L'immagine di una torta dai forti sapori autunnali racconta particolari di questa stagione, quanto il fiammeggiante tappeto di foglie che fa da moquette ai marciapiedi. Il quattordici di ottobre è contornato da una spirale di cerchi rossastri lì, sul calendario della cucina, e la mia mano a fianco ha scritto una nota, "Uscire presto dalle pantofole", aperta parentesi tonda "Sagra dei Frutti dimenticati a Casola Valsenio".
Castagne, nespole, mele cotogne, corniole e azzeruole, sfumature di rossi e di marroni che si lasciano mordere con la coda dell'occhio. Sembrano quadri dipinti ad olio, questi cesti straripanti di frutti autunnali. Declinazioni infinite di mele e di pere, con nomi un po' buffi che fanno sorridere, le pere volpine, le pere volpone, le pere musone, le mele gelate, le mele della rosa e quelle rosse dell'abbondanza.Casola Valsenio ci si sbottona davanti, sotto al tiepido sole di metà ottobre di cui si imbeve questo giorno di festa, apparecchiando chilometri di tavolacci imbanditi di frutta, lungo le vie del suo minuscolo centro. Lungo le vie di questo grazioso paese avvolto nella sua grassa quiete, seppur brulicante di vita in movimento, di piedi e di mani protese verso cesti, sacchi e cassette.Che cosa preziosa la quiete, vale la pena gustarcela fino in fondo, già che da qui, ogni cosa sembra foderata di panno.
Angoli che irradiano il calore degli anni, anfratti di vicoli in penombra, tra panni stesi e finestre socchiuse, tutte cose che profumano di casa. Un attimo siamo immersi tra la folla e l'attimo dopo siamo soli, Luca, io ed Alice Ginevra, con i suoi occhioni spalancati a carpire colori, a lasciarsi scivolare addosso vitamine di sole.Casola Valsenio ci si offre tra gli occhi e le labbra, con il suo carico di frutti dimenticati, frutti di Romagna che parlano il dialetto della terra e degli alberi dei nonni. Che la frutta nasca e maturi sugli alberi forse a volte ce lo dimentichiamo, i pezzi grossi del commercio ci vogliono spacciare per mele quelle sfere di un rosso lucido più finto dei conservanti.
Mele tristemente segregate per mesi dentro asettiche celle frigorifere, dopo essere state ignobilmente strappate dagli alberi prima di essere giunte al benché minimo stadio di maturazione. Ci vogliono fare credere che i prodotti della terra cosiddetti biologici lo siano davvero, quando invece vengono molto spesso etichettati come tali, gli scarti, intesi come la frutta e la verdura meno bella da vedere, provenienti da raccolti assolutamente tradizionali. Ce lo ha detto uno degli organizzatori della Festa dei Frutti Dimenticati, nonché coltivatore, ce lo ha detto sottovoce, aggiungendo "E' triste e noi non possiamo fare e dire nulla, altrimenti ci schiacciano, quelli sono delle potenze, ci danno due soldi in cambio del nostro raccolto e con la faccenda del biologico ci speculano su mille e altre mille volte!".
Anche per questo siamo qui, per lasciarci travolgere da quest'onda di purezza, per poter mordere la polpa del sole e riempirne un fascio di sporte da caricare nel retro della macchina.Casola Valsenio è la prima mela grattugiata che Alice Ginevra ha mangiato, spalancando la bocca e facendo un aaammm affamato, ingordo, infinito, mentre le sue manine paffute volevano reggere da sole il cucchiaino, e la mela, me la sono poi ritrovata anche tra i capelli. Mi è difficile immaginare cosa più dolce, ma in fondo ogni volta che lei mi parcheggia addosso uno dei suoi candidi sorrisi, dico lo stesso.
Casola Valsenio è quest'altalena di rossi e di gialli moltiplicati da mille riflessi e mille bagliori, dagli Ooohhh pronunciati da una piccola bocca. E' l'odore della frutta matura che in un attimo ci si arrampica addosso e ci inghiotte.
Da principio lo annusiamo. Annusiamo il sapore castano della frutta d'autunno, per poi farcelo incartare insieme alla sua essenza, succosa come la stagione che fa maturare le mele sugli alberi, intima come il dentro delle cose.
Casola Valsenio ha il fiato reso speziato dal fiume di vin brulé che piano sobbolle dentro grandi pentole d'acciaio, accanto a quello caldo ed avvolgente delle caldarroste che sfrigolano indisciplinate sulle braci e che un attimo dopo scaldano le nostre mani, annerendole di fuliggine.
Casola Valsenio dispensa convivialità mentre concediamo la bocca e la fame ad un piatto di tagliatelle e ad uno di ravioli, entrambi alle castagne, con una nota di alchermes questi ultimi, seduti ad un tavolo sotto allo stand nel grande piazzale del paese. Mentre Alice Ginevra vinta dal sonno sprofonda sotto alla sua soffice copertina.E continua a dormire anche quando varchiamo la soglia di una cantina con annesso bar, e ci ritroviamo vicini vicini a coccolare con le dita un calice di Centesimino, un rosso rubino d'origini antiche che corrompe il palato con pensieri audaci. Che fa straripare il desiderio quando sembrano dire "Assaggiatemi", le frittelle di mele al chiosco della piazza e a noi non resta che obbedire.
Con questa ricetta vogliamo partecipare al Contest di "La pentolaccia di Lianina" che scade il 27/11/2011
In una capiente padella antiaderente scaldiamo un filo d'olio extravergine d'oliva e vi facciamo rosolare il peperone e la zucchina per 5 minuti circa. Aggiungiamo anche la cipolla affettata, abbassiamo la fiamma e la facciamo stufare per 10 minuti. Regoliamo di sale e di pepe e lasciamo raffreddare.
Nel frattempo stendiamo la pasta sfoglia e successivamente vi disponiamo sopra le verdure, unendo anche i fagiolini lessati (nel nostro caso erano un avanzo del giorno prima). Quando disponiamo le verdure, facciamo in modo di lasciare un paio di centimetri dai bordi della pasta sfoglia. Spolveriamo le verdure con il Provolone piccante. Arrotoliamo quest'ultima e con una forchetta bucherelliamo il rotolo ottenuto, in modo da fare fuoriuscire il vapore che si creerà durante la cottura. Disponiamo il rotolo in una teglia e inforniamo, facendo cuocere per 25-30 minuti a 220 C e serviamo il nostro piatto, tiepido, ma anche freddo è buonissimo.
Heat extravirgin olive oil in a large skillet and slowly fry red pepper, zucchini and onion for about 15 minutes or until golden brown, season with salt and pepper to taste, then set aside to cool in a bowl. Preheat the oven to 220C.
Thoroughly flour one side of a large clean dish towel, place the pastry on top and with your fingers gently stretch the dough to a large rectangle. Sprinkle the vegetables mixture all over the dough, adding the boiled green beans too. Add the grated Provolone. Roll the strudel up and bake for 25-30 minutes at 220C or until crisp and golden. Set aside to cool, then cut into slices and serve immediately.
Castagne, nespole, mele cotogne, corniole e azzeruole, sfumature di rossi e di marroni che si lasciano mordere con la coda dell'occhio. Sembrano quadri dipinti ad olio, questi cesti straripanti di frutti autunnali. Declinazioni infinite di mele e di pere, con nomi un po' buffi che fanno sorridere, le pere volpine, le pere volpone, le pere musone, le mele gelate, le mele della rosa e quelle rosse dell'abbondanza.Casola Valsenio ci si sbottona davanti, sotto al tiepido sole di metà ottobre di cui si imbeve questo giorno di festa, apparecchiando chilometri di tavolacci imbanditi di frutta, lungo le vie del suo minuscolo centro. Lungo le vie di questo grazioso paese avvolto nella sua grassa quiete, seppur brulicante di vita in movimento, di piedi e di mani protese verso cesti, sacchi e cassette.Che cosa preziosa la quiete, vale la pena gustarcela fino in fondo, già che da qui, ogni cosa sembra foderata di panno.
Angoli che irradiano il calore degli anni, anfratti di vicoli in penombra, tra panni stesi e finestre socchiuse, tutte cose che profumano di casa. Un attimo siamo immersi tra la folla e l'attimo dopo siamo soli, Luca, io ed Alice Ginevra, con i suoi occhioni spalancati a carpire colori, a lasciarsi scivolare addosso vitamine di sole.Casola Valsenio ci si offre tra gli occhi e le labbra, con il suo carico di frutti dimenticati, frutti di Romagna che parlano il dialetto della terra e degli alberi dei nonni. Che la frutta nasca e maturi sugli alberi forse a volte ce lo dimentichiamo, i pezzi grossi del commercio ci vogliono spacciare per mele quelle sfere di un rosso lucido più finto dei conservanti.
Mele tristemente segregate per mesi dentro asettiche celle frigorifere, dopo essere state ignobilmente strappate dagli alberi prima di essere giunte al benché minimo stadio di maturazione. Ci vogliono fare credere che i prodotti della terra cosiddetti biologici lo siano davvero, quando invece vengono molto spesso etichettati come tali, gli scarti, intesi come la frutta e la verdura meno bella da vedere, provenienti da raccolti assolutamente tradizionali. Ce lo ha detto uno degli organizzatori della Festa dei Frutti Dimenticati, nonché coltivatore, ce lo ha detto sottovoce, aggiungendo "E' triste e noi non possiamo fare e dire nulla, altrimenti ci schiacciano, quelli sono delle potenze, ci danno due soldi in cambio del nostro raccolto e con la faccenda del biologico ci speculano su mille e altre mille volte!".
Anche per questo siamo qui, per lasciarci travolgere da quest'onda di purezza, per poter mordere la polpa del sole e riempirne un fascio di sporte da caricare nel retro della macchina.Casola Valsenio è la prima mela grattugiata che Alice Ginevra ha mangiato, spalancando la bocca e facendo un aaammm affamato, ingordo, infinito, mentre le sue manine paffute volevano reggere da sole il cucchiaino, e la mela, me la sono poi ritrovata anche tra i capelli. Mi è difficile immaginare cosa più dolce, ma in fondo ogni volta che lei mi parcheggia addosso uno dei suoi candidi sorrisi, dico lo stesso.
Casola Valsenio è quest'altalena di rossi e di gialli moltiplicati da mille riflessi e mille bagliori, dagli Ooohhh pronunciati da una piccola bocca. E' l'odore della frutta matura che in un attimo ci si arrampica addosso e ci inghiotte.
Da principio lo annusiamo. Annusiamo il sapore castano della frutta d'autunno, per poi farcelo incartare insieme alla sua essenza, succosa come la stagione che fa maturare le mele sugli alberi, intima come il dentro delle cose.
Casola Valsenio ha il fiato reso speziato dal fiume di vin brulé che piano sobbolle dentro grandi pentole d'acciaio, accanto a quello caldo ed avvolgente delle caldarroste che sfrigolano indisciplinate sulle braci e che un attimo dopo scaldano le nostre mani, annerendole di fuliggine.
Casola Valsenio dispensa convivialità mentre concediamo la bocca e la fame ad un piatto di tagliatelle e ad uno di ravioli, entrambi alle castagne, con una nota di alchermes questi ultimi, seduti ad un tavolo sotto allo stand nel grande piazzale del paese. Mentre Alice Ginevra vinta dal sonno sprofonda sotto alla sua soffice copertina.E continua a dormire anche quando varchiamo la soglia di una cantina con annesso bar, e ci ritroviamo vicini vicini a coccolare con le dita un calice di Centesimino, un rosso rubino d'origini antiche che corrompe il palato con pensieri audaci. Che fa straripare il desiderio quando sembrano dire "Assaggiatemi", le frittelle di mele al chiosco della piazza e a noi non resta che obbedire.
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Con questa ricetta vogliamo partecipare al Contest di "La pentolaccia di Lianina" che scade il 27/11/2011
STRUDEL DI VERDURE
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 peperone rosso (tagliato a listarelle sottili)
1 zucchina (tagliata a listarelle sottili)
1/2 cipolla bianca (o 1 piccola) (tagliata a rondelle sottili)
200 gr circa di fagiolini lessati
60-70 gr circa di Provolone piccante grattugiato a scaglie grosse
1/2 cucchiaino di aglio essiccato macinato
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 peperone rosso (tagliato a listarelle sottili)
1 zucchina (tagliata a listarelle sottili)
1/2 cipolla bianca (o 1 piccola) (tagliata a rondelle sottili)
200 gr circa di fagiolini lessati
60-70 gr circa di Provolone piccante grattugiato a scaglie grosse
1/2 cucchiaino di aglio essiccato macinato
sale e pepe
olio extravergine d'oliva
In una capiente padella antiaderente scaldiamo un filo d'olio extravergine d'oliva e vi facciamo rosolare il peperone e la zucchina per 5 minuti circa. Aggiungiamo anche la cipolla affettata, abbassiamo la fiamma e la facciamo stufare per 10 minuti. Regoliamo di sale e di pepe e lasciamo raffreddare.
Nel frattempo stendiamo la pasta sfoglia e successivamente vi disponiamo sopra le verdure, unendo anche i fagiolini lessati (nel nostro caso erano un avanzo del giorno prima). Quando disponiamo le verdure, facciamo in modo di lasciare un paio di centimetri dai bordi della pasta sfoglia. Spolveriamo le verdure con il Provolone piccante. Arrotoliamo quest'ultima e con una forchetta bucherelliamo il rotolo ottenuto, in modo da fare fuoriuscire il vapore che si creerà durante la cottura. Disponiamo il rotolo in una teglia e inforniamo, facendo cuocere per 25-30 minuti a 220 C e serviamo il nostro piatto, tiepido, ma anche freddo è buonissimo.
VEGETABLE STRUDEL
Ingredients:
1 red pepper (cut into small pieces)
1 zucchini (cut into small pieces)
1/2 onion (finely sliced)
200 g boiled green beans
a large rectangle of pastry
60-70 g grated Provolone
1/2 tsp freshly ground garlic
salt and pepper to taste
extravirgin olive oil
Ingredients:
1 red pepper (cut into small pieces)
1 zucchini (cut into small pieces)
1/2 onion (finely sliced)
200 g boiled green beans
a large rectangle of pastry
60-70 g grated Provolone
1/2 tsp freshly ground garlic
salt and pepper to taste
extravirgin olive oil
Heat extravirgin olive oil in a large skillet and slowly fry red pepper, zucchini and onion for about 15 minutes or until golden brown, season with salt and pepper to taste, then set aside to cool in a bowl. Preheat the oven to 220C.
Thoroughly flour one side of a large clean dish towel, place the pastry on top and with your fingers gently stretch the dough to a large rectangle. Sprinkle the vegetables mixture all over the dough, adding the boiled green beans too. Add the grated Provolone. Roll the strudel up and bake for 25-30 minutes at 220C or until crisp and golden. Set aside to cool, then cut into slices and serve immediately.
Ma che situazione, il biologico che ci fanno credere...incredibile.
RispondiEliminaMi consolo con il vostro bellissimo strudel.
Ciao plendenti come sempre la piccola cresce a colpo d'occhio : strudel buonissimo ciao
RispondiEliminaBau!
RispondiEliminaSono una barboncina con due padroncini che sono sempre lì a spadellare... Mi piacciono tanto i bimbi e la vostra è meravigliosa! Le mando una leccatina =)
Bau bau!
Mirty barboncinaincucina
Che bel viaggio in mezzo ai colori , hai proprio ragione sembrano dei quadri!Ho visto pesche nataline,non sapevo di questa varietà.Tutti questi frutti hanno fatto da cornice alla vostra cucciola,piccola Alice in mezzo a tante meraviglie!Per lo strudel non ho parole,impazzisco x queste cose!Bacioni e buon we.
RispondiEliminaChe belle foto?
RispondiEliminaE che buono questo strudel!
Everything looks fresh and wholesome and I always think that of open air markets, still worth a stroll.
RispondiEliminaAlice Ginevra is looking adorable and seems to be growing so fast.
The vegetable strudel looks delicious, I'll have to keep this recipe to try.
all the best, always,
Brad
quando leggo i vostri post, mi sembra di esserci stata insieme a voi in quei luoghi! alice ginevra...ogni giorno piu' bella!
RispondiEliminaMeravigliosa bimba!!!Quanta dolcezza ed immagino il suo scoprire dolci sapori!!La frutta , quella vera, è un gran dono della natura e davvero perdere preziose specie è triste ; per cui è una vera fortuna ci siano occasioni in cui persone cercano di tenerle vive e farcele apprezzare.un caro saluto
RispondiEliminaInteressantissima festa,quella dei frutti dimenticati,sono sempre affascinanti e curiose queste manifestazioni...
RispondiEliminalo strudel salato ha pure lui il suo charme,lo gustiamo ben volentieri!!Un caro saluto e un baciotto alla principessa!
Questo strudel di verdure è una bontà bravissimi!! me lo segno!!
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti e tre!
buon fine settimana
baci!!
Alice Ginevra che scopre i primi sapori e la sua gita tra i frutti dimenticati che conoscono un nuovo presente e sperano nel futuro, sono immagini poetiche che hanno riempito e colorato la mia serata :D
RispondiEliminaLo strudel di verdure sarà presto replicato ....
che bella quella festa, ci sono frutti che chissà perchè non compaiono quasi più sui banchi dei fruttivendoli; e in questo contesto così pieno di natura il vosto strudel ci sta divinamente bene. Un abbraccio
RispondiEliminacome cresce la tata!!! che bellla che é!!!!! e che buono questo strudel!!! baciii
RispondiEliminaRagazzi come ogni volta bevo tutte le parole dei vostri post...che magnifica iniziativa, che frutti fantastici, le sorbe, il corbezzolo...quelle meline selvatiche e tutto il resto...brava Alice Ginevra che viene abituata da subito ai sapori veri e genuini!
RispondiEliminaun abbraccio a tutti e tre loredana
Che bella gita fuori porta.. ma sbaglio o anche l'anno scorso ci siete andati? da chi ho sentito sennò nominare questa sagra? Cmq a parte tutte le vostre belle foto.. ed il reportage.. io mi soffermo sulla bimba.. mamma mia che spettacolo che è.. non vi ripeterò mai che bella famiglia siete e quanto mi avete fatto affezionare a voi 3.. Spero che un giorno passiate da Roma... mi piacerebbe tanto conoscervi!!!! Ottimo anche lo strudel... un grande abbraccio... buon fine settimana :-D
RispondiEliminaLa prima mela grattugiata...evvvaiiii!
RispondiEliminaQuello strudel di verdure lo preparo anch'io...una meraviglia!
Lavorando nel settore agro-zootecnico ne ho viste di tutti i colori, quindi non resto sbalordita da quello che leggo.
RispondiEliminaIo non compro mai frutta, ho la fortuna di avere tutto quello che madre natura mi può offrire.
Molto bella e particolare questa sagra.
Faccio anch'io spesso lo strudel di verdure, è buonissimo.
Un abbraccio.
ciao Luca & Sabrina
RispondiEliminaAlice Ginevra è bbbbbbbbellissimaaaa!!!!!!!!!
baci
Oh mamma che meraviglia di Sagra mi sono persa! Smetto di mangiarmi le mani e assaggio lo strudel, decisamente meglio ^_^ vi aspetto alla mia nuova sfida... è pane per i vostri denti, ne sono certa ^_*
RispondiEliminaUn abbraccione e un bacino sulla fronte ad Alice Ginevra
Sonia
Ragazzi siete stupendi ed Alice e' una piccola principessina Love you all
RispondiEliminaClelia
Che bontà questo strudel..un abbraccio!
RispondiEliminache bella!!!!
RispondiEliminae soprattutto come le piace scoprire il mondo con i suoi genitori.... è un amore!!!
^____________^
Lo strudel è buono ma io guardo soprattutto una bellissima bambina,dolce e dai grandi occhioni.
RispondiEliminaUn baciotto ad Alice Ginevra.
Ragazzi...postate sempre delle bellissime ricette , ma da quando c'è la vostra pupattola passa tutto in secondo piano...è sempre più bella!!!!
RispondiEliminaBaci, Flavia
Sabrina sei un bijoux!
RispondiEliminaAlice Ginevra è splendida!
Luca è un babbo innamorato della pupattola all'ennesima potenza!
Vedere la bimba diventare ogni volta più sofficina e grande...che occhietti dolci ha ^-^
RispondiEliminaOttimo lo strudel ragazzi,una bella metà ne mangerei adesso come aperitivo...
Ciao cari,un post meraviglioso,ritrovare tanti sapori antichi che adesso non si trovano piu',uno strudel gustosissimo,guarda la combinazione anch'io oggi ho postato uno strudel.
RispondiEliminaE poi c'e' lei ,sembre piu' bella e pacioccona
L'ho vista anche con il mio bavaglino,mi ha fatto molto piacere.
Un grosso abbraccio a tutti e tre e buona Domenica.
Fausta.
Ciao Ragazzi, ma Alice Ginevra diventa ogni giorno più bella!?
RispondiEliminaInteressante questa sagra popolare, di quelle che piacciono a noi: ricche di prodotti insoliti e quasi dimenticati, insomma delle vere chicche!
Buono buono anche lo strudel: tutte verdure gustose racchiuse in una croccante e dorata sfoglia!
Un bacione
PS: quando venite a trovarci?!?
Ricco e goloso questo strudel assolutamente da provare con così tanta verdura meravigliosa e date un baciotto a quelle guance favolose!!! Ely
RispondiEliminaDa anni vorrei andare a quella sagra ma, non ne ho ancora avuta la possibilità, magari il prossimo anno!Credi che verrei rapita da quei frutti.Ieri però mi sono gustata delle buonissime nespole, dell'albero dei miei...bio veramente e che bontà!
RispondiEliminaDa mangiare di bacetti la pupetta, che bella famiglia siete!
Un abbraccio
sara
In un momento no..passare di qui è vedere la luce:-) Siete meravigliosi, come sempre,la ricetta potrei farla, in futuro, adesso vi mando un pò di baci e tenerezza , che so ricambiata..a presto.
RispondiEliminaEcco un appuntamento bellissimo che mi sono persa...ma il prossimo anno non esiste che lo perdo! e dire che ce lo eravamo anche detti quella sera al Koko...vabbè. Non mi resta che rifarmi con questo strudel vegetariano...che con lo strudel sto familiarizzando proprio da poco:) un bacione e a prestissimo!
RispondiEliminaMi avete regalato il ricordo sopito di una bambina che si arrampicava sul sorbo e che mangiava corbezzoli...
RispondiEliminai sapori dell'autunno qui sono molto diversi, quasi quasi ne parlerò nel mio blog. Come sempre mi avete ispirata. Baci baci baci (un ciascuno, quello con la maiuscola alla Principessa!)!
Che belle foto e lo strudel fa venire acquolina in bocca:))
RispondiEliminaMi è venuta una fame a vedere il tuo strudel =)
RispondiEliminaAlice Ginevra è sempre più bella!
sono davvero interessanti queste sagre, si scoprono sempre prodotti nuovi o che ormai sono dimenticati dai molti . Ottimo lo strudel di verdure, gusosissimo ; un bacione !
RispondiEliminaChe spettacolo le "pesche nataline", me ne sono già innamorato :-D
RispondiEliminaMa ci eravate stati anche lo scorso anno, vero?
Io farei follie per un corbezzolo o per un alberello di visciole: una volta le vendeva al mercato dell'Alberone un vignaiuolo che ora non c'è più... :-(
Per quanto riguarda il "biologico" sinceramente non ci ho mai creduto (o, quantomeno, penso che il 90% di ciò che viene spacciato per biologico non lo sia... e non potrebbe esserlo visto che la terra impiega decenni per purificarsi e rigenerarsi: bisognerebbe, tra l'altro, che il campo di coltivazione non avesse subito diserbanti o antiparassitari per decenni.... ed a questo non credo...
Lo stesso discorso me lo faceva un amico produttore in Umbria: malgrado le coltivazioni siano presidio Sloow Food per il biologico sempre più spesso i produttori, con la scusa di attacchi in massa di parassiti, usano pesticidi chiedendo la deroga per il raccolto (che, ovviamente, perché ognuno ha il suo tornaconto, viene concessa.... E così si spaccia per biologico ciò che biologico non è... :-/ )
Mi avete fatto aumentare la salivazione :-)
RispondiEliminaOramai i prodotti coltivati biologicamente si trovano raramente... e fate bene a ri-scoprire i sapori della terra andando a queste sagre... che oltre a trascorrere una bella giornata gustate delizie dai sapori genuini!!!
Ciao ragazzi che piacere vedere come cresce Alice Ginevra la pupattola è stupenda... complimenti!!!
Un caro abbraccio a voi e una carezza per Alice Ginevra... bacino!!!
PS: una è Meryl Streep l'uomo è George W: Bush e l'altra donna (che non è citata nel post) vi indico le iniziali R. K. provate... :-)
QUESTO E' UN AUTUNNO DI AMORE,DI COLORI CALDI,DI FRUTTI SANI,COLORATI,CHE ARRICCHISCONO IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO MA ANCHE TANTO I NOSTRI OCCHI E IL CUORE...lA PUPATTOLA E' LA MELA PIU' TONDA,LA PESCA PIU' ROSA E' IL FRUTTO CHE NON MANGEREI MA ACCAREZZEREI IL SUO VISINO DI VELLUTO...QUANTO E' CRESCIUTA...HO CAPITO CHE STAI INIZIANDO CON LO SVEZZAMENTO....BENE E'UN'ESPERIENZA PIU' CHE UNICA!!!!A VOLTE NON SAI SE DEVI RIDERE O PIANGERE QUANDO E' L'ORA DELLA LORO PAPPA....BEL POST PER DAVVERO...COME SEMPRE...
RispondiEliminauN BACIO A TUTTI E TRE!!!!!
rAFFAELLA
Che bella la bimba: auguroni ancora!!!
RispondiEliminaChe belli i colori di quei frutti! Bella anche la bimba! Complimenti! Gli strudel salati poi sono una delle mie tante debolezze alimentari...
RispondiEliminama che belle le foto! che bella la sagra, quant'è incantevole Alice Ginevra, quanto lo è Sabrina (ma non hai freddo senza calze? brrrr mi vengono i brividi) e.. quant'è strepitoso questo strudel! un bacione ragazzi
RispondiEliminaBuonasera ragazzi! che bella carrellata di foto che ci avete mostrato, quelle belle ceste straripanti di bontà hanno conquistato i miei occhi!! E poi che nomi buffi! È sempre molto bello girare per le fiere e sagre, anche a me piace molto. La vostra piccola cresce una meraviglia ed è sempre più bella, siete stupende insieme.. Ottimo lo strudel con tutte le mie verdure preferite! Un abbraccio forte forte a tutti
RispondiEliminaalla faccia del biologico insomma! pasienza tanto oggi con l'aria che c'è mi sa tanto che mangiamo comunque veleno! buonissimo lo strudel di verdure l'ho fatto spesso anche io mi piace molto! baciotti alla pupattola! ciao cari!
RispondiEliminaTroppo bella la sagra dei frutti dimenticati!:)
RispondiEliminaL'avete descritta con una profusione di particolari tale che sembrava di essere là tra i colori e i profumi autunnali...
Sempre più bella la principessa Alice Ginevra! E come cresce!:)
Elena ringrazia per i complimenti, siete davvero dolcissimi!
E poi, questo strudel di verdure...prelibato, ricco di colori e disapori...Proprio come l'autunno!
Tanti baci a tutti e tre, e un grande abbraccio, Irene
è un'idea che ADORO! non solo è una soluzione veloce, ma è anche appetitosa!!!
RispondiEliminaPS_ mandarino è bellissimo! adoro i pug! e in generale tutti gli animali dal muso schiacciato... (ho un gatto persiano ipertipico e il mio sogno è di prendere anche un carlino)
RispondiEliminaragazzi, luca Sabri ci credete che passo apposta per vvedere quanto cresce bene e d è bella la bimba...un giorno mi potete spiegare come creare un link nei blog dove vado ps..la mia prima biba erabellissima da pubblicità come la vostra gli somigliava un giorno cercherò di mettere una foto sua sul web per farvela vedere ... com'era ..dicola prima non la seconda ne la terza ahahahhahahah bacio grande venetucci miei cari...
RispondiEliminaPs se un giorno tornerò dalle vostre parti dove ho un caro amico a Motta di livenza magari riusciremoa conosceerci anche dal vivo a prsto simmy
RispondiEliminarispondo: non ci credo per niente!!!!
RispondiEliminacucini benissimo e si vede... non è la borsa che fa per te... a meno che non sia la scusa per avere ospiti a cena... anche se leggendo la borsa potrebbero essere timorosi...
sarebbe la borsa giusta per me... ma non te lo dico... perché fra una settimana te la faccio vedere quale ho scelto ;-)
un abbraccio a tutti e tre ^____^ (da me siamo ancora due, un po' di pancetta e un gatto fuori dalla porta che ancora non ha un nome ma mangia quello che gli metto nella ciotola in giardino)
^__________________^
Bella questa sagra! Complimenti per le foto e come cresce Alice Ginevra; vi auguro una felice giornata.
RispondiEliminaCiao buono questo piatto tipicamente autunnale fa venire voglia di mangiarlo. Complimenti per la bella Alice Ginevra, anch'io ho una bambina Asia bella come la tua! Ciao
RispondiEliminaQuanto è bella la piccola e come cresce bene!!!!! Lo strudel è delizioso, ottimo così verduroso!
RispondiEliminaMeravigliosi questi colori e sapori autunnali, e meraviglioso quel musetto dolcissimo da riempire di coccole!
RispondiEliminaCiao ragazzi!
RispondiEliminaMamma mia che occhi stupendi che ha Alice Ginevra!
Quanto sta diventando grande!
Era un po' che non mi fermavo a gustarmi le vostre parole, vinta da una serie di impegni e concentrata anche sulle perline che mi hanno acceso i neuroni a mille!^____^
Ma leggere i vostri racconti mi trasportano sempre in un'atmosfera magica e ad ogni parola mi sono accorta che mi mancavate! ^___^
Vi mando un bacione grande e uno ancora più grande sulle guanciotte di Alice! ^___^
Nunzia
Ciao Sabrina e Luca, passo per un salutino veloce,però non ho potuto fare a meno di notare quello spettacolo della vostra Bambina, è M E R A V I G L I O S A!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio e spero di tornare presto.
Che bella la cucciolotta!!! strudel golosissimo... che gola!!!
RispondiEliminaciao al fantastico trio!!!!
RispondiEliminaBuon weekend ^_________^
e un po' che non passavo, trovo la pupattola cresciutissima! Che bello che ha cominciato a mangiare la frutta e che frutta! Leggendo il post ho fatto un tuffo nel mio passato di bimba che, per fortuna, è stato felice come quello di Alice Ginevra, e mi vedeva mangiare la frutta fresca direttamente dagli alberi. Nei mercati cittadini le sorbe sono proprio sparite! Bacioni a voi tre, Laura
RispondiEliminagrazie mille per questo post, potevo sentire il profumo del vin brulè e quello della frutta sprigionare dalle bellissime immagini...ho anche invidiato la mela grattugiata, mmmm!
RispondiEliminaCiao ragazzi, passo a farvi un saluto ed ad augurarvi buona settimana. Vi abbraccio forte forte, baci
RispondiEliminaCHE MERAVIGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAA, COMPLIMENTI PER IL POST, MA ANCOR DI PIU' PER LA DELIZIOSA PUPATTOLA, SIETE PERSONE MERAVIGLIOSE CHE SEGUO SEMPRE CON MOLTO AFFETTO, A, DIMENTICAVO, LA RICETTA E' FAVOLOSA, ALLUNGHEREI VOLENTIERI LA FORCHETTA ED AZZANNEREI LO STRUDEL, AUGURI PER LA PARTECIPAZIONE AL CONTEST, BACI
RispondiEliminaM.G.
Davvero osservazioni sociologiche acutissime le vostre sui markets.
RispondiEliminaPiu' leggevo piu' il vostro post piu' constatavo la realta' dei fatti scritta come al solito in una forma sublime.
Le foto sono bellissime... quasi quanto la vostra piccola principessa
Un abbraccio
Clelia