Siamo in un agriturismo a San Giuliano Milanese, Luca, Alice Ginevra ed io. Ci troviamo in un ritaglio di campagna che si apre così, all'improvviso, poco oltre un incrocio di strade trafficate; è un ritaglio di campagna di quelli che non ti aspetti, sembra essere stato messo lì per caso, in mezzo a chilometri di asfalto e nient'altro. Luca è qui per lavoro, quattro giorni da trascorrere ad installare un impianto d'allarme a due passi da Milano e noi a fargli compagnia e a inventarci una sorta di minivacanza, perché ogni occasione va colta al volo e ridipinta con pennellate di colore.
L'agriturismo dove alloggiamo non ci piace nemmeno un po', a dire il vero non lo abbiamo scelto noi, ma l'ha fatto chi ha commissionato il lavoro a Luca e così ce lo dobbiamo fare piacere per forza. Mi viene da ridere pensando a quando Luca ieri sera diceva che gli sembrava di essere stato catapultato nel Medioevo, già, è tutto molto spartano qui, in questa stanza con lettone, tavolo, lavello e fornello e il bagno vicino alla porta d'ingresso. Apparentemente non manca nulla, in verità non funziona niente, o almeno, non funziona come dovrebbe, dalla porta d'entrata che si apre girandola in senso contrario rispetto alla logica comune e che si chiude dopo avere tentato inutilmente mille volte di farlo, tirato, strattonato e imprecato altrettante volte, e poi c'è il telefono che non prende, con la linea che cade di continuo, nemmeno fossimo in mezzo al deserto o circondati dai monti. No, è lo stato di decadenza di questo posto a indisporre maggiormente e la sua disaccoglienza, parola coniata al momento, per descrivere la sensazione che abbiamo provato varcando quell'enorme cancello. Se Luca ed io pensiamo ad un agriturismo la prima cosa che ci viene in mente è il senso di ospitalità che questo tipo di struttura è solita offrire, a differenza di tanti più asettici alberghi. E poi la cura nell'allestimento delle stanze, della prima colazione, quando a tavola vengono portate confetture e prodotti fatti in casa con amore, fette di pane e crostate uscite dal forno la sera prima e altre cose di questo tipo. Ma qui non c'è nemmeno l'ombra di questo repertorio, la colazione tanto per fare un esempio è un tristissimo fai da te con due fette di pane e un caffè con le cialde, ti guardi intorno e quello che vedi è uno stato di, se non totale, almeno di semiparziale abbandono. E ancora una volta ci ritroviamo a dirci che vorremmo averlo noi un agriturismo, di sicuro non somiglierebbe a questo posto incolto e freddo. Avrebbe i colori dell'erba, del sole, dei papaveri mossi dal vento, avrebbe i profumi del pane appena sfornato e del bucato steso fuori ad asciugare, avrebbe il calore della Sicilia, dovunque esso fosse, e degli abbracci più veri, da riservare al mondo.
L'affaccio del portone su un filare di viti, con grappoli d'uva ancora acerba, nascosti tra le foglie non riesce a togliere strati di grigio da ciò che vediamo e percepiamo. Indoro la pillola a me stessa ed a Luca, aggrappandomi alla verità più vera, dicendogli che ciò che conta è essere qui insieme, anche se catapultati in mezzo al Medioevo, a due passi da Milano.
Parte dell'agriturismo a quanto scopro, è stato destinato ad accogliere una decina di rifugiati provenienti dalla Nigeria e sbarcati a Lampedusa più o meno una settimana fa.
Già ieri avevo notato questo gruppo di ragazzi, che se ne stavano tutto il giorno seduti su di una panchina, isolati, perennemente annoiati, a scambiarsi una parola ogni tanto, ad accendersi una sigaretta, a fissare il vuoto e stamattina, mentre passeggiavo avanti e indietro con Alice Ginevra tra le braccia, ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con uno di loro, un ragazzo dallo sguardo gentile, forse un po' troppo triste. Non parlando per niente in italiano abbiamo dialogato in inglese, inizialmente l'argomento principale è stata Alice Ginevra che continuava a guardarsi attorno con i suoi occhioni a tratti pieni di meraviglia.
"Ma è un bimbo o una bimba?" mi ha chiesto e ammetto di avere pensato "Ma come, sei cieco? è vestita di rosa, persino il telino dentro cui è avvolta è rosa, ha i lineamenti inequivocabilmente da bimba, ma va bene, forse è solo un modo per rompere il ghiaccio. Questo ho pensato. La sua seconda domanda è stata "Quanti mesi ha?" e quando ho risposto "Uno, appena compiuto ieri", ha sgranato gli occhi e allungato le braccia, dicendo "ma è tanto grande!". Già, è molto lunga, ha le cosce belle tornite ed è il ritratto della salute. Soddisfatte tutte le curiosità che aveva circa Alice Ginevra, sembrava interessato a sapere perché mai alloggiassimo in questo posto.
"Siete qui per un soggiorno di piacere?" mi ha chiesto.
"A dire il vero si tratta di un soggiorno di lavoro, mio marito è un tecnico nel campo della sicurezza e deve concludere un lavoro a pochi chilometri da qui, all'ora di pranzo lo raggiungo tutti i giorni con la bambina e passiamo il resto della giornata assieme".
A questo punto ho iniziato io a fare le domande. "E tu da dove vieni?"
"Dalla Nigeria" mi ha risposto.
"Sei qui per un soggiorno di piacere?" gli ho domandato, sapendo bene che mi avrebbe detto di no. Avevo colto la storia difficile che aveva alle spalle.
"Sono un rifugiato!"
"Siete tutti rifugiati e venite tutti dalla Nigeria?"
"Sì, è così"
E poi ha aggiunto che dalla Nigeria, attraversando la Libia, hanno raggiunto Lampedusa e da lì, una parte di loro è stata dirottata qui, a San Giuliano Milanese, che lui chiama semplicemente Milano. Mi racconta del viaggio su di un barcone sovraccarico, una traversata in condizioni disumane, ben oltre l'umana immaginazione, alcuni suoi conoscenti sono morti, è stato terribile, ripete, un viaggio che non dimenticherà mai.
Dopo un po' che parliamo mi dice senza mezzi termini che questo posto, ovvero questa sistemazione in questo agriturismo, non gli piace e per sottolinearlo, lo ripete ben tre volte, "I don't like this place!", calcando l'accento sul don't. Nemmeno a me piace, nemmeno a mio marito, gli dico io con un sorriso. Il fatto che non piaccia nemmeno a lui, fuggito da una guerra, scampato ad un viaggio infernale, rende l'idea di com'è messo male questo agriturismo. Comunque rincara la dose e aggiunge che non gli piace nemmeno il cibo che viene servito loro, pentoloni di pasta al pomodoro a pranzo e a cena e mi fa sapere che in questo posto non c'è nulla da fare se non mangiare e dormire. Ecco spiegati quegli sguardi annoiati che avevo notato nei giorni scorsi. Questi ragazzi vivono reclusi dentro i confini di questo agriturismo, passando la giornata tra il letto e la panchina. Fuori da qui c'è il nulla e poco più avanti una strada provinciale senza sbocchi.
"Quanto tempo resterete qui?" domando.
"Non lo so, ma ci è stato detto che verremo spostati altrove e che troveremo un lavoro".
"Chi ve l'ha detto?" chiedo io.
"L'assistente sociale, però non sappiamo quando sarà, spero presto, voglio andare via da qua!"
"Ma tu cosa stai cercando?" gli domando.
"Un posto migliore e un lavoro"
"Nel tuo paese che lavoro facevi?"
"Per un periodo ho lavorato in una radio, trasmettevo musica, mi piace tutta la musica"
"E qua che lavoro vorresti fare?"
"Anche il muratore o il giardiniere, dicono che è facile trovare lavoro nei cantieri, è vero?"mi domanda.
"Non saprei, c'è tanta crisi qui in Italia, il lavoro manca, tanti Italiani sono a casa, disoccupati, non è facile per nessuno sbarcare il lunario." Purtroppo questa è la triste realtà.
Gli domando se sono stati costretti a raggiungere l'Italia o se è stata una loro scelta. Non capisce subito il senso di quello che gli sto domandando, così riformulo la domanda.
"E' stata una mia decisione raggiungere l'Italia, nel mio Paese non ci sono le condizioni per vivere e per pensare al futuro. Ci è stato detto che in Italia avremmo trovato un lavoro, avremmo avuto una casa e avremmo potuto crescere la nostra famiglia ed è quello che stiamo aspettando."
"Chi vi ha detto queste cose?" faccio io.
"Tutti quanti"
Non capisco a chi si riferisca. "Di chi parli quando dici tutti quanti? Tutti quanti in Italia o nel tuo Paese!"
"Tutti quanti nel mio Paese sanno che è così".
Rimango perplessa. Mi rendo conto di quale immagine distorta abbiano del nostro Paese, mi chiedo quanti interessi ci siano intorno a questa faccenda dell'immigrazione, da chi gestisce i barconi e i cosiddetti disperati viaggi della speranza, ai politici e ai governanti.
Gli domando come fanno a gestire le loro spese personali, per esempio per comprare le sigarette, vestiti, eccetera e mi risponde che hanno a disposizione un budget giornaliero da spendere. Non gli ho chiesto a quanto ammonta, per quanto sarei stata curiosa di saperlo.
L'ultima domanda che gli faccio riguarda l'impressione che ha degli Italiani. Mi risponde che purtroppo non ha intessuto rapporti personali tali da potere rispondere, in dieci giorni non ha avuto molte occasioni per parlare con altre persone che non fossero i suoi compagni d'avventura, ma spera che gli Italiani siano friendly. E mentre lo dice accenna un sorriso ed è il primo che vedo da quando abbiamo cominciato a parlare.
Lo saluto e lo lascio alla sua panchina, nel frattempo arriva un suo amico coi capelli rasta e cominciano a parlare in una lingua che non conosco.
Con Alice Ginevra tra le braccia rientro in camera e mentre infilo le ultime cose nella borsa, perché tra un po' Luca arriverà a prenderci, ripenso a quanto ho sentito e ripenso alla parola friendly, che contrasta nettamente con l'immagine di quella panchina isolata, in fondo al marciapiede. La Nigeria è lontana e qui forse la gente ha paura di ciò che non conosce, la gente ha paura di confrontarsi, specie se crede solo a se stessa e a quello che sente alla televisione.
***___***___***___***___***___***
ORZO CON POMPELMO ROSA, POLLO E GAMBERI
Ingredienti:
250 gr orzo perlato
12 gamberi freschi
3 fettine di pollo
1 spicchio d'aglio
1/2 limone (il succo)
2 pompelmi rosa
1/2 mela rossa
1/2 mela Granny Smith
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
prezzemolo
Ingredienti:
250 gr orzo perlato
12 gamberi freschi
3 fettine di pollo
1 spicchio d'aglio
1/2 limone (il succo)
2 pompelmi rosa
1/2 mela rossa
1/2 mela Granny Smith
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
prezzemolo
Per prima cosa cuociamo l'orzo per circa 35 minuti in acqua salata.
Grigliamo anche le fettine di pollo, dopo averle lasciate marinare per una mezzora con olio extarvergine d'oliva, aglio tritato e il succo di mezzo limone. Una volta cotte, le tagliamo a cubetti.
Sbucciamo i pompelmi e li peliamo a vivo, tenendo da parte qualche fettina per decorare il piatto, raccogliamo il succo in una ciotolina. Sbucciamo anche le mele, le tagliamo a cubetti e li lasciamo marinare nella ciotolina con il succo dei pompelmi.
Laviamo e puliamo i gamberi e li facciamo saltare in padella per alcuni minuti, insieme ad un filo d'olio e a mezzo spicchio d'aglio schiacciato, che poi toglieremo. Una volta cotti li sgusciamo.
Scoliamo l'orzo e lo condiamo con dell'olio extravergine d'oliva, poi lo lasciamo raffreddare.
Mescoliamo insieme all'orzo, il pollo, i gamberi e i dadini di mela con tutta la marinata. Aggiungiamo una macinata di pepe, un po' di prezzemolo fresco e qualche fettina di pompelmo ed il piatto fresco ed estivo è pronto, ottimo anche il giorno dopo.
ORZO SALAD WITH CHICKEN, SHRIMP AND GRAPEFRUIT
Ingredients:
250 g uncooked orzo pasta
12 shrimp
3 chicken fillets
2 grapefruit
2 apples
extravirgin olive oil
1 clove garlic
salt and pepper
fresh parsley
the juice of half a lemon
Ingredients:
250 g uncooked orzo pasta
12 shrimp
3 chicken fillets
2 grapefruit
2 apples
extravirgin olive oil
1 clove garlic
salt and pepper
fresh parsley
the juice of half a lemon
Cook orzo in boiling salted water, then drain and rinse with cold water to cool quickly. Season with extravirgin olive oil and allow orzo to cool completely. In the meantime prepare a marinade. In a bowl combine lemon juice, extravirgin olive oil and chopped garlic and sprinkle all over the chicken meat. Grill chicken until well done, then cut into small cubes.
Heat a pan with extravirgin olive oil and cook shrimp for a few minutes, season with salt and pepper, then remove from heat.
Peel and cut the apples into cubes and let them marinade in a bowl with the grapefruit juice.
In a large bowl combine orzo, chicken, shrimp and the apples with their marinade, mix well and complete with fresh parsley and extravirgin olive oil.
La ricetta è meravigliosa, mi piacciono questi sapori e abbinamenti. Alice Ginevra è grandissima per la sua età, è bellissima e con il papà....non so chi sia più tenero dei due. Complimenti ragazzi, avete fatto un "buon lavoro".
RispondiEliminaUn bacio Alice Ginevra.
per fortuna le immagini della piccola hanno allietato il mio spirito....quello che ho letto mi ha lasciato tanta tristezza nel cuore per questi ragazzi che illusi pensano di trovare qui la cuccagna che qui non c'è......siamo alla frutta!!
RispondiEliminabaci e strapazzami di coccole Ginevra *_^
Caspita.. è vero proprio un'idea di Italia che non è affatto così.. io stendo un velo.. pronuncio un no-comment per tutto ciò che sto sentendo ai TG in questi giorni relativamente alla manovra... non dico nulla.. sennò mi vien fuori tutto il veleno che mi stanno facendo maturare... Poi guardo Alice Ginevra e penso.. porca miseria.. dobvremmo poter garantire un futuro migliore a loro.. ma non lo abbiamo nemmeno noi al momento.. e dove si arriverà? Mi spiace che siate in quell'agriturisco così "abbandonato a se stesso"... però dai.. l'importante è stare voi 3 assieme.. non importa dove.. Vi abbraccio forte.. forte.. forte.. Io domani sono in partenza... ho bisogno di staccare.. di evadere.. di non pensare... Ci rivediamo tra una decina di giorni! Smackkkk
RispondiEliminaBuon giorno cari...Alice Ginevra e' uno spettacolo...hai perfettamente ragione che il desiderio piu' grande si e' gia' realizzato...e' cosi'...pero' sai nella vita (almeno noi,e credo pure voi)non smettiamo mai di sognare e quindi si inizia a pensare per i nostri pargoli una vita serena,Circondata da amore,senza sofferenze....Sai ormai i miei desideri riguardano solo loro e desidero principalmente solo una cosa:CHE CRESCANO IN SALUTE!!!!!!!Tutto il resto poi viene in secondo piano....
RispondiEliminaSabri,che tristezza....sai il racconto mi ha fatto riflettere tanto....Ho capito che praticamente "L'AGRITURISMO"ERA UNA BETTOLA,ma tu insieme alla tua famiglia non ti pesava perche' eri circondata dall'amore,e invece quel ragazzo cosi'preso dallo sconforto,intorno a se non riusciva a vedere altro che:TRistezza e paura...paura di non essere capito,di non essere accettato e secondo me di rimanere DELUSO!!!!!!!dELUSO DI NON TROVARE QUELLO CHE GLI ERA STATO PROMESSO....Che brutte storie quando si toccano con mano come e' capitato a voi,si puo' pensare solo ad una cosa quanto siamo fortunati.....
Ciao a tutti e tre !!!!!!!Un abbraccio virtuale e buon ferragosto!!!!!!
Raffaella!!!!!
Mammamia, diventa sempre più bella Alice Ginevra!! E' uno splendore.....solare e con un visino da "Strapazzami di coccole"....Complimenti, siete una famiglia favolosa. Daniela Storti di FB
RispondiEliminaAlice Ginevra diventa sempre piu' bella, e' un fiore, una principessa
RispondiEliminaVi auguro un buon ferragosto
amicizia , oltre i confini , le lingue ed i luoghi comuni.In fondo Alice Ginevra stà già portando tanto amore in questo mondo aiutando ad abbattere le frontiere , col suo sorriso illumina d'intorno.un abbraccio a voi carissimi.
RispondiEliminaSabrina, perdonami, ma dopo ciò che hai scritto, non ho avuto più la voglia di leggere la ricetta, ripasserò....
RispondiEliminaUna cosa però mi ha colpita: il contrasto tra la tristezza di questa storia (comune a chissà quanti "disperati") e la felicità che trasmette il sorriso della tua splendida bimba.
Un bacione a tutti e tre.
Ma la bimba e' grandissima!!! Non sembra appena nata...un bacione alla famigliola, e sul resto un velo pietoso.
RispondiEliminaSalvo la ricetta, pero', quella si che merita :-)
Luca e sua figlia, una coppia bellissima con un'aurea d'amore intorno...baci!
RispondiEliminaCiao!! Alice Ginevra è davvero una bella pupattola e i suoi sorrisi sono fantastici.
RispondiEliminaQuello che hai raccontato a proposito di questi rifugiati è davvero triste, sono convinta pure io che ci siano sotto troppi interessi ma a pagare a caro prezzo sono queste povere persone illuse da parole e sogni che nemmeno noi a momenti possiamo permetterci.
La ricetta è davvero interessante.
P.s: vi ho mandato una mail ma non so se l'avete ricevuta ...in caso la rimando.
Un bacione a tutti e tre.
Annalisa
molto originale la ricetta, mi piace l'idea del pompelmo....adorabile e coccolabile la vostra piccola!!! complimneti
RispondiEliminaGià in vacanza la polpettina? Ma quanto è cresciuta! (ma cosa mangia? :-))) il braccialetto poi.. mi fa impazzire!
RispondiEliminafantastico questo piatto, fresco e fantasioso.
Un bacione
Siete veramente una bella famiglia.Vi auguro un sereno e felice Ferragosto.Salutoni a presto
RispondiEliminaHo letto tutto il tuo post, ma vorrei soffermarmi solo sulla vostra piccolina, è uno splendore ed è vero, sembra più grande...
RispondiEliminaLa ricetta mi piace, complimenti.
Un abbraccio a voi!
che bella bimba davvero!!! e si purtroppo sono storie tristi quelle che ci raccontano :-( buono l'orzo! ciao
RispondiEliminaUna grande lezione di vita questa Sabri, purtroppo. Che tristezza :(
RispondiEliminaperò se non siete ancora partiti passate a Pavia, vi potremmo fare una bellissima accoglienza tutta sarda/valtellinese.
baci
Che dolce la tua piccola Alice....un bacione.
RispondiEliminasarà il primo b&b nel quale alloggerò allora:) immagino come sarebbe...mi è piaciuto il tuo post un vero articolo giornalistico anzi forse migliore..anche in italia l'informazione è molto distorta...la vostra bambina è un raggio di sole...bacini Alice:) bacini dal salento
RispondiEliminaDavvero bello il tuo post,dalla descrizione fantozziana dell'agriturismo,ad un piccolo spaccato di mondo con il colloquio con quei ragazzi,purtroppo molto triste.
RispondiEliminaPer poi ralleggrarci il cuore con quella bambolina
sorridente e questa ricettina davvero molto gustosa.
Un bacione a tutti e tre e Buon Ferragosto.
Ciao,Fausta.
carissimi, ecco che vi ritrovo in un agriturismo nella provincia milanese. E che storia...anche il ragazzo nigeriano non apprezzava. E mi chiedo: chi arriva da noi deve sbarcare con delle aspettative enormi che non corrispondono alla realtà lo asappiamo, ma davvero enormi.Perchè per essere annoiati loro e critici verso il posto dove hanno trovato alloggio, vuol dire che gliel'hanno venduta bene l'immagine dell'Italia. Che disastro amici che è questo paese ma a vedere voi e la piccola Alice Ginevra credo che ci possa essere molta speranza. Non mi tiro giù, prima o poi questo teatrino dovrà cadere, no? detto questo...tra qualche giorno parto e mettrò gli occhi sul concorso di ricette. porterò al mio ritorno, come promesso, un ricco bottino. tanti baci per ora!
RispondiEliminaChe splendore la Vostra bimba!
RispondiEliminaCrescono così velocemente che quasi non ci si rende conto!
La ricetta deliziosa, per il resto, ho visto tanta povertà e miseria qualche anno fa' in Marocco che mi ha segnato tanto!
Speriamo che la situazione in Italia migliori, ma non so come andremo a finire!
Speriamo che il futuro per i nostri figli sia almeno sereno! Buon Ferragosto!
Buon ferragosto da tutti noi, in attesa di conoscere la piccola Alice Ginevra..in effetti il posto non sarebbe male, certo che se lo avessimo noi..sarebbe bellissimo, ma la vostra presenza e quella della principessina lo rallegrerà di sicuro..baci
RispondiEliminaUn post amaro ...addolcito dal sorriso radioso della bella bimba che lo illumina tutto...
RispondiEliminaQui ancora nulla ma ormai....
Buona vacanza ragazzi e complimenti Alice Gnevra diventa sempre più bella!!!!! Una coccola speciale, bacioni!
RispondiEliminacomplimenti avete una bambina stupenda, ricetta da appuntare , mi è piaciuto molto l'accostamento del pompelmo con i gamberi, buon ferragosto
RispondiEliminaCiao ragazzi....eh si davvero "rustico" questo agriturismo! Un vero peccato che chi abbia queste opportunità non le sfrutti a dovere! Immaginiamo già le vostre mille idee di ristrutturazione...ne avremmo un sacco pure noi!
RispondiEliminaBè almeno qualcuno con cui chiaccherare l'hai trovato Sabrina ;P
Bellissima come sempre Alice Ginevra!
Particolare questo primo piatto! I cerali in questa stagione vanno moltissimo, e conditi con la frutta sono perfetti: freschi e leggeri.
Buon riposo (e buon lavoro a Luca).
PS: avete ricevuto la nostra mail???? abbiamo cambiato indirizzo....
Cosa Dire? Alice Ginevra è una meraviglia, d'altra parte voi siete i genitori! Tu, Sabrina, hai saputo restituire al meglio questa triste situazione dei rifugiati, le cui speranze vengono spesso tradite, e poi hai saputo regalare anche un sorriso, un bacione a voi tre!
RispondiEliminaEvelin
p.s. se potete passate dal mio nuovo blob!
Cari!Questa bimba è davvero uno spettacolo, è florida e davvero garnde per la sua "età"!Ed è di una bellezza....
RispondiEliminaSabrina, questo tuo reportage mi riporta tristemente alle pagine di Bilal, quel libro letto di cui parlai nel mio blog.Non riesco a togliermi dalla testa quello che ho letto, perchè ogni giorno ho rimandi.Le notizie dei naufragi, degli sbarchi, i ragazzi che vedo in giro anche a Milano, il tuo racconto...Quanto è triste questa realtà e quanta crudeltà dietro alle false promesse se spingono questi giovani a partire.Il mio cuore piange per L'Africa, perchè non si è mai riusciti a renderla un paese veramente libero ed indipendente, solo la si è saccheggiata e depredata.Oggi il mio pensiero corre anche all'operatore di Emergency rapito.Spero in bene per lui.
Con questo concludo dicendovi che la vostra famiglia è uno scudo meraviglioso contro ogni cosa, anche un agriturismo decisamente disaccogliente.Vi abbraccio!
Sara
Hi,
RispondiEliminaAlice Ginevra is such a beautiful, sweet baby.
I'd love to spend a week on the farm, breathing Italian air and enjoying the nature.The photos you posted arouse my curiosity of abandoned buildings and anything old.
All the best,
Brad
Vi seguiamoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminawww.agriturismocaversa.blogspot.com
Cà Versa
Carissimi amici miei,
RispondiEliminami dispiace tantissimo non avervi potuto abbracciare il giorno di ferragosto ma spero ci sia prestissimo un'altra occasione.. questo post è a dir poco fantastico.. si susseguono immagini e riflessioni che ci dovrebbero far pensare..prima quell'agriturismo cosi poco accogliente ma che sono sicuro abbiate reso caloroso con il vostro amore, poi la panchina con i ragazzi nigeriani tristi e annoiati...poi Sabrina con la pupattola in braccio che parla con uno di loro e cerca di capire la sua storia.. e poi la parola Friendly...e l'immagine distorna che hanno di noi e dell'Italia... il bel paese...
non per ultima chiaramente questa freschissima e appetitosa ricetta. Dio mio sapete sempre emozionarmi e rendermi partecipe delle vostre gioiose giornate
vi voglio bene
vi seguo ..siete sempre unici
Blue vi adora
www.aspassoconblue.com
Carissimi,
RispondiEliminaappena ho letto che eravate a San Giuliano, mi sono detta "oh mamma che postaccio" e il resto del post purtroppo mi ha dato ragione. Certe periferie di Milano sono estremamente degradate e perciò diventano il rifugio di tutto ciò che i milanesi non vogliono vedere, extracomunitari, zingari e altra triste umanità. Succede in tutte le grandi città europee. Non dovrebbero più esistere ghetti e sulla carta non esistono, ma nella realtà purtroppo si.
Perlomeno quel ragazzo ha trovato in te Sabrina una di quelle persone friendly che spera di incontrare in Italia e forse con la tua piccolina gli hai ridato un pochino di speranza.
Un abbraccio :)
mi sono gustata una ad una tutte le foto della piccola..quasi mi è sembrato di tornare indietro nel tempo guardando i suoi occhioni sgranati per i quali te sei la cosa più bella del mondo.....un bacio grande alla piccola Alice Ginevra..e naturalmente a voi due a presto simmy
RispondiEliminaAlice Ginevra non si sarà accorta dello squallore del posto e, in fondo, tutti i posti sono belli quando si è insieme alle persone che si amano.
RispondiEliminaGrazie per aver raccontato quest'incontro, forse dovrebbero essere le televisioni ad occuparsene in modo che la situazione sia nota anche nei paesi d'origine di queste persone e funga da deterrente per l'emigrazione. Ma, come dici, ci saranno interessi al di sopra di noi tutti.
Un abbraccio, Laura
Dal tuo racconto ho capito che certe realtà ancora mi fanno paura e non riesco ad accettarle. Anche quel ragazzo è stato tra le braccia di una madre che ora gli è lontana, ha avuto e avrà una vita diversa dalle nostre figlie, difficile e senza i suoi cari, povera d'amore. Siamo fortunate noi figlie e noi madri nate e cresciute in un paese che pur con i suoi mille problemi ci permette di stringere i nostri figli per un lungo tempo.
RispondiEliminaAlice Ginevra è uno spettacolo, sembra molto più grande! Vi abbraccio!
la ricetta è golosissima, ma quella bimba è il piatto forte!!! da mangiarla di baci, per quant'è bella!!! complimenti!
RispondiEliminale foto e questo post sono magnifici...e vostra figlia è uno splendore! bacioni calorosi dalla caldissima Napoli! =)
RispondiEliminaCiao Sabry, Alice Ginevra è sempre più bella, è un amore, la foto dove è su quel telo rosa è bellissima, ha un faccino stupendo, e le foto tra le vostre braccia trapelano tanta ma tanta tenerezza. Come quella che ho provato leggendo le tue parole sull'incontro con quel ragazzo. Dov'è il lavoro in Italia?? Dov'è lo star bene?? Quando io e il mio ragazzo pensiamo al futuro, per quanto siamo felici per passarlo insieme, ci buttiamo giù pensando alle difficoltà che incontreremo, sarà sempre peggio per noi e i nostri figli!! Il nostro Governo è falso e ipocrita!! Mi dispiace per quel ragazzo e per tutti i suoi compagni, quelli che sono lì e quelli sparsi per tutta Italia, e la mia speranza è sempre che la crisi e tutti i dissapori che attanagliano l'Italia spariscano, lo spero con tutto il cuore!! Il mio ragazzo è molto amico con un marocchino venuto qui con il gommone ed è un bravissimo ragazzo onesto, innamorato della sua lei, gran lavoratore: quindi voglio sperare così per tutti gli altri, voglio crederci!! Amo gli agriturismi e quel senso di spensieratezza che lasciano, quel vivere nel verde e tra le cose genuine, mi dispiace che non avete trovato l'accoglienza che aspettavate ma l'importante è stare insieme, è fortunato Luca di poter unire il lavoro con le "mini-vacanze". E per finire ti dico che la vostra è l'ennesima ricetta che vedo con l'orzo, so che va molto bene con la dieta e magari lo proverò, intanto vi faccio i complimenti e vi mando tantissimi baci. Alla piccola uno ancora più grande :-) buona giornata a presto
RispondiEliminama che deliziosa la piccola Alice Ginevra.....hai ragione sabri....visetto inequivocabilmente femminile:-) mi dispiace che l'agriturismo non sia stato di vostro gradimento....ma che importa....l'importante che luca abbia potuto fare il suo lavoro stando vicino a voi:-) ho letto con curiosità il dialogo con il ragazzo....certo che hanno un idea dell'italia del tutto sbagliata...ecco perchè corrono tutti qui.....che dire....speriamo comunque che alla fine se non trovano un lavoro non finiscano male per guadagnare......sabri....ti mando un bacione ...uno grossissimo ad alice....spero di riprendere con regolarità anche io:-)
RispondiEliminaUn batuffolo rosa come la Vs Alice Ginevra è sempre una gioia ed una emozione grande, congratulazioni e complimenti e bellissima.
RispondiEliminaNon meravigliatevi se vestita tutta di rosa ancora vi chiedono se è femmina o maschio, a me è capitato con la mia Ilaria, anch'essa di rosa vestita ed addormentata per di più nella sua carrozzina ROSA ...
Tornando alla ricetta: è fresca e particolare, una bella idea per questa estate di colpo diventata torrida.
Un abbraccione a voi ed un bacino lieve ad Alice Ginevra a cui auguro un radioso futuro.
Ciao Ornella.
http://blog.giallozafferano.it/ornellacaffe/
ciao Sabrina
RispondiEliminami è molto piaciuto questo post. è veramente profondo e personale. il racconto del tuo incontro coni l ragazzo nigeriano mi ha fatto capire che non è tutto come sembra... ma perché vengono fatte da tutte le parti promesse che non vengono mantenute? odio la politica proprio per questo... troppo contorta ... e gli italiani non stanno bene come viene favoleggiato nel resto del mondo ...
per il resto, la piccola Alice Ginevra è stupenda e dice bene la sua tutine rosa.... andrebbe davvero strapazzata di coccole e sono sicura che tu e Luca non gliele farete mancare ... peccato che la sua prima vacanza sia in un agriturismo fatiscente ed in stato d'abbandono... da rifugiati sarebbe l'espressione corretta... però di bello c'è che siete insieme e state tutti e tre bene ^_____^
Sono indecisa se preferisco di più il piatto o il tuo racconto, mi piace molto la tua narrazione. E che dire di Alice Ginevra? E' semplicemente meravigliosa, da mangiarsela di coccole! Un abbraccio e buona domenica!
RispondiEliminaEhilà, sono mancato per qualche mese e adesso trovo la sorpresa!! Vi giungano i miei più sinceri auguri anche se con imperdonabile ritardo. Un abbraccio a tutti e tre.
RispondiEliminaEhilà, sono mancato per qualche mese e adesso trovo la sorpresa!! Vi giungano i miei più sinceri auguri anche se con imperdonabile ritardo. Un abbraccio a tutti e tre.
RispondiEliminaCiaoooooooo!Rieccomi di ritorno dalle vacanze,per prima cosa lasciatemi dire quanto e' cresciuta la vostra bambola e come diventa sempre piu' bella!!!!!Coplimenti!Peccato che quando eravate a San Giuliano io ero ancora via,altrimenti potevamo incontraci,io sono di Pavia,non eravamo molto lontani,mannaggia!Sara' per la prossima volta.Un bacino alla vostra meraviglia!
RispondiEliminama la pupattola è sempre più bella! Bellissimo racconto e carinissima la ricetta, come sempre del resto. Se vi va, passate di qui che c'è una cosa per voi
RispondiEliminahttp://patespery.blogspot.com/2011/08/baba-e-bigne-in-vacanza-la-crostata-di.html
Che amore!! come è cresciuta in un mese! bella e sorridente! immagino che si guardi intorno! :) delizioso il piatto, anke io oggi postato ricetta con una spuzzata di pompelmo rosa! mi piace tantissimo! ciao carissimi!
RispondiElimina