DISSERTAZIONI DI LUCA INTORNO ALL'UOMO (condivise anche da Sabrina....è proprio vero, siamo fatti l'uno per l'altra)
Ma che cosa sta succedendo alla categoria UOMINI?
Veniamo catalogati in categorie da disastro. Mai che una donna ci consideri per quello che siamo e basta.
Ci vogliono maschi, decisi, virili, sicuri di noi, abili corteggiatori e pronti ad una notte di sesso. Intelligenti e spigliati. Pronti a tutto pur di conquistarle. Una vecchia pubblicità, recitava “per l'uomo che non deve chiedere mai!” Ma allora è questo l'uomo! Quello che deve e può prendere, ma se lo facciamo, o cadiamo nel ridicolo o siamo dei violenti, ma di quest'ultima categoria, che disprezzo, preferirei non parlarne.
Le Donne ci stuzzicano, ci provocano, si mostrano, si nascondono. Un continuo gioco delle parti dove chi comanda ed ha sempre comandato, sono loro, le Donne. Sta a noi cogliere il sottile richiamo, coglierne l'attimo.
Alla domanda cosa è un maschio, anche la mia Sabrina ha fatto ironicamente un lungo elenco di quello che non dobbiamo essere o fare. Al mio farle notare che non mi ha risposto, “Cosa è un maschio!” ha continuato il suo lungo elenco. La cosa che più mi ha colpito, tra le altre, è stato il suo sottolineare che non dobbiamo depilarci e poi mi ha fatto un lungo elenco di sportivi: i giocatori di Rugby, quelli di pallacanestro, i pallavolisti, Beckham....... Ma si depilano tutti!!!!! Lo debbono fare per ragioni “sportive”, devono fare i massaggi. Beckham poi si deve anche truccare per le foto di tutte le copertine dei giornali di moda. Il fisico scolpito, ma non da palestrato, perché i palestrati hanno quegli orrendi muscoli ipertrofici, a differenza di quelli lunghi formati dalla corsa. “Quello dei muratori, per esempio.......” Sabrina continua il suo elenco e mentre procede con le varie categorie di lavoratori con il fisico giusto mi viene in mente quel ragazzo dell'Est, dal fisico giusto e sicuramente un muratore visto gli abiti che indossava, che proprio pochi giorni fa ho avuto davanti in un bar di Firenze e che, nel sollevare la tazzina e portarsela alle labbra ha emesso un effluvio che mi ha fatto uscire dal locale e rinunciare al mio caffè, tanto è stata la nausea che mi ha provocato. Poi, mentre continuavamo la nostra disamina, con la coda dell'occhio mi sono guardato allo specchio e, fisicamente, mi sono sentito lontanissimo da quegli stereotipi che Sabrina continua ad enumerare nella categoria “MASCHI”. Lo so che sta solo generalizzando e che lei odia generalizzare, perché a colpirla è il particolare ed è sempre una questione di pelle con lei, ma mi diverto troppo a stuzzicarla per cercare di capire cosa è, per le Donne, il MASCHIO, L'UOMO.
Per fare rientrare, anche se solo superficialmente nel gioco delle categorie alcuni miei punti di vista.
Se sei grasso non tieni a te stesso e quindi non terrai mai alla tua donna, prima viene il cibo e poi il resto. Se sei palestrato l'effetto è lo stesso, solo che sposti l'interesse sul tuo corpo. In poche parole, grasso o palestrato, sei di fondo, un egoista.
Se sei timido non c'è storia. Qualsiasi tipo di approccio non va a buon fine. Un timido non avrà mai speranze di conquistare una donna ma.....esistono i finti timidi, quelli che riescono a far leva sul senso materno delle Donne ed allora le sentirai dire “E' dolcissimo, uno zucchero. Un amore di ragazzo!” Ma poi vieni lasciato perché sei troppo appiccicoso, appunto, appiccicoso come il miele.
Se sei arrogante qualche speranza ce l'hai. Se hai la fortuna di conoscere una donna che vuol essere dominata vivrai una storia in cui sarà un continuo tira e molla, un susseguirsi di litigate che poi finiranno tra abbracci, carezze ed una notte sfrenata di sesso dove potrai continuare ad essere egoista e pensare solo a te stesso, tanto lei ti ama a prescindere e ti amerà per sempre, fino a quando non ne conoscerà un altro.
Poi ci sarebbe tutta la serie degli uomini sportivi, i pigri che non si perdono un evento sportivo in TV, e gli attivi, quelli che prima vengono gli amici del calcetto e poi tutto il resto.
Le categorie sarebbero tantissime ed in mezzo ad ogni categoria l'uomo giusto per la giusta donna esiste sempre.
Essere quello giusto è un' alchimia fatta di tantissime cose ma, fondamentalmente, è farsi accettare per quello che sei. Un eterno bambino. Devi sapere ridere e sapere fare sentire speciale la tua donna, devi saperla ascoltare ed essere capace di condividere tutto.
Un vero uomo deve saper dosare il suo essere maschio, deve saper approcciarsi cercando di non essere banale e senza cadere nel ridicolo, deve saper farsi scoprire piano piano, lasciar sempre un alone di mistero attorno alla sua natura, deve essere sicuro di sé ma non troppo, deve essere fisicato ma non troppo, deve essere intelligente ma non troppo, deve deve deve, ma non troppo.
Un vero uomo?!
No, non c'è un modo per descrivere qual è un vero uomo, così come non c'è un modo per catalogare una vera donna. Di certo ho delle convinzioni che sono basate sull'educazione ricevuta, sul rispetto, anzi sul RISPETTO per la DONNA. Sul rispetto dato, ma anche su quello ricevuto. L'uomo perfetto non esiste ed in merito al corteggiamento c'è una frase che ho scritto su di un bellissimo post della nostra amica Blue che recita: non esiste uomo che sappia conquistare una donna se quella donna non voglia lasciarsi conquistare.
PUNTO DI VISTA DI SABRINA (condiviso anche da Luca....è proprio vero, siamo fatti l'una per l'altro)
Cesare Cremonini in una canzone dice che gli uomini e le donne sono uguali. In fondo è così, di base siamo esseri umani dotati di emozioni, che però luoghi comuni, retaggi e convenzioni hanno forgiato in modo molto differente.
Gli uomini di oggi si dice siano in crisi. Le donne di oggi, insoddisfatte. Questo è il quadro che emerge ascoltando esperienze e racconti di amici e di persone con le quali normalmente si conversa.
Gli uomini si sentono analizzati, criticati, processati e giudicati non all'altezza.
Le donne, a loro volta, sono guardate senza essere veramente viste, se non per il loro aspetto fisico, giudicate a priori senza essere ascoltate, voglio aggiungere anche usate, mercificate, violate, sfruttate, storia più che mai dei nostri così moderni tempi, per non parlare dei Paesi dove ancora vengono sottomesse, mutilate, lapidate, uccise, ma questo è un altro discorso.
Il retaggio delle generazioni passate è ancora fortissimo, o meglio, ha lasciato un segno profondo e a questo si aggiunge la disumanizzazione e l'individualismo che la tecnologia ha apportato nel mondo delle relazioni. Ai tempi dei nostri nonni e bisnonni le convenzioni erano la cosa più importante; la figura della donna era legata all'idea che giunta ad una certa età dovesse trovarsi un uomo che insieme al matrimonio le desse protezione, sicurezza, che la salvasse, perché di fatto una donna senza un uomo era considerata una donna a metà, se non nulla. Quindi la donna doveva seguire il gregge e tutti i dettami annessi, non fare mai la prima mossa, non mostrarsi troppo colta, troppo appariscente, doveva presentarsi nel modo giusto perché quello che contava era il suo aspetto e non quello che pensava.
Pulisci, metti in ordine, tieni un basso profilo e fai figli, era il compito principe della donna, insieme ai tanti veti che la sua condizione le imponeva.
Gli uomini venivano invece iniziati ad una virilità che li costringeva a celare e col tempo a dimenticare, la loro natura emozionale, in quanto orpello prettamente femminile, quindi essere uomo significava semplicemente non essere donna e allo stesso tempo dominare.
Era tutto così semplice e così nette erano le linee di demarcazione tra uomo e donna che era quasi impossibile uscire dai binari e non avere chiaro come dovessero funzionare le cose in una relazione. Per fortuna il mondo è cambiato, le donne hanno acquisito forza e consapevolezza di sé e già se pensiamo al rapporto uomo-donna in riferimento ai nostri genitori, notiamo che ci sono stati cambiamenti enormi.
Eppure se guardiamo a fondo ci accorgiamo che siamo ancora prigionieri di una falsa idea di noi stessi, di un'idea di virilità e femminilità che ci depistano perché ci fanno dimenticare la cosa più importante, che siamo entrambi, uomini e donne, creature emotive. Essere uomo non significa reprimere questa parte.
Alla domanda, cosa significa essere maschio, la domanda che mi ha fatto Luca e alla quale ho risposto in modo ironico, rispondo che significa essere un uomo completo, un uomo con i suoi punti di forza, ma anche con le sue fragilità, un uomo deciso, ma al tempo stesso capace di lasciarsi andare, di sciogliersi davanti alle emozioni. Consapevole del fatto che amare una donna non significa modellarla a suo piacimento, ma accettarla per quello che è, anche se questo può fargli paura, può farlo sentire insicuro. Un uomo che sia uomo è difficile da descrivere, un uomo vero lo fiuti, lo senti nel momento in cui ce l'hai accanto. I canoni estetici sono poi molto soggettivi, personalmente un uomo deve farmi ribollire il sangue e intrigare cerebralmente. Mi deve prendere di pelle e di testa.
La donna e parlo soprattutto per me, rifugge quegli uomini che vogliono prevaricare la sua natura, che vorrebbero negare la sua intelligenza, il suo carattere deciso, la sua unicità, la sua inquietudine, il suo desiderio. Nella mia vita ho sempre allontanato in meno di un secondo uomini così, che si presentavano in un modo e un attimo dopo pretendevano di addomesticarmi e considerarmi un soprammobile da esibire in giro. Mi sono sempre rifiutata di “accontentare” un uomo essendo quello che non ero, se accontentare significa reprimere me stessa, perdere la mia identità. La differenza che passa tra accontentare un uomo ed amarlo è la stessa differenza che passa tra obbedirgli e rispettarlo e questo concetto deve valere anche per l'uomo nei confronti della donna.
Per quanto Luca scherzi e ogni tanto dica, senza crederci veramente, di non rientrare nella categoria di uomo maschio, io sostengo il contrario. E' un uomo, uomo fino in fondo e so di essere fortunata ad averlo fatto mio, perché in lui è riunito tutto ciò che amo, la passionalità, l'istintività, la sensibilità, la capacità di amare dando fondo a tutto se stesso, senza limiti e il profondo rispetto che nutre verso il mondo e verso di me, rispetto per il mio modo di essere, a volte fuori dalle righe, comunque intenso, curioso, con questo mio bisogno incessante di divorare, assaporare, conoscere e sbattere la testa, aggiungerebbe lui. Ha come tutti delle insicurezze, insicurezze che riguardano prevalentemente se stesso, dal momento che è sempre pronto a mettersi in discussione. E' geloso perché tiene a me in modo viscerale, ma sa che in fondo la sua gelosia è senza motivo.
Ci sono uomini, e ne ho conosciuti, che se uscivo con un abito che lasciava scoperte le gambe andavano in paranoia e puntualmente erano discussioni e questo perché la loro mente era talmente ristretta da vedere in un miniabito l'incarnazione della provocazione. Non capivano che se scelgo di indossare un abito corto non è per provocare, non è per gli altri, è per me. E' per me, la libertà di scoprire le gambe, è per me, la libertà di sentire il sole o anche solo l'aria sfiorarmi le gambe. E' una cosa mia. E se altri la pensano in modo diverso è solo un problema loro che non mi tange.
Ora sembra che gli uomini abbiano paura di innamorarsi, di impegnarsi in una relazione. Probabilmente a fare paura è la parola impegno, probabilmente faticano a prendere il volo dal nido di mamma e papà, dove sono coccolati e senza pensieri, quindi preferiscono intrecciare relazioni non troppo profonde perché più semplici da gestire. Perché nell'innamoramento e in un rapporto pieno non sono coinvolte solo le emozioni ed il cuore, ma bisogna essere disposti a fare spazio all'altro.
In quest'epoca in cui la sessualità è così fortemente esibita dai giornali, dalle pubblicità, dalla televisione, è caduta anche quella cosa che faceva sentire la conquista di una donna come una meta da raggiungere con il corteggiamento, in modo graduale e questo ha destabilizzato la donna, che non si sente gratificata da un uomo che dà tutto per scontato e pretende tutto subito, considerando fuori moda i preliminari, il romanticismo, la passione. Il sesso stesso ha subito una scissione. Il sesso è un bisogno fisico, il sesso è come la ginnastica e ti fa bruciare trecentosessanta calorie all'ora, mentre il sesso mescolato all'amore è compromettente, è una cosa da gestire, è un impegno che non è detto si voglia assumere.
Per non parlare della carnalità della realtà che viene soppiantata più che mai dal virtuale, a prova di click, e che è un altro modo per evitare il futuro. I ragazzi una volta uscivano di casa e si davano appuntamento per incontrarsi, per baciarsi, adesso si incontrano e si scambiano tenerezze su Facebook. Una volta si toccavano dal vivo, adesso lo fanno attraverso uno schermo o un video postato su Youtube. Lo fanno per evitare delusioni, per evitare il futuro. Ragazzine che fanno sesso in classe durante la ricreazione, riprese con un telefonino e non sanno nemmeno che è sesso, lo fanno solo per essere popolari, perché tutto è spettacolarizzazione, cosa tristissima.
Essere se stessi, essere pronti a lasciarsi travolgere dalle emozioni, calpestando gli schemi e i copioni, rovesciando anche il gioco delle parti, è solo questo che serve agli uomini e alle donne. C'è una frase di Sant'Agostino che mi è sempre piaciuta moltissimo.
Volo ut sis. Voglio che tu sia quello che sei.
Ma che cosa sta succedendo alla categoria UOMINI?
Veniamo catalogati in categorie da disastro. Mai che una donna ci consideri per quello che siamo e basta.
Ci vogliono maschi, decisi, virili, sicuri di noi, abili corteggiatori e pronti ad una notte di sesso. Intelligenti e spigliati. Pronti a tutto pur di conquistarle. Una vecchia pubblicità, recitava “per l'uomo che non deve chiedere mai!” Ma allora è questo l'uomo! Quello che deve e può prendere, ma se lo facciamo, o cadiamo nel ridicolo o siamo dei violenti, ma di quest'ultima categoria, che disprezzo, preferirei non parlarne.
Le Donne ci stuzzicano, ci provocano, si mostrano, si nascondono. Un continuo gioco delle parti dove chi comanda ed ha sempre comandato, sono loro, le Donne. Sta a noi cogliere il sottile richiamo, coglierne l'attimo.
Alla domanda cosa è un maschio, anche la mia Sabrina ha fatto ironicamente un lungo elenco di quello che non dobbiamo essere o fare. Al mio farle notare che non mi ha risposto, “Cosa è un maschio!” ha continuato il suo lungo elenco. La cosa che più mi ha colpito, tra le altre, è stato il suo sottolineare che non dobbiamo depilarci e poi mi ha fatto un lungo elenco di sportivi: i giocatori di Rugby, quelli di pallacanestro, i pallavolisti, Beckham....... Ma si depilano tutti!!!!! Lo debbono fare per ragioni “sportive”, devono fare i massaggi. Beckham poi si deve anche truccare per le foto di tutte le copertine dei giornali di moda. Il fisico scolpito, ma non da palestrato, perché i palestrati hanno quegli orrendi muscoli ipertrofici, a differenza di quelli lunghi formati dalla corsa. “Quello dei muratori, per esempio.......” Sabrina continua il suo elenco e mentre procede con le varie categorie di lavoratori con il fisico giusto mi viene in mente quel ragazzo dell'Est, dal fisico giusto e sicuramente un muratore visto gli abiti che indossava, che proprio pochi giorni fa ho avuto davanti in un bar di Firenze e che, nel sollevare la tazzina e portarsela alle labbra ha emesso un effluvio che mi ha fatto uscire dal locale e rinunciare al mio caffè, tanto è stata la nausea che mi ha provocato. Poi, mentre continuavamo la nostra disamina, con la coda dell'occhio mi sono guardato allo specchio e, fisicamente, mi sono sentito lontanissimo da quegli stereotipi che Sabrina continua ad enumerare nella categoria “MASCHI”. Lo so che sta solo generalizzando e che lei odia generalizzare, perché a colpirla è il particolare ed è sempre una questione di pelle con lei, ma mi diverto troppo a stuzzicarla per cercare di capire cosa è, per le Donne, il MASCHIO, L'UOMO.
Per fare rientrare, anche se solo superficialmente nel gioco delle categorie alcuni miei punti di vista.
Se sei grasso non tieni a te stesso e quindi non terrai mai alla tua donna, prima viene il cibo e poi il resto. Se sei palestrato l'effetto è lo stesso, solo che sposti l'interesse sul tuo corpo. In poche parole, grasso o palestrato, sei di fondo, un egoista.
Se sei timido non c'è storia. Qualsiasi tipo di approccio non va a buon fine. Un timido non avrà mai speranze di conquistare una donna ma.....esistono i finti timidi, quelli che riescono a far leva sul senso materno delle Donne ed allora le sentirai dire “E' dolcissimo, uno zucchero. Un amore di ragazzo!” Ma poi vieni lasciato perché sei troppo appiccicoso, appunto, appiccicoso come il miele.
Se sei arrogante qualche speranza ce l'hai. Se hai la fortuna di conoscere una donna che vuol essere dominata vivrai una storia in cui sarà un continuo tira e molla, un susseguirsi di litigate che poi finiranno tra abbracci, carezze ed una notte sfrenata di sesso dove potrai continuare ad essere egoista e pensare solo a te stesso, tanto lei ti ama a prescindere e ti amerà per sempre, fino a quando non ne conoscerà un altro.
Poi ci sarebbe tutta la serie degli uomini sportivi, i pigri che non si perdono un evento sportivo in TV, e gli attivi, quelli che prima vengono gli amici del calcetto e poi tutto il resto.
Le categorie sarebbero tantissime ed in mezzo ad ogni categoria l'uomo giusto per la giusta donna esiste sempre.
Essere quello giusto è un' alchimia fatta di tantissime cose ma, fondamentalmente, è farsi accettare per quello che sei. Un eterno bambino. Devi sapere ridere e sapere fare sentire speciale la tua donna, devi saperla ascoltare ed essere capace di condividere tutto.
Un vero uomo deve saper dosare il suo essere maschio, deve saper approcciarsi cercando di non essere banale e senza cadere nel ridicolo, deve saper farsi scoprire piano piano, lasciar sempre un alone di mistero attorno alla sua natura, deve essere sicuro di sé ma non troppo, deve essere fisicato ma non troppo, deve essere intelligente ma non troppo, deve deve deve, ma non troppo.
Un vero uomo?!
No, non c'è un modo per descrivere qual è un vero uomo, così come non c'è un modo per catalogare una vera donna. Di certo ho delle convinzioni che sono basate sull'educazione ricevuta, sul rispetto, anzi sul RISPETTO per la DONNA. Sul rispetto dato, ma anche su quello ricevuto. L'uomo perfetto non esiste ed in merito al corteggiamento c'è una frase che ho scritto su di un bellissimo post della nostra amica Blue che recita: non esiste uomo che sappia conquistare una donna se quella donna non voglia lasciarsi conquistare.
PUNTO DI VISTA DI SABRINA (condiviso anche da Luca....è proprio vero, siamo fatti l'una per l'altro)
Cesare Cremonini in una canzone dice che gli uomini e le donne sono uguali. In fondo è così, di base siamo esseri umani dotati di emozioni, che però luoghi comuni, retaggi e convenzioni hanno forgiato in modo molto differente.
Gli uomini di oggi si dice siano in crisi. Le donne di oggi, insoddisfatte. Questo è il quadro che emerge ascoltando esperienze e racconti di amici e di persone con le quali normalmente si conversa.
Gli uomini si sentono analizzati, criticati, processati e giudicati non all'altezza.
Le donne, a loro volta, sono guardate senza essere veramente viste, se non per il loro aspetto fisico, giudicate a priori senza essere ascoltate, voglio aggiungere anche usate, mercificate, violate, sfruttate, storia più che mai dei nostri così moderni tempi, per non parlare dei Paesi dove ancora vengono sottomesse, mutilate, lapidate, uccise, ma questo è un altro discorso.
Il retaggio delle generazioni passate è ancora fortissimo, o meglio, ha lasciato un segno profondo e a questo si aggiunge la disumanizzazione e l'individualismo che la tecnologia ha apportato nel mondo delle relazioni. Ai tempi dei nostri nonni e bisnonni le convenzioni erano la cosa più importante; la figura della donna era legata all'idea che giunta ad una certa età dovesse trovarsi un uomo che insieme al matrimonio le desse protezione, sicurezza, che la salvasse, perché di fatto una donna senza un uomo era considerata una donna a metà, se non nulla. Quindi la donna doveva seguire il gregge e tutti i dettami annessi, non fare mai la prima mossa, non mostrarsi troppo colta, troppo appariscente, doveva presentarsi nel modo giusto perché quello che contava era il suo aspetto e non quello che pensava.
Pulisci, metti in ordine, tieni un basso profilo e fai figli, era il compito principe della donna, insieme ai tanti veti che la sua condizione le imponeva.
Gli uomini venivano invece iniziati ad una virilità che li costringeva a celare e col tempo a dimenticare, la loro natura emozionale, in quanto orpello prettamente femminile, quindi essere uomo significava semplicemente non essere donna e allo stesso tempo dominare.
Era tutto così semplice e così nette erano le linee di demarcazione tra uomo e donna che era quasi impossibile uscire dai binari e non avere chiaro come dovessero funzionare le cose in una relazione. Per fortuna il mondo è cambiato, le donne hanno acquisito forza e consapevolezza di sé e già se pensiamo al rapporto uomo-donna in riferimento ai nostri genitori, notiamo che ci sono stati cambiamenti enormi.
Eppure se guardiamo a fondo ci accorgiamo che siamo ancora prigionieri di una falsa idea di noi stessi, di un'idea di virilità e femminilità che ci depistano perché ci fanno dimenticare la cosa più importante, che siamo entrambi, uomini e donne, creature emotive. Essere uomo non significa reprimere questa parte.
Alla domanda, cosa significa essere maschio, la domanda che mi ha fatto Luca e alla quale ho risposto in modo ironico, rispondo che significa essere un uomo completo, un uomo con i suoi punti di forza, ma anche con le sue fragilità, un uomo deciso, ma al tempo stesso capace di lasciarsi andare, di sciogliersi davanti alle emozioni. Consapevole del fatto che amare una donna non significa modellarla a suo piacimento, ma accettarla per quello che è, anche se questo può fargli paura, può farlo sentire insicuro. Un uomo che sia uomo è difficile da descrivere, un uomo vero lo fiuti, lo senti nel momento in cui ce l'hai accanto. I canoni estetici sono poi molto soggettivi, personalmente un uomo deve farmi ribollire il sangue e intrigare cerebralmente. Mi deve prendere di pelle e di testa.
La donna e parlo soprattutto per me, rifugge quegli uomini che vogliono prevaricare la sua natura, che vorrebbero negare la sua intelligenza, il suo carattere deciso, la sua unicità, la sua inquietudine, il suo desiderio. Nella mia vita ho sempre allontanato in meno di un secondo uomini così, che si presentavano in un modo e un attimo dopo pretendevano di addomesticarmi e considerarmi un soprammobile da esibire in giro. Mi sono sempre rifiutata di “accontentare” un uomo essendo quello che non ero, se accontentare significa reprimere me stessa, perdere la mia identità. La differenza che passa tra accontentare un uomo ed amarlo è la stessa differenza che passa tra obbedirgli e rispettarlo e questo concetto deve valere anche per l'uomo nei confronti della donna.
Per quanto Luca scherzi e ogni tanto dica, senza crederci veramente, di non rientrare nella categoria di uomo maschio, io sostengo il contrario. E' un uomo, uomo fino in fondo e so di essere fortunata ad averlo fatto mio, perché in lui è riunito tutto ciò che amo, la passionalità, l'istintività, la sensibilità, la capacità di amare dando fondo a tutto se stesso, senza limiti e il profondo rispetto che nutre verso il mondo e verso di me, rispetto per il mio modo di essere, a volte fuori dalle righe, comunque intenso, curioso, con questo mio bisogno incessante di divorare, assaporare, conoscere e sbattere la testa, aggiungerebbe lui. Ha come tutti delle insicurezze, insicurezze che riguardano prevalentemente se stesso, dal momento che è sempre pronto a mettersi in discussione. E' geloso perché tiene a me in modo viscerale, ma sa che in fondo la sua gelosia è senza motivo.
Ci sono uomini, e ne ho conosciuti, che se uscivo con un abito che lasciava scoperte le gambe andavano in paranoia e puntualmente erano discussioni e questo perché la loro mente era talmente ristretta da vedere in un miniabito l'incarnazione della provocazione. Non capivano che se scelgo di indossare un abito corto non è per provocare, non è per gli altri, è per me. E' per me, la libertà di scoprire le gambe, è per me, la libertà di sentire il sole o anche solo l'aria sfiorarmi le gambe. E' una cosa mia. E se altri la pensano in modo diverso è solo un problema loro che non mi tange.
Ora sembra che gli uomini abbiano paura di innamorarsi, di impegnarsi in una relazione. Probabilmente a fare paura è la parola impegno, probabilmente faticano a prendere il volo dal nido di mamma e papà, dove sono coccolati e senza pensieri, quindi preferiscono intrecciare relazioni non troppo profonde perché più semplici da gestire. Perché nell'innamoramento e in un rapporto pieno non sono coinvolte solo le emozioni ed il cuore, ma bisogna essere disposti a fare spazio all'altro.
In quest'epoca in cui la sessualità è così fortemente esibita dai giornali, dalle pubblicità, dalla televisione, è caduta anche quella cosa che faceva sentire la conquista di una donna come una meta da raggiungere con il corteggiamento, in modo graduale e questo ha destabilizzato la donna, che non si sente gratificata da un uomo che dà tutto per scontato e pretende tutto subito, considerando fuori moda i preliminari, il romanticismo, la passione. Il sesso stesso ha subito una scissione. Il sesso è un bisogno fisico, il sesso è come la ginnastica e ti fa bruciare trecentosessanta calorie all'ora, mentre il sesso mescolato all'amore è compromettente, è una cosa da gestire, è un impegno che non è detto si voglia assumere.
Per non parlare della carnalità della realtà che viene soppiantata più che mai dal virtuale, a prova di click, e che è un altro modo per evitare il futuro. I ragazzi una volta uscivano di casa e si davano appuntamento per incontrarsi, per baciarsi, adesso si incontrano e si scambiano tenerezze su Facebook. Una volta si toccavano dal vivo, adesso lo fanno attraverso uno schermo o un video postato su Youtube. Lo fanno per evitare delusioni, per evitare il futuro. Ragazzine che fanno sesso in classe durante la ricreazione, riprese con un telefonino e non sanno nemmeno che è sesso, lo fanno solo per essere popolari, perché tutto è spettacolarizzazione, cosa tristissima.
Essere se stessi, essere pronti a lasciarsi travolgere dalle emozioni, calpestando gli schemi e i copioni, rovesciando anche il gioco delle parti, è solo questo che serve agli uomini e alle donne. C'è una frase di Sant'Agostino che mi è sempre piaciuta moltissimo.
Volo ut sis. Voglio che tu sia quello che sei.
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SEPPIOLINE CON SPINACI, PATATE E PINOLI
Ingredienti:
800 gr di seppioline fresche
1 cipolla Tropea (tagliata a fettine)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio schiacciato
sale e pepe
1/2 bicchiere di vino bianco
erba cipollina fresca
1 rametto di rosmarino
30 gr circa di pinoli
3 patate (da lessare a parte)
una manciata di spinaci (lessati per un paio di minuti)
Ingredienti:
800 gr di seppioline fresche
1 cipolla Tropea (tagliata a fettine)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio schiacciato
sale e pepe
1/2 bicchiere di vino bianco
erba cipollina fresca
1 rametto di rosmarino
30 gr circa di pinoli
3 patate (da lessare a parte)
una manciata di spinaci (lessati per un paio di minuti)
Come prima cosa puliamo e laviamo le seppioline. Le versiamo in una padella nella quale avremo fatto scaldare l'olio extravergine d'oliva insieme ad uno spicchio d'aglio schiacciato. Lasciamo asciugare tutta l'acqua rilasciata dalle seppie e facciamole dorare per qualche minuto, girandole spesso. Uniamo la cipolla affettata e la facciamo appassire a fuoco vivo, mescolandola insieme alle seppie. Aggiungiamo il rametto di rosmarino ed un trito di erba cipollina, poi i pinoli. Facciamo saltare il tutto. Una volta che anche la cipolla avrà preso colore, versiamo il vino e lasciamo che evapori. Regoliamo di pepe. A parte scottiamo in acqua bollente salata per un paio di minuti le foglie di spinaci, le scoliamo e le andiamo ad aggiungere in padella alle seppie. Mescoliamo tutti gli ingredienti, aggiungiamo un pizzico di sale e continuiamo la cottura fino a quando le seppie sono tenere. Essendo piccole e fresche si cuociono molto velocemente.
Sempre a parte lessiamo le patate, che una volta cotte taglieremo a fette e regoleremo di sale, dopodochè le disporremo nel piatto insieme alle seppioline e agli spinaci, completando il tutto con un filo d'olio extravergine d'oliva a crudo.
CUTTLEFISH WITH PINE-NUTS, SPINACH AND POTATOES
Ingredients:
800 g fresh cuttlefish
1 clove garlic
1/2 glass dry white wine
1 onion (chopped)
extravirgin olive oil
salt and pepper
chives (finely minced)
rosemary
a bunch of spinach (boiled in salted water for a few minutes)
3 potatoes (boiled, then sliced)
30 g pine-nuts
Ingredients:
800 g fresh cuttlefish
1 clove garlic
1/2 glass dry white wine
1 onion (chopped)
extravirgin olive oil
salt and pepper
chives (finely minced)
rosemary
a bunch of spinach (boiled in salted water for a few minutes)
3 potatoes (boiled, then sliced)
30 g pine-nuts
Clean cuttlefish. Pour extravirgin olive oil in a frying pan and heat over medium heat. Add garlic and when it begins to crackle add the cuttlefish. Peel and chop the onion.
When all the water from the cuttlefish has evaporated, add onion and sautè for a few minutes until translucent. Add chives, rosemary and pine nuts. Cook for a couple of minutes, then pour in the wine. Add salt and pepper. When the wine has absorbed add the spinach and continue to cook until the fish is tender and done.
Serve immediately on a bed of boiled potatoes and complete with extravirgin olive oil and salt to taste.
Siamo appena rientrati da due giorni intensi passati in Umbria e ad attenderci c'era un pacco, un graditissimo dono per la nostra piccola Alice Ginevra che ci ha inviato la dolcissima Tittina. Ci siamo letteralmente sciolti appena abbiamo scartato il pacco, letto il bigliettino che l'accompagnava e preso tra le mani questa meraviglia di gonnellina con maglietta in pendant e cappellino bianco, un amore! Inutile dire che non vediamo l'ora di fotografarli indossati dalla Pupattola, che per il momento scalcia e sembra dire che è pronta a nascere. Grazie Tittina, ti abbracciamo a distanza e ti vogliamo bene!
Miamm, bellissima ricettina, la proverò sicuramente. E' da un po' che non passo, mi sono persa le novità, la foto di testa dice tutto, auguroni e scusatemi tornerò prestissimo. Un abbraccio
RispondiEliminaLetto tutto d'un fiato questo bellissimo post.I pensieri di entrambi li condivido. Ho avuto la fortuna di innamorarmi del mio compagno per quello che mi trasmetteva a parole, dei suoi pensieri, delle sue idee,della sua testa prima che del suo aspetto fisico, del suo modo di essere gentile e sicuro, elegante e mai strafottente, presentandosi a me per quello che è, senza inganni. Sabrina cara ho avuto la tua stessa fortuna, ho incontrato un uomo che ama me per quello che sono con i miei difetti e pregi, senza rendermi prigioniera.
RispondiEliminaPurtroppo credo che per molti giovanissimi l'amore sia solo una questione di apparire e non intravedo in loro ne la femminilità nelle ragazze né l'essere l'uomo nei ragazzi e poca testa... ma spero di sbagliarmi e potermi ricredere su questa nuova generazione.
Invece non sbaglio per nulla su questo piatto dicendovi che è davvero troppo buono e che lo copierò presto perché ho delle seppioline surgelate che non sapevo ancora come fare.
Un bacione a tutti e tre :).
Annalisa
A me non piacciono le categorie uomo/donna, per me esistono le persone. A quest parola si può aggiungere un aggettivo, voi siete delle persone speciali, Laura
RispondiEliminaCondivisione totale, per entrambi.
RispondiEliminaL'importanza del dialogo - sincero, ovviamente - è determinante, dà modo di conoscersi e di approfondire, di progettare e soprattutto di capire se si è fatti l'uno per l'altra, con tutti i limiti e le manchevolezze che fanno parte del carattere di ciascuno di noi.
Ultima cosa, carissimi : Il tutto, guardandosi negli occhi !!
Un caro saluto a tutti e tre.
dio tutto vero..in breve..non sappiamo nemmeno noi cio che vogliamo!!!
RispondiEliminaMamma mia ragazzi.. quando vedo un vostro nuovo post so che devo essere libera almeno per 10 minuti per legegrmelo tutto con motla attenzione. Condivido in todos tutto ciò che avete scritto... A volte è davvero molto difficile.. si tende a voler "cambiare" la persona che si ha accanto per renderla più somigliante a noi stessi.. perdendo di vista la cosa più importante.. se ci siamo innamorati di quella persona è per come ci si è mostrata.. allora perchè dopo volerla cambiare? Io però son dell'opinione che l'uomo e la donna siano fondamentalmente diversi... nel modo di pensare.. nel modo di agire... Non si fanno 3000 pippe mentali come noi... Non si soffermando troppo su un argomento come noi... ehehehehe però il bello è anche questo.. unificarsi.. e rendersi una cosa sola... Ottima ricetta delle seppioline... buona serata ragazzi miei.. Ah!!! carinissimo il regalo ricevuto... baciotti
RispondiEliminaI vostri post ragazzi mi catturano sempre, per la profondità di sentimenti e la sensibilità che trasmettono e perchè sono scritti da leggere tutto d'un fiato. Non c'è un umo ideale come non esiste la donna ideale, le coppie si completano a vicenda, è questo il bello e voi ne siete una splendida dimostrazione. Io la prima cosa che noto in una persona dopo gli occhi sono le mani, ma se avessi dovuto innamorarmi del mio compagno per quelle non avrebbe avuta neanche l'ombra di una possibilità! E credo che un altro al posto suo molto difficilmente risucirebbe a sopportare il mio carettere lunatico e testardo in perfetto stile cancerino (anche troppo!)
RispondiEliminaAdoro il pesce, ormai lo sapete, e questo piatto mi piace un sacco. L'abbinamento con gli spinaci non è molto frequente e invece troco che ci staino benissimo. Me lo immagino gustato appena tiepido e ho già l'acquolina. Un abbraccio, felice we
P.S. quel completino per Alice Ginevra è delizioso, me la immagino già la piccola bambolotta con il cappellino e la gonnelina a quadretti...che amoreeeeeeeeeee ^__^
condivido pienamente il tuo pensiero Sabrina, anch'io la penso come te.
RispondiEliminaun bacione e complimenti per queste seppioline aromatiche, mi copio la ricetta, è da parecchio che non le compro.
post profondo che infondo lascia intendere che noi donne "normali" si guardiamo gli stereotipi sulle pagine patinate ma po scegliamo l'uomo come Luca e ne andiamo fiere....ottima ricetta...baci al pancino e pizzicotto a Luca *_^
RispondiEliminache discussione seriosa...ma mi piacete con le vostre idee chiare...baciotti!
RispondiEliminaCondivido con i vostri pensieri.Buon fine settimana;salutoni a presto
RispondiEliminaCiao ragazzi! Le vostre dissertazioni le condividiamo appieno, interessante però leggere i due punti di vista, fa capire moooolte cose!
RispondiEliminaBellissima questa ricetta, il trio ci ispira moltissimo e stiamo già pensando quando provarla pure noi! Un'idea davveros tuzzicante.
Tenerissimo questo regalo, davvero un dolce pensiero.
un bacione
Come sempre le vostre parole sono come pillole di saggezza.
RispondiEliminaQuesto piatto con gli spinaci ed i polipetti mi ispira tantissimo specie con i pinoli, bellissimo accostamento di sapori, bravi!
Pure psicologi i miei amici, complimenti!
RispondiEliminaTenetemi aggiornata sulla nascita di Alice.
L'amore , ecco quello è che unisce un uomo e una donna , e forse smettono di chiedersi se vanno bene o meno e si lasciano incantare e sedurre ; o almno è l'augurio che facciamo a tutti gli innamorati guardando la vostra splendida coppia!!un grande abbraccio
RispondiEliminaCarissimi amici,
RispondiEliminami sono seduta sul mio divano, nella casa dei miei sogni, in questo luogo dove le mura respirano amore e dove ogni giorno vivo la mia vita che ha preso una piega diversa rispetto ad un anno fa. Mi accendo una sigaretta e leggo ciò che avete scritto, divoro le parole, mi emoziono, sussulto, mi si stringe il cuore, l’anima, mi si accellera il battito… L’uomo bella domanda, chi è ?cos’è?, quale quello giusto per ognuna di Noi? La donna? Chi è? Qual è ? come reagisce a questa sua nuova pelle? Domande che mi pongo tutti i giorni e che sempre di più analizzo nella ricerca di risposte.
Sono al 100% in accordo con le vostre parole, non è una questione di fisico, di addominali, di bellezza o di altri orpelli inutili. Qui si sta parlando di valori, valori persi nel cammino della vita, della corsa alla scopata fugace, qui siamo al bivio di una situazione che a volta mi sembra irreversibile. Uomini spaesati e creduloni perché troppa offerta, troppo sesso fatto nei bagni senza realmente capire che il corpo si dona se meritato, che quando un uomo entra dentro una donna non è ginnastica ma per me e ribadisco per me sola, è un fatto di emozione. Ma che !! dove si sono andati a ficcare i sentimenti. ? Cupido ha preso il volo dal condominio e non scaglia piu frecce ai nostri cuori e se lo fa non centra il bersaglio.
Per quanto mi riguarda io mi sono innamorata follemente a 30anni, prima ho fatto danni pazzeschi per capire cosa volevo e per cercare quello sguardo diverso e quell’uomo che mi avrebbe davvero reso felice. L’amore non è un corpo, l’amore è cervello.
Vi adoro, sapete sempre far battere il mio cuoricino … leggo questo post e lo rileggo ancora.!! Rifletto e non vedo l’ora di stringervi.
Blue vi segue sempre
www.aspassoconblue.com
Condivido in pieno quanto scritto, che bello è leggervi!!!!! Quanti giorni mancano all'arrivo della piccola Alice Ginevra???? Sono in trepidante attesa. . . baci grandi ragazzi!!!!
RispondiEliminaMa che pensiero bellissimo che ha avuto la vostra amica,immagino come sara' deliziosa la vostra pupina con quel completino!E' divertente ed interessante leggere i vostri post,siete simpaticisimi,vi auguro un bel fine settimana!P.S.Ho comperato la gelatiera e oggi faro',se mi riesce ,il mio primo gelato!
RispondiEliminaCome non condividere?Oggi si è smarriti, forse perchè si è perso il senso dell'amore vero, troppa offerta, zero attesa...Per me l'amore è stare insieme, alzarsi insieme e naturalmente prendersi cura l'uno dell'altro delle proprie fragilità preziose come cristalli...
RispondiEliminaBacetti per tre:-)
ps. mi aveva colpito la lettura di un libro che parlava di un amore a distanza, di uno scoprirsi con dolcezza infinita, per arrivare all'incontro
di due anime fuse..
Vi aspetto per un indovinello.
RispondiEliminaun abbraccio di grande tenerezza a te Sabrina e a Luca da Aurora
RispondiEliminabuona domenica! ciao!
RispondiEliminaSono pochi oggi gli uomini e le donne che si mettono in discussione..è bello essere partecipe di questi piccoli grandi dialoghi tra voi.baci!
RispondiEliminaDalla prima volta che ho letto un vostro post ho sempre sentito un senso di condivisione del vostro modo di essere. Con questo post ho avuto la prova tangibile che ci accomuna lo stesso modo di pensare e di vivere la vita. Mi sono piaciute entrambe le dissertazioni le le ho profondamente condivise. Siete una coppia splendida e mi fa felice leggere ogni vostra parola!
RispondiEliminaSabrina la tua panciotta è una luna piena e si capisce che manca un soffio di tempo perchè la vostra piccola scalci alla luce del sole! Vi abbraccio stretti stretti...
Anna
P.S. sarà bellissima Alice Ginevra con quel completino!
Un lunghissimo ed interessantissimo post.
RispondiEliminaLetto tutto.
Condivido in pieno i Vs pensieri!
wonderful recipe, un abraccio te Sabrina e Luca,buona domenica, gloria
RispondiEliminaMy dearest Sabrie e Luca, I saw my condensed milk can and have 395 grs. but around this is ok , a bacio grande, usually I use Nestle can. LOL bacios gloria
RispondiEliminaAccidenti che post...ottime le seppie, degnissima variante delle solite "con i piselli"! CIAO SILVIA
RispondiEliminacondivido pienamente
RispondiEliminabuona giornata, ciao Michele pianetatempolibero
Carissimi...quanta bellezza e quanta verità nelle vostre parole...In un mondo dove tutto è esibito, spettacolarizzato e banalizato, è raro sentire parlare di rispetto ed accettazione dell'altro per quello che è veramente.Credo che quando si ama una persona per ogni suo pregio, difetto fragilità, si è veramente trovata l'altra metà della mela.E' una cosa difficile, impegnativa che ti mette davvero alla prova.Ma L'Amore è una forza ed un motore potentissimo.
RispondiEliminaQuelle seppioline me le papperei anche adesso!
Conto i giorni con voi, un abbraccione..larghissimo ;)Buona settimana
anche io il mio uomo lo vorrei come le seppioline con spinaci, patate pinoli e tutoti l resto.... eheheheheh scherzo però la conclusione di Sabrina mi piace molto: è giusto amare una persona per come è senza cambiarla.... ma amarla e rispettarla così per come è così come è nel giusto anche Luca quando dice che non è possibile conquistare una donna che non voglia lasciarsi conquistare.... la natura umana è diversa ma anche simile come dice cremonini.... sono le circostanze della vita e l'evoluzione... certo che gli uomini come piacciono a me ormai sono in estinzione... ormai dall'estetista trovo sempre più spesso uomini da catologo che si modellano in palestra, fanno lampade, si curano nell'abbigliamento.... forse questo è troppo... basterebbe lavarsi per non dare la nausea in un caffè....eheheheh e rispettarsi ed amarsi come persona per poter piacere agli altri dando anche qualcosa.... una conversazione interessante, un gesto d'affetto....
RispondiEliminail discorso è comunque complicato e non si finirebbe mai di parlarne... non so se ho reso l'idea con quel poco che ho detto..
un abbraccio ^______^
Ciaoooo!! Che bel post, l'ho letto tutto d'un fiato, attentamente, per non perdermi neanche una parola dei vostri pensieri. Che condivido pienamente.
RispondiEliminaIl mio ragazzo mi ha conquistato ben 2 anni fa con la sua semplicità, dolcezza, onestà e simpatia; non sono mai riuscita, e neanche ora ci riesco, a parlare con lui senza ridere, senza sorridere, e come riesce a farmi stare bene lui mai nessuno mai!! Perchè non è il più figo dell'universo, perchè non è il più ricco del mondo, non è palestrato, non è un attore holliwoodiano ma per me è VITA, mi piace e per me è lui il mio uomo ideale, senza canoni da rispettare ma così com'è!! Sabry lo sai che la frase con cui hai finito il post gliel'ho detta più volte a lui? Comunque post molto bello, davvero. Anche la ricettina è sfiziosa, io non mangio il pesce ma a vederla è tuto un programma!! Allora ci siamo con la piccola?? Che bella che sarà con quel completino, che bel dono!! bacioneeeeeeeeeeee grandeeeeeeee a tutti voi, ma grande grande!!
Un saluto veloce mentre preparo le valigie e scrivo il post per dopodomani, vi abbraccio forte ^_^
RispondiEliminaPasso troppo poco dalle vostre pagine, meritate sempre + di una riflssione!
RispondiEliminaVedo che la scadenza è vicina, che meraviglia!
un bacione
leggere i due punti di vista è fondamentale! noi donne vediamo tutto dai nostri occhi e sentire come la pensa un uomo bello fa!
RispondiEliminaBedda mia hai un panzonello invidiabile sei stupenda <3 *_* le tue gambe poi sono favolose e se non le scopri tu chi le deve scoprire?
***
love
cla
L'argomento non può che essere letto e trovarmi assolutamente daccordo. Anche io non sono per le categorie, ne penso ci sia un/a tipo/a ideale. Quando ci si incontra e ci si conosce si mettono in funzione una serie di elementi chimici nell'uno e nell'altro...che tu Luca hai ben definito "Alchimia", adoro questa parola. Ecco quando scatta questa molla non c'importa nulla se la persona che abbiamo davanti rispecchia una tipologia o meno, o se corrisponde a ciò che avremmo voluto. No. Gli elementi scatenano tutta una serie di reazioni che culminano con la "fusione", intesa come effetto calamita. Ci si trova non solo attratti ma propensi a arrivare entrambi ad un punto...cioè si va entrambi nella stessa direzione, senza annullarsi, senza diventare un tuttuno, ma rimanendo sempre e comunque se stessi sin dall'inizio e senza maschere. Mi ritrovo in tutto quello che avete scritto e le vostre citazioni mi piacciono tantissimo. Quanto alla ricetta che dire me gusta mucho. Un bacione ragazzi, alla prossima, Ale.
RispondiEliminaHo pensato vado a vedere se Sabrina ha partorito.....e invece siete qui a scrivere queste cose bellissime e questa ricetta deliziosa.....ragazzi complimenti per tutto e permettimi Luca,complimenti a Sabrina, così leggiadra.....in tutti i sensi con questa sua pancia bellissima, mi sono letta anche il post precedente, che mi ero persa....Un abbraccio a questa bella famiglia!!!!!!
RispondiEliminaAuguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
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