La mattina è sempre troppo presto per alzarsi, ma i ritmi di Alice Ginevra sono diversi dai nostri e la sua sveglia è fatta da richieste di amore a volte urlate, ma spesso dedicate alla sua mamma o al suo babbo che devono correre da lei per abbracciarla e coccolarla nei suoi primi attimi di realtà.
Il nuovo letto, nella sua cameretta ancora promiscua con il fasciatoio per Athena Giada, sta diventando, ogni notte che passa, sempre più il suo regno dei sogni d'oro.
Mentre la dolce usurpatrice delle attenzioni della mamma titta il suo risveglio tra le coperte, nel piccolo rifugio che era di Alice Ginevra fino a qualche settimana fa.
Caffè per me, cappuccio con schiuma quasi solida (la mia sfida mattiniera) per la mamma, il latte con il Nesquik per la Principessa reggente che si sdraia voluttuosa sul divano-trono, alla moda delle matrone romane della antica Roma, ordinando l'immediata accensione della TV al grido, ancora sommesso, di “Peppa! Peppa! Peppa!”
Uno sguardo fuori, tra gli alberi nudi, per vedere se anche il resto del mondo ha ripreso a respirare e prende corpo la nostra micro assemblea, per decidere come passare la mattinata.
Nel forno spento a lievitare tutta la notte, c'è ancora l'impasto per un piccolo esperimento dolce che, intanto, ci decidiamo a preparare.
Sabrina si srotola tra la cucina e la camera da letto, dove Athena Giada con i suoi sacrosanti ritmi mattutini, ad intervalli senza un preciso ordine, o meglio, sempre nel momento “sbagliato”, la richiama per la sua colazione.
Accendo il forno, accendo il PC per rileggere il procedimento della ricetta che volevamo sperimentare e, cerco di arrivare in fondo, di fare tutto io ma, il mio comandante mi richiama all'ordine sottolineando che, come sempre, la mia manualità nella pasticceria è la stessa di un orso alle prese con un alveare pieno di miele.
Fortuna che quello che manca a me, Sabrina ha il dono di compensarlo. Questo sì che è amore, beh... anche tutto il resto, a dire il vero.
D'accordo che non tutte le ciambelle escono con il buco ma proprio non ci riesce sempre di replicare alla perfezione le ricette dei dolci anche se le seguiamo alla lettera. Pazienza, esperimento era, esperimento rimane.
Ora ci tocca il viaggetto verso la tana di Babbo Natale per mantenere la promessa fatta alla Principessa reggente.
Il suo volto s'illumina d'immenso ancor prima di entrare, di vedere le sliding doors spalancarsi sul regno fatato della casa di Babbo Natale.
Alice Ginevra, da quando è salita in auto non ha smesso di parlare, di porre domande su cosa e che cosa ci sarebbe stato, e noi a spigarle che non si poteva prendere nulla, per ora, perché Babbo Natale ci avrebbe pensato lui.
Un inaspettato silenzio ci ha accolto, nessun brusio, nessun bambino urlante, solo noi tre più uno che scorrevamo le corsie piene, traboccanti di colori e dolci suoni, di odori di giocattoli nuovi, come il sapore dei libri appena aperti, come i sogni che si realizzano.
Alice Ginevra che non sa dove guardare ed io che mi fermo davanti ad un piccolo xilofono per cercare quelle melodie che fanno tanto Natale, che fanno sorridere Athena Giada tra le mie braccia.
Sabrina sta chiacchierando con l'unica commessa presente al piano, le domanda quando arriveranno quei piccoli desideri che vorremmo che il Santa Claus delle nostre cucciole, riuscisse a farle trovare sotto l'albero nella notte magica di Natale. Peccato, viaggio a vuoto. Lo capisco dallo sguardo triste di Sabrina che, con un sospiro, accende il suo sorriso attirando l'attenzione di Alice Ginevra su di un albero di Natale spoglio, ma con qualche pallina sbriluccicante appesa.
Mi avvicino ed ho la conferma, allora ci concediamo un giro per tutti i due piani del magico regno.
Rivedo i miei giochi d'infanzia, ed un po' mi meraviglio che esistano ancora, che qualche bambino li desideri.
I burattini con il loro teatrino, i mattoncini, il treno della Lima esiste ancora, con i suoi binari lucidi appoggiati sulle nere traversine. Il locomotore è un moderno Freccia Argento e le carrozze sono quelle di prima classe con anche il vagone ristorante. Quasi sei metri di rotaie, sei metri di gioia che si sono sicuramente accesi nei miei occhi.
Cerco la pista della Polistil, quella con le macchine da corsa ma, forse quell'azienda non esiste più. Ora si corre con i personaggi dei cartoni animati, la pista è sempre nera, i pulsanti sono stati sostituiti da consolle molto più sofisticate e il nome dell'azienda non ha, per me, lo stesso fascino ed allora i miei occhi un po' si intristiscono.
Sento invece ridere, una voce cristallina che chiede, che si informa, che riconosce, che chiama Banny un pupazzone di plastica a forma di coniglio alto quasi come me. “Banny! Banny, è Banny!” ripete felice, toccandolo e facendolo pericolosamente ondeggiare.
Alice Ginevra, è meravigliosa nella sua esuberante ingenuità, nella sua traboccante voglia di conoscere e di scoprire. L'esegesi della felicità!
Tra una bambola e l'altra eccole apparire la sua ultima, ma non ultima, passione: gli animali della fattoria. Incurante di quanto da noi sottolineato più volte, che il Babbo Natale sarebbe stato lui a farle i regali, come detto, incurante di tutto e tutti, se ne impossessa e, come una signorina grande, si precipita alla cassa mostrando il suo premio alla cassiera. Solo 4 euro e 95 centesimi. Una scelta oculata in questo periodo di crisi, penso sorridendo.
Per un attimo ho ancora Athena Giada in braccio, il tempo che Sabrina saldi il dovuto.
In fila indiana con Alice Ginevra trionfante ad aprire la nostra parata ci dirigiamo verso la macchina di babbo. Uno sguardo all'ora... sono quasi le 2. Tre ore volate come se il tempo non avesse peso, come se i pensieri si fossero addormentati ed avessero sognato. Quasi tre ore in cui mi sono sentito un bambino felice ed un papà orgoglioso di una così bella famiglia.
Piatto speciale dedicato a chi come noi ama la pasta ripiena e il tartufo. Abbiamo voluto impreziosire l'impasto, aggiungendo alla farina della granella di nocciole. Le nocciole si sposano meravigliosamente con il tartufo e contribuiscono a rendere più "ruvida" la sfoglia, in modo che i ravioli raccolgano ancora meglio il condimento.
Versiamo le farine a fontana sulla spianatoia, aggiungiamo le nocciole tritate, le uova e il pizzico di sale e impastiamo a lungo fino ad ottenere un panetto omogeneo che lasceremo riposare in frigorifero, avvolto nella pellicola trasparente, per circa mezzora.
Con l'aiuto della Marcato andiamo a stendere la sfoglia, dividendo l'impasto in tanti più piccoli panetti. Li tiriamo sottili facendo attenzione a non rompere la sfoglia.
Nel frattempo abbiamo già preparato il ripieno mescolando in una ciotola la ricotta mista, la robiola aromatizzata al tartufo e il Parmigiano grattugiato. Non occorre aggiungere nè sale nè pepe dal momento che il sapore del ripieno è già di suo molto intenso.
Una volta stesa la sfoglia andiamo a farcirla sul lato lungo, depositando mucchietti di ripieno gli uni a pochi centimetri dagli altri. Pieghiamo poi a metà la sfoglia, la sigilliamo e con una rotella tagliamo i ravioli.
Facciamo cuocere al dente i ravioli in una pentola dove avremo messo a bollire del brodo vegetale leggero.
Li saltiamo in padella insieme al burro e a scaglie di tartufo nero. Impiattiamo completando il piatto con altre scaglie di tartufo, volendo una parte di tartufo la si può anche grattugiare.
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Piatto speciale dedicato a chi come noi ama la pasta ripiena e il tartufo. Abbiamo voluto impreziosire l'impasto, aggiungendo alla farina della granella di nocciole. Le nocciole si sposano meravigliosamente con il tartufo e contribuiscono a rendere più "ruvida" la sfoglia, in modo che i ravioli raccolgano ancora meglio il condimento.
RAVIOLI ALLE NOCCIOLE CON ROBIOLA E TARTUFO
Ingredienti:
Per l'impasto:
2 uova grandi e freschissime
140 gr di farina 00
60 gr di farina di grano duro
40 gr di nocciole tritate finemente
1 pizzico di sale
Per il ripieno:
200 gr di ricotta mista
90 gr di robiola al tartufo
60 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
Per il condimento ricco:
2 tartufi neri del peso totale di circa 50 gr
burro q.b.
Versiamo le farine a fontana sulla spianatoia, aggiungiamo le nocciole tritate, le uova e il pizzico di sale e impastiamo a lungo fino ad ottenere un panetto omogeneo che lasceremo riposare in frigorifero, avvolto nella pellicola trasparente, per circa mezzora.
Con l'aiuto della Marcato andiamo a stendere la sfoglia, dividendo l'impasto in tanti più piccoli panetti. Li tiriamo sottili facendo attenzione a non rompere la sfoglia.
Nel frattempo abbiamo già preparato il ripieno mescolando in una ciotola la ricotta mista, la robiola aromatizzata al tartufo e il Parmigiano grattugiato. Non occorre aggiungere nè sale nè pepe dal momento che il sapore del ripieno è già di suo molto intenso.
Una volta stesa la sfoglia andiamo a farcirla sul lato lungo, depositando mucchietti di ripieno gli uni a pochi centimetri dagli altri. Pieghiamo poi a metà la sfoglia, la sigilliamo e con una rotella tagliamo i ravioli.
Facciamo cuocere al dente i ravioli in una pentola dove avremo messo a bollire del brodo vegetale leggero.
Li saltiamo in padella insieme al burro e a scaglie di tartufo nero. Impiattiamo completando il piatto con altre scaglie di tartufo, volendo una parte di tartufo la si può anche grattugiare.
esegesi...parola desueta, antica ma carica di tante cose, come nella vostra famiglia: amore, bellezza pura e cucina che ti colpisce nell'intimo. Io vi seguo, mi coccolo nelle vostre parole e foto e mi sento meno sola, meno zoppicante, meno vecchietta.Grazie famiglia! e baci x 4!
RispondiEliminaLe parole antiche è bello rispolverarle così che non vadano perse e poi come altro definire l'amore che scorre tra le pareti di casa se non come l'esegesi della felicità? Ti vogliamo bene, Antonietta.
EliminaEbbene un piatto meraviglioso... come meravigliosa è questa famiglia.....e poi ci si può stare per davvero ad una così modica spesa... a tutto il resto penserà Babbo Natale!
RispondiEliminaSerena, per quanto amiamo la pasta ripiena e il tartufo, la loro combinazione fa sì che per noi questo sia veramente uno di quei piatti che al solo pensiero ti senti sciogliere.
EliminaAlice Ginevra solitamente non ha grosse pretese, chiede veramente poco. Davanti a mille e mille giocattoli alla fine, prima di uscire dal negozio, ha preso questi animaletti e considerata la modica cifra ci ha fatto molta tenerezza. Poi sarà Babbo Natale a riempirle gli occhi di meraviglia.
Che bella Alice Ginevra con i capelli raccolti e che posa, da modella, Athena Giada con i suoi occhioni e' da mangiare tutta, ci credo che sei orgoglioso di loro, come lo sei cosi' innamorato della stupenda e dolcissima Sabrina. Luca che piatto, che abbinamenti, mi viene l'acquolina in bocca a quest'ora! I giocattoli, mi piacciono troppo, io gironzolo sempre nel reparto "bimbi" quando sono al supermercato, :-) un bacione grande a te e a tutta la tua meravigliosa famiglia e buon inizio settimana!!!
RispondiEliminaE'sempre una gioia leggere delle vostre piccoline!
RispondiEliminaE alle 10.48 del mattino ho voglia di ravioli!!!
Cari amici miei io non sono un'amante del tartufo ma della pasta ripiena ovviamente si...questo buon piatto profuma di tutto l'amore che anche voi provate verso la cucina!
RispondiEliminaDella vostra principessa,del Natale e del quanto si voglia tornare bambini..beh è tutto pura magia anche Luca con tutti i suoi ricordi!!
un abbraccio grande a tutta la family!!
Che bella famiglia che avete costruito, con 2 principesse così speciali il Natale sarà magico!!
RispondiEliminaFantastica ricetta, la trovo ideale anche per il pranzo del 25 dicembre!!!
Bacissimi
Rosa
Piatto prelibato!
RispondiEliminaVi auguro una felice settimana.
Questo piatto deve essere pura poesia! Amo il tartufo alla follia, anche se purtroppo costa una cifra. Davvero interessante l'dea delle nocciole nella pasta.
RispondiEliminaFantastico questo piattino, complimenti ragazzi, siete unici!!!
RispondiEliminaCome pensavo, la primogenita si prende cura e coccola la sorellina, non c'è niente al mondo di più bello!!
RispondiEliminaSabrina e Luca siate fiere delle due meraviglie, non viziatele troppo, però
Ogni tanto un no ci va...
I ravioli soo una favola...che acquolina in bocca ...
Bacioni.
eh i giocattoli di una vlta nn ci sono più.. cmq secondo me dipende molto dai genitori, la pubblicità martella i bambini è vero, ma se i genitori mantengono una certa distanza, indifferenza verso il giocattolo che i bambini stanno osservando in tv, la noteranno di meno.. mi è capitato di vedere genitori più accaniti dei loro figli -.- questo nn va bene.. molto bene invece i ravioli!!! con quelli nn si sbaglia neanche un po' ;) ciao ragazzi!!!
RispondiEliminaio mi perdo sempre volentieri nelle vostre parole.... amore che trasuda... meraviglioso....
RispondiEliminaLe vostre ricette sono superlative ma il problema è che le piccole lo sono di più e rubano davvero la scena alle preparazioni
RispondiEliminaciao a tutti
RispondiEliminabellissimi gli occhi della piccola!
gustosi i ravioli preparati con questa ricetta ;-)
L'aria delle feste ccomincia a farsi sentire ed il viaggio di Babbo natale per tutti i bimbi ha inizio...logicamente dal polo a qui la strada è lunga ma son giorni fatati che passano in fretta.un abbraccio
RispondiEliminaComplimenti alla vostra famiglia, davvero. Athena è intensissima. I ravioli ghiottissimi trasmettono anch'essi il calore della vostra felicità.
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