere umano ;-)
RispondiEliminache dire....un fiume in piena la vostra bimba....dove passa lascia il segno...è impossibile dimenticarla....lei primeggia in tutto....ma un 10+ va anche a voi...siete splendidi:-) arrivata cartolina:-) un bacio
RispondiEliminaAnnamaria
Mettiamola così. Questo post ha fatto bene al mio cuore e al mio pancino!
RispondiEliminaBellissime immagini, una bimba strepitosa!!!!!
L'insalata propone un mix davvero originale!
Buona serata!
Ma bentornati!!!!Che bel reportage vacanziero!!E che bella ricetta gustosa!!!Ciao bella famiglia!!!
RispondiEliminaciaooooo ! che bell'aria che si respira qui ! un bacione
RispondiEliminaChe dire siete sempre fantastici .. Alice Ginevra è dolcissima e che belle foto complimenti
RispondiEliminaun abbraccio
Maurizio
vedi Napoli e poi muori :) così si dice! che passeggiata avete fatto! la cucciolotta ormai è autonoma..a casa fatti aiutare quando devi fare la lavatrice :D l'insalatina è deliziosa, semplice e ricca di sapore! un bacio! ciaoo!
RispondiEliminaCiao e ben ritrovati!Manco da un po e ritrovo questa principessa sempre più bella,da mangiarla di baci!Bellissime vacanze ,illustrate nel modo che vi rappresenta,molto allegra ed estiva l'insalata! Un abbraccio ed un bacione ad Alice Ginevra!
RispondiEliminaciao gente! anche io sono "virtualmente" venuta in vacanza con voi, così tanto rapita dal vostro resoconto...belle persone avete incontrato, voi che siete adorabili!
RispondiEliminaWow, ma che super post, mi avete fatto venire una voglia di partire per quei luoghi..... magari!!!!! La vostra pupattola è sempre più bella, e quanto cresce!!!! Un abbraccio di cuore ragazzi, e ben tornati!
RispondiEliminama si può, leggendo un post, farsi venire la tachicardia dall'emozione e piangere di felicità???
RispondiEliminaBelle vacanze, meritate! ;)
RispondiEliminaOttima ricetta, vere amicizie e un incanto di bambina! :*
ciao loredana
leggere le vostre vacanze al primo giorno di autunno è tornare ad un'estate che si è ben fatta sentire per il caldo....e tutti i sorrisi che Alice Ginevra regala co le sue avventure , la sua dolcezza e spontaneità , ci fà bene al cuore !un grande abbraccio a tutti e tre !
RispondiEliminaBellissime foto siete sempre belli e sorridenti , ma la pupattola è favolosa!!
RispondiEliminaUn bacione caro e buon W.E.
Anna
Ciao! certo che Alice Ginevra ha un faccino propri simpaticissimo :)
RispondiEliminaUna bellissima vacanza fuori porta in cui oltre a ritrovare degli amici, ci sembra che abbiate visto anche dei posti magnifici!
Un insalata di mare proprio buona, leggera e con il tocco di frutta che ben si sposa con il pesce!
un bacione
PS: non siamo andate neppure noi al Cooking Show: purtroppo altri impegni ci hanno costretto a rinunciare :(
Non riesco a scollare gli occhi da Alice Ginevra alle prese con il gelato! E' simpaticissima quella foto :)
RispondiEliminaBentornati ragazzi, sono contenta che le vacanze...sospirate...siano andate per il meglio. Ed è stato bello venire in viaggio con voi tra le righe di questo post.
E molto gustoso scoprire questa versione fruttata di insalata di polpo. Sedano a parte, è un mix che mi solletica un sacco.
Un bacione e un mega strapazzo di coccole alla pupattola.
Buona domenica ^_^
splendidi, siete semplicemente splendidi :)
RispondiEliminache bel racconto poi..ragazzi a ogni post, ci regalate un sacco di emozioni!
baciotti a voi e alla pupattola! :D
Bacioni e buone vacanze!!
RispondiEliminaci vogliamo chiedere da chi avrà mai preso quella pupattola buon gustaia??? mi par di capire che ve la battete bene fra di voi ^_____^ Alice Ginevra è sempre più bella !!! originale l'idea dell'insalata con le pesche, ciauzzzzzzz
RispondiEliminama questa bimba è una star!!! ormai anche Sabrina è oscurata :) mi piace questa ricetta che mette in circolo le pesche...le ho assaggiate in varie salse e sono l'ingrediente segreto della stagione (che ancora nn è finita) bacioni!
RispondiEliminaChe bello passare di qui e trovarvi sempre allegri e solari, un quadretto che mette così tanta tenerezza, siete bellissimi insieme! E quanto è pacioccona la piccola? Sono contentissima del vostro viaggetto e del calore che avete trovato..
RispondiEliminaE i vostri piatti, sempre buoni e tanto eleganti!
Un bacione grande grande